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Come in Jurrasic Park: l’isola dove puoi incontrare i dinosauri

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci, così come non smettono di sorprenderci le creature che lo popolano. Del resto la presenza di alcuni animali, così come le loro attività, ci spingono a organizzare viaggi che ci portano anche dall’altra parte del globo.

Ne sono un esempio le straordinarie migrazioni o le nidificazioni che si tengono ogni anno in alcuni periodi e in diverse parti del mondo. Ma c’è anche chi si muove per avere incontri ravvicinati con esemplari unici.

E se è un’esperienza del genere che volete fare, allora abbiamo il posto giusto per voi. Preparatevi perché quelli che state per incontrare sono gli ultimi dinosauri viventi su questa Terra. E no, se ve lo state chiedendo, non ci troviamo sul set di un film di fantascienza. Questa non è Jurassic Park.

I draghi di Komodo

Esiste un posto molto lontano caratterizzato da una natura incontaminata e selvaggia. Si tratta di un luogo in cui vivono delle creature leggendarie che assomigliano, per forme e lineamenti, a quelle che abbiamo visto sui libri di storia e sugli schermi, attraverso documentari e capolavori cinematografici.

Ma quel luogo non ha nulla a che vedere con un passato ormai sepolto o con una pellicola cinematografica perché è reale, così come reale e straordinaria è l’esperienza che qui si vive.

Ci troviamo nel cuore dell’Indonesia, in un angolo remoto di uno degli arcipelaghi più suggestivi e magici del mondo, quello delle Piccole isole della Sonda. È qui, sull’isola di Komodo, che insieme a specie rare come mante giganti e pesci luna, vivono dei sauri possenti e giganteschi che superano anche i tre metri di altezza. Si tratta dei draghi di Komodo, gli ultimi dinosauri esistenti sulla Terra.

Il Parco Nazionale di Komodo

Circondata da una natura selvaggia e incontaminata, l’isola di Komodo è l’habitat di un esemplare raro e unico. Il suo nome ufficiale è drago di Komodo o kizawi e si tratta di una lucertola gigante che appartiene alla famiglia dei Varanidi.

Il drago di Komodo è la più grande specie vivente al mondo con altezze fino a tre metri e un peso che arriva a sfiorare i 100 chili. Non è raro che trovandosi di fronte a questo animale si abbia come la sensazione di essere tornati indietro nel tempo, proprio nell’era del Giurassico. Del resto il termine dinosauro, scelto dallo studioso Richard Owen per classificare questa specie, vuol dire proprio “lucertola mostruosa”.

E i varani indonesiani, se non mostruosi, sono sicuramente spaventosi, anche se estremamente affascinanti e rari. Proprio per questo motivo è stato istituito il Parco Nazionale di Komodo, che comprende le isole di Komodo, Rinca e Padar e che dal 1991 è Patrimonio Mondiale dell’Unesco. L’obiettivo è quello di proteggere i draghi dell’isola e le altre specie rare che ci vivono.

Parco Nazionale di Komodo

Parco Nazionale di Komodo

Nonostante con gli anni l’isola dell’arcipelago indonesiano sia diventata una meta turistica abbastanza frequentata, è riuscita a preservare questo meraviglioso microcosmo da scoprire almeno una volta nella vita.

Come incontrare gli ultimi dinosauri sulla Terra

Per incontrare queste grosse lucertole dall’aspetto preistorico e vivere un’esperienza alla Jurassic Park è possibile organizzare un’escursione di uno o più giorni all’interno dell’Parco Nazionale di Komodo con una guida locale.

È proprio durante questi tour che potrete avvistare i draghi durante le loro attività quotidiane. Alcuni dormono al sole, altri nuotano e altri ancora vanno a caccia delle loro prede. Quello che è certo è un incontro ravvicinato con i varani sarà un’esperienza incredibile ed emozionante.

Draghi di Komodo

Draghi di Komodo

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Su quest’isola sono concentrate alcune delle spiagge top d’Italia

Sono da poco state elette le spiagge italiane che, quest’anno, possono sventolare la Bandiera Blu. Spiagge premiate non soltanto per la loro bellezza quanto per la qualità delle acque in cui i villeggianti possono immergersi, per i servizi offerti ai vacanzieri, per come sono tenute e tutelate, per la gestione sostenibile del territorio, per l’accessibilità alle persone disabili, per la presenza di piste ciclabili e per la sicurezza dei visitatori. Insomma, le migliori spiagge dove trascorrere una vacanza è una garanzia di relax e divertimento.

L’isola regina delle spiagge italiane

Quest’anno c’è un luogo che ha ottenuto un’altissima concentrazione di vessilli blu ed è l’Isola d’Elba. E non c’è da stupirsi. Le spiagge dell’Elba sono da sempre uno dei più grandi attrattori dei turisti sull’isola. tante, belle, dalle acque turchesi e dalla sabbia bianca.ù

Le Bandiere Blu

Ben tre sono state, infatti, le Bandiere Blu assegnate alle spiagge dell’Isola d’Elba e tutte nel Comune di Marciana Marina. Le spiagge premiate sono state La Fenicia, Re di Noce e La Marina, che hanno conquistato, per il 2022, il prestigioso riconoscimento destinato alle località turistiche balneari. Due bandiere, però, sono andate anche agli approdi turistici ovvero a Marciana Marina e Marina di Porto Azzurro.

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La spiaggia di Cavoli a Marina di Campo

Tra le più belle d’Europa

La spiaggia di Cavoli a Marina di Campo e La Sorgente a Portoferraio si sono ritrovate rispettivamente al 14° e 16° posto nella classifica europea delle migliori spiagge stilata da European Best Destination, l’ente della Commissione europea per la promozione del turismo che, grazie ai voti di migliaia di viaggiatori, ha scelto le 22 spiagge più belle d’Europa per quest’anno, tra cui sette sono italiane.

Cavoli è una delle spiagge più amate dell’Elba, per la sabbia e il mare particolarmente limpido. Complice del successo è anche un microclima particolarmente favorevole, grazie alla vicinanza del Monte Capanne che ripara Cavoli dai venti e rendendo così la spiaggia utilizzabile durante quasi tutto l’anno.


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La Sorgente, conosciuta anche come Acquavivetta, deve il suo nome a una sorgente d’acqua che si trova in un fosso poco distante. Acque perfette, sabbia e ghiaietta caratterizzano questa spiaggia che culmina con un sentiero panoramico che conduce alla vicina spiaggia di Sansone.

Le più amate del web

E quella di Sansone è un capolavoro di spiaggia tra le scogliere dell’Elba, a sua volta inserita nella classifica delle spiagge più belle d’Europa nel 2021, secondo la classifica stilata da TripAdvisor.

Un’ulteriore conferma della bellezza delle spiagge di quest’isola toscana arriva dal web. Infatti, la spiaggia delle Ghiaie di Portoferraio è risultata essere stata tra le più cliccate del 2021 su Google Street View. La spiaggia delle Ghiaie, a Nord-Est dell’isola, vicinissima a Portoferraio, è una delle più amate per la bellezza dei fondali e per i ciottoli grigio-azzurri levigati dal mare. Il loro colore, secondo la leggenda, si deve agli Argonauti che, alla ricerca del Vello d’oro, approdarono su questa spiaggia e usarono i morbidi pezzi di pietra per detergersi il sudore, colorandoli per sempre. Se soffia lo scirocco, l’acqua diventa ancora più trasparente e il mare perfetto per lo snorkeling.

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La spiaggia delle ghiaie all’Elba

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Le montagne del marmo che custodiscono l’oro bianco d’Italia

Esiste un luogo di incredibile bellezza legato indissolubilmente alla nostra terra, alla nostra storia. Un luogo dove il colore bianco, che brilla al sole, è assoluto protagonista di visioni eteree, magiche e quasi surreali.

Si tratta delle Alpi Apuane, dei monti del marmo. Di quei bacini marmiferi che con i secoli sono diventati il tesoro d’Italia, il nostro oro bianco. Tra i più famosi ci sono quelli di Carrara, la città che più di tutti preserva e racconta una storia d’amore secolare ed eterna con il materiale preferito da Michelangelo e Canova.

Le cave si aprono davanti agli occhi dei visitatori come visioni oniriche spianando la strada al percorso che conduce direttamente al ventre della montagna, proprio lì dove nasce il marmo.

Alpi Apuane: le montagne del marmo ieri e oggi

La storia del prezioso oro bianco d’Italia affonda le sue radici in tempi lontanissimi. Già i romani utilizzavano questo materiale per costruire le loro lussuose dimore e le opere pubbliche, prima di loro gli Etruschi.

Nelle epoche successive il marmo è rimasto protagonista della nostra storia. È stato utilizzato da grandi artisti per creare capolavori iconici, sculture religiose e anche opere d’arredamento. E oggi, come ieri, viene impiegato nella costruzione di alcune delle più importanti opere architettoniche e scultoree in tutto il mondo.

Una storia grandiosa e gloriosa, quella dell’oro bianco d’Italia, che ci riporta oggi al cospetto delle Alpi Apuane dalle quali ancora si estrae quello che è il materiale lapideo più celebre del mondo.

Le cave presenti nei bacini marmiferi esercitano oggi grande suggestione, al punto tale che sono numerose le persone che giungono fin qui per rivivere tutta la magia di un passato che non si può dimenticare, e di un presente ancora vivido e straordinario.

Le cave di marmo si trovano a Torano, Fantiscritti e Colonnata. Si possono visitare grazie a tour guidati che percorrono l’ex Ferrovia Marmifera e attraversano suggestivi paesaggi fatti di gallerie scavate nella roccia, ponti e panorami mozzafiato che si susseguono uno dopo l’altro, oppure si possono raggiungere le cave (Cava Museo Fantiscritti, Cava Galleria Ravaccione e Cava 177) on the road, in auto o in moto, percorrendo la strada che da Carrara conduce ai bacini marmiferi.

La storia raccontata nei musei

C’è un altro modo per entrare nell’universo del marmo, per toccare con mano la bellezza che gli appartiene, ed è un itinerario che passa attraverso i musei.

Diverse sono le istituzioni che, attraverso racconti, testimonianze, collezioni e sculture, permettono di conoscere la storia millenaria dell’oro bianco italiano.

Uno dei più celebri è sicuramente la Cava Museo Fantiscritti, situata proprio nel cuore delle cave di Carrara, tra il bianco del marmo. Attraverso a una collezione immensa fatta di sculture, opere a grandezza naturale e reperti è possibile scoprire la storia dell’antico mestiere dei cavatori.

Troviamo poi il Parco della Padula, un grande giardino verdeggiante alle porte di Carrara che ospita un’esposizione permanente delle opere realizzate da diversi artisti durante la Biennale Internazionale di Scultura della Città di Carrara del 2002.

Ultimo, ma non per importanza, è il Museo Civico del Marmo. Tra reperti, sculture, strumenti e documenti, il museo conserva la più completa e affascinante collezione legata al materiale per testimoniare e valorizzare l’importante legame tra la città e questo patrimonio locale e mondiale.

Fantiscritti e la strada dei marmi

Fantiscritti e la strada dei marmi

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Varata Explora I, la nave che cambia il concetto di lusso

Explora I sarà pronta a solcare le acque di tutto il mondo e a raggiungere mete ambite ed esclusive per la fine di maggio 2023. La magnifica nave, fiore all’occhiello di Explora Journeys – nuovo brand di lusso del Gruppo MSC, è la prima di quattro, per un investimento di oltre 2 miliardi di euro. Al timone ci sarà la livornese Serena Melani, l’unica comandante donna italiana di navi passeggeri, la quale accompagnerà anche l’ultima fase di costruzione, che durerà un anno.

Explora I, la nave dove il lusso è ‘all inclusive’

Varata la mattina del 30 maggio nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, Explora I punta ad offrire un’esperienza unica di viaggio di lusso, con crociere all’insegna della scoperta ideate per coloro che desiderano esplorare in modo diverso, dove destinazioni rinomate si alterneranno a porti meno battuti.

Al posto delle comuni cabine ci saranno 461 suite e residenze fronte oceano. Gli ospiti potranno godere di viste sorprendenti sul mare e sui porti grazie alle vetrate a tutta altezza e alle terrazze private. Le favolose suite partiranno da 35 metri quadrati, e sono tra le più spaziose del settore.

Quattordici ponti forniranno un ampio spazio pubblico interno, massimizzando la scelta e l’intimità degli ospiti. Gli ampi ponti esterni vanteranno più di 2.500 metri quadrati di vista sul mare, con 64 cabanas private su 3 piscine esterne. Ci sarà poi una quarta piscina, dotata di un tetto in vetro retraibile, che permetterà di nuotare e rilassarsi con qualsiasi condizione atmosferica,  mentre lungo la promenade esterna sono state posizionate numerose vasche idromassaggio interne ed esterne.

Un rapporto ospite-equipaggio da 1,25 a 1 assicurerà un servizio puntuale in ogni momento, pensato su misura per soddisfare le esigenze di ciascun passeggero, come nei 9 diversi ristoranti di bordo con orari flessibili e una impareggiabile varietà di scelta. Saranno, inoltre, disponibili diversi bar e aree lounge, interne ed esterne, nonché strutture per il fitness e aree benessere. Un lusso all inclusive, dove l’ospite, una volta a bordo, non dovrà sostenere alcun costo aggiuntivo.

Explora Journeys, inizia la nuova era del lusso

Ciascuna nave del marchio Explora Journeys è stata progettata in collaborazione con i più importanti designer di superyacht. Avranno tutte una stazza lorda di circa 64.000 tonnellate e saranno dotate delle più recenti tecnologie disponibili, anche sotto il profilo ambientale e della sostenibilità. Con sofisticati sistemi all’avanguardia consentiranno una riduzione delle emissioni di ossido di azoto del 90%. Saranno montati sistemi di gestione del rumore sottomarino per tutelare le specie marine e un’ampia serie di dotazioni permetterà di ottimizzare l’uso dei motori e ridurre ulteriormente le emissioni.

La seconda nave, Explora II, è già stata impostata il mese scorso nei cantieri di Castellammare di Stabia di Fincantieri e dovrebbe accogliere a bordo i primi ospiti nella primavera del 2024. A seguire, due ulteriori nuove navi, Explora III e IV, entreranno in flotta nel 2025 e nel 2026.

Altrettanto esclusivo il servizio “Su Appuntamento”, iniziativa grazie alla quale i consulenti di viaggio potranno fissare un appuntamento con un rappresentante della customer experience per discutere e richiedere una lista d’attesa su una suite specifica per uno o più degli otto viaggi inaugurali, durante il primo anno di Explora I, compreso il viaggio inaugurale. Le prenotazioni per la stagione del 2023 si sono aperte già lo scorso autunno, mentre per Explora II sono disponibili da questa primavera.

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Abbiamo trovato la fioritura più bella d’Italia

Se c’è una cosa che abbiamo imparato dai nostri viaggi è che il susseguirsi delle stagioni ci permette di scoprire e riscoprire i luoghi che già conosciamo in una vesta nuova e sorprendente.

A cambiare i profili delle città, dei borghi e delle capitali del mondo è sempre lei, Madre Natura, che ogni volta ci regala spettacoli di immensa bellezza con esplosioni di colori e profumi che inebriano e stordiscono i sensi.

Deserti in fiore, altopiani colorati, valli che si trasformano in tappeti fioriti: è davvero difficile, guardando questi paesaggi meravigliosi, scegliere la fioritura più bella. Eppure noi l’abbiamo individuata e vi anticipiamo già che si trova in Italia.

La Conca dei Rododendri

C’è qualcosa di magico che succede a Biella, in Piemonte, durante le prime settimane di giugno. In un’oasi naturale dall’immenso patrimonio paesaggistico esplodono improvvisamente tinte cangianti che vanno dal rosa al rosso, dal giallo al lilla, e colorano di magia tutto intorno.

Ci troviamo nella Conca dei Rododendri, immersi in uno scenario da fiaba circondato tutto intorno dal parco naturale dell’Oasi Zegna. Il nome non lascia spazio all’immaginazione, ma lasciatevi dire che la realtà supera di gran lungo le aspettative evocative legate al nome. Sì perché qui abbiamo trovato quella che è una delle fioriture più belle d’Italia e vi assicuriamo che vi lascerà senza fiato.

Tra la fine di maggio e la prima metà di giugno i colori diventano assoluti protagonisti. Sono quelli indossati e sfoggiati dai rododendri che occupano una vasta area dell’oasi e che, nel periodo di fioritura, trasformano tutto in una tavolozza incantata.

Ma non sono gli unici perché, a fare da cornice a tutto questo, ci sono anche le azalee, le ortensie, i narcisi e mirtilli, e poi ancora le ginestre e i sambuchi.

Quando questi esemplari fioriscono, le cime dell’Oasi Zegna si tingono di meraviglia e davanti agli occhi dei visitatori appaiono visioni magiche, surreali e incantate che non si possono spiegare ma solo vivere.

I rododendri e l’Oasi Zegna

La Conca dei Rododendri si trova all’interno dell’Oasi Zegna a Trivero, tra le Alpi Biellesi. Un parco naturale ad accesso libero nato il secolo scorso da un’idea dell’imprenditore Ermenegildo Zegna.

Fu lui, negli anni ’20, ad avere l’idea di creare questo luogo straordinario dove la natura potesse essere assoluta protagonista. Così iniziò un’attività di riqualificazione ambientale tra le alture biellesi, territorio che gli ha dato i natali, dedicandosi esclusivamente all’ambiente e al paesaggio tutto intorno. Grazie al suo impegno negli anni furono piantate 500.000 conifere e centinaia di azalee, dalie, ortensie e rododendri, ovviamente, provenienti soprattutto dal Belgio.

L’aspetto suggestivo che oggi caratterizza la valle è stato creato dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai negli anni ’60. Nel 1993, invece, è stato istituito il parco naturale.

Oggi l’Oasi Zegna, che si snoda per circa 100 chilometri di meraviglia nella Valle Cervo, e a pochi chilometri da Trivero, è accessibile a tutti gratuitamente.

Il periodo migliore per visitarlo è sicuramente quello che da maggio e giugno, per ammirare un paesaggio fatto di petali e colori che lascia senza fiato.

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È italiana la miglior Isola del Mediterraneo per il 2022

Ormai lo sanno anche i muri: l’Italia è un Paese meraviglioso e che in ogni angolo del suo territorio regale bellezze che lasciano senza fiato. Ma c’è un affascinante lembo di terra che, in questo 2022, è stata decreta l’Isola del Mediterraneo migliore in cui andare in vacanza nel 2022: qual è e l’intera classifica.

Sicilia, la meta top del 2022

Musement, la piattaforma digitale per scoprire e prenotare esperienze di viaggio in tutto il mondo, ha stilato la classifica delle migliori Isole del Mediterraneo in cui andare in vacanza quest’anno. Per decretare la lista delle mete top sono stati presi in considerazione diversi fattori che, combinati insieme, rivelano la destinazione perfetta per l’estate.

Nello specifico è stato analizzato: il numero di attività da fare sull’isola, il numero di spiagge Bandiera Blu, il budget medio per una settimana, il numero di ore solari, la temperatura media dell’acqua e, come punto extra, la presenza di uno o più siti Patrimonio Mondiale Unesco. Il risultato è una lista completa di 50 isole spettacolari (e che andrebbero visitate tutte almeno una volta nella vita).

A stravincere con un tondo 100 punti su 100 è la nostra eccezionale Sicilia, la più grande delle isole italiane ottiene questo riconoscimento grazie al suo patrimonio artistico-culturale immenso. Basti pensare ai suoi tanti siti Unesco d’inestimabile valore. Tra questi è impossibile non citare la straordinaria Valle dei Templi di Agrigento.

Valle dei Templi sicilia

Un angolo della Valle dei Templi

Non sono certamente da meno le spiagge dell’isola, tra cui Marina di Ragusa a sud, che si conferma Bandiera Blu anche quest’anno, e, a nord, spiaggia Lampare a Tusa, tutta dal fascino selvaggio. A completare un quadro già di per se irresistibile ci sono le sue attrazioni naturali, come l’Etna e le Gole dell’Alcantara dove fare escursioni emozionanti e adatte a chi è in cerca di un po’ di avventura.

La Top Ten delle isole migliori del Mediterraneo

Se è la Sicilia l’Isola migliore del Mediterraneo per le vacanze del 2022, è per vero che le altre 9 che la seguono in classifica sono anch’esse dei paradisi. Scopriamo insieme le prime 9 posizioni parendo dalla decima.

A chiudere la Top Ten, con 30,2 punti su 100 punti è Zante, vero e proprio spettacolo della Grecia. L’attrazione più famosa di  quest’isola che sembra incantata è senza dubbio la spiaggia di Navagio. Fondamentale, per scoprire la cultura e le tradizioni del posto, una visita a uno dei tanti paesini di questa perla greca come Kampi, dove verrete inebriati da un bellissimo panorama e in cui ammirare splendidi tramonti. Suggestivo anche Bochali, un villaggio in cui si può visitare un’antica fortezza veneziana.

Nono posto per Djerba, in Tunisia, che conquista questa posizione con 30,4 punti su 100 punti. Ma del resto non sorprende: questa è l’isola più grande del Nord Africa ed è anche una destinazione particolarmente amata dai turisti, per via del suo fascino esotico e alle spiagge di sabbia fine.

Djerba tunisia

Una spiaggia di Djerba

L’ottavo posto lo ha guadagnato Cefalonia, altra perla della Grecia e con 30,8 punti su 100. Anche in questo caso nessuna sorpresa: la Grecia è il secondo Paese del mondo con il numero maggiore di spiagge Bandiera Blu, e solo quest’isola ne conta oltre 40 distribuite su 250 km di costa. Una destinazione perfetta per chi cerca una vacanza tranquilla, a contatto con una natura lussureggiante e acque calde e cristalline.

Settima posizione per Malta con 36,1 punti su un massimo di 100. Da non perdere è certamente La Valletta, la capitale, che persino è insignita del titolo di Patrimonio Mondiale Unesco dal 1980. Un luogo che stupisce per la sua architettura stratificata, un mix di diversi stili e diverse epoche. Altrettanto interessante la città fortificata di Mdina.

La sesta posizione della classifica sulle Isole migliori del Mediterraneo per il 2022 la guadagna Maiorca, in Spagna, con 39,9 punti. Un Isola che è in grado di distinguersi per il gran numero di attività da fare, ma anche per le tante attrazioni molto diverse tra loro e che incontrano i gusti di ogni tipologia di vacanziero. La Spagna, tra l’altro, è il Paese primo in classifica per quanto riguarda il numero di Bandiere Blu.

Maiorca spagna

Cala des Moros, Maiorca

Quinto posto ancora per un’Isola greca: Rodi, che ha ottenuto 55,7 punti su 100. Bellissimo il centro storico di Rodi città, che è anche Patrimonio Mondiale Unesco. Ma non da meno sono il sito archeologico di Kamiros e i numerosi castelli del XV secolo. Rodi è un’Isola davvero ricca di attrazioni da visitare per fare un tuffo nel passato, ma ovviamente conquistano i viaggiatori anche le sue celebri e paradisiache spiagge.

Al quarto posto troviamo un’altra eccezionale Isola italiana: la Sardegna e con un punteggio di 61,1 punti su 100. Da queste parti ad essere premiate dal riconoscimento Bandiera Blu sono soprattutto i lidi della costa settentrionale, con Santa Teresa di Gallura, Aglientu, Palau e le loro cale spettacolari dalle acque pulitissime. Bellissimi anche l’entroterra e tutti i siti archeologici dall’importanza unica al mondo.

Arriviamo poi al podio dove a guadagnare lo scalino più basso è Cipro e con ben 82,2 punti su 100. Conosciuta anche come l’Isola dell’Amore, si aggiudica la medaglia di bronzo anche grazie al fatto che qui è possibile fare una vacanza di una settimana con un budget non troppo elevato. Tantissime anche le spiagge che possono vantare la prestigiosa Bandiera Blu e che rendono quest’Isola una destinazione di vacanza perfetta.

Sito Archeologico di Kourion cipro

Il Sito Archeologico di Kourion a Cipro

Medaglia d’argento per un’altra Isola della Grecia: Creta. Posto ottenuto con un punteggio di ben 87,5 punti su 100. Qui il numero di spiagge con Bandiera Blu è davvero altissimo. Tra queste ci sono le spiagge di Kissamos e del nord-ovest dell’Isola che sono le più famose. Vale la pena visitare anche i numerosi siti archeologici dell’antica civiltà minoica, tra cui il rinomato Palazzo di Cnosso e il meno noto sito di Zakros. Infine, per quanto riguarda le bellezze paesaggistiche, imperdibile è un trekking nelle Gole di Samaria, lungo 13 km, che collega il paese di Omalos ad Agia Roumeli.

Come detto in precedenza, l’Isola migliore del Mediterraneo per le vacanze del 2022 è la nostra Sicilia che conquista anche un ulteriore posto di eccellenza cona la piccola, ma assolutamente straordinaria, Lipari che con i suoi 37 km² si piazza al quindicesimo posto. E d’altronde l’isola stessa, insieme all’affascina te arcipelago delle Eolie di cui fa parte, è riconosciuta come Patrimonio Mondiale Unesco, rappresentando uno splendido esempio di nascita e sviluppo di un’isola vulcanica.

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È appena avvenuta un’incredibile ed enorme scoperta

Il mondo continua a sorprenderci regalandoci ogni giorno delle scoperte che, in qualche maniera, rivoluzionano o confermano alcune delle nostre credenze. In questa terra in particolare, poi, gli scavi archeologici continuano a portare alla luce tesori dall’importanza enorme e incredibile. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Saqqara, scoperti una enorme collezione di statue bronzee e sarcofagi

Siamo a Saqqara, in Egitto, una vasta necropoli a 30 km a sud del Cairo, una zona del Paese che regala di giorno in giorno incredibili scoperte. Ma quella appena avvenuta sorprende davvero tutti: sono state portate alla luce tantissime statue bronzee e altrettanti sarcofagi.

In totale sono 250 i sarcofagi lignei dipinti con mummie in buono stato appena ritrovati, insieme a un bel gruppo di 150 statue in bronzo raffiguranti alcune divinità dell’antico Egitto, tra cui Anubi, Osiride, Iside e Bastet.

Una campagna di scavi che ha preso il via nel 2018 e che fino ad oggi ha reso possibile la scoperta di centinaia di mummie e manufatti. Da quanto appreso fino ad ora, i sarcofagi e il complesso di statue recentemente ritrovati avrebbero 2500 anni e risalirebbero al Periodo tardo dell’Egitto che comprende le dinastie dalla XXVI alla XXXI.

A lasciare senza parole è che all’interno di uno dei sarcofagi è stato rinvenuto anche un papiro che potrebbe contenere versi del Libro dei Morti. Un reperto fondamentale che è stato immediatamente inviato al Museo Egizio di Tahrir dove verrà studiato dagli esperti.

Ma non è finita qui: nei pozzi funerari dove gli archeologi hanno identificato i 250 sarcofagi sono stati portati alla luce anche degli amuleti e delle piccole scatole intagliate contenenti pettini, gioielli e diversi accessori cosmetici.

Assieme alle bare lignee, i ritrovamenti saranno ora trasferiti al Grande museo egizio o Museo di Giza, la cui inaugurazione è programmata nel novembre di quest’anno. I reperti saranno esposti in una delle principali sale della nuova struttura, secondo quanto riferito dal Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità Mostafa Waziri.

Le dichiarazioni degli esperti

La scoperta è stata resa nota attraverso un comunicato del ministero delle Antichità egiziano. Un ritrovamento che ha incluso “250 sarcofagi di legno colorato” risalenti al “Periodo tardo” dell’Egitto, e databili intorno al 500 a.C., contenenti mummie in “buono stato” di conservazione, si legge nella nota.

Mohamed Al Saidi, direttore della missione archeologica, ha dichiarato che: “Abbiamo trovato anche due bellissime statue di legno con facce dorate delle divinità Iside e Neftis, chiamate i ‘protettori della bara’. Erano in posizione seduta, una di loro vicino alla testa della bara e l’altra ai piedi, in una posizione tipica delle ‘persone in lutto’ che piangono per il defunto“.

Parte dei reperti, tra cui 35 sarcofagi dipinti, sono stati mostrati in tv da Mostafa Waziri, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane, che si è fatto sapere “molto orgoglioso” che il rinvenimento sia stato fatto da archeologi egiziani e prevedendo che “questa non sarà l’ultima scoperta” a Saqqara.

Una missione archeologica importantissima che ha completato il suo quarto scavo, ma che ne condurrà un quinto a settembre, dopo la pausa per il caldo estivo.

Un ritrovamento che si aggiunge a uno dei tanti fatti negli ultimi anni a Saqqara, la necropoli che è anche patrimonio mondiale dell’Unesco e nota per la famosa piramide a gradoni del faraone Djoser, la prima dell’era faraonica.

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Pranzo con vista più romantica del mondo: succede a Parigi

Non c’è una sola cosa, esperienza o attività che si svolga a Parigi che non faccia rima con la parola romantica. Del resto stiamo parlando della città più affascinante, seducente e suggestiva del mondo intero.

Di quel luogo capace di trasformare anche una semplice passeggiata nel centro cittadino in un’esperienza di viaggio incredibile, da vivere e condividere.

Visite ai musei iconici, sfavillanti spettacoli al Moulin Rouge, passeggiate suggestive sulla Rive Gauche. E poi, ancora, la dama di ferro e i quartieri bohème: queste sono solo alcune delle avventure che si possono vivere durante un viaggio nella Ville Lumière. Ma non sono le uniche perché la città è capace di trasforme ogni cosa in una magia che lascia senza fiato, come un pranzo consumato nella Tour Eiffel.

Mangiare a Parigi nella Tour Eiffel

Bistrot e brasserie, ristoranti di lusso, cafè e tavole calde si snodano tra le strade, le vie e i quartieri di Parigi, una città che non solo incanta la vista ma è capace di inebriare e soddisfare ogni senso, dalla vista al gusto.

Ed è proprio sul gusto che oggi vogliamo concentrarci perché del resto il vizio della gola è l’unico peccato che possiamo e dobbiamo concederci soprattutto quando siamo in viaggio.

A Parigi c’è l’imbarazzo della scelta. Ci sono i locali turistici, quelli che ogni giorno ospitano migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, che offrono proposte internazionali e poi ci sono i ristoranti tipici e caratteristici tutti da scoprire per lasciarsi deliziare con proposte locali e uniche.

Insomma, mangiare a Parigi non vuol dire solo soddisfare il bisogno di nutrirsi, ma anche e soprattutto vivere un’esperienze sensoriale. E se sono il gusto e la vista che volete inebriare, allora non vi resta che prenotare un posto per un pranzo o una cena all’interno della Tour Eiffel.

I ristoranti della Tour Eiffel

Parigi, si sa, fa di tutto per catturare l’attenzione dei viaggiatori, per farli innamorare. E a guardare tutte le emozioni e le sensazioni che proviamo durante una vacanza in città non possiamo che confermare che ci riesce benissimo.

L’esperienza di viaggio qui, come dicevamo, passa anche per il gusto, accompagnato da una vista sublime: quella dei tetti della capitale di Francia.

All’interno della Tour Eiffel, infatti, esistono ben due ristoranti con vista dove poter consumare un pranzo o una cena e sono rispettivamente il Madame Brasserie e Le Jules Verne. Un’esperienza, quella che si vive in questi ristoranti, da fare almeno una volta nella vita.

Madame Brasserie

Il Madame Brasserie è una novità per tutti i veterani della Ville Lumière, tanto nel nome, meno di fatto. Si tratta infatti dell’ex 58 Tour Eiffel, il ristorante capitanato dallo chef stellato Therry Marx che, anche in questa nuova veste, resta il punto di riferimento. Dopo oltre due anni di chiusura, il locale ha riaperto i battenti nell’estate del 2022 con un nuovo naming e un menu eccezionale che propone le migliori specialità francesi.

Il locale si trova al primo piano della Tour Eiffel. Non ci sono altezze mozzafiato ma la vista è garantita e la sensazione è proprio quella di mangiare tra i tetti di Parigi.

Le Jules Verne

Sopra al Madame Brasserie troviamo Le Jules Verne e la cucina sublime dello chef Frédéric Anton. Il locale, posizionato al secondo piano della Dama di ferro, offre una vista straordinaria a 125 metri d’altezza: Parigi è ai vostri piedi.

Cosa ordinare? Anche in questo caso non mancano le specialità della cucina francese accompagnate da qualche inedita sperimentazione. Ricordatevi però di prenotare il pranzo o la cena con molto anticipo per assicurarvi un tavolo vicino alle finestre. La vista della città, da qui, è spettacolare.

Le Jules Verne

Le Jules Verne

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Green Pass: novità per chi viaggia dal 1° giugno

Si allentano le ultime restrizioni che hanno cambiato il nostro modo di viaggiare in questi due anni ed è subito in arrivo una bella novità per chi sta preparando le valigie ed è finalmente pronto a regalarsi le tanto sognate vacanze. Ecco a cosa diremo addio dal 1° giugno.

Cosa cambia per entrare in Italia

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di non prorogare di nuovo l’ordinanza che prevede l’obbligo di esibire il Green Pass base per chi entra in Italia, una misura attualmente valida fino al 31 maggio.

Dal 1° giugno, quindi, si dirà addio al certificato verde per l’ingresso nel nostro Paese. Questo significa che non sarà più necessario possedere una tra le certificazioni che attestino la vaccinazione completa effettuata da meno di 9 mesi o con dose di richiamo, la guarigione da Covid-19 da meno di 6 mesi, e neanche il risultato negativo di test molecolare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia o di test antigenico nelle 48 ore prima.

Una prima semplificazione per le misure per gli ingressi in Italia era già scattata dal primo maggio, quando l’ordinanza del 28 aprile 2022 aveva cancellato l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form – Digital PLF, introdotto nell’estate del 2021 per regolare le partenze. Il modulo per la localizzazione del passeggero doveva contenere tutte quelle informazioni utili all’Autorità Sanitaria nazionale per poter contattare tempestivamente il viaggiatore in caso di eventuale contagio da Covid-19 durante il viaggio.

Il ministro Speranza aveva prorogato comunque fino al 31 maggio l’obbligo di possedere il Green Pass base che si ottiene con la vaccinazione, la guarigione dal coronavirus o il risultato negativo di un tampone. Ora, invece, rinunciando a una nuova proroga, si abolisce anche quest’ultima restrizione, favorendo così la ripresa del turismo (con un nuovo approccio) che in queste settimane pre-estive sta già registrando un felice boom di presenze, con orde di visitatori che soprattutto nei weekend prendono d’assalto le nostre splendide città d’arte e località di villeggiatura.

Le novità in arrivo dal 15 giugno

In Italia non sussiste più l’obbligo di esibire il cosiddetto “Green Pass” per accedere a servizi di trasporto, ristorazione o alberghieri, né per l’accesso ad altri esercizi commerciali.

Il 15 giugno scade, inoltre, l’ordinanza che regola l’uso della mascherina per proteggersi dal Covid-19. Dovrebbe cadere l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in cinema, teatri e sale da concerto, mentre potrebbe restare ancora per i trasporti, perlomeno quelli a lunga percorrenza. Su treni, navi e aerei c’è, quindi, la possibilità che si debba ancora viaggiare con la Ffp2. Tutto dipenderà da quale che sarà la situazione epidemiologica a ridosso della scadenza dell’Ordinanza 28 aprile 2022 emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Green Pass: dove è ancora obbligatorio

I numeri della pandemia in netto miglioramento per buona parte dei Paesi europei hanno portato negli ultimi mesi ad un progressivo allentamento delle restrizioni anti-Covid. I viaggiatori non sono più tenuti ad esibire il Green Pass (che attesti la vaccinazione completa, la guarigione dal Covid o un test negativo) in Austria, Svizzera, Grecia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Irlanda, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo. Il certificato verde resta attualmente ancora obbligatorio per entrare, invece, in Francia, Germania, Portogallo e Spagna. (Qui gli altri Paesi che hanno detto addio alle restrizioni)

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Da oggi puoi camminare sui tetti di Rotterdam per scoprire la città

Un viaggio a Rotterdam è sempre una buona idea. Lo è perché ci permette di scoprire la vera essenza di questa città, quella raccontata dalle sue antiche imbarcazioni e da quella storia d’amore con il mare e con la pesca conservata e preservata all’interno del Museo Marittimo.

Ma Rotterdam è anche una città moderna e audace con una scena artistica vivida e straordinaria, con ostelli per i giovani e strutture ricettive suggestive, con gioielli architettonici che si snodano per la città e che sono celebri in tutto il mondo, come le case cubiche. E poi, ancora, via dello shopping e negozi lungo il canale e luoghi di culto.

Un viaggio nella città portuale dell’Olanda Meridionale, questo è certo, non vi deluderà. Ma c’è un altro modo per scoprire Rotterdam adesso, ed è una passeggiata pedonale sui tetti della città.

Camminare sui tetti della città: succede a Rotterdam

I tetti dei palazzi, dei grattacieli e degli edifici, lo sappiamo, sanno regalarci sempre visioni inaspettate destinate a lasciarci senza fiato. Ma che succede quando su quei tetti possiamo anche camminarci?

Lo sa bene chi vive a Rotterdam e ha visto costruire quella passerella pedonale proprio sopra la testa, sospesa tra cielo e terra. Si tratta della Rotterdam Rooftop Walk, una strada a mezz’aria che si potrà percorrere dal 26 maggio fino al 24 giugno, proprio in occasione del Mese dell’Architettura di Rotterdam, un evento che si celebra ogni anno.

Cosa succederà in queste settimane è presto detto: cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, potranno sperimentare una passeggiata ad alta quota camminando su passerelle che collegano i tetti della città per un totale di quasi 20 chilometri quadrati.

La Rotterdam Rooftop Walk attraversa le strade più importanti della città e permette, a chiunque la percorra, di ammirare dall’alto il panorama urbano che caratterizza Rotterdam sotto un altro punto di vista.

Rotterdam Rooftop Walk: l’esperienza

Si sale dalla Koopgoot, la celebre via dello shopping in centro città, e si arriva direttamente sulla prima terrazza. A partire da qui cittadini e viaggiatori potranno iniziare a camminare tra i tetti fino a oltrepassare l’edificio del WTC.

L’ultima tappa è quella degli storici magazzini Bijenkorf progettati nel 1965 dall’architetto Marcel Breuer. Sulla sommità dell’edificio sarà possibile assistere a mostre, eventi e manifestazioni volte a sensibilizzare le persone sull’importanza dell’abitabilità urbana. Una scala collegata al parcheggio del centro commerciale riporterà i visitatori al piano terra.

Una passeggiata sui tetti, questa, che è destinata a far vivere esperienze uniche che passano per la conoscenza del paesaggio rubano di Rotterdam dall’alto. Ma il progetto non si limita a offrire una semplice avventura perché vuole sensibilizzare le persone sui cambiamenti climatici e sul prossimo affollamento delle città, proponendo quindi nuovi spazi pubblici da abitare, sfruttando ciò che si trova sopra le strade.

Rotterdam Rooftop Walk: quando andare

Come abbiamo anticipato la Rotterdam Rooftop Walk sarà in città per solo un mese, un periodo durante il quale sarà possibile riscoprire il paesaggio urbano da un altro punto di vista sfruttando gli spazi ad alta quota.

La passeggiata cittadina sarà accessibile fino al 24 giugno, ogni giorno dalle 10.00 alle 20.00. Il costo d’ingresso alla Rooftop Walk è di 3,50 euro.

Rotterdam Rooftop Walk

Rotterdam Rooftop Walk