Categorie
Olbia Tempio patrimonio dell'umanità Sardegna vacanza natura Viaggi Wanderlust

Puoi soggiornare in un tempio giapponese tra gli antichi Patrimoni dell’Umanità

Chiudete gli occhi e immaginate un luogo silenzioso e solitario. Un posto che parla di passato e di presente, di bellezza e di natura, di pace e di spiritualità circondato da meravigliose fioriture che tingono tutto di rosa in primavera e di rosso in autunno, da cervi che passeggiano liberamente e da antichissimi monumenti culturali che sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

Ora apriteli, perché questo luogo esiste davvero ed è pronto a realizzare i sogni dei viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Per scoprirlo, e viverlo, dobbiamo volare in Giappone e più precisamente a Nara, l’antica capitale del Paese situata a Honshu.

È proprio qui, tra santuari e opere d’arte di inestimabile valore, che è possibile vivere quella che è l’esperienza più affascinante e suggestiva di una vita intera: dormire in un tempio giapponese. Pronti a partire?

Benvenuti a Nara, l’antica capitale del Giappone

Raggiungere il Giappone, ed esplorarlo in lungo e in largo, è qualcosa che dovremmo fare tutti almeno una volta nella vita. Non è un caso, infatti, che il Paese del Sol levante popola da sempre le travel wish list dei viaggiatori di tutto il mondo. Le cose da fare e le destinazioni da esplorare sono tantissime e tutte, per un motivo o per un altro, sono destinate a incantare.

Ma c’è un luogo che, più di altri, vi permetterà di vivere un’avventura che non dimenticherete mai più. Stiamo parlando di Nara, l’antica capitale del Giappone situata nel territorio centro-meridionale di Honshu. I monumenti storici che appartengono alla città sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco e comprendono templi buddisti, un santuario shintoista, un palazzo e una foresta primordiale.

Le cose da fare e da vedere a Nara sono diverse, e tutte hanno a che fare con la cultura, la storia e la natura di questo territorio incredibile. Passeggiare nel parco cittadino, dove sorge il celebre tempio Tōdai-ji, è possibile avere incontri ravvicinati con i cervi che vivono in libertà, e che sono il simbolo della città. Nella zona orientale del medesimo parco, inoltre, si trova il santuario shintoista Kasuga Taisha, risalente al 768 d.C., che ospita più di 3000 lanterne.

Ed è proprio nei pressi del parco che vi invitiamo a restare, per vivere quella che è l’esperienza più straordinaria di una vita intera. Qui, infatti, esiste un altro tempio che è sede delle attività religiose della Jodo Shinshu ed è prenotabile su Airbnb per un soggiorno indimenticabile.

Nara, l'antica capitale del Giappone

Fonte: 123rf

Nara, l’antica capitale del Giappone

Dormire in un tempio giapponese nell’antica capitale del Giappone

Se avete sempre sognato di risvegliarvi circondati dall’atmosfera mistica e spirituale che avvolge i templi giapponesi, sappiate che a Nara potrete esaudire il vostro desiderio. Quello prenotabile su Airbnb, infatti, è uno dei pochissimi edifici sacri messi a disposizione degli ospiti.

Situato in una posizione privilegiata, e nei pressi del parco della città, questo tempio secolare è il luogo di partenza perfetto per andare alla scoperta dei siti culturali e naturali riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, della natura che caratterizza tutta l’area, ma anche delle grandi fioriture di ciliegio che esplodono in primavera. Durante la stagione, infatti, la città diventa il luogo prediletto di cittadini e viaggiatori che vogliono praticare l’Hanami.

L’alloggio, dicevamo, è situato nel parco del tempio dove si svolgono le attività religiose della Jodo Shinshu. La struttura ospita un giardino spazioso che si snoda su un’area di 300 metri quadri e una grande sala all’interno della quale c’è il santuario dove risiede il capo sacerdote.

La casa ha due camere da letto e può ospitare fino a un massimo di 9 persone per permettere agli ospiti di vivere e condividere una delle esperienze più straordinarie di sempre.

Dormire in un tempio giapponese a Nara

Fonte: Airbnb

Dormire in un tempio giapponese a Nara
Categorie
fiori vacanze romantiche Viaggi Wanderlust

Pranzare tra migliaia di tulipani: l’esperienza più romantica di questa primavera

Con l’arrivo della primavera aumenta inevitabilmente il desiderio di organizzare viaggi e avventure e i motivi del perché questo accade sono facilmente intuibili. Il mondo che abitiamo, in questo periodo, indossa il suo abito più bello, quello dipinto sapientemente da Madre Natura che con il suo risveglio crea paesaggi straordinari che incantano la vista e inebriano i sensi.

Protagoniste assolute dei mesi che vanno da marzo a maggio sono le fioriture, quelle che popolano i giardini e i grandi parchi, che tingono di meraviglia i viali alberati delle città e dei quartieri di tutto il mondo. Anche una semplice passeggiata, durante questo periodo, può trasformarsi in un’avventura straordinaria.

Ma se è qualcosa di estremamente magico e suggestivo che volete vivere questa primavera, allora, c’è solo una destinazione da raggiungere. stiamo parlando di Amsterdam. Nella capitale dei Paesi Bassi, infatti, è possibile pranzare in un giardino delle meraviglie circondati da migliaia di tulipani. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più romantica da vivere in primavera.

Amsterdam è in fiore, ed è bellissima

C’è sempre un buon motivo per visitare Amsterdam, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un vero e proprio scrigno di meraviglie da scoprire a suon di passeggiate e pedalate. Con i musei che ospitano i grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, i meravigliosi canali e le case strette che si riflettono nell’acqua, la città non smette mai di sorprendere.

Tuttavia, se è il volto più bello e cangiante di Amsterdam che volete osservare, allora il consiglio è quello di raggiungere la città in primavera. Questa stagione, infatti, trasforma la capitale dei Paesi Bassi nel palcoscenico di uno spettacolo colorato e incredibile destinato a lasciare senza fiato.

C’è una vera e propria esplosione di colori e di profumi, in città così come nei suoi dintorni. Ad appena 30 chilometri di distanza da Amsterdam, per esempio, esiste un parco delle meraviglie, un’esperienza da non perdere durante un viaggio nella regione dei bulbi in fiore.

Stiamo parlando del Tulip Experience Amsterdam, un campo di fiori gestito da tre generazioni, che oggi ospita un milione di tulipani e oltre 700 specie. Una visita qui, questo è chiaro, è una tappa obbligata per tutti coloro che raggiungono Amsterdam in primavera.

Oltre a passeggiare, fotografare e ammirare i bulbi in fiore però, potete fare molto di più e concedervi quella che è, con tutta probabilità, l’esperienza più romantica di questa primavera. All’interno del Tulip Experience Amsterdam, infatti, è possibile pranzare su un tappeto fatto da migliaia di tulipani colorati e profumati che si perde all’orizzonte.

Pranzare circondati da un milione ti tulipani: succede ad Amsterdam

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: succede ad Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: l’esperienza incredibile

Se volete vivere e condividere l’esperienza più romantica e suggestiva della primavera con la vostra dolce metà, allora Amsterdam è il luogo giusto da raggiungere. A organizzare questo pranzo delle meraviglie è l’Anantara Grand Hotel Krasnapolsky, una struttura ricettiva situata nel cuore storico della città che ha pensato bene di proporre ai suoi ospiti l’avventura più incantata della stagione.

Chiunque soggiornerà all’interno dell’hotel di lusso cittadino, infatti, potrà approfittare di questo tour privato in limousine che conduce direttamente alla tenuta dei tulipani. Dopo una visita guidata alla scoperta della storia del campo, e dei tulipani, gli ospiti potranno accomodarsi a un tavolo immerso in un caleidoscopio di colori e pranzare tra un milione di fiori colorati.

L'esperienza più romantica di questa primavera

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

L’esperienza più romantica di questa primavera
Categorie
Borghi Notizie Viaggi viaggiare

Boom di turismo nei borghi e nelle aree rurali

Già da un po’ di tempo a questa parte, ma soprattutto in questo 2023, è boom di turismo nei borghi e nelle aree rurali d’Italia. Zone che sono certamente meravigliose, ma che spesso sono interessate anche dal rischio di spopolamento.

Dalla Sardegna alle Langhe, passando per alcune aree del Sud Italia per poi risalire in diverse località dell’arco alpino, si è deciso di puntare sul turismo per contrastare la fuga dei residenti e delle nuove generazioni. A dimostrazione di quanto appena detto ci sono i dati che emergono da un nuovo studio condotto dal Politecnico di Torino per conto di Airbnb.

Borghi d’Italia: spopolano gli affitti brevi

Stando a ciò che emerso dallo studio, gli annunci presenti sulla piattaforma relativi alle offerte di alloggio in centri che appartengono all’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”, ma che sono localizzati in zone dove la situazione economica è in declino, possono portare benefici sia alle microimprese del territorio (con una crescita del 23% dei redditi in un periodo di quattro anni) sia alla popolazione locale, diventando un fattore di contrasto al fenomeno dello spopolamento.

Ciò vuol dire che il turismo che punta sul patrimonio storico-culturale e sulla riscoperta delle aree rurali potrebbe funzionare se venissero sfruttate nella giusta maniera piattaforme come quella della società americana, i cui effetti tangibili sulle comunità locali si riflettono nelle potenzialità di crescita dell’hospitality (nei piccoli borghi la media di posti letto disponibili per km quadrato è di 5,2) e dei settori dei trasporti e dell’intrattenimento, oltre che di quello delle agenzie di viaggio

La crescita dei piccoli comuni e delle dimore storiche

Giacomo Trovato, Country manager Airbnb Italia e sud est Europa, ha dichiarato all’ANSA che “Confrontando i dati di Airbnb di inizio 2023 con lo stesso periodo del 2019, pre-pandemia, le prenotazioni verso aree rurali e borghi sono cresciute a un tasso doppio rispetto a quelle verso le grandi città”.

Mentre al Sole 24 ore ha confermato che le richieste per le località al di fuori dei circuiti più battuti crescono molto più velocemente (75%) delle grandi città (40%).  In cima alla lista delle preferenze ci sono piccoli centri come Chiusa, in provincia di Bolzano, con una crescita in questo 2023 di oltre il 500% rispetto al 2019, ma anche Spello in provincia di Perugia con richieste in salita del 250%. Poi ancora la fiabesca Bard, il comune più piccolo della Val d’Aosta, che nel 2019 non aveva avuto nessuna prenotazione, mentre quest’anno registra flussi turistici più che importanti.

Ma è grande successo anche per le dimore storiche: le prenotazioni sono aumentate di oltre l’80% nel 2022 rispetto al 2019 e del 37% nei primi tre mesi del 2023 rispetto all’anno passato.

I desideri dei viaggiatori

Tanta voglia di piccole realtà locali da parte degli italiani, ma anche da parte dei viaggiatori stranieri. Sempre su Airbnb l’interesse per un viaggio nel Belpaese si riflette in prenotazioni che al momento sono state confermate nell’80% dei casi dagli stranieri.

Tra le componenti più apprezzate ci sono prezzo, posizione della struttura, servizi, attrazioni, ma anche l’esperienza a 360 gradi, partendo dalla possibilità di visitare destinazioni meno affollate per terminare l’avventura con addosso la sensazione di aver respirato la storia di luoghi unici.

Categorie
Borghi fiori lago Notizie Viaggi

Nel borgo vista lago sbocciano i tulipani. Ed è una meraviglia

Sono 50mila i tulipani in fiore in uno dei luoghi più belli del Lago di Garda. Siamo a Bardolino, in provincia di Verona che, a primavera, si trasforma nel paese più fiorito d’Italia.

Come ogni anno, Bardolino torna a colorarsi di mille tonalità di Tulipanomania, una bellissima iniziativa nata in collaborazione con il famoso Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più belli da visitare in Italia.

Il paese più fiorito d’Italia

Sono decine le varietà di tulipani, da quelle più comuni alle specie più rare, che abbelliscono il lungolago e le aiuole della cittadina, che con la bella stagione si riempie di turisti, anche grazie a Tulipanomania, che negli anni è diventato un vero e proprio evento, tanto da richiamare sul lago migliaia di visitatori per immortalare la fioritura.

Non solo Bardolino

Quest’anno, Tulipanomania si estende anche oltre il confine di Bardolino, nei vicini Comuni di Cisano e Calmasino. Una fioritura unica, insomma, che si estende su tutto il lungolago di Bardolino, da Punta Cornicello a Punta Mirabello fino a Lungolago Preite, ma anche in quello di Cisano e nelle aiuole di Calmasino, appunto.

Il blu dei tulipani Dutch Romance e Great Barrier Reef, l’arancio del Louvre Orange, il rosso del Family Van Eijk Mix e del Keukenhof (che prende il nome dal celebre parco olandese, il più bello del mondo), il giallo del Rainbow Parrot fino al bianco del Dream Carpet: una miriade di colori abbelliscono un angolo d’Italia che il mondo c’invidia e ogni anno con una coreografia diversa, così da attirare visitatori che già hanno potuto godere dello spettacolo dei tulipani in fiore negli anni scorsi.

Come un palcoscenico sul quale va in scena lo spettacolo più bello di sempre, così è il paese in fiore. A dirigere lo show, però, c’è solo la natura che con la sua rinascita lascia spazio a visioni memorabili che incantano i cittadini e i viaggiatori di tutto il mondo.

Un giardino romantico sul Lago di Garda

Quando pensiamo alla primavera, non possiamo fare a meno di immaginare quei campi sterminati di tulipani che si perdono all’orizzonte e che ci spingono ogni anno a raggiungere i Paesi Bassi i suoi prati in fiore.

Eppure, anche l’Italia ha sui campi di tulipani e sono bellissimi. Si tratta di giardini e parchi che si snodano nel nostro Paese, colorando tutto ciò che sta intorno. Ed è quello che sta accadendo sulla sponda orientale del Lago di Garda.

Grazie al progetto Tulipanomania, avviato da qualche anno in collaborazione con il Parco Giardino Sigurtà e al suo proprietario, Giuseppe Sigurtà, la grande bellezza del risveglio della natura viene messa a disposizione dei cittadini e di tutti i visitatori che arrivano a Bardolino.

Sulle rive del lago, infatti, è possibile ammirare i tulipani in fiore, disposti sapientemente in un’architettura naturale pensata da Giuseppe Sigurtà che ha creato uno dei giardini più romantici di tutto il Paese.

È soprattutto grazie a questo progetto che nel 2019 Bardolino ha conquistato il primato come Comune Fiorito più bello d’Italia. E a guardarlo oggi non possiamo che essere d’accordo.

Visitare il Parco Giardino Sigurtà

Ha riaperto da poco per la stagione il Parco Giardino Sigurtà, più bello che mai. Il parco ha una doppia anima: una progettazione all’italiana, caratterizzata da disegni geometrici che circoscrivono lo spazio, e una all’inglese, che si basa sull’accostamento di elementi naturali e artificiali come grotte, alberi secolari, tempietti dove, chi passeggia, percepisce una natura ordinata anche quando assume un carattere più spontaneo.

Anche a Sigurtà si possono ammirare le splendide fioriture dei tulipani (e non solo). Nel 2022 il parco si è aggiudicato il premio come “Miglior festival di tulipani 2022 al mondo”, ma già nel 2016 aveva vinto il premio per la “Fioritura più bella d’Italia” e nel 2019 la World Tulip Society gli aveva conferito il premio “World Tulip Destination Worth Travelling For” per l’eccellenza nella promozione e nella celebrazione del tulipano.

La fioritura stagionale dei tulipani a Sigurtà è la più importante del Sud Europa. Ogni primavera fioriscono oltre un milione di tulipani che, con muscari, giacinti e narcisi, colorano, nei mesi di marzo e aprile, i manti erbosi e i boschi del parco, con spettacoli floreali sempre nuovi.

Fonte: Ufficio Stampa

Il Giardino di Sigurtà
Categorie
location serie tv Luoghi da film Viaggi

“Un passo dal cielo 7”, la nuova splendida location Patrimonio Unesco

La settima stagione della fortunatissima fiction televisiva di RAI 1 “Un passo dal cielo” è ambientata ancora una volta sulle Dolomiti. Se le prime serie mostravano il lato altoatesino dei “monti pallidi” e il celeberrimo Lago di Braies, le ultime si erano spostate sul versante veneto, location dove è stata girata anche l’ultima.

La nuova location di “Un passo dal cielo 7”

Ma c’è una grossa novità in “Un passo dal cielo 7”, un paesaggio dal contorno tutto nuovo, che non ha nulla a che vedere con le Dolomiti. Nella nuova serie alcune scene sono state girate tra le dolci colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019. Un territorio talmente bello che persino la Regina Elisabetta se n’era innamorata. Il vino che beveva Sua Maestà e che, almeno finché c’era lei, veniva servito a Corte, arrivava proprio da una cantina di questa zona, che confezionava appositamente per la Royal Family graziose bottigliette da 20 centilitri di Prosecco doc. Le piccole confezioni venivano realizzate esclusivamente per Sandringham House, la residenza di campagna della Casa Reale britannica.

Un territorio, questo, che è caratterizzato da un fascino innegabile, oltre che da un enorme valore storico e culturale, attraversato da una strada, la Strada del Prosecco, appunto, che collega Conegliano a Valdobbiadene passando per vigneti, paesi e musei dedicati alla tradizione vitivinicola.

Il paesaggio dolomitico

A partire dalla sesta stagione di “Un passo dal cielo – I guardiani”, la fiction aveva traslocato dalla Val Pusteria, in Alto Adige, al Cadore, nel Veneto. Picchi di montagna che si specchiano nelle acque smeraldine dei laghetti, boschi di pini (dove vive Nathan, nel primo episodio della settimana stagione intitolato “L’uomo degli Orsi”, un uomo misterioso che vive da solo nella foresta e che scende in paese solo per vendere la selvaggina e le pelli), splendidi chalet di legno: non manca nulla per rendere l’ambiente in cui si svolgono le indagini del commissario di polizia Vincenzo Nappi, interpretato da Enrico Ianniello, e dalla sorella poliziotta Manuela (l’attrice Giusy Buscemi), una cartolina vivente.

L’ambiente naturale in cui sono state girate la sesta e la settima stagione non è molto diverso da quello delle stagioni precedenti: del resto, la natura non conosce confini. Le Dolomiti sono quelle venete. I laghi sono quello di Mosigo o Lago di San Vito in Cadore, tra Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, dove ha sede il Commissariato di Polizia guidato da Vincenzo, e la Valle del Boite.

lago-san-vito-cadore-veneto

Fonte: 123rf

Il Lago di San Vito in Cadore

E poi ci sono le iconiche Cinque Torri, nelle Dolomiti Bellunesi, simbolo di Cortina e del Passo di Falzarego. La loro inconfondibile forma le rende immediatamente riconoscibili da qualunque altra vetta o valle intorno e, soprattutto, le rende un polo d’attrazione turistico. La torre più alta della suggestiva formazione rocciosa è la Torre Grande, con i suoi 2.361 metri di altitudine, mentre le altre sono Torre Seconda, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Inglese.

Luoghi paradisiaci, insomma, ben noti agli escursionisti che sono soliti frequentare queste zone e che, camminando lungo i sentieri di montagna, si ritrovano davvero a un passo dal cielo.

Cinque Torri

Fonte: iStock

Le Cinque Torri, uno dei simboli delle Dolomiti
Categorie
linee aeree Notizie Viaggi viaggiare

I viaggiatori mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’aviazione

L’aereo è forse il mezzo di trasporto più comodo di sempre: in poche ore ci permette di arrivare da un capo all’altro del mondo, ma l’impatto ambientale di ogni volo è davvero notevole. Tra le tante iniziative volte a rendere più sostenibili i viaggi in aereo, nasce ClimOP. Il progetto europeo mira a ridurre del 75% le emissioni di CO2 entro il 2050. Per farlo, non si concentra solamente sull’innovazione in ambito aeronautico, ma soprattutto sull’organizzazione attuale dei voli, per trasformarla in ottica green. C’è però bisogno della collaborazione dei viaggiatori, e sono in molti a dichiararsi pronti a cambiare le loro abitudini per dare una mano all’ambiente.

Che cos’è il progetto ClimOP

Negli ultimi anni, è in corso una vera e propria rivoluzione green nel campo dell’aviazione. Ci sono compagnie aeree che spiccano per le loro politiche ecosostenibili, tra cui ad esempio Lufthansa che ha recentemente introdotto le sue Green Fares, tariffe volte a compensare le emissioni di carbonio. E la tecnologia avanza, rendendo possibile pensare ad un futuro in cui gli aerei saranno alimentati a idrogeno, azzerando così la loro impronta di CO2. Ma c’è bisogno di tempo, e intanto possiamo fare un passo avanti tutti insieme cambiando semplicemente un po’ le nostre abitudini di viaggio.

A rivelarci in che modo è ClimOP, il nuovo progetto europeo che ha come obiettivo la riduzione del 75% delle emissioni di CO2 e del 90% delle emissioni di NOX entro il 2050. Mentre attendiamo che nuove strategie e tecnologie sempre più all’avanguardia facciano il loro debutto sul campo, possiamo infatti adottare semplici misure che possono mitigare gli effetti dell’inquinamento prodotto dal traffico aereo. Certo, c’è bisogno della collaborazione dei viaggiatori, che dovrebbero essere disposti ad accettare un diverso sistema organizzativo. A quanto pare, in tanti sono pronti a fare propri dei piccoli ma importantissimi cambiamenti nel loro modo di volare, per viaggiare in modo responsabile.

Come cambieranno le abitudini dei viaggiatori

Nell’ambito del progetto ClimOP, è stato effettuato un sondaggio tra i passeggeri europei tra i 18 e i 44 anni, con una formazione scolastica avanzata e una posizione economica media, per analizzare le loro abitudini di viaggio e le loro opinioni in merito ad alcuni cambiamenti per rendere i voli più sostenibili. È emersa una grande disponibilità sia nel pagare tariffe maggiori che nel sopportare piccoli disagi, se l’obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale dei viaggi aerei. Ad esempio, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di essere pronta a spendere dal 25% al 50% in più per voli a corto o lungo raggio.

Ben due terzi di essi, inoltre, hanno affermato di essere favorevoli ad aumentare il tempo di volo (sino al 20% per il corto raggio e sino al 16% per il lungo raggio). Anche la possibilità di fare più tappe per raggiungere la destinazione finale è ben vista: questa è anche l’opportunità di scoprire nuove località che solitamente vengono solo sorvolate, e che quindi non sono affollate. Molti passeggeri sono anche disposti ad avere una minor scelta di voli, permettendo così alle compagnie aeree di diminuire la frequenza dei collegamenti. Al contempo, potrebbero optare per aerei più grandi e farli muovere solamente quando sono al completo.

Ciò su cui invece molti intervistati non sono d’accordo è una maggior limitazione sui bagagli: questo è da sempre un punto debole, visto che già molti vettori (soprattutto tra i low cost) richiedono dimensioni e peso ridotti per il bagaglio a mano e per quello in stiva. Infine, la maggior parte dei viaggiatori è disponibile a firmare una petizione per far sì che aumentino i voli a bassa emissione di CO2, così come a scegliere il loro prossimo viaggio aereo in base alla reputazione climatica della compagnia e del volo stesso.

Categorie
Idee di Viaggio Nord America Texas Viaggi

Esiste un piccolo villaggio dall’altra parte del mondo che è la Capitale dei cowboy

Se subite il fascino dei cowboy e conoscete a memoria tutti i film western prodotti negli ultimi due secoli, allora, un viaggio in questo delizioso e piccolo villaggio vi sorprenderà.

Ci troviamo in Texas, nell’Altopiano di Edwards e a circa 70 chilometri dal centro di Sant’Antonio. È qui che esiste un nucleo urbano abitato da appena 900 anime. Il suo nome è Bandera, eppure nonostante i piccoli numeri che appartengono alla località, per dimensioni e abitanti, il villaggio è conosciuto in tutto il mondo.

Il motivo? Bandera è considerata la Capitale mondiale dei cowboy. Un viaggio qui, tra ranch, cavalli, eventi e rodei, vi catapulterà, come per magia, in un’altra epoca. Quella che vi permetterà di perdervi e immergervi in un suggestivo film western. Pronti a partire?

Benvenuti a Bandera, la Capitale mondiale dei cowboy

Organizzare un viaggio in Texas è sempre un’ottima idea. Il grande Paese degli Stati Uniti, infatti, è caratterizzato da un fascino senza tempo che non conosce eguali. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dall’esplorazione dei deserti, delle pinete e del Rio Grande, passando per la storia, le tradizioni e la cultura musicale che appartiene a Austin, la sua capitale.

Ma è allontanandoci dai sentieri più battuti dal turismo di massa che è possibile raggiungere un luogo sconosciuto ai più. Si tratta di un piccolo villaggio situato sulla curva del fiume Medina, e a meno di 100 chilometri dalla città di Sant Antonio. È proprio qui che, nel XIX secolo, fu realizzato l’insediamento urbano dopo la conquista del territorio. A causa di numerose alluvioni che si sono susseguite nel tempo, però, molte persone hanno scelto di lasciare questo luogo per trovare fortuna altrove.

Tuttavia, coloro che sono rimasti, oggi meno di mille, hanno scelto di preservare la memoria storica del villaggio, trasformando Bandera nella Capitale mondiale dei cowboy. A rimarcare questo titolo ci pensa un monumento di bronzo situato nel cuore del nucleo urbano e dedicato ai campioni nazionale di rodeo che considerano questo luogo come la loro casa.

Bandera

Fonte: 123rf

Bandera

Come vivere un’esperienza da vero cowboy

Sono diversi i luoghi del mondo da raggiungere per tutti gli appassionati del filone western, quello che narra le avventure di cowboy, cacciatori di frontiera e fuori legge in lotta tra loro per la conquista dei territori. Ma se è un’avventura da vero cowboy che volete vivere durante il vostro prossimo viaggio, allora, dovreste davvero raggiungere Bandera.

I motel in strada e le guest house nei ranch sono sicuramente i migliori alloggi in cui sostare per immergersi nell’atmosfera dei tempi passati e mai dimenticati. Ma di cose da fare e da vedere nel centro abitato e nei suoi dintorni ce ne sono davvero tantissime.

Imperdibile, per gli amanti della natura, è l’Hill Country State Natural Area, un parco naturale che si estende su 2000 acri di terreno e che ospita canyon e colline. Qui è possibile anche campeggiare e trascorrere del tempo immersi nella natura.

Ovviamente, per vivere un’avventura da vero cowboy, non possono mancare le passeggiate a cavallo. Bandera è piena di maneggi, punti di partenza perfetti per escursioni incredibili nel villaggio e nei suoi dintorni.

Raggiungere la Capitale mondiale dei cowboy vi permetterà, inoltre, di assistere a un rodeo. Gli spettacoli vengono organizzati tutti gli anni e in diversi periodi e si alternano a quelli del sabato pomeriggio che intrattengono gli abitanti del villaggio e i turisti curiosi.

Imperdibile è anche il Western Trail Heritage Park, l’area dedicata alla fondazione del nucleo urbano e a tutti i cowboy che di qui sono passati, e che hanno contribuito a rendere Bandera la Capitale mondiale dei cowboy.

Bandera, Capitale Mondiale dei Cowboy

Fonte: 123rf

Bandera, Capitale mondiale dei cowboy
Categorie
Amsterdam capitali europee Europa Idee di Viaggio luoghi misteriosi Olanda Viaggi

Il piccolo villaggio sull’acqua che sembra uscito da una fiaba

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, lo sanno bene tutti quei viaggiatori che proprio quando credono di aver visto tutto di una determinata destinazione, tornano a incantarsi grazie alla scoperta di inedite e straordinarie meraviglie.

Spesso, infatti, è proprio lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa che possiamo scoprire nuove bellezze, quelle che spesso si nascondono all’ombra dei luoghi iconici e dei monumenti più celebri delle città e dei Paesi che visitiamo.

E capita anche ad Amsterdam che, allontanandosi di qualche chilometro dalla capitale dei Paesi Bassi, è possibile raggiungere un luogo incantato. Un piccolo villaggio sospeso sull’acqua che sembra uscito da una fiaba e che vi farà sentire i protagonisti di un racconto magico. Pronti a partire?

Benvenuti a Giethoorn, la Venezia dei Paesi Bassi

Non ci sono macchine, traffico e caos, non ci sono neanche le strade. Ma c’è l’acqua, quella che compone un dedalo di canali sul quale il villaggio sembra magicamente sospeso. Ci troviamo a Giethoorn, in un pittoresco paesino interamente pedonale situato nella provincia olandese dell’Overijssel.

Basta allontanarsi dalle meraviglie della capitale, quelle che attirano ogni giorno migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, per raggiungere questo luogo incantato. Giethoorn, infatti, è situato ad appena poco più di 100 chilometri da Amsterdam.

I motivi per raggiungere questo villaggio sono diversi, molti dei quali sono intuibili proprio ammirando le fotografie che ritraggono questo gioiello della provincia dell’Overijssel. Giethoorn, infatti, è un luogo incantato che grazie alle sue forme, ai lineamenti e ai colori evoca tutti gli scenari che appartengono all’immaginario favolistico.

Non solo i canali, che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “Venezia dei Paesi Bassi”, ma anche i suoi numerosi ponti, quelli da attraversare per ammirare scorci mozzafiato, le case con i tetti di paglia risalenti al XVIII secolo e i viali alberati.

Giethoorn, un villaggio da fiaba a pochi chilometri da Amsterdam

Fonte: 123rf

Giethoorn, un villaggio da fiaba a pochi chilometri da Amsterdam

Come visitare il paese delle fiabe

A Giethoorn, dicevamo, non ci sono strade. Gli abitanti del villaggio, poco più di 2000 anime, si spostano in barca, a piedi e in bicicletta, e sono questi i modi che i viaggiatori hanno a disposizione per esplorare il territorio.

Il modo migliore per raggiungere questo paese delle fiabe è proprio partendo da Amsterdam, organizzando una gita di un giorno o trascorrendo qui l’interno weekend, in auto o con i treni che ogni giorno partono dalla stazione centrale della città.

Una volta arrivati sul posto, potrete immergervi in un’atmosfera surreale e sospesa nel tempo che parla di bellezza e di magia. Lo scenario, caratterizzato da case colorate, giardini, parchi e sentieri alberati attraversati dai canali, è davvero suggestivo. Il consiglio è quello di andare alla scoperta del villaggio facendo un giro in barca, così da poter ammirare il paesaggio in movimento.

Immancabili, però, sono le passeggiate, a piedi o in bicicletta. A Giethoorn, come nel resto dei Paesi Bassi, esistono diverse piste pedonali e ciclabili che permettono di attraversare il villaggio e la campagna circostante. Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno per esplorare questo luogo, solo così potrete toccare con mano la magia che lo caratterizza e sentirvi i protagonisti di una fiaba straordinaria.

Giethoorn, la "venezia dei Paesi Bassi"

Fonte: 123rf

Giethoorn, la “Venezia dei Paesi Bassi”
Categorie
Cammini Notizie Viaggi viaggiare

In Italia nascono 35 cammini religiosi: quali sono

Fare trekking lungo antichi cammini, seguendo le orme di grandi personaggi di fede che hanno lasciato tracce indelebili: è un’esperienza meravigliosa e tutta da vivere, soprattutto ora che ci prepariamo al Giubileo 2025. Per questo, il Ministero del Turismo ha deciso di catalogare i più suggestivi cammini religiosi italiani, per regalare ai turisti l’opportunità di fare escursioni lungo i tracciati di un passato lontanissimo nel tempo. Per il momento, sono ben 35 gli itinerari raccolti. Andiamo alla loro scoperta.

Turismo slow: i cammini d’Italia

Passeggiare indietro nel tempo, ammirando i segni lasciati da secoli di storia, è un’avventura che attira un sempre maggior numero di turisti: la voglia di concedersi una vacanza slow, a contatto con la natura, sembra crescere di anno in anno, soprattutto dopo la pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi mesi. Nel nostro Paese, l’offerta è davvero molto ampia. Ci sono tantissimi cammini tra cui scegliere, da quelli in alta montagna ai più semplici, perfetti persino per le famiglie. Sono molti anche i progetti volti a valorizzare questi itinerari, per far sì che non si perdano nel nulla, trascinando via con sé antiche testimonianze.

In occasione del Giubileo 2025, nasce così il Fondo per i Cammini Religiosi: l’iniziativa del Ministero del Turismo vuole non solo dare nuovo lustro ai sentieri spirituali d’Italia, ma anche stanziare i soldi necessari per lavori d’intervento sui percorsi stessi e sulle strutture pubbliche che sorgono lungo gli itinerari, creando luoghi di sosta, permanenza e svago per i pellegrini in viaggio. Per iniziare, sono stati individuati ben 35 cammini religiosi, alcuni già molto noti, altri decisamente meno conosciuti e assolutamente da scoprire.

I 35 cammini religiosi italiani

Sono molti i cammini religiosi che attraversano il nostro Paese, affrontando panorami meravigliosi. È il caso del Cammino di San Francesco di Paola, che si snoda in Calabria per ben 112 km, tra natura e bellissimi santuari, o del Cammino di San Giacomo in Sicilia, che invece collega Caltagirone al piccolo borgo di Capizzi, nell’entroterra isolano. Alcuni sentieri valicano i confini regionali, come il Cammino della Pace, che si dipana tra Abruzzo, Molise e Puglia, o il Cammino del Perdono – Sui passi di Celestino, che prevede diversi itinerari in tutto il centro Italia.

A cavallo tra Umbria e Lazio, il Cammino di San Benedetto segue le tracce di uno dei personaggi più importanti e spirituali di tutti i tempi. Mentre è nelle Marche che il Cammino dei Cappuccini ci permette di scoprire i luoghi simbolo che hanno segnato la nascita dell’ordine di frati. Ci sono poi itinerari che portano alla scoperta di splendidi edifici di culto, come quello dedicato al Santuario Madonna del Carmelo o la Via dei Santuari Mariani nell’Anello del Nisi, in provincia di Messina. Ecco l’elenco completo dei 35 cammini religiosi italiani.

  • Cammino di San Francesco di Paola
  • Cammino di San Giacomo in Sicilia
  • Santuario Madonna del Carmelo
  • Cammino della pace
  • Via Romea Germanica
  • Cammino dei Cappuccini
  • Cammino di San Benedetto
  • Cammino di San Vili
  • Cammino del Perdono – Sui passi di Celestino
  • Cammino di San Colombano
  • Via dei Santuari Mariani nell’Anello del Nisi
  • Sentier Transfrontalier
  • Cammino di Santu Jacu
  • Romea Strata
  • Via Francigena
  • Via Francigena Renana
  • Cammino di don Tonino
  • Cammino del Salento
  • Via di Francesco nel Lazio
  • Cammino di San Giorgio Vescovo
  • Cammino Materano – Sei vie di fede nel Sud Italia
  • Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna
  • Cammino Francescano della Marca
  • Cammino dei Protomartiri Francescani
  • Cammino minerario di Santa Barbara
  • Via di Francesco per Gerusalemme
  • Sentiero dei Fioretti
  • Di qui passò Francesco… con le ali ai piedi
  • Cammino di Oropa
  • Cammino di San Nilo
  • Cammino di San Bernardo delle Alpi
  • Cammino di San Carlo
  • Cammino di San Pellegrino
  • Cammino di Hasekura e dei martiri giapponesi
  • Cammino di San Bartolomeo
Categorie
Irlanda Del Nord location serie tv Luoghi da film Viaggi

Le location in Irlanda di “Dungeon & Dragons – L’onore dei ladri”

Quando in un film si vedono paesaggi naturali incontaminati, selvaggi e primordiali, spesso significa che ci troviamo in Irlanda. Ed è il caso anche delle location dove è stato girato il film fantasy “Dungeon & Dragons – L’onore dei ladri”, che vede tra i protagonisti anche Hugh Grant e Chris Pine, ambientato in particolare nell’Irlanda del Nord.

Le location irlandesi di “Dungeon & Dragons”

La bellezza incontaminata dell’Irlanda del Nord e il suo patrimonio storico-culturale si sono prestati benissimo alla ricostruzione dell’atmosfera fantasy del film.

Tollymore Forest Park, set del “Trono di spade”

Tra le location più riconoscibili c’è Tollymore Forest Park, il primo parco forestale dell’Irlanda del Nord non lontano da Belfast, che copre un’area di quasi 630 ettari ai piedi delle Mourne Mountains. Regala delle spettacolari vedute sui pendii verdeggianti e selvaggi e sul mare di Newcastle.

Questo luogo era già apparso sul piccolo schermo. L’ingresso principale del parco, infatti, è stato usato come location per il cancello d’entrata del castello di Grande Inverno (o Winterfell) in “Game of Thrones”, sede di Casa Stark e capitale del Regno del Nord.

Tollymore-Forest-Park-Irlanda

Fonte: 123rf

L’ingresso del Tollymore-Forest Park in Irlanda del Nord

Castle Ward o “Grande Inverno”

Altro luogo ben riconoscibile per chi è stato in Irlanda è Castle Ward, l’insolita casa padronale del XVIII secolo con la doppia facciata, al centro di un parco che si affaccia su Strangford Lough, nella Contea di Down, nell’Irlanda del Nord. Anche questo luogo è stato già usato per rappresentare Grande Inverno nel “Trono di spade”.

Il fiabesco Myra Castle

La tenuta un tempo comprendeva una segheria ad acqua, un mulino e un’aia. I visitatori oggi possono passeggiare tra giardini, boschi ombreggiati e il litorale di Strangford Lough. Ci sono anche 32 km di sentieri da esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo.

Un altro luogo usato come set di “Dungeon & Dragons” è Myra Castle, a circa 6 km da Downpatrick, sempre nella Contea di Down. Si tratta di un’altra tenuta fiabesca che risale al 1884, con un parco e degli splendidi giardini. A evocare un’atmosfera d’incanto contribuiscono piante secolari, una terrazza balaustrata, un chiosco estivo Mogul, un giardino recintato, impreziosito dai resti di Walshestown Castle (XVI secolo), un ruscello, uno stagno, una serra e una casetta con giardino.

Il Castello di Carrickfergus

“Dungeons & Dragons” è stato girato in un altro castello, quello di Carrickfergus. Si tratta di un maniero di origini normanne, situato nell’omonima località della Contea di Antrim, sulla costa settentrionale del Belfast Lough. Il suo avventuroso passato è perfettamente in linea con il film: assediato da scozzesi, irlandesi, inglesi e francesi, il castello svolse un importante ruolo militare fino al 1928 ed è una delle strutture medievali meglio conservate d’Irlanda. Da più di 800 anni, si profila imponente all’orizzonte sia che ci si avvicini via terra, via mare o via aerea. Attualmente, ospita esposizioni storiche e cannoni dal XVII al XIX secolo.

castello-Carrickfergus-irlanda

Fonte: 123rf

Il Castello di Carrickfergus in Irlanda

Tra i castelli usati come set ci sono anche le rovine di Dunseverick Castle, che sormontano in modo scenografico uno sperone di roccia ricoperto da un verde manto che sembra gettarsi nell’Atlantico.

Dormire a Glenarm Castle

Un altro palazzo storico bellissimo dove è stato girato il film è Glenarm Castle & Garden, vicino a Belfast. Si tratta di un piccolo gioiello, autenticamente rustico, dove è anche possibile soggiornare. Si può dormire, infatti, nella Barbican Gate (la torretta), nella quale è stato ricavato un grazioso appartamento con terrazza che dà sul castello (ancora abitato dai proprietari) e sulla costa della Contea di Antrim. Splendido è anche il giardino risalente alla seconda metà del XVIII secolo.

Glenarm-Castle-irlanda
Glenarm Castle nella Contea di Antrim, in Irlanda

La natura irlandese

Ci sono anche tanti luoghi naturali dell’Irlanda del Nord usati come set del film. Tra questi, Hen Mountain, una zona montuosa dalla particolare conformazione rocciosa che fa parte delle spettacolari Mourne Mountains. Poi c’è Castlewellan Forest Park, una bellissima area verde considerata l’arboreto dell’Irlanda del Nord: all’interno non manca un castello e un labirinto. Un luogo assolutamente affascinante è l’imponente scogliera di Fair Head, alta duecento metri e lunga ben 5 km.

Fair-Head-Irlanda

Fonte: 123rf

Le scogliere di Fair Head in Irlanda

Altra location è Lough Neagh, il lago d’acqua dolce più grande dell’isola d’Irlanda che si trova proprio nel centro dell’isola.

Una piccola baia contornata da rocce che emergono aguzze dall’acqua turchese e che sembrano essere parte di un enorme scheletro di dinosauro, tra le quali s’insinua un porticciolo: così si presenta dall’alto Ballintoy Harbour, lungo la Causeway, un luogo visto anch’esso in “Game of Thrones”. Il colpo d’occhio, man mano che ci si avvicina, percorrendo le strette curve della stradina che portano alla baia, è notevole: il colore dell’acqua, il disegno degli scogli, l’azzurro del cielo, la vista su Sheep Island, uno spettacolo autentico.

ballington-harbour

Fonte: 123rf

Ballington Harbour in Irlanda

I Titanic Studios di Belfast

L’ultimo capolavoro cinematografico della Paramount ha sfruttato, per le scende girate negli interni, i teatri di posa Titanic Studios di Belfast, uno dei più grandi studi cinematografici d’Europa, utilizzato da grandi produzioni a partire dalla saga del “Trono di spade”.

Gli Studios e le strutture di post-produzione sono parte del Media Campus del Titanic Quarter, uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana d’Europa di un’area di lungomare. Sorto su 75 ettari di un ex cantiere navale, ha visto nascere non solo gli studi cinematografici, ma anche un parco scientifico, un campus universitario, appartamenti residenziali, negozi, hotel, valorizzando anche storici monumenti marittimi. Fulcro di questa vasta area della capitale dell’Irlanda del Nord è il museo Titanic Belfast, recentemente riaperto dopo un’importante opera di restyling.