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Un archeologo dilettante ha fatto una scoperta straordinaria

Al posto giusto nel momento giusto“, sembrano quelle situazioni da film e invece succedono anche nella vita reale. O almeno questo è quanto accaduto a un archeologo dilettante che, durante una delle sue uscite, ha fatto una scoperta straordinaria e sulla quale aleggiano diversi misteri.

Bubendorf, il luogo del ritrovamento

Un ritrovamento che ha avuto luogo, in realtà, durante gli ultimi mesi del 2021 ma che è stato reso noto soltanto nelle ultime ore per motivi di riservatezza e per esplorare tutta la zona circostante al luogo del rinvenimento: Bubendorf, non lontano dal Castello di Wildenstein.

Bubendorf si trova in Svizzera, un comune del Canton Basilea Campagna, nel distretto di Liestal. Una zona nota per il quasi totale incontaminato paesaggio naturale fatto di oltre 1.000 km di sentieri escursionistici. E proprio qui, il 6 settembre scorso, Daniel Lüdin, un archeologo volontario e dilettante, stava passeggiando con il suo metal detector quando lo ha sentito suonare e si è ritrovato di fronte a un “tesoro”.

La scoperta di Daniel Lüdin

Durante la sua perlustrazione, e non appena il dispositivo ha rilevato qualcosa di consistente, Lüdin ha iniziato a scavare portando alla luce diverse monete romane e alcuni frammenti di ceramica. Nel dettaglio: ha trovato sotto il terreno, addossato ad alcune pietre con andamento regolare, un vaso di ceramica contenente ben 1290 monete del  IV secolo -soprattutto di rame.

Dopo aver esaminato il ritrovamento, gli archeologi sono rimasti doppiamente sorpresi: un pezzo di cuoio divideva le monete in due parti, una situazione strana se si pensa all’epoca in cui furono nascoste. Tesori del periodo tra il 332 e il 335 d.C., infatti, sono poco noti.

Realizzate con una lega di rame e una minima quantità di argento, avevano, probabilmente, un basso potere d’acquisto. Questo perché l’inflazione imperava durante l’epoca di Costantino il Grande, dal cui regno – come rivela la goffratura – risalgono le monete.

Dagli studi è emerso che il valore del “tesoretto” corrispondeva a circa due mesi di guadagno di un soldato dell’epoca. Ma se il loro valore nominale è piuttosto modesto, il loro valore scientifico è “incommensurabile“, come ha assicurato l’archeologo cantonale Reto Marti.

Tuttavia, al ritrovamento non è possibile attribuire un reale corrispettivo in denaro. “Le monete in realtà non sono vendibili, farlo sarebbe illegale“, ha spiegato Marti.

Gli altri misteri legati a questa scoperta

I misteri legati a questa scoperta fortuita non sono finiti qui. Ci si domanda, infatti, il motivo per il quale queste monete siano state sepolte. In tempi di crisi economiche e guerre civili, in epoca tardo romana, molte persone usavano sotterrare i loro oggetti di valore per proteggerli.

Ma nonostante ciò, sono praticamente inesistenti i tesori di questo tipo risalenti all’intero impero romano, visto che il periodo è stato caratterizzato da sostanziale stabilità politica.

Ci si chiede, inoltre, cosa sorgesse in quell’area. Un tempietto? Un’edicola religiosa sotto la quale fu creato il deposito di monete? Al momento non è possibile avere risposte. Sono necessarie ulteriori letture dei materiali che giacciono nell’area dello scavo.

Per ora, quel che ci è dato sapere è che: “Forse le monete erano conservate in una specie di santuario o sacrificate agli dei“, o almeno questo è quanto ipotizzano gli archeologi.

Castello di Wildenstein scoperta

Il Castello di Wildenstein nei pressi del ritrovamento

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Incastonata tra le Alpi c’è una città da fiaba sospesa sull’acqua

La chiamano La perla delle Alpi, perché in effetti a guardarla bene sembra davvero un gioiello prezioso. Si tratta di Annecy, la cittadina situata nel cuore della regione Alvernia-Rodano-Alpi e incastonata in una cornice suggestiva che riporta alla mente l’immaginario favolistico.

C’è chi l’ha ribattezzata la Venezia francese, perché in effetti quei canali che attraversano la città e che riflettono le ombre delle case e degli edifici che brillano al sole, ricordano la nostra meravigliosa laguna.

Le acque dolci, limpide e cristalline da una parte, e le montagne della regione alpina francese che si stagliano contro il cielo, rendono il capoluogo dell’Alta Savoia uno dei luoghi più suggestivi del Paese. Una cartolina da fiaba tutta da vivere e immortalare.

Annecy

Annecy

Un luogo da fiaba: benvenuti ad Annecy

Situata tra le alte colline e le montagne pre alpine, al confine con la Valle d’Aosta, Annecy è un luogo da favola che ogni anno accoglie visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Vengono qui per conoscere i segreti del centro storico, per fare gite in barca o in battello e per ammirare le splendide montagne di Semnoz e Tournette che fanno da sfondo a questa cartolina.

La città dell’Alta Savoia si snoda per 13 chilometri quadrati nei pressi del lago omonimo. Un bacino di origine glaciale conosciuto per le sue acque pulite, limpide e chiare all’interno delle quali si specchiano le montagne circostanti.

Non è solo la scenografia naturale a incantare e ad attirare i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, ma anche il prezioso patrimonio artistico, culturale e storico che appartiene al territorio. Annecy, infatti, conserva la storia dei Conti di Savoia e dei Conti di Ginevra, che la scelsero come residenza prima del 1980, quando questa fu annessa alla Francia per volontà di Napoleone III.

Ecco quindi che architetture caratteristiche dominano suggestivamente il centro storico che si snoda tra strade acciottolate, edifici colorati e strutture medievali, mentre tutto intorno i canali regalano sorprendenti giochi di luci riflesse quando splende il sole.

Annecy

Annecy

Dalla città vecchia ai suggestivi dintorni

Non basta un giorno per scoprire tutta la bellezza di Annecy, perché sono tanti i tesori nascosti tra le strade e i vicoli, tra i ponti, i canali e gli angoli nascosti. E poi ci sono gli scorci, quelli meravigliosi davanti ai quali innamorarsi, quelli da immortalare in istantanee di grande bellezza. Come quelle da scattare dal Palais de I’Île, situato proprio all’incrocio dei due canali che attraversano il centro storico e che sfociano poi nell’omonimo lago.

La città vecchia di Annecy, poi, è una vera meraviglia, un tripudio di storia e cultura che esplode proprio tra le case colorate, gli edifici, i ristoranti e i piccoli negozi che si susseguono uno dopo l’altro e che raccontano la vita degli abitandi della città. Qui è possibile vedere i due canali, Le Port e Le Canal du Vassé, che attraversano la città e che gli hanno dato l’apellativo di Venezia Francese.

Ovviamente, il Lago di Annecy è una tappa imprescindibile in questo viaggio. Con le sue acque azzurre, che sembrano aver rubato il colore dal cielo terso, crea un ambiente favolistico e quasi surreale. Nei dintorni del lago è possibile dedicarsi a a passeggiate per scoprire gli scorci naturali più suggestivi di tutto il territorio.

Non mancano poi le escursioni nei dintorni, come quella al Semnoz che consente di attraversare gli straordinari paesaggi alpini che circondano tutta la città. Salire in cima, poi, permette di godere dello splendido panorama sul lago e su Annecy.

Annecy

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Weekend di offerte low cost per volare i prossimi due mesi

Per tutto il weekend di Pasqua, si possono prenotare voli Ryanair a 4,99 euro (a tratta) per volare a maggio e giugno. Tantissime le offerte e tantissime le destinazioni in Italia e in Europa.

L’offerta scade alla mezzanotte del 17 aprile e, se non avete trovato una sorpresa soddisfacente nell’uovo di Pasqua, potete pensarci da soli e farvi un regalo. I viaggi sono il dono più bello che si possa fare a qualcuno, quindi fate felici anche i vostri cari regalando loro una vacanza, senza svenarvi.

Primo sole in Sardegna

La Sardegna è la meta migliore per i mesi di maggio e giugno. Ci sono voli a 4,99 euro per Cagliari, per esempio, dove si hanno più chance di trovare già un bel caldo. Cagliari è una base strategica per visitare le spiagge più belle della Sardegna del Sud. Una fila di spiagge occupa un’area rigorosamente protetta con dune di sabbia e ginepri millenari, che portano i nomi di Cala Campana, Su Giudeu e Cala Cipolla.

Raggiungendo Capo Spartivento, che regala un panorama mozzafiato verso il mare, si arriva a un vecchio faro del 1864, il primo in Italia a essere stato trasformato in una luxury guesthouse. E poi c’è Teulada. Adagiata su un fondovalle, racchiusa dai rilievi incontaminati, è nota per gli scenari costieri di impareggiabile bellezza, dove gli strapiombi si alternano a cale di sabbia caraibica. Come la Tuerredda, inserita tra le dieci spiagge più belle della Sardegna e per anni votata come più bella d’Italia.

Se non si può andare al mare, allora a pochi chilometri da Cagliari, percorrendo la bellissima strada panoramica (SS 19) in direzione Sud-Ovest, si trova Pula, una delle maggiori località turistiche della Sardegna, conosciuta per le bellissime spiagge, ma anche per le attrazioni archeologiche e culturali che, da anni, richiamano un numero sempre maggiore di turisti. Il paese ospita un piccolo museo archeologico che raccoglie i reperti punico-romani del vicino sito archeologico di Nora, considerata la più antica città dell’isola, la cui visita è d’obbligo.

E poi c’è il fascino rimasto pressocché intatto di Cagliari. L’architettura è tuttora invariata, ma rinnovata è sicuramente la scena gastronomica cittadina, che vede nuovi giovani talenti sperimentare con gli ingredienti locali – pesce, carne, formaggi – abbinamenti originali e mitteleuropei. Il Capoluogo sardo è la città perfetta dove trascorrere una vacanza all’insegna del relax, senza farsi mancare nulla, dalle librerie ai musei, dallo shopping al mare. Bellissimo anche qui.

La Tuerredda a Teulada, nel Sud della Sardegna

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In Italia c’è un eden tropicale sospeso tra cielo e acqua

Sospeso tra il cielo terso e le acque cristalline di uno dei laghi più belli del BelPaese, si apre questo paesaggio silente, suggestivo e incantato. Un eden tropicale dove convivono, in perfetto equilibrio, piante rare e fiori esotici, splendidi pavoni e pappagalli colorati, insieme a fagiani di diverse specie. Ci sono anche le camelie che, insieme ai rododendri, ai cedri e ai limoni creano un paesaggio inedito e fuori dall’ordinario. Un paradiso terrestre che sembra trasportare in mondi lontani e sconosciuti e che invece si trova qui, tra le meraviglie del nostro stivale.

Ci troviamo al cospetto delle Isole Borromee sul Lago Maggiore, un arcipelago situato nel golfo omonimo che comprende in tutto tre isole, un isolotto e uno scoglio che incantano da sempre per la grande bellezza che preservano. Ma una, più di tutte, ha l’onere e l’onore di ospitare quello che forse è il giardino botanico più bello del mondo.

Accessibile in traghetto da Stresa, Isola Madre è un luogo onirico caratterizzato da colori straordinari e profumi inebrianti. Ospita un giardino che parla di passato, presente e futuro, e lo fa attraverso l’eleganza, la bellezza e una cura minuziosa che viene perpetuata da secoli.

Isola madre

Isola madre

Isola Madre: il giardino botanico

Allo scrittore francese Gustave Flaubert è bastato guardare l’Isola Madre, col suo patrimonio botanico unico, per descriverla come il luogo più voluttuoso visto al mondo. E in effetti quell’eden tropicale che abbraccia lo sguardo dei visitatori incanta e stordisce tutti i sensi celebrando la grande bellezza della natura.

L’attuale Parco Botanico dell’Isola Madre, che segue i dettami dei giardini all’inglese, è stato realizzato tra la fine del 700 e i primi anni dell’800 per volere del conte Vitaliano Borromeo. Il suo aspetto originario è stato mantenuto nei secoli e il giardino è diventato con il tempo meta imprescindibile di personaggi illustri come scrittori, artisti e imperatori.

Da quel momento è diventato la casa di piante, fiori e alberi provenienti da tutto il mondo, e suddivisi in diversi giardini, che qui hanno trovato l’habitat ideale grazie alle temperature miti e favorevoli.

I colori più belli della natura qui esplodono durante ogni stagione dell’anno e fanno da cornice ai boschetti e agli agrumi che si snodano tutto intorno, e agli alberi che svettano verso il cielo. Il risultato è un paesaggio onirico e quasi magico ottenuto dal lavoro sapiente di esperti giardinieri che, da anni e giorno dopo giorno, si prendono cura di tutti gli esemplari presenti nel giardino.

A completare la visione da sogno che il parco botanico offre ci pensano gli animali che qui vivono e passeggiano in libertà. Fanno capolino, dai cespugli e dai fiori, fagiani di diverse specie, pappagalli e meravigliosi pavoni.

Isola madre

Isola madre

Dall’antico cipresso alle protee: il giardino più bello del mondo

Una passeggiata all’interno del Parco Botanico dell’Isola Madre può trasformarsi in una vera e propria esperienza sensoriale, un viaggio intorno al mondo che passa per la visione di esemplari vegetali provenienti da ogni dove. Dai boschi di bambù a quelli di magnolie, passando per le fioriture di glicine e per i filari di agrumi che si perdono a vista d’occhio.

Ci sono le ninfee e i fiori di loto che danno vita a una sogno orientale e poi, ancora, le fioriture primaverili che incantano come solo loro sanno fare. Tra gli esemplari più rari e suggestivi troviamo le protee, fiori preistorici e simbolo del Sudafrica, che si snodano su una grande terrazza mettendo in scena una bellezza rara e indescrivibile.

Al centro del giardino campeggia il Palazzo Borromeo, un edificio costruito nel XVI secolo sui resti dell’antica Chiesa dedicata a San Vittore. I suoi interni, oggi aperti al pubblico, sono stati riportati al loro antico splendore grazie alla ricostruzione di arredi tipici dell’epoca.

Ed è proprio sul palazzo che ombreggia, imponente e maestoso, il più grande e antico esemplare europeo di cipresso portato qui nel 1862 dall’Himalaya, che sembra vegliare sull’isola e su tutte le sue meraviglie.

Isola Madre

Isola Madre

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Weekend e ponti nella città più romantica del mondo

Se doveste pensare alla città più romantica del mondo quale vi verrebbe in mente? Non può essere che lei. La città dei ponti e del lungofiume dove passeggiare la sera alla luce fioca dei lampioni. La città dei giardini e dei vicoletti dove perdersi. La città dei ritratti fatti in strada da un artista col basco nero in testa o dove sfogliare un vecchio libro da una bancarella. La città dove sedersi al tavolino di un bistrot e dove affacciarsi alla finestra dell’hotel per ammirarne i tetti di ardesia nera.

È la città dell’amore, insomma, romantica per chi è già innamorato e complice di nuovi innamoramenti per chi non lo è ancora.

L’offerta low cost

Stiamo parlando di Parigi, naturalmente, e merita un viaggio. Specie ora che ci sono delle nuove promozioni per raggiungerla in treno con il TGV. Fino al 24 aprile, i viaggiatori in partenza da Milano e Torino verso Parigi possono beneficiare di una promozione speciale acquistando un biglietto a 39 euro, per viaggiare tra il 9 maggio e l’11 ottobre 2022.

Chi viaggia con i bambini dai 4 agli 11 anni compiuti può approfittare di uno sconto del 50%. Per i bambini che hanno meno di 4 anni è previsto un prezzo speciale di 9 euro oppure è gratuito ma senza posto assegnato.

I luoghi dell’amore

Parigi ha fatto da sfondo a tante storie d’amore celebri, su quel Pont-Marie, anche conosciuto come “ponte degli innamorati”, che collega l’île Saint-Louis al quai dell’Hôtel-de-Ville nel IV arrondissement, o sotto il più recente “mur des je t’aime”, il “muro dei ti amo” nel quartiere di Montmartre.

Ma i motivi per andare a Parigi sono sempre tanti. E tante sono le novità in città per chi non la visita da almeno due anni.

Come in “Emily in Paris”

Se siete fan della serie Tv Netflix, uscita in pieno lockdown (e in arrivo a breve con la terza e quarta stagione), forse non avete ancora avuto occasione di vedere le location dove è stata girate e non potete perdervi un tour proprio adesso. Si parte da place de l’Estrapade nel V arrondissement dove si trova l’appartamento di Emily, il ristorante di Gabriel e la panetteria per arrivare al Jardin du Palais Royal dove la protagonista s’incontra con l’amica Mindy.



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I palazzi delle feste a cui Emily partecipa, come la Monnaie de Paris, dove va per una sfilata e che è uno dei palazzi più antichi della città risalente all’anno 864, e come il Musée des Arts Forains a Bercy, nel XII arrondissement, un originale museo aperto negli Anni ’90 che ospita giostre e antiche attrazioni restaurate.

La nuova gastronomia parigina

Per chi è appassionato di gastronomia, ma non vuole svenarsi, l’esperienza da fare assolutamente è quella da Alain Ducasse che ha da poco aperto uno spazio al primo piano della Manufacture d’Alain Ducasse, dove fare colazione, un brunch o un aperitivo serale in un ambiente molto parigino nell’atmosfera di un hôtel particulier del XVIII secolo.

Sembrerà un’esperienza turistica, ma non lo è, quella da Madame Brasserie, al primo piano della Tour Eiffel, la cui cucina è curata dallo chef Thierry Marx, due stelle Michelin, ed è un omaggio alla gastronomia francese.

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Un vicolo di Parigi con i tavolini dei bistrot

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Contare i pinguini al Polo Sud: l’offerta di lavoro

C’è chi sogna di lavorare con il laptop in una mano e un drink nell’altra, meglio ancora se con vista su una spiaggia paradisiaca, e chi preferisce farlo ad alta quota, per ammirare le meraviglie della montagna e da queste farsi suggestionare. C’è chi è pronto a mettersi in proprio pur di non smettere di viaggiare e chi, invece, sceglie di lasciare tutto per inseguire il lavoro dei suoi sogni. E adesso c’è chi può volare in Antartide e lavorare, contando i pinguini.

Non si tratta di uno scherzo, ma di un annuncio di lavoro in piena regola che nelle ultime ore è diventato virale sui social network e sul web. L’ente britannico Antarctic Heritage Trust ha aperto ufficialmente le candidature per trovare persone disposte a lavorare in quello che è l’ufficio postale più remoto del mondo.

Ci troviamo a Port Lockroy, prima base britannica in Antartide situata sull’isola di Goudier. È qui, al Polo Sud, che si dovrà trasferire chi sarà assunto per lavorare nell’ufficio postale e per tenere il conto dei pinguini che soggiornano sull’isola.

Port Lockroy

Port Lockroy

Lavorare a Port Lockroy: l’annuncio

Port Lockroy è un luogo sensazionale, una delle ultime frontiere della terra che abitiamo. Una baia che forma un porto naturale dove chi vive, e lavora, ha l’obiettivo di preservare gli edifici e i manufatti dell’Antartide con l’obiettivo di rendere accessibile la storia di questa terra selvaggia.

Proprio qui è ospitato l’ufficio postale operativo più remoto di tutto il mondo. Èd è sempre qui, in questo piccolo edificio, che i candidati scelti andranno a operare come lavoratori stagionali.

L’annuncio di lavoro, pubblicato dall’Antarctic Heritage Trust, ha dato il via alle candidature. Le posizioni aperte sono quelle di direttore di negozio, manager della base e assistente generale. Ognuno di questi ruoli è ben definito nell’informativa fornita prima della candidatura e possiamo anticiparvi che, tra le attività richieste, c’è anche quella di contare i pinguini presenti sull’isola ogni giorno.

Un lavoro dei sogni? Sì, ma solo se non vi spaventano le temperature sotto lo zero e l’isolamento. Chi andrà a lavorare a Port Lockroy, infatti, si ritroverà a condividere le giornate con pochissime persone e tantissimi pinguini per cinque mesi. Se questo non vi fa paura, allora, il lavoro proposto dall’Antarctic Heritage Trust è quello che fa per voi.

Port Lockroy

Port Lockroy

Contare i pinguini in Antartide e non solo: come candidarsi al lavoro

La ricerca, iniziata alcuni giorni fa, è aperta a lavoratori stagionali, persone che sono disposte a trasferirsi in Antartide da novembre 2022 fino a marzo 2023, periodo che corrisponde all’estate antartica. Non aspettatevi però temperature miti e raggi solari caldi, perché in questi mesi la media dei gradi resta sotto lo zero.

Indipendentemente dal ruolo per cui ci si candida, ci sono alcuni requisiti imprescindibili. È richiesta, infatti, una buona forma fisica e la capacità di adattarsi a uno stile di vita a basso impatto. È preferibile anche aver maturato esperienza di vendita e di gestione di attività commerciali.

I candidati scelti andranno a lavorare da novembre a marzo a Port Lockroy, il loro compito non sarà solo quello di gestire l’ufficio postale, ma anche quello di occuparsi del negozio di souvenir e del museo. Inoltre, le tre figure, avranno il compito di contare ogni giorno la colonia di pinguini Papua che vive sull’isola.

Le candidature possono essere inviate entro e non oltre il 25 aprile sul portale UK Antarctic Heritage Trust e saranno vagliate dal team di risorse umane BreatheHR. Secondo quanto riportato dalla BBC, i candidati scelti saranno invitati nel mesi di ottobre a Cambridge per una settimana di formazione.

Anche i candidati stranieri possono fare domanda per uno dei tre ruoli, a parte che abbiano “diritto esistente per lavorare nel Regno Unito” come si legge sul sito. Permessi di soggiorni e visti dovranno essere forniti in fase di colloquio.

Port Lockroy

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Lo straordinario monumento italiano scelto per un evento speciale

Sono sempre di più gli stilisti, italiani ed internazionali, a lasciare le tradizionali passerelle in cui far sfilare le proprie creazioni sartoriali, preferendo location storiche, piazze simbolo come quella di San Marco a Venezia scelta da Dolce & Gabbana. Il lato emozionale prevale, la scenografia non è frutto di un artifizio ma è donata dalla natura, dalle bellezze paesaggistiche ed artistiche del Belpaese.

Così, ultimo in ordine di tempo, arriva anche Gucci che il 16 maggio sfilerà in una cornice d’eccezione: il meraviglioso Castel del Monte, la fortezza del XIII secolo che domina l’altopiano delle Murge, in Puglia. Qui si potrà ammirare la nuova collezione uomo e donna firmata dal direttore creativo Alessandro Michele, che anticipa la fashion week di giugno a Milano, alla quale la maison non parteciperà.

Castel del Monte, location dell’alta moda

Uno dei simboli della terra pugliese. Castel del Monte, con quella sua sagoma inconfondibile, venne edificato nel 1240 su volere dell’imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia Federico II di Svevia. La sua forma ottagonale con le otto torri ad ogni spigolo, alte 23 metri, è famosa in tutto il mondo. Si trova sull’altopiano delle Murge, a dominare la piana su una collinetta a 540 metri sopra il livello del mare.  Per visitare questo imponente maniero, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1996, è necessario raggiungere il comune di Andria (capoluogo di provincia insieme a Barletta e Trani). La contrada è quella omonima di Castel del Monte.

Realizzato in pietra calcarea, breccia corallina rossa, e marmo, vanta un mix di stili, da quello orientale a quello neoclassico di ispirazione nord europea, a simboleggiare ciò che questo luogo rappresentava per l’intero mediterraneo, ossia un incrocio fondamentale di popoli, culture, civiltà e religioni. Austero e massiccio, è la luce a catturare lo sguardo del visitatore (e ad aver affascinato anche la casa di moda Gucci). Qui il sole splende ad ogni ora del giorno e dona effetti cromatici meravigliosi.

Non è solo uno dei monumenti più fotografati della Puglia settentrionale, ma è anche raffigurato sulla versione italiana della moneta da 1 centesimo di euro.

Gucci sceglie uno dei simboli della Puglia

Un monumento scelto come passerella per la propria sfilata. Una tendenza, quella della valorizzazione del patrimonio artistico italiano, che sta coinvolgendo sempre di più il settore della moda. Gucci, dunque, sceglie Castel del Monte per le prossime collezioni uomo e donna. Ad ufficializzare la notizia è stata la stessa maison, che con una nota ha ribadito il proprio impegno nel sostenere e preservare il patrimonio artistico e culturale italiano: “Prosegue così il dialogo del direttore creativo di Gucci con una serie di importanti luoghi storici. Un dialogo che questa volta vede protagonista un sito di incredibile valore universale riconosciuto e protetto come patrimonio dell’Unesco dal 1996, gestito dal ministero della Cultura e dalla direzione regionale Musei Puglia”.

La casa di moda fiorentina non è nuova a questo tipo di iniziative tese a far conoscere nel mondo le bellezze storico artistiche italiane ed internazionali. Nel 2020, infatti, la maison aveva allestito la propria presentazione di collezione all’interno delle sale dei Musei Capitolini di Roma.

Castel del Monte

 

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La prima stazione nel metaverso è stata inaugurata

Ci sono i neon colorati e le insegne dei negozi di elettronica che abbagliano e incantano. Ci sono i treni che partono e che arrivano e che trasportano persone provenienti da tutto il mondo verso un viaggio inedito, sensazionale e unico tutto da condividere. Ci troviamo all’interno della prima stazione al mondo a essere stata inaugurata nel metaverso.

Il suo nome è Akihabara e probabilmente non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle più importanti stazioni ferroviarie di interscambio di Tokyo situata nell’omonimo e famosissimo quartiere. Quello dei negozi che propongono le ultime tecnologie, quello dei videogiochi, dei manga, delle anime e di J-pop.

Punto di riferimento per tutti gli otaku, Akihabara è diventato col tempo il quartiere simbolo del futuro, della tecnologia e dell’avanguardia. Non stupisce, quindi, che sia diventato lui il primo centro d’incontro della città ad aver inaugurato il suo spazio nel metaverso. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

Akihabara

Akihabara

Akihabara: benvenuti nel metaverso

Se l’attesa di tornare a viaggiare verso il Giappone è diventata quasi insopportabile, ecco che cittadini di tutto il mondo potranno recarsi ad Akihabara, nel primo spazio virtuale del metaverso di tutto il mondo.

Il suo nome è VAW (Virtual AKIBA World) e offre un’esperienza inedita, dinamica e più reale di quanto possiamo immaginare. Nato dalla collaborazione di JR East, JR East Japan Planning Corporation e HIKKY Co., Ltd, uno sviluppatore di soluzioni di realtà virtuale, questo spazio virtuale riproduce fedelmente la stazione e i suoi dintorni con l’obiettivo di permettere alle persone di viaggiare, incontrarsi e visitare i dintorni.

Nel metaverso VAW, infatti, i visitatori possono attraversare i tornelli, salire sui treni e poi scendere, passeggiate all’interno della stazione di Akihabara e incontrare e conoscere altri viaggiatori virtuali.

Accedere al Virtual AKIBA World è semplicissimo. Per chi si trova fisicamente a Tokyo basterà inquadrare il QR Code presente in stazione o all’interno dei treni, tutti gli altri, invece, potranno fare questo viaggio virtuale da smartphone e computer, in qualsiasi parte del mondo, navigando sul sito dedicato.

Il metaverso di Akihabara

Il metaverso di Akihabara

Cosa puoi fare nel metaverso?

Ma cosa si può fare all’interno della prima stazione al mondo a essere entrata nel metaverso? Incontrare persone e condividere esperienze, questo sicuramente è l’obiettivo principale dello spazio virtuale, ma anche esplorare i dintorni e scoprire le novità di un quartiere dinamico e attivo.

Le persone potranno anche entrare nei negozi del metaverso e fare acquisti, oppure incontrarsi nelle sale messe a disposizione per parlare di lavoro o per fare quattro chiacchiere davanti a un drink. Non mancano attività più divertenti come quelle dedicate al karaoke.

Se siete appassionati di viaggi in treno, inoltre, potrete esplorare gli interni delle carrozze ricostruiti fedelmente, attraversare la stazione e poi uscire nel piazzale per andare alla scoperta dei dintorni di Akihabara.

Davanti agli occhi si manifesterà un agglomerato di luci e colori, un vero e proprio paradiso per gli appassionati della cultura pop giapponese, o per chiunque voglia entrare in contatto con questa. Sguardo sempre attento, però, perché durante le passeggiate virtuali potreste incontrare cosplayer dai costumi elaborati e idol del momento.

Il metaverso di Akihabara

Il metaverso di Akihabara

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È partito un Frecciarossa davvero speciale

Quest’anno compie 30 anni uno dei parchi divertimento più belli e famosi di tutto il mondo. Per l’occasione Frecciarossa, una categoria di servizio dei treni dell’impresa ferroviaria italiana Trenitalia, ha deciso di festeggiare a modo suo: ha fatto partire un treno davvero speciale e, in più, ha lanciato un concorso da non perdere.

I 30 anni di Disneyland Paris

È il celebre e bellissimo Disneyland Paris a compiere 30 anni, e per questo grande evento promette “una magia che brilla più che mai“. Aperto ufficialmente il 12 aprile 1992, ha organizzato dei festeggiamenti speciali a partire dal 6 marzo 2022, tutti con nuovi fantastici spettacoli ed esperienze incredibili.

Topolino, Minnie, Paperino e Paperina indosseranno nuovi sfavillanti costumi, mentre il Castello della Bella Addormentata prenderà vita con effetti speciali mozzafiato, la musica Disney e molte sorprese che renderanno unico lo spettacolo notturno. Senza dimenticare le vecchie e nuove attrazioni, e il meraviglioso ambiente fiabesco che si ammira ovunque durante la visita.

Disneyland Paris 30 anni

Disneyland Paris per i suoi 30 anni

Il Frecciarossa per Disneyland Paris

Dalla stazione Centrale di Milano e da quella di Torino è partito uno speciale Frecciarossa 1000 con una grafica dedicata al 30° anniversario di Disneyland Paris. L’attenzione è stata chiaramente rivolta ai più piccoli che hanno potuto trovare a bordo giochi e sorprese.

Nel dettaglio: due carrozze del treno sono state allestite – sia all’interno che all’esterno – con i colori e le grafiche realizzate per i 30 anni di questo parco dei sogni, mentre a bordo i giochi dedicati sono stati stampati sui tavolini.

Il concorso per vincere un viaggio a Parigi

Si chiama “Sfreccia a Disneyland Paris” il concorso lanciato per l’occasione da Trenitalia e Disneyland. Vi possono partecipare tutte le persone che viaggeranno in Italia su tutte le Frecce di Trenitalia a partire da lunedì 11 aprile e fino a domenica 8 maggio.

In palio ci sono:

  • 8 pacchetti per 4 persone con soggiorno di 2 notti e 3 giorni a Disneyland Paris in albergo 4 stelle con pensione completa, ingresso al Parco Disneyland e al Parco Walt Disney Studios e un pranzo o una cena con i personaggi Disney; 4 biglietti A/R sul Frecciarossa Milano/Torino-Parigi e 4 Carte regalo del valore di € 50,00 ciascuna;
  • 32 pacchetti per 4 persone con soggiorno di 2 notti e 3 giorni a Disneyland Paris in albergo 4 stelle con pensione completa, ingresso al Parco Disneyland e al Parco Walt Disney Studios; 4 biglietti A/R sul Frecciarossa Milano/Torino-Parigi e 4 Carte regalo del valore di € 50,00 ciascuna;
  • 200 ingressi giornalieri per due persone al Parco Disneyland e al Parco Walt Disney Studios.

Un’iniziativa che prevede il sostegno alle famiglie che scelgono il treno per viaggi confortevoli, sicuri e sostenibili. Con oltre 7mila collegamenti Frecce, Intercity e Regionali che ogni giorno viaggiano sulla rete ferroviaria italiana, tra le mete 2022 da raggiungere in treno non può mancare Disneyland Paris.

Del resto, dal 12 aprile 1992 a oggi, il parco parigino ha visto passare tra le sui incantevoli vie oltre 375 milioni di visitatori, così tanti da essere diventata la destinazione turistica numero uno del continente. Oggi, infatti, comprende due parchi, 7 hotel e oltre 50 ristoranti a tema Disney.

Come partecipare al concorso

Il concorso, come detto in precedenza, è aperto fino all’8 maggio ed è rivolto alle persone che viaggeranno in Italia su tutte le Frecce di Trenitalia.

Per partecipare vi basterà accedere seguente al sito, inserire nome e cognome, il PNR del biglietto (a partire da un minuto dopo la partenza della Freccia), e incrociare le dita.

Se avrete vinto, verrete contattati all’indirizzo e-mail indicato al momento dell’inserimento dei dati richiesti. Molto importante è conservare il biglietto originale in formato cartaceo fino al 31 luglio 2022.

È possibile giocare con i biglietti dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Un codice PNR dà diritto a una giocata e si può giocare tutte le volte che si vuole, basta avere codici PNR differenti.

Se invece sono stati effettuati un cambio prenotazione o un cambio biglietto, saranno considerati validi per la vincita solo il PNR e la data viaggio del nuovo biglietto modificato, non del titolo di viaggio originariamente acquistato e poi modificato.

Possono partecipare al concorso tutti coloro che sono maggiorenni, residenti in Italia, che sono in possesso di un biglietto sulle Frecce, o hanno effettuato una prenotazione da Abbonamento e/o Carnet, ed effettuato il viaggio tra l’11 aprile e l’8 maggio 2022.

Nel caso di Carnet e Abbonamenti, sarà possibile giocare solo attraverso i PNR delle singole prenotazioni in appoggio. Qualora le prenotazioni siano effettuate in un’unica transazione, quindi emesse tutte con il medesimo PNR, sarà possibile giocare una sola volta.

Non resta che tentare la fortuna e sperare di incontrarsi a Disneyland Paris.

frecciarossa disneyland paris

Il Frecciarossa Disneyland Paris

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I nuovi trend delle vacanze: così viaggeremo d’ora in poi

Dopo lo stop forzato ai viaggi, stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel. Come ha dichiarato anche il nostro ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in occasione dell’edizione 2022 della BIT, la Borsa internazionale del turismo che si è svolta a Milano “Gli italiani hanno voglia di viaggiare e questo è l’anno della rinascita”.

Benché quasi tutti i Paesi siano già aperti e che quindi non ci sono (quasi) più restrizioni né limiti agli spostamenti, i nostri viaggi saranno un po’ diversi. La pandemia ci ha fatto riflettere e ci ha resi ancor più consapevoli di quanto il nostro Pianeta sia fragile, il nostro benessere conti più di ogni altra cosa al mondo così come la nostra famiglia e tutto ciò che fa parte del nostro entourage. Compreso il territorio in cui viviamo.

Se per due anni siamo stati costretti a un turismo di prossimità, per via dei confini chiusi, non solo tra diverse Nazioni ma anche tra le nostre stesse regioni, oggi la prossimità la cerchiamo e la vogliamo. Ci siamo accorti che proprio dietro casa c’è un mondo sconosciuto che non avevamo mai preso in considerazione e che merita di essere scoperto.

Ci siamo accorti di avere bisogno di calma, di assaporare ogni momento, di fermarci ad ammirare un fiore o ad ascoltare lo scorrere dell’acqua in un torrente di montagna. Se il ciclo della natura funziona come dovrebbe allora funziona anche tutto ciò che rende il nostro habitat quel luogo perfetto dove vivere serenamente.

Turismo sostenibile

Proprio alla BIT si è confermata la tendenza verso un tipo di turismo sempre più naturale, sostenibile e responsabile, attento anche alla storia e la cultura, in Italia così come all’estero. Del cambiamento di atteggiamento se ne sono accorti gli operatori del turismo che, prontamente, hanno risposto ai nuovi trend con tantissime offerte tra cammini, trekking, itinerari in bicicletta.

E l’estate all’aria aperta sarà superiore a quella precedente, con l’Italia come destinazione principale per gli italiani e la ripresa anche della domanda internazionale. Secondo i dati dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company in collaborazione con THRENDS, sono previste tra i 48 e 45,4 milioni di presenze – di cui circa il 54% di italiani – e una crescita rispetto al 2021 che va dall’8% dello scenario migliore al 2% di quello peggiore.

Open air

Il turismo all’aria aperta si prepara a confermare il trend positivo registrato nel 2021 (+38% rispetto al 2020), consolidandosi sempre di più negli scenari turistici attuali. Grazie alla tecnologia, oggi le esperienze all’aria aperta sono diventate mainstream: l’universo dell’outdoor non è più considerato come cheap, difficile e per pochi ma è diventato cool, facile e alla portata di chiunque.

Desiderio di benessere (naturale)

È così che l’open air è anche wellness, inteso come benessere naturale che porta a una maggiore cura di sé e al relax. E la natura è green. Se è vero che il concetto di viaggio sostenibile è sulla bocca di tutti, è altrettanto vero che oggi i viaggiatori vogliono trovare soluzioni che siano già sostenibili e che permettano di esserlo a loro volta.

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Tra i trend più recenti dell’outdoor si conta la sharing economy: ne è una riconferma il boom negli ultimi due anni delle piattaforme di sharing economy applicate al turismo all’aria aperta, come Yescapa e Goboony per il noleggio di camper, o Click&Boat per l’affitto di barche.

Lusso naturale

E, tra le ultime tendenze, c’è anche l’ospitalità rinnovata con i glamping di lusso e confortevoli, i luxury bike hotel e le loro spa connesse con lo spazio circostante.

Laghi Nabi (46) (1)

Un glamping nella natura in Italia @Laghi Nabi