Categorie
autunno luoghi misteriosi Notizie Veneto Viaggi

Uno dei foliage più belli d’Italia lo puoi vedere nel Veneto

Quando le giornate si accorciano e le temperature scendono inesorabilmente, l’autunno offre il meglio di sé: è nella natura, nei suoi profumi inebrianti e soprattutto nei suoi colori incredibili che si può vivere una vera e propria magia. Stiamo parlando, ovviamente, dello spettacolo del foliage. E uno dei luoghi migliori dove ammirarlo è il Veneto, grazie ad una serie di appuntamenti assolutamente imperdibili.

Veneto, la magia del foliage

L’autunno è arrivato, e ha portato con sé non soltanto un po’ di malinconia per la fine delle giornate trascorse al mare, ma anche uno spettacolo in grado di conquistare i nostri cuori: il foliage. Cosa c’è di meglio che godersi un fine settimana nella natura, alla scoperta dei colori meravigliosi che gli alberi indossano per celebrare questo momento dell’anno? Le opportunità sono infinite, da nord a sud, ma c’è un luogo che sembra incarnare davvero la magia di questo momento. Nel Veneto ha infatti inizio “Il mese del foliage, magiche atmosfere d’autunno”, un appuntamento ricco di sorprese.

L’iniziativa, varata dal gruppo Dimore Amiche del Veneto (che raccoglie alcune delle residenze storiche più belle della regione), si tinge di giallo, arancione e rosso per mostrare a tutti la bellezza incredibile del foliage, in una cornice d’eccezione. Dal 9 ottobre al 6 novembre 2022, sono ben sei le dimore storiche pronte ad aprire i battenti per accogliere i visitatori e vivere con loro l’emozionante cambiamento che la natura si sta prodigando a regalarci, giorno dopo giorno. Scopriamo quali sono gli eventi da segnare in calendario.

Gli eventi più belli per vivere il foliage

Si parte dal Villa Sagramoso Sacchetti, splendida dimora veronese che domenica 9 ottobre propone una passeggiata didattica tra i suoi meravigliosi giardini. Questa è l’occasione giusta per ammirare non solo il paesaggio incantevole che circonda la villa, ma anche le sue lussuose sale interne, che eccezionalmente aprono al pubblico. Venerdì 14 ottobre l’appuntamento è a Borgo Feriani, villa seicentesca che ospita un famoso agriturismo: qui si può partecipare ad un evento culinario dedicato ai colori e ai sapori dell’autunno, per degustare un menù d’eccellenza.

Il Castello di Thiene, una delle più belle ville venete della regione, mette a disposizione il suo splendido parco per una passeggiata botanica con guida esperta paesaggista, domenica 16 ottobre. Chi vuole, può anche approfittare dell’occasione per visitare le scuderie e gli affascinanti saloni della dimora. Domenica 23 ottobre è il turno di Villa Angarano, a Bassano del Grappa, dove arte e natura si fondono per un’esperienza unica. Si può passeggiare nel parco della villa, ma anche andare alla scoperta delle magnifiche opere custodite nella Cappella di Santa Maria Maddalena.

Domenica 30 ottobre, Villa Valmarana ai Nani apre le porte delle sue incantevoli sale, preziosamente affrescate dal pittore Giambattista Tiepolo e dai suoi figli, per poi offrire una passeggiata nel bosco storico, al termine del quale si può godere di un calice di prosecco ammirando una splendida Pagoda ottocentesca. L’ultimo appuntamento, a concludere un mese di meraviglie e foliage, è per domenica 6 novembre: per l’occasione, si può visitare il giardino seicentesco di Villa da Schio, tra colori mozzafiato e deliziose statue.

Categorie
Asia Emirati Arabi Idee di Viaggio Viaggi

Il Qatar ha fatto goal: dai nuovi stadi all’Inland Sea, cosa vedere

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 2022 che si terrà in Qatar a partire dal prossimo 20 novembre sarà solo l’inizio di un periodo rosa per il Paese mediorientale che, proprio in vista della Coppa del mondo, ha cambiato completamente aspetto.

Cosa c’è di nuovo in Qatar

Nuove strade, piste ciclabili – da percorrere solo in ceti mesi dell’anno, quando non fa troppo caldo -, linee della metropolitana e treni veloci. Ma anche nuovi locali e ristoranti, nuovi grattacieli e hotel, musei e naturalmente gli otto nuovi stadi, molti dei quali saranno “smontati” al termine del campionato. Lo Stadium 974, fatto di tanti container messi assieme, sarà smantellato e i pezzi torneranno alla loro funzione originale.

Resterà sicuramente il Khalifa International Stadium per altre manifestazioni che seguiranno negli anni a venire. Tanto più che dello stadio fa parte il nuovo 3-2-1, il Museo Olimpico e dello Sport del Qatar, inaugurato a Doha già lo scorso marzo. Progettato dall’architetto spagnolo Joan Sibina, è un edificio cilindrico in vetro all’interno di cinque anelli intrecciati, che ricordano il simbolo delle Olimpiadi.

3-2-1-Museum

Fonte: @Qatar Tourism

Il 3-2-1, il Museo Olimpico e dello Sport del Qatar

Anche solo la visita degli stadi è una delle tante cose da fare a Doha, la Capitale del Qatar. Per conoscere la storia di questo affascinate Paese, che è passato in pochi anni dalla raccolta delle perle ai pozzi petroliferi, non c’è luogo migliore da vedere del Katara Cultural Village, un villaggio culturale concepito come luogo di interazione attraverso l’arte e lo scambio culturale. Con diverse gallerie d’arte, laboratori, spazi espositivi e arene per spettacoli, oltre a ristoranti immersi in un labirinto di vicoli acciottolati, è uno dei luoghi più popolari di Doha.

Una cultura millenaria

Non mancano i musei, come il Mathaf, Museo Arabo d’Arte Moderna che ospita 9.000 opere e rappresenta la più grande collezione di arte moderna del mondo arabo. Da non perdere è anche la Biblioteca Nazionale del Qatar all’interno del campus dell’Education City, un edificio di grande impatto architettonico progettato da Rem Koolhaas. La biblioteca possiede oltre un milione di libri e manufatti antichi, tra cui documenti risalenti al VII secolo d.C..

Souq-Waqif-doha

Fonte: @Qatar Tourism

Il Souq Waqif a Doha

Ma soprattutto merita il viaggio il Museo nazionale del Qatar, ispirato alla rosa del deserto, progettato dall’archistar Jean Nouvel e che racconta la storia del Paese dall’era preistorica a quella moderna.

Chi viaggia con i bambini al seguito deve assolutamente andare nel primo parco a tema Angry Birds World al mondo.

Inaugurato il National Museum of Qatar

Fonte: Facebook

Il Museo nazionale del Qatar

Deserto e Inland Sea

Ma l’esperienza da fare assolutamente è quella nel deserto, dove provare l’esperienza delle “singing dunes”, le dune il cui canto si può udire nel silenzio più totale, che solo in pochi altri luoghi del mondo è possibile sperimentare, e dove ammirare uno spettacolo della natura: l’Inland Sea, a Khor Al Adaid.

Si tratta di una riserva naturale a 60 km a Sud da Doha, con un proprio ecosistema ed è diventato un sito Unesco. È uno dei rari luoghi al mondo dove il mare s’insinua in profondità nel cuore del deserto, creando quel fenomeno naturale che viene comunemente “mare interno”.

Inaccessibile da qualunque strada, questo tranquillo specchio d’acqua può essere raggiunto esclusivamente oltrepassando le alte e ripide dune di sabbia bianca, vere e proprie montagne russe naturali da affrontare a bordo di spericolatissime jeep.

dune-cantano-deserto-qatar

Fonte: SiVIaggia – @Ilaria Santi

Le dune del deserto del Qatar e l’Inland Sea
Categorie
Africa Egitto mete storiche Notizie siti archeologici Viaggi

In Egitto è avvenuta un’altra incredibile scoperta

L’Egitto sorprende ancora e lo fa di nuovo con Saqqara, una vasta necropoli a 30 km a sud della città moderna del Cairo. Grazie alla missione archeologica condotta da una squadra di studiosi della facoltà di Archeologia dell’Università del Cairo, è avvenuto un ritrovamento atteso da moltissimo tempo.

Scoperto il sarcofago del tesoriere di Ramesse II

Il team di ricercatori guidato da Ola El Aguizy, professoressa emerita di lingua egizia presso il Dipartimento di archeologia dell’Università del Cairo, ha riportato alla luce il sarcofago di Ptah-em-wia, il tesoriere reale di Ramses II, sovrano del XIII secolo a.C. definito “il più potente faraone d’Egitto”.

La scoperta è avvenuta in un’area che si trova a circa 20 miglia a nord di Saqqara. Gli scavi archeologici da queste parti erano già iniziati nel 2005 e tutti i ritrovamenti fatti fino a ora sono stati incredibilmente straordinari. Compreso quello di questi ultimi giorni che è stato possibile grazie all’avvistamento dell’apertura di un pozzo verticale nel sito: un indizio inequivocabile di una camera funeraria sottostante.

Ci è voluta una settimana intera per scavare il pozzo dove poi sono scesi fino al fondo della voragine. Proprio qui è stato trovato un sarcofago per lo più intatto. Come dichiarato da El Aguizy ad Artnet News: “Il coperchio era stato rotto e la mummia mancava, ma il pezzo rotto è stato ritrovato. Tutte queste tombe sono state saccheggiate: ecco perché molti frammenti delle pareti di queste tombe si trovano nei musei di tutto il mondo“.

Perché questa scoperta era molto attesa

Come detto in precedenza, questa scoperta era molto attesa. Infatti, la sepoltura del funzionario era stata già individuata nella seconda metà del XIX secolo dall’egittologo francese – nonché fondatore del Museo Egizio del CairoAuguste Mariette, che tra il 1858 e il 1859 annunciò un ritrovamento che è poi stato destinato a restare nell’oblio per altri 150 anni.

Questo perché nel corso del tempo gli studiosi non sono stati più in grado di rintracciare l’ubicazione della tomba. Una svolta è arrivata solo nel 2021, grazie alla missione archeologica, sempre diretta dall’egittologa Ola El Aguizy, che insieme al suo staff ha indagato l’area a sud della rampa processionale della piramide di Unis individuando la tomba dell’alto.

A quasi un anno di distanza, il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità ha ora reso noto che nel frattempo i ricercatori sono riusciti per la prima volta a farsi strada nei 7 metri di profondità del pozzo, fino a giungere alla camera sepolcrale di Ptah-em-wia.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Come dichiarato da El Aguizy al Guardian, il sarcofago apparteneva al proprietario della tomba, cosa che non sempre accade: “A volte il sarcofago è di una persona diversa quando la tomba è stata utilizzata in periodi successivi“.

La buona notizia, inoltre, è che l’assenza della mummia non è un problema in quanto gli studiosi non hanno bisogno di un corpo per ottenere informazioni sulla storia egizia. In questo caso specifico, infatti, le iscrizioni del sito sono più interessanti: la tomba di Ptah-em-wia era scolpita con emblemi della dea del cielo Nut e descrive la vicinanza di Ptah-em-wia al re Ramses II.

Ptah-em-wia gestiva il tesoro reale dell’Egitto, insieme al bestiame e alle offerte a tutte le divinità egiziane, ha dichiarato El Aguizy ad Artnet. “Concentro le mie energie su queste scoperte perché sono molto importanti, gli archeologi di tutto il mondo sono interessati a vedere i risultati di questi scavi“.

Per questo motivo l’équipe di El Aguizy continuerà a studiare le iscrizioni di questa tomba che, come ha sottolineato l’archeologia, ha uno stile differente rispetto alle altre della zona.

Categorie
Viaggi Wanderlust

Sono colorate, affascinanti e super instagrammabili: le strade con gli ombrelli

I nostri viaggi ci insegnano che a volte, in qualsiasi posto del mondo siamo, basta una semplice passeggiata per vivere quelle che sono destinate a diventare le esperienze più belle e magiche di sempre.

Vie dello shopping, corridoi panoramici, vicoli stretti e grandi strade ci permettono di osservare da vicino le città, i borghi e le destinazioni che raggiungiamo per scorgere nuovi dettagli che ci lasciano ogni volta senza fiato.

E questo succede anche tutte le volte che ci troviamo ad attraversare quelle strade incredibili che ci invitano a volgere lo sguardo all’in sù, proprio lì dove ci sono tantissimi ombrelli colorati che tingono tutto di meraviglia.

Le strade con gli ombrelli colorati

Sono inedite, bellissime e inaspettate, sono le strade con gli ombrelli colorati che troviamo in molte città di tutto il mondo. Le vediamo su Instagram, e sugli altri social network, e le inseriamo nelle tappe del nostro itinerario di viaggio per scattare le fotografie più belle delle nostre avventure.

Le strade con gli ombrelli colorati affascinano da sempre, e tutti le abbiamo attraversate almeno una volta nella vita, sia nei viaggi a lungo raggio che nelle gite fuori porta.

Perché vengono appesi gli ombrelli colorati su queste vie ce lo siamo chiesti tutti almeno una volta, la risposta sta nel fatto che, oltre a dare un tocco di colore che incanta, e che vivacizza il quartiere, gli ombrelli sono in grado di creare una piacevole ombra durante le giornate più calde e afose.

Sembra proprio che questa idea, che poi si è diffusa ovunque, sia nata ad Águeda, cittadina portoghese del distretto di Aveiro, che vanta una delle strade con gli ombrelli colorati più famosa di tutto il mondo. La prima installazione risale al 2012, in occasione del Festival di Arte e Cultura della città che si svolge ogni anno a luglio, dove è stato lanciato l’Umbrella Sky Project.

Un po’ per colorare la città per l’occasione e un po’ per rinfrescare cittadini e viaggiatori arrivati in città proprio per l’occasione, è nata quella che si è trasformata in una vera e propria mania, che ha raccolto l’entusiasmo di molti Paesi tra i quali anche l’Italia.

Umbrella Sky Project, Agueda

Fonte: Getty Images

Umbrella Sky Project, Agueda

Le strade da non perdere

Gli ombrelli, da sempre considerati oggetti fondamentali per le giornate di pioggia, si sono trasformati così in opere d’arte fluttuanti che colorano i quartieri e le vie della città, nonché nei protagonisti delle nostre instantanee più belle di viaggio.

Se state cercando un luogo super instagrammabile, per creare un feed coloratissimo sui vostri profili social, allora non vi resta che inserire nei prossimi viaggi gli indirizzi delle strade con gli ombrelli colorati più belle del mondo.

Agueda è sicuramente la protagonista assoluta di questo viaggio colorato, non solo perché risulta la pioniera di questa idea, ma anche perché il centro storico sapientemente addobbato con gli ombrelli è una vera meraviglia. Potete ammirarli e fotografarli sia nella principale via Rua Luís de Camões che nelle strade adiacenti per tutto il mese di luglio. L’installazione prosegue anche nel periodo natalizio durante il quale gli ombrelli vengono illuminati, sostituendosi alle più classiche luci di Natale.

In Italia sono tantissime le zone dove poter ammirare gli ombrelli colorati. Non solo città, ma anche grandi centri dedicati allo shopping come quello di Castel Romano Designer Outlet, alle porte di Roma. Anche Iglesias, cittadina situata nel territorio sud occidentale della Sardegna, ogni estate colora Via Nuova con centinaia di ombrelli colorati e fluttuanti.

Anche Cipro ha subìto il fascino di questa mania, e ogni estate tra le strade di Limassol e di Nicosia è possibile passeggiare sotto ombrelli coloratissimi. Lo si può fare anche a Londra, tra le strade di Camden Town dove si scorge una piccola viuzza caratterizzata da un tetto di ombrelli di mille colori. Anche la deliziosa Sóller, a Maiorca, ogni estate tinge di colore la via dello shopping adiacente a Plaça Constitució, la piazza attraversata dal tram storico della città.

Ma i luoghi dove ammirare le strade addobbate con gli ombrelli colorati, nel mondo, sono davvero tantissime e il loro numero aumenta anno dopo anno. Il consiglio è quello di fare una ricerca, prima di partire, per vedere se nella vostra prossima destinazione di viaggio c’è una via colorata da attraversare e fotografare.

Ombrelli colorati a Londra

Fonte: 123rf

Ombrelli colorati a Londra
Categorie
mercatini Posti incredibili treni Viaggi

Esiste un mercato attraversato dal treno: è incredibile

La voglia di esplorare i territori lontani, di conoscere le culture e le tradizioni che appartengono alle popolazioni locali ci spinge a raggiungere anche l’altro capo del mondo, perché il vero obiettivo di un viaggio è proprio quello di una continua e sorprendente scoperta.

Ma se c’è una cosa che abbiamo imparato grazie alle esperienze vissute è che al di là dei monumenti iconici, dei gioielli architettonici e delle attrazioni turistiche che diventano tappe imprescindibili di un itinerario di viaggio, c’è un posto che più di tutti sa raccogliere, conservare e raccontare l’anima più vera di un territorio.

Stiamo parlando dei mercati, luoghi in cui i cittadini abitualmente si recano, dove i viaggiatori si incontrano. Posti fatti di chiacchiere e sorrisi, di prodotti gastronomici caratteristici e altri oggetti della tradizione. Ce ne sono tanti nel mondo, alcuni sono secolari e conservano la storia della città in cui sono nati, altri sono più recenti, ma comunque bellissimi. E altri ancora sono stati trasformati in capolavori artistici da attraversare. E poi c’è lui, unico, incredibile e quasi magico, un mercato che sorge sui binari e che ogni giorno è attraversato da un treno. Scopriamolo insieme.

Viaggio in Thailandia, alla scoperta del mercato più bizzarro del mondo

Per scoprire quello che è, con tutta probabilità, uno dei mercati più bizzarri e straordinari del mondo dobbiamo recarci in Thailandia, a circa 80 chilometri da Bangkok, e più precisamente a Samut Songkhram, località attraversata dalla Maeklong Railway, una ferrovia che si snoda per quasi 65 chilometri e che collega alcune città della Thailandia centrale.

È qui che esiste un posto al di fuori dell’ordinario che renderà il vostro viaggio in Thailandia ancora più magico. Nel quartiere Maeklong, infatti, sorge il Talad Rom Hoop, che è anche conosciuto come mercato ferroviario, e che tradotto letteralmente vuol dire “chiudere l’ombrello”. Il motivo? Il mercato è attraversato ogni giorno, e più volte, dai treni della linea ferroviaria locale, e quando questo accade i venditori raccolgono velocemente merci e banchi avvolgendoli nei grandi e colorati tendaggi, per poi rimontare tutto dopo il passaggio del mezzo di trasporto.

Mercato ferroviario di Maeklong

Fonte: iStock/santirf

Mercato ferroviario di Maeklong

Talad Rom Hoop

Il Talad Rom Hoop, con gli anni, è diventato una delle attrazioni turistiche più particolari della Thailandia. Come abbiamo anticipato, infatti, una parte di questo mercato è situato proprio su un tratto della linea ferroviaria dove corrono i treni della Maeklong Railway e che attraversano il mercato 8 volte al giorno tutti i giorni.

Non un mercato qualunque intendiamoci, ma uno dei più grandi della Thailandia. Il Talad Rom Hoop, che è diventato un punto di riferimento nella città e nel quartiere, ospita tantissimi banchi con diversi prodotti locali, tra cui anche carne, pesce e frutta fresca. A rendere magico questo luogo è il folclore che gli appartiene e che è evidenziato non solo dai colori e dai profumi che appartengono ai prodotti esposti sul banco, ma anche dai grandi tendoni colorati che avvolgono le bancarelle. Gli stessi che spariscono velocemente quando passano i treni.

L’arrivo del treno, che limita la velocità nei pressi del mercato, viene annunciato dai fischi caratteristici che danno il tempo ai passanti di sposarsi al lato dei binari, e ai mercanti di battere in ritirata. Dopo il passaggio del treno, tutto ritorna come prima e tutti possono continuare in maniera spensierata il loro shopping, fino al passaggio del treno successivo.

Mercato ferroviario di Maeklong

Fonte: iStock/urf

Mercato ferroviario di Maeklong
Categorie
autunno Europa giardini Notizie Viaggi

Il giardino di zucche più grande d’Europa

Siamo nel pieno dell’autunno e della stagione delle zucche, quella che va da settembre a novembre e che vede spuntare nei campi quelle grosse palle arancioni che fanno tanta allegria.

Ed è in un luogo inaspettato che si staglia davanti agli occhi del visitatore il campo di zucche più grande d’Europa e che si trova proprio in Italia.

Il Giardino delle zucche

Alle porte di Caserta, a Pignataro Maggiore, c’è il Pumpkin Patch, il giardino delle zucche. Chiunque può andarci, scegliere la zucca preferita, raccoglierla e portarsela a casa. Sul modello dei campi di tulipani “you pick” che a primavera spopolano ormai anche in Italia, il campo di zucche è la versione autunnale, un po’ più impegnativa perché la zucca, a differenza del tulipano, ha un certo ‘peso’, ma che dà esattamente la stessa sensazione.

Il Pumpkin Patch non consente solamente di raccogliere le zucche, ma è un vero e proprio parco a tema per tutta la famiglia. Si organizzano lezioni per imparare a intagliare la zucca – che, in vista di Halloween, è un’attività molto utile -, o a dipingerla.

Non solo zucche

All’interno del giardino non ci sono solo zucche. C’è anche un fantastico labirinto di mais di 7.000 metri quadrati nel quale perdersi. C’è anche la Family ’s farm, una fattoria didattica dove far conoscere ai bimbi gli animali.

Non mancano un Pumpkin Cafè, dove provare piatti e dolci a base di zucca, dal pumpkin bread ai pumpkin donuts, e le bibite americane come il Pumpkin Spice Latte, e poi c’è il Pumpkin Shop, dove acquistare gli ingredienti per cucinare queste specialità anche a casa propria e gadget vari a tema zucca.

Dagli USA all’Italia

L’idea di aprire il grande campo di zucche è venuta cinque anni fa a un’italoamericana, Emily, che, visto il crescente successo della festa di Halloween anche nel nostro Paese e l’altrettanta passione per le zucche intagliate, ha deciso di importare la tradizione statunitense anche da noi. Il successo è stato immediato.

Innanzitutto, il Pumpkin Patch, vicino ma non troppo alla città, è uno spazio dove stare a contatto con la natura e dove rilassarsi. Inoltre, offre un’occasione di svago per tutta la famiglia e terrà impegnati i bambini per diverse ore.

Ma è un luogo perfetto anche per gruppi di amici e le coppie. Alcuni scorci, curatissimi e molto fotogenici, come i gazebi pieni di zucche o la piramide di zucche o la vera stalla degli animali di legno rosso in stile country, sono perfetti per gli influencer, sempre alla ricerca dello scatto più suggestivo da postare.

Info utili

Il Giardino delle zucche è aperto dal 24 settembre all’1 novembre. Il costo della zucca è di 18,99 euro e comprende l’accesso al giardino, alla Family’s farm, al labirinto di mais, a un laboratorio creativo con tanto di kit (da prenotare al momento dell’acquisto) e al parcheggio. I bambini al di sotto di un metro di altezza non pagano.

Categorie
itinerari culturali Notizie trekking vacanze avventura Viaggi

220 km tra due regioni italiane: il nuovo imperdibile sentiero

In Italia nasce un nuovo affascinante “sentiero” da scoprire. Un’occasione unica e assolutamente imperdibile per osservare il territorio in tutta la sua bellezza e per conoscere una storia lunga centinaia di anni, e che continua ancora oggi. Un percorso che misura circa 220 chilometri, e che attraverso dieci tappe non consecutive, sì svincola nel bel mezzo di due regioni diverse (Piemonte e Valle d’Aosta) e di quattro valli una più bella dell’altra (Ossola, Valsesia, Valle di Gressoney e Valle d’Ayas).

Si tratta del nuovo sentiero dei Walser, una popolazione di origine germanica proveniente dall’odierno Canton Vallese e che, durante il Medioevo, si stanziò nei territori alpini lungo le regioni sopra citate e in cui, ancora oggi, si mantengono conservati alcuni degli antichi villaggi.

Il progetto

Un progetto presentato a Ornavasso (Verbano-Cusio-Ossola), proprio in occasione del 21esimo incontro internazionale dei Walser, che sfrutta una rete di sentieri già esistenti e che è stato interamente dedicato a questa popolazione e alla sua lunga cultura.

Un’idea nata su ispirazione dell’omonimo percorso che già dal 2010 passa attraverso i Cantoni svizzeri Ticino e Grigioni, concludendosi in Austria, e il cui scopo è quello di favorire e promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori Walser.

Alla base del progetto, infatti, c’è la voglia di incentivare nuove forme di turismo consapevole, più lento e che si fondi su esperienze che permettano, a che le segue, di conoscere in modo più approfondito le culture locali. Il tutto agendo nel pieno rispetto dell’ambiente, degli abitanti che ci vivono e favorendone la crescita a livello economico e culturale.

Walserweg Italia, questo il nome del progetto, ha la finalità primaria di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e turistico dei Walser, mappando i punti di maggior interesse lungo il percorso e dando vita a un vero e proprio archivio storico e culturale della popolazione. Un lavoro di grande valore che è stato portato avanti dalle dodici comunità Walser presenti in Italia, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, e che punta a raccontare e a mettere in luce le diverse identità culturali presenti nei territori interessati e attraversati lungo il tragitto: Piemonte e Valle d’Aosta.

Una cultura da scoprire

Un’occasione unica per rivivere e scoprire la cultura di questa popolazione che, ormai tantissimo tempo fa, arrivò in Italia, lasciando un’impronta che ancora oggi vive nel nostro territorio. Una testimonianza presente di un’epoca passata e di una popolazione la cui cultura si fonda su grandi valori e su una fortissima identità.

Dalle tipiche abitazioni di pietra e legno, realizzate con una specifica tecnica a incastro (Blockbau), che ancora oggi è possibile visitare accedendo ai villaggi originari dei Walser abilmente restaurati e pronti ad accogliere i visitatori, al dialetto utilizzato per comunicare. In un percorso dedicato alla riscoperta di una storia che continua a vivere e a tramandarsi nel tempo e che grazie alla nascita di questo lungo sentiero dedicato e realizzato ad hoc, verrà resa ancora più accessibile a chiunque deciderà di conoscerla, godendosi un viaggio nella natura e nella bellezza di un’epoca passata che non si è mai conclusa.

Categorie
location serie tv Luoghi da film Sicilia Viaggi viaggiare

La location siciliana meno nota del “Commissario Montalbano”

I luoghi dove sono stati girati tutti gli episodi della celeberrima serie Tv “Il Commissario Montalbano” sono ormai mete di turismo quasi di massa. Esiste tutta un’organizzazione fatta di guide turistiche, aperture speciali, bed and breakfast che lavorano solo per questi tour sui luoghi di Montalbano.

Le location già note

Chi non ha sentito parlare di Vigàta, di Montelusa (dove si trova il commissariato), di Marinella che nella realtà sono Scicli, Porto Empedocle, Ibla e Punta Secca, una frazione del Comune di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa – dove si trova la casa di Salvo, che è un b&b, e la trattoria sul mare dove ama pranzare in silenzio – e non conosce anche l’entroterra ragusano, dove si trova per esempio il Castello di Donnafugata, che nella fiction è la casa del boss mafioso Don Balduccio Sinagra (qui tutte le location più famose).

Comiso, set di Montalbano

Ma ce n’è una che è altrettanto protagonista della serie di cui non si parla mai, che non è passata inosservata ai conoscitori di questi luoghi e neanche a noi. Si tratta di Comiso, che appare nell’ottavo episodio di “Il Commissario Montalbano” intitolato “Gli arancini di Montalbano”, tratto dall’omonimo racconto di Andrea Camilleri. Qui, Salvo indaga sul presunto incidente stradale di una coppia finita con l’auto in un burrone, che si rivelerà, come al solito, invece, un omicidio.

Quando deve raccogliere informazioni sul presunto colpevole, va a trovare le responsabili dell’istituto Sacro Cuore di Maria che è stato ambientato nell‘ex Mercato ittico di Comiso.

comiso-mercato-ittico

Fonte: 123rf

L’ex Mercato ittico di Comiso

Qui, un gruppo di bambini gioca a calcio sotto i portici del mercato, mentre Montalbano raccoglie le prove necessarie a risolvere il caso. Il colonnato dell’ex mercato del pesce è molto famoso. Il mercato vecchio fu costruito a metà dell’800 e, fino alla metà del ‘900, si vendevano sia il pesce sia la carne. L’edificio ha dei bellissimi loggiati esterni e interni, e, all’interno, è abbellito da una fontana. Oggi non è più un mercato, ma ospita il Museo civico di storia naturale e la sede della Fondazione “Gesualdo Bufalino”, lo scrittore e poeta contemporaneo siciliano nato proprio a Comiso.

La chiesa che si vede nelle immagini televisive è quella di Santa Maria delle Stelle con la sua splendida cupola neogotica. Questa chiesa, originaria del XII secolo, fu quasi del tutto distrutta dal terribile terremoto che colpì la Sicilia nel 1693. Dell’edificio originale restano i pilastri e il sesto acuto della navata centrale. La cupola, in stile neogotico, fu ultimata solo due secoli dopo, mentre il campanile è molto più recente e fu completato solo nel 1936.

Cosa vedere a Comiso

Di Comiso la maggior parte degli italiani conosce solo l’aeroporto, dove atterrano le compagnie low cost e da dove poi ci si muove per visitare quella parte di Sicilia. Invece, è una bellissima destinazione che merita lei stessa un viaggio.

comiso-sicilia

Fonte: 123rf

Veduta di Comiso in Sicilia

Basti pensare che la città ha origine romane, ma poi è stata dominata dagli arabi, dai normanni e dagli aragonesi. Ognuno di loro ha lasciato tracce in città. Molte sono state distrutte da quel famoso terremoto, ma qualcosa è rimasto. E soprattutto è stata ricostruita nel famoso stile Barocco siciliano.

Sotto la centralissima piazza fonte Diana sono state rinvenute delle fonti termali già note ai romani. Intorno alla piazza s’affacciano alcuni dei palazzi più belli di Comiso, come il palazzo comunale, al cui interno c’è uno splendido scalone, e il Palazzo Iacono-Ciarcià, costruito prima del terremoto e in seguito abbellito ulteriormente.

Poco distante si trova ancora il Castello dei Naselli d’Aragona del ‘400. in stile rinascimentale, sorse su un edificio di epoca classica. Lo testimoniano alcuni busti e iscrizioni di epoca romana, che furono inglobati nel nuovo edificio. La parte più antica del castello è il Battistero dedicato a San Gregorio Magno, con resti di affreschi di epoca bizantina e risalente intorno all’anno Mille. Il torrione rotondo ancora in piedi in origine era una cuba araba.

comiso-santa-maria-stelle

Fonte: 123rf

La chiesa di Santa Maria delle Stelle a Comiso
Categorie
Curiosità linee aeree offerte vacanze Viaggi

Offerta early booking easyJet: prenota ora la prossima estate

easyJet ha annunciato la programmazione estiva del 2023 per iniziare a pensare alle prossime vacanze. Con l’occasione, ha lanciato anche un’offerta low cost con voli a partire da 29,99 euro.

Si potrà volare dal 9 maggio al 30 settembre 2023 dall’Italia verso decine di mete, una più bella dell’altra.

Saranno ben 70 le destinazioni raggiungibili con i collegamenti diretti della compagnia verso 18 Paesi tra Europa, Nord Africa e Medioriente.

Mete per l’estate 2023

Per chi conosce già la meta di viaggio della prossima estate, è un’occasione unica per prenotare un biglietto aereo a tariffe assolutamente convenienti. Come la Grecia, per esempio, che è sempre piuttosto costosa, soprattutto man mano che le vacanze estive si avvicinano. easyJet vola verso le isole greche partendo dagli aeroporti di Milano Malpensa, Napoli e Venezia.

il mare in Grecia

Fonte: iStock

Estate a Mykonos

Anche la Croazia sta diventando sempre più gettonata. E anche più costosa. I voli in offerta sono validi anche per mete come Dubrovnik e Spalato raggiungibili da Milano e da Napoli.

E naturalmente ci sono i nostri mari, quelli splendidi della Sardegna, della Puglia, della Calabria e della Sicilia, che non hanno nulla da invidiare ai Caraibi. Anche questi in offerta, per chi ha già in programma un’estate al Sud.

Mete invernali

Senza aspettare la prossima, estate, ci sono posti dove andare anche quest’inverno, tra cui due nuove rotte assolutamente imperdibili. La prima è Madeira, soprannominata il “giardino galleggiante” per la sua natura incontaminata e il clima sempre primaverile. Nel bel mezzo dell’Atlantico, possiamo definirla una meta “esotica”, ideale per chi ama la natura e fare attività all’aria aperta, dal trekking alle spiagge di origine vulcanica. Il primo volo decollerà il 4 dicembre da Malpensa.

L’altra meta, perfetta per le famiglie – ma non solo – è Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale. Un luogo magico che farà felici tutti i bambini che finalmente potranno incontrare il vecchietto che ogni notte di Natale porta loro i doni. Ma sia la cittadina sia tutta questa zona della Lapponia Finlandese è pura magia, e regala esperienze uniche: dalla slitta trainata dalle renne (o dagli Husky) alla pesca nel ghiaccio, dai villaggi Sami alle bubble room da dove ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale al calar della sera. I voli per questa meta da sogno sono programmati per tutto il mese di dicembre e di gennaio.

Rovaniemi

Fonte: 123RF

Rovaniemi, la casa di Babbo Natale
Categorie
Posti incredibili vacanza natura Viaggi viaggiare

Dormire in una cupola trasparente immersa nella natura, sotto le stelle

Cosa ci spinge, davvero, a metterci in viaggio? A volte è il desiderio di esplorare il mondo e le sue meraviglie, altre volte è la volontà di raggiungere quelle che sono le attrazioni simbolo di città e territori o il sogno di scoprire terre, culture e tradizioni che sono lontanissime da quelle che conosciamo.

Ma ciò che rende davvero unico il viaggio che affrontiamo sono le esperienze che scegliamo di vivere in prima persona. E questo, ormai lo sappiamo, passano inevitabilmente anche per gli alloggi.

Ed è proprio alla scoperta di un alloggio che oggi vogliamo portarvi, un luogo che non assomiglia per niente alle strutture ricettive che conosciamo o che abbiamo frequentato. Un posto magico e incredibile dove poter ammirare la grande e autentica bellezza che appartiene al Sudafrica. Si perché è qui che è possibile dormire in una cupola trasparente completamente immersa nella natura e illuminata solo dalla luce delle stelle.

Dentro il Parco Nazionale Tsitsikamma

La chiamano Mal d’Africa, quella sensazione nostalgica e struggente che si palesa prepotentemente nei viaggiatori che lasciano il continente dopo averlo visitato. Un malessere sentimentale che nasce dal fatto che qualsiasi città, Paese o territorio si scelga di visitare, è destinato a fare innamorare.

Ed è proprio per seguire il cuore, e vivere avventure incredibili, che oggi vogliamo fare un altro viaggio con voi, quello che ci porta direttamente in Sudafrica, all’interno del Parco Nazionale Tsitsikamma.

Situato sulla costa meridionale del Sudafrica, vicino alla baia di Plettenberg, questo Parco Nazionale è stato fondato nel 1964 è uno dei più vasti del mondo. Il nome, estremamente evocativo, spiega la sua essenza. Tsitsikamma, in lingua khoisan, vuol dire luogo con tanta acqua.

Il paesaggio, vasto e frammentato, è incredibile. L’area, che si snoda per circa 80 chilometri sulla costa rocciosa, comprende anche una porzione dell’area marina protetta del Sudafrica dove vivono numerosi esemplari di flora e di fauna. Non manca la natura, che qui è assoluta protagonista, e che si palesa nelle foreste indigene o in quell’imponente albero di 36 metri di altezza, il Outeniqua Yellowwood.

Un luogo, questo, che da anni è diventato meta prediletta di tutti gli amanti dell’ecoturismo che vogliono avvicinarsi alla natura più selvaggia con estremo rispetto per l’ambiente circostante.

E se è un’esperienza del genere che volete vivere, allora non potete che completare quest’avventura di una vita con un alloggio altrettanto straordinario. All’interno del Parco Nazionale Tsitsikamma, infatti, esiste una struttura ricettiva unica. Si tratta del Misty Mountain Reserve, un complesso che offre sistemazioni fuori dall’ordinario come cupole in vetro incastonate tra gli alberi e situate a oltre 200 metri sul livello del mare.

Gli alloggi del Misty Mountain Reserve, Parco Nazionale Tsitsikamma

Fonte: South African Tourism

Gli alloggi del Misty Mountain Reserve, Parco Nazionale Tsitsikamma

Dormire in una cupola di vetro nel cuore del Sudafrica

Il nome della struttura ricettiva da raggiungere, per il prossimo viaggio, è quello di Misty Mountain Reserve. Situata nel cuore del Parco Nazionale Tsitsikamma, la struttura comprende diverse sistemazioni adatte a tutte le esigenze dei viaggiatori.

Ci sono quelle più classiche, per gli amanti degli alloggi tradizionali, e poi ci sono le cupole di vetro immerse nella natura, e situate a 230 metri sul livello del mare. Completamente trasparenti, questi alloggi sono dotati di ogni comfort offrendo un’esperienza di vero lusso, quella di dormire nella natura sotto a un cielo stellato incredibile.

Da qui la vista dell’Oceano indiano, e delle creature che lo popolano, lascia senza fiato soprattutto al calar del sole, quando la Luna e le stelle diventano l’unica fonte di luce naturale. Oltre alle meravigliose cupole, è possibile dormire anche in alloggi a forma di piramidi, anche questi completamente in vetro e immersi nella natura.

Gli alloggi del Misty Mountain Reserve, Parco Nazionale Tsitsikamma

Fonte: South African Tourism

Gli alloggi del Misty Mountain Reserve, Parco Nazionale Tsitsikamma