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Sognando la Patagonia: la magia del Distretto dei Laghi

La Patagonia è il confine del mondo, la linea prima del nulla; è l’eco del passato che corre tra maestose montagne, sopra i laghi di un blu disarmante e che viene spinto dal vento che soffia su terre sconfinate. È l’incipit di una storia primordiale fatta di ghiacciai millenari che riposano come giganti dormienti, steppe infinitamente silenziose e colline plasmate come plastilina dalle mani del tempo. Qui, ogni cosa, ogni elemento racconta una storia molto più antica di noi. Dicono che un viaggio in Patagonia ti cambia per sempre e noi non possiamo che essere d’accordo. Per descrivere tutte le meraviglie di questo luogo servirebbe un libro intero, oggi ti portiamo con noi in un viaggio alla scoperta di una delle tantissime gemme preziose che questa zone dell’Argentina ha da offrire: il Distretto dei Laghi.

Cos’è il distretto dei laghi in Patagonia

Uno dei meravigliosi laghi in Argentina

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Giochi di riflessi nel Distretto dei Laghi in Argentina

Di luoghi “da cartolina” o “instagrammabili”, se vogliamo usare un gergo più vicino alle nuove generazioni, ne è pieno il mondo. Ma i luoghi che sembrano appena usciti da un libro di fiabe illustrate sono molto più rari. Il Distretto dei Laghi in Patagonia è esattamente uno di questi: un angolo di mondo dove la natura è maestra di vita e dove il tempo lascia spazio allo stupore. Il distretto è situato al confine tra Cile e Argentina, nella parte meridionale del Sud America e, più precisamente, si estende dalle regioni cilene di Los Rios e Los Lagos, alla provincia di Neuquen in Argentina. Si tratta di una zona di bellezza sconfinata, dove la natura si riflette sulle superfici dei laghi come in antichi specchi d’argento, i boschi secolari sono custodi di storie millenarie e le cime delle montagne si stagliano come schegge su cieli infiniti. Ma i veri protagonisti, come avrai intuito dal nome, sono i laghi; se ne contano tantissimi in tutta la regione ma alcuni sono più celebri di altri e oggi te li vogliamo raccontare.

Lago Nahuel Huapi

Il cuore pulsante della Patagonia del Sud. Oltre 500 chilometri quadrati di acqua cristallina che varia dal blu profondo al turchese brillante. Ad abbracciare il lago ci sono le Ande con le cime innevate che si riflettono sull’acqua dal cui centro emergono isole iconiche e intrise di storie come Isla Victoria e la Foresta di Arrayanes – proprio qui leggenda narra che Walt Disney trovò ispirazione per la storia di Bambi. Ma questa non è l’unica leggenda di questo lago, anzi. Il Nahuel Huapi è ricco di misteri, come quel del Nahuelito, una creatura mitologica che popola le sue acque e che potrebbe essere considerata cugina del mostro di Lochness.

Lago Correntoso

Piccolo ma di una bellezza incredibile, con acque cristalline sulle quali si riflettono i boschi circostanti creando dei giochi di luce e colore degni un quadro impressionista. Questo lago è un vero e proprio paradiso per i pescatori poiché le sue acque sono popolate da moltissime trote. Fun Fact: il Rio Correntoso che collega questo lago con il Nahuel Huapi è considerato uno dei fiumi più corti al mondo, con una lunghezza di appena 200 metri.

Lago Lácar

Se questo lago potesse parlare, scopriresti un’anima malinconica e poetica. Acque placide e un silenzio sorprendente interrotto solo da qualche suono della natura circostante. Se stai cercando il relax più totale, questo lago fa per te, perfetto per godere appieno della natura incontaminata che lenisce qualsiasi tipo di dolore, stanchezza o malumore. Il luogo ideale per lasciarsi cullare dalla Patagonia più autentica. Inoltre, se sei un amante del kayak qui troverai pane per i tuoi denti.

Lago Espejo

Il nome è già abbastanza esplicativo, questo lago è, a tutti gli effetti, un enorme specchio adagiato sulla terra pronto a riflettere i cieli della Patagonia. Soprattutto nelle giornate senza vento, le montagne e i boschi circostanti si sporgono su di esso cercando il proprio riflesso. Possiamo dire che il Lago Espejo sia uno dei più suggestivi di tutto il distretto. Inoltre, è una sosta obbligata per chiunque voglia intraprendere la Ruta de los siete lagos!

Lago Traful

Se ti piacciono i misteri, le leggende e le storie intriganti, il Lago Traful è ciò che fa per te, esattamente come il Nahuel Huapi di cui ti abbiamo parlato poco fa. La sua anima enigmatica e l’allure che lo circonda sono dovute sia alla sua posizione sia ad alcuni fenomeni che lo caratterizzano. Innanzitutto, per raggiungerlo dovrai avventurarti in strade sterrate e superare foreste fitte e silenziose. Una volta superate, lo scenario che si aprirà ai tuoi occhi ti toglierà il fiato. Ma il vero tratto affascinante è il Bosque Sumergido, una foresta di boschi pietrificati che riposa nelle profondità del lago e che dona a questo luogo un’atmosfera incredibilmente surreale. Se sei una persona che ama uscire dai sentieri battuti e cerca sempre quell’alternativa più di nicchia, questo è il posto giusto per scoprire una Patagonia autentica e perfettamente intatta.

Lago Villarino e Lago Falkner

Questi due laghi vengono spesso citati insieme proprio perché è come se fossero due fratelli separati soltanto da istmo di terra. Il Villarino è il più timido tra i due, con una vegetazione fitta che lo circonda trasformandolo nel rifugio perfetto per gli animali selvatici che popolano l’area. Il Falkner, invece, è il più scenico tra i due, aprendosi con una lunga spiaggia di sabbia chiara, baciata dal sole caldo che invita tutti a godersi una sosta rilassante. Due laghi che, oltre alla loro bellezza con pochi eguali al mondo, sono capaci di ispirare, raccontare storie e aiutare chi li visita a ritrovare il proprio benessere psicofisico.

Cose da sapere sul Distretto dei Laghi in Patagonia

Dopo averti raccontato i protagonisti indiscussi del Distretto dei Laghi in Patagonia, è il momento di fornirti una serie di informazioni utili alla programmazione del tuo viaggio. Dalle esperienze da provare assolutamente a come raggiungere il distretto, qui troverai tutto ciò che ti serve per pianificare l’esperienza nei minimi dettagli

Esperienze da provare

Ragazza con kayak nel Distretto dei Laghi in Argentina

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L’esperienza unica di pagaiare in Kayak nel Distretto dei Laghi in Patagonia

Il Lake District argentino ha davvero tanto da offrire a chiunque voglia immergersi nella sua bellezza ed è capace di soddisfare desideri e attitudini di qualsiasi tipo di viaggiatore passando da un estremo all’altro: da chi cerca una vacanza all’insegna del relax totale a chi invece vuole tenere sempre alto il livello di adrenalina. Questo meraviglioso angolo di mondo riesce davvero a mettere d’accordo tutti. Ecco alcune esperienze che puoi fare nel distretto dei laghi in Patagonia:

  • Affrontare la Rute de los siete lagos: ci sono percorsi che si affrontano con l’obiettivo di raggiungere la meta finale e percorsi che si percorrono per lasciarsi stupire passo dopo passo. La Ruta de los siete lagos fa parte di questa seconda categoria. Un percorso che si snoda per 110 chilometri tra San Martín de los Andes e Villa La Angostura, nel cuore della Patagonia e che attraversa boschi, valli e montagne toccando sette dei laghi più belli del distretto.
  • Fare attività outdoor: questo scenario naturale si presta ovviamente a moltissime attività sportive outdoor come trekking tra foreste e laghi. Sono tanti i sentieri che puoi calcare se sei un amante delle camminate in mezzo alla natura come, ad esempio, il Circuito Cerro Catedral – nella provincia di Bariloche – che ti regala panorami spettacolari e viste mozzafiato sullo spettacolare Nahuel Huapi; il Sendero Bosque de Arrayanes, per un’escursione incredibile tra gli alberi di questa bellissima foresta che ispirò Walt Disney; Cascada Ñivinco, un sentiero facile e breve che porta a una cascata nascosta in mezzo a un bosco; Ascensione al Volcán Lanín, per i più temerari e avventurosi che non vogliono perdere l’occasione di arrivare alla vetta innevata di un vulcano. Se alle camminate preferisci gli sport acquatici, puoi provare l’esperienza del Kayak! Tra le esperienze più suggestive in questo senso ci sono pagaiare sul Lago Espejo all’alba, oppure esplorare le baie nascoste del Lago Nahuel Huapi.
  • Provare la pesca sportiva: i laghi del distretto sono ricchi di trote fario e pesci lacustri, pertanto diventano un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della pesca. Tra i luoghi da non perdere troviamo il Río Correntoso,  che nonostante la sua breve lunghezza è pieno di pesci; il Lago Traful, perfetto per la pesca nelle sue acque trasparenti; il Río Limay, per chi vuole provare il brivido di catturare una trota gigante.
  • Esplorare le cittadine della Patagonia: in quest’area non ci sono solo laghi ma anche piccoli villaggi e cittadine da esplorare per entrare nel vivo della cultura di questo luogo. Da non perdere assolutamente San Martín de los Andes, un piccolo villaggio di montagna che si affaccia sul Lago Lácar, e Villa La Angostura: una piccola cittadina elegante che si distingue per i suoi chalet in legno e le vista mozzafiato sul Nahuel Huapi.

Come raggiungere il Distretto dei Laghi

Decidere di intraprendere un viaggio nel Distretto dei Laghi in Argentina significa regalarsi un’esperienza difficile da dimenticare e che saprà darti tantissime emozioni. Come hai visto, questa regione si trova a metà tra due stati: il Cile e l’Argentina, pertanto sono molti i punti di accesso per raggiungerla. Per chi arriva dall’Europa o dal Nord America, le porte d’ingresso sono Buenos Aires in Argentina o Santiago del Cile. Una volta arrivati in una di queste due località si può proseguire con un volo interno della durata di due o tre ore verso gli aeroporti locali:

  • Aeropuerto de Bariloche (BRC), il punto di arrivo migliore per chi vuole esplorare la Patagonia o intraprendere la Ruta de los siete lagos.
  • Aeropuerto Aviador Carlos Campos (CPC), perfetto per chi vuole iniziare il viaggio partendo da San Martín de los Andes.
  • Aeropuerto El Tepual (PMC), il punto ideale per chi invece vuole visitare l’area cilena del distretto.

Una volta raggiunti gli aeroporti locali, dovrai proseguire il tuo viaggio su strada. Consigliamo di noleggiare un’auto in modo da goderti appieno la regione esplorandola in lungo e in largo e dettando tu i tempi. Volendo ci sono anche bus che collegano le città principali.

Quando andare nel Distretto dei Laghi

Inverno nel Distretto dei Laghi in Argentina

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La magia dell’inverno abbraccia il Distretto dei Laghi in Patagonia

Puoi visitare il Distretto dei Laghi quando vuoi, proprio perché ogni stagione regala qualcosa di diverso e offre esperienze variegate, il paesaggio cambia continuamente proprio come un dipinto cambia colore nel tempo. In generale, l’estate australe (che va da dicembre a febbraio) è il periodo migliore per chi vuole provare esperienze all’aperto come trekking tra foreste e vulcani, kayak sulle acque dei laghi o affrontare la Ruta de los Siete Lagos. In questo periodo, le giornate sono lunghe e soleggiate, il clima è piacevole e la natura è al massimo del suo splendore, verde e rigogliosa. In autunno (che va da marzo a maggio) la regione esplode di colore, i cieli si incendiano di rosso e oro e l’atmosfera è davvero magica. Inoltre è un periodo di bassa stagione, quindi puoi godere di luoghi meno affollati e potrai entrare in contatto con una natura realmente incontaminata. Se ami gli scenari da fiaba, allora la tua stagione ideale per visitare il Distretto dei Laghi argentino è l’inverno (che va da giugno ad agosto) quando tutto si tinge di bianco, Bariloche diventa capitale dello sci sudamericano, e i laghi e le montagne restituiscono uno scenario d’incanto. Infine, la primavera. Il periodo che va da settembre a novembre è il momento ideale per vedere la natura che si risveglia, i fiori che sbocciano e il verde rigoglioso riempire le fronde degli alberi. Anche in questo caso sei in bassa stagione quindi puoi godere di quiete e pace, lontano dai periodi più affollati come l’estate o l’inverno.

In sintesi, il Distretto dei Laghi non è una semplice destinazione. È un’esperienza da vivere e che coinvolge tutti i sensi. La vista viene appagata da scenari incredibili, l’olfatto viene solleticato dall’aria frizzante e dal profumo di legno e resina dei boschi, il tatto è coinvolto dalle texture naturali che potrai toccare con mano, l’udito è coccolato dai suoni della natura, come il vento che muove gli alberi e increspa le superfici dei suoi laghi, e il gusto viene avvolto dai sapori forti e decisi della cucina tradizionale. Tutto questo è la Patagonia che si specchia nei suoi laghi e si racconta a coloro che decidono di mettersi comodi e ascoltarla.

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Apre a Courmayeur una nuova pista da sci, dedicata a Federica Brignone

Courmayeur Mont Blanc e Courmayeur Mont Blanc Funivie hanno deciso di rendere omaggio alla straordinaria carriera della sciatrice italiana Federica Brignone dedicandole un tracciato nel prestigioso comprensorio sciistico della località valdostana.

Domenica 30 marzo alle ore 12 si terrà l’inaugurazione ufficiale della pista che porterà per sempre il suo nome. La pista numero 14, scelta per celebrare il talento della prima e unica sciatrice italiana ad aver conquistato la Coppa del Mondo Generale, diventerà un simbolo della sua eredità sportiva e della sua profonda connessione con la montagna e lo sci.

Chi è Federica Brignone

Federica Brignone, nata a Milano il 14 luglio 1990, è una delle atlete più vincenti della storia dello sci italiano. Cresciuta in una famiglia di sciatori, ha ereditato la passione per questo sport dalla madre, Maria Rosa Quario, ex campionessa di sci alpino, e dal padre, Daniele, maestro di sci. Nonostante le origini milanesi, la sua vera casa sportiva è sempre stata la Valle d’Aosta, dove si è trasferita da bambina e ha iniziato a gareggiare con lo sci club Courmayeur.

La sua carriera è iniziata presto: nel 2005 ha fatto il suo debutto nel circuito internazionale del Circo Bianco e nel 2009 ha conquistato il titolo di campionessa mondiale juniores di combinata. La prima vittoria in Coppa del Mondo è arrivata nel 2015 a Sölden, seguita da una lunga serie di successi che l’hanno consacrata tra le più grandi sciatrici di sempre.

L’ultimo trionfo, nel SuperG femminile di Kvitfjell il 2 marzo 2025, ha arricchito ancora di più il suo straordinario palmarès: cinque medaglie mondiali (due d’oro), tre medaglie olimpiche e un totale di 82 podi, di cui 36 vittorie in Coppa del Mondo. Numeri che la rendono l’azzurra più vincente della storia dello sci alpino.

E l’orizzonte è già rivolto alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, l’ultimo grande appuntamento che potrebbe coronare la sua carriera.

La pista a lei intitolata

La pista numero 14 del comprensorio di Courmayeur Mont Blanc si snoda sul versante Checrouit, un’area molto amata dagli appassionati di sci per la bellezza del tracciato e la vista spettacolare sul massiccio del Monte Bianco. Il percorso inizia a quota 2.260 metri dal Col Checrouit e si sviluppa per circa 1.500 metri, con un dislivello complessivo di 370 metri e una pendenza massima del 45%.

Oltre a essere un tracciato di grande valore paesaggistico, la pista vanta un’omologazione a livello nazionale e internazionale per tre discipline, il che la rende uno spazio ideale sia per le competizioni che per gli sciatori più esperti che desiderano mettersi alla prova su un terreno tecnico e impegnativo.

La soddisfazione di Federica e del sindaco di Courmayeur

L’intitolazione della pista è un riconoscimento che riempie di orgoglio Federica Brignone, che ha espresso la sua emozione con parole cariche di gratitudine: “Sono orgogliosa ed emozionata di questo splendido riconoscimento“.

Anche il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, ha sottolineato il valore di tale omaggio: “Intitolare uno di questi tracciati a lei è ovviamente un tributo più che dovuto e anche una grande fierezza per noi e per la località. Inoltre, sappiamo quanto Federica sia legata a queste montagne e questo ci riempie di orgoglio: è la miglior ambasciatrice che Courmayeur possa desiderare“.

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I 6 borghi più belli dell’Alta Valle del Volturno, angolo incantato d’Italia

L’Alta Valle del Volturno è un angolo incantato al confine tra Lazio e Abruzzo, dove la natura incontaminata si intreccia con una storia millenaria e borghi antichi raccontano, passo dopo passo, il passato di un territorio autentico.

In questa zona del Molise, ci si ritrova avvolti da un’atmosfera differente: le strade di ciottoli, le torri medievali, le chiese affrescate e i paesaggi vegliati dai monti regalano un’esperienza di viaggio intima, lontana dai circuiti turistici di massa. È qui che si celano alcuni dei borghi più belli, tesori da scoprire con lentezza, ascoltando il silenzio e respirando il profumo della terra.

Fornelli, il borgo delle sette torri

Quando si arriva a Fornelli, si ha subito la sensazione di entrare in un luogo sospeso nel tempo. Parte del circuito ufficiale de I Borghi più Belli d’Italia, si erge fiero nell’Alta Valle del Volturno con l’impianto medievale ancora intatto e una cinta muraria tra le meglio conservate dell’intera regione. Le sue torri, ben sette, svettano a protezione di un centro storico dove ogni pietra racconta storie di nobili, abati e antiche dominazioni.

Fornelli nasce nel X secolo, come insediamento fondato dagli abati di San Vincenzo al Volturno, che contribuirono alla rinascita di queste terre dopo un periodo di decadenza. Passeggiando tra le stradine strette che si arrampicano lungo il colle, si incontrano architetture nobiliari, palazzi storici e scorci che appartenere un manoscritto antico.

Colpisce la maestosità del castello, trasformato nel Settecento in un palazzo fortificato, dove nel 1744 soggiornò persino Carlo III di Borbone. E poi c’è la splendida chiesa madre di San Michele Arcangelo, custode di un’arte sacra che vibra ancora tra le navate.

Colli a Volturno, la piccola Parigi del Molise

Chi si avventura fino a Colli a Volturno scopre una fiaba. Le tre colline boscose, sempreverdi e avvolte da una vegetazione rigogliosa, gli hanno valso l’affettuoso soprannome di “piccola Parigi” del Molise. Ma non è solo un paragone poetico: custodisce davvero tesori unici, che narrano secoli di storia e una connessione profonda con la natura.

Il borgo affonda le sue radici nel VII secolo a.C., ai tempi dei Sanniti, ma fu nel Medioevo che i monaci benedettini di San Vincenzo al Volturno ne favorirono lo sviluppo. E ancora oggi, camminando per il paese, si possono ammirare resti di un acquedotto romano e soprattutto la cinta muraria sannitica, lunga sei chilometri, che affascina archeologi e studiosi da ogni parte del mondo.

A poco più di 400 metri d’altitudine, domina una valle incantevole, in un susseguirsi di scorci naturali che lasciano senza fiato: da una parte le vette delle Mainarde, dall’altra i profili del Matese. Qui, il contatto con la natura è totale, ma sempre intrecciato con la memoria storica di un popolo che ha saputo custodire le proprie radici.

Cerro al Volturno, il borgo del castello

Panorama di Cerro al Volturno

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Veduta panoramica di Cerro al Volturno

Arrivando a Cerro al Volturno non si può fare a meno di alzare lo sguardo verso il castello che troneggia sull’intero abitato. Sospeso su uno sperone di roccia che emerge dalla pianura, il borgo appare protetto da una cornice di mura antiche e silenziose. È il racconto della difficoltà della costruzione in un luogo impervio, ma anche la sicurezza che la posizione strategica ha garantito per secoli.

Cerro prende il nome da un albero secolare, il quercus cerri, e custodisce un centro storico compatto, che si scopre facilmente a piedi. Tra le case, alcuni murales geometrici animano le facciate e accompagnano fino al cuore del paese: il Castello Pandone. Edificato per la prima volta nel X secolo e ricostruito nel Quattrocento, ha saputo adattarsi alle forme della roccia, dando vita a un edificio irregolare ma affascinante, simbolo della forza e della tenacia del borgo molisano.

Le mura storiche che racchiudono il paese risalgono al XIV secolo e conservano ancora le tracce delle torri e delle abitazioni che vi si appoggiavano. Un piccolo mondo arroccato che resiste al tempo, fedele alla sua identità.

Rocchetta a Volturno, tra storia e spiritualità

Rocchetta a Volturno è un borgo doppio, diviso tra l’antico nucleo di Rocchetta Alta e la parte più recente costruita più a valle, Rocchetta Nuova. Una duplice anima che racconta la storia di un paese resiliente, che ha saputo reinventarsi senza perdere le proprie radici.

Arroccata sulla montagna, Rocchetta Alta custodisce i resti della Rocca medievale e regala panorami da sogno, mentre a valle, Rocchetta Nuova si sviluppa con ordine ottocentesco, frutto del trasferimento della popolazione in seguito a problemi di stabilità del terreno. Ma la vera perla del territorio è l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, uno dei più antichi monasteri d’Italia. Fondata nell’VIII secolo, l’abbazia ha attraversato secoli di distruzioni, rifacimenti e restauri, fino a ritrovare nel Novecento, grazie a un intervento attento, le forme gotiche del XIII secolo. Al suo interno si conservano rari affreschi di epoca longobarda, testimoni di un’arte perduta che riesce sempre a commuovere.

Non meno importante è la memoria storica legata alla Seconda Guerra Mondiale: nelle vicinanze si combatté duramente, e il Museo delle Guerre Mondiali ne custodisce le tracce e le storie.

Montenero Val Cocchiara, tra storia e spiritualità

Montenero Val Cocchiara è un piccolo scrigno di storia che si apre tra le colline molisane, abitato da poco più di 500 anime ma carico di un fascino antico. Le sue origini risalgono al lontano XI secolo, quando era un feudo dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Ma è già nel Chronicon Volturnense del 975 che si trova traccia del borgo, allora chiamato Mons Niger.

Nel XII secolo sorgeva già una chiesa dedicata a Santa Maria, oggi nota come Santa Maria di Loreto, che con la sua facciata austera, il portale settecentesco e il campanile svettante invita al raccoglimento e all’ammirazione. All’interno, spicca un altare del 1754 decorato con raffinati intarsi floreali, testimonianza di una sensibilità artistica raffinata.

Il centro storico, racchiuso da mura in pietra grigia e dominato dal maestoso Palazzo Ducale del 1891, è una vera perla da esplorare. Le numerose chiese, cappelle e luoghi sacri punteggiano il paese, rendendolo uno dei centri spiritualmente più ricchi della zona.

E tutto intorno, il paesaggio si apre sulla vallata del Pantano della Zittola, con le sue atmosfere quasi carsiche e una bellezza aspra, che conquista al primo sguardo.

Pizzone, il cuore selvaggio della Valle

Centro storico di Pizzone

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Scorcio del centro di Pizzone

Nascosto tra i boschi di faggio e acero, Pizzone è un piccolo paradiso verde che domina la valle Ura dal monte Mattone. Qui la natura detta ancora le sue leggi, e il borgo vive in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Nei dintorni, si possono incontrare specie rare come l’orso bruno marsicano, l’aquila reale e i cervi, mentre il silenzio dei boschi accompagna i passi di chi esplora simili luoghi senza tempo.

Pizzone vanta ancora intatte le tre antiche porte di accesso, che delimitavano i vari nuclei abitativi poi fusi nel borgo attuale. Porta Lecina, Porta dei Santi e Porta Borea sono come varchi in un passato che continua a vivere tra le pietre.

Nel centro storico, la chiesa di San Nicola rivela l’anima antica, emersa dopo il terremoto del 1984, mentre numerose cappelle devozionali punteggiano il territorio e raccontano una fede semplice e radicata, plasmata di riti e silenzi.

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Quando visitare Seattle, i mesi migliori per partire

Seattle è una di quelle città che si possono visitare in qualsiasi momento dell’anno senza doversi preoccupare troppo delle condizioni meteorologiche, tante sono le opportunità che offre. In ogni mese e in ogni stagione infatti troverai qualcosa di interessante da fare e o da visitare ma è bene tenere presente quali siano i periodi in cui è davvero consigliabile partire per godere al meglio di ogni occasione.

Tra i vari soprannomi che Seattle si è guadagnata c’è quello di Rainy City, per quella tipica pioggerella che caratterizza la più grande città del Pacific Northwest, la regione nord-occidentale degli Stati Uniti che si affaccia sull’Oceano Pacifico.

Situata nello stato di Washington, si trova a poche miglia dal confine con il Canada e da Vancouver, con cui condivide lo Stretto di Georgia. L’acqua è un elemento imprescindibile del suo paesaggio, non solo per le frequenti piogge, ma anche per la sua particolare posizione geografica che fa sì che ne sia praticamente circondata.

seattle waterfront

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Seattle è circondata dall’acqua

Istintivamente, potresti pensare che le settimane migliori per visitare la città siano quelle che vanno da luglio a settembre, quando la temperatura media varia tra i 15°C e i 24°C. In effetti, durante questi mesi il cielo è sereno con poche piogge, permettendo a cittadini e turisti di godersi numerose attività all’aperto.

Naturalmente, questo fa sì che siano anche quelli dell’alta stagione turistica, con tutte le conseguenze del caso.

Il periodo dalla seconda metà di ottobre a febbraio, al contrario, è ideale per visitare musei, gallerie d’arte, ristoranti e per dedicarsi agli sport sulla neve nei bellissimi dintorni. In questi mesi in città si possono trovare molte offerte sugli alloggi, rendendo queste settimane le migliori per godersi Seattle in tranquillità.

Le stagioni di Seattle

L’altissima stagione a Seattle va da giugno ad agosto. La temperatura è intorno ai 24°C con un clima soleggiato, secco e caldo. L’umidità è bassa, il che favorisce un aumento della frequenza di voli, traghetti e tour in città.

Potresti riscontrare una carenza di camere d’albergo a caua dell’afflusso turistico e i prezzi subiscono un’impennata. Per questo, è sempre consigliabile muoversi per tempo e prenotare in anticipo la tua permanenza in città, dove potrai scoprire i luoghi resi celebri dall’acclamata serie TV Grey’s Anatomy.

Questa stagione è la migliore per le crociere per l’Alaska che partono e tornano al porto di Seattle, un’altra ragione per cui in questi mesi dovrai aspettarti di condividere Seattle con migliaia di turisti.

I mesi da aprile a maggio e da settembre a ottobre rientrano nella stagione intermedia di Seattle. Questi mesi sono ideali per visitare la città perché il clima è piuttosto piacevole, con temperature medie comprese tra i 15°C e i 20°C.

Il grande afflusso di turisti estivi inizia a diminuire all’inizio di questi mesi quindi si possono trovare ottime offerte sugli hotel. Tuttavia, dovrai munirti di ombrello e giacca impermeabile perché la pioggia ti farà spesso compagnia.

Questo è anche il periodo migliore per  osservare i cetacei come orche e megattere in transito, i cui avvistamenti in questi mesi sono piuttosto comuni.

Il periodo da novembre a marzo è evitato dalla maggior parte dei turisti. Il clima è umido, freddo e ventoso, con temperature che variano tra i 4°C e i 10°C. Tuttavia, è il momento ideale per gli amanti dei musei, che possono visitare le numerose gallerie della città.

Inoltre, è un ottimo periodo per lo sci e per approfittare di offerte vantaggiose sui voli. A marzo, inoltre, fioriscono i narcisi e i ciliegi, rendendo questo un ottimo momento per visitare i parchi vicini.

Scopriamo quindi insieme quale clima e temperature aspettarsi mese per mese a Seattle e cosa fare in città.

Clima e temperature di Seattle mese per mese

Il meteo di gennaio

Questo mese cade alla metà esatta della stagione delle piogge. L’aria è umida e può piovere in qualsiasi momento. Il clima è freddo, ma non abbastanza da far nevicare. Si può scegliere di chiudersi in casa ma un vero abitante di Seattle ne approfitta per scappare nei dintorni, ricchi di spettacolari parchi naturali, per fare attività in montagna.
Temperatura media giornaliera: 8,3°C.

Cosa fare a Seattle a gennaio

Gennaio è noto per il famoso Seattle Boat Show, dove è possibile assistere a seminari su moto d’acqua e nautica. Si tratta del più grande salone nautico che Seattle ospiti. Inoltre, gennaio è il mese del Seattle Chamber Society Winter Music Festival. Per due fine settimana potrai immergerti nell’atmosfera e tra le note di artisti di fama mondiale che arrivano in città per esibirsi di fronte al proprio folto pubblico.

mopop seattle

Fonte: iStock

Il MoPOP è un interessante museo, perfetto se visiti Seattle d’inverno

Il meteo di febbraio

Febbraio è il mese in cui Seattle risulta più grigia e ventosa rispetto a tutto il resto dell’anno ma almeno la quantità di precipitazioni inizia a diminuire e l’aria quindi risulta meno umida. Questo è il periodo ideale per dedicarti alla visita di musei, gallerie d’arte e per andare alla scoperta dei migliori ristoranti della città.
Temperatura media giornaliera: 9,4°C.

Cosa fare a Seattle a febbraio

Visita il Washington State Convention Center, che ospita una mostra e un’esposizione di giardini. Se invece vuoi ascoltare musica, partecipate al Wintergrass Music Festival, che celebra la bluegrass americana, una specie di country che vede la contaminazione di tradizioni musicali irlandesi, scozzesi e inglesi.

Il meteo di marzo

Dall’inizio di marzo troverai giornate più soleggiate mentre la temperatura media giornaliera inizia a salire, anche se potrebbero esserci ancora una certa quantità di pioggia e vento, residui di febbraio. Tra i panoramici cieli blu di Seattle, marzo è il momento migliore per esplorare i tanti parchi cittadini.
Temperatura media giornaliera: 11.6℃.

Cosa fare a Seattle a marzo

Hai mai sentito parlare del Moisture Festival? Seattle è nota anche per questo bizzarro e comico festival, con spettacoli raramente adatti ai bambini. Potrai anche ballare al ritmo delle celebrazioni per San Patrizio (il 17 marzo) e di tutte le tradizioni irlandesi al Seattle Irish Fest.

Il meteo di aprile

Nonostante l’aumento della temperatura, la tipica brezza di Seattle non ti permetterà ancora di vestirti in modo leggeto. La buona notizia è che la quantità di precipitazioni diminuisce sensibilmente Se sei a caccia di una Seattle meno affollata, questo è il periodo migliore per accaparrarsi qualche buona offerta di camere d’albergo.
Temperatura media giornaliera: 14,7℃.

Cosa fare a Seattle ad aprile

La Seattle di aprile sa farsi amare per il numero di eventi in città, tra cui lo Skagit Valley Tulip Festival, con lo spettacolo di migliaia di tulipani e narcisi provenienti dai terreni agricoli rurali a nord della città che rallegrano la vista. Inoltre, un evento particolarmente amato è il Seattle Cherry Blossom & Japanese Cultural Festival che porta la cultura e la cucina giapponese contemporanea dall’altro lato del Pacifico.

Il meteo di maggio

Questo per Seattle è uno dei mesi più belli dell’anno. Ci sono più giornate di sole e cieli azzurri che pioggia. Assicurati però di avere sempre con te una giacca, in particolare per una passeggiata serale.
Temperatura media giornaliera: 18.2℃.

Cosa fare a Seattle a maggio

Anche il mese di maggio è ricco di attività. In particolare, segna l’apertura della stagione nautica. Le gare di barche a vela e le parate di barche sono un appuntamento costante a cui i cittadini sono molto affezionati. Inoltre, sempre a maggio si tiene il Seattle International Film Festival, con la proiezione di quindici film indipendenti, internazionali e documentari. Se ami il cinema, programma un viaggio in città in questo mese.

Il meteo di giugno

Giugno è il periodo migliore per le attività all’aperto, con le giornate che si fanno davvero lunghe e il tramonto alle 22:00. Questo mese regala il meteo ideale per fare un picnic a pranzo o per cenare di fronte all’oceano con il sole ancora alto in cielo.
Temperatura media giornaliera: 21℃.

Cosa fare a Seattle a giugno

Nel mese di giugno si tiene la Fremont Solstice Fair, festival di musica, cibo e arte. Durante i festeggiamenti sfileranno circa 1.000 ciclisti nudi ma con il corpo dipinto. Nello stesso mese si svolge anche il Seattle PrideFest, raduno LGBT che porta in scena una varietà di band, DJ e drag queen e la Seattle Pride Parade.

Pride Seattle

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Il Pride di Seattle è uno dei più colorati e partecipati del mondo

Il meteo di luglio

Le settimane di luglio sono quelle in cui la stagione estiva dà il meglio di se. In questo mese dovrai aspettarti un’alta affluenza di turisti e potresti avere qualche difficoltà a trovare un tavolo in un ristorante. Le giornate sono ricche di sole e permettono di passare tanto tempo all’aperto.
Temperatura media giornaliera: 24,3°C.

Cosa fare a Seattle a luglio

Se ami la birra non potrai perderti il Seattle International Beerfest, che si tiene a luglio. Potrai assaggiare alcune delle birre più esotiche e particolari e abbandonarti alla musica suonata dalle band presenti a questo festival.

Inoltre, Seattle ha anche qualcosa per tutti i buongustai, come il più grande festival gastronomico della città, Bite of Seattle, a cui partecipano i migliori chef e ristoranti.

Potrai anche scegliere di andare a concerti di musica, spettacoli culturali o festival d’arte. Il Capitol Hill Block Party, il Chinatown DragonFest, il Seattle Chamber Music Society Summer Festival sono alcune delle altre opportunità che Seattle ti offre a luglio.

Il meteo di agosto

Agosto è il mese più caldo di Seattle. Anche se l’aria marina rinfresca la città di notte, preferirai passare le tue giornate, come gli abitanti,  tra le acque del Puget Sound, l’insenatura all’interno della quale si trova Seattle.
Temperatura media giornaliera: 24,6℃.

Cosa fare a Seattle ad agosto

Il mese di agosto è noto per due eventi significativi. Uno è l’Hempfest, a sostegno della legalizzazione della cannabis. Fondato nel 1991 oggi è diventato un raduno politico annuale di tre giorni, con un concerto e una fiera di arte e artigianato.

Di solito vi partecipano circa 100.000 persone. L’altro è il Seattle Seafair Weekend, dove potrai assistere a spettacoli aerei, gare di idrovolanti o fare un picnic tenendo il naso all’insù…

Il meteo di settembre

La combinazione di una città meno affollata e di un clima ancora piacevole, rende questo mese uno dei periodi migliori per visitare Seattle. Le giornate iniziano ad accorciarsi, ma a settembre sembra ancora estate.
Temperatura media giornaliera: 21,4°C.

Cosa fare a settembre a Seattle

Seattle è nota anche per il PAX Prime Gaming Show di settembre, che celebra videogiochi e giochi da tavolo. A settembre si tiene un altro famoso appuntamento, il Bumbershoot, festival internazionale di musica e arte.

Si tratta di uno dei più grandi festival del genere del Nord America, si svolge ogni anno nel fine settimana del Labor Day al Seattle Center, costruito per l’Esposizione Universale del 1962.

Il meteo di ottobre

Se vuoi assistere ai colori dell’autunno di Seattle, visita la città ad ottobre. Il fogliamo autunnale sul Monte Rainier, a circa 100 km dal centro di Seattle, merita di essere ammirato dal vivo.

La temperatura inizia a diminuire ma è ancora piuttosto piacevole e gli alberi dei parchi cittadini cominciano a dipingersi di colori più caldi.
Temperatura media giornaliera: 15.4℃.

Cosa fare a Seattle ad ottobre

A ottobre si celebra il Seattle Children’s Festival, che tanti appuntamenti e laboratori interattivi dedicati ai più piccoli. Inoltre, se visiti Seattle in questo mese, non perdere il TWIST: Seattle Queer Film Festival che comprende film queer, feste e ricevimenti di gala.

Se ami la musica jazz, approfitta degli eventi in programma all’Earshot Jazz Festival.

Il meteo di novembre

Questo mese non è adatto alle attività all’aperto. Con forti piogge e venti, novembre segna l’inizio della stagione delle piogge. Questo vuol dire che potrai dedicarti con attenzione alla visita delle attrazioni e dei musei più importanti, come il famoso MoPOP, Museo della cultura POP, o lo Space Needle, con la sua vista panoramica sulla città.
Temperatura media giornaliera: 10.5℃.

Cosa fare a Seattle a novembre

A novembre si comincia già a sentire l’atmosfera del Natale in arrivo. L’attrazione principale di questo mese è lo Sheraton Seattle’s Gingerbread Village, con l’esposizione delle creazioni più fantasiose fatte di dolcetti e caramelle.

Oltre a questo strano appuntamento, ti consigliamo di visitare il Magnuson Park, dove potrai acquistare i migliori gioielli, abiti, dipinti e sculture di produzione locale. Nello storico Pike Place Market, il celebre mercato centrale di Seattle, si tengono la cerimonia di accensione degli alberi di Natale e molte altre attività di avvicinamento al 25 dicembre.

Il meteo di dicembre

A dicembre il sole tramonta prima delle 17.00 e le giornate sono per lo più buie e ventose. La temperatura scende e le montagne sono ricoperte di neve. Questo è quindi il periodo migliore per andare fuori città e dedicatsi agli sport sulla neve, per via dell’apertura delle stazioni sciistiche.
Temperatura media quotidiana: 7,6°C.

Cosa fare a dicembre a Seattle

La Winterfest di dicembre propone spettacoli come le sculture di ghiaccio e la possibilità di divertirsi con i pattinaggio. Inoltre, il Great Figgy Pudding Caroling Competition, un evento gratuito e molto amato che vede competere per beneficenza, a suon di canzoni natalizie, circa 20 squadre.

Quando visitare Seattle

Il periodo ideale per visitare Seattle dunque è tra settembre e ottobre. Durante l’estate, la città raggiunge il picco della stagione turistica, con prezzi degli hotel in aumento e una disponibilità limitata, mentre l’inverno, con il suo freddo intenso, può scoraggiare anche i viaggiatori più appassionati.

L’inizio dell’autunno, invece, è perfetto per esplorare la città: il clima resta piacevole ma le folle si diradano, offrendo maggiori disponibilità alberghiere a prezzi più convenienti.

Anche la primavera regala tariffe vantaggiose e temperature più miti, sebbene le piogge e il vento fresco siano frequenti. Non dimenticare quindi di mettere in valigia abiti adatti per proteggerti dal freddo e, soprattutto, dalla caratteristica pioggerellina di Seattle.

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Arte e cultura Cosa fare nel weekend eventi Notizie primavera Vacanze Con Bambini Viaggi Viaggi Relax

Dai fumetti agli aquiloni: gli eventi per bambini da non perdere questo aprile

Con la primavera torna la voglia di uscire, viaggiare e partecipare ad attività all’aria aperta, anche un po’ più distanti da casa, anche con i bambini, approfittando di appuntamenti imperdibili per programmare una gita nel weekend. Ecco alcuni eventi per famiglie con bambini in giro per l’Italia, dai più grandi e tradizionali a quelli più inusuali.

24 aprile – 4 maggio, la 45ª Edizione di Artevento a Cervia

Dal 24 aprile al 4 maggio 2025, la spiaggia di Pinarella di Cervia (Emilia-Romagna) accoglie la 45ª edizione di Artevento, il festival internazionale dedicato all’arte del vento. Un evento unico che riunisce oltre 200 artisti, campioni di volo acrobatico e 2000 appassionati da 50 paesi, tutti uniti da un messaggio di pace e inclusione.

L’edizione 2025 rende omaggio all’Indonesia, ospite d’onore del festival, con un viaggio tra gli aquiloni tradizionali, rappresentazioni di teatro-danza, costumi esotici e le antiche usanze dell’arcipelago. Ma mai come quest’anno, Artevento è un viaggio intorno al mondo, con la partecipazione di delegazioni provenienti da Cambogia, Cina, Corea, Giappone, India, Malesia, Sri Lanka, Pakistan, Thailandia e Vietnam.

Per 14 giorni, Cervia si trasforma in un palcoscenico all’aperto con spettacoli e attività pensate per coinvolgere tutta la famiglia. I laboratori didattici rappresentano uno dei momenti più preziosi della programmazione, con appuntamenti dedicati ai più piccoli e agli adulti che desiderano avvicinarsi all’arte del vento. Tra gli eventi da non perdere, il Club Kintaro, che dal 19 al 21 aprile ospita al Magazzino del Sale di Cervia il maestro indonesiano Kadek Armika, pronto a trasmettere ai bambini i segreti della costruzione degli aquiloni. Ricco il calendario di esibizioni, con spettacoli di circo contemporaneo, teatro-danza e musica dal vivo. Tra gli eventi più attesi, due straordinari voli notturni trasformano il litorale in un paesaggio incantato di luci, suoni e colori. Sul lungomare, la Fiera del Vento offre un’ampia selezione di artigianato, giochi e gastronomia, con un’area dedicata alle specialità di pesce da gustare sulla spiaggia. Da non perdere, inoltre, il Cervia’s Cup, il campionato italiano di volo acrobatico in programma dal 2 al 4 maggio, che vede sfidarsi i migliori piloti in spettacolari coreografie sincronizzate.

eventi per bambini aprile

Fonte: Wolfgang Bieck

Artevento, il festival internazionale dedicato all’arte del vento

Dal 4 al 6 aprile, a Torino l’adrenalina di AMTS

Dal 4 al 6 aprile 2025 torna al Lingotto Fiere di Torino AMTS – Auto Moto Turin Show, l’evento dedicato alla passione per le due e quattro ruote. Perché l’appuntamento è per famiglie? Perché la parola d’ordine di questa edizione è: spettacolo. Dal venerdì alla domenica, la zona esterna si anima con esibizioni adrenaliniche ed eventi imperdibili, da lasciare a bocca aperta anche i più piccoli. Il Burnout stunt show by Bizzarro Extreme propone acrobazie con moto e quad, con passaggi spettacolari su una ruota, drift e burnout. L’Acrobatic stunt show mette in scena performance di abilità ed equilibrio sia individuale che di gruppo, con inseguimenti ispirati a scene d’azione e parcheggi acrobatici. Grande attesa per il Big show con il fuoco by Bizzarro Extreme, che riproduce in pista effetti speciali cinematografici. Nel Truck Show, un camion esegue figure acrobatiche insieme ad auto e moto, anche in equilibrio su due ruote laterali. Il Twin Drift D-race simula una sfida di drifting a coppie e il Mini Moto Show by YCF porta in pista moto divertenti e adrenaliniche insieme al campione di motociclismo Roberto Rolfo.

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Fonte: AMTS

Gli spettacoli adrenalinici di AMTS

11 – 13 aprile, fumetti e cosplay a Torino Comics

Sempre al Lingotto Fiere, dall’11 al 13 aprile, si tiene Torino Comics, che giunto alla XXIX edizione richiama ogni anno decine di migliaia di appassionati di fumetto, manga, anime, cinema, games, esport e cosplay. Anche per questa nuova edizione, Torino Comics vuole essere family friendly e valorizzare il potere educativo e positivo del disegno, del fumetto e della creatività su bambini e adolescenti. Nel Padiglione 1 viene allestita l’Area Kids, un angolo di festa e creatività animato per tutta la durata dell’evento. Ogni giorno, in collaborazione con Carioca, bambine e bambini possono immergersi in un mondo di colori, musica e fantasia, tra laboratori, giochi e incontri speciali con i loro personaggi preferiti. Oltre a disegnare e giocare con i giant lego, il weekend si anima con il truccabimbi, laboratori creativi e la baby dance con le fate dei fiori e le mascotte più amate: Sid e Manny dell’Era Glaciale e SpongeBob con Patrick Stella.

Molti anche i laboratori per scuole e famiglie, dall’infanzia alle superiori, tra cui quelli organizzati nell’Area Games e quelli sportivi per praticare basket, atletica, volley, hitball, rugby e padel negli spazi esterni. Inclusione e sensibilizzazione attraverso il gioco è l’obiettivo dello spazio gestito dalla CPD Consulta per le Persone in Difficoltà. L’Agenda della Disabilità propone esperienze ludiche multisensoriali per comprendere le difficoltà legate a barriere fisiche, sensoriali e comunicative. City4All utilizza la realtà virtuale per far vivere le difficoltà delle disabilità motorie, uditive e visive. Space Ability, un gioco di carte, insegna la progettazione inclusiva, mentre Memory Tattile e Olfattivo sostituisce le immagini con stimoli sensoriali. (Non) Senti chi parla fa sperimentare la comunicazione senza udito, e il Percorso Esperienziale permette di affrontare barriere fisiche con carrozzine, bastoni bianchi e bende, sviluppando consapevolezza ed empatia.

eventi per bambini aprile

Fonte: Torino Comics

I cosplayer di tutte leetà si danno appuntamento aTorino Comics

4 – 8 aprile, TIPO Festival a Prato

Dal 4 all’8 aprile torna a Prato la terza edizione del festival del turismo industriale. Il patrimonio del più grande distretto tessile d’Europa diventa il palcoscenico di tour, mostre, laboratori e spettacoli che permettono di esplorare il mondo della green fashion. Il progetto di TIPO – Turismo Industriale Prato e il suo festival offrono l’opportunità di scoprire da vicino alcune caratteristiche del distretto tessile toscano, come il riuso degli stracci, l’economia circolare e sostenibile, la rigenerazione urbana delle ex fabbriche e la valorizzazione di quartieri multiculturali. L’edizione 2025 propone numerosi appuntamenti, con laboratori dedicati anche ai più piccoli. Al Museo del Tessuto, sabato 5 aprile, il workshop Upcycling di una maglietta si ispira all’activity book Storia di una maglietta, co-realizzato da WRÅD e FAO. Domenica 6 aprile, al Centro Pecci, il laboratorio Dimensioni Parallele offre l’occasione di sperimentare nuove forme di comunicazione tra essere umano e intelligenza artificiale, con la partecipazione dell’artista Margherita Manzelli.

eventi di aprile per bambini

Fonte: Festival TIPO

Laboratorio per bambini al Museo del tessuto

Giro Giro Napoli. La città raccontata ai bambini, gli appuntamenti di aprile

Napoli dedica un nuovo anno a Giro Giro Napoli – La città raccontata ai bambini, con oltre 100 percorsi guidati in più di 25 siti storici. Ogni sabato, quattro luoghi d’arte e cultura accolgono visite guidate e laboratori interattivi, permettendo ai più piccoli di scoprire tesori nascosti, storie affascinanti e leggende partenopee. Per il mese di aprile, il programma prevede diversi itinerari. Sabato 5 aprile si esplorano Palazzo Reale, Real Casa dell’Annunziata, Pio Monte della Misericordia e Castel Nuovo. Sabato 12 aprile le visite si spostano a Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento, Fondazione Antonio Morra Greco, Chiesa del Complesso Monumentale dei Girolamini di Napoli e Il Cartastorie – Museo dell’Archivio storico del Banco di Napoli. Sabato 19 aprile si prosegue con il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze, Certosa e Museo di San Martino, Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato e Musap – Museo Artistico Politecnico. L’ultimo appuntamento del mese, sabato 26 aprile, include il Museo della Ceramica Duca Di Martina in Villa Floridiana, il Parco e la tomba di Virgilio, il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina Masseria Luce e la Real Casa dell’Annunziata. Le attività sono rivolte a bambini dai sei anni in su, accompagnati da un solo adulto per partecipante. La partecipazione e l’ingresso ai siti sono gratuiti fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria via e-mail all’indirizzo girogironapoli@lenuvole.com, specificando l’età dei bambini.

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Fonte: Comune di Napoli

Napoli per i bambini, con 100 percorsi guidati in più di 25 siti storici

12 e 13 aprile, il festival olistico per la famiglia in Liguria

Il 12 e 13 aprile, a Comago – Sant’Olcese, Genova, si svolge Ohana, un festival olistico che invita adulti, bambini e anche gli amici animali a un’esperienza immersiva nel benessere interiore. Il Parco Storico di Villa Serra ospita attività a libero accesso nelle tre aree dedicate al benessere, con esperienze adatte a tutte le età. Sono previsti workshop e laboratori per approfondire alcune pratiche, provare nuove discipline e ricevere trattamenti individuali o sessioni speciali per genitori e figli con professionisti del settore. All’interno del festival si trova anche un mercatino artigianale con creazioni uniche e di alta qualità, oltre a un’area food che propone un’alimentazione sana, ispirata a tradizioni antiche e prodotti riscoperti dal passato.

Play – Festival del Gioco a Bologna, dal 4 al 6 aprile

Dal 4 al 6 aprile, BolognaFiere ospita Play – Festival del Gioco, la più grande manifestazione italiana dedicata ai giochi analogici, tra cui giochi da tavolo, di ruolo, di miniature, di carte e dal vivo. L’evento si sviluppa su 43mila metri quadrati, con oltre 200 espositori, più di 700 eventi e 3.000 tavoli di gioco attivi contemporaneamente. L’edizione di quest’anno ha come tema Evolution, un invito a esplorare il gioco come mezzo culturale ed educativo. Gli orari di apertura sono dalle 9 alle 20 il venerdì e il sabato, con chiusura anticipata alle 19 la domenica. Il biglietto intero costa 23 euro, mentre l’abbonamento per due giorni è disponibile a 42 euro e quello per l’intera manifestazione a 55 euro.

 4 – 6 aprile, a Jesolo per il Beach and Kite Festival

Il Beach and Kite Festival di Jesolo, in programma dal 4 al 6 aprile 2025, è un evento imperdibile per gli amanti del mare, della natura e dello spettacolo aereo. La spiaggia di Jesolo si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove piloti di aquiloni provenienti da tutto il mondo si sfidano in acrobazie mozzafiato, creando un panorama colorato e affascinante. Ogni anno, il festival attira migliaia di spettatori, con una varietà di aquiloni di ogni forma e dimensione, dai più piccoli e semplici ai grandi e artistici. Oltre agli spettacoli di volo, il festival offre anche attività per famiglie e laboratori creativi.

12 – 13 aprile, la Festa di Primavera a Jesolo

La Festa di Primavera, in programma nei giorni 12 e 13 aprile 2025 nel centro storico, celebra invece l’arrivo della bella stagione con un viaggio nel tempo, immergendo cittadini e visitatori di tutte le età nell’atmosfera dei primi del ‘900, tra scenografie d’epoca, mercatini, spettacoli e intrattenimenti per tutte le età. L’edizione di quest’anno si arricchisce con la presenza di una mongolfiera, che permette ai partecipanti di ammirare Jesolo da un’altezza di 25 metri. Tantissimi gli appuntamenti: l’Area food da venerdì in piazza della Repubblica ospita uno spazio dedicato all’enogastronomia; da sabato 12 aprile, le vie Cesare Battisti, piazza I Maggio, piazzetta Fanti del Mare e via Nazario Sauro accolgono mercatini dell’artigianato e dell’enogastronomia. Musica dal vivo durante le due giornate sul palco di piazzetta Fanti del Mare; mentre la serata di domenica vede protagonista la band Aglio Olio & Swing, che propone un repertorio musicale in stile anni ‘20 e ‘30. Nei pomeriggi di sabato e domenica, piazza I Maggio ospita due spettacoli teatrali per tutte le età: Il Giro del Mondo in 80 Giorni e Airship Pirate. A questi si aggiungono la sfilata de Les Mongolfieras e le esibizioni di artisti di strada che animano le vie del centro storico. Per bambini e famiglie si organizzano laboratori tematici dedicati alle mongolfiere nel giardino della Biblioteca; nell’area del parco del Comune, i più piccoli possono divertirsi con i giochi di una volta, laboratori a tema natura, esibizioni di falconeria, passeggiate a cavallo e incontri con le associazioni sportive del territorio.

5 aprile, la Family Run a Milano

Sabato 5 aprile 2025 torna a Milano la Family Run, la corsa dedicata alle famiglie che si svolge il giorno prima della maratona, in collaborazione con OPES APS Lombardia. L’evento, evoluzione della School Marathon, cresce costantemente negli anni, arrivando a coinvolgere oltre 54 mila partecipanti, di cui più di 8.000 solo nell’ultima edizione. Anche quest’anno, l’appuntamento è un’occasione per vivere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento, con partenza dal Velodromo Maspes-Vigorelli e arrivo all’interno del Milano Running Festival presso il MiCo, attraversando viale Duilio e City Life. L’iscrizione, dal costo di 11 euro, comprende la maglia ufficiale, la medaglia celebrativa e il pacco gara. Per i gruppi di almeno tre persone è prevista una riduzione di 1 euro a partecipante. Inoltre, metà della quota d’iscrizione è destinata alla scuola selezionata al momento della registrazione, sotto forma di materiale sportivo e scolastico, oppure devoluta all’ORMA per sostenere il progetto Coach di Quartiere.

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Fonte: Ufficio stampa

La Family Run a Milano

24 – 27 aprile, a Corinaldo per la Festa dei Folli

Dal 24 al 27 aprile 2025, arriva a Corinaldo, nelle Marche, la Festa dei Folli, il festival di arti performative che porta tra le vie del borgo spettacoli di teatro di strada, circo contemporaneo, concerti e dj set. Tra gli appuntamenti più attesi, torna The Crazy Run, l’evento non competitivo che festeggia il suo decimo anniversario con un’edizione speciale ricca di sorprese. Un’esperienza unica in cui grandi e piccoli si immergono in nuvole di colore per condividere momenti di puro divertimento. Per chi vuole mettere alla prova il proprio spirito giocoso, torna anche TSO – Trova Scopri Osserva, la caccia al tesoro che unisce enigmi in stile escape room e giochi di osservazione, offrendo un modo originale per esplorare il centro storico. Durante il festival, le strade di Corinaldo ospitano anche Tanto di Cappello, la rassegna di spettacoli di strada con artisti nazionali e internazionali, e Colori di Primavera, la mostra mercato di artigianato locale che anima il centro dal 25 al 27 aprile. La musica è protagonista con un ricco programma di esibizioni live e dj set, mentre le colline marchigiane fanno da scenario a passeggiate e laboratori nella natura, grazie alla collaborazione con PerTerra APS. Non manca un’ampia offerta enogastronomica: lo stand in piazzale Gioco del Pallone è il cuore della festa, con piatti tipici e specialità locali; e in Piazza del Terreno si allestisce un punto ristoro per chi non vuole perdersi neanche un’esibizione. Per chi si sente davvero folle, il banchetto del Passaporto da Matto rilascia un certificato ufficiale… ma solo a chi supera una prova! L’ingresso alla manifestazione è libero e, in caso di maltempo, le attività si svolgono in strutture al coperto.

eventi per bambini aprile

Fonte: Festa dei Folli

A Corinaldo per la Festa dei Folli, in nuvole di colore

A Roma, il Festival del Verde e del Paesaggio dal 4 al 6 aprile

Dal 4 al 6 aprile 2025, il Parco Pensile dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita la 14ª edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, un appuntamento dedicato alla natura, alla biodiversità e al rapporto tra persone e ambiente. Il tema di quest’anno si ispira alla biofilia e propone un viaggio tra verde e città attraverso quattro itinerari pensati per esperienze, bisogni e desideri diversi: incursioni nella biodivercity, appuntamenti in giardino, passeggiate al mercato e avventure in famiglia.

Avventure in famiglia è la sezione dedicata a bambini e bambine: un percorso di esplorazione che trasforma la natura in un grande spazio di gioco e meraviglia. La caccia ai nani da giardino, la passeggiata tra le piante commestibili e lo spettacolo sulle piante più temibili della Terra sono solo alcune delle esperienze pensate per i più piccoli. Tanti i laboratori per sperimentare e imparare divertendosi: dallo yoga alla musica della natura, dalla creazione di corone di fiori e foglie ai laboratori sui 5 sensi, fino al Bestiario creativo e alla realizzazione di lanterne.

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Fonte: Ufficio Stampa

Festival del Verde e del Paesaggio
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Arte e cultura Idee di Viaggio Ponte del 25 Aprile Viaggi Viaggi Relax

Meravigliose mete a lungo raggio in cui trascorrere il ponte del 25 aprile-1 maggio

Il ponte del 25 aprile è sempre un’occasione d’oro da afferrare al volo: le giornate si allungano, le temperature diventano più miti e il desiderio di staccare la spina, di partire verso nuovi orizzonti in attesa dell’estate, si fa più intenso.

Quest’anno, poi, “incastrando” bene le ferie tra Pasqua, Festa della Liberazione e Primo Maggio, si può contare su una vera e propria vacanza primaverile di undici giorni. Un lasso di tempo perfetto per lasciarsi alle spalle la routine e concedersi un viaggio verso mete lontane, che richiedono più giorni per essere vissute a pieno.

Ecco, allora, alcune destinazioni che sapranno trasformare il ponte 2025 in un’esperienza memorabile.

Mauritius

Nel cuore dell’Oceano Indiano, esiste un’isola che sembra nata per chi desidera staccare davvero: ecco Mauritius, un invito a riscoprire la meraviglia. Le sue spiagge sono da cartolina, con sabbia bianca finissima che si tuffa in acque trasparenti, mentre all’interno si svelano parchi lussureggianti e scorci selvaggi.

Per chi ama l’avventura, il Casela Park offre l’emozione di camminare accanto ai leoni, un’esperienza che non si dimentica.

Il Black River Gorges National Park, invece, è un paradiso per escursionisti e amanti della natura. E poi ci sono le cascate di Chamarel, l’Isola dei Cervi con i suoi delfini, e la vivace capitale Port Louis, dove i profumi delle spezie si mescolano ai colori del mercato e ai sorrisi degli abitanti. Una settimana a Mauritius è un viaggio nei sensi, un ritorno all’essenziale.

Sri Lanka

Lo Sri Lanka è un luogo che resta nell’anima. Un’isola dalla forma di lacrima, dove ogni paesaggio sembra raccontare una storia. Qui la spiritualità è ovunque: nei templi incastonati nella giungla, nei riti che si ripetono da secoli, nei sorrisi delle persone.

È un paese che sorprende per la sua varietà: spiagge dorate lambite da acque tiepide, piantagioni di tè che si perdono tra le colline, città coloniali dal fascino decadente e animali esotici che popolano le riserve naturali. Il mese di aprile è perfetto, grazie a un clima favorevole e una minor affluenza di turisti.

Costa Rica

Veduta di Playa Taramindo

Fonte: iStock

Panorama mozzafiato di Playa Taramindo

Il Costa Rica è la dimostrazione che paradiso e realtà possono coincidere. Piccolo Paese dell’America Centrale, è una celebrazione della vita in ogni sua forma e la natura è protagonista assoluta: tra foreste pluviali, vulcani, spiagge incontaminate e riserve protette, chiunque ritrova il senso dello stupore.

È il regno dell’ecoturismo, dove le escursioni sono opportunità per scoprire, rispettare, emozionarsi. Il ritmo è lento, consapevole. “Pura vida” non è solo uno slogan, è un modo di vivere.

Le esperienze sono tante, dalle passeggiate tra le scimmie urlatrici ai bagni nelle acque calde dell’oceano.

Vietnam

Il Vietnam è un viaggio che si trasforma in racconto, una vacanza coinvolgente nel cuore pulsante del Sud Est Asiatico.

Si tratta di un Paese che vibra tra paesaggi naturali da sogno, città frenetiche e sorrisi che scaldano il cuore. Da Hanoi, la capitale che mescola tradizione e modernità, si può partire per un tour emozionante verso nord, tra le risaie terrazzate di Pu Luong, le pagode di Ninh Binh che sembrano sospese sull’acqua e la magia senza tempo di Halong Bay, dove le rocce affiorano come giganti silenziosi dalla baia nebbiosa.

Poi ecco Hué in cui si respira la solennità degli imperatori, mentre Hoi An incanta con le lanterne colorate e le stradine fiorite. E infine, a sud, non può mancare una tappa a Ho Chi Minh City, la Saigon di ieri e di oggi, dove la modernità si intreccia con la memoria della guerra e i battelli solcano le acque calme del delta del Mekong.

Giamaica

E pensiamo poi alla Giamaica ovvero un’onda che travolge, una melodia che entra sotto pelle. È ritmo, colore, natura e spirito libero. Sull’isola caraibica, dove la musica reggae scandisce il tempo e il pensiero rastafari si fonde con l’identità del popolo, ogni giornata ha il sapore dell’avventura e della leggerezza.

Montego Bay accoglie i viaggiatori con esclusive calette e spiagge dorate, mentre le escursioni conducono al cospetto di meraviglie naturali come le cascate del fiume Dunn, il Blue Hole immerso nella giungla e le piantagioni di caffè che profumano le montagne di Catadupa.

Kingston, la capitale, vibra di energia culturale: il Bob Marley Museum, la Devon House e la National Gallery sono luoghi simbolo di una storia intensa e orgogliosa. Tra mercati vivaci, eventi musicali e spiagge da sogno, la Giamaica è un inno alla vita, da vivere a piedi nudi sulla sabbia.

Cile

Scorcio di Valparaiso, Cile

Fonte: iStock

Scorcio della città cilena di Valparaíso

Il Cile è un Paese sottile, che corre lungo la costa del Pacifico come un filo teso tra il cielo e la terra. E lungo questo filo si incontrano città vibranti, deserti marziani, montagne innevate, ghiacciai azzurri e oceani infiniti. Santiago del Cile, con un’anima metropolitana, i mercati, le piazze e lo sfondo delle Ande, è il primo passo.

Poi si può volare a Valparaíso, dove le case sembrano arcobaleni affacciati sull’acqua e l’arte urbana si respira a ogni angolo.

Ma è nella natura che il Cile regala il meglio di sé. A sud, a Isla Magdalena, i pinguini si muovono tra i venti patagonici, mentre a Isla Marta si ascolta il canto dei leoni marini. Punta Arenas è la soglia verso l’estremo sud del mondo mentre nel Parco Torres del Paine la natura si fa capolavoro: laghi glaciali, picchi appuntiti, cieli infiniti.

Ancora, verso nord, il deserto di Atacama accoglie con un silenzio lunare, geyser e cieli notturni punteggiati di stelle.

New York

Impossibile non desiderare una fuga a New York e il ponte del 25 aprile e del 1 maggio può essere il momento perfetto per vivere la Grande Mela, tra il risveglio della primavera e l’energia inesauribile delle sue strade.

Dai grattacieli di Manhattan al Brooklyn Bridge che ruba il fiato, ogni quartiere racconta qualcosa di sé. I musei più gettonati sono cattedrali dell’arte e della storia (dal Met al Guggenheim, passando per il MoMA e l’American Museum of Natural History). Ma anche i musei meno noti, come il Brooklyn Museum o El Museo del Barrio, sanno emozionare e sorprendere.

Il bello di New York è che non serve un piano: basta uscire, camminare, osservare. Un caffè a Williamsburg, un tramonto a Central Park, uno spettacolo a Broadway o un concerto improvvisato nella metro. Qui tutto può succedere.

India

Viaggiare in India non è mai solo una vacanza. È un’esperienza trasformativa, profonda, che mette a confronto con l’umanità, la spiritualità e i propri limiti. Ad esempio il Rajasthan, nel cuore del nord, è la terra dei Maharaja, e percorrerlo è come scivolare in un romanzo epico.

New Delhi accoglie in un caos affascinante, tra clacson e mercati traboccanti. Ma basta poco per ritrovare la pace davanti al Taj Mahal, che all’alba si veste di luce e silenzio. Jaipur, la città rosa, incanta con i suoi palazzi da fiaba, Pushkar culla il lago sacro e l’unico tempio dedicato a Brahma, e Jodhpur, la città blu, custodisce fortezze da cui si osserva il tempo passare.

L’India è un viaggio che tocca l’anima.

Nepal

Panorama di Pokhara in Nepal

Fonte: iStock

Bellissimo panorama di Pokhara

Non serve essere alpinisti per innamorarsi del Nepal: basta avere il cuore aperto e il passo curioso.

Da Kathmandu, affollata e spirituale, ci si può dirigere verso Pokhara, punto di partenza per i trekking nella regione dell’Annapurna. Qui si cammina tra valli verdi e vette innevate, fino a Chomrong, ultimo villaggio prima del Campo Base, dove l’alba sul tetto del mondo è pura poesia.

Ma non è c’è solo montagna. A Chitwan ci si avventura nella giungla alla ricerca delle tigri del Bengala, mentre a Kathmandu si ritrova l’armonia tra templi, stupa, mercati e volti sorridenti.

Il Nepal è un viaggio che insegna il valore della lentezza, della natura, della spiritualità. Ed è impossibile lasciarlo senza aver lasciato, a propria volta, un pezzetto di sé.

Giappone

Infine, come non mettere in lista il Giappone, un viaggio nell’altrove, dove tutto è diverso e affascinante, l’antico convive con l’ultramoderno, e la bellezza si cela nei dettagli. E ad aprile, si tinge di rosa grazie alla fioritura dei ciliegi, il sakura, celebrato con riti e picnic in ogni angolo.

È il momento perfetto per passeggiare lungo il Philosopher’s Path a Kyoto, per perdersi tra gli alberi di ciliegio dello Ueno Park a Tokyo, o per ammirare l’incanto del Monte Yoshino.

Ma oltre all’hanami, il Giappone vanta templi silenziosi, città futuristiche, onsen tra le montagne, cibo sublime: il ponte di primavera è l’occasione giusta per lasciarsi incantare dal Sol Levante.

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Arte e cultura Città d'Arte Idee di Viaggio musica Salisburgo Viaggi

Mozartplatz di Salisburgo, un gioiello per tutti gli amanti della musica

La bellezza di Salisburgo è intricata, tra le città più eleganti in Europa, un vero e proprio trionfo di arte, tra influenze medioevali e barocche. Siamo nella Capitale Europea della Musica Classica, quindi nel nostro itinerario non può mancare una visita alla Mozartplatz di Salisburgo, dove si trova la Statua di Mozart. Assolutamente a misura d’uomo, qui storia, natura, arte e cultura convivono al meglio: vediamo cosa vedere.

Mozartplatz di Salisburgo, cosa vedere: le attrazioni

Statua di Mozart a Mozartplatz

Fonte: iStock

Statua di Mozart a Mozartplatz

Un tempo era conosciuta con il nome di Michaelsplatz: oggi Mozartplatz è la piazza centrale, quindi il cuore di Salisburgo in Austria: al suo centro, è possibile ammirare, come anticipato, il monumento in memoria del compositore, ovvero Wolfgang Amadeus Mozart. A creare la piazza è stato Wolf Dietrich von Raitenau, dopo aver ordinato la demolizione di alcune case. Nel 1841, per costruire la Statua di Mozart, alla fine è stata rimossa la fontana barocca con la Statua a San Michele, realizzata in origine.

Possiamo definire Mozartplatz uno dei punti nevralgici della città, considerando che proprio qui, sul lato nord, si trova l’ufficio per le informazioni turistiche della città. Dietro l’Imhofstöckl, invece, possiamo fermarci ad ammirare le vecchie mura cittadine, che risalgono al 1619–1653. Sul lato sud della piazza, la Neue Residenz, ovvero la sede del Museo di Salisburgo. Al numero 8 delle case poste sul lato est, si trova una piccola chicca: la casa di Constanze Mozart-Nissen, vedova di Mozart. E le cose da vedere non sono finite qui, perché in piazza sono presenti cafè e il Museo del Natale di Salisburgo.

La Statua di Mozart a Mozartplatz

Questa piazza rettangolare ospita, dunque, la Statua di Mozart: siamo, come abbiamo visto, nel cuore di Salisburgo, dove possiamo immergerci in un’atmosfera vivace – è un luogo molto amato dai turisti – per scoprire anche un pezzo importante della storia della musica classica. La Statua di Mozart al centro della piazza è stata suggerita dallo scrittore polacco Julius Schilling. Originariamente doveva essere svelata durante il 50esimo anniversario dalla morte di Mozart, quindi nel 1841, ma alla fine l’inaugurazione è avvenuta più tardi, il 4 settembre 1842, poiché fu rinvenuto un mosaico romano. Ed è il motivo per cui ai piedi della statua possiamo osservare l’iscrizione latina con una copia del mosaico “hic habitat (felicitas), nihil intret mali”, ovvero “Qui vive (la fortuna o la felicità), niente di male può entrare”.

Realizzata dallo scultore tedesco Ludwig Schwanthaler, la statua è tutt’oggi una delle attrazioni più visitate quando ci si reca a Salisburgo. Parlando di Mozartplatz, è impossibile non consigliare di avvicinarsi al Palazzo arcivescovile per sentire il Glockenspiel, un carillon che risuona ogni giorno. Mozartplatz si trova precisamente tra l’Alten Markt e la piazza Residenzplatz. Da qui possiamo inoltre dirigerci verso la Nuova Residenz e il Duomo di Salisburgo.

Una tappa imperdibile per ogni viaggiatore, una piazza che racconta la storia di un passato fatto di musica e di cultura: la sensazione, camminando per le sue vie, è di essere in un luogo immerso in un’atmosfera senza tempo, il posto perfetto per respirare la magia della città natale del genio musicale.

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Dove andare a Pasqua 2025: destinazioni perfette per esperienze uniche in Italia e nel mondo

Pasqua 2025 è alle porte e quest’anno offre opportunità uniche per esplorare l’Italia e il resto del mondo. Complice un calendario particolarmente favorevole, tanti stanno organizzando fughe vicino a casa, weekend alla scoperta delle bellezze naturali e culturali del Belpaese e di mete europee davvero speciali, ma anche viaggi di due settimane dall’altra parte del mondo per raggiungere mete esotiche e luoghi da sogno.

Se vi state chiedendo dove andare per le prossime vacanze di Pasqua, qui abbiamo selezionato le destinazioni perfette in Italia, in Europa e nel resto del mondo, mete da non perdere quest’anno per accontentare tutti i gusti e le diverse esigenze di viaggio.

Quando iniziano le vacanze di Pasqua 2025

Nel 2025, Pasqua cade il 20 aprile, nella penultima settimana del mese, offrendo un’opportunità particolarmente interessante per organizzare un lungo periodo di ferie. Chi lavora, infatti, grazie ai ponti del 25 aprile e del 1° maggio, può sfruttare ben 15 giorni di vacanza (tra il 19 aprile e il 4 maggio) prendendo soltanto 7 giorni di ferie.

Anche per le famiglie è un’occasione unica per un viaggio in luoghi da sogno nel periodo primaverile, a metà strada tra le feste natalizie e le vacanze estive. Le scuole, infatti, rimarranno chiuse dal 17 aprile fino a martedì 22 aprile (nella maggior parte delle regioni italiane), permettendo alle famiglie di godere di una settimana abbondante per raggiungere anche mete più lontane con i bambini.

Dove andare in Italia

L’Italia è il Paese più bello che esista, ricco di mete meravigliose che tutto il mondo ci invidia. Lungo lo Stivale sono infinite le opportunità per trascorrere piacevoli momenti alla scoperta di luoghi unici durante le vacanze pasquali, dalle città d’arte alle spiagge assolate, dalle montagne ancora innevate  ai laghi (e le terme) più incantevoli in cui rilassare corpo e mente.

Lago di Garda, il tour più emozionante per tutta la famiglia

È il più grande lago d’Italia e regala un mix di paesaggi diversi man mano che si percorrono le sue coste, da Nord a Sud. Il Lago di Garda è tra le migliori mete da raggiungere durante le vacanze pasquali, sia per una gita fuoriporta di una giornata, sia per un weekend all’insegna dell’avventura per tutta la famiglia. Il Benaco (l’altro suo nome), offre un’ampia varietà di esperienze e ambientazioni che accontentano proprio tutti: gli appassionati di viaggi on the road in auto o in moto, gli amanti del trekking o degli sport acquatici, chi cerca un’oasi di pace per distendersi su spiagge che ricordano luoghi esotici (come la spiaggia Giamaica a Sirmione) o per rigenerarsi nelle calde acque delle Terme di Colà di Lazise.

Vi consigliamo un tour che attraversa le più belle località e i borghi medievali affacciati a questa splendida distesa d’acqua divisa tra tre regioni (Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige con la sua bellissima cittadina Riva dal Garda). Anche i bambini non si annoieranno, soprattutto se si prevede una tappa al parco divertimenti più famoso d’Italia, Gardaland (a Peschiera del Garda). Le tappe imperdibili? Sicuramente Sirmione, dove ammirare le Grotte di Catullo, la Rocca di Manerba, uno spuntone di roccia a picco sul lago da raggiungere a piedi, con una vista mozzafiato a 360°, la strada della Forra, considerata “la strada più bella del mondo”, Limone del Garda (una vera chicca da non perdere), Riva del Garda, vibrante cittadina, e Malcesine con il suo Castello Scaligero.

Grotte di Catullo Sirmione lago di Garda

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Panorama sul lago di Garda e sulle Grotte di Catullo, Sirmione

Cagliari, la Sardegna primaverile tra città d’arte e spiagge da sogno

Cercate una destinazione al mare da raggiungere facilmente e in poco tempo? Cagliari, con il suo ricco patrimonio storico-culturale e le spiagge da sogno che si allungano per tutta la costa meridionale della Sardegna, sono una scelta ottima per le vacanze di Pasqua 2025, e con un occhio al portafogli. Fuori dall’alta stagione estiva, infatti, questa regione sa regalare un’esperienza di visita ancora migliore, con temperature sempre miti, paesaggi incontaminati, spiagge poco affollate e prezzi contenuti.

Vi consigliamo il tour di un giorno alla scoperta del centro storico di Cagliari, con il bastione di Saint Remy e la terrazza panoramica, Piazza Castello e la sua imponente cattedrale, la cittadella dei Musei e il quartiere Stampace con le sue viuzze strette e palazzi dallo stile medievale, ma anche il quartiere della Marina, rione multietnico ricco di botteghe artigiane e tante trattorie dove gustare la deliziosa cucina tradizionale sarda. Non può mancare la visita al Parco Naturale Regionale Molentargius Saline: una immensa distesa di saline dove risiedono tantissimi fenicotteri rosa, che in questo periodo dell’anno sono impegnati nella nidificazione.

Se noleggiate un’auto, dopo l’immersione nel centro cittadino, potrete raggiungere, verso ovest, le spiagge paradisiache di Pula e Chia e il Parco archeologico di Nora. Verso est, lungo la costa, potrete incontrare la spiaggia di Mari Pintau (tra le meno conosciute, ma più incantevoli dell’isola) e Villasimius, con la bellissima spiaggia di Porto Giunco.

Toscana, trekking lungo la Via Francigena tra Lucca e la Val D’Orcia

Amanti del turismo sostenibile e slow, ecco la fuga di Pasqua perfetta per voi: trekking lungo la Via Francigena toscana che attraversa Lucca, Siena, borghi pittoreschi (come San Miniato e San Gimignano), monasteri, castelli, siti archeologici e cattedrali di rara bellezza.

Si tratta di 15 tappe di diversa difficoltà (ma potete scegliere di fare quelle che preferite). Il percorso più suggestivo? Quello che collega la città di Lucca a Siena, che permette di scoprire l’essenza della Toscana, le sue innumerevoli bellezze, il cibo tradizionale, la cultura e l’arte. Dalla Piazza Anfiteatro di Lucca si prosegue verso la cittadina medievale di San Miniato, attraversando strade circondate dai cipressi e dai vigneti che ricoprono le dolci colline. Si fanno poi altre soste a San Gimignano e a Monteriggioni, fino ad arrivare a Siena, in Piazza del Campo, il cuore pulsante della città in cui si svolge il celebre Palio.

Agrigento, la Capitale Italiana della Cultura 2025

È la Capitale Italiana della Cultura 2025 e non può mancare nella lista delle mete da raggiungere quest’anno: Agrigento è la destinazione perfetta per il break pasquale, soprattutto se con alcuni giorni di ferie potrete allungare le vostre vacanze e prendere un volo per la Sicilia. Le meraviglie di questa città e del suo territorio non si fermano alla celebre Valle dei Templi, ma si allargano comprendendo esperienze che permettono di esplorare le diverse anime di Agrigento: da quella classica a quella barocca e medievale.

Potrete così scoprire i 5 siti più belli, risparmiando, grazie al biglietto AgrigentoCulturePass, che include, oltre la Valle dei Templi: il Museo Archeologico Pietro Griffo, la cattedrale di San Gerlando, il Museo Diocesano e la Chiesa di Santa Maria dei Greci.

Non mancano gli eventi e le tradizioni popolari ad Agrigento, soprattutto quelle religiose legate proprio alla Pasqua. La Settimana Santa, infatti, è un momento molto sentito dalla popolazione, che celebra il periodo con solenni processioni e riti che affondano le proprie radici in un passato lontano.

Tempio di Giunone nella Valle dei Templi di Agrigento, in Sicilia

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Tempio di Giunone nella Valle dei Templi, Agrigento

Cervinia, per le ultime sciate dell’anno sulla neve

Amanti degli sport sulla neve, non disperate. Nel periodo pasquale trovate montagne ancora innevate pronte ad accogliervi per un weekend in montagna. Una di queste mete è Breuil Cervinia, in Valle d’Aosta. Qui la stagione invernale, iniziata il 26 ottobre 2024, si concluderà il 4 maggio 2025.

Posta a 2.050 metri di quota, è la località sciistica più alta in Italia, servita da diversi impianti di risalita che portano fino ai 3.400 metri di altitudine del Plateau Rosà. Se si vuole toccare il cielo, si può poi salire ancora grazie agli impianti di Zermatt, fino a raggiungere i 3.900 metri del Piccolo Cervino. Un vero paradiso per gli appassionati delle vacanze sulla neve.

Dove andare in Europa

Se volete esplorare l’Europa andando oltre i confini italiani e avete a disposizione qualche giorni in più di pausa da lavoro e impegni scolastici, ecco la nostra selezione delle migliori destinazioni da raggiungere: dalle più economiche a quelle che vi accompagnano dove il sole scalda tutto l’anno, fino a una città medievale meta di turismo cinematografico.

Isole Canarie per respirare le vibes estive a poche ore di volo

Sole e mare tutto l’anno, temperature piacevoli e panorami mozzafiato, ma rimanendo in Europa? Sono le Isole Canarie ad offrire un mix perfetto di esperienze da vivere anche nei periodi invernali e primaverili. La fuga ideale per le vacanze di Pasqua 2025, grazie a temperature medie di 23/24 gradi, voli diretti dalle principali città italiane che le raggiungono in circa 4 ore di volo, e quelle vibes estive che fanno rilassare anche le persone più stressate.

Dalle spiagge infinite alle calette tutte da scoprire, dalle cittadine ricche di storia e tradizioni alle località montane dove il paesaggio lunare e arido lascia spazio, man mano, a una vegetazione rigogliosa, fino alle cañitas (birrette alla spina, un must per i canari) con tapas di pescado in riva al mare, le Canarie sono l’oasi di pace da raggiungere anche last minute. Scegliete tra Tenerife, Fuerteventura, Gran Canaria o Lanzarote (le più grandi e facilmente raggiungibili), c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Dune di Maspalomas, il deserto di Gran Canaria

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Dune di Maspalomas, Gran Canaria

Malta, per un weekend tra sole, mare e cultura

A poche ore di volo dall’Italia, Malta è la meta ideale da raggiungere ad aprile per Pasqua 2025. Potrete organizzare un memorabile weekend o una settimana di vacanza all’insegna di splendidi paesaggi marittimi, esperienze culturali e un clima sempre piacevole. In quest’isola nel cuore del Mar Mediterraneo, infatti, storia, cultura e natura si intrecciano in un abbraccio senza tempo.

Per visitarla in 3 giorni potrete partire dalla capitale, La Valletta, alla scoperta della sua storia camminando tra le strette stradine sulle quali si affacciano le porte colorate dei palazzi. Da non perdere, tra gli altri punti di interesse, gli Upper e Lower Barrakka Gardens con splendide viste sul porto e sulle Tre Città, e la Cattedrale di San Giovanni con le opere di Caravaggio. Si passa poi a visitare Mdina e le Tre Città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua, pittoresche località che conservano ancora il fascino di un tempo (e meno turistiche). Infine, si può esplorare il paesaggio naturale di Malta raggiungendo Gozo, l’isola sorella più tranquilla e selvaggia di Malta, e Comino, l’isoletta che ospita la meravigliosa Blue Lagoon, baia con acque cristalline da cartolina.

Isola di Gozo, gioiello dell'arcipelago maltese

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Isola di Gozo, arcipelago maltese

Algarve, la destinazione più economica al mondo nel 2025

È la destinazione turistica più economica al mondo, si trova in Europa ed è facilmente raggiungibile dall’Italia. Stiamo parlando dell’Algarve, la regione più meridionale del Portogallo continentale con un clima mite anche ad aprile. Un’ottima meta da raggiungere anche con i bambini. Per le prossime vacanze di Pasqua non perdetevi questo meraviglioso paesaggio formato dalle località di Lagos, Albufeira e Tavira, che offrono un perfetto equilibrio tra relax, cultura e divertimento, ma anche le grotte marine di Benagil, facilmente esplorabili in barca o kayak. Non può mancare di certo anche una visita a Faro, con il suo castello e il centro storico.

Se siete amanti del trekking, allora non potrete perdervi il Sentiero delle Sette Valli Sospese, lungo la costa meridionale dell’Algarve: nominato il cammino migliore d’Europa dall’organizzazione European Best Destinations (nel 2019), è un susseguirsi di paesaggi mozzafiato, scogliere a picco sul mare, e spiagge e calette tra le più belle del mondo in cui rilassarsi baciati dal sole.

Dubrovnik, città d’arte per gli appassionati di “screen tourism”

Dubrovnik, “Perla dell’Adriatico” in Croazia, è una delle mete top del 2025 per gli amanti dello “screen tourism”, il trend del turismo cinematografico che ci accompagna nelle mete rese celebri dai film e dalle serie Tv più amate. I luoghi culturali di questa affascinante città medievale fortificata, sito UNESCO, si sono trasformati infatti nelle location di Game of Thrones, in particolare di Approdo del Re.

Per le vacanze di Pasqua 2025, potrete quindi passare alcuni giorni in questa meta europea, perfetta anche per viaggi in famiglia con bambini: passeggiate lungo le antiche mura medievali e perdetevi nel labirinto di vicoli bianchi del centro storico, oppure prendete la funivia fino al Monte Srd per godere di una vista spettacolare.

Dubrovnik, Approdo del Re

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Dubrovnik, una delle destinazioni dei viaggi con focus cinema

Dove andare nel mondo

Con ben 15 giorni di ferie, che uniscono Pasqua ai ponti del 25 aprile e 1° maggio, potrete organizzare il viaggio dei sogni in una meta lontana in giro per il mondo. Ecco alcune idee per una pausa primaverile decisamente memorabile.

Giappone, da Tokyo a Tohoku alla ricerca degli ultimi ciliegi in fiore

Se avete a disposizione due settimane di vacanze pasquali e volete scoprire una cultura affascinante dall’altra parte del mondo durante il periodo primaverile, allora preparate le valigie per raggiungere Tokyo, una delle mete più economiche del mondo (diversamente da quanto si possa pensare). Da lì potrete esplorare anche la regione di Tohoku, in cui potrete godere della magia dei ciliegi in fiore anche a fine aprile.

Grazie ai voli diretti dall’Italia, raggiungere il Giappone è sempre più facile e veloce. Dopo aver visitato Tokyo, dove cultura e tradizioni si mescolano a modernità e innovazione, potrete prevedere una gita fuori porta nella regione Tohoku, ben collegata con la metropoli e raggiungibile in circa 5 ore con mezzi pubblici, oppure più facilmente con voli interni: qui le fioriture tardive dei ciliegi regalano paesaggi fatati tutti da esplorare.

Cape Town, tra spiagge da sogno e viste mozzafiato esplorando il Sudafrica

Cape Town, in Sudafrica, è tra le mete più economiche del mondo nel 2025 (secondo l’Holiday Money Report 2025 condotto dal Post Office Travel Money) e un mix perfetto tra relax, cultura e avventura, con paesaggi mozzafiato in cui immergersi e avventure incredibili da vivere.

Ottima scelta se avete almeno due settimane di vacanza che comprendono Pasqua e i ponti di maggio, e se cercate quella vacanza memorabile in luoghi lontani, dove un mix di influenze culturali danno vita a una città splendida dal punto di vista storico e architettonico, e dove la natura regna sovrana tutt’attorno. Le chicche di Città del Capo e dintorni? Chiaramente l’escursione a Table Mountain con vista panoramica da brividi, la visita ai Kirstenbosch Botanical Gardens, che in primavera esplodono di colori e fiori, le passeggiate sulle spiagge di Clifton e Camps Bay o l’avvistamento di pinguini a Boulders Beach.

Capetown Sudafrica

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Vista panoramica di Città del Capo.

Kuala Lumpur, viaggio dei sogni tra natura incontaminata e modernità

Kuala Lumpur, in Malesia, è la destinazione perfetta per chi cerca la modernità della città e il verde della natura, per una vacanza di Pasqua diversa e memorabile. Aprile, infatti, è un periodo ottimo per raggiungere questa meta, poiché l’umidità è accettabile e le temperature leggermente più basse e sopportabili.

Tra i must, non perdetevi le celebri Petronas Twin Towers con vista mozzafiato sulla città, le Batu Caves con il loro tempio indù e la gigantesca statua di Lord Murugan, il Mercato Centrale e Chinatown, ideali per scoprire la cultura locale e gustare il tipico street food, la Moschea Nazionale e il Tempio Sri Mahamariamman, per scoprire il volto spirituale di questa meta malesiana. Kuala Lumpur è ottima anche per chi viaggia in famiglia con bambini, grazie ai numerosi parchi, ai musei e alle divertenti attrazioni come il Sunway Lagoon Theme Park.

Kuala Lumpur e le sue Petronas Tower, in Malesia

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Lo skyline di Kuala Lumpur con le Petronas Tower
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Wangfujing Street, la via dello shopping più famosa di Pechino

Conosciuta anche come la “Strada d’Oro”, Wangfujing Street è una delle vie commerciali più popolari e frequentate di Pechino. Si estende per circa due chilometri attraverso il distretto centrale di Dongcheng, collegando Changan Avenue, a sud, con il Museo Nazionale d’Arte della Cina, a nord.
Punto di riferimento imprescindibile per lo shopping, la cultura e la gastronomia, questa via iconica attira ogni giorno qualcosa come 600.000 visitatori, tra residenti e turisti internazionali, un numero che raddoppia nei periodi di festa e durante i grandi eventi nazionali.

La sua storia, così come il suo nome che significa “Pozzo delle Residenze Reali”, risale all’epoca imperiale, quando in questa zona si trovavano alcune residenze aristocratiche (wangfu) e un antico pozzo d’acqua dolce (jing). Da allora, la via ha conosciuto una trasformazione costante, diventando una delle arterie commerciali più importanti della capitale cinese. Negli anni ’80, con l’apertura della Cina al commercio e agli investimenti internazionali, ha ulteriormente rafforzato il suo ruolo di centro nevralgico per lo shopping e il turismo.

Oggi Wangfujing Street non è solo un luogo dove fare acquisti di ogni genere, ma un vero e proprio microcosmo della cultura e della modernità cinese. Tra l’eleganza delle boutique di lusso, il fascino delle botteghe storiche e l’autenticità della cucina locale, una passeggiata lungo Wangfujing, ormai completamente pedonalizzata, rappresenta un’immersione nella vivacità della città, tra luci scintillanti, sapori sorprendenti e una storia che continua a evolversi.

Il paradiso pechinese dello shopping

Qui si trovano quasi 300 negozi, tra cui alcuni dei più antichi e rinomati del paese, considerati veri simboli dell’artigianato e della cultura di Pechino:

  • Shengxifu Hat Store: con oltre un secolo di storia, questo negozio ha fornito cappelli a importanti leader cinesi come Mao Zedong e Zhou Enlai e tuttora la sua eccellente lavorazione artigianale attira clienti da tutto il mondo.
  • Tongshenghe Shoes Store: specializzato in scarpe di panno e accessori tradizionali, è un punto di riferimento per chi cerca calzature su misura di altissima qualità.
  • Ruifuxiang Silk & Cotton Shop: è un paradiso per gli amanti della seta, dove è possibile acquistare tessuti pregiati e farsi confezionare abiti su misura, tra cui il tradizionale qipao.
  • Gongmei Mansion: il più grande centro dedicato all’artigianato di Pechino, offre una vasta selezione di gioielli, oggetti in giada e prodotti d’arte tradizionali come il cloisonné e l’intaglio dell’avorio.

Accanto a queste storiche attività, Wangfujing ospita anche numerose boutique di marchi internazionali e popolari centri commerciali. Tra i più rinomati:

  • Beijing APM: un moderno centro commerciale nato sulle fondamenta del vecchio mercato Dong’an, che oggi ospita brand di lusso internazionali.
  • Malls at Oriental Plaza: un vasto complesso che include sette aree tematiche dedicate alla moda, alla tecnologia e ai beni di lusso, diventato un punto di riferimento per i giovani e per gli amanti dello shopping esclusivo.
  • Xinhua Bookstore: un’imponente libreria di dieci piani dove gli appassionati di lettura possono trovare una vasta selezione di testi, anche in lingua originale, oltre a strumenti musicali e oggetti di artigianato culturale.
Spiedini di scorpioni fritti

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Spiedini di scorpioni fritti in vendita a Wangfujing Street, Pechino

Ristoranti e locali per tutti i gusti

Oltre a essere il paradiso pechinese dello shopping, Wangfujing vanta anche la presenza di numerosi ristoranti dove gustare il meglio della cucina tradizionale cinese.

  • Donglaishun Restaurant: fondato nel 1903, celebre per il suo hot pot di montone, una pietanza raffinata e saporita, perfetta per le serate invernali.
  • Quanjude: è famoso per l’anatra arrosto, una delle specialità da assaggiare assolutamente durante un soggiorno a Pechino.
  • Wuyutai Tea Shop: attivo dal 1887, è noto per il suo pregiato tè al gelsomino e molto apprezzato sia dagli intenditori che dai semplici appassionati di infusi.
  • Yong’an tang Herb Store: è una rinomata erboristeria in attività dai tempi della dinastia Ming, dove si possono trovare anche le più ricercate medicine tradizionali cinesi.

La Cattedrale di San Giuseppe

Uno degli edifici più imponenti di Wangfujing Street è la Cattedrale di San Giuseppe, conosciuta anche come Chiesa Cattolica di Wangfujing o Chiesa dell’Oriente. Costruita nel 1655 dai missionari Ludovicus Buglio e Gabriel de Magalhaens su un terreno concesso dall’imperatore Shunzhi, è da sempre un punto di riferimento per la comunità cattolica cinese. Nel corso dei secoli, ha subito numerose ricostruzioni a causa di terremoti, incendi e rivolte, fino a essere restaurata nel 1905 con il contributo di Francia e Irlanda. Oggi, la chiesa rappresenta un perfetto equilibrio tra l’architettura romanica europea e lo stile tradizionale cinese, con la sua struttura in mattoni grigi che fonde elementi culturali occidentali e orientali.

Cattedrale di San Giuseppe a Pechino

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Cattedrale di San Giuseppe in Wangfujing Street a Pechino

Wangfujing Snack Street

A sud del popolare Haoyou World Mall, un imponente arco in stile tradizionale alto oltre dieci metri segna l’ingresso alla Wangfujing Snack Street un caleidoscopio di bancarelle e locali che offrono una straordinaria varietà di street food, tappa obbligata per chi desidera assaporare specialità culinarie provenienti da ogni angolo della Cina. Fin dal primo passo all’interno di Wangfujing Snack Street, l’atmosfera vibrante cattura i visitatori con aromi avvolgenti, insegne colorate, lanterne rosse e il vociare entusiasta dei venditori intenti a promuovere le loro prelibatezze. E tra uno spiedino e un dolce al caramello, non mancano spettacoli ispirati all’opera di Pechino ed esibizioni acrobatiche che aggiungono un tocco di fascino in più a quello che è uno dei luoghi più stupefacenti della capitale cinese.

La Wangfujing Snack Street si sviluppa in tre aree distinte, ognuna con un’offerta gastronomica differente. Nella prima parte, si respira l’essenza della Cina intera, con più di cinquecento specialità regionali. Dai succhi fermentati di fagioli ai dolci di riso al vapore, dalle sfogliatine croccanti di Pechino ai celebri spiedini di agnello dello Xinjiang, i sapori si mescolano in un turbinio di gusti e consistenze. Per chi ama le esperienze culinarie forti, non mancano prelibatezze decisamente fuori dal comune, come gli spiedini di scorpioni fritti, stelle marine e cavallette arrostite.

Più avanti l’atmosfera cambia e si entra nell’area delle specialità musulmane. Qui la carne di manzo e montone è la protagonista, preparata secondo le antiche ricette halal. Le trippa di pecora o maiale, il budino di tofu e il pollo brasato nello stile dello Xinjiang sono solo alcune delle specialità che si possono assaporare, accompagnate dal fragrante pane locale, il nang. Il profumo delle spezie orientali pervade l’aria, trasportando i visitatori in un angolo remoto della Cina, pur senza mai lasciare Pechino.

Per una pausa rilassante e raffinata, perfetta per chi desidera concludere il proprio viaggio gastronomico in un’atmosfera più intima, non manca una tradizionale sala da tè. Qui, in un ambiente elegante, si possono sorseggiare tè pregiati e vini locali mentre le note melodiose dell’opera di Pechino avvolgono la sala in un’armonia senza tempo.

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Nel cuore segreto del Molise: viaggio incantato a Rocchetta a Volturno

Abbracciata dalle silenziose montagne delle Mainarde, al confine tra il Lazio e il Molise, Rocchetta a Volturno custodisce il fascino discreto dei luoghi dimenticati e la bellezza autentica delle realtà rimaste intatte nel tempo. Un paese piccolo, sì, ma capace di sorprendere con una ricchezza di storie, paesaggi e tradizioni che lasciano il segno. Qui, dove il fiume Volturno ha origine e la natura si fonde con la memoria, sembra davvero che ogni pietra abbia qualcosa da raccontare.

Le sue origini risalgono probabilmente alla fine dell’Impero romano, anche se fu nel Medioevo che il territorio conobbe un periodo di grande espansione, diventando parte dei possedimenti dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno e, in seguito, di Montecassino. Oggi, immerso in un paesaggio che alterna boschi, sorgenti e rovine ricche di fascino, rappresenta un perfetto punto di incontro tra spiritualità, passato e bellezza selvaggia.

Cosa vedere a Rocchetta a Volturno

Sulla cima di un piccolo colle che sovrasta le sorgenti del Volturno, si stagliano i ruderi struggenti di Rocchetta Alta, il nucleo medievale del paese, abbandonato nel corso del Novecento a causa di frane e cedimenti. Quel che resta ai nostri giorni è un borgo fantasma dall’atmosfera sospesa, dove il tempo pare essersi arreso.

Passeggiando tra le case in pietra, il vecchio Municipio, la scuola e le botteghe del barbiere e del sarto, ci si ritrova in un’altra epoca. I resti del castello baronale vegliano ancora dall’alto, mentre sul versante si possono distinguere le tracce delle abitazioni colpite dalla frana. È un luogo che commuove e affascina, dove il silenzio vale più di mille parole e la vista sulla vallata regala uno spettacolo che toglie il fiato.

Gli abitanti, dopo l’abbandono di Rocchetta Alta, si sono distribuiti in piccoli nuclei abitativi lungo la piana, in tre aree distinte: la storica Rocchetta Alta, la più recente Rocchetta Nuova e la frazione di Castelnuovo al Volturno, poco distante.

Il Santuario rupestre di Santa Maria delle Grotte

Suggestivo Santuario di Santa Maria delle Grotte

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Santuario di Santa Maria delle Grotte

Appena fuori dal centro abitato, nella quiete della campagna molisana, si nasconde una gemma del patrimonio benedettino: la chiesetta rupestre di Santa Maria delle Grotte che conquista fin dal primo sguardo, grazie al portale trecentesco in marmo, con colonne poligonali e un’elegante cornice di archi, su cui ancora si possono ammirare bassorilievi e una delicata lunetta affrescata con la figura della Vergine col Bambino.

Ma è entrando che si coglie la vera meraviglia. Le pareti interne custodiscono tre straordinari cicli di affreschi, considerati tra i più antichi e preziosi del Molise. Il primo, più recente, decora la cappella laterale e il presbiterio con immagini della Madonna.

L’aula principale ospita invece un ciclo più antico dedicato ai Santi, mentre in una stanza più piccola emergono gli affreschi più antichi, che raffigurano la vita di Gesù. A rendere il tutto ancora più prezioso, la statua lignea della “Madonna Magna“, un simbolo di profonda devozione e valore artistico.

Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali

Chi ama la storia contemporanea trova a Rocchetta Nuova un luogo che lascia il segno: il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali. Inaugurato nel 2010, si estende per oltre 900 metri quadrati e vanta una delle collezioni più complete e affascinanti del panorama nazionale.

Le sale tematiche permettono di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo al cospetto di uniformi, armi, equipaggiamenti, aerei d’epoca e documenti originali delle due guerre mondiali. L’esperienza culmina in una sezione unica in Italia dedicata agli armamenti, che ospita pezzi provenienti da eserciti di tutto il mondo, databili dall’Ottocento a oggi.

Accanto all’esposizione permanente, il museo ospita una biblioteca specializzata, con volumi e materiali d’archivio preziosi per studiosi e appassionati. Non mancano eventi culturali, presentazioni e convegni scientifici.

L’Abbazia di San Vincenzo al Volturno

Tra i luoghi simbolo non solo di Rocchetta ma di tutta la regione, l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno è un faro spirituale e culturale che ha attraversato i secoli. Fondata nel 703 d.C., ai piedi delle Mainarde, lungo le acque pure del Volturno, l’abbazia benedettina ha conosciuto epoche di splendore durante l’impero carolingio, saccheggi e distruzioni (come l’attacco saraceno del 881) e lunghi periodi di oblio.

Eppure, la sua luce non si è mai spenta. I resti archeologici della prima abbazia, affiancati al complesso restaurato, testimoniano un passato importante, colmo di fede, arte e cultura.

Oggi, una nuova comunità benedettina mantiene viva la tradizione, raccogliendo l’eredità spirituale del fondatore, San Paldone, e continua a rendere questo luogo un rifugio per l’anima.

Cosa fare: vivere la natura dell’Appennino

Lago di Castel San Vincenzo

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Spettacolare Lago di Castel San Vincenzo

Il paesaggio tutt’intorno a Rocchetta a Volturno è una sinfonia di colori, suoni e profumi che invitano all’esplorazione e alla meraviglia.

Inserito nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il territorio è punteggiato da sentieri escursionistici che si snodano tra boschi di faggi e cerri, popolati da una fauna ricchissima: cervi, caprioli, volpi, orsi bruni marsicani, lupi e numerose specie di uccelli.

Una delle mete imperdibili sono le sorgenti del Volturno, dove l’acqua sgorga limpida e trasparente dalle pendici di Monte Rocchetta e crea uno spettacolo naturale di rara bellezza: tra sfumature di azzurro e verde, si può sostare per un pic-nic o una passeggiata rigenerante.

L’area è anche habitat di specie botaniche rare, come il ranuncolo a foglie capillari e il salice dell’Appennino. E con un pizzico di fortuna, ci si può imbattere nei piccoli abitanti del bosco: scoiattoli, ghiri e persino qualche cervo curioso.

Dalle sorgenti è possibile partire per un’escursione verso la Cascata del Volturno, nei pressi di Castel San Vincenzo. Più che una caduta d’acqua, è una danza di colonne liquide che si insinuano tra le rocce rivestite di muschio e si riversano in un laghetto turchese, incastonato nella vegetazione. Un luogo che sembra appartenere a una fiaba, capace di far innamorare chiunque lo raggiunga.