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Dordrecht, la meta olandese tutta da scoprire

Adagiata alla confluenza dei tre fiumi Merwede, Noord e Hollands Diep, città più antica dei Paesi Bassi (si fregia del titolo di “Città” dal 1120), Dordrecht è dove si respira l’Olanda più autentica, in uno scenario unico dove l’acqua è assoluta protagonista.

Dichiarata Monumento Nazionale Protetto, l’elegante città olandese incastonata sull’omonima isola e solcata da canali che racchiudono svariati porticcioli, grazie alla sua posizione strategica durante il Medioevo divenne un importante centro fluviale commerciale che la arricchì di botteghe e di un patrimonio architettonico che sorprende ancora oggi.

E a ragione: i fiumi rendono l’atmosfera ancora più scenografica con qualsiasi condizione meteo, specchio dei caratteristici palazzi, l’arte e la cultura la fanno da padrone lungo il centro, nei teatri e durante i numerosi festival, mentre le terrazze sull’acqua e il via vai delle imbarcazioni dal molo donano la sensazione di passeggiare lungo un vivace porto di mare.

Dordrecht è una vera sorpresa, una meta da inserire nella lista delle “cose da vedere” durante una vacanza in Olanda che offre ai visitatori un centro storico ben conservato dove lasciarsi incantare da numerose chiese ed edifici di pregio, musei, gallerie d’arte, negozietti d’antiquariato nonché escursioni in barca e una scenografica bellezza del paesaggio.

Non dimentichiamo, poi, i festival, i mercati e le molte attività all’aperto durante il periodo estivo.

Le tappe salienti da ammirare passeggiando per Dordrecht

Uno dei luoghi più frequentati e vivi della città è il molo, Groothoofdspoort, antico punto d’ingresso della città cui si approda arrivando in battello da Rotterdam.

Qui, tra ristoranti e artisti di strada, si viene subito avvolti da un’atmosfera quasi surreale, con i pittoreschi edifici e la luce che si riflettono in acqua.

A sud del molo, ecco l’antica e graziosa strada che costeggia il Wolwevershaven, tra i canali più antichi del centro, dove svettano edifici risalenti al Seicento e riposano al sole pittoresche imbarcazioni a vapore.

Superato il ponte levatoio, si raggiunge il porticciolo NieuweHaven che ospita moderne barche a vela e il Museum 1940-1945 con una vasta collezione di oggetti della Seconda Guerra Mondiale.

Non lontano, ecco poi il Museum Simon Van Gijn, dove conoscere la vita di un aristocratico del Settecento grazie a tappezzerie, mobili e oggetti d’epoca all’interno della casa del rinomato collezionista.

Dopo aver ammirato la seicentesca Beverschaep con l’immagine del castoro e della pecora raffigurati nello stemma araldico sulla porta e il Blauwpoort, seicentesco ingresso commerciale tra i più notevoli per quanto riguarda l’architettura, oltrepassando il Municipio lo sguardo viene catturato dalla chiesa più grande della città, la Grote Kerk, realizzata tra il XIV e il XV secolo, con l’imponente campanile la cui cima si raggiunge salendo 275 gradini per godere di una vista impagabile sulla città.

Da qui, è il momento di immergersi tra i vicoletti per poi sbucare nella Scheffersplein, la piazza principale, dove si staglia la statua del pittore fiammingo Ary Scheffer.

E, a proposito di arte e delle opere dei pittori che hanno immortalato Dordrecht  e il suo territorio, tappa imperdibile è il Dordrecht Museum dove ammirare capolavori olandesi dal XVII a oggi tra cui opere di Albert Cuyp e Jan van Goye.

Ma non soltanto. La suggestiva città olandese è famosa anche per l’Arca di Noè, museo interattivo ospitato all’interno di una gigantesca riproduzione della celeberrima arca biblica di 300 metri dove conoscere meglio la storia di Noè e del Diluvio Universale.

Ancora, in periferia si estende il Parco Nazionale De Biesbosch, zona d’acqua dolce perfetta per gite fuori porta all’insegna di passeggiate lungo i sentieri, i percorsi navigabili e le attività ricreative.

Gli eventi top

Dordrecht è anche una delle città olandesi più ricche di eventi.

Tra gli eventi maggiori che si ripetono ogni anno troviamo il Dordt in Stoom, “Dordrecht a vapore” dall’1 al 3 giugno, il più significativo evento in Europa dedicato ai mezzi a vapore sulla terraferma, l’Open Monumentendagen Dordrecht, la “Giornata dei Monumenti Aperti” dall’8 al 9 settembre con la visita gratuita di circa 60 tra musei e monumenti, il Festival di Bach dal 14 al 23 settembre dove deliziarsi con le opere di Johann Sebastian Bach e, infine, il Mercatino natalizio il 14, 15 e 16 dicembre con il centro storico vestito a festa.

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Una nave sotterranea che racconta la storia del mare

Organizzare un viaggio in Danimarca, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Il Paese scandinavo, infatti, è un concentrato di meraviglie tutte da scoprire. A partire da Odense, la città natale dello scrittore Hans Christian Andersen, passando naturalmente per Copenhagen, la meravigliosa capitale caratterizzata da palazzi reali, da un porto colorato e dal celebre parco divertimenti Tivoli.

È proprio partendo dalla capitale che è possibile andare alla scoperta dei suoi suggestivi dintorni. A poco più di 40 chilometri dalla città, infatti, si può raggiungere Helsingør, la città nella regione di Hovedstaden che ospita il Castello di Kronborg, il Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2020 che ha fatto da sfondo alla tragedia shakespeariana dell’Amleto, un vero e proprio punto di riferimento per tutte le persone che visitano questa parte del Paese.

Quello che non tutti sanno, però, è che in città esiste un altro luogo incredibile che è indissolubilmente legato alla storia del territorio. Si tratta di un museo, che ha la forma di una nave sotterranea, e che racconta la storia del mare. Curiosi di scoprirlo?

Benvenuti al Danish National Maritime Museum

Correva l’anno 2013 quando, a Helsingør, veniva inaugurato il Danish National Maritime Museum, il museo dedicato alla storia del mare e al suo antico legame con la Danimarca. Realizzato dagli architetti del gruppo BIG, l’edificio è stato ricavato all’interno di vecchie banchine d’approdo, poi prosciugate, e ripensato per evocare gli scenari che appartengono al mondo marino.

Visto da fuori, infatti, il museo sembra una grande nave di vetro sotterrata. L’impatto visivo è davvero straordinario al punto tale che, sin dalla sua inaugurazione, il Danish National Maritime Museum è stato proclamato come uno dei musei più belli e interessanti del mondo sia dalla BBC che dal National Geographic.

Oltre al design esterno, che merita da solo una visita, il museo ospita tutta una serie di locali e gallerie che conservano e valorizzano la storia del mare. All’interno dell’edificio, infatti, sono conservati secoli di storia del commercio marittimo del Paese, raccontati attraverso dipinti, foto, oggetti e fari. Non mancano neanche proiezioni sui muri e, modelli e ricostruzioni che popolano sale e locali ricavati dall’ex bacino di carenaggio.

La storia del mare ospitata da una nave sotterranea

Il museo, che si snoda su una superficie sotterranea di oltre 6.000 metri quadrati, è situato proprio nei pressi del Castello di Kronborg, che è visibile anche in lontananza. Lavorando su un vecchio sito, risalente al secolo scorso, gli architetti sono riusciti a costruire un gioiello di architettura contemporanea che impatta minimamente sull’ambiente.

Le gallerie che ospitano la storia del mare, infatti, sono situate tutte sotto terra e collegate con la superficie da passerelle che permettono ai visitatori di mettersi al centro di un percorso straordinario che attraversa presente e passato.

Molto più di un museo, il Danish National Maritime Museum è una vera e propria esperienza immersiva che tutti gli appassionati del mare dovrebbero vivere e condividere, anche in famiglia. Sono diversi, infatti, i giochi interattivi che coinvolgono grandi e bambini, tra i i quali anche quello che offre la possibilità di navigare, virtualmente, il mare attraversando diverse epoche.

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Curiosità Viaggi

In questo anfiteatro naturale le stelle danno spettacolo

Il mondo che abitiamo è un concentrato di meraviglie straordinarie e surreali, che incantano e stordiscono a ogni passo, molte delle quali portano la firma di Madre Natura. È proprio lei, infatti, che come un sapiente artigiano ha plasmato il pianeta, trasformandolo nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso, il suo.

Boschi incantati, cascate arcobaleno, laghi a forma di cuore e montagne colorate, queste sono solo alcune delle creazioni di Madre Natura, alle quali poi si aggiungono le strabilianti fioriture che si alternano durante le stagioni e che tingono di bellezza tutto ciò che ci circonda.

Eppure, lo show della natura non è solo quello che si snoda intorno a noi. Basta infatti alzare lo sguardo per ammirare la magia che prende forma tutti i giorni, quando il sole lascia spazio al crepuscolo, e le stelle e i pianeti cominciano a danzare. E se volete ammirare questa visione straordinaria, immersi in uno scenario selvaggio e incontaminato, allora c’è solo un luogo da raggiungere. Si tratta di un anfiteatro naturale dove lo spettacolo va in scena nel cielo. E, vi assicuriamo, è bellissimo.

Ad ammirar le stelle in Nuova Zelanda

Situata a sud ovest dell’Oceano Pacifico, la Nuova Zelanda popola da sempre le travel wish list degli avventurieri curiosi e temerari e questo non ci stupisce. Proprio lì, tra i territori formati dall’azione dei vulcani e delle glaciazioni, che si sono trasformate nella Terra di Mezzo del Signore degli Anelli, esistono alcune delle meraviglie naturali più incredibili e sublimi del pianeta intero.

Aree desertiche che si perdono all’orizzonte e che si alternano a immensi laghi e montagne maestose, vulcani attivi e paesaggi lavici, geyser e sorgenti termali: queste sono alcune delle bellezze che caratterizzano l’immenso patrimonio naturalistico del Paese, alle quali poi si aggiungono le grandi riserve che si snodano tra le città.

Ed è proprio di una riserva che vogliamo parlarvi oggi. Non una qualunque, intendiamoci, ma una delle più spettacolari del Paese e del mondo intero. Si tratta dell’Aoraki Mackenzie International Dark Sky Reserve, la più grande riserva dell’emisfero australe.

Situata nel distretto di Mackenzie, nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, questa riserva che si estende per oltre 4.000 chilometri quadrati comprende il Parco nazionale di Aoraki Mt Cook e i villaggi di Lake Tekapo, Twizel e Mt Cook. E se di giorno è possibile ammirare tutte le meraviglie naturalistiche che si snodano su questa immensa superficie, è di notte che qualcosa di magico accade.

Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, l’Aoraki Mackenzie International Dark Sky Reserve si trasforma in un anfiteatro naturale dal quale ammirare gli spettacoli più belli del mondo a testa in su.

Ammirare gli show del cielo da un anfiteatro naturale

L’Aoraki Mackenzie International Dark Sky Reserve è l’unica riserva internazionale dei cieli scuri del Paese e, come il nome stesso suggerisce, appartiene al circuito dei Dark Sky Place, luoghi certificati dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo o nullo e il buio, così come le stelle, sono considerate delle risorse naturali da proteggere e valorizzare.

La riserva, che si snoda su un’area sterminata, è caratterizzata da un paesaggio montuoso, selvaggio e incontaminato. Raggiungerla vuol dire fare un’esperienza di vita che permette alle persone di connettersi con la natura primordiale. E se di giorno i paesaggi che si snodano tutto intorno invitano a contemplare la grande bellezza, di notte lo sguardo è catturato dal magico spettacolo che va in scena nel cielo.

Quando tutto sprofonda nel buio più nero, infatti, centinaia di stelle di un bagliore sfavillante fanno capolino tra gli astri che popolano la volta. Mettetevi comodi e rivolgete lo sguardo verso l’alto: lo show è mozzafiato.

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Sarà un’estate di caos, ma per gli aeroporti italiani no

Chiunque abbia viaggiato la scorsa estate ricorderà il caos negli aeroporti: tra ritardi, cancellazioni e overbooking, partire per le vacanze (e tornare a casa) potrebbe essersi rivelato difficile come mai accaduto prima. Ebbene, per la stagione estiva 2023 le previsioni sono ancora allarmanti. Ma non per gli italiani: a quanto pare, i nostri scali sono pronti ad affrontare al meglio la situazione.

Caos aeroporti, ma non in Italia

Riportiamo indietro le lancette ad appena un anno fa: moltissimi turisti, pronti finalmente a mettersi in viaggio dopo tanti mesi passati tra lockdown e chiusura delle frontiere, si sono trovati davanti a nuovi ostacoli. Gli aeroporti e le compagnie aeree, evidentemente non ancora pronti a gestire un incredibile aumento del traffico passeggeri come quello che si è verificato, hanno vissuto momenti di crisi. Il risultato è stato un vero e proprio caos, con persone costrette persino a rinunciare alla loro partenza a causa di problemi come cancellazione di voli all’ultimo momento e overbooking troppo frequenti. Cosa dobbiamo aspettarci per l’estate 2023?

Potremmo pensare che, forti dell’esperienza dello scorso anno, gli aeroporti siano ora attrezzati a gestire meglio la crisi. Eppure, le prime indagini rivelano che le difficoltà sono già all’ordine del giorno, e siamo ancora in primavera. Tutto ciò non dovrebbe però riguardare il nostro Paese. Ad affermarlo è Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile): “Gli interventi di carattere keynesiano che sono stati fatti per il mantenimento del personale hanno garantito una capacità che altri Paesi non hanno avuto. Non abbiamo avuto alcun disagio e anzi abbiamo saputo attrarre nuovo traffico. Ed è per questo che sono convinto che anche quest’estate il sistema italiano sarà premiato e che diversi aeroporti, soprattutto quelli del Sud, supereranno i livelli del 2019″.

Estate 2023, è allarme per i posti in aereo

Se la situazione italiana sembra essere rosea, non si può dire altrettanto a livello europeo o addirittura globale. Alcune recenti analisi hanno portato alla luce numerosi problemi che potrebbero mettere a rischio l’estate di milioni di turisti in tutto il mondo. È quanto affermato dalla società di consulenza Oag, che ha confrontato il numero di posti in aereo disponibili nel marzo 2019 con quelli disponibili nel marzo 2023. Il risultato è allarmante, nella maggior parte dei casi: in Europa, i voli interni hanno visto un calo del 15,7%, mentre quelli a lungo raggio sono diminuiti del 9.1%. In totale, le compagnie aeree hanno messo in vendita in totale 445 milioni di posti, segnando un -5,1% rispetto a quattro anni fa, in epoca pre-pandemia.

L’estate sarà più bollente che mai, visto che già moltissimi voli sono stati cancellati: uno studio ha rivelato che le compagnie aeree hanno in programma ben 90mila partenze in meno rispetto alle scorse stagioni (circa 500 voli cancellati al giorno). E i prezzi si fanno sempre più alti, anche per i vettori low cost, a causa dell’aumento del carburante. La soluzione? Per alcuni, potrebbe essere scegliere una meta più vicina e rinunciare all’aereo, optando per un mezzo più sostenibile come il treno. Godendosi non solo la vacanza stessa, ma anche il viaggio su rotaia, un’avventura spesso molto emozionante.

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Cosa fare a Ustica, gli appuntamenti ed eventi imperdibili

Perla del Mediterraneo, Ustica è una piccolo lembo di terra accarezzato dal vento e sospeso sul mare cobalto, un’isola ricca di storia e di paesaggi di una bellezza rara. Meta prediletta per il turismo naturalistico ed esperienziale, nonché sede della prima area marina protetta d’Italia, è il luogo ideale dove trascorrere un’estate all’insegna delle scoperte delle meraviglie di cui è ricca, via terra e via mare, perfetta anche da visitare fuori stagione. Ecco alcuni degli appuntamenti in calendario nei prossimi mesi che non potete perdere.

Alla scoperta di Ustica

Gli antichi romani la chiamavano Ustica (da ustum, ‘bruciato’), mentre i greci Osteodes (ossario), per i resti di mercenari che vi sarebbero morti per fame e sete. Da alcuni viene ritenuta la dimora della maga Circe, citata nell’Odissea, che trasformava gli incauti visitatori in maiali.

I primi insediamenti umani risalgono al Paleolitico. Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un antico villaggio cristiano. Sepolture, cunicoli e una gran quantità di reperti archeologici ritrovati anche sott’acqua, a causa dei tanti naufragi avvenuti nel tempo, testimoniano una presenza costante, nel luogo, di diversi antichi popoli mediterranei, Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani che vi lasciarono vestigia dappertutto, prima che diventasse base dei pirati saraceni.

Con una superficie di poco più di otto chilometri quadrati, l’isola a poche miglia da Palermo (ecco un’attrazione imperdibile nel capoluogo siciliano) è una sorta di affascinante anfiteatro che guarda al mare, con un perimetro costiero che è un alternarsi di grotte e insenature suggestive. Una biodiversità straordinaria regna su Ustica, un patrimonio che la comunità isolana ha voluto ad ogni costo tutelare e proteggere, portando così alla creazione, nel 1986, della Riserva Marina di Ustica, prima area marina protetta in Italia. Conosciuta e apprezzata soprattutto per i suoi incredibili fondali, questa perla siciliana è considerata la capitale indiscussa della subacquea nel Mar Mediterraneo, il luogo perfetto se cercate le immersioni più belle ed entusiasmanti tra fondali spettacolari. Un giro in barca è d’obbligo per ammirare la bellezza delle coste incontaminate, ma non mancano itinerari che permettono di addentrarsi nella natura dell’isola, immersi nei colori e nei profumi di un territorio ospitale e silenzioso.

L’essenza dell’isola si ritrova anche nelle sue eccellenze gastronomiche, salvaguardate dai contadini locali che con sapienza hanno preservato alcune coltivazioni. Oggi le fave e le lenticchie di Ustica sono presidi SlowFood, e sostenibilità e rispetto dell’ambiente si ritrovano anche nel gusto dei vini prodotti dall’unica azienda vitivinicola del posto.

Lontana dal turismo di massa, Ustica è la destinazione ideale tra le perle della Sicilia, elogiata anche dal National Geographic, per una vacanza fatta di cose semplici e a contatto con una natura che sorprende a ogni scorcio, tra mare, relax e passeggiate per sentieri che permettono di vivere un’esperienza più intima, creando un vero legame con l’isola e i suoi tesori.

Cosa fare a Ustica, tra immersioni e raduni di e-bike

L’estate dell’isola di Ustica riparte con delle novità e con le sue bellezze naturalistiche e culturali da scoprire e riscoprire. Tra gli appuntamenti già in calendario da non perdere, per chi vuole vivere in prima persona la prima esperienza subacquea ed esplorare i fondali marini accompagnata dai diving center dell’isola, c’è il “Battesimo del mare” del 1° maggio, durante il quale sarà possibile per i neofiti approcciarsi al mondo sottomarino.

Sempre nel mese di maggio sono in programma un raduno di e-bike per conoscere i sentieri della Riserva Naturale Orientata, e un appuntamento legato al SUP per esplorare la costa e le meravigliose grotte senza impattare sull’ambiente.

Se desiderate vivere una vacanza estiva all’insegna dello sport, non perdetevi la 12° edizione del Giro podistico a tappe,  l’oramai famosa ed entusiasmante settimana turistico-sportiva in programma ad Ustica dal 17 al 23 luglio, con nuovi e vecchi percorsi entusiasmanti.

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Borghi Notizie Sicilia Viaggi

Vuoi trasferirti in Sicilia? Questo borgo ti paga per farlo

Lasciare la città per trasferirsi altrove, in un paradiso terrestre o in un piccolo villaggio rurale: è questo il sogno di moltissime persone, che desiderano cambiare vita, allontanarsi dal caos e dal disordine dei giorni per andare a vivere in tutti quei paesaggi che da sempre popolano le più belle cartoline di viaggio.

Un sogno, questo, che oggi è più realizzabile che mai. Non solo perché grazie al lavoro da remoto ci si può spostare con facilità in qualsiasi parte del mondo, ma anche perché sono tanti e diversi i luoghi che, grazie a iniziative e a contributi significativi, stanno dando la possibilità alle persone di esaudire i loro desideri.

Ed è quello che sta facendo anche Petralia Soprana, il pittoresco borgo di pietra situato nel cuore della Sicilia in uno dei punti più alti del territorio, che erogherà un contributo di 5.000 euro a tutti coloro che sceglieranno di trasferirsi qui.

Il borgo in pietra dove il tempo si è fermato

Il nostro è un Paese meraviglioso, fatto di bellezze naturalistiche e di città d’arte, di capolavori architettonici e siti culturali. Ma anche di borghi, scrigni delle meraviglie che puntellano lo stivale e che sono diventati i custodi delle tradizioni e delle storie legate al nostro territorio.

Petralia Soprana è uno di loro. Un borgo situato nel cuore della Sicilia, in provincia di Palermo, e arroccato sulle Madonie che offre un panorama mozzafiato grazie alla sua posizione privilegiata. Tra le strade che attraversano gli edifici in pietra, è possibile infatti scorgere scorci di immensa bellezza che si affacciano sulle cime dell’Etna e sui monti del palermitano, e che arrivano fino alla città di Enna. Tutto intorno, poi, le campagne sterminate tingono il paesaggio di verde e la visione è sublime.

Passeggiare per il borgo di Petralia Soprana è una vera e propria esperienza che permette di fare un viaggio nel tempo. Il paese, infatti, conserva ancora l’aspetto medievale di un tempo, quello dove dominano palazzi nobiliari e cortili in pietra. Un vero e proprio gioiello da scoprire e da preservare che nel 2018 è stato proclamato Borgo dei Borghi.

Come molti altri borghi d’Italia, però, Petralia Soprana si ritrova a combattere contro lo spopolamento. Sono molte le persone che hanno scelto di cercare fortuna altrove, mentre a quelle rimaste è toccato il compito di proteggere le antiche tradizioni e la bellezza di questo luogo senza tempo.

L’obiettivo a breve termine, però, è quello di cambiare le cose. L’amministrazione, infatti, ha pensato di incentivare le persone a trasferirsi qui offrendo un contributo di 5.000 euro. Ecco come funziona.

Petralia Soprana

Fonte: iStock/Rimbalzino

Petralia Soprana

Petralia Soprana: come richiedere il contributo di 5.000 euro

È di pochi giorni fa l‘avviso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Macaluso, quello che conferma un contributo di 5.000 euro che sarà erogato a tutti coloro che sceglieranno di trasferirsi qui. Un’occasione, questa, per cambiare vita e per vivere la quotidianità all’interno di uno scenario suggestivo e pittoresco, dove la bellezza è assoluta protagonista.

Il denaro delle casse comunali, come si legge nell’avviso, sarà messo a disposizione per “Erogare contributi a favore di coloro che trasferiranno la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, a titolo di concorso per le spese di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare ad abitazione principale del beneficiario nel limite di 5 mila euro”.

Possono richiederlo tutte le persone, o i nuclei familiari, che decideranno di trasferire la residenza nel territorio di Petralia Soprana. Il contributo verrà erogato per l’acquisto di un immobile o per i lavori di ristrutturazione e di adeguamento dello stesso. La richiesta deve essere presentata direttamente al Comune entro il 10 maggio del 2023.

Petralia Soprana, il borgo siciliano che ti paga per trasferirti

Fonte: iStock/Rimbalzino

Petralia Soprana, il borgo siciliano che ti paga per trasferirti
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La libreria più bella del mondo è un labirinto di testi in cui perdersi

Sono tante le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, le stesse che ci spingono a viaggiare intorno al globo e a esplorarlo in lungo e in largo. Alcune di queste portano la firma di Madre Natura, altre invece sono costruite dall’uomo e si sono trasformate con il tempo nei simboli di città e Paesi interi.

Eppure è proprio all’ombra dei monumenti iconici e dei luoghi più celebri delle destinazioni che visitiamo, che si nascondono tesori preziosi che tutti dovremmo conoscere. Scrigni delle meraviglie che ci forniscono un accesso privilegiato a storie, cultura e sapere.

Stiamo parlando delle librerie, quei locali che profumano di carta e di inchiostro, di stampa e bellezza. Sono grandi e maestose, sono piccole e segrete, alcune sono famosissime, altre meno conosciute, ma non per questo meno straordinarie. E poi c’è lei:  The Last Bookstore, una delle più grandi librerie del mondo, un labirinto di testi in cui perdersi e immergersi per vivere un’esperienza al di fuori dell’ordinario.

Si trova in California la libreria più straordinaria del mondo

900 miglia di paesaggi mozzafiato, caratterizzati da scogliere, spiagge scintillanti bagnate dall’acqua del Pacifico, foreste di sequoia e maestose montagne: questa è la California. Un luogo magico e incredibile che ospita alcune delle attrazioni più iconiche del mondo intero.

Organizzare un viaggio nel Paese degli Stati Uniti è sempre un’ottima idea, e i motivi sono piuttosto intuibili. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare e a stupire. E poi c’è Los Angeles, la casa di Hollywood, il luogo dove i sogni diventano realtà.

Ed è proprio nella città del sud della California che vogliamo portarvi oggi, per parlarvi di un luogo straordinario che renderà felici tutti gli amanti dei libri. Al 453 di S. Spring St., infatti, esiste una delle librerie più grandi del mondo. Ma non sono solo le sue dimensioni a renderla speciale, né tanto meno il ricercatissimo design, ma è quel labirinto di testi situato al secondo piano che è un invito a perdersi e immergersi nel sapere dell’umanità.

The Last Bookstore: un paradiso per gli amanti dei libri

Fonte: Ufficio Stampa

The Last Bookstore: un paradiso per gli amanti dei libri

Perdersi e immergersi in un labirinto di libri: succede a Los Angeles

Il suo nome è The Last Bookstore ed è la libreria più grande della California, nonché una delle più straordinarie del mondo intero. Si tratta di una tappa immancabile per gli amanti dei libri che sono in visita a Los Angeles.

Ad attendere viaggiatori, cittadini e appassionati di lettura, ci sono migliaia di libri e di dischi ospitati su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati ricavati tra i locali di una vecchia banca degli anni ’70. Questi numeri rendono The Last Bookstore la più grande libreria di testi nuovi e usati di tutta la California.

Sono molti i dettagli che rendono speciale e unico questo luogo. Soffitti altissimi e pilastri di marmo, infatti, si trasformano nella cornice perfetta di un paradiso di storie e culture, mentre i libri, quelli da leggere e da sfogliare, sono diventati parte integrante dell’arredamento stesso. I testi, infatti, sono stati utilizzati per creare delle sculture inedite e straordinarie che puntellano tutti gli angoli dell’edificio.

La libreria si sviluppa su due piani: la parte inferiore, luminosissima, è riservata ai libri acquistabili, che qui si possono anche sfogliare e leggere in una delle poltrone in pelle situate nel mezzo di un suggestivo open space. Salendo al piano superiore, invece, è possibile vivere un’esperienza davvero incredibile. Qui si snoda un vero e proprio labirinto, con tanto di oblò, tunnel e mensole realizzate interamente con i libri.

Fermatevi qui tutto il tempo che volete per conoscere, leggere e ammirare le storie, la cultura e il sapere dell’intera umanità.

Il labirinto di libri all'interno della libreria più grande della California

Fonte: Ufficio Stampa

Il labirinto di libri all’interno della libreria più grande della California
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Trovato un tesoro nascosto a Napoli, è sensazionale

Sotto terra si celano ancora tanti tesori preziosissimi, che purtroppo spesso non siamo in grado di individuare né di raggiungere: la tecnologia può però aiutarci quantomeno a fare luce su quello che si trova ben lontano dalla nostra vista. È proprio ciò che è accaduto a Napoli, dove la radiografia muonica (una tecnica impiegata nel campo della fisica) ha permesso di scoprire alcuni monumenti di inestimabile valore protetti da metri di terra.

Napoli, il tesoro nascosto (e irraggiungibile)

La città di Napoli vanta un incredibile patrimonio archeologico – basti pensare a ciò che resta di Pompei ed Ercolano, sommerse più di due millenni fa dalla lava del Vesuvio. Sappiamo però che ci sono ancora tesori da scoprire, che si nascondono nel sottosuolo. Si tratta delle vestigia dell’antica necropoli di Neapolis, costruita dai greci a cavallo tra il IV e il III secolo a.C.: secondo i numerosi studi degli esperti, si troverebbero in corrispondenza di quello che attualmente è conosciuto come il rione Sanità, a ben 10 metri di profondità rispetto al livello stradale.

Lavori di recupero per portare a galla questi monumenti preziosissimi non sono fattibili, quantomeno non in tempi brevi: “Purtroppo, l’altissima densità abitativa e le caratteristiche urbanistiche dell’area rendono molto difficile procedere con scavi sistematici, ma le ricerche archeologiche svolte, che avevano condotto anche al rinvenimento degli Ipogei dei Togati e dei Melograni, hanno portato i ricercatori a ipotizzare la presenza di ulteriori monumenti sconosciuti” – ha affermato l’INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), che ha contribuito ala scoperta.

Utilizzando la radiografia muonica, il cui funzionamento si basa sulle tecnologie adottate presso il Cern di Ginevra, gli esperti hanno individuato una camera funeraria sotterranea di cui è stata definita la posizione tridimensionale. La ricerca, pubblicata su Scientific Reports di Nature, rivela dettagli interessanti: gli scienziati hanno impiegato due rilevatori di muoni posizionati a circa 18 metri di profondità, i quali hanno raccolto dati per un mese intero ricostruendo l’immagine in tre dimensioni della camera funeraria.

Che cos’è la radiografia muonica

È dunque la fisica ad aiutare gli archeologi a fare luce sui misteri che si celano nel sottosuolo. La radiografia muonica è una tecnica che “utilizza i muoni, particelle prodotte nella cascata che segue l’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre, per ricostruire un’immagine della struttura interna di un oggetto” – ha spiegato l’INFN – “Per la sua natura non invasiva è particolarmente indicata in ambienti urbani dove non è pensabile applicare metodi di indagine attivi come la perforazione o le onde sismiche”.

Questa non è la prima volta che la radiografia muonica viene utilizzata in campo archeologico: da anni gli scienziati la impiegano per studiare le piramidi, non potendo abbattere pareti per cercare di scoprire che cosa nascondono. È così che, di recente, è stato scoperto un misterioso tunnel all’interno della Piramide di Cheope, un ritrovamento eccezionale che potrebbe fare la storia. Anche a Napoli questa tecnica si è rivelata particolarmente utile, dal momento che scavare in luoghi così densamente abitati non è possibile, se non con grandi sforzi e un impatto economico notevole. La camera funeraria è dunque irraggiungibile (almeno per il momento). Ma sappiamo dove si cela, ed è un enorme passo avanti per l’archeologia.

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L’offerta lampo per volare in Europa a prezzi scontati

C’è una nuova offerta Ryanair da cogliere al volo, che consente di acquistare un volo con il 20% di sconto. Si tratta di una promozione lampo, da accaparrarsi entro il 20 aprile 2023. Perfetta, quindi, se desiderate un viaggio low cost per raggiungere le vostre mete preferite, magari in occasione dei prossimi ponti in arrivo. Ecco tutti i dettagli.

L’offerta Ryanair per volare a prezzi scontati

Prenotando entro il 20 aprile sul sito di Ryainar, si può viaggiare fino al 31 maggio 2023 usufruendo del 20% di sconto sui voli verso numerose destinazioni europee. Chi, ad esempio, parte da Roma Fiumicino e sogna di andare a Copenaghen, può aggiudicarsi un biglietto a partire da 11,99 euro. L’anno giusto per visitare la Capitale mondiale dell’architettura 2023, una meravigliosa realtà, conosciuta anche come la città della Sirenetta, sempre più orientata su tematiche come sostenibilità e ambiente, e aperta alle innovazioni.

Da Milano Bergamo si può volare alla volta di Lussembrugo e Zara a partire da 10,39 euro, oppure viaggiare per Londra da 10,95 euro. La capitale inglese ha davvero tanto da offrire, dalla zona dei grattacieli, del business e del lusso, sino ai quartieri più tipici come Notting Hill o Soho con i suoi mercatini, oppure Chelsea o St. James. Attrazioni di ogni tipo, ristoranti, teatri e grandi eventi fanno sì che sia davvero impossibile annoiarsi: qui una guida per visitarla al meglio.

Se invece partite da Napoli, prenotando entro il 20 aprile, potreste aggiudicarvi il 20% di sconto su destinazioni da sogno come Malta, perfetta anche per una vacanza last minute in uno dei prossimi ponti. Lo splendido arcipelago nel cuore del Mar Mediterraneo riserva innumerevoli sorprese, offrendo ai visitatori l’opportunità di percorrere millenni attraverso una infinità di elementi da esplorare. Ovunque andiate, gli scenari e le architetture delle sue isole vi offriranno sempre uno sfondo spettacolare, tra colori, atmosfere e bellezze naturali inaspettate.

Offerte imperdibili anche per chi parte da Cagliari, con la possibilità di volare alla volta di Palma con biglietti a partire da 15, 16 euro. Il capoluogo dell’isola spagnola di Maiorca gode di un clima privilegiato durante tutto l’anno, e oltre ad essere conosciuto per il turismo balneare vanta anche un bellissimo centro storico, con tante attrazioni come la cattedrale, il palazzo dell’Almudaina, la Lonja e la piazza Mayor, incorniciato da un paesaggio costellato da cale, spiagge e scogliere.

Dallo scalo di Venezia Marco Polo si può volare per Vienna a partire da 11,83 euro, o alla volta di Norimberga da 12,94 euro. Se scegliete quest’ultima destinazione, non perdetevi un viaggio alla scoperta del caratteristico villaggio di Tüchersfeld, incastonato tra impressionanti giganti pietrificati. Chi viaggia da Catania, invece, potrebbe approfittare dell’offerta Ryanair per visitare Marsiglia, la città più antica e meno francese della Francia, a partire da 11,99 euro. Un luogo ricco di attrazioni che sa come entrare nel cuore di chi lo visita.

Come approfittare dell’offerta lampo

Per non lasciarvi scappare i voli scontati dell’ultima offerta Ryanair, non dovete fare altro che andare sul sito della compagnia low cost e prenotare il volo per la destinazione che desiderate raggiungere entro la mezzanotte del 20 aprile. Ricordate, però, che la promozione è disponibile solo per le prenotazioni effettuate su determinate tratte e che consente di viaggiare con il 20% di sconto solo dal 20 aprile al 31 maggio 2023.

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Londra come l’Olanda: il Festival dei Tulipani è un omaggio alla bellezza

Ampi giardini verdi, migliaia di tulipani colorati, i riflessi dell’acqua… state immaginando Amsterdam, non è vero? Invece ci troviamo a Londra, dove un atteso evento floreale che si ripete puntuale ogni anno, sta attirando l’attenzione di moltissimi turisti e appassionati: stiamo parlando del Festival dei Tulipani, un appuntamento assolutamente da non perdere.

Una location d’eccezione

Ci sono molte ragioni per cui il Festival dei Tulipani è un evento davvero imperdibile e una di queste è il luogo in cui si svolge, ovvero l’Hampton Court Palace. Questo edificio è uno dei luoghi più apprezzati della capitale d’Inghilterra, per via della sua storia e, naturalmente, per la sua bellezza. Realizzato per accogliere l’ordine religioso dei Cavalieri di Malta, è diventato nel 1528 una delle residenze di Enrico VIII.

Il Re vi portò per brevi periodi tutte e sei le sue mogli, cosa che ha contribuito ad alimentare la leggenda sulla presenza fra la struttura e i giardini del fantasma di una di loro. Fantasma o meno, la cosa più interessante è che l’intero palazzo mostra proprio l’impronta del sovrano, che ne modificò e ne ricostruì buona parte, aggiungendo per altro la Sala Grande e facendo costruire il campo da tennis, che oggi il più antico campo da tennis al mondo ancora in uso.

Il Festival dei Tulipani in un palazzo londinese

Ed è proprio fra il campo da tennis e gli ampi cortili che, ogni anno, vengono piantati i bulbi dei tulipani. A occuparsene sono giardinieri e floricoltori altamente specializzati, che oltre a far fiorire le varietà più note (singoli, doppi, a giglio, sfrangiati, screziati, botanici nani, Trionfo, Darwin, Rembrandt, Kaufmanniana, Fosteriana e Greigii), riescono a realizzare veri e propri capolavori perfettamente integrati all’architettura, come la “ciambella” di fiori che circonda la fontana Tudor.

La fioritura dei tulipani

In tutto, l’esposizione (la più grande del Regno Unito) si estende per quasi 25 acri e vede “esplodere” otre 110.000 bulbi organizzati per colore e specie. Secondo gli esperti dell’Hampton Court, il momento culmine dell’intera fioritura andrà dal 22 al 30 aprile. Addirittura, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, si potrà assistere allo sboccio di alcune specie ibridate create appositamente per il Festival.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace

L’idea alla base dell’evento è quello di celebrare la primavera nel modo più colorato possibile, ammirando anche degli ingegnosi allestimenti in grado di rendere l’esperienza ancora più suggestiva. Per esempio, attraversando i Giardini Reali e gettando uno sguardo lungo le grandi vasche collocate in mezzo al verde, si possono scorgere vasi galleggianti con varietà storiche. Anche intorno alla caffetteria sono inoltre collocate diverse “sculture” realizzate con vasi sospesi.

Come partecipare al Festival dei Tulipani

Per ammirare i tulipani londinesi basta semplicemente recarsi all’Hampton Court Palace, che si trova nel distretto di Richmond Upon Thames, dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 16 fino al 1 maggio. L’ingresso al Festival è compreso nel costo del biglietto che si paga per visitare il complesso, che va dai 33 euro per gli adulti ai 18 euro per i bambini.

Il biglietto in questione include l’accesso a tutte le aree pubbliche del palazzo reale, ai giardini, ai cortili e a due delle attrazioni più gettonate dell’Hampton Court: il labirinto, progettato intorno al 1700 da George London e Henry Wise su commissione di Guglielmo III d’Orange e noto per la sua estrema difficoltà (è ricco di curve e vicoli ciechi), e il Giardino Magico, un luogo pensato per i più piccoli, dove ci si può trovare faccia a faccia con animali misteriosi, esplorare grotte segreti e cimentarsi in assalti e assedi a torri e bastioni.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace