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La monorotaia e le acque turchesi del torrente Renara

Ha ormai quasi 30 anni uno degli episodi cult de I Simpson, Marge contro la monorotaia: durante un’assemblea cittadina, gli abitanti di Springfield vengono convinti da Lyle Lanley, imbroglione di professione, a costruire una monorotaia sopraelevata in città. Le cose vanno ovviamente a scatafascio, ma Homer e Marge risolvono la situazione in maniera rocambolesca, mentre allo spettatore divertito rimbomba nella testa la canzonetta da musical lanciata da Lanley: ‘monorail! monorail!‘.

Ora, le monorotaie in effetti esistono e sono sicure: in Italia ce ne sono 4 attualmente attive e dedicate al trasporto di persone, 3 in diversi parchi divertimento, e una all’aeroporto di Bologna. Noi di weBeach, invece, ci siamo scontrati con un altro esemplare, più vecchio e ormai dismesso, nel cuore delle Alpi Apuane, sulle sponde di un torrente dalle acque turchesi che abbiamo raccontato in weBeach – Toscana.

La monorotaia Denham

Nel 1922 iniziarono, nei pressi di Gronda (MS), i lavori per una monorotaia adibita al lavoro di lizzatura, ovvero il trasporto verso valle dei blocchi di marmo, il materiale più prezioso del territorio delle Alpi Apuane.

Si tratta, infatti, di uno dei marmi più pregiati del mondo. Il materiale più pregiato è quello estratto in provincia di Carrara, che comprende 100 delle 143 cave marmifere attualmente attive in zona.

L’estrazione del marmo è la principale attività economica dei territori di Massa e Carrara sin dai tempi dei Romani (I secolo a.C.), ha attraversato alti e bassi e oggi continua a essere la principale industria della provincia, costituendo circa il 70% del PIL locale.

Completata nel 1923, la monorotaia Denham, dal nome dell’ingegnere inglese Charles Denham, allora proprietario delle cave di Piastreta, percorreva i 3,5 km ca che passano tra la zona di estrazione del marmo a Renara, la località in riva all’omonimo torrente, dove finisce la strada carrabile.

In queste poche migliaia di metri, la monorotaia percorre un dislivello di oltre 1200 m, inerpicandosi sul monte Sella.

La monorotaia Denham è un unicum: un impianto di questo tipo esiste solo in questo luogo. Oggi si può ripercorrere il tracciato della monorotaia a piedi, lasciando l’auto al termine della strada carrabile (44.072528, 10.210298) e continuando lungo la strada campestre che conduce alle vecchie baracche dei cavatori, ormai in disuso.

Torrente Renara Alpi Apuane

La strada campestre che porta verso le baracche – ph. Lorenzo Calamai/weBeach

I resti delle cave che incontrerete regalano sentimenti contrastanti: la bellezza di un panorama spettacolare come quello delle Apuane, tutta l’ostinazione dell’ingegno umano, ma anche la sensazione di una violazione nei confronti dell’ambiente naturale.

Ben visibile, ma non particolarmente segnalato, attraversate le baracche, un sentiero si apre sulla sinistra costeggiando il costone roccioso. Seguendolo, scoprirete i resti della monorotaia.

Seguendo la via di lizza, si sale con una pendenza abbastanza dolce fino a raggiungere, dopo poco più di 1 km più tardi, il vecchio ponte caricatore, dove i marmi portati dalle cave a valle dal carrello motorizzato venivano caricati sui camion e diretti alle successive destinazioni. Dal 1923 fino al 1975, ad eccezione del periodo della seconda guerra mondiale, l’attività di lizzatura della monorotaia non venne mai interrotta.

Oggi del ponte caricatore rimane solo un piano in cemento e una sorta di cancello, anch’esso in cemento, dove il sentiero prosegue. Il consiglio è, da qui, di tornare a valle e godervi la splendida valle del torrente Renara, con i suoi meravigliosi angoli votati al wild swimming.

tenda sul torrente renara

Un esempio di cosa vi attende sulle rive del Renara – ph. Filippo Tuccimei/weBeach

Solo per i più esperti, con equipaggiamento adeguato, ivi compreso caschetto di protezione, la salita può continuare: dopo il ponte caricatore, la via di lizza si impenna fino a raggiungere pendenze notevoli (si parla dell’85% circa, in pratica una scalata), con una scalinata che costeggia il tracciato della monorotaia a destra della medesima. Si sale per ca 1,5 km fino a raggiungere la vecchia casa dei macchinari, e qui si abbandona la lizza della monorotaia per seguire a sinistra la cosiddetta lizza Bagnoli, che porta all’omonima cava tramite una via segnata da grossi bolloni rossi, e il sentiero CAI 160. Imboccando quest’ultimo verso destra, caratterizzato dai classici segnavia biancorossi, potrete salire fino alla vetta del monte Sella (1735 m slm).

Dalla sommità meridionale del monte Sella si percorre il collegamento verso l’omonimo passo, e da lì si piega verso sud prendendo il sentiero CAI 150 prima e il 42 poi, nei pressi del passo del Vestito. Dal passo Sella al punto di partenza ci sono ca 7,5 km di percorso, senza particolari difficoltà altimetriche, ma con qualche tratto piuttosto esposto che richiede esperienza e preparazione. I sentieri facenti parte dell’escursione sono classificati come EE, cioè per escursionisti esperti, ma si tratta nel complesso di un’escursione faticosa e difficile, da fare solamente con meteo favorevole e con adeguata preparazione fisica precedente: mai sottovalutare la montagna, specie i territori perigliosi come quelli delle Apuane.

Il torrente Renara

Che abbiate percorso o meno l’escursione fino alla vetta del monte Sella o vi siate fermati alle prime rampe della monorotaia, è il momento di prendervi la soddisfazione di un rigenerante tuffo nelle acque del Renara.
Già nei pressi della fine della strada carrabile potrete trovare pozzi e piscine dove immergervi, spiaggette carine dove il bianco dei massi e dei sassi contrasta con l’elettrica vibrazione delle acque turchesi di questo splendido corso d’acqua. Il Renara ha davvero tantissimi angoli magici, imperdibili per gli appassionati d’acqua dolce.

Le acque del torrente Renara

Il tratto superiore del Renara – ph. Lorenzo Calamai/weBeach

Scendendo verso valle, le piscine naturali più belle si trovano nei pressi dell’abitato di Guadine. Le modalità esatte per raggiungere le spiagge sono descritte in weBeach – Toscana.

Il Renara è un torrente assai frequentato durante i mesi estivi. La zona più vicina alle cave è più selvaggia, offre panorami montani ed è più spaziosa, diluendo così l’affollamento. Il tratto invece più a valle ha le migliori piscine naturali dove divertirsi fra bagni e tuffi.

di Lorenzo Calamai

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Destinazioni fiori Viaggi

Le fioriture più straordinarie e romantiche dell’estate si trovano qui

L’inizio dell’estate è uno dei periodi più attesi dell’anno, non solo per le attività outdoor, per i viaggi al mare o in montagna o per la pianificazione delle imminenti vacanze, ma anche e sopratutto per gli spettacoli che Madre Natura mette in scena.

Le meravigliose fioriture, quelle che ci hanno accompagnato in primavera, continuano il loro corso permettendoci di vivere esperienze incredibili, colorate e profumate all’aria aperta anche e soprattutto in estate.

Tra viaggi on the road, break panoramici e passeggiate in mezzo alla natura non avremmo bisogno poi di andare così lontano per ammirare questi show, perché è proprio in Italia che si trovano alcune delle fioriture più straordinarie, romantiche e suggestive dell’estate. Eccone 5 da non perdere.

La Riviera dei Fiori

La Riviera dei Fiori non ha bisogno di presentazioni perché quel tratto di costa ligure, di cui fa parte la Riviera di Ponente, è meravigliosa. E come il nome stesso suggerisce, oltre i panorami mozzafiato da ammirare chilometro dopo chilometri, ci sono i fiori, assoluti protagonisti di questo territorio.

Percorrendo la Pista Ciclabile del Ponente Ligure, una delle più scenografiche di tutta Italia, potrete ammirare tutte le fioriture della stagione primaverile e di quella estiva. I mesi che vanno da giugno a luglio, infatti, permettono incredibili panorami dominati da fiori di campo, prati lussureggianti e piante esotiche.

Fioritura di Castelluccio

Quando la primavera lascia lo spazio all’estate è il momento di raggiungere lo splendido Tetto degli Appennini. Castelluccio di Norcia, infatti, esplode in un tutta la sua bellezza. Una meraviglia che incanta lo sguardo e che inebria tutti i sensi.

Quella che sboccia nel cuore dei Monti Sibillini è, probabilmente, una delle più belle fioriture di tutta Italia e del mondo intero. Sull’Altopiano di Castelluccio, tra fine maggio e metà luglio, diverse specie floristiche esplodono in tutta la loro bellezza. Ci sono i papaveri, i narcisi e i trifogli, le lenticchie e le violette che, tutti insieme, trasformano i prati verdeggianti in opere d’arte dai colori sgargianti.

La Conca dei Rododendri

Nel mese di giugno, fiori fucsia e viola a forma di campanula, iniziano a sbocciare e a inebriare l’aria con i loro profumi. Si tratta dei rododendri, i protagonisti assoluti dell’inizio di questa stagione.

E c’è un luogo, in Italia, che più degli altri permette di osservare la loro meravigliosa rinascita. Si tratta della Conca dei Rododendri del parco naturale dell’Oasi Zegna, un giardino floreale delle meraviglie da scoprire adesso.

La Conca Dei Rododendri

La Conca Dei Rododendri

Valle Cetrella

L’inizio dell’estate è probabilmente il momento migliore per andare alla scoperta di uno dei territori più affascinanti del nostro Stivale: Capri.

L’isola del Golfo di Napoli, già celebre per i panorami incredibili, per gli hotel di lusso e per le vie dello shopping, durante i mesi di giugno e luglio mette in scena spettacoli grandiosi per tutti i sensi.

Per vivere esperienze a contatto con la natura dobbiamo recarci nella Valle Cetrella, proprio nei campi dove cresce l’erba cetra che sa di limone e che inebria l’olfatto. Da lì parte un sentiero per raggiungere l’Eremo di Santa Maria a Cetrella, la piccola chiesa a strapiombo incorniciata da fresie coloratissime che fioriscono da maggio a luglio.

La campagna toscana

C’è qualcosa di inspiegabilmente magico in quello che succede in Toscana durante i mesi estivi. Le campagne che si perdono all’orizzonte e le dolci colline sinuose si tingono d’oro: i girasoli sono sbocciati. E lo fanno praticamente ovunque.

Sulla Via Cassia, che conduce tra Montalcino e Siena e in tutta la Val d’Orcia, ma anche a Massa Marittima e nel Chianti. Tutto ciò che vi resta da fare, quando l’estate arriva, è iniziare un viaggio on the road per il territorio a caccia di girasoli.

Girasoli in Toscana

Girasoli in Toscana

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La Shannon Blueway è il percorso più bello e incontaminato d’Irlanda

Se la chiamano Isola di Smeraldo, ci deve pur essere un buon motivo: l’Irlanda è la patria di verdi distese che si allungano a perdita d’occhio, interrotte solamente da bianche scogliere che si tuffano in un mare di mille sfumature diverse. La sua natura incontaminata è il panorama più bello del mondo, ed è proprio per viverla appieno che nascono le Blueways. Questi splendidi sentieri immersi nella vegetazione costeggiano laghi e fiumi, portandoci alla scoperta del polmone verde dell’Irlanda. E quello più suggestivo è probabilmente la Shannon Blueway.

Shannon Blueway, un viaggio mozzafiato

Tanti sono gli itinerari che ci potrebbero sorprendere con la loro bellezza, addentrandosi nel cuore dell’Irlanda più selvaggia. La Shannon Blueway è senza dubbio uno di questi: decine di chilometri seguendo il corso del fiume Shannon ci conducono in uno scenario magico e semplicemente meraviglioso, tra foreste fatate e piccoli villaggi colorati. Unico fil rouge, l’acqua: è questo l’elemento che caratterizza l’intero percorso, dallo spumeggiare dei fiumi alla placida serenità di deliziosi laghetti.

La cosa più affascinante? La possibilità di dedicarsi a tantissime attività outdoor, per unire il divertimento e l’adrenalina al fascino di paesaggi incantevoli. Ci sono esperienze per tutti, dai grandi ai piccini. Si può semplicemente godere della natura concedendosi una lunga camminata e poi un buon picnic sulle rive del fiume, oppure imbarcarsi in una pedalata mozzafiato tra i tanti sentieri ciclabili – alcuni adatti anche a chi è meno allenato.

E poi, ovviamente, tante esperienze in acqua: in canoa, si può pagaiare per chilometri lungo fiumi e canali, ammirando le bellezze naturali che scorrono lente a riva. Un’avventura, questa, disponibile per tutti grazie alle numerose guide che offrono assistenza e permettono di vivere emozioni incredibili.

Il percorso della Shannon Blueway

La Shannon Blueway ha molti punti d’accesso, quindi la si può percorrere anche solo in parte. Uno dei principali è il villaggio di Leitrim, graziosissimo agglomerato di casette a due passi dal fiume Shannon – e non solo. Proprio qui, infatti, il corso d’acqua si collega al fiume Erne attraverso un canale, chiamato il canale di Shannon Erne, che funge da punto di inizio di un’altra importante Blueway.

Ma torniamo all’itinerario principale, la Shannon Blueway: questa si dipana da Drumshanbo a Carrick on Shannon, tra tantissime bellezze. Si può pagaiare lungo il fiume, oppure passeggiare sulla splendida passerella galleggiante d’Irlanda, un tratto di appena 600 metri che si affaccia sull’Acres Lake. Da qui prende il via anche una bella pista ciclabile, che offre diversi percorsi (tra cui due anelli di pochi km, perfetti da affrontare anche con i più piccini).

Una volta giunti a Carrick on Shannon, l’itinerario si fa decisamente più suggestivo, essendo completamente in acqua. L’unica alternativa è dunque mettersi in canoa e iniziare a pagaiare, godendo la vista di panorami mozzafiato fino ad arrivare a Roosky, e poi ancora più a sud fino a Lanesborough, dove il fiume Shannon si getta nelle acque del Ree Lake.

D’altra parte, se questa avventura incredibile non basta a soddisfare la voglia di esplorare un angolo bellissimo d’Irlanda, nei dintorni ci sono tante altre sorprese in attesa di essere scoperte. Piccoli villaggi antichi, brughiere ricche di misteri e miniere che si perdono nelle viscere della terra, ma anche castelli imponenti e rustiche distillerie dove assaporare qualche prelibatezza locale: non resta che affrontare con entusiasmo questo viaggio da favola.

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vacanze avventura Viaggi

L’esperienza più adrenalinica del mondo si fa in Italia

Cosa ci spinge a volare dall’altra parte del globo, in ogni stagione dell’anno, è qualcosa che ci accomuna tutti, è la nostra voglia di vivere esperienze uniche e indelebili. C’è chi si mette in cammino per scoprire le meraviglie della natura, chi per esplorare tradizioni antiche e moderne e chi per ammirare i monumenti iconici di una città o di un paese.

Ma c’è anche chi, in questo continuo girotondo, è alla ricerca di avventure spericolate e adrenaliniche. Esperienze vertiginose che lasciano senza fiato e che invitano a superare ogni limite tangibile.

Come il Volo dell’Angelo, la traversata sospesa tra cielo e terra destinata agli impavidi, che si può fare in Italia, nel cuore della Basilicata.

Il Volo dell’Angelo

Cos’è il Volo dell’Angelo lo sappiamo tutti, ma solo alcuni hanno il coraggio di diventare i protagonisti di questa corsa ad alta quota che non può essere raccontata, ma solo vissuta.

Si tratta di un’esperienza adrenalinica che ci permette di volare a tutta velocità da una parte all’altra, da un punto di partenza e di arrivo, sorretti da un cavo di acciaio e sospesi a mezz’aria mentre si sorvolano panorami suggestivi e mozzafiato.

Per partecipare all’esperienza non sono richieste particolari abilità, ma il coraggio quello sì. Tutto quello che dovrete fare, infatti, è lasciarvi scivolare a grandi velocità per raggiungere il punto d’arrivo e vivere tutta l’emozione che questa corsa regala.

Un’avventura per cuori impavidi e per viaggiatori alla ricerca di adrenalina pura che si può vivere anche nel nostro Paese. In Italia, infatti, esiste quello che è forse il Volo dell’Angelo più famoso al mondo e che, negli ultimi anni, è diventato una vera e propria attrazione turistica capace di attirare persone provenienti da ogni dove.

Sorvolare le Dolomiti Lucane

L’esperienza più adrenalinica del mondo si vive in Italia, proprio nel cuore della Basilicata. Grazie a un cavo d’acciaio sospeso tra le alte vette di Castelmezzano e Pietrapertosa sarà possibile sorvolare le suggestive e magiche Dolomiti Lucane caratterizzate da un paesaggio unico fatto di guglie spettacolari e sagome quasi surreali che incantano e meravigliano.

È un momento di totale immersione nella natura selvaggia e incontaminata, quella della Lucania che permette di ammirare tutti gli spettacoli di Madre Natura da un altro punto di vista. Attraversando quelli che sono i panorami più suggestivi del nostro stivale sarà possibile vivere un’emozione unica volta a inebriare e stordire tutti i sensi.

Il Volo dell’Angelo comprende due voli, uno di andata e uno di ritorno, da Castelmezzano e Pietrapertosa, due dei borghi più belli d’Italia situati in provincia di Potenza e arroccati sulle Dolomiti Lucane, proprio uno di fronte all’altro.

Il Volo dell’Angelo in Basilicata si può fare in solitaria o in coppia in determinati periodi dell’anno. Per preservare il prezioso ecosistema che caratterizza questo territorio nostrano, e tutti gli animali che ci vivono, l’esperienza non è praticabile nei mesi che vanno da febbraio a maggio, periodo che corrisponde alla nidificazione di alcune specie di uccelli a rischio che qui hanno trovato la loro casa.

Volo dell'Angelo, Basilicata

Volo dell’Angelo, Basilicata

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Castelnuovo Berardenga, il borgo ricco di itinerari ciclo-pedonali

Da molto tempo ormai la Toscana strizza l’occhio ad un turismo più sostenibile. E il piccolo borgo di Castelnuovo Berardenga ha colto l’occasione per sfruttare le sue incredibili bellezze naturali, dando il via ad una lunga serie di itinerari ciclo-pedonali per invogliare i visitatori a salire in sella alla loro bici (o a camminare), proteggendo l’ambiente e godendosi al contempo un panorama meraviglioso.

Castelnuovo Berardenga, le sue ciclovie

Piccoli borghi medievali, foreste rigogliose e splendide città d’arte: la Toscana è una regione ricca di meraviglie tutte da scoprire, e farlo in bici è una vera avventura. Immerso nella natura incontaminata delle colline senesi, là dove si producono vini così rinomati da essere apprezzati in tutto il mondo, il paesino di Castelnuovo Berardenga spicca non solo per la sua bellezza senza tempo, ma anche per il suo sempre più vivo interesse per il turismo sostenibile. È in quest’ottica che, negli ultimi anni, l’amministrazione ha scelto di puntare sullo sviluppo di infrastrutture alternative, in particolare adottando un’ampia rete escursionistica e diversi itinerari cicloturistici.

Il risultato di questo grande sforzo? Ben 193 km di sentieri per chi ama fare trekking e 227 km di ciclovie, alcuni dei quali hanno già visto la luce (o sono stati finalmente rimessi a nuovo) e altri solamente in progetto. Le sorprese sono tantissime, soprattutto per i visitatori appassionati di attività all’aria aperta. Si può andare alla scoperta di paesaggi naturali incredibili e di borghi dove il tempo sembra essersi fermato, e poi fermarsi ad assaporare le prelibatezze locali, accompagnando il tutto con un buon bicchiere di vino – o, perché no?, godersi una degustazione in qualche cantina senese.

Cosa vedere a Castelnuovo Berardenga

Incantevole paesino incastonato tra le colline, Castelnuovo Berardenga è la meta perfetta per un weekend fuori porta. Oltre ad offrire lunghe camminate e avventurosi percorsi in bici, possiede un immenso patrimonio artistico e culturale che spetta a noi svelare. Nel cuore del borgo, ad esempio, ci sono tante splendide architetture medievali che si snodano tra strette stradine e scalinate in pietra, ma anche antiche ville nobiliari che hanno accolto personaggi che hanno fatto la storia. Una delle più belle è Villa Chigi Saracini, eretta sulle rovine di un castello e circondata da un grande parco all’inglese: qui sembra proprio di fare un tuffo indietro nel tempo.

Giardino Villa Chigi

Il giardino di Villa Chigi

È invece allontanandosi un po’, tra vigneti rigogliosi e profumatissimi oliveti, che si giunge ad una delle piccole perle segrete di questo territorio. Stiamo parlando del borgo fortificato di San Gusmè, circondato da imponenti mura che sono ancora oggi in perfetto stato di conservazione, e che racchiudono il cuore pulsante di questo luogo magico. A non molta distanza si erge poi la suggestiva Certosa di Pontignano, realizzata verso la metà del ‘300 e più volte rimaneggiata, ma conservante comunque il suo fascino antico. Ormai divenuta di proprietà dell’Università di Siena, ospita spesso eventi e convegni.

Non può mancare, infine, una visita al Parco Sculture del Chianti: dove il lunare paesaggio delle crete senesi si interseca con una rigogliosa foresta, è nato un lungo sentiero che si immerge nella natura, sul quale si affacciano 26 installazioni provenienti da ogni parte del mondo. L’ampia varietà di materiali impiegati, di stili rappresentati e di arte nel suo significato più vasto fanno di questo vero e proprio museo a cielo aperto un’attrazione da non perdere.

Certosa di Pontignano

La Certosa di Pontignano

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A Disneyland Paris apre il parco dedicato agli Avengers

Mancavano solo i supereroi della Marvel a chiudere il cerchio del parco a tema più bello d’Europa. Disneyland Paris, quale altro? Sta infatti per aprire il nuovo parco dedicato agli Avengers, il Marvel Avengers Campus, un vero e proprio universo per gli amanti dei celebri fumetti e dei film che ne sono stati tratti.

A partire dal 20 luglio, giorno in cui aprirà i battenti il nuovo parco-nel-parco, i visitatori si troveranno faccia a faccia con i loro supereroi preferiti: Iron Man, Hulk, Thor, Capitan America, Occhio di Falco e la Vedova Nera. Potranno assistere a show di stuntmen, potranno provare le due nuove attrazioni adrenaliniche e i ristoranti (il PYM Kitchen non è un semplice ristorante ma un laboratorio scientifico) o i negozi a tema Avengers.

Il nuovo Marvel Avengers Campus

All’interno del nuovo Avengers Campus di Disneyland Paris (che proprio quest’anno compie trent’anni), i visitatori – o “reclute” – saranno accolti da “F.R.I.D.A.Y.”, un’intelligenza artificiale, e avranno l’occasione di incontrare i supereroi in un edificio dedicato, il Training Center. Per la prima volta in un parco Disney, una sequenza video dinamica “freezeframe”, creata da Disney PhotoPass con 27 telecamere disposte intorno all’azione, immortalerà questi incontri con Captain Marvel o Iron Man trasformandoli in ricordi indimenticabili. Gli incontri speciali saranno prenotabili direttamente dall’app ufficiale di Disneyland Paris.

Le “reclute” potranno confrontarsi con i supereroi in modo interattivo, allenarsi con le
Dora Milaje, le leali protettrici di Black Panther, imparare dai guerrieri di Wakanda cosa significa essere un membro delle guardie reali d’élite e provare i loro migliori passi di danza in una gara di ballo interattiva con Star Lord e Gamora dei Guardiani della Galassia.

Le nuove montagne russe ad alta velocità

Non sarà il solito rollercoaster, ma uno speciale dedicato ai supereroi di Avengers la nuova attrazione chiamata Flight Force. Gli ospiti si imbarcheranno e voleranno nello spazio in un veicolo che lo stesso Tony Stark, il vero nome di Iron Man, ha equipaggiato con un segnalatore per attirare la “minaccia” lontano dal pianeta Terra.

La Spider-man W.e.b. Adventure

È l’altra nuova attrazione di nuova generazione all’interno del Marvel Campus. Le “reclute” (di tutte le età) avranno il potere di lanciare ragnatele proprio come l’Uomo ragno, con speciali tecnologie innovative che riconoscono i gesti e i movimenti del corpo. La missione consiste nell’allearsi con Spidey e aiutarlo a catturare gli Spider-Bot fuori controllo, i robot aiutanti di Peter Parker (ovvero Spider-man), prima che portino scompiglio nel campus.

L’avventura continua con il Worldwide Engineering Brigade (Web), un workshop insieme
a brillanti innovatori specializzati nello sviluppo di tecnologie finalizzate ad aiutare le persone a diventare dei veri supereroi proprio come gli Avengers. Il workshop analizza le invenzioni di Peter Parker e del resto del Web Tech Team, inclusi gli Spider-Bot, gli aiutanti robot in grado di costruire qualsiasi cosa di cui un supereroe possa aver bisogno.

Le altre nuove attrazioni imperdibili

La pausa pranzo non sarà solo un momento di relax ma una vera e propria esperienza. Il nuovo ristorante PYM Kitchen all’interno del campus, infatti, è anche un laboratorio scientifico dove le porzioni possono essere di dimensioni insolite – giganteschi sandwich, hot dog, hamburger, torte, Cesar Salad con crostoni giganti e fagiolini lunghi mezzo metro – ma anche estremamente piccole. Ispirato ai personaggi di Ant-Man e Wasp che usano le “Particelle Pym” per ingrandire e rimpicciolire qualsiasi cosa, così è questo nuovo locale sicuramente da provare.

 

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Questa nuova pista ciclabile conduce dritto al cielo

Sarà uno degli itinerari più affascinanti d’Italia quello che nascerà a breve. Ben 400 chilometri di piste ciclabili con un dislivello di oltre 16mila metri. Niente paura, però, perché questo percorso sarà adatto alle e-bike e alle mountain bike elettriche, quindi si farà sicuramente meno fatica di quanto si possa pensare.

La Ciclovia che porta al cielo

Sarà chiamata Ciclovia del cielo, perché raggiungerà quote piuttosto elevate intorno ai 1.500 metri. Attraverserà boschi, prati, pascoli, alpeggi, malghe e toccherà anche alcuni borghi e siti archeologici.

La Ciclovia del cielo correrà lungo la Val Camonica, una delle valli più estese delle Alpi lombarde. Il percorso ad anello partirà da Boario Terme e per tornare al punto di partenza., Naturalmente non sarà necessario percorrerla per interno, basterà anche solo qualche tratto per godere di paesaggi unici. Ci saranno infatti differenti percorsi per durata e difficoltà.

Inoltre, Ciclovia del cielo si intreccerà anche con la Ciclovia dell’Oglio, considerata la migliore strada verde d’Italia, che corre a fondovalle, offrendo così ulteriori itinerari. Ma sono allo studio anche collegamenti con le altre importanti ciclovie europee.

Il trend della sostenibilità

Sarà l’emblema del turismo sostenibile, in grado di coniugare sport e attività all’aria aperta all’aspetto culturale. Lungo l’intero itinerario, che sfrutta una già esistente viabilità e sentieristica saranno, posizionate diverse colonnine di ricarica per le bici elettriche.

Il progetto è frutto di un accordo tra le comunità montane della Val Camonica che hanno fortemente spinto affinché venisse promosso il territorio e anche le valli limitrofe dal punto di vista turistico.

Val Camonica, terra di biciclette

La Val Camonica è una terra ospitale per gli amanti delle due ruote. Tanti gli itinerari per chi ama il ciclismo su strada, con le “grandi salite” sui leggendari passi Alpini resi famosi dal Giro d’Italia come il Gavia, con gli spettacolari panorami, il Mortirolo, con le pendenze proibitive, l’Aprica, il Tonale, il Vivione, Crocedomini e la salita per Montecampione.

Ma tanti anche quelli per la mountain bike, con itinerari panoramici sul Lago d’Iseo, mulattiere militari della Grande Guerra, la Gran Fondo dell’Adamello in Val Saviore, l’Adamello Bike Arena in Alta Valle, il percorso Enjoy Altopiano del Sole.

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Bilbao città Europa Notizie Viaggi

C’è un nuovo motivo per andare a Bilbao e si trova al Guggenheim Museum

Circondata dalle montagne verdeggianti e suggestive nella Spagna Settentrionale, e protetta da queste alla stregua di un tesoro prezioso, troviamo una città portuale e industriale che incanta viaggiatori e turisti provenienti da tutto il mondo.

Stiamo parlando di Bilbao, capitale de facto dei Paesi Baschi, la città dei grattacieli e dei gioielli architettonici contemporanei che hanno segnato indissolubilmente il suo rinnovamento, che l’hanno resa una capitale del design.

Tra tutti gli edifici in città, che colpiscono per forme e design futuristici, fantascientifici e avanguardisti, c’è lui, il Guggenheim Museum, la vera star di Bilbao. Ed è proprio in occasione delle celebrazioni del 25º Anniversario che la statua iconica e antistante alla struttura è stata rinnovata. Ed è bellissima.

C’era una volta Puppy

Correva l’anno 1992 quando, l’artista americano Jeff Koons, mostrava alla città di Bilbao e al mondo intero la sua opera d’arte. Si trattava di Puppy, una scultura realizzata in acciaio inossidabile e ricoperta di piante e fiori che rappresentava un cucciolo canino della razza West Highland White Terrier.

Oggi Puppy è ancora lì, di fronte al Museo Guggenheim di Bilbao. Simbolo, icona e anche un po’ mascotte di quel rinnovamento cittadino che affonda le sue origini in quel legame indissolubile tra l’edificio dell’architetto canadese Frank O. Gehry e la stessa città.

Perché vi parliamo di Puppy, oggi, ve lo sveliamo subito. In occasione del 25° anniversario dalla fondazione, la scultura di Jeff Koons è stata rinnovata, facendo naturalmente eco al motto lanciato quest’anno, L’arte ispira il futuro, e a tutti gli eventi del calendario 2022 che comprendono una serie di proposte combinate di mostre, concerti ed eventi culturali.

Il nuovo vestito di Puppy

Perché questo è il motivo migliore per organizzare un viaggio a Bilbao è presto detto. Il 25° anniversario della fondazione rappresenta il momento perfetto per andare a scoprire la suggestione, la meravigliosa e il significato che lo stesso Museo rappresenta, in città e nel mondo. Fin dalla sua inaugurazione, infatti, è diventato un punto di riferimento artistico e culturale a livello mondiale. Ed è proprio per celebrare questo momento che Puppy si è rifatto il look.

Dopo un grande lavoro, terminato questa primavera, il Museo Guggenheim Bilbao ha svelato la nuova immagine di Puppy. L’abituale processo di sostituzione delle 38000 piante che ricoprono interamente questa scultura floreale, che si tiene due volte l’anno, in questa occasione ha svelato un nuovo Puppy, ancora più straordinario di come lo era prima.

Tutto merito di Jeff Koons, il creatore della scultura, che proprio in occasione della celebrazione del 25º Anniversario ha collaborato con le curatrici del Museo per creare un nuovo abito per Puppy.

L’enorme cucciolo di West Highland White Terrier, quest anno, sfoggerà prevalentemente il bianco. La presenza di altri fiori colorati serve a definire contorni e rilievi. Gli esemplari utilizzati per il nuovo volto della scultura floreale sono stati petunie, begonie, dimorfoteche, allissi  e balsamiche bianche.ù

Da quando è stato installato diversi anni fa davanti all’ingresso dell’iconico Museo, Puppy ha ricevuto milioni di visitatori, tantissimi dei quali l’hanno immortalato in istantanee condivise trasformandolo in una star.

Per ammirare Puppy in tutto il suo splendore monocromatico, che più si avvicina alla razza che rappresenta la scultura, occorrerà attendere qualche altra settimana per la fioritura completa. E allora sì che questa opera sarà meravigliosa.

Puppy in occasione del 25° anniversario

Puppy in occasione del 25° anniversario

 

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Scoprire la montagna con il cuore: il Cammino di San Vili apre ai non vedenti

Esiste un luogo meraviglio e suggestivo, che attraversa alcuni dei paesaggi più straordinari del nostro Paese. Un cammino, del cuore e dell’anima, tanto caro alla popolazione del Trentino quando ai viaggiatori di tutta Italia.

Stiamo parlando del Cammino di San Vili, quello che si snoda tra i panorami mozzafiato delle Dolomiti di Brenta, quello che permette di attraversare paesaggi naturali, selvaggi e incontaminati dove la natura è assoluta protagonista.

Lo stesso cammino che, in concomitanza con l’inizio dell’estate, si farà portavoce di un turismo inclusivo aprendo l’intero percorso suddiviso in sei tappe a gruppi di persone non vedenti. L’obiettivo? Scoprire la montagna con il cuore e con gli altri sensi.

Cammino San Vili Special Week

Cammino San Vili Special Week, è questo il nome della manifestazione che si terrà dal 21 al 26 giugno 2022, proprio in occasione dell’inizio dell’estate. Un evento, questo, che permetterà a gruppi di persone con disabilità visive e non, di percorrere insieme quei 100 chilometri di meraviglia che caratterizzano questo straordinario itinerario.

Da Madonna di Campiglio, celebre e amatissima località sciistica fino a Trento, il cammino attraverserà gli straordinari scenari che caratterizzano il territorio circostante. E chi non può vederli potrà comunque sentirli, toccarli e odorarli.

Del resto l’obiettivo di questa manifestazione è proprio questo: quello di rendere accessibile la montagna e le sue meraviglie, in modi diversi, inediti e straordinari.

L’idea, nata nel 2021, era stata già sperimentata a ottobre dello stesso anno con un’escursione nel Parco Fluviale della Sarca. Visto il grande entusiasmo con il quale l’evento è stato accolto, si è pensato di organizzare una settimana di eventi e di cammino su tutta la tratta del cammino San Vili con un duplice obiettivo: da una parte promuovere il turismo inclusivo e accessibile, dall’altra promuovere, valorizzare e scoprire queste meravigliose terre.

Scoprire e riscoprire il Cammino di San Vili

L’evento che si terrà dal 21 al 26 giugno 2022 si configura come l’occasione perfetta per scoprire e riscoprire quello che è stato ribattezzato il piccolo Cammino di Santiago.

Grazie alle 6 tappe che caratterizzano l’intero itinerario, sarà possibile ripercorrere e calcare le orme di San Vigilio, il terzo vescovo della storia di Trento. Il percorso, che si snoda per circa 100 chilometri, segue naturalmente le strade di montagna percorse dal Santo nel 400 d.C. in occasione della sua missione di evangelizzazione.

Solo nel 1988, grazie alla Società Alpinisti Tridentini, il cammino è stato valorizzato, promosso e reso accessibile a tutti gli escursionisti. Nel 2018, invece, il Parco Fluviale della Sarca ha messo a punto il percorso di 6 tappe creando una rete di strutture e una mappa per intraprendere il cammino.

Oggi il Cammino di San Vili è un’esperienza del cuore e dell’anima. Percorrendo i 100 chilometri, che si snodano tra sentieri sterrati, tratti forestali, piste ciclabili e vecchie strade di montagne, ci si trova al cospetto di laghi trasparenti e straordinari, santuari all’ombra delle montagne e valli e distese di prati che si perdono all’orizzonte.

Ma il percorso permette anche di scoprire quelle che sono le tradizioni indissolubilmente legate a questo territorio, quelle fatte di profumi inebrianti e di sapori genuini, di terreni coltivati e di villaggi e borghi tutti da scoprire.

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Aumenta il costo del visto ESTA per andare negli Stati Uniti

Per andare negli Stati Uniti d’America si dovrà sborsare qualche dollaro in più solo per poter partire. La U.S. Customs and Border Protection ha infatti comunicato che dal 26 maggio prossimo il costo dell’ Esta, il sistema elettronico di autorizzazione al viaggio, costerà di più. Ad aumentare sarà l’inbound travel fee. Il costo totale del visto elettronico, quindi, passerà da 14 a 21 dollari statunitensi.

Esta, il documento per viaggiare negli States senza Visto

L’ESTA (Electronic System for Travel Authorizazion) è un documento elettronico che permette di viaggiare negli States senza essere necessariamente in possesso di un Visto. Rispetto a quest’ultimo, inoltre, è più semplice da ottenere. Sarà sufficiente compilare un modulo online -con i propri dati anagrafici e altre informazioni personali- e verrà rilasciato in massimo 72 ore. Occorre poi essere cittadini o residenti legali di un paese che partecipa al “Visa Waiver Program” (Viaggio Senza Visto) degli Stati Uniti. Tra i paesi, ovviamente, figura anche l’Italia. L’Esta è valido per una permanenza negli Stati Uniti fino a 90 giorni consecutivi, e ha una durata di due anni.

Requisiti per ottenere l’Esta

I requisiti per ottenere l’Esta sono, essenzialmente:

  • Residenza in un paese del Visa Waiver Program,
  • Viaggiare per turismo o affari e non per altri motivi (studio, rappresentanza diplomatica, giornalismo, cure mediche, gare sportive)
  • La durata del viaggio non può superare i 90 giorni;
  • Essere in possesso del passaporto elettronico
  • Aver già acquistato il biglietto di ritorno;
  • Non essere già in possesso di un visto.

I 40 Paesi parte del Visa Waiver Profgram, oltre all’Italia, sono: Andorra, Australia, Austria, Belgio, Brunei, Cile, Corea del Sud, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, San Marino, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Ungheria.

Una delle novità, in vigore dalle 17.00 del 26 maggio 2022 riguarda il costo dell’Esta è obbligatorio per i viaggiatori in arrivo dai Paesi parte del Visa Waiver Program. Il costo passerà da 14 a 21 dollari.

Documenti necessari per andare negli Stati Uniti

I documenti obbligatori per viaggiare negli Stati Uniti sono soltanto due: il passaporto elettronico e l’ESTA (o il visto che costa più dell’Esta e va richiesto con anticipo perché viene rilasciato dopo almeno una decina di giorni dalla richiesta). Il terzo che andrebbe fatto -sebbene non sia obbligatorio- è l’assicurazione di viaggio ( il costo per una settimana può variare dai 40,00 ai 60,00 euro), che paghi direttamente le spese mediche, argomento sempre spinoso quando si tratta di viaggiare negli States. Va ricordato che passaporto e ESTA (o visto) sono obbligatori anche in caso di transito negli Stati Uniti, come uno scalo aereo in un aeroporto statunitense.

Il passaporto elettronico deve essere dotato di microchip (dotato di microchip che contiene dati anagrafici e le impronte digitali del titolare). Non sono accettati né la carta d’identità valida per l’espatrio né il passaporto senza microchip. Il passaporto va richiesto alla Questura o all’ufficio passaporti del Commissariato di Pubblica Sicurezza del luogo di residenza. Il costo per il rilascio del passaporto è di 116 euro, mentre la durata di 10 anni.

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