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Un’esplosione di colori e profumi sta per invadere in questo borgo

C’è qualcosa di magico che succede ogni anno in un piccolo borgo che profuma di fiori e bellezza. Un evento che mette in scena tutti i colori della natura, che incanta i sensi e li accompagna dolcemente in un viaggio fatto di meraviglie.

Ci troviamo a Spello, conosciuto anche come il borgo dei fiori, perché sono proprio questi i protagonisti delle strade e delle viuzze che si snodano per il paese. E non hanno solo una funzione decorativa che colora porte, finestre e balconi, ma fanno parte dell’identità stessa del borgo.

La storia d’amore tra Spello e i fiori, infatti, affonda le sue radici in tempi lontanissimi. E sta per rivivere adesso grazie a all’infiorata del borgo, una delle più belle, sorprendenti e magiche d’Italia. Scopriamola insieme.

Bentornati a Spello

Inserito già nella lista dei borghi più belli d’Italia, Spello non ha bisogno di presentazioni. Non si tratta di un villaggio da visitare una volta, ma di un luogo in cui tornare, e farlo ancora, per ammirare tutta la bellezza che lo caratterizza.

Un mix perfetto di storia, cultura e tradizioni, di fiori e di profumi, di scorci meravigliosi che lo rendono un villaggio da fiaba. Nel periodo che va da maggio a ottobre, poi, nell’intero borgo va in scena una magia sorprendente grazie alla manifestazione  Finestre, Balconi e Vicoli fioriti.

In questi mesi, infatti, gli abitanti del paese si riuniscono in una competizione a suon di fiori colorando tutta Spello. Diversi esemplari spuntano dai vasi, sulle finestre, si inerpicano sui muri delle case e scendono dai balconi come una pioggia colorata.

Ma non è l’unico evento fiorito che si ammirare qui perché nel mese di giugno Spello si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo di immensa bellezza, una delle infiorate più belle d’Italia.

Le infiorate di Spello

Fonte: Getty Images

Le infiorate di Spello

Le infiorate di Spello

Si svolgono ogni anno, le infiorate di Spello, e sono diventate ormai un appuntamento irrinunciabile per tutti come dimostrano le migliaia di persone che giungono qui da ogni parte d’Italia e del resto del mondo.

Le infiorate si tengono in occasione del Corpus Domini, la festività che si celebra la nona domenica dopo la Pasqua e che, generalmente, cade a giugno.

L’intero borgo, in questa occasione, si trasforma in un palcoscenico di grandi dimensioni sul quale vengono srotolati tappeti e quadri floreali che onorano la celebrazione e che si snodano su quasi due chilometri.

Per realizzare questi capolavori artistici, gli infioratari di Spello lavorano minuziosamente durante tutto l’anno per raccogliere e conservare fiori che servono poi a confezionare questi quadri che poi resteranno esposti tra le vie e la piazza del centro storico.

Lo spettacolo è incredibile, reso ancora più magico da tutta una serie di eventi collaterali che si tengono nel paese in questi giorni e che coinvolgo tutti, grandi e bambini, abitanti del borgo e viaggiatori. Del resto, come abbiamo anticipato, si tratta di una tradizione antica e molto sentita.



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La prima testimonianza delle infiorate a Spello, infatti, risale al 1602, documentata nei registri contabili della Collegiata di Santa Maria Maggiore. Si usava lanciare dei petali verso il cielo e poi sistemarli ad arte una volta caduti. Con il trascorrere degli anni la tecnica è stata sempre più affinata fino ad arrivare alla prima iconografia del ‘900, firmata da Benvenuto Crispoldi, e poi ai giorni nostri.

Quando vedere le infiorate

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, le infiorate del Corpus Domini tornano più belle che mai a Spello. L’appuntamento, più atteso che mai, è fissato per il weekend del 18 e 19 giugno. Ma tantissimi sono gli eventi che si susseguono già nei giorni precedenti all’infiorata come La notte dei Fiori, la mostra mercato Spello Giardini in Fiore e altre manifestazioni musicali e culturali.

Le infiorate di Spello

Fonte: Getty Images

Le infiorate di Spello
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La Costa più amata d’Italia si prepara per l’estate

Finalmente prende il via la stagione estiva, una delle più attese di sempre: sono questi i mesi che segnano la ripresa del turismo, e in tutta Italia sono tantissime le località che si stanno preparando. Tra queste, c’è senza dubbio la Costa più bella e più amata di sempre, sia dagli italiani che dagli stranieri. Una famosissima meta turistica caratterizzata da spiagge meravigliose e tanta movida. Scopriamo quali sono le novità dell’estate.

La Costa Smeralda si prepara per la stagione estiva

Il mare cristallino della Sardegna spicca tra le destinazioni predilette per i mesi caldi. E quando si parla di turismo balneare, non si può proprio dimenticare la Costa Smeralda. Perla della Gallura, si stende per poco più di 50 km nel nord-est della regione, e nel tempo è diventata meta di gran lusso dove si possono trovare alcuni dei locali notturni più in d’Italia, frequentati da tantissimi vip. Anche quest’anno, si prepara a vivere un’estate strepitosa – anzi, ben più del solito: ormai le misure anti-Covid sono state di gran lunga ridimensionate in tutto il Paese.

La Costa Smeralda non è solamente una splendida località balneare, ma anche una realtà turistica all’avanguardia che negli ultimi anni ha deciso di puntare su alcuni principi cardine quali sostenibilità e maggior integrazione tra tecnologia e ambiente. Ad occuparsi di questi argomenti è il Consorzio Costa Smeralda, che quest’estate celebra i suoi 60 anni: l’organizzazione è artefice di un successo turistico che si riconferma stagione dopo stagione. Tra le novità più interessanti per i prossimi mesi c’è un ampliamento delle infrastrutture volto a rendere ancora più accogliente questa incantevole destinazione.

“Portiamo avanti il nostro piano strategico per offrire ulteriori servizi. Sin dalla sua nascita, il Consorzio ricopre il ruolo di tutore del territorio, attraverso il potenziamento di investimenti finalizzati a preservare la natura secondo una logica di sostenibilità e con la modernità richiesta dalle strategie di sviluppo, affinché la destinazione Costa Smeralda sia sempre più smart e ai primi posti nel mercato del turismo mondiale, e accrescendo al contempo il valore del patrimonio immobiliare esistente” – ha affermato Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda.

Le meraviglie della Costa Smeralda

Negli ultimi anni, il Consorzio ha lavorato a lungo per rendere la Costa Smeralda ancora più all’avanguardia, con un occhio di attenzione alla tutela dell’ambiente. Molte sono le località che sono state valorizzate attraverso nuove opere, come ad esempio il marciapiede a servizio della spiaggia di Liscia Ruja – una delle più grandi e sicuramente tra le più belle di tutta la regione. Non c’è dubbio che questa si riveli ancora una volta la meta più affascinante e frequentata della Sardegna, in una stagione estiva che finalmente inizia a decollare.

In occasione del sessantennio del Consorzio, la splendida Costa Smeralda si prepara anche ad ospitare alcuni eventi molto interessanti. È il caso dei concerti che, nel mese di agosto, ravviveranno la scena di Porto Cervo con vip del calibro di Myss Keta e Aka7even. E, naturalmente, a farla da padrone non potranno che essere le incantevoli spiagge lambite da acque cristalline, che nulla hanno da invidiare a mete esotiche lontanissime da casa.

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Avvistati fenicotteri in Italia: è iniziata la magia

I fenicotteri non sono solo una tendenza da indossare o da sfoggiare nei design più ricercati. Perché questi animali sono reali e sono bellissimi.

E non stupisce che negli anni il desiderio di osservarli da vicino si sia trasformato nel motivo stesso di viaggi dall’altra parte del mondo. L’esempio più celebre è sicuramente quello di Flamingo Beach, l’iconica spiaggia di Aruba che ospita i fenicotteri rosa.

Eppure non c’è bisogno di volare così lontano per avere incontri ravvicinati con gli animali in questione, perché in Italia, nel mese di giugno, la Sardegna diventa l’habitat ideale di migliaia di fenicotteri rosa da ammirare.

I fenicotteri rosa del Parco Naturale Regionale di Molentargius

Lo avevamo già annunciato nell’articolo dedicato ai fenomeni naturali più straordinari del mondo da vivere almeno una volta nella vita: giugno è il mese in cui è possibile realizzare i propri sogni, quelli di avvistare i fenicotteri rosa. E come vi abbiamo anticipato, non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo perché anche l’Italia, negli anni, è diventata la casa di questi uccelli migratori.

Per ammirare lo spettacolo dobbiamo recarci in Sardegna. È qui che da oltre trent’anni, lo stagno del Parco Naturale Regionale di Molentargius, viene letteralmente invaso da numerose colonie di fenicotteri rosa che hanno scelto questo luogo per nidificare.

Non è un caso, infatti, che proprio questo parco naturale sia considerato uno dei luoghi più importanti di tutto il Mediterraneo per la nidificazione dei fenicotteri. In realtà non sono rari gli avvistamenti anche durante gli altri periodi dell’anno, tuttavia è durante la seconda metà del mese di giugno che lo stagno si riempie di uccelli.

La visione agli occhi appare straordinaria: i colori azzurri dello stagno si tingono di rosa grazie alla presenza dei fenicotteri. Ed è allora che inizia la magia.

Dove avvistare i fenicotteri in Sardegna e in Italia

Il Parco Naturale Regionale di Molentargius non è l’unico luogo dove poter scattare istantanee di immensa bellezza che hanno come protagoniste questi animali.

Sono diversi, infatti, i luoghi di avvistamento di fenicotteri rosa in Sardegna e in tutta Italia. Lo stagno di Cagliari, conosciuto anche come laguna di Santa Gilla, ospita tutto l’anno colonie di fenicotteri che qui hanno trovato ideali condizioni di vita.

Anche nella zona di Oristano, ricca di stagni e paludi, è possibile avvistare numerosi esemplari di fenicotteri rosa. Le zone più suggestive da raggiungere nel mese di giugno sono lo stagno di Cabras, quello di Santa Giusta, lo stagno di Sale ‘e Porcus e la laguna di Mistras.

Anche in Sicilia è possibile fare incontri ravvicinati con i fenicotteri. Il loro rifugio preferito è la Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, vicino a Siracusa.

Diversi i punti di avvistamento in Puglia. Diversi esemplari sono osservabili presso le Saline di Margherita di Savoia e nelle suggestive Saline dei Monaci che affacciano direttamente sul mare del meraviglioso Salento.

I fenicotteri rosa hanno trovato la loro casa anche nel nord del nostro stivale. I luoghi dove è possibile avvistarli durante tutto l’anno sono il Parco del Delta del Po e Valli di Comacchio e la Riserva naturale Salina di Cervia.

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Sicilia, l’incredibile scoperta archeologica di rilevanza nazionale

La Sicilia ha un incredibile patrimonio archeologico, molto apprezzato dai numerosissimi turisti che ogni anno giungono sull’isola per ammirare le bellezze di un mondo che non c’è più. Ed è proprio qui, a due passi da un piccolo borgo dell’entroterra, che si è verificata una scoperta eccezionale (nonché del tutto inaspettata).

Scoperto in Sicilia un insediamento preistorico

L’importante ritrovamento è avvenuto nei giorni scorsi presso Carcaci, piccola frazione del comune di Centuripe. Qui, il sindaco Salvatore La Spina aveva avviato una serie di sopralluoghi assieme ad alcuni volontari del suo paese, con l’intenzione di perlustrare l’area collinare di proprietà privata presso cui dovrebbe venir realizzata una discarica pubblica di alto valore ecologico, un progetto di grande interesse. Durante i primi scavi, è emerso un insediamento preistorico considerato di rilevanza archeologica nazionale.

Al momento, gli archeologi hanno portato alla luce solamente un complesso cimiteriale formato da un sistema di nove tombe a camera, tutte scavate nella roccia. Diverse sono le loro origini: alcune sono di forma rettangolare e, presumibilmente, risalgono all’età del ferro, mentre altre sono di forma circolare e sono databili come provenienti dall’età del bronzo. Già ad un primo sopralluogo se ne sono però avvistate altre ancora, probabilmente persino più antiche. Ma non solo: secondo gli esperti, il sito potrebbe riservare ancora molte sorprese.

Il futuro del nuovo sito archeologico

Attorno al complesso cimiteriale prenderanno il via gli scavi che potrebbero portare alla scoperta di altre antiche testimonianze di questo sensazionale insediamento preistorico. L’area si trova, come già detto, in una proprietà privata adiacente al comune di Randazzo, priva di particolari vincoli e attraversata da un’ampia infrastruttura idrica. Attualmente i lavori sono fermi, e il sindaco ha già dichiarato di voler fare il possibile affinché il sito archeologico venga preservato contro l’eventuale sfruttamento per la creazione di una discarica.

“L’eccezionale scoperta aggiunge valore al ricco patrimonio archeologico già presente nel nostro territorio. Trovo assurdo che si possa concepire e pianificare una struttura del genere, senza aver prima controllato il territorio, già importante, non solo dal punto di vista ecologico ma soprattutto agricolo e zootecnico” – ha spiegato Salvatore La Spina – “Oltre 500 persone vivono intorno all’area designata per la realizzazione della discarica e migliaia di capi, tra ovini e bovini, pascolano su quei terreni. Un danno incalcolabile per l’economia e per l’agricoltura del territorio. Che ancora nel 2022 si pensi delle discariche in luoghi densamente agricoli, non ha alcun senso. Pronti, quindi, insieme ai comuni limitrofi, agli allevatori ed agli agricoltori della zona, a lottare contro questo sfregio all’ambiente“.

Sicilia, le incredibili bellezze archeologiche

Quella di Centuripe è solo l’ultima delle scoperte che hanno portato alla luce le tante bellezze archeologiche della Sicilia. Nella regione si concentrano alcuni dei siti più affascinanti d’Italia – e del mondo intero. Dall’incredibile (e famosissima) Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio UNESCO riconosciuto a livello internazionale per il suo fascino unico, all’antica città greca di Selinunte, che rappresenta il più grande sito archeologico d’Europa, sino ad arrivare al meno noto (ma altrettanto bello) parco di Segesta, che vanta un suggestivo teatro ancora oggi utilizzato in estate per spettacoli all’aperto. Insomma, il territorio siciliano è ricco in ogni suo angolo di testimonianze preziosissime, alle quali oggi si aggiunge un piccolo – ma importantissimo – insediamento preistorico.

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Caraibi castelli Posti incredibili Viaggi

Puoi dormire in un castello a strapiombo sul mar dei Caraibi

Chiudete gli occhi e immaginate un mare da sogno, un territorio caratterizzato da una natura lussureggiante e da spiagge bianche e suggestive dalle quali è possibile raggiungere le barriere coralline.

Immaginate in quello stesso luogo un castello a strapiombo sul mare, un alloggio estremamente suggestivo apprezzato anche dai pirati. Un posto all’interno del quale vivere esperienze incredibili e surreali con viste mozzafiato.

Ora apriteli perché quel luogo esiste davvero. Ci troviamo in Giamaica, e più precisamente a Negril, al cospetto del Blue Cave Castle, l’hotel da sogno sul mar dei Caraibi che vi farà vivere un’esperienza regale e straordinaria.

Un castello in Giamaica

La scelte delle destinazioni di viaggio, che ci portano a viaggiare dall’altra parte del mondo, passano anche per gli alloggi. Certo, nel caso di un viaggio Giamaica i motivi che ci spingo qui sono infiniti. A partire dalla natura lussureggiante che caratterizza il territorio, passando per le foreste pluviali e le barriere coralline. E poi, ancora, la musica reggae e il mito Bob Marley.

Qualora però tutto questo non dovesse ancora bastarvi, allora, abbiamo la motivazione in più che vi spingerà a scegliere la Giamaica come prossima destinazione di viaggio. Si tratta di un castello, a strapiombo sul mare, che svolge la funzione di hotel.

Il suo nome è Blue Cave Castle e come il nome stesso suggerisce, si tratta di una fortezza costruita tra le grotte, caratterizzata dai colori blu che richiamano il cielo e il mare, in grado di offrire un’esperienza unica.

I dettagli, qui, fanno davvero la differenza perché nulla è lasciata al caso. Ci sono le torri merlate, le porte di accesso e i giardini, ci sono delle scale che partono direttamente dall’edificio e conducono tra le acque turchesi della Giamaica.

Il Blue Cave Castle sembra un sogno, ma è reale. L’hotel è situato a Negril, celebre destinazione della Giamaica conosciuta per le spiagge sabbiose che affacciano sulle baie straordinarie bagnate da acqua cristallina.

Blue Cave Castle: l’esperienza

Se è un’esperienza unica, sorprendente e sicuramente fuori dall’ordinario quella che state cercando, allora il soggiorno al Blue Cave Castle è quello che state cercando.

La fortezza costruita sul Mar dei Caraibi non ha nulla a che vedere con i resort che puntellano lo stato insulare, né con i loro servizi di lusso. L’atmosfera, seppur estremamente regale, è molto semplice, una scelta strategica, questa, per consentire agli ospiti di personalizzare al massimo l’avventura di viaggio.

Nell’hotel, infatti, non ci sono piscine o attrazioni, tutto ruota attorno al mare straordinario che bagna il castello, e che è accessibile direttamente a questo tramite delle scale. La posizione è comunque strategica, in appena dieci minuti di auto è possibile raggiungere ristoranti, negozi e altre spiagge meravigliose. Certo è che se è un’esperienza da sogno che volete vivere, non vi servirà allontanarvi da qui.

Costruito negli anni ’70, e ispirato chiaramente ai castelli europei, il Blue Cave Castle sorge su un antico covo dei pirati che rende l’atmosfera ancora più suggestiva. Secondo le storie locali, infatti, in quelle grotte scavate dal mare situate proprio nei pressi dell’hotel, un tempo neanche troppo lontano, si rifugiavano i pirati dei Caraibi.

Raggiungere ed esplorare le grotte è ovviamente possibile: basta percorrere le scale ricavate nella roccia per scoprire nuovi mondi.

La fortezza, con pietre grezze e rudimentali a vista, offre dei panorami unici sul Mar dei Caraibi e sui suoi straordinari colori grazie alla presenza di diverse terrazze situate in tutta la struttura. Anche le camere dell’hotel sono dotate di vista mare, per rendere ancora più suggestivo il soggiorno.

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La metropolitana più bella del mondo è una discesa negli abissi marini

C’è una città in Italia che, più di tutte, è destinata a insinuarsi nel cuore di chi la visita e da quello non uscire più. Un luogo ricco di storia, fascino e leggende, misteri e tradizioni antichissime che oggi sono più vivide che mai. Un posto dove il sole e il mare convivono armoniosamente con succulente delizie gastronomiche e con il simbolo della cucina italiana: la pizza. Questa città si chiama Napoli.

E sappiamo bene che non abbiamo bisogno di aggiungere altro per farvi venire voglia di prendere il primo treno, o il primo volo aereo, e raggiungere una delle città più belle d’Italia, perché le bellezze di Napoli sono conosciute in tutto il mondo.

E come se non bastassero tutte le meraviglie visibili, e quelle nascoste dietro al cuore e all’anima del capoluogo campano, c’è un altro motivo per innamorarsi qui. Sì perché a Napoli si trova una delle più belle metropolitane del mondo.

Toledo, la metropolitana di Napoli

Sin dalla sua costruzione, la stazione della metropolitana della fermata Toledo ha fatto parlare di sé. Inaugurata il 17 settembre 2012, non ha mai smesso di incantare cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Del resto chi ci è già stato, non può che confermare quanta bellezza e fascino questa sappia emanare fin dal primo sguardo grazie a quei rimandi onirici e visibilmente collegati al mare e all’intera città.

Chi ancora non l’ha vista, invece, può comprendere facilmente di cosa stiamo parlando guardando le fotografie della metropolitana. Ma dobbiamo dirvelo: questa stazione vale assolutamente una visita perché non si tratta di un semplice luogo dove andare e tornare, ma di una vera e propria attrazione artistica e culturale.

Progettata dall’architetto spagnolo Óscar Tusquets, la stazione della metropolitana di Napoli è stata proclamata come la più bella d’Europa e del mondo dal Daily Telegraph e dalla CNN. Un anno dopo la sua inaugurazione, questa metro ha vinto il premio Emirates leaf international in qualità di Public building of the year. Nel 2015, invece, è stata insignita del premio Oscar delle opere sotterranee, sottraendo il primato ad altre importanti architetture di Sydney e Gerusalemme.

Un mare onirico nel cuore di Napoli

La fermata della metropolitana Toledo è situata nel cuore di Napoli, nel quartiere di San Giuseppe e nei pressi di Piazza Dante. Dalla fermata è possibile raggiungere il rione Carità e della zona dei Quartieri Spagnoli.

Se dall’esterno questa fermata ha un aspetto che assomiglia a quello di tutte le altre stazioni metropolitane che abbiamo visto e frequentato, è all’interno che custodisce il suo più straordinario segreto. Una volta entrati, infatti, è facile intuire che non si tratta di una stazione qualunque: due grandi mosaici di Kentridge accolgono i viaggiatori con scene che raccontano la storia di Napoli.

Il mezzanino, illuminato suggestivamente dai lucernari, ospita parte delle strutture murarie aragonesi che sono state rinvenute durante gli scavi. Ma è arrivando alla scale mobili che inizia la magia.

Il giallo ocra che ricorda la sabbia dorata e che caratterizza l’ambiente precedente lascia spazio all’azzurro, allo smeraldo e il blu: sono i colori del mare che rivivono in una galleria d’arte inaspettata creata sotto la città.

Si tratta della galleria del mare di Bob Wilson, un ambiente completamente ricoperto di mosaici dalle mille sfumature di blu che richiamano, per colori e motivi, il mare e l’acqua. Illuminate dall’interno, con un suggestivo gioco di colori e luci che rimandano alle atmosfere marine, la scale mobili offrono un’esperienza unica e inedita: una discesa ideale negli abissi marini.

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Borghi hotel itinerari culturali Viaggi

Ha comprato il borgo dove vivevano i nonni: ora è un albergo diffuso

Da proteggere e preservare, ma soprattutto da scoprire: i borghi d’Italia sono dei veri gioielli. Luoghi che vivono all’ombra delle città e delle grandi metropoli e che hanno il compito di custodire, tramandare e raccontare tradizioni e storie che appartengono alle persone, che appartengono al nostro Paese.

Purtroppo però molti di questi splendidi paesini, dove vivono e convivono storia, cultura, arte e gastronomia, hanno in comune lo stesso destino, quello dello spopolamento. Sono sempre di più, infatti, le persone che scelgono di andare via, di cercare la fortuna altrove, mentre a quelli che restano è affidato il compito di tenerli in vita.

Il fenomeno dello spopolamento ci riguarda da vicino. Negli ultimi anni sono tantissimi i borghi che sono rinati grazie a progetti di valorizzazione del territorio, ma anche per la vendita di case a un euro, per attirare nuovi residenti e ridare vita a questi luoghi. Un progetto diffuso in maniera nazionale che ha raccolto molto entusiasmo, soprattutto tra gli stranieri. Ed è stato proprio un uomo scozzese a ridare vita a un paesino italiano, non solo acquistando una casa, ma l’intero paese: il borgo di Ciacca.

C’era una volta un piccolo borgo

La storia di Cesidio Di Ciacca, l’uomo che ha comprato l’omonimo borgo, è iniziata tanti anni fa. Il manager scozzese, nato nel villaggio di pescatori di Cockenzie, è sempre stato affascinato dalle sue origini, come lui stesso ha raccontato in un’intervista alla CNN.

I suoi nonni, infatti, vivevano in un borgo rurale situato nel cuore della Ciociaria, ai piedi di Picinisco in provincia di Frosinone, finché non hanno deciso di cercare fortuna altrove. Si sono poi trasferiti in Scozia, a Edimburgo,  mentre il loro paese natale è sprofondato in un totale stato di abbandono. Eppure, dalla famiglia Di Ciacca, questo luogo non è stato mai dimenticato.

Sin da bambino Cesidio ha frequentato quei luoghi, quelle montagne e quel territorio aspro durante le vacanze estive, innamorandosi di quei panorami rurali e di quel ritmo slow. Crescendo, quel legame con le sue origini, si è intensificato sempre di più, fino a quando l’uomo ha deciso di tornare a vivere qui insieme a sua moglie.

Ma non si è limitato solo a ristrutturare la vecchia casa di famiglia. Cesidio Di Ciacca ha rintracciato i proprietari e gli eredi di terre, fienili abbandonati e appezzamenti di terra per fare delle proposte d’acquisto. Alla fine ha comprato tutto ciò che restava del borgo e ha deciso di dare una nuova vita a quel paese che tanti anni prima la sua famiglia aveva lasciato.

La nuova vita di Ciacca

Affacciato su colline verdeggianti, e nei pressi di Picinisco, l’antico villaggio dove vivevano i nonni di Cecidio Di Ciacca è stato trasformato in un hotel diffuso che ospita anche una cantina che produce vini a chilometro 0 che hanno l’intento di rievocare un passato mai dimenticato.

Le piccole abitazioni che prima caratterizzavano il piccolo borgo sono state inglobate in un’unica grande struttura, con annessa tenuta, che grazie a una lunga ristrutturazione si sono trasformate in camere d’hotel e luoghi comunitari. L’albero diffuso ha vinto anche il premio Stanze d’Italia promosso dal Touring Club italiano.

All’interno del borgo di Ciacca è stato creato anche un frutteto sociale, all’interno del quale vengono svolte diverse attività ludiche e ricreative per grandi e bambini. Non manca neanche una scuola di gastronomia per tramandare le ricette antiche della tradizione.

Il paesino di Ciacca, che ora vive grazie all’ospitalità diffusa, è diventato il luogo perfetto per chi desidera vivere un’esperienza all’insegna del turismo rurale. Ma anche il punto di partenza per scoprire la natura circostante, le abbazie e i monasteri del territorio ciociaro.

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Salento: le novità dell’estate di quest’anno

Il Salento ogni estate attira migliaia di turisti e viaggiatori desiderosi di vacanze a base di divertimento, relax e mare da favola. Anche quest’anno sarà meta di un grande flusso di visitatori pronti a popolare strade e spiagge della costa leccese.

Cibo buono, acque pulitissime, scorci suggestivi, cultura e storia, si può avere di più da una sola vacanza? Dall’entroterra alla costa, dalle città ai paesini fino alle spiagge, il Salento non delude mai. Quest’anno poi saranno Lecce e Otranto le regine della Puglia, vi spieghiamo il perché.

Un viaggio in Salento: tappa a Lecce

Tappa irrinunciabile di ogni viaggio in Salento è la maestosa Lecce, la “Firenze della Puglia”. Una città in cui il barocco emerge in tutte le sue tortuose vie, nelle chiese, nei palazzi nobiliari decorati in pietra giallo-rosacea. Se ci siete già stati non c’è problema, nell’estate 2022 c’è una nuova attrazione che vi farà tornare volentieri: l’apertura dell’ascensore panoramico nel campanile seicentesco del Duomo di Lecce. Una novità che permette di salire fino al terzo livello della torre a un’altezza di 43 metri per accedere a quattro balconi spettacolari e ammirare il panorama a 360 gradi. Sullo sfondo la costa dell’Albania con il mar Adriatico a fare da cornice.

Anfiteatro antico a Lecce

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L’anfiteatro antico a Lecce

Lecce sempre più bella

Altra novità a Lecce è l’Archivio Carmelo Bene. Infatti, a 20 anni dalla scomparsa del grande interprete, regista e drammaturgo, è stato istituito presso il Convitto Palmieri, l’archivio del protagonista della “neoavanguardia” teatrale italiana. Un lavoro maestoso, ancora incompleto che vede al lavoro molte istituzioni. All’interno dell’Archivio Bene si trova libreria che la biblioteca personale del maestro con rari volumi di storia dell’arte, del teatro, della letteratura e della storia, spesso accompagnati da postille redatte a mano dallo stesso Bene. Ma non solo, si potranno ammirare anche abiti di scena originali, locandine e tantissimi documenti.

La meravigliosa Otranto

Otranto estate 2022

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Uno scorcio di Otranto

Altro posto magico, cuore del Salento e novità dell’estate 2022 è la cava di bauxite di Otranto. Un piccolo gioiello nascosto, che non è ancora segnalato sulle guide, quindi non pienissimo di turisti. Il mini trekking vista mare per ammirare il “Lago di Bauxite” parte dalla città di Otranto e dura una ventina di minuti. Una passeggiata suggestiva tra le rocce color rosso acceso della cava, il laghetto verde smeraldo in basso, il verde brillante della vegetazione e il blu del cielo sopra la testa.

Altro punto panoramico, e mozzafiato, è poi l’imponente faro “Punta Palascia”, noto per essere il punto più a est d’Italia. Da qui si ha una vista a perdita d’occhio, per ammirare la bellezza del mare e dell’Italia. Un punto da cui tirare un profondo respiro per godersi l’atmosfera speciale dell’estate.

Vacanze italiane in Salento

Se ancora non avete scelto dove passare l’estate, la Puglia e il Salento sono il luogo perfetto. Tra cibo, natura, spiagge vivaci e vicoletti costeggiati da case tipiche della zona, c’è da perdersi. Non resterete delusi perché il Salento offre ogni tipo di interesse: relax, discoteche, cultura, musei, escursioni. Non vi resta che scegliere il vostro posto del cuore.

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In Italia è appena avvenuta una scoperta incredibile

L’Italia è un posto ricco di bellezze, paesaggi e tanta storia, che non smette mai di stupirci. In particolare, nel corso di alcuni scavi archeologici nella Maremma, è stata scoperta una terrazza monumentale di 600 metri di lunghezza, situata vicino alla riva dell’antico Prile.

Nel sito è in corso la terza campagna di ricerche condotta dall‘Istituto archeologico germanico di Roma. Perché si sa, i tesori sepolti e da scoprire non finisco mai e grazie a lavori di ricerca e recupero, possiamo ricostruire la storia di antiche civiltà e ritrovare capolavori del passato, che i nostri lontani antenati hanno lasciato per noi.

Gli scavi archeologici e la ricerca di vecchi tesori

“Nell’ambito del progetto di ricerca – spiegano Elena Nappi e Walter Massetti, rispettivamente sindaca e assessore del Comune di Castiglione della Pescaia – sono state condotte prospezioni geofisiche, carotaggi e scavi, che hanno portato alla scoperta di una nuova area archeologica situata in località Badia Vecchia, parte dell’insediamento etrusco di Vetulonia. Qui è stata individuata una terrazza monumentale di 600 metri di lunghezza situata vicino alla riva dell’antico Prile”.

Cosa significa? Che attraverso l’uso di strumenti specifici i ricercatori hanno rilevato la presenza di un’enorme terrazza nascosta nel sottosuolo. Questi studi si fanno in fase preliminare, per evitare di rovinare il terreno inutilmente.

Alla ricerca dell’antica terrazza

Così, una volta scoperta l’esistenza di questa perla che il tempo ha conservato gelosamente nel sottosuolo, si sono avviati i lavori volti al recupero. Gli scavi archeologici hanno interessato una porzione della terrazza e alcune costruzioni poste a nord di essa. È stato così possibile scoprire che quel belvedere si compone di un imponente muro in blocchi squadrati conservato per circa 2 metri di altezza. Una mole davvero massiccia per l’epoca.

Il reperto è stato costruito in epoca etrusca, probabilmente già nel V secolo avanti Cristo. Sulla terrazza sono state scoperte alcune stanze, forse magazzini e abitazioni, utilizzate fino al II secolo avanti Cristo. Incredibile pensare che su quelle rocce forse ci vivevano i nostri avi.

Ancora non sono chiare le funzioni di tale terrazza, ma presto gli studiosi potranno approfondire la questione e fornirci informazioni più dettagliate sul reperto. Quel che è certo è che non si smette mai di imparare e scoprire meraviglie del passato.

Una gita per gli amanti dell’archeologia

Se amate particolarmente la storia, il periodo etrusco e l’archeologia, allora quest’area fa per voi. Infatti, la zona toscana dove è stata rinvenuta la terrazza non è nuova a questo tipo di scoperte. Una tappa irrinunciabile è Vetulonia proprio nei pressi di Castiglione della Pescaia. Si tratta di un paese di nobili origini etrusche in cui è possibile assaporare la storia della civiltà perduta. Proprio in questo sito si trovano reperti archeologici di grande importanza da scoprire negli scavi e nel Museo Storico Archeologico recentemente rinnovato.

Alloggiando in un bel agriturismo della Maremma sarà possibile seguire un percorso esplorativo, indietro nel tempo, alle origini della storia del nostro popolo. Tra un panorama mozzafiato, un borgo d’altri tempi e tanto da imparare, la Toscana resta uno dei luoghi più preziosi di sempre.

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Il cammino che regala un viaggio emozionale e sensoriale

L’Italia, percorsa a piedi, è ancora più bella. I viaggi lenti stanno infatti spopolando regalando la possibilità ai viaggiatori di scoprire ciò che di più autentico c’è nel nostro Paese. Quello che vistiamo per raccontare è un viaggio emozionale e sensoriale lontano dalle consuete rotte turistiche, alla scoperta di antichi sapori e valori che sono le radici di una terra ricca di storia e cultura millenaria e dove il tempo sembra essersi fermato.

Kalabria coast to coast, il sud del nostro Paese come non lo avete mai visto

Si chiama Kalabria coast to coast ed è il prossimo cammino di Destinazione Umana, il tour operator che propone viaggi ispirazionali dall’alto valore umano, selezionati e curati in modo artigianale e dedicati al pubblico femminile.

Un percorso dedicato a tutte le donne che vogliono scoprire una Calabria inedita, attraversandola a piedi da costa a costa, dallo Ionio al Tirreno. 55 km attraverso una regione dalla natura dirompente, che unisce il mare e la montagna passando dalla costa ionica degli aranci a quella tirrenica degli dei, alla scoperta di piccoli borghi, ulivi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d’india, boschi di castagni e faggi e pittoresche pietre granitiche modellate dal tempo.

In partenza il 15 giugno 2022 da Soverato (CZ), che affascina il visitatore con le sue bianche spiagge e il mare cristallino, inizia il il cammino con destinazione Petrizzi (CZ), suggestivo borgo definito “Il fiore di pietra” perché ornato di fiori della pietra: il fico d’india d’autunno e la ginestra d’estate.

Si proseguirà attraverso antichi tratturi di campagna contornati da ulivi e campi di grano, il lago Acero e un’estesissima foresta di faggi dall’atmosfera fiabesca, per poi arrivare al caratteristico borgo di Monterosso Calabro (VV), meta molto affascinante dal punto di vista naturalistico e storico.

Monterosso Calabro cammino

Fonte: iStock

Una veduta di Monterosso Calabro

La tappa finale del cammino passerà all’interno dell’oasi naturalistica del lago Angitola e nell’area archeologica dei ruderi della città normanna di Rocca Angitola (VV) per poi raggiungere la costa tirrenica, nella pittoresca Pizzo (VV), arroccata su una roccia tufacea.

Qui le viaggiatrici potranno assaggiare e assistere alla produzione del famoso Tartufo di Pizzo, un delizioso gelato esportato e riprodotto in tutto il mondo. A conclusione del viaggio, la tappa a Tropea, gemma della “Costa degli Dei”, permetterà di rigenerarsi dopo le fatiche del cammino in un mare cristallino incorniciato da un paesaggio a dir poco sublime.

Il cammino Kalabria coast to coast è metafora di cambiamento, un viaggio a passo lento che è prima di tutto un’occasione di crescita interiore, per trovare coraggio e ispirazione e cambiare in meglio la propria vita grazie al distacco dalla quotidianità e all’incontro con gli altri, con le compagne di viaggio ma anche con le guide.

Per questo motivo, grazie al supporto della Travel Counselor di Destinazione Umana, Alice Bianchi, prima ancora della partenza le viaggiatrici avranno la possibilità di conoscersi tra loro in videocall e indagare insieme su quali aspettative hanno sul viaggio, cosa metaforicamente vorrebbero lasciare a casa e cosa, invece, vorrebbero acquisire dall’esperienza.

Non resta che vivere questa straordinaria avventura alla scoperta di una regione che è in grado di regalare un viaggio emozionale e sensoriale.

torpea kalabira coast to coast

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