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L’attività solare è più attiva che mai: ecco dove trovare l’aurora boreale perfetta nel 2025

Se osservare l’aurora boreale è uno dei vostri sogni nel cassetto, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per realizzarlo. Gli esperti prevedono infatti che sarà un anno straordinario per ammirare questo spettacolo naturale.

L’area in cui si verifica questo fenomeno è chiamata “ovale aurorale” e si estende solitamente nelle regioni vicine al Circolo Polare Artico, ma può spostarsi verso sud durante periodi di intensa attività solare, come quello attuale rilevato recentemente dalla NASA. Questa fase, che durerà fino all’ottobre 2025, è caratterizzata da tempeste geomagnetiche che aumentano le possibilità di osservare le aurore boreali anche a latitudini insolite, pertanto le psichedeliche luci del nord saranno visibili in molte parti del mondo, inclusi Europa e Stati Uniti.

Ecco una guida a quelle che, secondo il sito Lonely Travel, sono le migliori località dove osservare la meraviglia della “fata verde”.

​Westfjords, Islanda

Nel cuore del Circolo Polare Artico, i fiordi occidentali dell’Islanda offrono cieli scuri e un clima ideale per l’osservazione dell’aurora boreale. Questa regione, caratterizzata da paesaggi remoti e montagne imponenti, garantisce condizioni perfette grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso. La montagna Bolafjall, alta 636 metri, regala viste mozzafiato e un panorama unico sui fiordi circostanti. Le notti lunghe dell’inverno artico, unite a condizioni climatiche spesso favorevoli, rendono questa località una delle migliori per vedere le “luci danzanti”, in particolare da fine settembre a marzo, quando le notti sono più buie e lunghe.

Fairbanks, Alaska

Grazie alla sua posizione strategica sotto l’ovale aurorale, Fairbanks è una delle migliori destinazioni al mondo per osservare l’aurora boreale. Da novembre a febbraio le temperature invernali rigide e i cieli limpidi contribuiscono a creare condizioni ottimali per l’osservazione, magari con una cioccolata calda al lodge Aurora Borealis o immersi nelle sorgenti termali del Chena Hot Springs Resort, dove il contrasto tra l’acqua calda e l’aria gelida amplifica la magia dell’esperienza. La città offre anche numerose attività complementari, come escursioni con slitte trainate da cani e tour fotografici dedicati all’avvistamento dell’aurora boreale.

Abisko, Svezia

Abisko, situata in Svezia a nord del Circolo Polare Artico, è famosa per il suo “buco blu,” una zona con condizioni climatiche eccezionalmente stabili che garantiscono cieli sereni per la maggior parte delle notti invernali. La stagione aurorale va da settembre a marzo, quando le montagne circostanti creano un microclima che riduce la formazione di nuvole, rendendo Abisko una delle località più affidabili per vedere l’aurora. Oltre a salire sulla torre panoramica dell’Aurora Sky Station, i visitatori possono partecipare a escursioni con racchette da neve o safari in motoslitta, aggiungendo un tocco di avventura al viaggio.

Yellowknife, Canada

La città di Yellowknife, nei Territori del Nord-Ovest canadese, si trova al centro dell’ovale aurorale ed è una delle località nordamericane dove le luci del nord si verificano con maggiore frequenza. La posizione geografica e le condizioni climatiche favorevoli assicurano agli appassionati il 98% di probabilità di avvistare l’aurora durante un soggiorno di tre notti. La cultura locale, arricchita dalle tradizioni indigene dei Dene, che chiamano il fenomeno “ya’ke ngas,” o “il cielo che si agita”, offre un’ulteriore dimensione avventurosa all’esperienza. I periodi migliori sono da agosto a settembre e da novembre ad aprile.

Tromso, Norvegia

Conosciuta come la “Porta dell’Artico”, Tromso è la città norvegese più grande a nord del Circolo Polare Artico e uno dei luoghi migliori per osservare l’aurora boreale da settembre a metà aprile. Grazie alla sua posizione, Tromso offre condizioni eccellenti per l’osservazione delle luci, che spesso appaiono come una “danzatrice verde” nel cielo. Gli amanti dell’avventura possono unirsi a spedizioni guidate, durante le quali esperti locali condividono curiosità scientifiche e storie legate al fenomeno.

Rovaniemi, Finlandia

Capitale della Lapponia finlandese, Rovaniemi combina la magia della residenza ufficiale di Babbo Natale con la possibilità di vedere l’aurora boreale. Situata proprio sul Circolo Polare Artico, questa città offre un accesso facile e molteplici opportunità per osservare le luci del nord. Tra le esperienze più entusiasmanti ci sono sicuramente l’Aurora Ice Floating, cioè l’osservazione delle luci danzanti mentre si galleggia in acque gelide indossando una tuta termica, e i tour notturni in motoslitta attraverso foreste innevate. Qui la stagione aurorale è particolarmente lunga, inizia ad agosto e termina all’inizio della primavera.

Orkney, Scozia

Le isole Orcadi, situate al largo della costa nordorientale della Scozia, da ottobre a marzo offrono un’atmosfera magica per osservare l’aurora boreale, conosciuta localmente come “Merry Dancers”. Le località più popolari per l’avvistamento includono la costa di Birsay e la collina di Wideford, che offrono ampi panorami e cieli bui. Le Orcadi, ricche di storia e tradizioni, aggiungono il loro fascino unico all’esperienza.

Dark Sky Park, Michigan

Negli Stati Uniti, l’Headlands International Dark Sky Park nei pressi del Lake Michigan rappresenta un’ottima opzione per chi vuole ammirare l’aurora boreale senza allontanarsi troppo dai centri urbani. Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, i visitatori possono godere di cieli stellati incredibili. E se ottobre e novembre sono i mesi migliori per avvistare l’aurora boreale, nel resto dell’anno il parco è un luogo ideale per l’osservazione di stelle cadenti e altre meraviglie astronomiche.

Kangerlussuaq, Groenlandia

Nonostante la posizione remota, la cittadina situata sopra il Circolo Polare Artico è una delle mete più accessibili per osservare l’aurora boreale in Groenlandia, grazie ai voli diretti da Copenaghen. Con circa 300 giorni di cieli sereni all’anno, Kangerlussuaq offre condizioni ideali per l’osservazione, in partciolare nel periodo compreso tra settembre e aprile. Oltre all’aurora, i visitatori possono esplorare il paesaggio spettacolare della calotta glaciale della Groenlandia, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile.

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Aeroporto di Shanghai Pudong: tutte le informazioni per il tuo viaggio in Cina

Sei nel pieno dell’organizzazione di un viaggio in Cina e stai considerato di atterrare a Shanghai? Con tutta probabilità, il tuo aeroporto di destinazione è Shanghai Pudong, il più grande dei due presenti in questa città così moderna e affascinante. Entrambi svolgono un ruolo importante nel collegare la città al resto del mondo

La sigla IATA di questo hub è PVG e ti sarà facile controllare il tuo biglietto per capire se atterrerai lì. Spesso, l’aeroporto costituisce la porta di ingresso in un nuovo paese ed è bene informarsi su tutto quello che si può trovare al proprio arrivo. Oltre a questo, ci sono molte cose da sapere per ripartire da Shanghai in modo tranquillo e puntuale.

Dove si trova l’Aeroporto di Shanghai Pudong

L’Aeroporto Internazionale di Shanghai Pudong trova a circa 30 chilometri a est del centro della città, lungo la costa del Mar Cinese Orientale. Prende il nome “Pudong” dal distretto in cui è stato costruito ed è facilmente accessibile grazie a una vasta rete di trasporto pubblico e a delle strade a scorrimento veloce che garantiscono, con la giusta organizzazione, di raggiungere lo scalo senza troppe code e complicazioni.

Come raggiungere l'aeroporto di Shanghai

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La strada verso l’aeroporto di Shanghai

Come raggiungere l’Aeroporto di Shanghai Pudong

Sono molti i modi per raggiungere l’aeroporto di Shanghai Pundong, non importa la zona della città in cui alloggi. Shanghai è un luogo che non dorme mai e troverai sempre il giusto mezzo per arrivare in tempo a fare il check-in e salire sul tuo volo per tornare a casa o per raggiungere un’altra destinazione internazionale.

  • Il Treno Maglev
    Uno dei mezzi più sfruttati per raggiungere l’aeroporto è il treno Maglev, ovvero il convoglio a levitazione magnetica che fa sembrare che Shanghai viva e prosperi a 1000 anni da quelli in cui si trova tutto il resto del mondo. Si tratta di una vera e propria icona della città: il treno Maglev di Shanghai è uno dei sei al mondo in grando di funzionare regolarmente e in sicurezza. Questo mezzo copre la distanza tra la stazione di Longyang Road e l’aeroporto in soli 8 minuti, raggiungendo una anche una velocità di 430 km/h. Il costo del biglietto per questo treno che sembra uscito da un romanzo di fantascienza è si poco meno di 7$ per la singola tratta. Di norma, ci sono corse ogni venti minuti in entrambe le direzioni, dal mattino presto fino alla sera alle 22.
  • Metropolitana
    Se ti senti più a tuo agio su di un vagone collegato direttamente e in modo fisico alle rotaie, sappi che la Linea 2 della metropolitana collega l’aeroporto con il centro di Shanghai, sempre con corse frequenti e un costo economico. Il costo di un biglietto per la singola tratta, in dollari americani, è inferiore a 1$. La metropolitana di Shanghai è operativa dalle 6.30 fino alle 21.
  • Autobus e Shuttle
    Come per moltissimi hub internazionali, anche l’aeroporto di Shanghai si può raggiugere in autobus. Sono davvero molte le linee che collegano le varie aree e distretti di questa città cinese con l’aeroporto di Pudong. La cosa migliore per trovare la linea giusta da prendere è verificare una volta giunti in loco e compreso dove si troverà il tuo alloggio a Shanghai. Di norma, un percorso medio tra l’aeroporto e la città può durare intorno ai 40 minuti, a seconda del traffico.
  • Taxi e Auto a Noleggio
    Dato che Shanghai è una città sempre attiva, i taxi sono disponibili 24 ore su 24. Quando si fa un viaggio in Cina è sempre bene portare con sé un foglio (o un file sul proprio smartphone) dove è indicato l’indirizzo di destinazione scritto in cinese. Questo aiuta a evitare malintesi con gli autisti: fatevi scrivere l’indirizzo dell’aeroporto e del terminal gusto in cui volete andare. Per un viaggio in taxi dal cuore di Shanghai fino all’aeroporto, tenete conto di circa 18 dollari americani. Per quanto riguarda il tempo di percorrenza, considerate circa dai quaranta minuti a un’ora.

Il percorso tra la città e l’aeroporto di Shanghai Pudong può essere anche coperto con un’auto a noleggio, magari da riconsegnare presso l’aeroporto stesso. In questo caso, tenete conto del tempo in più per la restituzione dell’auto.

I terminal dell’Aeroporto di Shanghai

Iniziando il tuo viaggio in Cina dall’aeroporto di Shanghai, ti renderai subito conto di quando sia molto grande. Esso, infatti, è diviso in due terminal principali: Terminal 1 e Terminal 2. Queste due diverse sezioni dell’aeroporto sono collegati internamente da navette gratuite per facilitare gli spostamenti tra di essi.

  • Terminal 1: Inaugurato nel 1999, serve principalmente compagnie aeree cinesi e pochi vettori internazionali.
  • Terminal 2: Aperto nel 2008, è più grande e moderno, destinato a diverse compagnie aeree internazionali

Sul tuo biglietto per Shanghai sarà bene evidente quale sarà il terminal a cui devi fare riferimento.

l'interno dell'aeroporto di Shanghai

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Passeggeri all’aeroporto di Shanghai

I servizi generali dell’Aeroporto di Shanghai

Un aeroporto importante come Shanghai Pudong non può non offrire dei servizi di prim’ordine a tutti i passeggeri che arrivano, partono o che sono in transito. All’interno della struttura tutti parlando inglese, oltre al cinese e anche altre lingue molto diffuse.

Il wifi all’interno dell’aeroporto di Shanghai è gratuito. Per i tuoi viaggi in Cina è molto utile informarti su quali siano le app più utilizzate nel paese. Una di esse, per esempio, è fondamentale per connettersi al wifi dell’Aeroporto. Si tratta di WeChat, attraverso la quale in Cina si fa davvero di tutto.

Non vuoi navigare col wifi dell’aeroporto o ti serve una connessione da portare con te anche fuori dal Terminal? Puoi trovare tutto questo direttamente nelle varie aree pubbliche dell’aeroporto di Shanghai, dove sono in vendita sim cinesi oppure si possono noleggiare router portatili molto utili.

Un altro servizio molto utile disponibile all’aeroporto di Shanghai è il trasporto bagagli. Se viaggi con molte valige, sappi che dalle 6.30 alle 23 è disponibile del personale dell’aeroporto adibito proprio al trasporto bagagli. Il servizio è a pagamento e, all’interno di entrambi i terminal, ci sono dei desk preposti ad accogliere e organizzare tutte le richieste di trasporto bagagli.

I servizi per famiglie e bimbi dell’aeroporto di Shanghai

L’aeroporto di Shanghai Pudong è molto attento al benessere di chi viaggia con bimbi piccoli ed è attrezzato per accogliere anche i viaggiatori più piccoli.

In entrambi i terminal sono state create delle apposite stanze per le mamme che non vogliono allattare in pubblico. Questi luoghi riparati e confortevoli sono studiati appositamente per un momento intimo come l’allattamento. Oltre a questo, dentro queste stanze si possono lavare i bimbi per il cambio pannolino.

Ma non è finita qui: sia nel Terminal 1 che nel 2, è presente una stanza completa. Si tratta di una vera e propria cameretta con tanto di lettino, suddivisa in zona per lavare il bimbo, zona allattamento e zona intrattenimento. Questo luogo è dotato di scaldavivande e scaldalatte. Qui troverai una comoda poltrona e, come dicevamo, un lettino per permettere al tuo bimbo di riposare. In questa stanza sono presenti giochi di varia natura e adatti a diverse età.

Tutte le zone dedicate a mamme e bimbi sono aperte 24 ore su 24 e sono gratuite.

I servizi di assistenza speciale: il Love Passage

Assistere e rendere possibile il viaggio anche di chi ha disabilità e difficoltà – non importa se temporanee o no – è un dovere di ogni aeroporto e quello di Shanghai Pudong lo sa bene.

Come è facile capire, sono disponibili i più comuni servizi di assistenza speciale, per permettere a tutti di salire in aereo, raggiungere il gate in tempo o semplicemente spostarsi all’interno del terminal. Questi servizi sono gratuiti e vanno prenotati direttamente tramite la compagnia aerea che ha emesso il biglietto. Solitamente si possono aggiungere fino a 24 ore prima del volo e lo si fa direttamente dal sito della compagnia, indicando il tipo di assistenza di cui si ha bisogno.

Oltre a questo, l’aeroporto di Shanghai ha istituito un servizio che si chiama Love Passage e va prenotato direttamente tramite il numero di telefono dell’aeroporto stesso. Si tratta di un servizio riservato ai passeggeri over 60 che viaggiano da soli, done in gravidanza o bimbi che viaggiano senza essere accompagnati. Si tratta di sempre di un servizio di assistenza che garantisce a molte categorie non incluse nella normale assistenza per disabili di ricevere il giusto supporto. Anche questo servizio è completamente gratuito ma opera solo all’interno dei terminal. Non può essere utilizzato per raggiungere, per esempio, un parcheggio.

Un museo all’interno dell’Aeroporto

Shaghai è una città dove la cultura ha uno spazio davvero grande e lo sa bene anche l’aeroporto stesso. All’interno di ogni terminal, infatti, è stato istituito un vero e proprio museo d’arte dove sono esposte opere sia pittoriche che scultoree. Gli artisti esposti sono sia cinesi che internazionali e le esposizioni cambiano spesso.

L’ingresso all’aerea artistica dell’aeroporto di Shanghai-Pudong è assolutamente gratuita.

Mangiare e bere all'aeroporto di Shanghai

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All’aeroporto di Shanghai si può gustare cibo locale e internazionale

Mangiare e bere all’aeroporto di Shanghai Pudong

Molti pensatori contemporanei definiscono gli aeroporti come dei non-luoghi, dove le caratteristiche nazionali tipiche di un luogo sono sospese e dove si potrebbe essere ovunque nel mondo. L’aeroporto di Shanghai Pudong riflette, anche in quanto a proposte gastronomiche, la grande multiculturalità di questa città della Cina.

Entrambi i terminal sono ben provvisti di luoghi perfetti per soddisfare la fame di pietanze gustose, siano esse di stampo internazionale che puramente cinesi. Come da tradizione asiatica, molti menù dei locali dell’aeroporto mostrano le foto dei piatti, in modo da essere maggiormente comprensibili a tutti i viaggiatori internazionali.

In tutto l’aeroporto è privilegiato il pagamento elettronico, sia tramite smartphone che tramite carta. Temi di non poter usare la tua carta in Cina? In entrambi i terminal troverai degli sportelli per richiedere una carta ricaricabile temporanea, in modo che sia più facile pagare in valuta nazionale.

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“Avevo paura di volare, oggi curo l’aerofobia con la realtà virtuale”

L’uomo sogna di volare, ma spesso ha paura di farlo. E questa, dati alla mano, è una condizione che colpisce tantissime persone, in Italia e nel mondo intero. Nonostante, infatti, l’aereo sia considerato il mezzo di trasporto più sicuro – confermato da statistiche e ricerche – l’aerofobia, conosciuta anche con il termine aviofobia, è un disturbo molto diffuso e anche piuttosto limitante.

In un sondaggio svolto dall’Istituto di Ricerca YouGov, infatti, è emerso che il 20% di coloro che soffrono di aerofobia rinuncia a volare completamente. Non si tratta, però, di un epilogo già scritto perché il processo è reversibile e a parlarcene oggi è Igor Graziato, psicoterapeuta e fondatore di SkyConfidence, che ha trovato nella tecnologia, e più nello specifico nella realtà virtuale, un’alleata nel percorso terapeutico.

“Anche io ho vissuto e affrontato questa paura” – ci ha raccontato l’esperto che ha ideato un percorso terapeutico per aiutare le persone a superare l’aerofobia – “Ma oggi volare è una parte piacevole della mia vita, ed è incredibile vedere i miei pazienti fare lo stesso viaggio, sia metaforicamente che letteralmente”.

L’aereo è considerato il mezzo di trasporto più sicuro, ma la paura è irrazionale. Quali sono le cause scatenanti di questa fobia?
L’aereo si conferma uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Una recente ricerca condotta dal prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) evidenzia un trend di miglioramento continuo nella sicurezza aerea negli ultimi cinquant’anni. Nonostante questi dati, la paura di volare è un fenomeno piuttosto comune. Non si tratta di una semplice questione di coraggio o di razionalità, ma di un complesso meccanismo che coinvolge processi cerebrali profondi e che si manifesta con sintomi fisici come la sudorazione, le palpitazioni, un senso di soffocamento e di panico. Infatti l’aerofobia sfugge al controllo cosciente della persona.

Sono diverse le cause che possono scatenare questa fobia, tra cui possiamo individuare dei fattori psicologici come la mancanza di controllo, il sentirsi “in balia” del pilota e dell’equipaggio, senza poter influire sull’andamento del volo e il doversi quindi affidare a degli estranei; oppure la claustrofobia, la permanenza in uno spazio chiuso come un aereo, o ancora l’acrofobia, la paura dell’altezza che può intensificarsi durante il volo, soprattutto nella fase di decollo e di atterraggio dove la percezione visiva può incrementare questa sensazione negativa. Infatti il timore di avere un attacco di panico in volo, e la conseguente paura del giudizio altrui, può alimentare l’ansia. Inoltre, la presenza di altre fobie, disturbi d’ansia, disturbi di personalità o stati depressivi può amplificare la paura di volare. Tra le cause scatenanti in genere è facile rintracciare un’esperienza negativa diretta o indiretta, anche se alle volte può essere sufficiente un racconto di un volo negativo da parte di un conoscente. Da non sottovalutare è l’influenza dei media che tendono a spettacolarizzare gli incidenti aerei o alle volte anche solo delle forti turbolenze questo atteggiamento da parte loro può amplificare la percezione del rischio associato al volo. È importante, infatti, ricordare che la paura di volare è una fobia come le altre e che esistono terapie efficaci per superarla.

Dati alla mano (sondaggio svolto dall’istituto di ricerca YouGov), vediamo che il 20% di coloro che soffrono di aerofobia rinuncia a volare completamente. Quanto è limitante questa fobia?
La paura di volare è un timore molto comune: secondo il National Institute of Mental Health, il 6,5% delle persone prova una vera e propria fobia al solo pensiero di prendere un aereo. Se consideriamo anche coloro che, pur non avendo una fobia conclamata, sperimentano disagio e ansia quando prenotano o si apprestano a volare, la percentuale sale a oltre il 40%. È importante sottolineare che le statistiche possono variare a seconda dei metodi di classificazione e della popolazione considerata. Tuttavia, è indubbio che la paura di volare sia una delle fobie più diffuse a livello globale, con un impatto significativo sulla vita di molte persone.

Anche molti VIP soffrono di questa paura e sempre più spesso lo dichiarano pubblicamente. Questo è un fatto positivo perché aiuta a superare lo stigma sociale rispetto alle problematiche psicologiche. Come tutte le fobie anche l’aerofobia può limitare il campo d’azione, portando a rinunciare a viaggi di lavoro o di piacere e influenzando negativamente le scelte personali e professionali. Inoltre l’aerofobia mina anche altri aspetti dell’individuo come l’autostima, il timore di non essere adeguati e con il tempo tende a peggiorare generalizzandosi anche rispetto ad altre situazioni. A volte, la fobia può manifestarsi improvvisamente, anche dopo numerose esperienze di volo positive, magari a seguito di un evento personale stressante o di un volo turbolento.

Quando e come è nata l’idea di creare SkyConfidence?
SkyConfidence è un progetto che è nato con l’obiettivo di fornire alle persone che soffrono di aerofobia una soluzione innovativa, personalizzata ed efficace per affrontare la paura di volare. Ho vissuto in prima persona quanto possa essere limitante questo disturbo e questa mia esperienza personale mi ha motivato. La paura di volare è una questione complessa sul piano psicologico, ogni caso è diverso dall’altro e richiede quindi un approccio specifico che difficilmente un corso tradizionale può fornire. SkyConfidence si fonda su approccio detto evidence based che unisce la ricerca scientifica all’esperienza clinica per fornire un percorso efficace.

Inoltre SkyConfidence integra l’uso della realtà virtuale (detta VRT Virtual Reality Therapy una metodologia molto efficace per il trattamento delle fobie specifiche), l’ipnosi e delle esperienze dal vivo sia su dei simulatori di volo professionali che su aeromobili con piloti professionisti e psicologi. Il metodo è graduale e viene costruito su misura a seconda delle  specifiche esigenze della persona. Questo approccio permette ai pazienti di confrontarsi gradualmente con le proprie paure in un ambiente controllato, aiutandoli a gestirle e a superarle efficacemente​ e fornendo loro degli strumenti da portare con sé per gestire l’ansia e lo stress in ogni situazione. L’obiettivo finale è quello di renderli autonomi nel volo.

Quindi trasformare la paura di volare nel “piacere di volare”, è possibile?
Assolutamente sì! Ho scelto di chiamare questo metodo SkyConfidence “Il Piacere di Volare” perché racchiude perfettamente la trasformazione che le persone possono sperimentare durante il loro percorso. Non si tratta solo di superare la paura di volare, ma di andare oltre, scoprendo il volo come un’esperienza positiva, piacevole e arricchente. Voglio aiutare le persone a modificare la percezione del volo: non solo ad eliminare l’ansia, ma a sostituirla con sensazioni piacevoli quali la serenità, la curiosità e l’entusiasmo. Attraverso delle tecniche innovative come la realtà virtuale e percorsi personalizzati, mostro ai miei pazienti che il volo può essere un’opportunità di crescita e di libertà, non una sfida. “Il Piacere di Volare” è un messaggio di speranza: ciò che oggi sembra un ostacolo, domani può diventare una fonte di gioia. Voglio trasmettere l’idea che il cambiamento è possibile e che può portare l’individuo ad una trasformazione straordinariamente positiva. Questo può riguardare la difficoltà di volare ma più in generale la propria esistenza.

Nello specifico caso della realtà virtuale, in che modo questa interviene sulla fobia?
La realtà virtuale è un metodo innovativo e altamente efficace per intervenire sulla fobia del volo, poiché consente di creare un ambiente estremamente realistico, ma in un contesto totalmente sicuro e controllato. Grazie a questa tecnologia, il paziente può affrontare gradualmente le proprie paure immergendosi in simulazioni che riproducono ogni fase di un volo, dall’arrivo in aeroporto al decollo, fino alla gestione di eventi come la turbolenza e l’atterraggio. Questa esposizione graduale permette di desensibilizzare la mente e di ridurre progressivamente l’impatto emotivo che tali situazioni suscitano. Il metodo si chiama VRT (Virtual Reality Therapy) ed è composto da un visore per la realtà virtuale, da un software specifico per il trattamento delle fobie e dalla presenza di uno psicologo-psicoterapeuta debitamente formato all’uso del metodo.

Un aspetto cruciale della realtà virtuale è che il paziente ha la consapevolezza di trovarsi in un luogo sicuro, sotto la guida e con il supporto del terapeuta, che può monitorare le sue reazioni fisiologiche in tempo reale e regolare così l’intensità dell’esperienza in base alle sue esigenze. Questo controllo rende possibile affrontare la paura senza che si scateni un senso di sopraffazione. Inoltre, l’immersione ripetuta in queste situazioni virtuali consente al cervello di rielaborare la percezione del pericolo, sostituendo la risposta di paura con una maggiore sensazione di calma e di controllo. Durante le sessioni, il terapeuta può insegnare strategie di rilassamento e gestione dell’ansia, che il paziente può applicare direttamente nelle situazioni simulate. In questo modo, la mente impara a reagire in modo più razionale e meno emotivo a stimoli che prima provocavano panico. Questo processo aiuta a ristrutturare i pensieri catastrofici e a sviluppare una nuova percezione del volo, basata su dati reali e non sulle paure irrazionali. La realtà virtuale, quindi, non solo desensibilizza il paziente, ma lo prepara concretamente ad affrontare un volo reale con una maggiore serenità e fiducia.

Igor Graziato, psicoterapeuta

Fonte: Igor Graziato

Lo psicoterapeuta Igor Graziato ci spiega come superare la paura di volare

Ci sono dei consigli che può dare ai nostri viaggiatori che hanno paura di volare e che possono mettere in pratica già dal prossimo viaggio?
Certamente! Iniziamo subito con un cambio di prospettiva: se si ha paura di volare, significa che il nostro cervello sta svolgendo fin troppo bene il suo compito, ovvero quello di proteggerci e garantirci la sopravvivenza! La paura di volare, quindi, non è sintomo di mancanza di coraggio, quanto piuttosto una reazione di protezione eccessiva di fronte a un pericolo percepito come molto grande (quando in realtà è molto più facile farsi male in casa appendendo un quadro o essere vittime di un incidente stradale). Quindi per prima cosa è fondamentale imparare a rilassarsi, ad esempio, attraverso la respirazione per ridurre, in modo del tutto naturale, l’ansia.

Un’altra cosa che può aiutare è quella di ricordarsi che l’aereo non è sospeso nel nulla dato che l’aria diventa una specie di solida autostrada sopra la quale il velivolo è appoggiato. Può anche essere utile visualizzare il fatto di trovarsi su un treno o su un bus e rendersi conto che i movimenti che si percepiscono sono in fondo gli stessi che si provano su questi mezzi. Inoltre è fondamentale ricordarsi che le turbolenze non sono pericolose per l’aereo e che i vuoti d’aria non esistono. Un altro aspetto importante è comunicare con il personale di bordo che è formato apposta per affrontare anche le situazioni di panico o di ansia. Se poi la questione è invalidante e volare diventa uno stress insopportabile al punto da farvi rinunciare a viaggi o ad occasioni di lavoro è importante cercare un supporto professionale.

Anche lei ha avuto paura di volare? E come l’ha superata?
In psicoterapia, utilizziamo il concetto di self-disclosure, ovvero il condividere parti della nostra esperienza personale con i pazienti, quando questo può essere utile per farli sentire meno soli. Raccontare che anche io ho vissuto e affrontato questa paura, permette di normalizzare il problema. La paura di volare non è una debolezza, ma una reazione naturale della mente che si attiva per proteggerci, anche se in modo disfunzionale. Capire che non c’è nulla di “sbagliato” nel provare queste emozioni è il primo passo per riprendere un giusto contatto con se stessi e iniziare a lavorare su di esse. Superare la paura è stato un percorso, proprio come lo è per i miei pazienti.

Ho imparato a confrontarmi con le emozioni legate al volo, a osservarle senza giudizio e a ridurre il potere che avevano su di me. Anche grazie a tecniche che oggi insegno, come l’ipnosi, la respirazione e, nel mio caso, una conoscenza del funzionamento del volo, sono riuscito a trasformare quella paura nel piacere di volare. Racconto questa parte di me perché credo fermamente che non si debba vivere una fobia come una battaglia solitaria o come un qualcosa di cui vergognarsi. È solo un momento del proprio percorso, e con il giusto supporto, è possibile andare oltre e scoprire una versione di sé più libera e sicura. Oggi volare è una parte piacevole della mia vita, ed è incredibile vedere i miei pazienti fare lo stesso viaggio, sia metaforicamente che letteralmente.

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Il clima in Oman: il miglior periodo per fare un viaggio a Muscat e dintorni

Con l’inverno alle porte, molti viaggiatori sognano di fare un viaggio al caldo, per godere di una temperatura piacevole e per fare il pieno di sole e di bel tempo Una destinazione molto gettonata e affascinante è l’Oman, luogo che attrae per la sua bellezza fatta di paesaggi desertici e città come Muscat, piene di cose da dare e da dire. Come per qualsiasi viaggio, è fondamentale e sempre consigliato informarsi su quale sia il periodo migliore per visitare l’Oman al fine di vivere un’esperienza indimenticabile. Quale saà il periodo migliore per fare un viaggio in Oman?

Le tre stagioni dell’Oman

Siamo abituati a dividere l’anno in quattro stagioni e lo facciamo per consuetudine, date le condizioni climatiche dell’Italia. Viaggiare insegna anche a comprendere che non tutto il mondo è paese quando si parla di clima, meteo e temperature.

L’Oman, per la sua posizione geografica, vanta un clima desertico caldo, con temperature elevate durante gran parte dell’anno. Questo, almeno sulla carta, sembra renderlo una destinazione perfetta per ogni momento dell’anno. Tuttavia, la geografia del paese contribuisce a far variare notevolmente clima e temperatura, con coste più umide, montagne fresche e deserti che sanno sempre sorprendere. Generalmente, parlando di clima e temperatura dell’Oman, si possono individuare tre stagioni principali:

  • Estate (da maggio a settembre): Questo è il periodo più caldo, con temperature che superano facilmente i 40°C nelle zone interne e nei deserti come il Rub’ al Khali. Sulla costa, l’umidità è molto alta: essa contribuisce a dare la sensazione di aria molto pesante.
  • Inverno (da novembre a marzo): Il clima diventa mite e piacevole, con temperature tra i 17°C e i 25°C nelle zone costiere e leggermente più fresche nell’entroterra e sulle montagne. Questo è il momento perfetto per esplorare Muscat.
  • La stagione dei monsoni del Khareef (da giugno a settembre): I monsoni nel deserto? Certo, quando si parla di Oman. Nella regione meridionale del Dhofar, attorno a Salalah, il monsone porta piogge leggere e nebbia dovuta all’umidità, trasformando il paesaggio desertico in una zona verdeggiante. Questo accade in corrispondenza dell’estate boreale. Hai mai visto fiorire il deserto?
Quali sono le stagioni dell'Oman

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Un’oasi nel deserto dell’Oman

Il periodo migliore per visitare l’Oman

Il viaggio è una questione personale e la percezione che si ha di un paese dipende anche molto dai gusti di ognuno. Chi è in cerca di calore e sole potrebbe tranquillamente dire che il periodo migliore per fare un viaggio in Oman sia nei mesi da novembre a marzo.

Le temperature sono piacevoli, rendendo confortevole la visita, sia essa fatta dell’esplorazione di Muscat che di un sito archeologico o naturale. Questa è anche la stagione perfetta per trekking sulle montagne Hajar, safari nel deserto di Wahiba Sands e per le immersioni nelle acque cristalline del Golfo di Oman.

Se desideri vivere un’esperienza unica e perfetta per essere immortalata con foto speciale, il periodo per il tuo viaggio in Oman corrisponde ai mesi dell’estate italiana e deve avere come destinazione l’area di Salalah. Con la giusta organizzazione e una buona guida, potrai scoprire cosa sia l’Oman durante il Khareef. Come dicevamo, la regione a cui facciamo riferimento diventa un’oasi verde e fiorita. Questo periodo è particolarmente delicato per le condizioni meteo, quindi controlla bene le informazioni sulla quantità di pioggia su fonti ufficiali del paese.

Se vuoi evitare la folla e, soprattutto, se ti senti abbastanza temerario per tollerare temperature elevate, organizza il tuo viaggio in Oman tra aprile e maggio e l’inizio dell’autunno. Questa è una stagione in cui l’afflusso turistico cala e potresti trovare tariffe più convenienti. Sii pronto, però, a grandi sbalzi di temperatura tra l’interno degli edifici (sempre con l’aria condizionata) e i luoghi in cui vivrai esperienze outdoor.

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Cosa fare a Roma gratis durante le feste

Le feste di fine anno sono, senza dubbio, il momento più magico della stagione. Da vivere da soli, in famiglia o con gli amici. L’atmosfera che si respira in città, infatti, acquista un sapore frizzante e vivace che riesce a regalare un po’ di spensieratezza destinata a essere conservata nel cassetto dei ricordi. E tra le mete da sempre più amate del Belpaese, Roma occupa un posto speciale: vestita per l’occasione del suo abito migliore, la capitale si prepara anche in vista del Giubileo 2025.

Durante le feste natalizie,  infatti, non c’è piazza che non sia un autentico palcoscenico a cielo aperto, in grado di incantare sia i turisti sia i residenti, alla scoperta di angoli nascosti. Proprio in concomitanza con il Giubileo ormai prossimo, la città eterna non si fa trovare impreparata e propone una serie di attività gratuite per tutti i gusti nel segno della cultura, dell’arte, della tradizione e della spiritualità.

Abbiamo selezionato cinque proposte di itinerario per chi desidera vivere la magia di Roma senza toccare il portafoglio.

Alla scoperta dei presepi e degli alberi addobbati a Roma

Il presepe, insieme all’albero decorato, è il simbolo per eccellenza del Natale e Roma diventa attrazione cittadina per tutte le celebrazioni diffuse sul territorio. Nel periodo natalizio, infatti, non solo le chiese ma anche le piazze accolgono presepi di pregevole fattura artistica a rappresentare la Natività secondo stili e linguaggi differenti. Così, passeggiando nel centro, è impossibile non trovarne uno, ma ecco quelli da non perdere:

  • Il presepe di Piazza San Pietro: come da tradizione, Piazza San Pietro in Vaticano e il colonnato del Bernini diventano splendida cornice di un maestoso presepe, ai piedi dell’albero decorato. Di anno in anno, l’allestimento varia con interpretazioni che provengono da diverse regioni italiane o dall’estero.
  • La mostra 100 Presepi in Vaticano: si tratta di un’esposizione gratuita che si snoda proprio sotto il colonnato e presenta decine di presepi da ogni latitudine. Ciascuno di questi, dunque, è un’opera che omaggia la tradizione natalizia secondo culture e tecniche specifiche.

Tra le chiese, invece, in cui vale la pena entrare per ammirarne i presepi storici segnaliamo la Basilica di Santa Maria Maggiore, tra i più antichi al mondo, e quello della Chiesa dei Santi Cosma e Damiano per lo stile barocco. Passando, poi, al profano anche gli alberi decorano la città a partire da quello della centralissima Scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna che, fino al 6 gennaio, fa mostra di sé con migliaia di luci LED e un design futuristico che si armonizza con le luminarie di via dei Condotti.

In Piazza San Lorenzo in Lucina, poi, campeggia un’installazione sostenibile, realizzata con materiali riciclati e luci LED a basso consumo energetico come simbolo di innovazione e monito rispetto per l’ambiente. A caratterizzare l’albero di Largo Goldoni è l’eleganza del vetro nei toni del rosso, oro, verde metallico e rosa chiaro, ispirate alla tradizione del vetro di Murano.  Infine, Piazza del Popolo abbraccia un abete alto 22 metri che illumina il cuore pulsante dello shopping e delle celebrazioni natalizie romane.

Percorsi culturali tra arte e spiritualità

In prospettiva delle celebrazioni giubilari, con l’apertura ufficiale della Porta Santa il 24 dicembre 2024, numerosi eventi e luoghi di interesse culturale e religioso sono accessibili gratuitamente. Immancabile, dunque, per i fedeli il pellegrinaggio alle quattro Basiliche Papali, ovvero San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura. Fede ma non solo dal momento che ogni basilica è già di per sé un’opera d’arte che vale la pena visitare.

E a proposito di porte, durante il Giubileo, l’apertura delle Porte Sante costituisce un momento spiritualmente profondo. È possibile, dunque, varcarle come esperienza che simboleggia un percorso di rinnovamento interiore. Dopo San Pietro, nell’ordine, saranno aperte le Porte Sante in San Giovanni in Laterano (29 dicembre), quindi in Santa Maria Maggiore (1 gennaio 2025) e in San Paolo fuori le Mura (5 gennaio).

Inoltre, a Palazzo Cipolla è possibile ammirare la Crocifissione bianca di Marc Chagall che per la prima volta è esposta in Italia. Potentissima nella sua espressività, l’opera risale al 1938, anno di profonde tensioni in Europa. In particolare, Chagall – nato in una famiglia di Vitebsk, in Bielorussia, di fede ebraica – realizzò il quadro poco dopo la Notte dei Cristalli e poi all’arte volle affidare il suo grido contro le persecuzioni e l’oppressione. L’esposizione è ad accesso gratuito e libero dalle 10 alle 20, tutti i giorni.

Non mancano, poi, le associazioni culturali che propongono tour gratuiti in cui storia, arte e fede si incontrano. È il caso, per esempio, degli itinerari dedicati alla scoperta dei mosaici paleocristiani di San Clemente o degli affreschi custoditi in Santa Prassede.

Mercatini artigianali e concerti gratuiti nelle chiese

Passeggiare per le strade di Roma durante il periodo delle feste di fine anno è già di per sé un regalo. Le luci che decorano Via del Corso e Piazza Venezia sono tra le più scenografiche della città e culminano nell’imponente albero di Natale di Piazza Venezia. Impossibile, poi, non fare un giro in Piazza Navona e nel suo frequentatissimo mercatino in mezzo al quale perdersi è un piacere. Tra stand e casette di legno colorate, lucine scintillanti, prodotti artigianali, giochi e delizie gourmet, si possono infatti ammirare creazioni artigianali e spettacoli improvvisati.

Ma il Natale a Roma non si ferma qui perché in città i Villaggi di Natale sono svariati, dedicati ai più piccoli ma anche ai loro genitori. E regalano un’esperienza fiabesca fatta di animazioni, attrazioni a tema, spettacoli, parate e sorprese. Ci sono, poi, angoli della capitale che ospitano installazioni luminose e videomapping che raccontano la storia della città e delle festività natalizie in maniera innovativa e gratuita. È il caso di Sant’Andrea della Valle che acquista un’allure inedita. E a completare l’atmosfera del Natale, c’è la musica che la fa padrona durante la stagione risuonando praticamente ovunque.

La proposta, anche in questo caso, è estremamente variegata, in termini di stili e generi, con concerti gratuiti che spaziano dalla musica sacra al repertorio classico natalizio. Tra questi, il primo appuntamento è per il 22 dicembre, alle 18, presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, dove si esibisce il Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” diretto da don Marcos Pavan. Inoltre, durante il periodo festivo, diverse chiese come San Luigi dei Francesi e Santa Maria della Pace partecipano offrono spettacoli gratuiti.

Ingresso gratuito ai Musei Vaticani (29 dicembre 2024)

Come ogni ultima domenica del mese, il 29 dicembre 2024, i Musei Vaticani – non solo il museo “italiano” più visitato al mondo, ma uno dei luoghi simbolo dell’arte e della cultura internazionale – sono visitabili gratuitamente e senza necessità di prenotazione.  All’interno, i visitatori possono esplorare numerose sezioni, ognuna con un focus particolare: dall’Arte Egizia a quella Romana, fino ai tesori dei grandi maestri esposti nella pinacoteca. Del resto, l’edificio stesso che ospita le collezioni, con le sue decorazioni, i suoi cortili e la sua architettura, è un’opera d’arte.

Oltre alla celeberrima Cappella Sistina, a lasciare i visitatori senza fiato sono La Loggia e le Stanze di Raffaello, capolavori del Rinascimento e la Galleria delle Carte Geografiche. E ancora, il Cortile Ottagono, il Laocoonte e la Scala Bramante, un gioiello architettonico da capogiro. L’ingresso è possibile dalle ore 9:00 alle 12:30, con chiusura alle ore 14:00.

Roma Capodarte 2025: Città nel mondo

Per il Capodanno, Roma ha in serbo un calendario di eventi che si apre con due concerti gratuiti che porteranno la musica nelle periferie grazie a Roma Capodarte 2025. Protagonisti sul palco Giancane e Rancore, tra gli artisti più apprezzati del panorama musicale romano e nazionale.

Il cantautore romano ed ex chitarrista del gruppo Il Muro del Canto Giancane inaugura l’anno nuovo con il suo indie-folk ironico e pungente. Lo show è in programma al Mercato Rionale di Largo Arquata del Tronto, nel quartiere di San Basilio, dove l’artista, reduce dal tour insieme a Zerocalcare, regalerà al pubblico una speciale esperienza musicale. Rancore, invece, esponente del rap italiano e vincitore del premio per il miglior testo al Festival di Sanremo 2020, si esibirà nel parcheggio dell’I.C. Pablo Neruda di via di Casal del Marmo 216. Il concerto-evento ripercorrerà i brani più significativi del suo repertorio.

Ma Roma Capodarte 2025 non è solo musica e intende coinvolgere tutti i 15 municipi della città eterna. Secondo le intenzioni dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, questa quarta edizione, che cade nell’anno giubilare, vuole mettere al centro la capitale come crocevia di culture e dialogo tra centro e periferie, oggi come ieri. In questo senso, le iniziative gratuite rivolte sono orientate al coinvolgimento dell’intera cittadinanza e non solo. “Una grande occasione per tutte e tutti di entrare in relazione con la bellezza”, ha dichiarato Smeriglio nella nota stampa ufficiale –. E, per le romane e i romani, di riappropriarsi delle vie, delle piazze, dei cortili che li hanno visti crescere o che li hanno accolti nel corso della propria vita. Di innamorarsi ancora della nostra città”.

Insomma, il Natale a Roma garantisce proposte sono per tutti i gusti e per l’intera stagione festiva, tra attività outdoor ed eventi al chiuso per i più freddolosi. Un’occasione davvero speciale per scoprire – o riscoprire – una città che non smette di regalare sorprese.

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Il tradizionale Mercatino di Natale di Caorle

Il 7 dicembre è iniziata la magia del Natale a Caorle, il comune in provincia di Venezia, con il tradizionale mercatino che ogni anno è meta di grandi e piccoli per il periodo delle feste. Una grande ruota panoramica, un percorso di luci, gusti ed emozioni, oltre a divertenti giochi per i bambini ed eventi per i più grandi, sono solo alcuni dei motivi per non perdere l’occasione di visitarlo.

Il Comune di Caorle, in collaborazione con Ascom Servizi s.r.l. e con la Fondazione Caorle Città dello Sport, coadiuvati con “La Commerciale di Simone Tommasello”, hanno organizzato anche quest’anno il Caorle Christmas Time, un villaggio natalizio aperto al pubblico fino al 6 gennaio 2025 dove assaporare la giusta atmosfera natalizia con tutta la famiglia.

Babbo Natale c’è, ma anche un ospite inatteso

Sono oltre ottanta le casette distribuite lungo le vie cittadine, in un percorso che rende il mercatino di Caorle tra i più lunghi d’Europa. Quest’anno per la prima volta a Caorle sarà protagonista il Grinch, figura iconica considerata una sorta di alter ego di Babbo Natale. Per tutta la durata dell’evento, adulti e bambini potranno incontrarlo mentre si aggira per il villaggio facendo marachelle, oppure potranno visitarlo nella sua casa in Campo Trino Bottani, dove li aspetta per una foto memorabile.Ci sarà anche la Casa di Babbo Natale: un’attrazione imperdibile per i più piccoli in Piazza Pio X.

Natale a Caorle

Fonte: Ufficio stampa

Natale a Caorle

Cosa fare al villaggio di Natale di Caorle

I bambini possono divertirsi al “Villaggio di Marzapane” (in campo degli Oriondi) prendendo parte al laboratorio dei dolciumi e, con l’aiuto degli animatori, possono costruire la loro casetta di marzapane. Oppure possono provare la nuovissima pista di pattinaggio, la più grande di sempre, aperta anche di notte nella zona di Salita dei Fiori. Senza dimenticare l’iconica ruota gigante che sovrasta la città assieme alle altre giostre del luna park.

Non mancano inoltre gli eventi di cui il calendario è disponibile sui vari social network dell’iniziativa: mongolfiere, fuochi artificiali, i krampus, un albero di Natale ecologico, performance teatrali e di giocoleria. Per chi ama ballare, all’interno di una struttura coperta fronte mare, ecco la Music Arena che ospita musica dal vivo, eventi e show per accompagnare il pubblico durante le serate: l’evento è supportato da Radio Piterpan e Radio Bella& Monella, che trasmettono le novità e gli appuntamenti principali.

Arte e tradizione a Caorle

Per gli appassionati di oggetti d’epoca e curiosità in Via Luigi del Moro sarà allestito un mercatino dedicato agli amanti dell’antiquariato, ma anche dei fiori, delle piante e dell’ornitologia. Per gli amanti dell’arte e della tradizione, infine, le facciate storiche di Caorle prenderanno vita con spettacolari proiezioni di video mapping. Venti opere di Caravaggio, Tiepolo, Botticelli e Leonardo animano la facciata esterna del Duomo di Caorle in piazza Vescovado, una storia musicata dai giovani di Caorle in collaborazione con le scuole musicali del territorio, la “Paul Jeffrey” e la Sarabanda della Banda cittadina Marafa Marafon oltre ai gruppi parrocchiali. Il titolo dell’opera è “Maria, donna del presente” e appare la sera dalle 17 alle 21.40.

Orari

  • Il Mercatino di Natale è aperto dalle 10 alle 20
  • Truck Food (via Roma) dalle 10 alle 23
  • Pista di pattinaggio (Campo degli Oriondi, adiacente a piazza Vescovado) dalle 10 alle 20
  • Casetta di Babbo Natale/Befana (piazza Mercato) dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito.

Come arrivare

Caorle si può raggiungere in treno, in aereo, in pullman, in auto o in barca, a seconda delle proprie possibilità ed esigenze. In auto si possono tenere presente tre uscite dell’autostrada: Noventa – San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro. In treno si può scendere alle stazioni di San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro e poi con i bus ATVO si raggiunge facilmente il borgo. In aereo basta atterrare all’aeroporto Marco Polo di Venezia o al Canova di Treviso. Da Venezia sono circa 57 km in auto dal mercatino, mentre da Treviso circa 63 km.

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Dove sciare in Sicilia: le migliori località sciistiche dell’isola

La Sicilia è una terra che sorprende sotto ogni aspetto: nota per le sue spiagge dorate, i paesaggi mozzafiato e il clima mediterraneo, l’isola custodisce anche un lato invernale affascinante e poco conosciuto. Le montagne siciliane, infatti, offrono alcune delle esperienze sciistiche più sorprendenti d’Italia, con impianti moderni e paesaggi naturali che si rivelano unici per chi cerca una vacanza sulla neve. Sebbene non si possa paragonare alle Alpi o agli Appennini per dimensioni, la Sicilia ha una straordinaria peculiarità: sciare su un vulcano attivo come l’Etna, con una vista che spazia dal mare alle cime innevate.

Le località sciistiche siciliane sono perfette per chi desidera unire lo sport invernale con la scoperta di una terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Tra le cime imponenti dell’Etna e le tranquille vette delle Madonie e dei Nebrodi, i comprensori sciistici siciliani offrono piste per ogni livello, impanti di risalita ben attrezzati e una diversità di attività che vanno oltre lo sci alpino, inclusi snowboard, freeride ed escursioni con ciaspole. Ma non solo: la possibilità di sciare di giorno e godere di piatti tipici siciliani a base di pesce, arancine e dolci tipici la sera, rendono queste località uniche.

Scopriamo quindi dove sciare in Sicilia e quali sono le caratteristiche principali di ogni stazione sciistica, le date di apertura, il modo più facile per raggiungerle e i prezzi degli skipass giornalieri.

Etna

L’Etna, con i suoi 3.329 metri di altezza, non è solo un vulcano attivo in Sicilia, ma anche una destinazione sciistica incredibile che attira ogni anno appassionati di sci da tutta Italia e non solo. Sebbene la stagione sciistica sull’Etna dipenda fortemente dall’innevamento naturale, la località offre un’esperienza unica di sci, con paesaggi spettacolari che combinano l’ambiente alpino con viste mozzafiato sul mare e sulla baia di Taormina. La stagione sciistica solitamente inizia intorno al periodo natalizio e può proseguire fino a Pasqua, a seconda delle condizioni meteorologiche e della quantità di neve presente.

La stazione sciistica di Piano Provenzana, situata sul versante nord del vulcano, è una delle più frequentate. Qui, gli appassionati di sci possono godere di un panorama straordinario mentre si avventurano sulle piste. Piano Provenzana è dotata di 4 impianti di risalita: una seggiovia quadriposto, la Pouchoz, che serve una pista blu ideale per i principianti, e tre skilift che si snodano attraverso le diverse difficoltà delle piste, permettendo così a sciatori di ogni livello di divertirsi.

La seggiovia Pouchoz è una seggiovia ad agganciamento automatico che copre una pista lunga 1,5 km, con un dislivello di circa 400 metri, ideale per chi sta imparando o per chi cerca una discesa più tranquilla. Il costo di uno skipass giornaliero per i bambini (fino a 12 anni) è di circa €25, mentre per gli adulti è di €35.

Gli skilift della stazione offrono una varietà di percorsi per sciatori più esperti. Lo Skilift Monteconca, che serve una pista rossa/blu di media difficoltà, si sviluppa su 1,6 km di lunghezza, con un dislivello che varia da 1828 m a 2090 m. La pista presenta sezioni più impegnative, ma anche tratti più facili. Anche in questo caso, il costo dello skipass giornaliero è di €25 per i bambini e €35 per gli adulti.

Lo Skilift Coccinelle è un’altra importante attrazione, servendo una delle piste più tecniche dell’Etna, frequentata anche da sciatori professionisti. La pista, che ha ospitato gare internazionali, è lunga 1,4 km e offre tratti di forte pendenza. Lo skipass giornaliero per bambini e adulti è lo stesso, €25 per i bambini e €35 per gli adulti.

Infine, lo Skilift Anfiteatro serve due piste rosse, una delle quali omologata per gare di sci alpino, con una lunghezza complessiva di 1,3 km e un dislivello che va dai 2050 m ai 2336 m. La discesa è entusiasmante e perfetta per gli sciatori che cercano una sfida in più. Il costo dello skipass giornaliero è lo stesso degli altri impianti: €25 per i bambini e €35 per gli adulti.

L’apertura è prevista per il 28 dicembre e Piano Provenzana è facilmente raggiungibile in auto. Partendo da Catania, si prende l’autostrada A18 in direzione Messina e si esce a Fiumefreddo di Sicilia. Da qui, si prosegue per Linguaglossa e infine per Piano Provenzana, che dista circa 15 km dal paese. Il viaggio dura circa un’ora. Se provenite da Messina o Palermo, il percorso è simile: basta prendere l’autostrada A18 e seguire le stesse indicazioni. In alternativa, è possibile raggiungere la zona anche con autobus locali che partono da Catania e Linguaglossa, ma gli orari e la frequenza potrebbero variare a seconda della stagione.

Madonie

Nel cuore della Sicilia centrale, il comprensorio sciistico di Piano Battaglia si trova immerso nel verde del Parco delle Madonie, un’area naturale che regala paesaggi incantevoli. Situato a circa 1.570 metri di altitudine, Piano Battaglia è il punto di riferimento per gli amanti dello sci in provincia di Palermo. La località si estende fino a 1.840 metri sulla vetta del Monte Mufara e offre impianti moderni e piste adatte a sciatori di ogni livello. A partire dal 2016, la stazione sciistica è stata completamente rinnovata con l’introduzione di una nuova seggiovia biposto, che permette di salire facilmente in cima, e un skilift Mufaretta. Le piste sono state completamente rifatte, allargate e messe in sicurezza, creando un ambiente ideale sia per i turisti che per gli sciatori più esperti.

Piano Battaglia vanta una varietà di piste da sci che si sviluppano su una lunghezza totale di 4,5 km. Tra le più note, la pista Mollica, riaperta dopo 30 anni, offre pendenze che ricordano quelle delle più celebri località alpine, ed è perfetta per chi cerca emozioni forti. La pista dello Scoiattolo, recentemente ristrutturata, è adatta anche a sciatori principianti, mentre la pista Sparviero, più tecnica, presenta tratti impegnativi che la rendono ideale per chi vuole affinare la propria tecnica. Per i neofiti e i bambini, il Campo Scuola Marmotta, situato nel settore orientale di Piano Battaglia, offre un’area sicura e attrezzata con tapis roulant, perfetta per imparare a sciare o fare snowboard.

Il comprensorio, che serve anche i ciclisti con uno skilift attrezzato per il trasporto delle biciclette, è dotato di impianti che consentono un’esperienza completa sia per il sci alpino che per il snowboard. Il Rifugio Marini, recentemente ristrutturato, offre un luogo accogliente per chi vuole fare una pausa e assaporare i piatti tipici siciliani. Con una stagione sciistica che va da fine dicembre a metà marzo, Piano Battaglia è perfetto per una giornata di sci immersi in un’atmosfera tranquilla, lontano dalla folla delle stazioni più grandi. I prezzi degli skipass partono da 15 euro per il giornaliero, rendendo questa meta particolarmente accessibile.

Per raggiungere Piano Battaglia nelle Madonie, il punto di partenza principale è la città di Palermo. Da lì, si prende l’autostrada A19 in direzione Catania e si esce a Caltavuturo. Da questa uscita, si prosegue seguendo le indicazioni per Petralia Sottana e successivamente per Piano Battaglia, situato a circa 20 km dal centro di Petralia. Il percorso è ben segnalato e la strada che sale verso la località sciistica è panoramica e abbastanza comoda, anche se durante l’inverno può essere necessaria una certa attenzione a causa delle condizioni meteo.

In alternativa, se si proviene da Catania, si percorre sempre l’autostrada A19 e si esce a Enna. Da lì si prosegue verso Sclafani Bagni e infine per Piano Battaglia. In entrambi i casi, la località è facilmente raggiungibile in auto e offre anche un parcheggio vicino agli impianti.

Per chi non ha un’auto a disposizione, è possibile raggiungere Piano Battaglia anche con autobus locali che partono da Palermo o Catania e arrivano a Petralia Sottana, da dove si può prendere un taxi o un servizio navetta fino alla località sciistica. Tuttavia, gli orari degli autobus potrebbero variare a seconda della stagione e del giorno della settimana, quindi è consigliato verificare in anticipo.

Nebrodi

I Nebrodi, purtroppo privi di impianti sciistici, sono una destinazione ideale per chi ama il sci di fondo e le ciaspolate. La zona, grazie al suo innevamento naturale, offre un’esperienza immersiva nei paesaggi invernali siciliani. Il percorso ad anello per lo sci di fondo, che si sviluppa nei pressi di Monte Soro (1.847 metri), attraversa le faggete secolari dei Nebrodi e i pittoreschi laghi di Maulazzo e Biviere di Cesarò, spesso ghiacciati durante l’inverno. Questo tracciato, che può essere percorso anche con le ciaspole, è una delle escursioni più belle da fare in Sicilia, con panorami mozzafiato e un’atmosfera di tranquillità totale. La pista, gestita dall’Ente Parco dei Nebrodi, è ben tenuta grazie all’uso di un battipista, ma è importante fare attenzione a non danneggiare la traccia durante l’escursione.

Per raggiungere la zona, si parte da Messina, prendendo la SS113 in direzione Cefalù e seguendo le indicazioni per Cesarò, passando per Portella Femmina Morta, dove si trova l’ingresso del percorso. Da qui, è possibile accedere direttamente alla pista, che si sviluppa intorno al monte Soro. In alternativa, si può percorrere la SS289 da Patti e seguire le indicazioni per i monti Nebrodi. L’unica struttura ricettiva nei pressi del percorso è il boutique hotel di Portella Femmina Morta, un ex rifugio di montagna, dove è possibile rilassarsi dopo una giornata sulle tracce della neve.

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Terme di Lignano. La penisola del benessere

Immerse nel verde rigoglioso di Lignano Riviera e affacciate sulle coste dell’Alto Adriatico e sul lunghissimo arenile di sabbia dorata, le Terme di Lignano sono un luogo di pace e relax dove rigenerare mente e corpo e, allo stesso tempo, sono un’oasi in cui godere della stagione più calda dell’anno.

Non tutti lo sanno, ma Lignano Sabbiadoro non è solo una splendida stazione balneare del Friuli-Venezia Giulia, in provincia di Udine, ma è anche una rinomata stazione termale che offre acqua marina dalle importanti proprietà benefiche per bagni talassoterapici e tanti altri trattamenti mirati al benessere psicofisico. Aperto durante le stagioni più calde, il Parco Termale è accompagnato dal centro Beauty & Spa delle Terme di Lignano, che con la sua moderna struttura coccola i suoi ospiti con diversi trattamenti personalizzati.

Come arrivare alle Terme di Lignano

Per arrivare le Terme di Lignano, nella selvaggia frazione di Riviera ai bordi della Laguna di Marano (in Veneto), il mezzo ideale da utilizzare è l’auto. Si raggiungono facilmente dalle principali città del Nord Italia, quindi da Milano, Venezia, Brescia e Verona, percorrendo l’Autostrada A4 Torino-Trieste e uscendo al casello di Latisana per poi dirigersi verso sud sulla Statale 354, che conduce direttamente fino a Lignano Sabbiadoro.

Anche da Grado si può raggiungere Lignano Sabbiadoro, sfruttando i collegamenti in barca attraverso la laguna.

Utilizzando il treno, invece, si percorre la linea ferroviaria Venezia-Trieste e si scende alla Stazione FS di Latisana. Da lì si prende il bus diretto per Lignano.

Giorni apertura e orari Terme di Lignano

Il Parco Termale di Lignano, con le sue piscine, è aperto soltanto nelle stagioni più calde dell’anno, tutti i giorni dalle 09:00 alle 21:00. Anche il centro benessere è aperto durante la stagione calda, tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30.

Per scoprire le date di apertura e chiusura delle Terme di Lignano, che possono variare di anno in anno, consigliamo di consultare il sito ufficiale della struttura e i suoi canali social.

Prezzi Terme di Lignano

Il Parco Termale Riviera Resort ha prezzi che variano dai 32 euro per l’ingresso giornaliero degli adulti, ai 20 euro per bambini dai 3 agli 11 anni. I prezzi si riducono se si sceglie la formula mattutina (ingresso fino alle ore 14), o pomeridiana (dalle ore 14).

Esistono riduzioni per invalidi (del 10%), abbonamenti, scontistiche e promozioni. L’abbonamento per adulti (5 ingressi giornalieri) costa 130 euro, mentre per bambini da 3 a 11 anni viene 80 euro. Ma non solo: si entra gratis il giorno del proprio compleanno, e si ha diritto a uno sconto del 20% sull’ingresso se si prenotano ombrelloni e lettini per almeno 6 giorni continuativi in uno stabilimento balneare di Lignano Riviera.

Per tutti i dettagli sui prezzi e sulle promozioni, consigliamo di visionare il sito web ufficiale della struttura.

Trattamenti e servizi Terme di Lignano

Le Terme di Lignano, tra le più belle d’Italia, rappresentano il connubio perfetto tra benessere e divertimento al mare per tutta la famiglia. Non si tratta delle classiche terme con vasche piene di acque minerali sorgive, ma le proprietà dell’acqua del mare, della sabbia e dell’aria di questo luogo hanno effetti benefici sulla salute, sulla bellezza e sul benessere psico fisico.

L’acqua di Lignano Sabbiadoro Terme, classificata come salso-iodica, viene riscaldata alla temperatura di 34° C e viene convogliata in una piscina coperta. Grazie alle sue proprietà, è indicata per contrastare i sintomi delle patologie artro-scheletrico-muscolari, sia di origine cronica, sia transitoria, come i problemi dovuti a fratture o ad un’attività sportiva particolarmente intensa. Queste acque sono ideali anche per curare le malattie delle alte e basse vie respiratorie.

Le Terme di Lignano fanno parte della catena di benessere e rémise en forme Maurice Mességué e si avvalgono di un’equipe di professionisti per la cura di ogni cliente.

Tra i trattamenti proposti, troviamo quelli curativi come i bagni talassoterapici (grazie alle acque marine), l’elioterapia (grazie all’aria salmastra) e la psammatoterapia (sabbiature). Ad essi si affiancano altri servizi mirati al fitness, alla corretta alimentazione, alla meditazione e alla diagnostica fisica e psicologica.

Si può usufruire anche di diversi tipi di massaggi (come shiatsu, thailandese e riflessologia plantare) e di trattamenti estetici per viso e corpo, oltre che del solarium. Non mancano anche altri servizi, come la ristorazione, il noleggio ombrelloni e le attività per bambini.

Info utili Terme di Lignano

Per consultare orari, prezzi e stagionalità del centro termale di Lignano, consigliamo di consultare il sito ufficiale della struttura o le pagine social, oppure di chiamare al numero +39 0431 422217.

Trovare parcheggio alle Terme di Lignano e, in generale a Lignano Riviera, è semplice perché si trovano vari punti in cui poter lasciare l’auto, anche di fronte all’entrata della struttura.

Gli altri luoghi del benessere a Lignano Sabbiadoro

Le aree di Lignano Sabbiadoro dedicate al wellness non finiscono con le Terme di Lignano. Alcuni hotel e resort ospitano SPA e centri benessere in cui farsi coccolare e prendersi cura del proprio corpo e della propria mente. Dalle saune al bagno turco, dai trattamenti estetici personalizzati ai massaggi olistici, c’è l’imbarazzo della scelta.

Tra questi troviamo: il Green Village Resort, con la sua elegante Open SPA e l’area benessere con due saune, bagno turco e vasca idromassaggio con acqua a 34°C; il Sabbiadoro Beach Bar & Restaurant (stabilimento balneare n. 19), con area wellness a disposizione dei clienti con piscine idromassaggio e sauna; l’Hotel Florida, con un’intima e raffinata SPA, un centro benessere dotato di zona relax, sauna finlandese, bagno turco, docce emozionali a cascata per la cromo e l’aromaterapia, oltre a percorsi benessere e programmi personalizzati su richiesta.

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I migliori centri termali vicino al Lago di Garda

È il lago più grande d’Italia e senza dubbio una delle mete più apprezzate e conosciute del Bel Paese a livello mondiale: il Lago di Garda, chiamato anche Benaco, è un connubio perfetto tra paesaggi incantevoli immersi nella natura, montagne e colline tra le migliori produttrici di vino e olio d’oliva, borghi medievali dalla bellezza senza tempo, tradizioni culturali che sopravvivono e si evolvono, e spiagge incantevoli che sembrano uscire da una cartolina.

Il Lago di Garda è questo e molto altro: l’oasi naturale in cui ritrovare tranquillità e la meta perfetta per un weekend all’insegna del relax. Quali luoghi migliori per godere di questa perla italiana se non i centri termali che qui sorgono, offrendo a tutti la possibilità di usufruire di acque dalle innumerevoli proprietà benefiche? Le fonti termali del Lago di Garda sono infatti conosciute sin dai Romani, i primi che scoprirono il clima mite di queste rive e che vi fecero erigere bellissime ville dotate di piscine private con acqua termale. Dalla Valpolicella a Sirmione, dalla sponda settentrionale alla punta più a Nord, vicino a Riva del Garda, scopri tutte le migliori terme vicino al Lago di Garda in cui rilassarsi e trascorrere piacevoli momenti di benessere curando corpo e mente.

Terme di Sirmione: il potere benefico dell’acqua

Adagiata sull’estremità della stretta penisola che si allunga verso il centro del Lago di Garda, partendo dalla sponda meridionale, il borgo medievale di Sirmione è un gioiello di architettura, storia, tradizioni e bellezza paesaggistica che merita di essere visto almeno una volta nella vita. In questo scenario suggestivo e unico, si trova uno dei centri termali più avanzati d’Italia: le Terme di Sirmione. Offrono un ampio ventaglio di trattamenti curativi, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, moderni percorsi benessere ed acque benefiche dello Spa & Thermal Garden, fiore all’occhiello dello stabilimento con vista mozzafiato sul Lago di Garda.

Le Terme di Sirmione erano conosciute già all’epoca dei Romani, e in particolare dal celebre poeta latino Catullo. Come testimoniano i numerosi reperti archeologici ritrovati nell’area, tra cui le celebri grotte intitolate allo stesso Catullo, la vocazione termale di Sirmione ha avuto nuova linfa verso la fine dell’Ottocento, con la scoperta della sorgente della Boiola, celata fino ad allora nelle scure profondità del lago.

Le acque delle fonti termali presenti nelle acque al di sotto di Sirmione (Boiola, Catullo e Virgilio), sono pressoché di origine meteoritica (precipitazioni piovose) e provengono dal bacino pluviale del monte Baldo. Dopo aver raggiunto circa i 2.000 metri di profondità, riaffiorano dal fondo del lago a una temperatura costante di 69°C.

Terme di Sirmione al lago di Garda

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Terme di Sirmione

L’alta varietà di sostanze minerali contenute in queste acque ricchissime di iodio, bromo, cloruro di sodio e zolfo, le rendono adatte alla cura di problemi muscolari, cutanei, circolatori, reumatoidi e respiratori. Il parco termale è un vero e proprio paradiso dedicato al benessere e al relax in ogni stagione dell’anno. Il centro dispone di piscine con acqua sulfurea salsobromoiodica, lettini effervescenti, idromassaggi, getti a collo di cigno, percorso vascolare, infinity pool, saune interne ed esterne, bagni di vapore, docce emozionali e le aree relax polisensoriali.

Non mancano numerosi trattamenti personalizzati e massaggi e le cure del Centro per la salute di Terme di Sirmione, specializzato in Otorinolaringoiatria, Broncopneumologia e Reumatologia.

Terme di Sirmione

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Terme di Sirmione

Le Terme di Sirmione sono aperte tutti i giorni: dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 9:00 alle 22:00; il venerdì e sabato dalle 9:00 alle 24:00. L’ingresso alle terme e alle saune parte dai 44 euro per 5 ore, fino a 86 euro per il pass giornaliero, ma esistono diversi pacchetti personalizzabili.

Le Terme di Catullo (così vengono chiamate alternativamente) si trovano nel cuore pulsante del grazioso centro storico di Sirmione e a pochi minuti a piedi dal Castello Scaligero. In auto, si viaggia sull’autostrada A4 Milano-Venezia, uscita di Sirmione, e si seguono le indicazioni per il centro storico. Il consiglio è di sostare nel parcheggio pubblico Monte Baldo, a 700 metri dal borgo che è facilmente raggiungibile con una passeggiata di 15 minuti.

In treno si scende invece alla stazione FS di Desenzano o a quella di Peschiera del Garda (a 10 km circa da Sirmione). Da lì, è possibile raggiungere il centro storico di Sirmione in taxi oppure in autobus, scendendo a Largo Faselo.

Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri: le terme di Colà di Lazise

A soli 4,5 km dall’incantevole borgo di Lazise, in località Colà, gli alberi secolari e gli edifici centenari di villa dei Cedri ospitano lo splendido e affascinante Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri.

Si tratta di un’area che ospita due laghetti naturali immersi nel verde e con acque calde ricche di minerali, tra cui bicarbonato, calcio, magnesio e silicio, provenienti da sorgenti termali scoperte al di sotto della villa storica: con una temperatura alla fonte di 37°C, le acque termali della Villa dei Cedri di Colà di Lazise sono molto indicate per contrastare patologie reumatoidi, ossee e cutanee, e sono altresì note per facilitare recuperi post-traumatici o convalescenze dopo gravi malattie, anche degenerative. Trattandosi di un’acqua alcalina con un ph molto alto, attorno al 7.9, ha particolari effetti antinfiammatori. Proprietà terapeutiche, quelle delle terme di Colà di Lazise, che sono state riconosciute anche dal ministero della Sanità.

Un vero angolo di pace che rientra tra le terme più belle d’Italia per coloro che cercano benessere e relax in ogni momento dell’anno. Ad arricchirle sono grandi tinozze in cui è possibile immergersi a temperature leggermente più elevate, che raggiungono i 39° C, e una grotta naturale con cascate, all’interno della quale si trovano punti in cui godere di un comodo idromassaggio.

Oltre al parco termale, Villa dei Cedri ha anche un centro benessere che offre ai propri ospiti molteplici servizi e trattamenti: dall’Haloterapia nella stanza con cristalli di sale alle pareti alla cromoterapia, dalle vasche termali interne ed esterne alla biosauna e al bagno turco, fino ai massaggi individuali e di coppia. Completano l’offerta le stanze dell’hotel, le residenze e il Centro sportivo con piscina termale, palestra e area riabilitativa con programmi di Acqua Medical Fitness, Fisioterapia, Osteopatia e Chinesiologia.

Come raggiungere il Parco Termale Villa dei Cedri di Lazise? In auto, da Nord si può arrivare alle terme prendendo l’autostrada del Brennero A22 uscita Affi, in direzione Lago di Garda Sud. Partendo da altre direzioni, si raggiungono  percorrendo l’autostrada A4 e uscendo al casello di Peschiera. In alternativa, si può uscire a Verona Nord, in direzione Lago di Garda. Il parcheggio si trova in via dei Miniscalchi, 8 a Colà di Lazise e ha un costo giornaliero di 5 euro.

In treno, si scende alla stazione di Peschiera del Garda (che dista circa 7 km) e da lì il consiglio è quello di muoversi in taxi fino al centro termale. In autobus, invece, si possono prendere la linea 163 dalla stazione di Verona Porta Nuova, o la linea 164 da Lazise.

Il parco termale di Lazise è aperto tutti i giorni dell’anno dalle 9:30 alle 23:00 dal lunedì al sabato, e dalle 9:00 all’1 di notte la domenica. In occasione delle festività gli orari potrebbero cambiare, quindi consigliamo di controllare sempre gli orari sul sito ufficiale del parco termale.

Per accedervi è necessario acquistare il biglietto, nella biglietteria all’ingresso del parco oppure tramite il sito web ufficiale. Per entrarvi si può comprare un biglietto giornaliero che costa 40 euro (35 euro se acquistato online), oppure l’ingresso pomeridiano, dalle 17:00, il cui costo è di 33 euro (28 euro se comprato online). I bambini sotto i 120 cm entrano gratis, mentre per quelli tra i 120 e i 150 cm è prevista una riduzione, con un prezzo che si ferma a 25 euro (20 online).

Relax e benessere termale a Bardolino

A metà strada tra la splendida località turistica di Lazise, piccolo scrigno cinto ancora oggi dalle sue antiche mura scaligere, e il borgo di Bardolino, noto soprattutto per la produzione dell’omonimo vino rosso e dell’eccellente olio extravergine d’oliva, sorge il centro termale e climatico Caesius, un hotel SPA adagiato placidamente sulle sponde del Lago di Garda. Il centro sfrutta la fonte d’acqua oligominerale di Bardolino, che proviene dalle pendici del Monte Baldo, proprio come quella di Sirmione, ed è particolarmente indicata per cure idropiniche e idroterapiche al fine di depurare reni e fegato. Quest’acqua termale, infatti, contiene buone percentuali di ione carbonico, calcio, magnesio, ferro, silicio e potassio.

I trattamenti curativi proposti da Caesius Terme vanno dai bagni in acqua termale alla fitobalneoterapia (bagno con infusi di piante aromatiche e medicinali), dai bagni ozonati fino al percorso Kneipp, che qui simula un vero e proprio torrente di montagna. L’area SPA e Wellness dispone poi di una vasta zona saune, docce emozionali, area fitness, Private SPA, palestra, una grande piscina con acqua a 34°C dotata di getti per l’idromassaggio e confortevoli sale relax. Completano l’offerta altre due piscine di acqua termale salata a 34°C, ottime per talassoterapia, e il Centro di medicina ayurvedica e il moderno Beauty Center per tutti i trattamenti e programmi di bellezza, nutrizione e cosmetica.

Non è indispensabile soggiornare in hotel per poter accedere al centro termale. Si può entrare acquistando un biglietto Day Spa (al prezzo di 90 euro e che comprende un massaggio di 50 minuti), oppure un biglietto Day Room & Spa (con una camera in cui potersi riposare, al costo di 140 euro, con un programma benessere o un trattamento beauty). Esistono diversi pacchetti e promozioni che vengono proposti durante tutto l’anno.

Per raggiungere il Caesius Terme di Bardolino in auto, si percorre l’autostrada A4 (Milano-Venezia), si esce al casello di Peschiera del Garda e si prosegue per Bardolino. Una volta superato Lazise, si raggiunge Cisano e, dopo circa 200 metri, le terme. Percorrendo l’autostrada A22 (Modena-Brennero), si prende invece l’uscita Affi, si seguono le indicazioni per Cavaion e si prosegue per Bardolino.

Se si arriva in aereo, l’aeroporto Valerio Catullo di Verona è il più vicino, a circa 30 km. La stessa distanza divide le terme dalla stazione dei treni di Verona Porta Nuova. Si può scendere a Peschiera del Garda e da lì prendere un bus che porta a Cisano. Una volta scesi si cammina per poco più di 10 minuti per raggiungere il centro termale.

Aquardens: le terme nel cuore della Valpolicella

A Pescantina in Valpolicella, uno dei territori vitivinicoli più famosi al mondo, a soli 10 km dalle rive del Lago di Garda, il parco termale Aquardens comprende oltre 5.200 mq di piscine termali (sono 14 vasche) e rappresenta uno dei centri d’eccellenza italiani per l’idrokinesiterapia, il luogo ideale per il recupero da traumi scheletrici e/o muscolari, dovuti in particolare all’attività atletico-sportiva.

Il centro termale di Acquardens sfrutta l’acqua purissima (salso-bromo-iodica) dell’antica fonte omonima (45°C circa alla fonte), nota soprattutto per le eccezionali proprietà anti-infiammatorie, anti-edemigene, anti-settiche e per la capacità di stimolare l’intero sistema immunitario. I trattamenti curativi più richiesti sono quelli balneoterapici e antroterapici, grazie alla presenza di due grotte termali con acqua a 39°C. Il percorso SPA dispone infine di vasche per cromo e musico-terapia, percorso Kneipp, terme romane e saune. Completano l’offerta: lungo river di acqua corrente, 3 bar immersi nell’acqua, 220 postazioni idromassaggio, 5 percorsi benessere, un villaggio con 3 grandi saune da show e 5 cabine di sauna e bagno turco. Un luogo adatto a tutti, dai bambini agli adulti, e per tutte le età.

Per raggiungere in auto questo centro termale immerso tra le colline verdeggianti della Valpolicella, si deve giungere a Santa Lucia Pescantina sfruttando le principali arterie autostradali: si può uscire al casello di Affi- Lago di Garda sud- (a 12 minuti di auto da Aquardens), oppure al casello di Verona Nord (a 11 minuti di auto dal centro termale).

In autobus, si prende la linea n° 102 dal lunedì al sabato, o la n° 173 che ferma a Ospedaletto (a 10 minuti a piedi dalle terme), dal lunedì alla domenica. Gli orari variano in base alle stagioni. Le terme di Verona Aquardens si raggiungono anche in treno, scendendo alla stazione Domegliara- S. Ambrogio e prendendo un taxi fino a destinazione (circa 2 km).

L’ingresso giornaliero parte da 61 euro, ma ci sono anche formule da meno ore (2, 4 o 6 ore) con prezzi ridotti. Sotto ai 14 anni l’entrata è di 29 euro. L’area saune richiede un supplemento di 10 euro.

L’area terme è aperta tutto l’anno e tutti i giorni secondo i seguenti orari: dal lunedì al Giovedì 10:00 – 23:00, il venerdì 10:00 – 01:00, il sabato 09:00 – 01:00, la domenica 09:00 – 23:00.

Terme di Comano, oasi di pace vicino a Riva del Garda

A circa 25 km a nord di Riva del Garda, perla trentina del Benaco, spiccano le Terme di Comano, immerse in un paesaggio suggestivo abbracciato dalle Dolomiti. Lo splendido parco di 14 ettari ospita sorgenti di acqua termale oligominerale, che sgorga alla temperatura di 27°C. L’efficacia terapeutica di tali acque è conosciuta in tutta Europa per le proprietà diuretiche e per la cura di psoriasi e dermatiti.

Oltre alle cure termali, non mancano trattamenti termali estetici, massaggi e tante attività guidate nel parco, tra cui le esperienze “Natural Wellness” come il percorso sensoriale, il breatwalking e il forest bathing.

Le Terme di Comano sono aperte solitamente da aprile a novembre, con un’ulteriore apertura invernale tra metà dicembre e metà gennaio. Per consultare i periodi di apertura e gli orari aggiornati, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale della struttura.

Terme di Comano, relax vicino al lago di Garda

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Terme di Comano

Situate tra il lago e le Dolomiti di Brenta, le Terme di Comano sono facilmente raggiungibili in auto, percorrendo l’autostrada del Brennero – A22, uscita Trento Nord o Sud. Al casello si prende la direzione Madonna di Campiglio e in 30 km si raggiungono le Terme di Comano. Se si arriva da Brescia, è maggiormente consigliata la SS del Caffaro.

In treno, si raggiunge la stazione ferroviaria di Trento con treni regionali o ad alta velocità e si prosegue il viaggio in autobus di linea della società Trentino Trasporti, direzione Terme di Comano – Ponte Arche.

Gli altri luoghi del benessere vicino al Lago di Garda

I luoghi in cui immergersi in esperienze di totale relax vicini al Benaco non sono finiti. Sebbene non hanno acque provenienti da fonti termali, ci sono altre tre strutture dedicate al benessere dei propri clienti che offrono trattamenti e percorsi di alta qualità. Sono la struttura Garda Thermae (ad Arco), il Gardacqua Wellness & SPA (a Garda) e il QC Termegarda (a Calvagese della Riviera).

Il Garda Thermae sorge ad Arco, all’estremità settentrionale del Lago di Garda con una vista spettacolare sulle montagne. Sono diversi i servizi offerti da questa struttura, come il percorso acquatico con piscine esterne e interne d’acqua dolce e salata, e la SPA interna con saune, bagno di vapore, Kneipp, idromassaggio e Argillarium. Si trova anche una palestra ben attrezzata, un centro estetico e una Medical SPA, per usufruire di diversi trattamenti curativi, e vasche dedicate anche ai più piccoli.

Il Gardacqua Wellness & SPA nasce a breve distanza dal Caesius Terme, in località Garda. Con ampie piscine interne ed esterne (riscaldate) immerse in uno scenario da sogno e circondate da ulivi secolari, i percorsi SPA del centro e i numerosi trattamenti benessere proposti, come la cabina di coppia con bagno di vapore, le saune, il percorso Kneipp, rendono questo centro un luogo interessante in cui rilassarsi e rigenerarsi.

Il QC Termegarda si trova immerso nelle colline di Calvagese della Riviera, non lontano dal Lago di Garda in provincia di Brescia, ed è un centro situato in un’elegante dimora rinascimentale del XV secolo. Offre diversi percorsi benessere, come vasche di acqua calda, idromassaggio, sale relax, bagni a vapore, percorso Kneipp, saune e infrarossi dentro una botte in legno.

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Diamanti, i luoghi del nuovo film di Ferzan Ozpetek

Il 19 dicembre Ferzan Özpetek torna al cinema con Diamanti, un film “affollato” che richiama sulla scena ben 18 attrici italiane. Dopo l’esperimento targato Netflix, Nuovo Olimpo, il regista turco che ormai vive da tanti anni in Italia, ha portato la sua nuova avventura al femminile sul grande schermo con Vision Distribution.

Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision, in collaborazione con Sky, Diamanti è interpretato da Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Geppi Cucciari, Nicole Grimaudo, Anna Ferzetti, Stefano Accorsi, Vinicio Marchioni, Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak, Vanessa Scalera e Mara Venier, per citarne alcuni.

Diamanti: la trama ufficiale del film

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Il film si svolge su due filoni temporali, passando dagli anni 70 a oggi, per raccontare tante storie di vita, amori, sfide personali e dolori, omaggiando il mestiere del costumista.

Diamanti film

Fonte: Ufficio stampa

Una scena del film Diamanti

Dove è stato girato

L’amore di Ozpetek per Roma non è un segreto. In molti suoi film la capitale appare in tutta la sua bellezza, tra antichità e modernità. Il suo mistero è intrigante, i suoi vicoli caratteristici accolgono gli spettatori nell’animo inquieto e passionale dei protagonisti, e i palazzi custodiscono tante storie di diverse epoche. Diamanti è stato girato interamente a Roma e la città fa da sfondo a una storia intensa scritta da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e lo stesso Ozpetek.

Il quartiere di Testaccio è stato scelto per ambientare la storia, in quanto rappresenta perfettamente le dinamiche sociali e culturali delle protagoniste della pellicola. Ma in gran parte le riprese sono state realizzate anche in zona Aventino, in una palazzina storica in Piazza Cavalieri di Malta 1, davanti al famoso “buco della serratura” da cui di vede la Basilica di San Pietro in fondo a un giardino.

La sartoria che è il luogo fondamentale del film dove si muovono i protagonisti della storia, è stata ricostruita in tutte le stanze di questa palazzina, mentre le passeggiate all’esterno sono avvenute nei dintorni della stessa zona, vicino al Giardino degli Aranci dove c’è la scena madre tra Jasmine Trinca e Luisa Ranieri anche se il murales che si vede nel film non esiste veramente ed è stato rifatto digitalmente.

La sartoria Tirelli Trappetti ci ha accolto nei suoi archivi, il fotografico, il tessile e quello sterminato degli abiti, ma soprattutto ha accolto le attrici che hanno voluto conoscere e imparare direttamente dai gesti e dalle parole delle sarte che ogni giorno lavorano senza sosta e con infinita passione” ha raccontato il costumista del film Stefano Ciammitti, aggiungendo che per l’iconico abito rosso hanno potuto “documentare, prima di metterlo in scena, la lavorazione che ha richiesto più di 160 metri di tessuto, tutto doppiato di crinolina nera”.