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7 parchi straordinari e un’unica strada: benvenuti sulla Route 89

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo facciamo per andare alla scoperta dei capolavori che portano la firma di Madre Natura, per raggiungere i monumenti e le opere artistiche e architettoniche che sono diventate il simbolo di città e di Paesi interi o per toccare con mano le culture e le tradizioni che appartengono a popoli lontani.

A volte ci mettiamo in movimento anche per raggiungere le strade del mondo. Quelle iconiche e straordinarie, quelle celebri e meno conosciute, quelle suggestive e pittoresche che permettono di ammirare scenari mozzafiato chilometro dopo chilometro.

E se siete amanti dei viaggi on the road, e state pianificando l’esperienza della vita, allora non potete non inserire nella vostra travel wish list anche la Route 89, la strada americana che vi permetterà di scoprire 7 dei più incredibili parchi nazionali del Paese. Allacciate le cinture, si parte.

Viaggio on the road sulla Route 89

Quando pensiamo ai viaggi on the road la nostra mente ci riporta a tutte quelle strade iconiche che abbiamo percorso, o che desideriamo attraversare. Quelle che popolano i feed dei social network, quelle che abbiamo ammirato nei film e nelle serie televisive e quelle così celebri da aver ispirato storie, racconti e leggende.

Le persone che amano viaggiare su ruote sanno bene che è proprio in America che si snodano alcune delle strade più famose. Impossibile non pensare alla Route 66, quel percorso di quasi 4.000 chilometri che attraversa l’Illinois, il Missouri, il Texas, il New Mexico, l’Arizona e la California. Una vera e propria leggenda per tutti gli avventurieri che vogliono esplorare in libertà queste destinazioni.

Non tutti sanno che però, sempre in America, esiste un’altra strada, meno famosa della Route 66, ma non per questo meno suggestiva. Si tratta della Route 89, un percorso delle meraviglie che va da nord a sud e che permette agli automobilisti di accedere a ben 7 parchi nazionali, 14 monumenti e tre aree del patrimonio del Paese. Pronti a partire?

La Grand Prismatic Spring, Parco Nazionale di Yellowstone

Fonte: iStock

La Grand Prismatic Spring, Parco Nazionale di Yellowstone

Un’unica strada per 7 parchi: il viaggio ha inizio

Organizzare un viaggio on the road sulla Route 89 vuol dire concedersi un’esperienza straordinaria che permette di scoprire alcune delle aree più incredibili del Paese, le stesse che ospitano e conservano l’immenso patrimonio naturalistico, storico e culturale del territorio.

Attraversando questa strada, che si snoda per 2.000 chilometri, non solo è possibile trovare le porte d’accesso di ben 7 parchi nazionali, ma si possono esplorare Paesi, città e riserve che permettono di toccare con mano tutte le bellezze che appartengono a questo vasto territorio che attraversa il Canada, il Messico e il Montana e poi, ancora, Wyoming, Idaho, Utah e Arizona. Non è un caso che il National Geographic abbia menzionato la Route 89 come la miglior strada da percorrere per gli amanti dei viaggi on the road.

Inserire tutte le tappe è pressoché impossibile, perché sono tantissime le soste che potete fare percorrendo la Route 89, così come sono infinite le attività in cui cimentarsi, dai trekking alle avventure adrenaliniche, passando per quelle rilassanti. Quello che possiamo fare, invece, è elencarvi tutti i parchi ai quali potrete accedere durante un viaggio su ruote sulla strada più panoramica d’America.

Il punto di partenza consigliato dai viaggiatori che hanno già percorso l’iconica Route 89 è quello del Glacier National Park, il Parco Nazionale dei ghiacciai che si trova nel Montana, al confine con il Canada. Un paesaggio straordinario si apre davanti alla vista degli avventurieri che si spingono fin qui caratterizzato da due catene montuose tra le quali si snodano più di 100 laghi e oltre 1000 esemplari di flora e di fauna.

Una tappa intermedia che consigliamo di fare, prima di raggiungere il secondo parco, è quella che porta al cospetto della bellissima Great Falls, la città che sorge sulle sponde del fiume Missouri e che è circondata da 5 cascate.

Il percorso su ruote conduce poi alla porta d’accesso del Parco Nazionale di Yellowstone che, sappiamo, non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle aree naturalistiche più celebri d’America, la stessa che ospita alcuni dei più grandi straordinari capolavori mai creati da Madre Natura come la Grand Prismatic Spring, la più grande sorgente di acqua calda degli Stati Uniti caratterizzata da colori cangianti e prismatici, appunto. Il parco ospita anche canyon mozzafiato, fiumi e geyser, sorgenti termali e numerosi esemplari di flora e fauna.

Il terzo parco che incontriamo percorrendo la Route 89, da nord a sud, è il Grand Teton National Park. Situato nell’Idaho, il parco si estende per oltre 1.000 chilometri quadrati ed è caratterizzato da paesaggi montuosi che sono dominati dal monte Grand Teton, che svetta verso il cielo raggiungendo un’altitudine di 4000 metri. Le montagne rocciose che si snodano sulla superficie, e che sono le più antiche del Pianeta, creano uno scenario mozzafiato e unico al mondo da contemplare dall’alba al tramonto.

Scendendo verso sud è possibile incontrare un altro parco: il Bryce Canyon National Park. Più piccolo rispetto ai precedenti, ma non per questo meno suggestivo, il parco ospita un grandissimo anfiteatro naturale creato dall’erosione e dal tempo. Lo scenario è davvero suggestivo, tutto merito delle rocce che ricoprono l’area e che sono caratterizzate da intense colorazioni che vanno dal rosso, all’arancione fino al bianco.

A pochi chilometri di distanza dal Bryce Canyon National Park troviamo il Parco Nazionale di Zion nello Utah. L’area si snoda su una superficie di circa 500 chilometri quadrati e ospita il canyon di Zion, che non è solo il cuore del parco, ma è anche un Monumento Nazionale. Si tratta di una gola stupefacente che misura 24 chilometri e una profondità di 800 metri.

Il viaggio on the road continua verso sud, permettendo alle persone di sostare in uno dei parchi più celebri d’America: il Grand Canyon National Park. Istituito il 26 febbraio del 1919 il parco ospita il Grand Canyon, dal quale deve il nome, una gola del fiume Colorado considerata una delle più grandi meraviglie del mondo mai create da Madre Natura. Una volta arrivati qui il consiglio è quello di raggiungere i numerosi punti di osservazione per ammirare il paesaggio che si infuoca al tramonto.

L’ultimo parco che si incontra percorrendo la Route 89 è il Saguaro National Park. Situato in Arizona, questo parco fa parte del Deserto di Sonora e deve il suo nome proprio all’attrazione principale: il saguaro. Si tratta di un cactus gigante endemico che cresce proprio in questo territorio. Una volta giunti fin qui non perdete l’opportunità di attraversare in auto la Cactus Forest Drive, una foresta di saguaro asfaltata, lunga poco più di 12 chilometri, che permette di attraversare il deserto e di contemplare panorami mozzafiato.

Saguaro National Park

Fonte: iStock

Saguaro National Park
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La piscina naturale di Giotto, nell’alta Val di Taro

In Emilia, a monte di Borgo Val di Taro (PR), comunemente chiamata Borgotaro, considerata la capitale del fungo porcino, gli insediamenti umani iniziano a diradarsi e il fiume Taro a diminuire la sua portata e restringere il suo alveo. La valle si fa qui più intima e il corso, con il suo fondo di ghiaia e sabbia, concede una serie di anse nascoste, poco frequentate, facili da raggiungere e ideali per il wild swimming. Le spiagge sono piccoli paradisi che, situati mediamente a 500-600 metri di altitudine e con tanta ombra naturale, sono ideali per le giornate più afose. 

Una di queste presenta due piscine naturali separate da un bosco incantevole: superato il km 99 della SP359R (vedi Info Pratiche), parcheggio presso uno spiazzo sulla destra da cui partono due facili strade campestri che arrivano, intuitivamente e in meno di 2 minuti, nei pressi dell’alveo.

Qui il fiume ci regala una piscina naturale di forma vagamente  circolare; anzi no, a guardarla dall’alto sembra che Giotto sia passato di qui e abbia disegnato il suo proverbiale cerchio perfetto a mano libera. Un Giotto in versione gigante, a giudicare dalle dimensioni.

La piscina naturale di Giotto e il guado
La piscina naturale di Giotto e il guado

Le due sponde sono collegate da un guado di norma elementare, perché qui il fiume, nell’affrontare alcuni massi, diventa poco profondo, per poi riprendere prontamente la sua corsa. 

Gli amanti della tintarella si schierano come lucertole in destra orografica, mentre in sponda opposta un fitto bosco arriva fino alla riva offrendo costantemente ombra naturale. 

Altro rettilame si spiaggia sui massi lisci che delimitano la piscina naturale dalla successiva rapida. Questa, con assi principali di circa 25 metri e profondità fino a 3 metri, è un continuo invito a tuffarsi e nuotare. Così i bambini scelgono il masso più alto per lanciarsi nell’acqua.

Tuffi e nuotate
Tuffi e nuotate

Gli abitati sono lontani, la strada meno ma, un sound composito fatto dell’acqua che scorre, del vento sulle foglie e di qualche volatile fischiante, ne fanno un vecchio ricordo.

A valle della rapida il fiume compie una curva, finita la quale passa accanto ad una enorme spiaggia di ciottoli e ghiaia a cui si arriva intuitivamente con un delizioso sentiero che si fa largo tra le fronde alberate del bosco. 

Qui la piscina naturale è più contenuta, ma l’ambientazione è wild con tanto spazio, bosco e ombra naturale.

La grande spiaggia di ciottoli dopo la rapida
La grande spiaggia di ciottoli dopo la rapida

Lasciate questo piccolo gioiello come lo avete trovato … anzi meglio, ripulitelo di ogni detrito prima di andarvene.

Il borgo medievale di Compiano

Non lontano da qui sorge Compiano (PR), un piccolo borgo medioevale completamente circondato da mura impreziosite da torrette e bastioni di varie forme: lasciate l’auto nel comodo parcheggio gratuito (44.498773, 9.663606) e percorrete a piedi l’unica via del paese che, curvando su sé stessa, porta, tra vicoli acciottolati, palazzetti e una bella terrazza panoramica, ad uno spettacolare castello che domina il borgo da uno sperone roccioso. 

Il castello, la cui prima menzione risale al 1141, si presenta a forma di quadrilatero irregolare fortificato con tre torri angolari e servito da un accesso tramite ponte in muratura protetto da un rivellino. I saloni interni si snodano intorno al cortile centrale e sono riccamente decorati. La sua storia ricalca quella della zona, con il susseguirsi di diverse famiglie egemoni, tra cui i Landi. Il Castello è anche relais, con diverse camere a disposizione, e ristorante. Le visite sono possibili su prenotazione. Compiano fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Il Castello di Compiano al centro del borgo medievale
Il Castello di Compiano al centro del borgo medievale

Info Pratiche

🚗 Per arrivare in Val di Taro prendete l’uscita Borgotaro della A15 e proseguite, prima sulla SP308 e poi sulla SS523, in direzione Bedonia / Compiano. Per arrivare nell’alta valle, dopo il km 33 della SS523, ad una rotonda, prendete la SP4 verso destra in direzione Chiavari / Compiano attraversando il fiume Taro. Presso la frazione Ponte di Compiano, lasciate la SP4 al km 5, e svoltate a sinistra per riattraversare il Taro in direzione Tornolo. Proseguite per circa 3 km sulla strada intrapresa e, prima del successivo ponte sul Taro, girate a sinistra in direzione Pometo e, dopo aver riattraversato il fiume, svoltate nuovamente a sinistra per prendere la SP359R presso il km 97. 

🥾Superate il km 99 della SP359R e parcheggiate presso uno spiazzo sulla destra (44.475353, 9.589289) da cui partono due strade campestri verso il fiume che arrivano, intuitivamente e in meno di 2 min, presso una grande e profonda piscina naturale. 

🚵‍♀️Ottima meta anche per i ciclisti!

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Cosa vedere in Puglia: il tour perfetto

La Puglia è una delle regioni più belle dell’Italia, un paradiso tutto da scoprire comodamente in macchina, con un tour di 5 giorni o più, per godere delle splendide località sul territorio e toccare con mano i sapori e la storia dell’antica terra pugliese.

La bella stagione inizia finalmente a fare capolino in queste giornate di aprile: è proprio la primavera la stagione giusta per un tour della Puglia, ancora per poco libera dall’assalto dei turisti.

Mare verde smeraldo, città storiche tutte da visitare e piccoli borghi gioiello: chi non vorrebbe fare una vacanza in Puglia in primavera? Per non parlare delle sorprese gastronomiche: orecchiette alle cime di rapa, focaccia barese e pasticciotti leccesi, ogni luogo ha una lunga tradizione culinaria.

Per scoprire cosa vedere in Puglia con un tour in macchina mettiti comodo e continua a leggere: troverai tanti consigli utili con tutte le località da non perdere, dalle città più interessanti alle spiagge più belle.

La città di Bari

Per un tour della Puglia ti consiglio di iniziare dalla meravigliosa Bari, una città metamorfica dalle mille sfaccettature, dove passato e presente convivono vicolo dopo vicolo. Bari è il volto della cultura pugliese, con i suoi angoli eleganti del quartiere murattiano, il porto antico e l’atmosfera nostalgica di Bari Vecchia. Qui è possibile ammirare la parte storica della città, e la famosa Basilica di San Nicola, l’importante chiesa romanica e importante punto di riferimento religioso per i cittadini pugliesi. All’interno della basilica sono infatti custodite le reliquie di San Nicola, il santo patrono della città.

La città di Lecce

A 150 km di distanza da Bari si trova la splendida Lecce, anche soprannominata la Firenze del sud. È considerata la capitale barocca della Puglia, un luogo ricco di architetture barocche, costruite con la rinomata pietra leccese. Si tratta di un materiale talmente plasmabile che in passato permise ai maestri scalpellini di realizzare delle raffinatissime decorazioni che vediamo oggi su diversi monumenti.

Lecce offre un mix di imponenti edifici architettonici, in un’atmosfera calma e ricca di profumi tipica del sud Italia. Per un tour tra i tesori più belli dell’atmosfera leccese è possibile partecipare a una visita guidata a piedi, e ammirarne le bellezze storiche tra cui l’Anfiteatro Romano e la Basilica di Santa Croce.

La città di Taranto

Bagnata da due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è una splendida città coloniale dell’antica Magna Grecia ricca di bellezze senza tempo. Venne fondata nel lontano 706 a.C., e porta con sé un lungo passato storico, testimoniato dai numerosi reperti e dai monumenti. I sotterranei della città nascondono necropoli, tombe e cripte, e diversi reperti risalenti all’epoca greca e bizantina, mentre la parte superiore della città unisce la storia e la modernità proprio con i due ponti simbolici, che uniscono la città vecchia con quella moderna.

Tra i numerosi siti archeologici e culturali della città troviamo il Museo Marta, che custodisce i rinomati “Ori di Taranto”, delle produzioni artigianali risalenti dal IV al II secolo a.C., oltre a numerose chiese e cattedrali di stili diversi. Taranto è una città sorprendente e tutta da scoprire, intrisa di cultura e fascino.

Il mare del Salento

Per un gran tour della Puglia è fondamentale prendersi qualche giorno per girare le diverse spiagge del Salento, un vero e proprio susseguirsi di spiagge vellutate tra l’Adriatico e lo Ionio.

Ti troverai davanti a un mare limpido dalle mille sfumature di azzurro, immerso nella selvaggia vegetazione mediterranea. Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Punta Suina e Porto Badisco sono solo alcune delle più belle località marine da esplorare, che non hanno nulla da invidiare alle spiagge più belle del mondo. Vedere per credere! Se non hai a disposizione tanto tempo per vederle tutte puoi organizzarti con un tour in barca di una giornata, che ti porterà ad esplorare le grotte della costa salentina e il fondale trasparente, in cerca delle meraviglie sottomarine nascoste.

Le Isole Tremiti

Come se non bastasse la Puglia offre anche lo spettacolare paesaggio naturale delle Isole Tremiti, situate al largo del Gargano, a sud della costa settentrionale. Le Tremiti sono un arcipelago che comprende le cinque isole di San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa e Il Cretaccio.

Le isole sono caratterizzate da una serie di particolari insenature frastagliate e calette, ideali per nuotare nelle limpide acque cristalline. L’isola più estesa, e anche la più affascinante dal punto di vista panoramico, è San Domino, con la sua Cala delle Arene, una grande spiaggia incastonata nel mare turchese. L’isola più ricca di storia e monumenti è invece San Nicola. Le Isole Tremiti si trovano nel Parco Nazionale del Gargano, un importante habitat naturale ricco di rare piante e specie animali protette.

Alberobello

Tra le località da visitare in Puglia senza alcun dubbio non può mancare Alberobello, un antico borgo situato nella valle d’Itria tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1996, Alberobello è conosciuta in tutto il mondo per i suoi trulli, le antiche costruzioni in pietra calcarea realizzate con la tecnica della muratura a secco, con i pinnacoli sui tetti. Tra tutti svetta per importanza il Trullo Sovrano, in piazza Sacramento, un trullo alto 14 metri costruito su due piani.  Oggi è stato adibito a centro informativo per i turisti, e contiene un museo che è possibile visitare.

Alberobello è un luogo dall’atmosfera mistica, reso unico non solo dai trulli, ma anche dalle numerose botteghe, dalla gente locale e dalle tradizioni secolari. Qui è possibile fare un tour guidato tra le antiche case storiche con una guida esperta. Puoi anche trascorrere una notte all’interno del trullo: un’esperienza irripetibile, per vivere appieno l’atmosfera surreale tra il quartiere Aia Piccola e il Rione Monti, l’area dove si annidano più di 1030 trulli!

Ostuni

A soli 30 chilometri da Alberobello si nasconde Ostuni, la meravigliosa perla bianca del Salento, una cittadina che si erge su tre piccoli colli a 8km dalle spiagge pugliesi, e a 35 km dall’aeroporto di Brindisi. Anche qui il bianco trionfa incontrastato sulle abitazioni, l’intensa luce riflessa ci guida nei vicoletti tipici del paese, tra bellezze marine e storiche. È un connubio perfetto per una città sul mare, visitabile per lo più a piedi.

Tra le spiagge più belle di Ostuni spicca quella delle Dune, una spiaggia nel parco regionale tra mare cristallino, dune e macchia mediterranea, e la spiaggia di Santa Sabina, una spiaggia dalla sabbia rosata e dal mare limpidissimo con numerose specie marine. La parte storica del borgo è ricca di monumenti dalle architetture medievali, barocche e tardo-gotiche: tra vicoli e piazze si ergono maestosi la cattedrale principale, il palazzo vescovile e la Colonna di Sant’Oronzo.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è un piccolo paesino incantato che si trova arroccato a strapiombo su una costa frastagliata, dove il tempo sembra essersi fermato. All’interno delle sue coste sono nascoste delle grotte naturali meravigliose, da visitare assolutamente. Tra le più belle troviamo Grotta Palazzese e Cala Paura, non raggiungibili in autonomia ma con un giro in barca organizzato. Anche il centro storico non è da meno, con i suoi vicoli stretti che si affacciano su piazze e monumenti antichi. La vista panoramica sulle acque verde smeraldo delle calette trasparenti è sempre garantita.

Monopoli

Questo splendido tour della Puglia termina con Monopoli, a soli 15 minuti di auto da Polignano a Mare. Monopoli è una località sul mare a metà tra una città e un borgo di pescatori dal fascino antico, con suggestivi edifici storici e numerose chiese. Il porto antico è l’ideale per una passeggiata rilassante a fine giornata, e le spiagge hanno tutte le migliori caratteristiche del mare pugliese.

Il monumento storico più importante di questa città è il maestoso castello di Carlo V, costruito durante la dominazione spagnola e un tempo una prigione. Ristrutturato diverse volte, ad oggi è un luogo che ospita eventi e convegni, e include un museo.

Un altro imponente monumento che caratterizza Monopoli è il palazzo Martinelli, un edifico in stile veneziano costruito proprio dai veneziani verso la fine del 1400. La cattedrale di Monopoli prende il nome di cattedrale della Maria Santissima della Madia. Per non perderti le bellezze di Monopoli un tour a piedi della città con una guida certificata ti permetterà di conoscere la storia dei monumenti.

La Puglia è una regione unica, un perfetto mix di storia, cultura e mare tra i più belli della penisola. Vivere l’esperienza di visitare i luoghi pugliesi più belli è un viaggio da fare assolutamente. Si tratta di una regione che porta con sé un’atmosfera magica, e lo spirito della gente locale aggiunge quel tocco speciale in più, grazie alla gentilezza e all’ospitalità palpabile in ogni angolo.

Per un gran tour della Puglia la primavera è la stagione ideale. La brezza marina inizia a scaldare i cuori dei visitatori, i sapori e i profumi si fanno più forti e le esperienze culinarie sono tutte da assaggiare. Attenzione ai chili di troppo, e alla nostalgia del ritorno: questo viaggio ti rimarrà nel cuore!

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A pochi passi da Parigi c’è un villaggio incantato dipinto da un pittore

La bellezza salverà il mondo, scriveva il filosofo bulgaro Cvetan Todorov che andava alla ricerca dell’assoluto attraverso la via dell’arte. E le persone, quelle che hanno fatto del viaggio una missione di vita, non possono che confermarlo. Perché è arte tutto ciò che ci circonda, che sia merito di un artifizio o di Madre Natura.

È una bellezza che muove le masse, che invita i viaggiatori di tutto il globo a esplorarlo in lungo e in largo per conoscere, guardare e toccare con mano la meraviglia che gli appartiene, quella che incanta e sorprende, quella che lascia senza fiato.

E oggi è proprio in un posto meraviglioso che vogliamo portarvi, un luogo così bello da non sembrare reale. Un villaggio pittoresco dove il tempo si è fermato, immortalato e reso eterno da uno dei pittori più celebri della storia dell’impressionismo. Stiamo parlando di Giverny, un luogo a pochi passi da Parigi, che ha incantato Claude Monet.

Dentro un quadro: benvenuti a Giverny

Bastano appena 74 chilometri, e poco più di un’ora di viaggio con partenza da Parigi, per raggiungere un luogo incantato che non assomiglia e niente di tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento. Si tratta di Giverny, un villaggio bucolico situato nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia, che ha conquistato il cuore e lo sguardo del grande Monet, proprio lui che ha scelto con la sua arte di renderlo immortale.

Il pittore impressionista arrivò in questo villaggio di campagna nel 1883, e qui scelse di restare fino alla sua morte. Il motivo? “La luce qui è come in nessun altro luogo”, spiegò Monet, rendendo Giverny protagonista di alcuni dei suoi più celebri capolavori.

Oggi tutto ciò che riguarda Giverny parla di Monet e viceversa, di una storia d’amore e di ispirazione destinata a durare per l’eternità. Dopo aver scelto il piccolo villaggio come sua dimora, il pittore decise di realizzare dei giardini floreali e acquatici che, ancora oggi, caratterizzano in maniera univoca lo scenario di questo luogo attirando migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.

Monet, che era anche un appassionato orticoltore, costruì un giardino incantato fatto di fiori, laghetti e ponticelli, e attraversato dal fiume Epte, che divenne la sua più grande ispirazione.

Villaggio di Giverny

Fonte: 123rf

Villaggio di Giverny

Il villaggio incantato reso eterno da Monet

Situato sulla riva destra della Senna, e a poco più di un’ora di auto da Parigi, il villaggio di Giverny è uno di quei luoghi da raggiungere almeno una volta nella vita. La sensazione, una volta arrivati fin qui, sarà proprio quella di entrare dentro a un quadro impressionista, quello dipinto da Monet.

Il villaggio è molto piccolo, ed è abitato appena da 500 anime, eppure la sua bellezza è così grande e straordinaria che lo sguardo non potrà fare a meno di scrutarne ogni dettaglio. Le cose da fare e da vedere qui non sono tantissime, eppure tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

A Giverny, infatti, potrete ammirare quegli scenari bucolici e suggestivi, che sembrano sospesi nel tempo e nello spazio, e che hanno incantato Claude Monet. Potrete passeggiare tra le pittoresche vie del villaggio, quelle puntellate da negozi di souvenier, gallerie d’arte e caffetterie eleganti.

Potrete entrare all’interno della casa rosa, con le finestre verdi, per ammirare gli ambienti in cui il pittore viveva, disegnava, sognava e si ispirava e poi raggiungere il giardino. Quello degli iris e delle ninfee, del ponte giapponese e del laghetto, quello reso immortale dall’artista.

Interni della casa di Claude Monet

Fonte: 123rf

Interni della casa di Claude Monet
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L’offerta da cogliere al volo per scoprire meglio la Svizzera

Si trova a due passi da noi e offre un’incredibile varietà di paesaggi, dai borghi medievali ai laghi cristallini, passando per le montagne perfette per chi ama sciare: stiamo parlando della Svizzera, che oggi possiamo scoprire approfittando di un’offerta straordinaria. Non c’è niente di meglio per un bel weekend lungo fuori porta, tra panorami meravigliosi che lasceranno ricordi indelebili nella nostra memoria.

L’incredibile offerta sullo Swiss Travel Pass

Lo Swiss Travel Pass è il modo migliore (e più conveniente) per viaggiare tra le bellezze della Svizzera: si tratta di un biglietto unico che permette di salire a bordo di treni, autobus e battelli per spostarsi senza limiti in tutto il Paese, per un periodo di tempo limitato. Oggi si può sfruttare una promozione fantastica per acquistare il Pass e rimanere più a lungo tra le infinite sorprese che questa località sa regalarci. È infatti possibile comprare, allo stesso prezzo, il biglietto di 4 giorni e ricevere un giorno in più gratuitamente, così da allungare le nostre vacanze. In alternativa, possiamo scegliere il biglietto di 8 giorni e averne addirittura due in più in omaggio: ben 10 giorni per girare in lungo e in largo la Svizzera.

L’offerta è valida solo per un periodo di tempo limitato: c’è tempo fino al 14 maggio 2023 per acquistare lo Swiss Travel Pass in offerta, ma lo si può utilizzare fino a sei mesi dal momento dell’emissione. Si può scegliere tra prima e seconda classe, per chi preferisce viaggiare più comodamente e per chi invece vuole optare per il risparmio. Dove comprare il biglietto unico per visitare tutta la Svizzera? Il Pass è disponibile online, sul sito ufficiale, oppure presso le principali agenzie di viaggio.

È un’occasione imperdibile per esplorare un territorio ricco di sorprese, senza doversi preoccupare del mezzo di trasporto. I possessori del biglietto possono infatti viaggiare illimitatamente su treni, autobus e battelli in tutto il Paese, spesso senza bisogno di prenotazione, approfittando di comode coincidenze e tratte molto frequenti. È anche possibile scaricare l’app Swiss Travel Guide, per avere aggiornamenti in tempo reale sugli orari dei mezzi pubblici e tante altre informazioni utili. E per chi viaggia in famiglia, c’è un’opzione davvero utile: si tratta della Swiss Family Card gratuita, che consente ai bambini fino ai 16 anni di spostarsi gratuitamente se accompagnati da un genitore in possesso di uno Swiss Travel Pass.

Cosa vedere in Svizzera con lo Swiss Travel Pass

Dove possiamo andare con lo Swiss Travel Pass? Il biglietto unico connette più di 50 città in tutto il Paese, offrendo tantissime opportunità per i viaggiatori. Ad esempio, permette l’ingresso gratis ad oltre 500 musei tra i più interessanti e curiosi, per chi ama scoprire arte e cultura, mentre gli appassionati di montagna hanno la possibilità di accedere gratuitamente alle escursioni  sul Rigi, sullo Stanserhorn e sullo Stoos, oltre alla possibilità di avere sconti del 50% su escursioni sul monte Titlis, sul Pilatus e sul Glacier 3000.

Il Pass offre poi l’opportunità di intraprendere il memorabile Grand Train Tour of Switzerland, per scoprire i percorsi ferroviari panoramici del Paese (alcuni di essi potrebbero essere disponibili solo dietro prenotazione, a causa dei posti limitati). Infine, si possono sfruttare gli itinerari già organizzati come il suggestivo Original Tour di 8 giorni, che include anche l’alloggio e permette l’accesso a bordo di cinque treni panoramici che fanno scalo in dieci diverse località, tra cui Zurigo, Lucerna, Interlaken, Zermatt e St. Moritz.

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Il lago smeraldo che sembra uscito da una fiaba

Esistono alcuni luoghi che sono così belli da non sembrare veri. Posti che per forme, lineamenti e colori sembrano appartenere all’immaginario fiabesco nel quale ci siamo rifugiati da bambini. Ma che invece sono reali, e per questo ancora più straordinari. Si tratta di di luoghi incantati che sono stati sapientemente plasmati da Madre Natura e che oggi creano paesaggi di infinita bellezza destinati a incantare e lasciare senza fiato.

Ed è proprio al cospetto di uno scenario incantato e fiabesco che oggi vogliamo portarvi. Di un lago color smeraldo, incastonato tra le montagne al confine della California e il Navada, che ha rubato il colore al Mar dei Caraibi. Pronti a partire?

Un gioiello scintillante custodito tra la California e il Nevada

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo, alla scoperta di uno dei luoghi naturali più affascinanti di tutto il pianeta. Un posto dove le infinite sfumature di blu incontrano i colori dello smeraldo dando vita a un paesaggio che lascia senza fiato.

Ci troviamo tra le montagne della Sierra Nevada, è proprio qui che tra i paesaggi sterminati che si perdono all’orizzonte e capolavori naturali, si estende un grande lago d’acqua dolce che assomiglia a un gioiello prezioso.

Si tratta del lago Tahoe, generosamente spartito tra la California e il Nevada, uno specchio d’acqua dalle infinite sfumature che con gli anni è diventato meta prediletta di tutti gli amanti della natura e dei viaggiatori che osano spingersi fin qua giù.

Frequentato d’estate, per le sue incantevoli spiagge, e popolato l’inverno per gli impianti sciistici, il lago Tahoe si trova proprio nei pressi del Parco statale di Emerald Bay e del Lake Tahoe Nevada State Park, i cui accessi sono situati, rispettivamente, lungo la sponda sud-occidentale e quella nord orientale.

Questo specchio d’acqua è uno dei più profondi di tutti gli Stati Uniti, secondo solo al Crater Lake in Oregon, ed è anche uno dei più frequentati di tutto il Paese. Basta guardare le fotografie che popolano le istantanee di viaggio di chi è stato qui per intuirne i motivi.

Il lago che sembra uscito da una fiaba

Il lago Tahoe è una meta imprescindibile per tutti i viaggiatori che scelgono di avventurarsi tra le montagne della Sierra Nevada. Grazie ai suoi colori, caratterizzati da infinite sfumature smeraldo, questo specchio d’acqua assomiglia a una cartolina proveniente dal Mar dei Caraibi.

Alle tinte intense e straordinarie del lago, che caratterizzano in maniera univoca lo scenario, si aggiungono le maestose montagne della Sierra Nevada, le cui vette innevate fanno da cornice a un paesaggio di infinita bellezza. Tutto intorno, poi, si snodano lussureggianti boschi che terminano sulle spiagge sabbiose che sprofondano nel lago. Tahoe, visto nella sua totalità, è un vero e proprio sogno a occhi aperti.

La bellezza di questo luogo non è solo confermata dalle migliaia di persone che scelgono di raggiungere il lago in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, ma è stata decantata anche da registi che hanno scelto questo specchio d’acqua come set naturale di alcune pellicole che hanno fatto la storia.

Il lago Tahoe, infatti, ha ospitato le riprese del film “Un posto al sole”, interpretato da Elizabeth Taylor e Montgomery Clift e “City of Angels”, l’iconica pellicola con Nicolas Cage e Meg Ryan. Le acque color smeraldo del lago, inoltre, hanno fatto da sfondo anche a “Guardia del corpo”, il film diretto da diretto da Mick Jackson, con ha visto protagonisti Whitney Houston e Kevin Costner.

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Suite di lusso e dettagli ricercati: gli hotel preferiti dalla Royal Family

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo e a scegliere determinate destinazioni. Spesso, questi, hanno a che fare direttamente con le tante ispirazioni che arrivano dal web o dalle nostre serie televisive preferite, proprio quelle che vengono girate tra le strade, i quartiere e le piazze di tutto il mondo.

Le ispirazioni di viaggio, però, possono provenire anche dai racconti degli altri, o dalle dirette esperienze di chi conosciamo o di chi seguiamo. Guardando alle abitudini travel della Famiglia Reale, per esempio, siamo riusciti a stilare una lista di luoghi davvero sensazionali da raggiungere almeno una volta nella vita.

Si tratta di hotel caratterizzati da suite di lusso, dettagli ricercati e proposte gourmet, che sono i preferiti dei membri della Royal Family e che possono essere prenotati anche da noi. Pronti a vivere un’esperienza da veri Re?

Viaggio nel Regno Unito tra alloggi regali

Organizzare un viaggio nel Regno Unito e perdersi tra le tante meraviglie che questo Paese custodisce è sempre una grandiosa idea. Le cose da fare e da vedere sono così tante che non basterà sicuramente un viaggio per scoprirne la metà.

C’è l’Inghilterra, che è la patria di Shakespeare e dei Beatles, nonché territorio che ospita la straordinaria e cosmopolita capitale Londra. Ci sono la Scozia, che è la terra dei paesaggi selvaggi e montuosi, e il Galles, caratterizzato da coste frastagliate e parchi straordinari. E ultima, ma non per importanza, l’Irlanda del nord, con il suo paesaggio verdeggiante e lussureggiante.

Prima di organizzare i tanti e diversi itinerari che vi porteranno alla scoperta del grande patrimonio naturalistico, storico e culturale del Regno Unito, è opportuno pensare anche agli alloggi. Del resto lo sappiamo che questi sono diventati parte integrante e caratterizzante delle esperienze di viaggio.

E se volete arricchire in maniera inedita e “regale” la vostra avventura, allora, non vi resta che concedervi qualche notte anche all’interno degli hotel preferiti dalla Famiglia Reale.

In tutto il Regno Unito, infatti, ci sono alcune delle strutture ricettive che i reali d’Inghilterra frequentano da generazioni. Al loro interno troverete camere sapientemente decorate, servizi di lusso e tante proposte gourmet per allietare anche i palati più esigenti. Ecco alcuni indirizzi da segnare in agenda.

Mandarin Oriental Hyde Park

Fonte: Getty Images

Mandarin Oriental Hyde Park

Gli hotel della Famiglia Reale in cui soggiornare

Tra gli hotel più amati dalla Royal Family c’è sicuramente il Mandarin Oriental Hyde Park, un lussuoso hotel situato a Londra, dotato di un ristorante 2 stelle Michelin e una splendida spa, che affaccia direttamente sul suggestivo Hyde Park. Proprio qui il Principe William e Kate Middleton hanno organizzato un sontuoso gala prematrimoniale.

Sempre a Londra, nel popolare quartiere di Mayfair, troviamo il Claridge’s, un elegante e incantevole hotel di lusso a 5 stelle, caratterizzato da camere e suite sontuose e riccamente decorate. Ad arricchire gli interni ci sono lampadari di cristallo e dipinti che popolano le pareti. La struttura non ha conquistato solo i membri della Famiglia Reale, ma anche alcuni divi di Hollywood come Audrey Hepburn e Spencer Tracy.

In Irlanda, invece, e più precisamente a Cork troviamo Casa Ballyvolane, una country house privata immersa nella campagna lussureggiante del territorio. Proprio qui il re Carlo II e la regina Camilla hanno scelto di soggiornare durante un tour in Irlanda.

Torniamo poi nel Regno Unito, ma questa volta ci spostiamo tra le Cotswold Hills, proprio lì dove sorge il Lygon Arms Hotel. Una struttura ricettiva immersa in una straordinaria campagna che ha conquistato la Famiglia Reale sin dalla sua nascita. Questo luogo, infatti, era il preferito di Edoardo VIII.

The Lygon Arms

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The Lygon Arms
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Scoperto il secondo buco blu più profondo al mondo

Ha destato grande stupore nella comunità scientifica la scoperta in Messico del secondo buco blu più profondo al mondo. Questa enorme voragine color zaffiro è situata nella baia di Chetumal, lungo la costa orientale della penisola dello Yucatán e, secondo i ricercatori, rappresenta una finestra per ottenere informazioni su come erano l’ambiente e il clima migliaia di anni fa.

Taam Ja’, il secondo buco blu più profondo al mondo

Chiamato Taam Ja’ – che significa “acqua profonda” in lingua maya – il sorprendente buco blu ha una profondità di circa 270 metri. È superato solo dal Sansha Yongle Dragon Hole, profondo quasi 300 metri e noto anche come Dragon Eye (occhio di drago), situato nel Mar Cinese Meridionale nei pressi delle isole Paracel.

Questa nuova incredibile voragine marina rappresenta una vera e propria oasi di biodiversità nei fondali antistanti lo stato messicano del Quintana Roo. Secondo gli scienziati, si tratta probabilmente del “buco blu più profondo conosciuto nella regione”. È, inoltre, il primo buco blu ad essere stato identificato in un sistema di estuari, inizialmente scoperto nel settembre 2021 da un team di scienziati del Colegio de la Frontera Sur (Ecosur) di Chetumal, un centro di ricerca pubblico coordinato dal Conacyt, il Consiglio nazionale della scienza e della tecnologia del Messico.

L’indagine sul nuovo blue hole è stata condotta attraverso immersioni subacquee, ecoscandagli, profilatori CTD (conduttività, temperatura e profondità) e la raccolta di campioni d’acqua. Grazie a queste tecniche si è scoperto che il Taam ja’ Blue Hole (TJBH) si trova a più di 274 metri sotto il livello del mare, negli abissi della costa sud-orientale della penisola messicana dello Yucatán.

La superficie quasi circolare di questa meraviglia copre un’area di 13.690 metri quadrati, equivalente a quella di due campi da calcio. I fianchi sono molto ripidi, con pendenze di 80 gradi che formano una struttura simile a quella di un grande cono, coperto da sedimenti, calcare e gesso.

Cosa sono i buchi blu

Stando a quanto spiegano gli studiosi, i buchi blu sono meno profondi delle trincee marine e degli abissi oceanici, che si formano gradualmente nel corso di secoli e millenni a causa dei movimenti delle placche tettoniche, raggiungendo profondità fino a 11.000 metri. I primi, inoltre, si creano a causa di processi di frattura, dissoluzione e collasso di terreni, come quelli appartenenti alla piattaforma calcarea della penisola dello Yucatán, dovuti a movimenti di entrata e uscita dell’acqua marina, inondazioni o oscillazioni del livello del mare durante i periodi glaciali e interglaciali. Le informazioni sul buco blu appena scoperto possono aiutare a comprendere i processi ambientali e geologici, la connessione delle falde idriche e l’origine dell’acqua in questi sistemi idrogeologici.

Secondo, come detto, solo al Dragon Hole, il Taam Ja’ è notevolmente più profondo del famoso Great Blue Hole (solo di recente si è scoperto cosa si nasconde sul fondo), la grande dolina marina al largo della costa del Belize, nel Mar dei Caraibi, profonda 125 metri. Una pupilla blu con il bordo azzurro, circondata dalle sfumature più chiare della barriera corallina. Jacques Cousteau, pioniere delle esplorazioni subacquee, lo elesse uno dei dieci siti di immersione più interessanti al mondo, dopo esservisi recato nel 1971 con la sua nave Calypso per monitorarne la profondità. Da allora, la spettacolare bellezza di questo enorme buco blu al centro del Mar dei Caraibi richiama subacquei e curiosi da tutto il mondo. In quanto parte della Belize Barrier Reef, Great Blue Hole è riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

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Sulla Strada del vino in Alsazia: l’itinerario

Per celebrare il 70esimo anniversario della Strada del Vino in Alsazia, il CIVA (Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace) e i viticoltori del territorio hanno ideato una serie di eventi senza precedenti che si svolgeranno ogni domenica dal 23 aprile al 30 luglio 2023.

Si tratta di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs“, un’occasione unica nel cuore dei vigneti e dei grandi terroir alsaziani rivolta a tutti, neofiti ed esperti.

L’ambiziosa e originale iniziativa promette di essere un connubio di festival e mostra itinerante, capace di mettere in luce l’eccezionale diversità e tipicità dei terroir sotto la guida dei produttori stessi.

Vivere e scoprire la Strada del Vino d’Alsazia

Ogni domenica, dalle 10 alle 19, sarà proposto un evento, di volta in volta differente, al cospetto dei vigneti.

Si parte da Thann a Bergbieten per poi passare a Kaysersberg e Dambach-la-Ville, in 15 tappe, 8 nell’Haut-Rhin e 7 nel Bas-Rhin.

Sono quasi 150 le cantine e le aziende vinicole del territorio che si uniscono per mettere in luce la ricchezza dei terroir alsaziani e il loro ruolo chiave nella valorizzazione dei grandi vini d’Alsazia.

In ogni tappa, il pubblico troverà uno spazio in cui degustare la gamma dei vini alsaziani e assaggiare i piatti tipici in un’atmosfera musicale grazie a un collettivo di DJ e a un’area chill & lounge: tutti i siti possono ospitare tra le 300 e le 500 persone per ciascun appuntamento.

I suggestivi eventi itineranti si rivolgono a intenditori, neofiti e professionisti, locali e turisti nazionali o internazionali, per far loro scoprire (o riscoprire) i grandi terroir che sono vanto della regione, un mosaico e una diversità unici al mondo, una varietà di terreni ed esposizioni che conferiscono ai vini alsaziani tutto il loro carattere rendendoli fini ed eleganti.

“ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, grazie al suo approccio educativo ed esperienziale sul territorio, permette ai visitatori di comprendere meglio il legame tra la vite, l’uomo e il vino, il tutto in un’atmosfera rilassata.

L’Alsazia, destinazione gastronomica

L’Alsazia è la destinazione perfetta per i viaggiatori che amano il buon cibo e il buon vino, emblema della gastronomia francese riconosciuta a livello internazionale: dalle tavole stellate, ai piatti tipici regionali fino ai giovani chef di talento impegnati nell’eccellenza.

Ogni appuntamento di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, all’insegna della sostenibilità ambientale, metterà in risalto la gastronomia della Regione grazie alla partecipazione di vari chef e ristoratori locali, dallo street food ai piatti più elaborati.

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:

  • 30 aprile 2023: Wintzenheim e il suo Grand Cru Hengst onoreranno il Pinot-Noir, un nuovo vitigno riconosciuto nella denominazione Grand Cru dal 2022;
  • 07 maggio 2023: Dambach-la-Ville e il suo Grand Cru Frankstein offriranno un ricco programma intorno alla Chapelle St Sebastian;
  • 14 maggio 2023: il grazioso paesino di Nothalten accoglie in un ambiente idilliaco, sulle alture del Grand Cru Muenchberg e della località chiamata Zellberg;
  • 21 maggio 2023: Orschwihr e la cappella Bollenberg doneranno un ambiente bucolico e vista mozzafiato sui dintorni;
  • 28 maggio 2023: Sigolsheim e il suo Grand Cru Marckrain vantano uno dei panorami più incantevoli della Tournée des Terroirs;
  • 04 giugno 2023: Molsheim e il suo Grand Cru Bruderthal da cui, in lontananza, si vede persino la Cattedrale di Strasburgo;
  • 11 giugno 2023: Ribeauvillé, la capitale dei menetriers dell’Alsazia, con il Grand Cru Kirchberg de Ribeauvillé;
  • 18 giugno 2023: Wuenheim con il Grand Cru Ollwiller, a due passi dallo Château Ollwiller, la seconda tenuta vinicola più antica di Francia;
  • 25 giugno 2023: Kaysersberg, città imperiale fortificata con il castello, e il suo Grand Cru Schlossberg;
  • 02 luglio 2023: Bernardvillé sul sito di Schieferberg, vigneto collinare che mette in risalto i terreni scistosi della zona;
  • 09 luglio 2023: Thann con il Grand Cru Rangen, uno dei vigneti più ripidi dell’Alsazia e in uno dei rari terreni di origine vulcanica;
  • 16 luglio 2023: Orschwiller, la roccaforte dell’Haut-Koenigsbourg, con il Grand Cru Praelatenberg;
  • 23 luglio 2023: Ammerschwihr dà il benvenuto nel cuore del suo Grand Cru Kaefferkopf;
  • 30 luglio 2023: Bergbieten accoglie sul Grand Cru Altenberg de Bergbieten, con una splendida vista a 360 gradi sui vigneti circostanti.
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Notti incantate a testa in su: il cielo di maggio dà spettacolo

È una primavera straordinaria, quella che stiamo vivendo adesso, fatta di fioriture magiche e strabilianti che incantano e stordiscono i sensi. Tutto merito di Madre Natura che, come il più esperto dei pittori, sta colorando il mondo che abitiamo.

Il pianeta si è così trasformato nel palcoscenico di spettacoli incredibili che vanno in scena sotto i nostri occhi e che lasciano senza fiato. Ma non sono gli unici perché anche il cielo ha deciso di regalarci un fitto calendario di eventi destinato a illuminare le nostre serate di primavera.

Con l’arrivo di maggio, infatti, sono previsti alcuni dei più attesi spettacoli celesti di questo 2023, gli stessi che promettono notti incantate. Mettetevi comodi e rivolgete lo sguardo verso l’alto: lo show ha inizio.

La Luna Piena dei Fiori e l’eclissi lunare

A inaugurare il fitto calendario di eventi che si terranno nel cielo del mese di maggio sarà il nostro satellite naturale. Torna, infatti, l’attesissima Luna Piena dei Fiori, nome scelto dai nativi americani per celebrare le grandi fioriture di questo periodo.

Lo show è previsto per il 5 maggio, subito dopo il tramonto. E anche se non si tratta di una SuperLuna, il plenilunio in questione ci regalerà uno spettacolo davvero magico. Proprio in quella data, infatti, si verificherà anche un’eclissi lunare parziale che ci permetterà di osservare un lieve oscuramento del disco lunare. Il consiglio è quello di puntare gli occhi al cielo alle ore 19:24, momento nel quale l’eclissi entrerà nel vivo dello show.

Trascorsa la prima settimana di maggio, la Luna resterà protagonista del cielo, ma non sarà più sola. Nella notte tra il 12 e il 13, infatti, il nostro satellite naturale sarà più vicino che mai a Saturno. I due astri sembreranno come abbandonati in un magico e suggestivo abbraccio che illuminerà la costellazione dell’Acquario.

Il 17 maggio, invece, la Luna incontrerà Giove, prima di danzare insieme a Venere il 23 del mese. L’ultima congiunzione, invece, è prevista per il 24: a dare spettacolo, in questo caso, saranno il nostro satellite naturale e il Pianeta rosso (Marte) nella costellazione del Cancro.

Le stelle cadenti illumineranno il cielo di maggio

Non solo Luna e Pianeti, a illuminare le nostre notti di primavera ci saranno anche le stelle cadenti. Un’occasione, questa, che ci permetterà di sussurrare i desideri ad alta voce. A dare spettacolo saranno le eta Aquaridi, lo sciame meteorico scaturito dalla Cometa di Halley.

Le stelle cadenti saranno visibili in realtà tutto il mese, soprattutto nell’emisfero australe. In Italia, invece, saranno osservabili soprattutto dal 3 al 10 maggio, giorni in cui è atteso il picco massimo delle eta Aquaridi. Purtroppo, la presenza della Luna piena, non renderà facile l’avvistamento, ma ci saranno altre occasioni per esprimere i desideri.

Secondo gli esperti dell’UAI (Unione Astrofili italiani), il cielo di maggio sarà popolato da altre correnti meteoriche di origini diverse che faranno capolino durante tutto il mese.

Il consiglio, per garantirsi i migliori avvistamenti, è come sempre quello di raggiungere luoghi bui e privi di inquinamento luminoso. Il fitto calendario di eventi di maggio potrebbe trasformarsi nell’occasione perfetta per andare alla scoperta delle destinazioni più popolari dell’astroturismo.