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Dimmi che viaggiatore sei e ti dirò qual è l’isola mediterranea perfetta per te

Se dovessimo descrivere con poche parole il mar Mediterraneo probabilmente lo paragoneremmo a uno scrigno pieno di tesori preziosi tutti da scoprire. Gioielli sospesi tra cielo e mare che ospitano spiagge meraviglie e calette segrete, arte, cultura, miti e leggende, e poi ancora storie secolari e tradizioni tramandate da generazione.

Elencare tutte le meravigliose isole che emergono dal mar Mediterraneo e pressoché impossibile, quello che possiamo fare, però, è dirvi qual è la migliore destinazione per voi in base alle vostre esigenze di viaggio.

Sia che state cercando un’esperienza in grado di deliziare il palato, un’avventura naturalistica o una vacanza all’insegna del lusso, troverete tutto quello che state cercando tra le isole del Mediterraneo. Noi ne abbiamo selezionato cinque,tra le più celebri, per vivere l’esperienza dei vostri sogni.

Porto Giunco, Sardegna

Porto Giunco, Sardegna

La natura in Sardegna

Lontano dal lusso e dagli yacht che popolano i porti turisti, c’è una Sardegna inedita e selvaggia che si snoda tra l’entroterra e la costa bagnata da acque turchesi, limpide e cristalline.

Questa regione, infatti, ha l’onere e l’onore di ospitare tutta una serie di gioielli ambientali che soddisfano l’esigenza di ristabilire il contatto più autentico con la natura. Dalle spiagge di sabbia bianca, al mare azzurro, passando per coste rocciose, boschi lussureggianti e stagni.

Non solo spiagge, per gli amanti del mare, ma anche osasi naturali, parchi nazionali e riserve dove ammirare la natura incontaminata, gli animali, gli uccelli migratori e i fenicotteri.

Rodi, tra le meraviglie del mondo antico

Rodi non ha bisogno di presentazioni. Già meta ambita e frequentata da viaggiatori di tutto il mondo, l’isola più grande del Dodecaneso ospita meravigliose località balneari e antiche rovine. È per questo che l’abbiamo selezionata per tutti i viaggiatori che cercano un’avventura all’insegna di storia e cultura, senza rinunciare alla natura.

Miti, leggende e storie mai dimenticate si incontrano e sopravvivono su quest’isola. Secondo la leggenda, infatti, Rodi è stata donata da Zeus al dio del sole. È proprio a Helios che qui è stata dedicata una statua meravigliosa considerata una delle sette meraviglie del mondo antico.

Il Colosso di Rodi, purtroppo, è stato distrutto, ma restano sull’isola una serie di siti storici davvero straordinari. Ne è un esempio l’Acropoli di Lindos, la cittadella arroccata su una ripida scogliera raggiungibile a piedi o su un asino, e la città medievale di Rodi, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1988.

Acropolis di Lindos

Acropolis di Lindos, Rodi

Sicilia: il viaggio dei sensi

La Gola è l’unico dei sette vizi capitali che proprio non si può controllare. Ed è spinti da questo che rechiamo nella splendida Sicilia.

Cultura, storia, tradizione, miti e leggende popolano ogni lembo di questa terra da scoprire anche attraverso le delizie gastronomiche e caratteristiche. Cannolo, cassata, arancina (o arancino), pane, panelle e crocchè. La lista è infinita, ma sappiamo che il cibo siciliano appena nominato basterà a farvi prendere il primo volo aereo diretto in Sicilia per un viaggio sensoriale e delizioso tra mare, natura, trattorie e ristoranti stellati.

La movida sull’Isola di Pag

Dove c’è movida c’è l’Isola di Pag e viceversa. Quella che è stata ribattezzata la nuova Ibiza croata non ha bisogno di presentazioni, perché è da anni meta ambita di giovani provenienti da ogni parte del mondo.

Ma c’è di più perché il fulcro della vita notturna a Pag si trova a Zrce, la spiaggia più bella dell’Adriatico con mare trasparente e cristallino che incanta. Fare le ore piccole qui, dal tramonto all’alba, può trasformarsi in un’esperienza unica.

Il lusso a Capri

E infine c’è Capri: un luogo straordinario, un’isola che da sempre affascina vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo. È la terra del sole e del mare, dei tramonti infuocati, dei panorami che lasciano senza fiato e delle viste sui faraglioni.

Una vacanza a Capri, tra gite in barca, vie dello shopping e soggiorni in hotel esclusivi, sa rispondere alle esigenze di chi sogna un viaggio extra lusso. Non è un caso che in questo angolo di mondo celebrities e personaggi illustri siano stati qui più volte, e non solo di passaggio.

Faraglioni di Capri

Faraglioni di Capri

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Franciacorta Notizie Viaggi weekend

I giardini diffusi della Franciacorta sono in fiore

Un fine settimana colorato e profumato sulle colline bresciane ad una manciata di chilometri dal lago di Iseo. Dal 20 al 22 Maggio andrà in scena la XXIII edizione di Franciacorta in fiore, un festival ricco di eventi collaterali come degustazioni di vini, stand gastronomici, presentazioni di libri, passeggiate alla scoperta della natura, eventi per bambini, concerti che animeranno l’antico borgo della Franciacorta centrale, terra di bollicine ma anche di bellezze storico culturali ancora poco note.

Un dedalo di vicoli e dimore nel cuore del borgo di Bornato, incastonato tra i vigneti, svelano il patrimonio nascosto di questo luogo in un territorio da sempre conosciuto nel mondo per i suoi pregiati vini.

Bornato, borgo antico da scoprire in Franciacorta

Bornato, borgo antico poco noto del territorio franciacortino, frazione del comune di Cazzago San Martino, non è soltanto la location della rassegna di questo fine settimana, ma un luogo ricco di storia e bellezze architettoniche. Passeggiando tra i vicoli del borgo l’atmosfera è quella di d’altri tempi. I rinomati vigneti abbracciano ville, palazzi, pievi e castelli. Da non perdere, tra i diversi punti di interesse, ci sono: l’antica Pieve San Bartolomeo, Castello Orlando, Palazzo Secco d’Aragona, Palazzo Ambrosini Bresciani, Casa Orlando e il Frutteto Dalola.

Giardini diffusi e balconi in fiore

Corsi di cucina naturale, laboratori, mostre, pic nic tra i vigneti, ma anche cantine aperte e appuntamenti di gusto comporranno il palinsesto di eventi di Franciacorta in Fiore. Da non perdere, ovviamente, saranno gli spettacoli della natura: giardini e strade del borgo di Bornato saranno tutti da scoprire (a costo zero). Non solo, anche il gusto vuole la sua parte: nei ristoranti franciacortini aderenti all’iniziativa, sarà possibile degustare un piatto dedicato a Franciacorta in fiore, preparato con fiori e piante edibili.

A Bornato (nella foto), ma anche in altri borghi della Franciacorta come Erbusco, Sulzano, Gussago, Coccaglio, Iseo, fiori e giardini fanno da meravigliosa cornice. Numerosi sono i giardini visitabili in bicicletta o a piedi. Giardini diffusi dove è possibile scoprire vere e proprie installazioni di piante e diversi materiali che dialogano tra loro in armonia e nuovi modi di intendere e concepire il giardino. Focus doveroso anche sull’ ecosostenibile: il giardino viene coltivato e curato ponendo attenzione al risparmio energetico, il metodo di irrigazione, l’utilizzo di materiali di recupero, la presenza di piante e fiori adatti alla zona e all’ambiente e allo specifico clima.

Vie, piazze, anfratti e scorci saranno tutto un fiore a Bornato. Nel paesino della Franciacorta tutti sono stati inviati ad abbellire balconi, terrazzi, particolari architettonici, angoli, muri, un po’ come nei borghi fioriti più noti d’Italia come Spello, ad esempio. Il rullino fotografico è pronto per essere riempito di colori e bellezza.

Il Palio della Rosa

Uno degli appuntamenti più attesi di Franciacorta in Fiore è il tradizionale Palio della Rosa, un tuffo nel passato dove arti medievali e antichi mestieri animeranno i tre giorni di rassegna. Sullo sterrato del prato Secco d’Aragona si terrà la sfilata del Corteo Storico del “Palio della Rosa di Franciacorta” con lo spettacolo degli Sbandieratori, i giochi medievali degli Atleti delle sei Contrade e la proclamazione conclusiva.

Franciacorta, borgo di Bornato

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Le piscine naturali nascoste tra le rocce

Le mille sfumature di azzurro da una parte e una lunga e frammentata distesa di sabbia fine e bianchissima dall’altra. Se è questo il paradiso che sognate di raggiungere e vivere almeno una volta nella vita vi diciamo noi dove andare.

La destinazione è un sogno che si avvera: ci troviamo tra le meraviglie di una delle più grandi e popolose isole dell’arcipelago Isole Vergini britanniche e più precisamente a Virgin Gorda. Una terra, questa, che non ha bisogno di presentazioni perché vince a mani basse l’appellativo di perla del mar dei Caraibi.

Eppure c’è qualcosa di ancora più straordinario, se è possibile, di quegli scenari infinitamente suggestivi che si aprono davanti ai nostri occhi quando giungiamo su quest’isola e restiamo a fissare le distese di acqua turchese che si perdono all’orizzonte. Si tratta di piscine naturali nascoste tra le rocce nel Parco Nazionale The Baths.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda

The Baths: il Parco Nazionale tra grotte e piscine

Il nome stesso è un invito alla scoperta: The Baths è il Parco Nazionale dell’isola Virgin Gorda, istituito nel 1990, che comprende quelle che sono probabilmente le piscine naturali più belle del mondo.

Le distese e infinite spiagge di sabbia fine che caratterizzano questo territorio, qui sono frammentate, interrotte dalla presenza di grandissimi monoliti di granito di origini vulcaniche che creano uno scenario unico al mondo. Ma la presenza di queste rocce non funge solo da cornice a uno dei paradisi terrestri più belli del mondo, ma crea delle grandi piscine naturali, protette e segrete, tutte da scoprire.

Entrando all’interno delle fessure create dall’incontro dei monoliti si ha come la sensazione di vivere un sogno. L’acqua azzurra e trasparente che penetra attraverso i massi crea delle piccole piscine naturali caratterizzate da incantevoli giochi di luci e di ombre grazie ai raggi del sole che attraversano le crepe a ogni ora del giorno.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda

Un paradiso terrestre da scoprire

Il Parco Nazionale The Baths non è solo una delle principali attrazioni turistiche di Virgin Gorda e di tutto l’arcipelago delle Isole Vergini Britanniche, ma anche un’esperienza unica e irrinunciabile per tutti i viaggiatori amanti del mare e della natura.

Le piscine naturali nascoste tra le rocce non sono le uniche meraviglie che accolgono gli esploratori. Lo scenario, visto nella sua totalità, è incredibile: grandi rocce tondeggianti sparse sulla spiaggia, la vegetazione lussureggiante e mare turchese che bagna la sabbia bianchissima.

Il Parco Nazionale The Baths è situato sulla punta sud occidentale dell’isola. Dall’ingresso del parco si snodano due sentieri che conducono alla suggestiva Devil’s Bay, una piccola baia a forma di ferro di cavallo dove potersi rilassare e fare snorkeling. Per giungere alla spiaggia è necessario munirsi di scarpe comode e spirito di avventura.

Il primo sentiero attraversa la fitta vegetazione che caratterizza l’isola, tra palme, cactus giganti e piante sempreverdi. L’altro, invece, è quello che si snoda tra la sabbia bianca, le grotte e le piscine. Entrambi vi porteranno nel cuore del parco dove potrete ammirare uno dei luoghi più belli del mondo che abitiamo.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda

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aeroporti Europa linee aeree Notizie Viaggi

Le mascherine vanno portate in aereo o no: facciamo chiarezza

Ve lo avevamo accennato poco tempo fa: dal 16 maggio non è più obbligatorio indossare la mascherina in aereo e negli aeroporti dell’Unione europea, ma con alcune eccezioni. A dirlo erano state l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Subito dopo questa affermazioni, però, è arrivato il chiarimento da parte del Ministero della Salute italiano che prevede regole diverse.

Mascherina in aereo in Italia, è ancora obbligatoria (ma non sempre)

Con una nota diffusa in risposta alle linee guida di Aesa ed Ecdc, il Ministero della Saluto ha specificato che in Italia i dispositivi di protezione saranno obbligatori fino al 15 giugno di quest’anno.

Secondo l’ordinanza firmata da Roberto Speranza, fino a quella data è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 su:

  • aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  • navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
  • treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
  • autobus che collegano più di due regioni;
  • autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
  • mezzi del trasporto pubblico locale o regionale come autobus, tram e metropolitane.

Tuttavia, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la situazione è un po’ più complessa di quanto si creda, a tal punto che l’obbligo o meno delle mascherine varia a seconda del tipo di volo e della nazionalità della compagnia aerea che lo opera.

La differenza tra i voli nazionali e internazionali

È bene specificare, dunque, che qualsiasi siano le linee guida europee, in materia di sanità prevalgono le norme nazionali. Per questo motivo in Italia l’obbligo resta fino al 15 giugno sui voli la cui tratta preveda origine e destinazione in Italia, indipendentemente dal Paese di rilascio della licenza del vettore aereo.

Diverso, invece, il discorso sui voli internazionali. In questi casi, come si legge nelle linee guida, “si ritengono altresì applicabili le norme in vigore nel Paese che ha rilasciato la licenza al vettore aereo“. Con la precisazione, che ripetiamo: “per l’accesso e l’utilizzo di aeromobili gestiti da vettori aerei con licenza italiana è sempre obbligatorio indossare una mascherina Ffp2, sia per i passeggeri che per il personale della compagnia aerea“.

Ciò vuol dire che l’obbligo sparisce se ci si imbarca su un volo internazionale — da e per l’Italia — operato da una compagnia aerea straniera e con licenza che non sia Italiana. In poche parole, se vi imbarcate per un volo verso e da Londra con la compagnia di bandiera del nostro Paese, ITA Airways, sarete costretti a indossare la mascherina.

Se invece volate da e per il Regno Unito a bordo di British Airways, quindi un vettore che batte bandiera nel Regno Unito dove non è più obbligatoria la mascherina sui mezzi pubblici, non dovete indossarla.

Ad anticipare le modifiche è stato il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma sottolineando che: “Nei confronti dei vettori di altri Paesi si applicherà normativa vigente negli altri Paesi“.

L’Italia non è l’unico Paese che prevede ancora l’uso delle mascherine

Mentre in Francia la mascherina non è più obbligatoria sui mezzi pubblici a partire dal 16 maggio, ci sono altrettanti Paesi in cui sarà ancora necessario indossarle. Uno di questi è la Germania dove i passeggeri che volano da e per il Paese dovranno metterla fino alla fine dell’estate.

Una decisione comunicata dal Ministero dell’Interno di Berlino che ha anche sottolineato che il dispositivo di protezione individuale dovrà essere indossato per l’intera durata del volo e durante le operazioni di imbarco e di sbarco. La mascherina potrà essere tolta soltanto per bere o per mangiare. Un obbligo che decadrà, sia per gli aerei che per i mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza, il prossimo 23 settembre.

Mascherine obbligatorie in aereo (per il momento) anche in Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.

Negli altri casi, quindi, dal 16 maggio la situazione cambia. Ma gli operatori aeronautici e aeroportuali “dovrebbero continuare a incoraggiare passeggeri e membri dell’equipaggio a indossare una mascherina durante il volo così come in aeroporto. Come modo per proteggere se stessi e gli altri. Rispettando la decisione degli altri di indossare o non indossare una mascherina“.

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escursioni Fiume Notizie panorami vacanze avventura Viaggi

La più bella gita da fare in giornata, a due passi da casa

Prendete un treno, poi un battello, e trascorrete la giornata all’aria aperta lungo un fiume prendendo il sole e ammirando il paesaggio. Non c’è nulla di più rilassante di una gita fuori porta, a due passi da casa.

È la nuova iniziativa turistica di Trenord per la bella stagione. Con un biglietto speciale che include il viaggio di andata e ritorno in treno da tutta la Lombardia si scende a Pizzighettone o a Ponte D’Adda e, da lì, si sale su un battello. Un’ora di navigazione, per ammirare la vegetazione e la fauna caratteristiche del paesaggio fluviale dell’Adda, a partire dalla cicogna bianca fino al falco della palude, facendo un giro ad anello attraverso il Parco Adda Sud.

Navigare sull’Adda

Si parte dal pontile di Pizzighettone, in località Gera, e si attraversa il Parco Adda Sud lungo una porzione di fiume ricca di flora e di fauna rigogliosa. Questa, infatti, è un’area protetta estremamente ricca di biodiversità e di specie locali che è possibile osservare grazie ad alcuni punti di birdwatching installati in vari punti del parco (nei pressi di Pizzighettone c’è per esempio il boschetto degli Ontani e la zona umida del laghetto “Oasi”). Oltre alla cicogna bianca e al falco di palude, molte altre specie frequentano la zona durante la migrazione. Non scordate di portare un binocolo per avvistarle.

Navigando lungo il fiume si scorgono anche delle antiche costruzioni. Sono i monasteri che erano sorti nel Medioevo, ma anche le cascine dei contadini tipiche della zona del lodigiano, cremasco e cremonese. Queste strutture agricole erano spesso affiancate da piccoli edifici per il culto e se ne trovano parecchi ancora in discrete condizioni.
Inoltre, sono tuttora esistenti alcuni castelli.

Come prenotare

L’offerta treno+battello costa 18 euro ed è acquistabile solo online. Vale il sabato pomeriggio e nei giorni festivi. Si può prendere qualunque treno diretto verso Mantova (linea Milano-Codogno-Cremona-Mantova) viaggiando in 2^ classe, l’importante è arrivare a destinazione in tempo per prendere il battello che parte il sabato alle 17 mentre la domenica e nei giorni festivi alle 11.30, 14.30, 15.45 e 17.

Si consiglia di prenotare anche il posto sul battello contattando, con almeno 24 ore di anticipo, il Consorzio Navigare l’Adda al numero 348 8661685 o via mail scrivendo a info@navigareladda.it. A bordo del treno e del battello è obbligatorio indossare la mascherina.

“Navigare sull’Adda” è una delle tante iniziative nel programma di promozione turistica “Gite in treno” ideato da Trenord per favorire un turismo di prossimità e sostenibile alla scoperta delle bellezze della Lombardia.

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Il Parco Adda Sud in Lombardia

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Lombardia Notizie piste ciclabili Viaggi

Sta per nascere la pista ciclabile che attraversa la Lombardia

È già una delle ciclovie più famose d’Italia e, a breve, sarà ulteriormente estesa, andando a toccare alcuni degli angoli più pittoreschi d’Italia.

Stiamo parlando della Ciclovia VenTO, un percorso oltre 700 chilometri che collega Venezia con Torino, attraversando quattro Regioni del Nord Italia costeggiando il Po.

I nuovi tratti della Ciclovia VenTO

Tra poco, nuovi tratti saranno aggiunti alla ciclabile in provincia di Mantova. Saranno, infatti, tracciati due percorsi nell’Oltrepò mantovano: uno tra i Comuni di Suzzara, ex città fortificata sotto i Gonzaga, e di Quingentole, che un tempo era sede vescolvile, attraverso quattro paesi per un totale di circa 47 km, l’altro tra Quingentole e Felonica, al confine con l’Emilia-Romagna, attraversa altri quattro paesi per altri di 46 km. Ed è proprio in Lombardia che corre metà del tracciato della Ciclovia VenTO.

Un altro nuovo tratto vedrà al centro del progetto il Capoluogo lombardo. La nuova tratta L1, che sarà ultimata entro l’anno, correrà da Milano fino a Pavia lungo l’alzaia del Naviglio Pavese, collegando il centro città con la rete nazionale delle Ciclovie turistiche.

Le ciclabili di Mantova

E Mantova, insieme alla sua provincia, è una delle città più dedite d’Italia al cicloturismo. tante sono già le piste ciclabili che corrono lungo fiumi e canali di bonifica in tutto il territorio del Parco del Mincio, dove un’altra celebre ciclabile è già in fase di estensione, la Ciclovia del Sole, quella che parte dal centro di Bologna e che arriva nel Comune di Mirandola, in provincia di Modena. Finora questo itinerario ciclabile era confinato all’Emilia-Romagna, ma a breve supererà i confini regionali.

Sono ben 36 le piste ciclabili più importanti della provincia mantovana che consentono non soltanto agli abitanti di muoversi in modo sostenibile, ma che anche sono un’attrattiva turistica.

A contatto con la natura, questi itinerari da percorrere in bicicletta sono stati raccolti nella mappa “Mantova in bici”. Oltre agli itinerari e alle caratteristiche dei singoli percorsi, come gli sterrati, le interconnessioni con le altre piste ciclabili, i punti di collegamento con autobus, treni e battelli, sono segnalati anche i luoghi dell’ospitalità come agriturismi e hotel e i principali monumenti delle zone attraversate.

L’intera rete di ciclovie del mantovano è suddivisa in piste ciclabili aperte esclusivamente alle biciclette, come la Mantova-Peschiera, per esempio, e in percorsi su strade bianche percorribili anche dalle auto.

La Ciclovia VenTO

È una sorta di autostrada ciclabile che collega Venezia con Torino. A oggi non ci sono ancora le condizioni ottimali per poter percorrere la Ciclovia VenTO in sicurezza e per tutta la sua estensione, in quanto alcuni tratti non sono ancora stati messi in sicurezza. Ma ci si sta lavorando, appunto.

L’idea di creare un unico collegamento slow e sostenibile è venuta dal Politecnico di Milano nel 2015 in occasione dell’Expo. Il progetto originale nasceva infatti con l’obiettivo di collegare l’area dell’esposizione internazionale di Rho al Po e ai territori della cosiddetta “food valley”. Doveva essere una sorta di Fuori Expo che avrebbe consentito ai visitatori di recarsi nei luoghi dove il cibo raccontato in fiera veniva prodotto. Così non fu, ma il progetto della Ciclovia VenTO proseguì per la propria strada, che ancora oggi si sta percorrendo.

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Le strade costiere più spettacolari del mondo sono queste tre

I viaggi on the road ci affascinano da sempre perché è proprio su ruote che possiamo percorrere strade suggestive e affascinanti che a ogni chilometro ci restituiscono visioni quasi incantate.

Dalla Svizzera alla Germania, passando per l’Italia e arrivando fino in Irlanda troviamo quelli che sono gli itinerari più celebri da percorrere in auto. Tuttavia è in Francia che si snodano quelle che sono le strade costiere più spettacolari del mondo, e sono tre.

Stiamo parlando de Les Trois Corniches, le storiche, leggendarie e panoramiche strade sinuose che permettono di ammirare i panorami più belli della Costa Azzurra, quelli che alternano distese di mare che si perdono all’orizzonte, cieli tersi, cittadine arroccate su massicci montuosi e dimore eccezionali. Allacciate le cinture, si parte!

Les Trois Corniches: viaggio on the road sulla Costa Azzurra

Sono storiche e leggendarie, sono sinuose e panoramiche e lasciano senza fiato a ogni chilometro percorso. E sono così belle che non basterebbero tutti gli aggettivi elencati fino a questo momento per descriverle. Perché Les Corniches non si possono immaginare, ma solo vivere.

Queste tre strade, che collegano la città di Nizza a quella di Mentone su tre diversi livelli, si trasformano nel palcoscenico di spettacoli unici e grandiosi, quelli che appartengono a uno dei territori più eleganti, raffinati e suggestivi della Francia e del mondo intero.

Da percorrere in auto, non senza soste panoramiche, queste tre strade permettono di scoprire le più belle località balneari della costa, di ammirare le mille sfumature d’azzurro del mare e del cielo, le cittadine arroccate sulle rupi e la fitta e lussureggiante vegetazione che ricopre le montagne.

Le strade panoramiche della Costa Azzurra, dicevamo, sono tre e gli abitanti del luogo le distinguono in bassa, media e grande. Scopriamole tutte.

La strada bassa

Il viaggio su Les Trois Corniches francesi comincia dalla strada bassa, quella che permette un rincontro ravvicinato con il mare, con le spiagge e con gli eleganti stabilimenti balneari che caratterizzano la costa.

Questa strada, che porta da Nizza a Mentone, o viceversa, si snoda su un livello molto basso che ci permette di godere dei dettagli che caratterizzano questo tratto di territorio. Non solo spiagge e mare, ma anche dimore lussuose che hanno fatto la storia della Belle Epoque.

La strada media

Ci spostiamo ora sulla strada media, posizionata tra la strada bassa e quella grande. Questo percorso a metà altezza, che si snoda tra le scogliere della Costa Azzurra, ci permette di osservare le splendide cittadine che caratterizzano la costa da un’altra prospettiva.

Da una parte troviamo il mare, sempre azzurro e meraviglioso, dall’altra una lussureggiante vegetazione sempre verde. È questo il percorso migliore da intraprendere per chi vuole scoprire le cittadine che dominano la costa dall’alto come il villaggio di Eze.

La strada grande

Ultima, ma non per importanza, è sua maestà la strada grande. Questo percorso è probabilmente il più celebre, affascinante e suggestivo de Les Trois Corniches. Ma è anche il più antico, la sua costruzione, infatti, è avvenuta per volere di Napoleone I.

La strada grande è situata a un’altezza che supera i 400 metri e regala la sensazione di un viaggio sospeso tra cielo e mare.

Selvaggio e sinuoso, questo percorso on the road garantisce visioni sublimi che lasciano senza fiato a ogni chilometro.

Villefranche-sur-Mer

Vista Panoramica su Villefranche-sur-Mer

 

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Golfo dei Poeti: la caletta esotica e segreta che ti farà innamorare

L’Italia è un Paese meraviglioso che non smette mai di stupire. Lo fa con il sole che illumina il mare cristallino, le coste e tutto ciò che c’è intorno, lo fa con i parchi naturali, con i gioielli architettonici e con tutti quei monumenti che migliaia di turisti vengono a visitare ogni anno.

Eppure, anche quando crediamo di conoscere bene il nostro stivale, ecco che lui ci riserva nuove e straordinarie sorprese. Luoghi da un fascino così indescrivibile che restituiscono la sensazione di trovarci dall’altra parte del mondo, come quella caletta nascosta e segreta, dal sapore esotico, che si trova nel Golfo dei Poeti.

Per scoprirla dobbiamo recarci a Lerici, in provincia di La Spezia, in un luogo sospeso tra cielo e mare. Una destinazione già conosciuta ai viaggiatori di tutto il mondo per quel suo connubio perfetto tra mare, natura e cultura. Ed è proprio qui, tra le spiagge affollate d’estate e gli scorci meravigliosi godibili tutto l’anno che si trova una baia che vi lascerà senza fiato.

Caletta Lerici

Caletta Lerici

La Caletta di Lerici

È una spiaggia selvaggia, suggestiva e poco frequentata quella che si apre davanti agli occhi dei visitatori, quella che per forme e colori sembra ricordare gli angoli esotici che abbiamo immortalato durante i viaggi fatti dall’altra parte del mondo.

Una caletta che si concede solo ed esclusivamente ai più avventurosi come se fosse un tesoro prezioso da trovare dopo una lunghissima caccia. Sono gli abitanti liguri i guardiani di questo gioiello, sono loro a preservare la posizione geografica e a trasmetterla agli esploratori, così che la bellezza autentica e selvaggia di questa spiaggia segreta possa rimanere tale.

Conosciuta anche come Cala Maramozza o Caletta di Levante, questa pittoresca e piccola spiaggia sabbiosa si trova nel tratto di costa che va da da Lerici a Tellaro, quello conosciuto come Golfo dei Poeti, quello che ha ispirato artisti e letterati come Virginia Woolf, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, che qui hanno lasciato il cuore.

La Caletta Lerici non può essere avvistata dai punti panoramici del territorio circostante, perché è incastonata in una profonda insenatura rocciosa, puntellata nella sua parte più alta da una fitta vegetazione, che la protegge da occhi indiscreti.

Caletta Lerici

Caletta Lerici

Un angolo esotico nel Golfo dei Poeti

Per raggiungere la baia segreta è necessario avvalersi del proprio istinto esploratore perché il sentiero non è segnalato. Quello che dovete cercare è una ripida scalinata situata sulla strada che da Lerici porta a Tellaro, esattamente poco prima del bivio per Maralunga, quel punto sarà la porta d’accesso al vostro eden. L’alternativa è quella di raggiungere la Caletta di Lerici via mare, attraverso piccole imbarcazioni o canoe.

Davanti agli occhi si paleserà questa piccola e suggestiva insenatura che sembra un fiordo, che si allunga verso il mare mentre scogli e faraglioni la proteggono intorno. Una vera e propria meraviglia per gli occhi che incanta e lascia senza fiato. Le acque che bagnano questa baia, poi, mettono in scena uno spettacolo di luci, colori e riflessi con le loro tonalità azzurre e turchesi, mentre sopra di queste gli alberi delle colline circostanti si riflettono. Ed è magia.

Caletta Lerici

Caletta Lerici

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Notizie Viaggi

Secondo i viaggiatori questa è la meta top post pandemia

Il Covid ha colpito duramente il settore turistico, con un crollo a livello mondiale come non si era mai verificato. Per oltre due anni, viaggiare si è rivelata una vera impresa – che in molti casi ci era addirittura preclusa. Ma ora qualcosa sta cambiando: le norme anti-Covid si fanno meno stringenti ed è tempo di tornare a programmare le vacanze. Un nuovo studio svela quali sono le mete preferite dai turisti post pandemia, e ci sono molte sorprese.

La Thailandia tra le mete top

L’idea di ricominciare a viaggiare è entusiasmante, dopo più di due anni tra lockdown e altre misure sanitarie che ci hanno impedito di godere delle bellezze del mondo. Ormai sono tantissimi i Paesi che hanno riaperto le frontiere
(o che lo stanno gradualmente facendo), quindi i turisti tornano a programmare le loro vacanze, finalmente più “in grande”. E quali sono le destinazioni predilette da chi ora non vuole altro che riprendere a viaggiare? Lo svela un nuovo studio intitolato Global Travel Intentions e condotto da Visa Group.

La Thailandia si rivela, a sorpresa, in quarta posizione (dietro solamente agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna e all’India). Segno che questo Paese ha conquistato il cuore dei viaggiatori, con città splendide e natura incontaminata. Secondo il report della Pacific Asia Travel Association, riportato nello studio, il turismo thailandese è già in netta ripresa e potrebbe raggiungere tassi incredibili nel giro di pochi anni, con un picco di oltre 45 milioni di visitatori entro la fine del 2024. Perché scegliere questa meta per le proprie vacanze?

La ricerca ha approfondito le motivazioni per cui i viaggiatori considerano la Thailandia una delle destinazioni top per il post pandemia: il 30% degli intervistati vuole trovarvi divertimento e attività ricreative, il 25% mira invece ad una vacanza in pieno relax, mentre il 18% ha intenzione di dedicarsi all’avventura open air. E la scelta, in effetti, è davvero ampia. A partire dalle città ricche di cultura e di storia, dove ammirare importanti capolavori architettonici. Le più cercate online sono Bangkok, Phuket, Chiang Mai e Hua Hin, tutte famose mete turistiche.

Viaggio in Thailandia, le regole d’ingresso

Spiagge mozzafiato, templi antichissimi e cibo delizioso: la Thailandia è sicuramente una meta tutta da scoprire. E a quanto pare sono in molti a volerne approfittare, ora che finalmente si può tornare a viaggiare. A questo proposito, vediamo cosa prevedono le norme d’ingresso del Paese. Gli italiani che vogliono recarsi in Thailandia possono farlo senza problemi, anche per motivi turistici: la nuova ordinanza del 22 febbraio 2022 ha infatti abolito gli elenchi con cui si individuavano Stati dove non era possibile recarsi senza valido motivo.



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Per entrare in Thailandia, tuttavia, occorre rispettare alcuni requisiti. È necessario richiedere in anticipo il Thailand Pass (disponibile a questo sito) e, per determinate categorie, il visto. Inoltre bisogna sottoscrivere un’assicurazione sanitaria che copra le eventuali spese per il Covid-19. I turisti che sono completamente vaccinati da almeno 14 giorni possono evitare la quarantena. La stessa regola si applica a coloro che esibiscono un certificato di guarigione dal Coronavirus e che abbiano una dose di vaccino eseguita dopo il contagio. Chi non è guarito o vaccinato deve invece sottoporsi a 5 giorni di quarantena e a due tamponi (uno all’arrivo e uno al quinto giorno).

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Trasferirsi in un Paese europeo dopo la pensione: dove

Dopo tanti anni in cui si è lavorato duramente la voglia di molte persone è quella di trasferirsi in un Paese estero, dove il costo della vita è inferiore a quello italiano, e vivere nella migliore maniera possibile. In tantissimi scelgono mete fuori dall’Europa, mentre altri preferiscono rimanere all’interno dei confini del nostro continente per una questione di vicinanza e cultura simile. Alla luce di tutto questo, quali sono i migliori Paesi europei in cui trasferirsi dopo la pensione?

Trasferirsi dopo la pensione: lo studio che rivela i migliori Paesi d’Europa

È stato il World Economic Forum, che svolge diverse funzione tra cui discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, a stilare la lista dei migliori Paesi d’Europa in cui trascorrere gli anni della pensione per questo 2022.

Uno studio che si è basato su indici che includono visti, residenza, alloggio, costo della vita, assistenza sanitaria, tasse, clima, governance e sicurezza. Ecco le prime cinque posizioni.

I 5 migliori Paesi d’Europa in cui trascorrere la pensione

Sorprendentemente, al quinto posti di questa classifica si trova un Paese che conosciamo piuttosto bene: l’Italia. Complici i centri storici affascinanti e la campagne circostanti, ma anche storia, architettura, arte, ottimo cibo, vino squisito e un buon legame con il nostro passato. In sostanza, trascorrere gli anni della pensione in Italia risulta piacevole.

Altri vantaggi includono il fatto che il nostro Paese possiede la seconda migliore assistenza sanitaria al mondo, opinione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Laghi di Fusine, Italia

Al quarto posto, invece, troviamo Malta che, secondo lo studio condotto dal World Economic Forum, oltre alle piacevoli calde acque del Mar Mediterraneo, vanta un mix di stile di vita dell’Europa occidentale con un pizzico di lingua e cultura araba

Sottolinea, tuttavia, che non è la destinazione più economica per la pensione, ma a fare la differenza è la presenza di sole tutto l’anno, oltre a un sistema sanitario di prim’ordine.

Medaglia di bronzo per la Grecia che con le sue antiche rovine, i colorati villaggi di pescatori, le isole assolate lambite dal limpido Mar Egeo e una cucina che sfrutta al massimo i frutti di mare, l’olio d’oliva, la feta e i prodotti freschi del Paese, regala una pensione da sogno.

Ma non solo, la Grecia appare anche tra i Paesi più convenienti in cui vivere in Europa, e dal 2013 ha istituito un programma di visti che garantiscono cinque anni di residenza permanente ai cittadini non appartenenti all’Unione Europea che investono almeno € 250.000 in immobili locali.

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Un bellissimo paesaggio della Grecia

Secondo gradino del podio per la Svizzera che vanta un elevato tenore di vita, tasse piuttosto basse, un’eccellente assistenza sanitaria e sicurezza in tutto il Paese.

È anche piena di luoghi pittoreschi con paesaggi montani rilassanti, oltre a essere in grado offrire e una vasta gamma di attività all’aperto. Tutte queste garanzie hanno però un costo, a tal punto da rendere la Svizzera una delle destinazioni pensionistiche più costose in assoluto. Allo stesso tempo, vanta i più alti tassi di aspettativa di vita in Europa, con una media di oltre 83 anni.

Infine, data la sua popolarità e il crescente afflusso di pensionati, il governo svizzero offre uno speciale programma di residenza per pensionati.

Secondo l’indagine condotta dal World Economic Forum, il miglior Paese europeo in cui andare in pensione nel 2022 è il Portogallo. I motivi sono piuttosto semplici: basso costo della vita, residenza facile, incentivi fiscali per i residenti stranieri, città cosmopolite, villaggi di ciottoli imbiancati a calce, chilometri di lunghe spiagge sabbiose, alcuni dei migliori campi da golf in Europa, clima piacevole e persone amichevoli.

Inoltre, il Paese è uno dei più sicuri al mondo, è ricco di storia, cultura e meraviglie naturali. Ma non solo. Il Portogallo offre diversi percorsi per la residenza, incluso il programma Golden Visa del Portogallo che concede un permesso di soggiorno di due anni agli espatriati che investono € 500.000 in proprietà (in alcune circostanze è possibile ottenerne uno con un investimento ridotto di € 280.000 o € 350.000). Il visto, che comprende agevolazioni fiscali sui redditi esteri, può essere rinnovato ogni due anni, a patto di trascorrere almeno due settimane nel Paese ogni due anni.

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Madeira, splendida isola del Portogallo

L’analisi di Blacktower a confronto con quella del World Economic Forum

Il World Economic Forum non è stato l’unico a condurre un’analisi su questo argomento. A farlo è stato anche il Blacktower Financial Management Group che ha selezionato i 24 migliori Paesi del vecchio continenti per i pensionati nel 2022. Il tutto in base ai tassi di criminalità, al costo della vita, all’aspettativa di vita, ai prezzi degli immobili e all’età della popolazione.

Una classifica che si rivela completamente diversa ad accezione (e forse a sorpresa) del quinto posto. Secondo questo studio, infatti, il quinto miglior Paese d’Europa in cui trasferirsi dopo la pensione è l’Italia grazie soprattutto a una qualità di vita alta e un’ aspettativa di vita tra le più alte di tutto il continente.

Quarto posto per l’Olanda, medaglia di bronzo per la Slovenia, secondo gradino del podio per la Spagna e vittoria per la Finlandia. Una classifica, tuttavia, dovuta a un contesto di fattori generali, perché nello specifico ci sono degli aspetti ormai indigesti a molti pensionati, su tutti la tassazione. Sotto questo punto di vista, infatti, altri Stati propongono delle condizioni di gran lunga migliori.

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La Valletta, bellezza di Malta

Ma come sono messi in questa classifica i Paesi citati dallo studio condotto dal World Economic Forum? Come detto in precedenza, l’Italia occupa in entrambi i casi la quinta posizione.

Malta, invece, si aggiudica il 20esima posto, la Grecia il 13esimo, la Svizzera l’11esimo e il Portogallo occupa il settimo posto.

Insomma, i risultati sono quasi completamente differenti rispetto al primo studio che vi abbiamo citato, ad eccezione dell’Italia. Perché? Perché è il nostro è il Paese con la più grande popolazione over 65 d’Europa, ma anche perché ha un costo della vita basso e un prezzo delle case accessibile. Non da meno, certamente, è il sistema sanitario che, pur con tutte le sue difficoltà, è comunque efficiente. E ancora ha delle ottime agevolazioni fiscali, in particolare al Sud, per i percettori di pensione di fonte estera che decidono di trasferirsi.

Diversa, invece, la situazione per i cittadini residenti in pensione per i quali il sistema pensionistico italiano non è così attraente. Insieme alla Spagna, infatti, i due Paesi hanno una remunerazione molto bassa rispetto alla media europea, sopratutto e come immaginabile rispetto ai Paesi del Nord.

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La bellissima Nerja, in Spagna