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La capanna sull’albero che sembra uscita da un libro dei fratelli Grimm

Non è mai troppo tardi per sognare di diventare i protagonisti delle nostre fiabe preferite, le stesse che ci hanno accompagnato fin da bambini. E farlo non è poi così complicato, perché basta guardare le meraviglie che ci circondano per trovare in esse forme e lineamenti che ci riportano proprio lì, in quegli scenari onirici che abbiamo osservato tra le pagine dei libri più belli che abbiamo letto.

Ed è proprio tra quelle pagine che oggi vogliamo portarvi, all’interno di una scenografia che sembra plasmata sui nostri sogni d’infanzia. In un luogo che promette di far vivere una delle esperienze più belle della vita, sicuramente la più stravagante.

Un po’ casa stregata e un po’ dimora fatata, questa capanna sull’albero sembra uscita da una fiaba dei fratelli Grimm, ed è prenotabile per la prossima vostra vacanza in Germania.

Una vacanza da fiaba

Parlare della Germania spalanca nella nostra mente tutta una serie di suggestioni che ci riportano in quei luoghi che già conosciamo o che abbiamo sognato di visitare almeno una volta nella vita.

Città, borghi e Paesi che conservano un patrimonio immenso fatto di storia, arte e cultura, e poi ancora luoghi che hanno ispirato i fratelli Grimm per la stesura delle loro incredibili fiabe, e che sono lì a suggestionarci e ad incantarci, oggi come ieri.

Se è una vacanza da fiaba, quella che volete vivere, allora non ci sono dubbi: la Germania è il posto giusto. Tuttavia per entrare in questa storia fatata dobbiamo allontanarci dai sentieri più battuti dal turismo di massa e spostarci nella Sassonia Centrale, e più precisamente a Kriebstein.

Questo piccolo comune di appena 2000 abitanti è conosciuto sopratutto per i numerosi sentieri che attraversano una natura lussureggiante e per quell’antico castello medievale che domina e veglia sul territorio da uno sperone di roccia che si innalza dal fiume Zschopau.

È proprio qui, incastonato tra le meraviglie naturali e storiche di questo territorio, che si trova la casa sull’albero più grande di tutta la Germania. La si può fotografare, perché è davvero bellissima, ma anche prenotare e vivere per un soggiorno indimenticabile.

Questa casa sull’albero, infatti, fa parte del complesso Baumhaushotel Kriebelland che promette ai viaggiatori avventure davvero uniche.

La casa sull'albero del Baumhaushotel Kriebelland

Fonte: Getty Images

La casa sull’albero del Baumhaushotel Kriebelland

Le casa sull’albero

Situato a Kriebstein, il Baumhaushotel Kriebelland ospita ben quattro case sugli alberi, e sono tutte straordinarie. C’è quella romantica, che è la più grande del complesso e del Paese intero, quella a botte, a libro e a veliero.  I nomi sono estremamente evocativi, del resto l’obiettivo è proprio quello di incantare i grandi e i piccoli esploratori che giungono fino a qui.

Tutti gli alloggi si trovano immersi nella natura lussureggiante e sono sospesi tra gli alberi, fino a 20 metri d’altezza. A rendere davvero speciali questi alloggi sono gli straordinari dettagli che caratterizzano gli interni e gli esterni. Le case, infatti, sono state progettate da artisti e artigiani con l’obiettivo di catapultare gli ospiti in un mondo fatato.

La più grande, quella romantica – ma adatta anche alle famiglie – prende il nome di Romantic Tree House. Con i suoi tre piani e un’altezza di 28 metri si è guadagnata il primato di casa sull’albero più grande della Germania.

Negli interni e negli esterni sono presenti tutta una serie di elementi e di dettagli che rimandano inevitabilmente al mondo favolistico, dalle forme sinuose al legno intarsiato passando per le sculture e l’arredamento artigianale.

Tutto intorno, invece, c’è una natura rigogliosa che regna incontrastata e che garantisce una vacanza all’insegna della pace e del relax. A pochi minuti a piedi dalle case sull’albero Baumhaushotel Kriebelland si trova anche la foresta di Kriebstein e chissà se proprio addentrandovi in questa potrete fare incontri ravvicinati con creature magiche.

La casa sull'albero del Baumhaushotel Kriebelland

Fonte: Getty Images

La casa sull’albero del Baumhaushotel Kriebelland
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Positivo al Covid prima di partire: la guida del Codacons

L’estate è arrivata, e con essa le tanto agognate vacanze: sono tantissimi gli italiani che hanno deciso di concedersi finalmente un viaggio, dopo due anni di lockdown e restrizioni a causa del Covid. Tuttavia, dall’emergenza sanitaria non siamo ancora usciti. E un tampone positivo all’ultimo momento può mandare a monte tutto, rovinando le ferie e rischiando di far perdere molti soldi a chi deve rinunciare all’improvviso alla partenza.

Il Codacons ha stilato un’utile guida per capire come agire in caso di positività al Covid prima di partire e in quali casi è possibile chiedere il rimborso.

Covid, vacanze a rischio

Questa dovrebbe essere l’estate della ripartenza, segnata dalla quasi totale riapertura delle frontiere dei Paesi pressoché in ogni angolo del mondo. Stando alle indagini condotte negli ultimi mesi, moltissimi italiani hanno intenzione di concedersi le tanto sospirate vacanze, soprattutto in considerazione del fatto che per due anni siamo stati costretti a rimanere entro i confini nazionali – i più fortunati si sono goduti qualche breve viaggio verso mete balneari europee che avevano tentato di alleggerire le misure di sicurezza.

Ad eccezione di qualcuno che vuole ancora giocarsela con il last minute, sebbene i dati dimostrino che non ci sia più un grande vantaggio a livello economico, gli italiani hanno ormai prenotato le loro vacanze. Ciò significa aver acquistato i biglietti dell’aereo (o del treno), aver pagato i pacchetti viaggio, o magari aver lasciato una caparra per il soggiorno in hotel. Insomma, molti soldi sono già usciti dalle loro tasche, e dover rinunciare all’ultimo momento alla partenza sarebbe un vero peccato. Eppure, è ciò che rischia di accadere a tante persone.

In queste ultime settimane, la variante Omicron 5 sta imperversando nel nostro Paese (e non solo): caratterizzata da un’elevata contagiosità, colpisce dando sintomi anche lievi o semplicemente facendosi riconoscere solo dietro un tampone positivo. Con l’aumento dei casi sempre più repentino, il picco è atteso a breve. E il rischio è che in molti debbano dire addio alle vacanze, non potendo partire a seguito della positività. Cosa si può fare in questi casi? Vediamo quali sono i consigli elencati dal Codacons.

Tampone positivo: quando non si può partire

Sebbene in molti casi non sia ormai più richiesto, in caso di sintomi o semplicemente per sicurezza è possibile effettuare un test molecolare o antigenico prima di partire. Se risultasse positivo, naturalmente non ci si può mettere in viaggio. Alla data odierna, è infatti previsto un periodo di isolamento che varia a seconda dello stato vaccinale.

  • Se non si è vaccinati, se si è completato il ciclo di vaccinazione da più di 120 giorni o se si è guariti dal Covid da più di 120 giorni: la durata dell’isolamento è di 10 giorni, al termine dei quali si può uscire in caso di tampone negativo.
  • Se si è vaccinati con terza dose, se si è completato il ciclo di vaccinazione da meno di 120 giorni o se si è guariti dal Covid da meno di 120 giorni: la durata dell’isolamento è di 7 giorni, al termine dei quali si può uscire in caso di tampone negativo.

Un test positivo a ridosso della partenza rende dunque impossibile mettersi in viaggio. Proprio per evitare problemi di questo tipo, molti turisti decidono di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria: è utile non solamente nel caso in cui ci si ammali prima di partire, ma anche (e soprattutto) se il contagio avviene in vacanza, garantendo così un’assistenza accurata e inclusa nella tariffa già pagata. Se non si è stipulata alcuna polizza, il Codacons offre consigli utili per avere comunque un rimborso delle spese effettuate.

Come ottenere il rimborso del viaggio

“In base alle regole del Codice Civile, la sopraggiunta impossibilità di usufruire della prestazione concordata e pagata, per motivi di necessità o forza maggiore, prevede il rimborso obbligatorio da parte del fornitore” – spiega l’associazione a difesa dei consumatori. In che modo questa regola si applica a chi è positivo prima di partire? Ebbene, anche in questo caso si tratta di forza maggiore, perché si è costretti a rinunciare al viaggio per seguire le norme restrittive volte a ridurre i contagi. “Questo vale anche per i casi di positività al Covid che impediscono di usufruire di trasporti, soggiorni, pacchetti vacanza e altri servizi già acquistati” – puntualizza infatti il Codacons.

Il primo passo per riottenere i propri soldi consiste nel mettersi in contatto immediatamente con “strutture ricettive, agenzie di prenotazioni, tour operator o agenzie di viaggi presso cui abbiamo acquistato i servizi, aprendo una segnalazione sulla malattia allegando l’esito del tampone e il certificato medico, e avviare la richiesta di rimborso” – si legge tra le linee guida. Per i voli aerei, la situazione è leggermente diversa. Anche in questo caso si può ottenere la totalità del costo del biglietto, come il Codacons aveva spiegato già diversi mesi fa.

“Sia il Codice della Navigazione all’articolo 495 che il Codice del Turismo tutelano i diritti del consumatore” – aveva ribadito all’epoca. In entrambi, infatti, è previsto il rimborso dell’intero prezzo del biglietto senza dover pagare alcuna penale per motivi di salute gravi e dimostrabili che rendano impossibile il trasporto aereo. Ciascuna compagnia ha modalità di richiesta differenti, quindi è importante seguire le indicazioni disponibili sul sito del vettore. E se il volo viene cancellato all’ultimo momento a causa della positività di un membro dell’equipaggio? Anche in questo caso c’è un risarcimento per i passeggeri, che varia dai 250 ai 600 euro – oltre al rimborso del biglietto o all’imbarco su un volo successivo.

Attenzione alle pratiche scorrette

Dopo aver visto quali sono i passi da compiere per poter chiedere il rimborso delle spese già sostenute, il Codacons mette in allerta i viaggiatori sulla possibilità di imbattersi in pratiche scorrette. Una delle più diffuse è l’utilizzo di buoni o voucher: alcuni operatori di strutture ricettive offrono ai clienti la possibilità di usufruire di tali tipi di compensazione in una vacanza successiva, senza così dover concedere il rimborso dovuto. Altri invece prevedono l’applicazione di una penale sul rimborso, anche per motivi di salute come il Covid.

Il Codacons è chiaro: la legge prevede che il viaggiatore, in caso di positività prima della partenza, abbia diritto alla restituzione integrale delle somme già versate per servizi di cui non potrà usufruire. Qualsiasi altro tipo di compensazione rientra in pratiche scorrette. È importante dunque fare attenzione, per poter far valere i propri diritti in un momento di difficoltà, quando si è già dovuto rinunciare alle vacanze a causa del Covid.

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Il villaggio nascosto che sembra uscito da una fiaba

Sono poco più di 100 i chilometri che separano Praga da questo piccolo villaggio immerso nelle valli della Repubblica Ceca che confinano con la Germania. È qui che la natura, che regna incontrastata e selvaggia, si comporta come un guardiano custode del suo tesoro più prezioso.

Ci troviamo a Hrensko, e più precisamente nel distretto di Děčín, nella regione di Ústí nad Labem. È in questa terra che il paesino accoglie i viaggiatori che scelgono di intraprendere i percorsi meno affollati, quelli poco battuti dal turismo di massa, per scoprire una delle perle nascoste del Paese.

Un luogo eccezionale che incanta e stupisce a ogni chilometro percorso, che permette di posare lo sguardo su scorci naturali di straordinaria bellezza. È sempre qui, da Hrensko, che è possibile varcare la soglia di un universo incontaminato, quello del Parco Nazionale della Svizzera Boema.

Benvenuti a Hrensko

È un viaggio che stupisce e che incanta, quello che ci porta direttamente ai confini della Repubblica Ceca e che ci permette di scoprire questo meraviglioso microcosmo fatto di appena 290 anime.

Il suo nome è Hrensko, ed è un piccolo villaggio da fiaba incastonato nella natura più autentica. Le piccole case a graticcio che sembrano uscite da un racconto dei fratelli Grimm creano un’atmosfera pittoresca che sembra non seguire le leggi del tempo. Tutto qui scorre lento, quasi immutato, mentre la natura che si snoda tutto intorno diventa l’unico punto di riferimento.

Da qui è possibile andare alla scoperta del meraviglioso territorio della Svizzera Boema grazie alla presenza di percorsi e itinerari segnalati che conducono nel cuore del Parco Nazionale, quello fatto di alte pareti rocciose che svettano verso il cielo, di gole strette e suggestive, di boschi lussureggianti e fiumi impavidi. Un mondo plasmato solo dalla natura.

Hrensko

Fonte: iStock

Hrensko

La porta di accesso a un mondo straordinario

Come anticipato, Hrensko rappresenta il perfetto punto di partenza per chi sogna un viaggio a contatto diretto con la natura.

L’atmosfera del villaggio, lenta, silenziosa e quasi solenne, rende il paesino il luogo perfetto per rigenerare i sensi e ricaricare le energie prima di andare alla scoperta del meraviglioso mondo che si nasconde dietro di esso. Sì perché Hrensko è la porta di accesso al Parco Nazionale della Svizzera Boema, ma è anche il luogo di confine in cui il fiume Elba saluta la Repubblica Cieca.

Dal villaggio partono numerosi sentieri segnalati che permettono di raggiungere la straordinaria bellezza che caratterizza il Parco Nazionale e che si estende per quasi 80 chilometri quadrati.

Chilometri di pura meraviglia che si aprono davanti allo sguardo degli avventurieri con scenari idilliaci, come quello caratterizzato dalla Porta di Pravcicka. Questo grande e maestoso arco di roccia arenaria è il simbolo dell’intero Parco, nonché la più grande arcata naturale in pietra di tutta Europa. L’altezza monumentale di questo capolavoro firmato dalla natura, che si estende per 21 metri di altezza e 27 di larghezza, vi lascerà senza fiato.

Ma quella scenografia naturale e quasi incantata di quella porta segna solo l’inizio di un’avventura straordinaria che passa, inevitabilmente, per le gole di Kamenice. Tra acque trasparenti e cristalline e pareti a strapiombo che raggiungono altezze fino a 150 metri, la natura qui mette in scena i suoi spettacoli più belli. La gola può essere esplorata attraverso sentieri escursionistici in solitaria oppure grazie a visite guidate in barca che navigano il fiume.

Un’altra tappa imperdibile è quella del paesino di Mezní Louka, che dista appena 5 chilometri da Hrensko e che si può raggiungere a piedi o con il trenino Hřenský express. Da qui è possibile ripercorrere il percorso a ritroso che passa per le attrazioni principali del parco. Godetevi tutta la strada perché il panorama, visto da qui, è bellissimo.

Porta di Pravcicka

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Porta di Pravcicka
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La casa dei tuoi sogni esiste: è prenotabile per la prossima vacanza

I sogni sono desideri che nascono con un solo obiettivo: essere realizzati. E questo è vero soprattutto quando parliamo di avventure destinate a farci vivere le esperienze più straordinarie e incredibili di sempre.

Ed è vero che ogni viaggio ci lascia sempre qualcosa, così come è vero che esistono alcune destinazioni che porteremo sempre dentro il cuore. Ma è vero anche che a volte a fare la differenza sono i piccoli dettagli, che poi tanto piccoli non sono.

Gli alloggi, per esempio, fino a ieri avevano solo la funzione di offrire ristoro e riposo durante le nostre avventure, stava a noi scegliere se avere tutti i comfort del caso oppure optare per soluzioni più wilde. Oggi, invece, questi ricoprono un ruolo sempre più importante nella scelta delle nostre destinazioni di viaggio perché sono loro, spesso, a caratterizzare l’intera esperienza. E lo conferma il fatto che siamo disposti ad andare fino all’altro capo del mondo per dormire all’interno di strutture ricettive stravaganti, straordinarie e uniche.

Perché oggi vi parliamo di desideri e di alloggi ve lo diciamo subito: abbiamo trovato la casa dei vostri sogni e può essere prenotata per la prossima vacanza.

Come a casa, ma in mezzo alla natura

Come dovrebbe essere una casa dei sogni? Probabilmente spaziosa, confortevole e bellissima. Aggiungiamoci anche una posizione d’eccellenza e un panorama mozzafiato sulla natura circostante, ed eccola qua, l’abbiamo trovata. Si tratta di una casa sull’albero immersa in un’oasi dove regnano pace e serenità.

Per scoprirla, e viverla in occasione delle prossime vacanze, dobbiamo recarci a Lütetsburg, un piccolo comune di appena mille abitanti della Bassa Sassonia, in Germania. Questo alloggio è situato ad Aurich, non lontano dalla costa bagnata dal Mare dei Wadden.

Qui, nella Frisia Orientale, la vita scorre a ritmo lento. Una destinazione, questa, perfetta per tutti quelli che sono alla ricerca di una vacanza all’insegna del dolce far niente, senza però rinunciare alle meraviglie del mondo che abitiamo che, in questo caso, sono a due passi da noi. Come il Mare dei Wadden che dista meno di dieci chilometri e l’affascinante castello di Lütetsburg con il suo parco.

È proprio qui che, incastonati nella natura, si trovano i Lütetsburg Lodges, alloggi straordinari che fanno parte di un complesso turistico che offre diverse soluzioni, tra cui anche tre splendide case sugli alberi.

Lütetsburg Lodges

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Lütetsburg Lodges

La casa sull’albero nella Frisia Orientale

Le case sull’albero sono tre, e tutte offrono un’esperienza unica. I loro nomi, Voss, Dacks e Reei, che fanno riferimento, rispettivamente, a volpe, tasso e cervo, confermano il diretto legame tra la natura e questi alloggi.

Immerse in un paesaggio silenzioso e straordinario, queste case sugli alberi garantiscono una vacanza fatta di relax e serenità con tutti i comfort di un hotel di lusso. Gli interni, infatti, sono dotati di camera da letto, sala da pranzo e cucina, bagno e soggiorno. Non manca, ovviamente, una terrazza per rilassarsi. Sarà come sentirsi a casa anche in vacanza.

Gli alloggi, inoltre, sono dotati di un’ampia finestra panoramica, che permette di ammirare e contemplare il panorama circostante che si perde all’orizzonte. La quiete che regna sovrana è interrotta solo dal suono della natura.

Il consiglio è quello di aguzzare sempre la vista perché cervi, volpi e altri animali della foresta potrebbero fare capolino tra gli esterni della casa durante il vostro soggiorno.

Lütetsburg Lodges

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Lütetsburg Lodges
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La strada che compare e scompare dall’acqua

In Norvegia c’è una strada panoramica unica nel suo genere. Un percorso costruito sull’acqua che emerge e scompare con la marea, per illustrare “il trascorrere del tempo”. La suggestiva installazione incoraggia i viaggiatori a rallentare e ad osservare con attenzione il paesaggio, prendendosi il tempo giusto, sincronizzando i battiti del proprio cuore con quelli della natura.

L’innalzamento e l’abbassamento del livello del mare, causato dagli effetti combinati delle forze gravitazionali esercitate dalla luna, dal sole e dalla rotazione della Terra, scandisce il ritmo della natura stessa. A causa della nostra vita frenetica, oggi ci sintonizziamo raramente su questo ritmo, ma allo stesso tempo siamo sempre più consapevoli dell’importanza e dei benefici per la salute di essere presenti e in contatto con la natura e con noi stessi.

Per aiutare viaggiatori a prendersi il tempo di creare questa connessione, lo studio di architettura e design Snøhettan ha progettato uno spazio di riposo e un’installazione unica nel suo genere a Traelvikosen, lungo la strada panoramica Helgelandskysten.

La strada che appare e scompare al ritmo delle maree

Il sentiero, formato da 55 gradini in granito posti in acqua in linea orizzontale, avanza su un fondale sabbioso fino ad arrivare all’isolotto sovrastato dal monte Torghatten, noto per il caratteristico foro, o tunnel naturale, che lo attraversa nel centro (tappa imperdibile durante il solstizio d’estate).

L’effetto magico è creato dalle pietre, completamente visibili con la bassa marea e completamente nascoste dall’acqua con l’alta marea. Il fondale sabbioso si arricchisce di piccoli dettagli naturali, quando il mare si ritira. E quando la marea torna a salire, l’immagine cambia, così come l’esperienza del paesaggio. Il progetto invita, così, a una comprensione più profonda del tempo stesso e della natura in continua evoluzione.

Arte e natura sulle Norwegian Scenic Routes

Trælvikosen rientra tra le ‘Norwegian Scenic Routes’, 18 strade panoramiche (qui vi sveliamo qual è la più bella della Norvegia e del mondo) che attraversano paesaggi con caratteristiche naturali uniche, lungo le coste e i fiordi, le montagne e le cascate. Gli itinerari sono intesi come alternative alle strade principali, rendendo la guida stessa un momento epico.

Qui sono state create una serie di esperienze per chi viaggia su strada. Le meraviglie naturali sono amplificate dall’arte, dal design e dall’architettura, attraverso installazioni che fanno riflettere in uno scenario spettacolare. L’iniziativa ha reso disponibile al pubblico un’ampia gamma di aree meno conosciute, da esplorare e di cui godere appieno. Il progetto di Snøhetta a Traelvikosen è uno degli undici nuovi progetti architettonici che verranno inaugurati nell’ambito della nuova serie di iniziative Scenic Route.

Torghatten, la leggendaria montagna con il buco

Traelvikosen si trova presso l’estuario di un fiume, nella parte interna di un braccio di fiordo, appena a nord della piccola città di Brønnøysund.

Il team di designer e architetti ha visitato il sito per la prima volta nel dicembre 2018, scoprendo un terreno ricco e molto vario dal punto di vista geologico, con massi erbosi e una varietà di specie che lasciano tracce sul fondo sabbioso. L’estuario poco profondo del fiume, in combinazione con le maree, fa sì che l’esperienza cambi notevolmente nel corso della giornata. Mantenere questa attenzione all’esperienza immersiva nella natura è stato un punto centrale del progetto, che comprende anche l’area di sosta, il parcheggio e altre strutture.

Il sentiero conduce all‘isola di Torget e al Torghatten, la montagna con un buco al centro. Tra le maggiori attrazioni naturalistiche della Norvegia settentrionale, è raggiungibile a piedi in soli 20 minuti. Il foro che attraversa la montagna, lungo 160 metri, alto 35 e largo 15 metri, è davvero impressionante. Secondo una leggenda, venne creato dal troll Hestmannen, il quale avrebbe scoccato una freccia per uccidere la principessa Lekamøya. In realtà,  sarebbe il risultato dell’azione erosiva dell’acqua e del vento risalente all’era glaciale.

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Un’estate di caos, meglio viaggiare con il solo bagaglio a mano

È il Ministero dei Trasporti a dirlo: a causa del caos e dei disagi che in questi giorni stanno interessando gli aeroporti di tutta Europa, è meglio viaggiare esclusivamente con il bagaglio a meno. Un suggerimento che deriva dal fatto che portando la propria borsa a bordo dei velivoli si possono evitare le lunghe attese negli scali o le eventuali brutte sorprese come il mancato arrivo del bagaglio una volta atterrati.

Cosa sta succedendo negli aeroporti

Le vacanze estive degli italiani, ma in realtà di tutti gli europei e non solo, sono particolarmente a rischio in questo momento del 2022. Il trasposto aereo, infatti, tra scioperi dei lavoratori e compagnie che a causa della carenza di personale stanno cancellando migliaia di voli in tutta Europa, sta subendo una vera frenata che sta lasciando a terra milioni di viaggiatori.Una situazione di emergenza su cui si stanno attivando anche le istituzioni per tutelare i consumatori.

Come detto in precedenza, il problema non si sta presentando esclusivamente in Italia. L’epicentro dei disagi, da ormai due mesi, è principalmente negli scali londinesi di Heathrow e Gatwick, come in quello olandese di Amsterdam.

Non mancano problemi anche in Germania, così come lunghe code in Danimarca e Svezia. Questo perché a livello generale il ritorno ai volumi dell’estate 2019 ha colto di sorpresa il trasporto aereo che si ritrova a fare i conti con la carenza di staff a ogni livello e con i ritardi nel reclutamento di nuovo personale. Vi basti pensare che giugno sono stati cancellati per questo motivo almeno 11 mila voli soltanto in Europa.

Le cause di questi disagi e cosa bisogna fare

Per cercare di evitare un numero di disagi maggiore rispetto ai ritardi e, nella peggiore delle ipotesi la cancellazione del volo, il Ministero dei Trasporti raccomanda ai viaggiatori di scegliere, quando possibile, l’opzione di viaggio con solamente il bagaglio a mano.

Tramite un comunicato diffuso a conclusione di una riunione avvenuta mercoledì 6 luglio tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) e l’Ente nazionale per l’assistenza al volo (ENAV), sono state spiegate le cause di questo caos.

In poche parole, le cancellazioni sono dovute soprattutto ai licenziamenti che ci sono stati durante la pandemia e che hanno generato una carenza di personale proprio ora che i viaggiatori sono nuovamente aumentati quasi ai livelli pre-Covid.

Una mancanza di staff che riguarda il settore a 360°, ossia sia le compagnie, sia gli aeroporti. I Paesi attualmente più colpiti da questi disagi sono Spagna e Regno Unito, ma anche Germania e Portogallo. Nel nostro Paese la situazione – stando a quanto riferito del Ministero – è migliore rispetto agli altri scali europei, in quanto le misure di sostegno del governo tra il 2020 e il 2021 hanno permesso al settore di limitare i disagi.

Il fatto positivo è che se si raggiungono mete prettamente estive è quasi possibile viaggiare con il solo bagaglio a mano, il problema sorge per le destinazioni più fredde e per i viaggi di lunga durata. Ma a prescindere da questo, è bene sapere che ogni compagnia ha la propria policy per quanto riguarda il bagaglio a mano, comprensiva di costi differenti per portare la propria valigia a bordo. Cerchiamo di fare chiarezza.

Come funziona il bagaglio a mano con le varie compagnie aeree

Ryanair, la compagnia aere low cost irlandese maggiormente utilizzata in Italia, prevede compreso nel costo del biglietto un bagaglio a mano piccolo (40x20x30 cm ) delle dimensioni di uno zainetto o una borsa. Se si vuole portare una valigia a bordo (max 10 kg 55x40x20 cm) è necessario pagare l’imbarco “Priority” al prezzo di 20 euro a tratta per passeggero.

La spagnola Vueling, tra le migliori in Europa in fatto di puntualità, consente di portare a bordo un bagaglio delle stesse dimensioni di Ryanair (max 40x20x30 cm). Tuttavia, in fase di prenotazione offre più opzioni: con la tariffa Basic si può aggiungere un bagaglio a mano (max 10 kg e 55x40x20 cm) per 14 euro a tratta; con le tariffe Optima, Family e TimeFlex il bagaglio a mano (max. 10 kg e 55x40x20 cm) è già incluso.

Anche Volotea, altro vettore low cost spagnolo, permette di portare con sé una valigia di 10 kg (55x40x20 cm) oltre alla borsa a mano, ma solo inserendo nella prenotazione il servizio “Priorità” al costo di 18 euro a tratta.

easyJet, dal canto suo, mette a disposizione gratuitamente con la prenotazione un bagaglio a mano piccolo da posizionare sotto il sedile (max45x36x20 cm). Ma per portare a bordo un ulteriore bagaglio a mano (max. 56x45x25 cm), è necessario pagare 21,49 €.

La compagnia ungherese WizzAir, che probabilmente è quella che sta registrando un maggior numero di problemi rispetto agli altri vettori, consente di portare un trolley aggiuntivo a bordo con dimensioni massime di 55x40x23 cm, oltre al bagaglio a mano gratuito (max 40x30x20 cm) ma solo ai passeggeri con WIZZ Priority. Il costo varia da 5 a 40 euro a persona a tratta.

Tornando nel nostro Paese, la neonata ITA Airways permette di portare in cabina un solo bagaglio a mano del peso massimo di 8 kg che, comprese maniglie, tasche laterali e rotelle, non superi le dimensioni di 55 cm di altezza, 35 cm di larghezza e 25 cm di spessore. In aggiunta consente di portare un accessorio a scelta tra:

  • zainetto;
  • borsetta;
  • pc portatile.

Le tutele per i viaggiatori

Secondo l’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, i gestori aeroportuali devono attivare in modo rigoroso ed efficace tutte le azioni utili per garantire una corretta e tempestiva assistenza ai passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni. Per verificare che tutto questo accada aumenterà la presenza e il presidio del proprio personale negli aeroporti per far sì che possano fungere da punto di riferimento per chiunque si trovi ad avere bisogno di informazioni o aiuto.

A muoversi è anche il Codacons grazie a un apposito sportello dove raccoglie le segnalazioni dei viaggiatori, ma anche le adesioni per intraprendere un’azione collettiva contro le compagnie aeree.

Assoutenti, invece, ricorda che in caso di improvvisa cancellazione del volo i viaggiatori hanno diritto all’assistenza in aeroporto (pasti e bevande, sistemazione in albergo, taxi, telefonate e mail). Inoltre, fa sapere che se l’annullamento del volo viene comunicato con meno di 14 giorni di preavviso, le compagnie sono obbligato a pagare un indennizzo che va da 250 a 600 euro a passeggero, a seconda della distanza del volo.

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Dolce far niente: le esperienze ideali per una vacanza “da sogno”

Avventure da brivido, esperienze mozzafiato, visioni suggestive e romantiche e poi, ancora, spettacoli incantanti che portano la firma di Madre Natura e capolavori artistici e architettonici creati dall’uomo. Sono questi i motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo e a scegliere destinazioni straordinarie per costruire i nostri nuovi e indelebili ricordi di viaggio.

Mete che ci permettono di esplorare, indagare e assaporare, ogni volta un po’ di più, il mondo che abitiamo. Ma se è vero che è la voglia di vivere esperienze sempre nuove che ci spinge a organizzare questi viaggi, è vero anche che ogni tanto fa capolino il desiderio di regalarci un lusso che non ci concediamo mai, quello di non fare nulla.

Un’attività, questa, che sembra inconciliabile con la nostra sete d’avventura, ma che in realtà tutti ci meritiamo almeno una volta nella vita. E se è il riposo e la pace dei sensi che state cercando, allora, è arrivato il momento di concedersi una vacanza all’insegna del dolce far niente.

Vacanze a tutto relax

Per chi la voglia di esplorazione ce l’ha dentro, sarà impensabile pensare a una vacanza all’insegna del dolce far niente. Eppure anche i nostri sensi meritano di essere accarezzati da quella meravigliosa sensazione che si prova quando si sceglie di non fare nulla.

Oziare si può, l’importante è farlo con stile raggiungendo le destinazioni giuste e scegliendo le esperienze che più si adattano alle nostre esigenze. Meglio evitare le destinazioni turistiche più affollate ed evitare, almeno per il momento, le avventure più faticose e stressanti.

Oltre alle care e vecchie destinazioni termali che non passano mai di moda e che hanno come obiettivo quello di favorire il benessere fisico e mentale, ci sono tante altre opportunità che si aprono ai viaggiatori di tutto il mondo. Scopriamone insieme.

Vacanze in città

Vi sembrerà strano pensare alla pace e al relax quando si parla di città. Eppure, è proprio durante il periodo estivo che molte delle capitali d’Europa offrono questa inedita opportunità di vivere una vacanza all’insegna del dolce far niente.

Sì perché mentre tutti gli altri sfuggono dal caos cittadino raggiungendo mete vicine o lontane, i quartieri e le strade si spopolano lentamente e il rumore del traffico lascia spazio a un silenzio meraviglioso. È proprio questo il periodo in cui potete fare shopping, bere drink e concedervi pranzi o cene in locali non troppo affollati per riscoprire la bellezza della città senza troppa fatica.

Una mini crociera

Se l’idea di fare una vacanza all’insegna del dolce far niente vi sembra un’utopia, soprattutto con la famiglia al seguito, allora non avete mai provato una crociera. Meglio ancora se nella sua versione mini.

È questa, infatti, l’esperienza perfetta per un viaggio senza pensieri. Questa rilassante avventura sul mare è tutto ciò che una famiglia può desiderare. Potrete concedervi pranzi, cene e spuntini a volontà, trascorrere il tempo in piscina o sui punti panoramici e scendere dalla nave solo per le escursioni, oppure non farlo affatto e continuare a riposare per tutto il tempo.

La casa sull’albero

Sono bellissime, suggestive ed estremamente rilassanti grazie a quei panorami incantanti e a quel silenzio interrotto solo dai suoni della natura. Stiamo parlando delle case sull’albero.

In Italia e in Europa ce ne sono tantissime e tutte si sanno adattare alle esigenze dei viaggiatori. Queste piccole oasi di pace sono immerse in paesaggi naturali, selvaggi e incontaminati.

Potrete dormire, guardare il panorama e fare lunghe passeggiate nella natura oppure, semplicemente, non fare niente. Il consiglio è quello di optare per alloggi dotati di tutti i comfort così da non avere alcun pensiero.

Il glamping

Un’altra soluzione per gli amanti delle vacanze green che sentono il desiderio di partire per godersi un po’ di meritato riposo è dato dal glamping. In questi campeggi dotati di tutti i comfort tipici degli alberghi si lusso, infatti, potrete dormire all’interno di tende da sogno, passeggiare nella natura circostante e lasciarvi emozionare dalla vista delle stelle dimenticandovi di tutto il resto.

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Cascate Del Niagara Notizie Viaggi

C’è una nuova terrazza panoramica sulle Cascate del Niagara: è un sogno

Imponenti, maestose e spettacolari, le cascate del Niagara popolano l’immaginario collettivo da secoli solleticando la suggestione, affascinando la vista e stordendo i sensi, spingendo migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo a compiere quello che è il viaggio più straordinario di una vita intera.

Perché quelle possenti cascate che si snodano tra il Canada e gli Stati Uniti, e che sono anche le più celebri di tutto il mondo, rappresentano una delle più grandiosi e potenti meraviglie del mondo naturale.

Con un’età anagrafica di oltre 10000 anni, questi stupefacenti salti d’acqua devono la loro fama soprattutto alla spettacolarità dello scenario che creano grazie all’immensa vastità che caratterizza l’intero sito e all’imponente portata. Un vero e proprio sogno a occhi aperti che si realizza per tutti gli avventurieri che si ritrovano a osservare questo panorama in tutto il suo splendore, reso ancora più bello, oggi, grazie all’apertura di un inedito e straordinario punto panoramico.

Bentornati alle Cascate del Niagara

Le Cascate del Niagara non hanno bisogno di presentazioni perché da secoli rappresentano la meta da sogno di viaggiatori da tutto il mondo.

Il complesso, caratterizzato da tre cascate distinte che nascono dallo stesso fiume, il Niagara, è tanto vasto quanto maestoso e dà vita a uno scenario unico che lascia senza fiato. Le cascate iniziano nel versante canadese assumendo una forma semicircolare, Horseshoe Falls, e terminano nel territorio statunitense con le più piccole Bridal Veil Falls. In mezzo, invece, troviamo le American Falls che si trovano sempre sul lato statunitense.

Situate tra il Lago di Erie e quello di Ontario, le Cascate del Niagara sono una delle più importanti attrazioni turistiche d’America e del mondo intero. Ogni anno, infatti, milioni di turisti scelgono di raggiungere questa meta per viaggi romantici o avventurosi, in solitaria o in famiglia, per vivere esperienze indimenticabili.

Da qualsiasi punto le si guardi, queste immense cascate restituiscono visioni idilliache: acqua scrosciante che si infrange, zampilli che creano vortici inaspettati, suoni e arcobaleni colorati che tingono tutto intorno di meraviglia.

Panorami suggestivi e straordinari che portano la firma di Madre Natura e che oggi possono essere osservati da un nuovo spettacolare punto panoramico. Dal 1 luglio 2022, infatti, sul lato canadese è stato inaugurato un tunnel centenario che conduce a una terrazza panoramica che si affaccia proprio sulle cascate.

Niagara Parks Power Station, il nuovo punto panoramico delle cascate

Fonte: Getty Images

Niagara Parks Power Station, il nuovo punto panoramico delle cascate

La terrazza panoramica sulle Cascate del Niagara

Il tunnel fa parte della Niagara Parks Power Station ed è stato costruito oltre un secolo fa. Il suo compito era quello di far defluire l’acqua utilizzata dalla centrale idroelettrica. A partire da quest’anno, però, quel percorso sotterraneo è stato riaperto e collegato a un nuovo e straordinario ponte di osservazione che si trova proprio alla fine della galleria.

All’ingresso del Niagara Parks Power Station, un ascensore di vetro conduce i visitatori a una profondità di 55 metri dove si trova la sala del generatore.

Da qui si snoda, per oltre 600 metri, una galleria che culmina con una terrazza panoramica che affaccia sul salto d’acqua più famoso del mondo. Godetevi lo spettacolo, la vista da qui è bellissima.

Niagara Parks Power Station

Fonte: Getty Images

Niagara Parks Power Station, il nuovo punto panoramico delle cascate
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Calabria canyon Idee di Viaggio vacanza natura Viaggi

Il Canyon delle Timpe Rosse, opera della natura modellata dal tempo e dall’acqua

Mare, sole e tante spiagge stupende: la Calabria è una meta perfetta per l’estate, e il turismo balneare in effetti è una delle sue prerogative più celebri. Tuttavia, basta addentrarsi un pochino per scoprire che le bellezze di questa regione non si limitano assolutamente solo all’incantevole litorale. La natura offre il meglio di sé tra suggestivi parchi ricchi di vegetazione e impetuosi corsi d’acqua che si snodano in un paesaggio da favola. Ed è proprio la forza dell’acqua ad averci regalato un piccolo capolavoro assolutamente da esplorare: il Canyon delle Timpe Rosse.

Canyon delle Timpe Rosse, bellezza della natura

Immaginate un piccolo torrente dalle acque cristalline, che scorre vivace in mezzo ad una rigogliosa vegetazione, attraversando per pochi chilometri l’entroterra calabrese per poi gettarsi nel mar Ionio lungo quel bellissimo tratto di litorale chiamato Costa degli Aranci. Ecco, questo è il torrente Uria: uno dei tantissimi brevi corsi d’acqua che affollano questa regione, ma che si distingue per una particolarità. Nei millenni, il suo incessante lavorio sulla roccia ha dato vita al Canyon delle Timpe Rosse, una perla quasi sconosciuta e dal fascino rarissimo.

Qui i colori sono incantevoli, una visione che toglie il fiato. L’area è caratterizzata dalla presenza di imponenti rocce di arenaria rossa, la cui sfumatura così particolare è dovuta alla ricchezza di ferro nel terreno. Il contrasto con il verde della natura lussureggiante che circonda il canyon è davvero suggestivo: una meraviglia che si amplifica al tramonto, quando gli ultimi raggi tiepidi del sole riflettono ancor di più il rosso delle rocce facendole sembrare quasi in fiamme. E ad aver dato origine a questo spettacolo unico al mondo è stato proprio il torrente Uria, che ha modellato le pareti in geometrie bizzarre e ricche di fascino.

Canyon delle Timpe Rosse

Fonte: Wikimedia | Ph. Timpano Gianfranco

Il Canyon delle Timpe Rosse

Escursione al Canyon delle Timpe Rosse

Il Canyon delle Timpe Rosse offre un’escursione assolutamente imperdibile, ma decisamente ardua. Si tratta di un percorso breve, che si può effettuare in circa un paio d’ore, ma prevede una discesa piuttosto ripida che non è adatta ai meno esperti. Il paesaggio è bellissimo, impreziosito da graminacee, giaggioli siculi e fichi selvatici: colori e profumi, soprattutto in primavera e in estate, regalano la prima grande emozione di questo piccolo viaggio. Il sentiero conduce velocemente verso il basso, presso l’alveo del fiume, dove il canyon si apre in tutto il suo splendore.

Qui, maestosi pinnacoli più chiari, che madre natura ha realizzato con la roccia calcarea, puntano verso il cielo formando bizzarre sculture che mente umana non avrebbe mai potuto ideare. Una volta guadato il corso d’acqua, non resta che addentrarsi tra le imponenti pareti rocciose di un rosso meraviglioso. Questo è il canyon vero e proprio, dove il silenzio è interrotto solamente dallo scrosciare dell’acqua sulle pietre e dagli sporadici rumori degli uccelli. Tra le rocce, è possibile infatti avvistare numerosi buchi che offrono riparo ai tanti rapaci che nidificano in questa zona, tra cui il capovaccaio. Mentre le pareti si restringono sempre di più, il paesaggio si fa via via più incantevole. E alla fine ecco il sole brillare di nuovo su un’ampia distesa interrotta, anche qui, da pinnacoli scolpiti mirabilmente dal vento.

Canyon delle Timpe Rosse, come raggiungerlo

Dove si trova questa bellezza della natura? Il Canyon delle Timpe Rosse sorge a poca distanza dal borgo di Zagarise, in provincia di Catanzaro: questa è un’area ancora prevalentemente selvaggia e incontaminata, nel cuore del Parco Nazionale della Sila. Boschi lussureggianti si aprono a pochi passi dal paese, offrendo ai turisti una splendida esperienza a contatto con la natura. Addentrandosi un po’, è possibile trovare panorami incantevoli tutti da scoprire. Tra il mare e le montagne, incastonato in mezzo a campagne ricche di uliveti e verdi pascoli, si apre il paesaggio del Canyon delle Timpe Rosse.

Cosa vedere nei pressi del Canyon delle Timpe Rosse

Dopo aver ammirato il canyon e aver esplorato le sue profondità, resta sicuramente un po’ di tempo per andare alla scoperta dei dintorni. A partire proprio dal borgo di Zagarise, il cui centro storico racchiude splendide testimonianze architettoniche di un passato molto remoto. Assolutamente da vedere è la Torre Normanna, imponente fortificazione eretta probabilmente in un periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo. Per chi vuole invece fare un viaggio indietro nel tempo, si può visitare il Museo dell’Olio d’Oliva e della Civiltà Contadina: allestito in un antico frantoio nel cuore del paese, permette di scoprire usi e tradizioni della popolazione calabrese.

Ovviamente, al di là del piccolo borgo calabrese, ciò che di più bello c’è da vedere è l’incredibile spettacolo naturale offerto da questa regione. L’acqua è un elemento fondamentale del paesaggio, ed è qui che dà vita a delle cascate deliziose. Una delle più suggestive è la Cascata del Campanaro, dove un piccolo torrente si getta sulle rocce ricoperte di felci sottostanti, creando un laghetto graziosissimo incastonato tra il verde. È una vera e propria oasi di serenità, raggiungibile mediante un bel sentiero che permette di ammirare anche un antico ponte e un pagliaro contadino.

Un altro angolo da fiaba è quello dove nasce la Cascata dell’Inferno. Il suo nome suscita inquietudine: il corso d’acqua cristallina e freddissima ha origine da una spaccatura nelle rocce e si insinua in un canyon alto ben 27 metri, attraversando due pareti ripide e vicinissime. Ai suoi piedi, una minuscola piscina naturale sembra sprofondare nelle viscere della terra, tanto che in passato si riteneva questa potesse essere una delle porte dell’inferno. In realtà, si tratta di un paesaggio sublime in grado di dare grande tranquillità, l’ideale dove trascorrere qualche ora in pieno relax dopo aver affrontato una lunga scarpinata per raggiungere la cascata.

Infine, per gli amanti del trekking ad alta quota, ci si può dedicare ad una suggestiva escursione sul Monte Gariglione. Stiamo parlando della vetta più alta della Sila, con i suoi oltre 1.750 metri: dall’alto, dopo aver camminato a lungo tra pini e faggi, si può godere di un panorama mozzafiato che si spinge sino al mare Ionio e, addirittura, al mar Tirreno. L’area attrezzata per i picnic è un piccolo angolo di paradiso, perfetto per riposarsi un po’ e godersi l’aria fresca in estate. Mentre, durante la stagione delle nevi, i più sportivi possono concedersi un po’ di sci di fondo.

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Viaggi green: lo studio che rivela il punto di vista degli italiani

La pandemia ha determinato un cambiamento importante nei comportamenti e nelle scelte dei viaggiatori, sempre più orientati verso l’utilizzo degli strumenti digitali e verso soluzioni di viaggio maggiormente attente alla sostenibilità. Tuttavia, pur dichiarando di preferire la scelta di strutture green, due italiani su tre non sono disposti a spendere di più. È quanto emerso dal Rapporto 2022 sulla Sostenibilità Digitale nel Turismo, che rivela quali siano le percezioni e le aspettative dei viaggiatori del Belpaese rispetto alla relazione tra sostenibilità e tecnologie digitali.

Sostenibilità e turismo: cosa pensano gli italiani

La ricerca, condotta dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, ha rilevato che il 30% degli italiani ritiene che le tecnologie digitali non siano utili nel contrastare il fenomeno del sovraffollamento turistico. Dato che riflette una scarsa consapevolezza da parte degli italiani rispetto al ruolo potenziale del digitale nell’ambito del turismo. Inoltre, il 25% della popolazione (quindi un quarto) ritiene che l’uso delle tecnologie digitali non abbia migliorato la propria esperienza in questo settore. Scendiamo invece al 16% per i cosiddetti ‘Sostenibili Digitali’, ossia coloro che hanno atteggiamenti e comportamenti sostenibili ed usano gli strumenti digitali, che rappresentano il 26% dei nostri connazionali.

C’è poi il 79% degli italiani che ritiene che le applicazioni di prenotazione online di alberghi e ristoranti consentano di scoprire destinazioni alternative, al di fuori di quelle ordinarie, supportando così gli operatori più piccoli. Allo stesso tempo, però, il 68% degli intervistati crede che queste stesse applicazioni concentrino l’attenzione dei turisti sui luoghi più popolari, favorendo gli operatori più grandi.

Il dato più spiazzante, però, è quel 73% di italiani che, pur dichiarando di preferire la scelta di strutture green, non è disposto a spendere di più per usufruirne. Il risultato evidenzia che, malgrado molti dichiarino di dare grande importanza alla sostenibilità, l’aumento delle sensibilità rispetto alle tematiche ambientali da parte dei consumatori non va ancora di pari passo con le scelte economiche. A tali convinzioni, infatti, non corrisponde un reale impatto sui comportamenti anche quando si parla di turismo, soprattutto quando tali scelte gravano sul portafoglio (qui vi spieghiamo come fare viaggi sostenibili spendendo poco).

Le applicazioni preferite dagli italiani per le scelte green

Se più della metà degli italiani utilizza strumenti di prenotazione online di alberghi o altre strutture ricettive, solo il 26% sceglie applicazioni che danno importanza alla sostenibilità delle strutture, con un 8% che dichiara di farne un uso regolare, rispetto ad un 27% di utenti abituali delle applicazioni tradizionali. Per i ‘Sostenibili Digitali’ la percentuale di utenti attivi sale al 42%, mentre scende al 12% per gli ‘Insostenibili Analogici’, ossia coloro che hanno atteggiamenti e comportamenti non orientati alla sostenibilità, e non usano strumenti digitali.

Inoltre, a determinare i comportamenti di sostenibilità contribuisce più la competenza digitale che non il proprio orientamento verso la sostenibilità. Anche nell’uso di app o siti di monitoraggio della sicurezza sociale dei Paesi che si visitano, le competenze digitali influiscono molto sul livello d’utilizzo di queste soluzioni. Le percentuali salgono per i Sostenibili Digitali (11%), mentre scendono notevolmente per Insostenibili e Sostenibili Analogici, che le usano con regolarità rispettivamente per il 2% e 1%.

Dal rapporto sono anche emerse differenze significative sulla prenotazione delle strutture green rispetto al titolo di studio e all’età. Chi ha un titolo di studio elevato è disposto a spendere di più (60%) rispetto a chi ne ha uno basso. A preferire soluzioni più economiche sono soprattutto le persone tra i 45 e i 64 anni (76%) rispetto a quelle tra i 18 e i 44 (70%).

Infine, per quanto riguarda le applicazioni di prenotazione online di musei, a fronte di un terzo dei cittadini (31%) che utilizza questi strumenti, le percentuali scendono dal 49% dei Sostenibili Digitali al 17% degli Insostenibili Analogici.