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Vacanze sulla neve: dove andare a sciare in Veneto

Cortina, la perla delle Dolomiti, ma non solo. Per chi desidera trascorrere qualche giorno sulla neve, divertendosi sugli sci o sullo snowboard, il Veneto offre molte opportunità adatte a sportivi di ogni età e livello. Dalle Tofane alla Marmolada, dalle tappe venete del giro della Grande Guerra all’Altopiano di Asiago, la regione si dimostra una destinazione con diverse possibilità di scelta. Alcune località poi sono facilmente raggiungibili anche da Venezia, permettendoti di unire una visita culturare all’esperienza sulla neve. Cominciamo questo viaggio tra i principali comprensori sciistici del Veneto dalla provincia di Belluno, dove spiccano le Dolomiti orientali con le località accessibili con l’abbonamento Dolomiti Superski: si tratta di Cortina, la ski area Civetta, Arabba Marmolada e Falcade.

Le migliori località sulle Dolomiti

Cortina d’Ampezzo

Il legame di Cortina con lo sci dura da oltre un secolo, da ben prima dei Giochi Olimpici del 1956. Una località che ha fatto la storia dello sci italiano e che oggi dispone di ben tre comprensori: Tofane, Faloria – Cristallo e Lagazuoi – 5 Torri. L’avvio dei lavori per i prossimi giochi del 2026, anche se criticati dal CIO e fortemente contestati da residenti e associazioni per via dei costi in continuo rialzo e dell’impatto – considerato devastante – sull’ambiente circostante, promette di rendere più moderni gli impianti della zona, da anni non più all’altezza delle stazioni sciistiche vicine.

Cortina d'Ampezzo

Fonte: iStock

La perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo

Il nome di Cortina è probabilmente quello della più prestigiosa località sciistica italiana, dove ogni anno fa tappa la Coppa del Mondo e si sfidano i migliori atleti del circuito. Località di montagna modaiola per accellenza, Cortina si trova nella Valle d’Ampezzo, circondata dalle cime dolomitiche. Con un unico skipass potrai sciare sulle piste del comprensorio Auronzo – Misurina, San Vito di Cadore e Cortina, per circa 120 km di piste. Inaugurato nel 2021, l’impianto Son de Prades – Cinzopè – Bai de Done unisce il comprensorio delle Tofane e quello di 5 Torri – Falzarego, collegando quindi Cortina al Sellaronda.

Ai 30 impianti di Cortina dedicati allo sci di discesa si aggiungono lo snowpark di Socrepes, con una zona dedicata ai principianti della tavola e una ai più esperti, e i 7 km di anelli ideali per gli amanti dello sci di fondo. Con la Dolomiti NordicSki Card potrai sciare su 1300 km di piste in quello che è il carosello per lo sci di fondo più vasto d’Europa.

  • Apertura degli impianti: 23.11.2024 – 27.04.2025

Arabba

Gli sciatori più instancabili amano Arabba per quelle che sono considerate le piste più belle delle Dolomiti, con discese impegnative e particolarmente tecniche, soprattutto sul versante di Porta Vescovo. Sci ai piedi, da Arabba si può arrivare ai comprensori dell’Alta Badia e della Val di Fassa. La Marmolada fa il resto, rendendo questo una delle aree dedicate allo sci sicuramente più apprezzate, grazie a un’impiantistica moderna e capiente, che rende le risalite veloci e confortevoli.

Anche ad Arabba c’è uno snowpark, a 2000 mt. di altezza, a cui si arriva con la seggiovia Le Pal. Se ami il freeride, potrai farti accompagnare da esperte guide alpine alla scoperta delle migliori discese del territorio. Ad Arabba si disputa la Sellaronda Skimarathon, una gara in coppia di sci d’alpinismo in notturna che si svolge sulle piste del Giro dei 4 passi Dolomiti Superki. Arabba inoltre fa parte del giro Sciistico della Grande Guerra.

Arabba piste sci

Fonte: iStock

Il comprensorio preferito dagli sciatori esperti, Arabba

Arabba si trova nell’alta valle del Cordevole, tra il Gruppo del Sella e la catena del Padon. Un’area con caratteristiche piuttosto particolari che rendono il comprensorio più simile, per disliveli e pendenze, alle Alpi Occidentali. Conta una sessantina di km di piste alle quali si sommano naturalmente quelle dei complensori collegati. Sci ai piedi si possono raggiungere Passo Pordoi e Canazei, Passo Sella Gardena e Cherz – Campolongo. L’altro versante, quello di Porta Vescovo, è il preferito dagli sciatori più esperti e richiede una tecnica davvero curata per cavarsela sui 22 km di piste. Da qui si collegano Passo Pordon e il comprensorio di Fedaia – Malga Ciapela. Arabba, poco incline a seguire le mode, non offre la mondanità di Cortina e di altre località più celebri ma è perfetta per chi ama la montagna nella sua essenza, senza fronzoli, e sogna di indossare sci e scarponi da mattina a sera.

Una curiosità che rende Arabba davvero particolare riguarda il suo meteo. Quello di questa località è davvero affidabile. La ragione è che proprio ad Arabba ha sede il Centro Sperimentale Valange e Difesa Idrogeologica, le cui informazioni rilasciate sono le più accurate in assoluto.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025

Malga Ciapela – Marmolada

Indiscutibilmente, la regina della Dolomiti è lei, la Marmolada, la cui cima è la più alta della catena, con il paesino di Malga Ciapela ai suoi piedi. Dalle funivie che partono a valle si arriva fino a Punta Rocca, con una terrazza panoramica sulle vette che lascia senza fiato. Le piste stesse regalano una vista che non ha paragoni. I 12 km della pista La Bellunese che riportano fino al paese sono considerati i più belli dell’intero arco alpino. Per raggiungere il comprensorio di Arabba si deve transitare dal Passo Padon e una volta lì, divertirsi sulle 3 aree del Dolomiti Superski.

La Marmolada offre diversi itinerari fuoripista, ideali per gli snowboarder, sempre guidati da un’esperta guida alpina. Per chi preferisce praticare lo sci di fondo ci sono 7,5 km di piste.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025
piste marmolada

Fonte: iStock

Sciare sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada

Sciare intorno al Monte Civetta

Quello di Civetta è un comprensorio con tre punti di accesso, Selva di Cadore, Zoldo Alto e Alleghe, con circa 80 kilometri di piste. Il simbolo di quest’area è ovviamente il Monte Civetta. Anche da questo comprensorio passa il Giro Sciistico della Grande Guerra: con una guida al fianco potrai percorrere un itinerario particolarmente suggestivo nella natura e nella storia, seppur tragica, che ha visto protagonista questo territorio. Qui troverai anche piste illuminate di notte e gli amanti del fondo avranno a disposizione circa 40 km di piste dedicate, e due snowpark, uno a Zoldo, illuminato e aperto anche di sera, e l’altro ad Alleghe.

  • Apertura impianti: 05.12.2024 – 30.03.2025

L’Altopiano di Asiago e le prealpi vicentine

Lasciamo le Dolomiti per esplorare le prealpi vicentine. Sull’Altopiano di Asiago insistono diversi piccoli comprensori in fase di rilancio dopo anni oggettivamente difficili. Si tratta di località sicuramente meno celebrate rispetto a quelle menzionate in precedenza, ma proprio per questo più tranquille, poco frequentate e a misura di famiglia.

Insieme, i comuni dell’Altopiano dispongono di circa 80 km di piste da discesa e 500 km sono quelle dedicate al fondo. Kaberlaba, ad esempio, a pochi minuti dal centro di Asiago, è una ski area perfetta per gli sciatori principianti, con piste di bassa e media difficoltà. Il comprensiorio più grande dell’aera è quello del Monte Verena 2000, con 22 km di piste per lo sci alpino. Non ci si può spostare sci ai piedi tra i comprensori dell’Altopiano ma è necessario utilizzare l’auto o gli skibus. Si tratta in ogni caso di tragitti davvero brevi, come quelli per raggiungere Gallio o Melette2000. Più distante, a circa 20 km da Asiago, potrai sciare nel comprensorio di Val Formica – Cima Larici, particolarmente attrezzato per bambini e principianti. Se ami la tavola, potrai divertirti al Larici Park.

Com’è facile immaginare, l’area è estremamente apprezzata per lo sci di fondo, protagonista di diverse importanti manifestazione durante l’inverno come la Marciabianca e la Millegrobbe. I 500 km di piste dedicate allo sci nordico sono un richiamo incredibile per gli appassionati di questa disciplina.

  • Apertura impianti: metà dicembre 2024 – metà marzo 2025
forte Lisser Asiago

Fonte: iStock

Sull’Altopiano di Asiago sulle tracce della Prima Guerra Mondiale

I comprensori tra Veneto e Trentino

La Pista degli Innamorati di Falcade è il richiamo principale di questo comprensorio sciistico, collegato con quello di Passo San Pellgrino, in Trentino, per un totale di 50 km di piste. I dodici della Pista degli Innamorati, che scende da Col Margherita fino al paese, fanno parte di un itinerario sci ai piedi che coinvolge Moena, Passo San Pellegrino e Castelir di Bellamonte, dando la possibilità di partire e arrivare per il giro da una di queste località. Se ami lo sci di fondo, apprezzerai particolarmente il Centro Fondo di Falcade, proprio nel centro del paese, dove è possibile sciare anche in notturna ogni martedì e giovedì fino alle 21:00, su 2 km di pista.

  • Apertura degli impianti: 30.11.2024 – 06.04.2025

Sciare vicino a Venezia

Se vuoi combinare un week end di magia tra la laguna di Venezia e la neve, puoi scegliere alcune località a poca distanza dalla città dei Dogi. Il comprensorio più vicino è quello di Alpe del Nevegal, in provincia di Belluno, con 23 chilometri di piste per lo sci e lo snowboard, di cui una, la Coca Bassa, aperta anche dopo il tramonto grazie al potente sistema di illuminazione. L’altra località raggiungibile da Venezia è Zodo Alto, che come abbiamo visto permette l’accesso al comprensorio del Monte Civetta.

Tra le piste di questo comprensorio spicca la famosa nera Foppe, teatro delle gare di Coppa del Mondo femminile di slalom e gigante. La Foppe è aperta anche in notturna, così coma la pista rossa Cristelin, ogni venerdì e sabato di dicembre. Infine, San Vito di Cadore, la ski area ideale per i principianti con 16 km di piste, di cui 4 blu, 4 rosse e una sola nera. Sia lo skipass per San Vito che quello per Zodo fanno parte del circuito del Dolomiti Superski.

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Natale al mare in Italia: le migliori mete da raggiungere

Sappiamo che molti di voi sognano un Natale al caldo, di svegliarsi la mattina e ritrovarsi con i piedi in acqua e un cocktail in mano. Sappiamo anche, però, che per realizzare questo desiderio è necessario volare verso mete lontane e non tutti vogliono o possono prendere un volo di questo tipo durante il periodo delle feste. Ma non amareggiatevi perché, anche se le nostre acque non vantano le temperature perfette per un bagno (questo lo lasciamo, in caso, ai più temerari), molte località italiane sulla costa sono perfette per trascorrere le vacanze natalizie sulla spiaggia.

Quest’anno, poi, sono tanti i programmi ricchi di eventi proposti, dai presepi di sabbia alle passeggiate in riva al mare illuminate con tante decorazioni. Scopriamo insieme dove andare a Natale al mare in Italia per trascorrerlo in modo diverso e, se siete fortunati, con i raggi del sole a riscaldarvi.

Natale al mare a Lignano Sabbiadoro, Friuli-Venezia Giulia

Se non potete raggiungere le migliori destinazioni al mondo dove trascorrere Natale al caldo, potete visitare alcune mete italiane situate sulla costa e divertirvi con i tanti eventi organizzati. A Lignano Sabbiadoro, per esempio, dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete vivere le atmosfere del “Natale d’A…Mare“, la manifestazione ricca di eventi come il Villaggio del Gusto, quello di Babbo Natale e il maestoso Albero di Natale con pista di pattinaggio in Piazza Fontana.

Uno degli eventi più amati del programma è sicuramente il presepe di sabbia, uno dei più popolari d’Italia e visitabile fino al 2 febbraio 2025. Quest’anno è dedicato al tema “Panem nostrum cotidianum”, che celebra il territorio lignanese tra cucina tipica, tradizioni, arte e spiritualità: l’opera si sofferma, infatti, sul lavoro nei campi e sulle festività dei santi legate ai cicli agrari, raccontando i piatti tradizionali che custodiscono sapori antichi e la storia della vita contadina locale. A realizzarlo, utilizzando esclusivamente la sabbia locale e acqua di mare, è un insieme di artisti provenienti da tutto il mondo.

Presepe sabbia Lignano

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro

Eventi natalizi a Tropea, Calabria

Per un bel Natale al mare in Italia, perché non andare in quella che è stata soprannominata la Perla del Tirreno? Stiamo parlando di Tropea, famosa per i suoi vicoli caratteristici, per le piazzette affacciate sul mare e per le spiagge che, non importa in quale stagione le visitiate, lasciano sempre senza fiato. In questo splendido angolo sulla Costa degli Dei, il programma natalizio è ricco di eventi da vivere con uno sguardo sempre rivolto alle sue acque cristalline.

Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete passeggiare tra i mercatini di Natale di Via Regina Margherita, assistere ai tanti concerti dal vivo in Piazza V. Veneto o al presepe vivente, in programma il 5 gennaio.

Natale sulle spiagge dell’Emilia-Romagna

Il Natale in Emilia-Romagna lo potete trascorrere alle terme o partecipando ai tanti eventi organizzati che omaggiano il rapporto tra le varie località romagnole e il mare. Partiamo da Riccione, dove è l’acqua l’elemento centrale dei due mesi di eventi in programma dal 24 novembre al 24 gennaio 2025: dall’Arena H2O, la quale ospiterà tanti concerti, al Viale delle Bolle, che illumina la darsena con grandi sfere luminose, l’Oasi di Babbo Natale, allestita in Piazzetta del Faro lungo la Riccione Shopping Wave, e l’immancabile presepe sull’acqua, allestito a bordo della storica imbarcazione Saviolina.

Rimini, invece, oltre a presentare tanti mercatini natalizi, è illuminata con 90 chilometri di luminarie, da Miramare a Torre Pedrera, passando per i borghi, l’entroterra e il centro storico. Il percorso luminoso prosegue anche sulle dune sopraelevate in spiaggia, dal bagno 1 al bagno 63, per una passeggiata in riva al mare lunga 3 chilometri caratterizzata da oltre 30 panchine illuminate a cura di Piacere Spiaggia Rimini. A Bellaria Igea Marina, invece, trovate il monumentale presepe di sabbia e l’Ascensore di Babbo Natale, dove potete fare un viaggio nel mondo del Natale sbirciando dalle video-finestre e ammirando scenari e ambienti caratteristici.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio, a Misano Adriatico, trovate la pista di pattinaggio aperta tutti i giorni dalle 15:00 alle 19:00 nei giorni feriali, mentre nei festivi e prefestivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 20:00. A Gatteo, invece, in programma sono previsti spettacoli per famiglie con i clown e il presepe artistico animato realizzato dalla famiglia Fantini e ispirato al Presepe Popolare in Romagna (allestito fino al 12 gennaio 2025), oltre che tanti eventi musicali.

Infine, sono molto suggestivi gli eventi organizzati nel borgo marinaro di Cesenatico, come il presepe allestito sulle imbarcazioni della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria e collocato, fino a domenica 12 gennaio 2025, su dieci barche che rappresentano le tipologie tradizionali del mare, con le caratteristiche decorazioni e gli “occhi” di prua. Un altro bel presepe animato viene allestito a Sarsina, oltre che spettacoli di giocoleria e Babbo Natale nei dintorni.

Presepe Cesenatico

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di Cesenatico allestito sulle imbarcazioni

Natale in riva al mare a Bari, Puglia

Il 7 dicembre è cominciato l’evento “Bari, Città del Natale” che, quest’anno, porta nelle spiagge del capoluogo pugliese una gioiosa atmosfera festiva. Le prime giornate dedicate all’inaugurazione hanno visto l’arrivo di diversi Babbi Natale sui SUP (un evento che si ripeterà il 24 e il 25 dicembre) e l’accensione dell’albero, mentre nelle prossime settimane il programma prevede workshop e laboratori creativi chiamati “Arte al Mare”, DJ set, tombolate giganti ed eventi di sensibilizzazione ecologica con pulizia della spiaggia.

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Andamento e trend di fine anno del turismo organizzato

Come va il turismo organizzato in Italia? Secondo un’indagine effettuata dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’Associazione del Tour Operating italiano – sembra andare bene, soprattutto per queste festività: emerge un andamento delle prenotazioni delle vacanze in concomitanza di Natale e Capodanno. Ma non è tutto, perché lo studio è andato ad indagare anche i comportamenti di acquisto, preferenze e tendenze dei nostri concittadini, rivelando tantissime informazioni particolarmente curiose.

La crescita delle prenotazioni dei viaggi di Natale

Gli italiani vogliono viaggiare: dai risultati delle indagini, quest’anno si evidenzia un incremento dei ricavi del 12% rispetto al 2023 per le prenotazioni con partenze dal 18 dicembre 2024 e rientri entro il 12 gennaio 2025, quindi in piene festività natalizie.

I nostri concittadini sembrerebbero preferire le prenotazioni anticipate (Advance booking), ovvero quelle effettuate più di 90 giorni prima della partenza, che hanno rappresentato il 60% del totale, confermando un comportamento radicato.

Quanto spendono gli italiani in viaggio a Natale?

È purtroppo impossibile dire il contrario: l’inflazione che ha caratterizzato questo 2024 ha inevitabilmente inciso sui costi dei pacchetti turistici, ma la verità è che lo ha fatto in modo minore rispetto agli scorsi anni, con un incremento dei costi che va dal 3 al 9%.

Il prezzo medio dei pacchetti si attesta intorno ai 2.400 euro a persona anche se i valori sono molto variabili a seconda delle tipologie di viaggio: si oscilla tra i 1.400 euro per un viaggio in Egitto, alle Canarie o a Capo Verde, fino a 3.400 euro per un lungo raggio nell’Oceano Indiano o ai Carabi.

Per i viaggi itineranti di lungo raggio, invece, si spende mediamente 3.900 euro a persona. Per le vacanze in Italia, i costi partono da 700 euro a persona per brevi soggiorni, mentre le vacanze settimanali in montagna superano i 2.500 euro a persona. Per le mete europee, si va dagli 800 euro per i city break con esperienze incluse, a 1.800 euro per i viaggi verso il Nord Europa.

La durata delle vacanze

Dallo studio emerge anche un dato molto interessante sulla durata media delle vacanze dei nostri concittadini, che per questo periodo di feste è di 8,2 giorni con una forbice che varia dai 6 agli 11 giorni. Si trascorrono 6 giorni per sciare in montagna, o per visitare Europa ed Emirati, 8 giorni per soggiorni mare e 11 giorni per tour e viaggi itineranti.

Un tratto comune a tutti i segmenti è la crescente attenzione alle tutele assicurative come valore aggiunto, soprattutto per le destinazioni a lungo raggio o in quelle che richiedono maggiore protezione.

Le destinazioni più desiderate per Natale e Capodanno

Le preferenze dei viaggiatori spaziano tra viaggi individuali, combinazioni città/tour e mare, tour personalizzati o di gruppo, soggiorni in montagna e vacanze balneari con voli diretti e pacchetti che includono escursioni prenotabili in anticipo, con una crescente e forte domanda per un turismo esperienziale.

Nel nostro Pese, anche quest’anno il Trentino si conferma la prima scelta, seguito dalla Valle d’Aosta. A spopolare tra coloro che hanno optato per l’Europa per trascorre le festività sono invece i city break, anche se a registrare un aumento è soprattutto la Scandinavia con la sua offerta di attività sulla neve.

Chi ha scelto il medio raggio ha optato, come del resto succede da anni, per destinazioni come il Mar Rosso, con località iconiche come Sharm el-Sheikh e Marsa Alam. Il merito di questa conferma è senza ombra di dubbio del rapporto qualità-prezzo, della vicinanza, dei voli diretti e della bellezza dei fondali marini.

Anche gli Emirati Arabi continuano a mantenere il loro fascino: attraggono sia per i soggiorni balneari sia per l’offerta crocieristica, poi ancora Canarie e Capo Verde che rappresentando valide alternative per chi cerca vacanze al caldo con ottimi collegamenti e servizi di qualità.

C’è poi il lungo raggio, dove per i soggiorni al mare spiccano le Maldive, seguite da Zanzibar, Kenya e Thailandia che continuano ad attirare i visitatori italiani grazie alla combinazione di bel mare, clima favorevole e strutture di alta qualità.

Per i tour culturali e itineranti, si distinguono le mete dell’Estremo Oriente (India, Sri Lanka, Cina, Giappone, Vietnam, Cambogia e Thailandia), affiancate da quelle africane come Marocco, Egitto e Sudafrica e dal Sudamerica in particolare Argentina, che offrono esperienze autentiche e percorsi su misura.

Si osserva inoltre una crescita significativa, soprattutto per una fascia di clientela più alta, verso viaggi tailor-made, ovvero quelli creati appositamente sulle misure di chi li richiede, perché pensati per soddisfare esigenze specifiche ed offrire la massima personalizzazione.

New York, in particolare, continua a registrare un buon volume di prenotazioni confermandosi tra le città più amate per le festività, in particolare per l’emozionante conto alla rovescia che si può vivere attesa del nuovo anno a Times Square.

Le mete emergenti, secondo lo studio effettuato da ASTOI, sono invece Arabia Saudita e Colombia, entrambe protagoniste di un crescente interesse, insieme all’inaugurazione di nuovi villaggi all-inclusive e voli diretti che arricchiscono e facilitano l’offerta per il pubblico italiano.

Le previsioni per il 2025

Per il 2025 si prevede una crescita dei volumi del 5-7%, con una domanda turistica solida confermata dai primi dati invernali. Tuttavia, permangono incertezze legate alle tensioni geopolitiche e all’inflazione, che potrebbero influire sul settore.

Tra le destinazioni più richieste per il prossimo anno per il turismo organizzato si prevedono Mar Rosso, Maldive, Oriente ed East Africa, oltre a mete emergenti come Arabia Saudita e Colombia. In estate la partita verrà giocata soprattutto sul Mediterraneo e sull’Italia.

Possiamo quindi concludere che le preferenze degli italiani sono in continua evoluzione, ma che senza ombra di dubbio il comune denominatore rimane la ricerca di esperienze autentiche, sicure e ben strutturate.

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Cosa fare a Sestriere, affascinante località sciistica (e non solo) del Piemonte

In provincia di Torino, nell’incantevole scenario montano del Piemonte, sorge Sestriere, un comune di poco più di 900 anime ma che, nonostante le sue dimensioni, riesce a regalare vacanze da favola in ogni stagione. Il merito è certamente degli emozionanti panorami (con i suoi 2035 metri sul livello del mare è il comune più alto d’Italia), ma anche dell’interessante proposta turistica che offre.

Cosa fare a Sestriere in inverno

Sestriere in inverno è un paradiso di neve: permette di vivere esperienze uniche nel cuore delle montagna, e non a caso è anche una località in cui vengono ospitati regolarmente eventi sportivi di grande rilievo internazionale, tra cui numerose tappe della Coppa del Mondo di Sci Alpino.

Chi ama gli sport invernali, quindi, scegliendo Sestriere si regala un viaggio da sogno, grazie a straordinarie piste da sci che si estendono per oltre 80 km e adatte a tutti i livelli di abilità. Sestriere, infatti, è una delle località del comprensorio sciistico internazionale della Vialattea, uno dei comprensori sciistici tra i più estesi e divertenti, sia in Italia che in Europa. Dotato di ben 19 impianti di risalita, i viaggiatori qui possono scivolare a tutta velocità su ben 12 piste nere, 24 piste blu e 30 piste rosse.

Incredibile soddisfazioni le possono sperimentare anche coloro a cui piace fare snowboard, grazie alla presenza di percorsi fuori pista e in pista, e lo sci alpinismo, altro sport che consente di vivere esperienze magiche tra vette che superano i persino i 3000 metri di altezza. Non manca di certo la possibilità di fare sci di fondo tra boschi e valli perfettamente innevate.

Vialattea, Piemonte

Fonte: iStock

Una zona della bellissima Vialattea

E per gli amanti dell’adrenalina più pura c’è persino un servizio di Heliski, con cui volare tra vette bianchissime fino a raggiungere quelle più belle ed estreme per praticare escursioni indimenticabili.

Poi ancora ciaspolate e passeggiate tra una fitta rete di sentieri, mentre si respira l’aria fresca e si gode di un favoloso scenario montano, il pattinaggio su ghiaccio, la possibilità salire a bordo di una slitta trainata dai cani, e infine guidare una motoslitta tra percorsi innevati che tolgono il fiato.

Sestriere in estate: cosa fare

Non è di certo meno emozionate (e ricca) l’estate di Sestriere, poiché le piste innevate si trasformano in magnifiche rotte per escursioni guidate e gite in mountain bike. Nella zona, infatti, si possono fare numerose passeggiate mentre si ammira la natura circostante che riesce ad emozionare chiunque abbia la fortuna di posarci lo sguardo. A disposizione, inoltre, ci sono anche una serie di escursioni da intraprendere con guide esperte e con vari livelli di difficoltà tra valli, vette, laghi, ponti appassionanti e molto altro ancora.

Grazie alla sua collocazione geografica favorevole, Sestriere è meta ideale anche per gli appassionati della bici da strada e per i biker che scelgono l’off-road in sella alle loro mountain bike.

E poi c’è il golf, da praticare grazie a 18 buche che si rivelano uno dei percorsi di montagna più belli e divertenti di tutta Europa, mentre si è costantemente circondati da scenari mozzafiato difficilmente replicabili altrove.

Infine il padel, i bagni in piscina, il tennis, il luna park per provare MTB, BMX, BMT, skateboard, monopattini e roller e persino lo sci d’erba, attività adatta a tutte a tutte le età e che permette di sciare anche quando il sole è caldo e la neve non c’è.

Sestriere in estate

Fonte: iStock

Paesaggio montano estivo lungo la strada per Sestriere

Cosa fare a Sestriere fuori stagione

La zona di Sestriere offre tantissime attività da fare e luoghi da visitare anche fuori stagione. Oltre a pedalare e fare escursioni, infatti, vale sicuramente la pena passeggiare nel centro cittadino per ammirare diverse meraviglie architettoniche. Alcune, sia dentro che fuori dal centro, sono particolarmente degne di nota:

  • Cappella Regina Pacis: costruita in pietra e con un pittoresco tetto spiovente in legno e una piccola torre campanaria;
  • Chiesa di Sant’Edoardo: in stile tardo romanico, è realizzata in gneiss, una pietra scura, e vanta un portone in bronzo che rappresenta la famiglia Agnelli reinterpretata in chiave mitologica, ovvero coloro che l’hanno voluta costruire;
  • Chiesa di Sant’Antonio Abate: in località Champlas du Col, offre un una semplice facciata a capanna sormontata dal piccolo campanile a vela;
  • Torri: esempio unico di architettura moderna, ancora oggi considerate particolarmente all’avanguardia per via degli stratagemmi e delle peculiarità tecniche che sono state adottate durante la loro costruzione.

A pochissima distanza da Sestriere si consiglia anche di raggiungere Salbetrand, un grazioso borgo immerso nella natura del Parco naturale Gran Bosco, che è sua volta è la casa di numerosi varietà di abeti, cinghiali, cervi, camosci e lupi.

Un po’ più distante, ecco il Forte di Fenestrelle che si distingue per essere uno dei complessi militari più grandi d’Europa, al punto da possedere il soprannome di Muraglia piemontese.

Non dimenticate, infine, di lasciarvi andare ai piaceri del cibo e della gastronomia locale, assaggiando salumi e i formaggi tradizionali della zona, come la bondiola o i tomini, ma anche la minestra di castagne, le pilot, il capocollo, la focaccia dolce di Susa o il Pan della Marchesa.

Sestriere, il borgo

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Passeggiando per le strade di Sestriere

Dove si trova Sestriere

Sestriere sorge su un omonimo colle tra la Val di Susa e la Val Chisone ed è circondato da straordinarie cime che superano i 3.000 metri di altezza. Parte del comprensorio della Vialattea, che include Sauze d’Oulx, Oulx, Sansicario, Cesana, Pragelato e la stazione francese di Monginevro (per un totale di 400 chilometri di area sciabile), è a circa un’ora e mezza di distanza in auto da Torino. Chi vuole arrivare con i mezzi, invece, può muoversi in treno fino alla stazione di Oulx, e poi salire su un autobus che in poco meno di mezz’ora arriva a destinazione.

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L’evento natalizio di Madrid immerso tra luci, colori e suggestioni

Luci variopinte inondano tutti gli elementi della natura con i riflessi più incantevoli, e anche la notte si illumina di magia mentre si viene trasportati in un racconto che sembra irreale, ma incredibilmente bello: è ciò che sta succedendo al Parco Enrique Tierno Galván, nel cuore vibrante di Madrid.

Come ogni anno, è tornato l’appuntamento con l’evento natalizio più atteso da cittadini e turisti, in una location in cui il mondo naturale prende vita in forme che lasciano a bocca aperta. Benvenuti nell’incantevole spettacolo scenografico di Naturaleza Encendida LIFE.

L’evento Naturaleza Encendida che illumina di magia Madrid

Iniziato il 26 novembre 2024 e aperto al pubblico fino al 6 gennaio 2025, l’evento Naturaleza Encendida LIFE, giunto alla sua sesta edizione, rappresenta quell’esperienza immancabile per rendere il soggiorno natalizio a Madrid davvero unico.

“LIFE”, ovvero “vita”, è il tema su cui si basa l’insieme delle installazioni luminose che compongono questo spettacolo notturno veramente suggestivo, in cui la natura “si infiamma” di colori, proprio come suggerisce il nome dell’evento. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Nel Parco Enrique Tierno Galván potrete seguire un percorso che celebra la ricchezza del mondo naturale attraversando i tre grandi regni che prendono vita per l’occasione: il mondo acquatico, quello terrestre e quello aereo. Ognuno di essi mostra meraviglie che rivelano la natura in modi sorprendenti: luci, musica e proiezioni suggestive vi accompagneranno in ogni angolo del percorso, creando momenti unici da condividere con la famiglia, i bambini, i partner e gli amici.

È un canto alla vita, al mondo naturale e all’importanza di preservare la biosfera, quello messo in scena nel cuore di Madrid durante il periodo natalizio. Uno spettacolo che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 300mila persone e che per il sesto anno, in queste importanti date, promette di conquistare grandi e piccini.

Appena entrati, dopo un affascinante benvenuto riscaldato dalle luci, potrete immergervi in un fantastico mondo acquatico dove si trovano balene giganti, meduse, polpi e creature che abitano gli abissi marini.

Si passa poi alla terraferma, dove inizia un interessante tour tra animali selvatici e insetti esotici, capaci di trasportare i visitatori in altri mondi. Spazio poi al mondo aereo, “volando” tra insetti, libellule e magnifiche farfalle. Il percorso si conclude con un bellissimo albero di Natale luminoso.

Quanto costa, date e altre info utili

Assistere all’esperienza di Naturaleza Encendida LIFE di Madrid ha un costo che parte dai 15 euro, con sconti per studenti, persone con disabilità e per coloro che hanno più di 65 anni. I bambini sotto i 2 anni (compresi) non pagano l’ingresso. Vi consigliamo di consultare tutte le informazioni relative ai prezzi e alle modalità di acquisto del biglietto sul sito ufficiale dell’evento.

L’evento è aperto al pubblico dal 26 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, ad esclusione delle seguenti date, nelle quali rimane chiuso: 2, 3, 9, 10, 16, 17, 24 e 31 dicembre 2024. I percorsi iniziano dalle 18:00 e terminano alle 22:45, per un’avventura immersiva che dura circa 45 minuti.

Cosa indossare per l’occasione? I mesi di dicembre e gennaio a Madrid sono freddi e secchi, con temperature medie di circa 6 ºC. Trattandosi di un evento all’aperto, vi consigliamo quindi di indossare calzature e abbigliamento pesanti, e un impermeabile o un ombrello in caso di pioggia.

Come arrivare al Parco Enrique Tierno Galván di Madrid

Naturaleza Encendida LIFE si svolge nel cuore della capitale della Spagna, dove spicca, tra i vari, il Parco Enrique Tierno Galván: un’area che ospita una grande varietà di specie di alberi, flora e fauna, e in cui sono presenti aree per bambini, impianti sportivi, piste ciclabili e diversi punti panoramici, oltre a tre splendidi laghetti. All’interno del parco, si trova anche il Planetario di Madrid e un suggestivo auditorium all’aperto.

Il Parco Enrique Tierno Galván di Madrid si trova in Calle Meneses, 4 (angolo con Avenida del Planetario). Ecco come raggiungerlo con i mezzi pubblici (scelta consigliata vista la mancanza di un parcheggio pubblico proprio del parco):

  • Autobus: n. 152, 156, 102
  • Metropolitana: Linea 6 (fermata Méndez Álvaro)
  • Treni pendolari RENFE: fermata Mendez Álvaro
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Vuoi pattinare sul ghiaccio a Natale? Queste sono le piste più suggestive

Il Natale porta con sé un’atmosfera unica, ricca di colorate luminarie, profumi speziati e tradizioni che scaldano il cuore. Tra queste, pattinare sul ghiaccio è un’esperienza capace di unire grandi e piccoli, e regalare momenti di puro divertimento e magia.

Scopriamo insieme alcune delle piste di pattinaggio più suggestive d’Italia, spesso allestite in occasione dei celebri mercatini natalizi, per vivere appieno l’incanto delle festività.

Piste di pattinaggio a Milano

Nel cuore pulsante di Milano, il Natale si accende con piste di pattinaggio che sembrano uscite da una fiaba. Tra le più amate, troviamo la pista di pattinaggio allestita ai Giardini Indro Montanelli, in occasione del Villaggio delle Meraviglie. Con una lunghezza di 80 metri e ben 1000 metri quadri di ampiezza, si tratta della pista più grande del Nord Italia, adatta sia ad adulti che bambini.

Un’altra tappa imperdibile è “O2Ice“, in Piazza Città di Lombardia, la pista di ghiaccio al coperto più grande di Milano, aperta fino al 9 febbraio 2025. Durante le Festività, la Piazza sarà lo scenario ideale per un ricco programma di eventi a tema.

Piste di pattinaggio a Torino

Torino, stupenda in tutte le stagioni, si trasforma in un vero e proprio villaggio natalizio. La pista di pattinaggio più celebre è quella di Piazza Solferino, dove il ghiaccio luccica sotto le mille luci delle decorazioni natalizie. La pista è parte integrante del Mercatino di Natale, che offre prelibatezze piemontesi e prodotti artigianali unici.

Ancora, fino al 30 marzo 2025, è aperta al pubblico la pista di pattinaggio olimpica del Palavela on Ice, una delle più belle d’Italia, irrinunciabile punto di riferimento per chi ama l’intrattenimento sul ghiaccio e vuole divertirsi imparando le basi o migliorando le abilità e, al contempo, partecipare a eventi, dj set, spettacoli e feste per famiglie.

Piste di pattinaggio a Bolzano

Non potevamo dimenticare Bolzano, una delle capitali del Natale in Italia. La pista di pattinaggio in Piazza del Municipio, incorniciata dal famoso mercatino natalizio, è un luogo iconico per chi vuole vivere l’autentico spirito delle Festività.

Pattinare qui significa immergersi in un’atmosfera da sogno, tra il profumo del vin brulé, le luci che illuminano le bancarelle e il panorama delle Dolomiti innevate sullo sfondo.

Piste di pattinaggio a Firenze

Firenze, con la sua bellezza rinascimentale, non è da meno quando si tratta di vivere una giornata di puro svago sul ghiaccio.

In Lungarno Aldo Moro 7, ecco una delle piste al coperto più amate, il Palaghiaccio Giglio Bianco, che ospita anche corsi di pattinaggio.

Ma non è l’unica. Anche per il 2024 torna, al Parco di San Donato a Novoli, la pista che, dal 22 dicembre, effettuerà orario continuato. Ancora, da provare è la pista di pattinaggio sul ghiaccio presso il Centro Commerciale i Gigli, nella piazza esterna di Corte Tonda.

Piste di pattinaggio a Roma

Anche la Città Eterna celebra il Natale con piste di pattinaggio che sanno incantare. Tra le più suggestive vanno menzionate, dall’8 dicembre 2024, quelle gestite da IcePark in Piazza Cavour e Piazza Re di Roma e, dal 6 dicembre 2024, al Foro Italico.

Altra location imperdibili sono la Pista del Ghiaccio a CinecittàDue, fino al 6 gennaio 2025, quella al Parco da Vinci (Fiumicino) in occasione delle Feste, e il Polar Park a Mezzocammino, con due piste per un totale di 1000 metri quadri.

Piste di pattinaggio a Napoli

A Napoli, il calore del Natale si unisce alla magia del pattinaggio sul ghiaccio: Edenlandia e AcquaFlash diventano veri e propri villaggi da fiaba dove divertirsi al coperto e assistere sfilate, eventi e spettacoli fino al 6 gennaio 2025.

In alternativa, il “Vulcano Buono” a Nola ospita una pista di pattinaggio di 400 metri quadri, tra negozi, ristoranti, mercatini e una grandiosa ruota panoramica di 50 metri: è parte del Christmas Dreams, il villaggio natalizio di ben 3000 metri quadri.

Altre piste di pattinaggio in Europa

E per una vacanza natalizia fuori dall’Italia?

La bella notizia è che anche l’Europa ospita tantissime magiche destinazioni per il pattinaggio sul ghiaccio, dalle piste nel cuore dei mercatini di Natale a quelle all’ombra dei graziosi monumenti cittadini.

A questo proposito, l’operatore di traghetti DFDS ha classificato le 10 piste di pattinaggio artificiali all’aperto più di tendenza in questo momento: la migliore è quella del Winter Wonderland di Londra: nell’Hyde Park della capitale, è circondata da bancarelle, bar, giostre e luci scintillanti.

La seconda pista di pattinaggio più famosa d’Europa, è la Városligeti Műjégpálya di Budapest, grazie al suo incantevole scenario (con vista sul castello Vajdahunyad), mentre la pittoresca pista di pattinaggio del Mercatino di Natale di Strasburgo, nel centro storico Patrimonio UNESCO, è al terzo posto.

Il resto della Top Ten? Eccolo:

  • 4. Ice*Amsterdam, Amsterdam
  • 5. Skate at Somerset House, London
  • 6. Neptune Fountain Ice Rink, Berlin
  • 7. Ice Magic, Munich
  • 8. Ice World, Vienna
  • 9. Ice Park, Helsinki
  • 10. Hampton Court Palace, London
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I Villaggi di Natale in Italia tra magia, divertimento e luminarie

Immaginate un viaggio tra luci scintillanti, profumi di cannella e vin brulé, e casette in legno che sembrano uscite da una fiaba. È il magico mondo dei villaggi di Natale in Italia, dove la tradizione si intreccia con l’atmosfera incantata delle Feste per regalare un’esperienza magica per piccoli e grandi.

Andiamo, allora, alla scoperta di quelle realtà incantate dove il Natale diventa un’emozione da vivere con il cuore, tra colori, sapori e infinite meraviglie.

A Vetralla, la magia del Regno di Babbo Natale 2024

Tutto è pronto per una stagione strepitosa che attende il Regno di Babbo Natale di Vetralla, in provincia di Viterbo.

Dal magico ingresso dove ogni ospite torna bambino, alla sala dell’incanto dove gli elfi giocano al Pescasogni. E poi ancora la Casa di Babbo Natale, il tunnel dei desideri, la fabbrica di Carbone del Dr.Krampy dove viene estratto il carbone per i più birbanti!

Passando per lo shopping di decorazioni nell’ormai storico mega store immersivo che non è solo un negozio, ma un vero e proprio viaggio attraverso ambientazioni emozionanti, dove ogni addobbo è stato selezionato con cura per offrire decorazioni uniche e di alta qualità, rendendo ogni visita un’avventura magica. Fino a ritrovarsi nel magico Victorian Village riempito di tante nuove attività e prelibatezze culinarie per passare un giorno straordinario.

Un’esperienza unica, che regala emozioni, che riesce a trasmettere i veri valori di questa Festa che sta dentro ognuno di noi. Perché saremo proprio noi a dare il giusto significato a ogni cosa, e visitando il Regno di Babbo Natale, lasciandoci coinvolgere da questo clima gioioso e arricchito per la stagione 2024 da nuovissimi spettacoli coinvolgenti, personaggi, prodotti e canzoni emozionanti, possiamo veramente capire cosa distingue questo luogo da ogni altro… qui nel Regno, ognuno ritrova e raccoglie il proprio Natale.

Perugia, il Parco della Città della Domenica si trasforma in un magico villaggio natalizio

Fino al 26 dicembre, il Parco della Città della Domenica si trasforma in un magico villaggio natalizio, pensato per incantare i bambini e le loro famiglie. Tra le attrazioni, un percorso luminoso attraversa il bosco incantato, popolato da animali giganti e scintillanti, per regalare un’esperienza indimenticabile che lascerà tutti a bocca aperta.

All’interno delle sale, gli elfi organizzeranno laboratori, racconteranno fiabe di Natale e offriranno ai visitatori una mappa speciale, per condurli in una magica caccia al tesoro attraverso il Parco alla scoperta dello spirito natalizio. Un trenino illuminato porterà le famiglie nel cuore del Villaggio di Babbo Natale, immerso in un bosco incantato, ricco di luci e di magia.

Nel cuore del “labirinto” dei vicoli sotterranei della Rocca Paolina, la maestosa fortezza medievale di Perugia, si apre una suggestiva mostra-mercato. Qui, tra passaggi nascosti e scorci misteriosi, i visitatori troveranno una ricca selezione di artigianato, addobbi natalizi, creazioni creative e prelibatezze gastronomiche, perfette per vivere appieno la magia del Natale in un contesto senza tempo.

Natale d’A…mare a Lignano Sabbiadoro

Natale a Lignano Sabbiadoro

Fonte: ©Fabrice Gallina – Ufficio Stampa

Natale d’A…Mare a Lignano Sabbiadoro

A Lignano Sabbiadoro sta per accendersi l’atmosfera natalizia: ritorna infatti l’appuntamento con “Natale d’A…Mare” (dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025), la storica manifestazione che dà luogo a un ricco calendario di iniziative organizzate per le festività (il Villaggio del Gusto, il Villaggio di Babbo Natale e il maestoso Albero di Natale con pista di pattinaggio in Piazza Fontana).

Il Villaggio del Natale a Cervia e Milano Marittima

Il Natale a Cervia e Milano Marittima (Ravenna) sarà all’insegna di spettacoli, laboratori e mercatini fino all’Epifania.

Il centro storico di Cervia (Piazza Garibaldi e zone limitrofe) si trasformerà nel Villaggio di Natale, decorato con tante luminarie. Al centro del Villaggio spiccherà il maestoso albero di Natale, donato da Madonna di Campiglio – Pinzolo, con al fianco, la pista del ghiaccio. Intorno all’albero, la pista di ghiaccio di 450 metri quadrati, aperta tutti i giorni, circondata dalle tipiche casette di legno con prodotti locali e piatti tipici del territorio.

Sempre in piazza Garibaldi sarà allestito il Giardino di Natale, nel giardinetto accanto al Duomo, con il Grinch, gli Elfi e il Gipsy Garden Xmas Edition, mentre in Piazza Pisacane verranno organizzati eventi e laboratori per bambini e famiglie.

Nei fine settimana il Villaggio si trasformerà in un palcoscenico di spettacoli, laboratori di artigianato e animazioni per famiglie, con artisti di strada e musica dal vivo. Durante le feste, il Magazzino del Sale ospiterà una mostra dedicata al festival delle Arti. Per Santo Stefano ci sarà il tradizionale Concerto di Natale della Grande Orchestra “Città di Cervia” nello storico Teatro Comunale Walter Chiari.

Milano Marittima, la centrale Rotonda Primo Maggio e le vie dello shopping saranno vestite a festa con scintillanti installazioni luminose che creeranno un’atmosfera magica, valorizzando l’ambiente e i pini secolari della Città giardino. Tutti i fine settimana e nei giorni di festa saranno organizzati spettacoli ed eventi per intrattenere bambini e famiglie.

Forlì che Brilla – La Fabbrica del Natale

Quest’anno, Forlì che Brilla( l’appuntamento natalizio che si inaugura l’8 dicembre fino al 13 gennaio 2025) è la Fabbrica del Natale: attrazioni, spettacoli, eventi, e per la prima volta, il Grande Concorso “Caccia al Biglietto d’oro” ispirato al mondo di Willy Wonka e della Fabbrica di Cioccolato. Un viaggio tra cioccolato, dolci e ambientazioni magiche, giocattoli, mondi da scoprire e avventure da vivere, per trasmettere un grande insegnamento, soprattutto ai bambini: non smettere mai di sognare. Al concorso a premi potranno partecipare famiglie e bambini facendo acquisti nei principali negozi del centro di Forlì, con estrazione finale da Willy Wonka “in persona” il giorno della Befana.

Il giorno dell’Immacolata, dalle 16 si “accenderà” FORLÌ CHE BRILLA– La Fabbrica del Natale dalle 16 in Piazza Saffi, con artisti, golosissimi laboratori, musica, i Babbi Natale in motocicletta, l’accensione dell’albero e del nuovo video-mapping.

In Piazza Saffi non mancano una grande pista di pattinaggio ellittica su ghiaccio (fino al 13 gennaio 2025), una giostra dei cavalli per i più piccoli e la Fiera di Natale con 13 casette di legno, oltre all’albero con decorazioni che richiamano dolci e regali, in sintonia con il tema scelto per questa edizione.

Ogni giorno in piazza (e in altri angoli del centro) dalle 17.30, verrà proiettato un video mapping. Torna anche il MAGICO BORGO DI NATALE, una Casetta di Cristallo ampia e accogliente, dove ogni giorno, bambini e genitori, potranno vivere momenti speciali di condivisione, sperimentandosi in laboratori creativi, attività di gioco, letture, musica, spettacoli e tante dolcezze.

Si ripropone anche MUSIC EDITION, con l’esibizione, in Viale delle Torri e Corso Garibaldi, di artisti e band della città e del territorio, per uno shopping a suon di musica.

Natale a Grand Tour Italia

Natale a Grand Tour Italia

Fonte: Ufficio Stampa Grand Tour Italia

Natale a Grand Tour Italia

Fino al 6 gennaio 2025, Grand Tour Italia, a Bologna, il Parco dedicato alle tradizioni regionali italiane si trasforma in un villaggio natalizio ricco di esperienze per tutti. Tra una pista di pattinaggio su ghiaccio al chiuso, il Villaggio dei giochi, installazioni e mercatini con proposte artigianali e gastronomiche regionali, Grand Tour Italia invita i visitatori a immergersi nella magia delle feste in uno scenario tutto italiano.

Pista di Pattinaggio su Ghiaccio al Chiuso
I visitatori potranno pattinare sulla pista di ghiaccio di Grand Tour Italia, gustando una cioccolata calda o del vin brulé tra una pausa e l’altra.

Il Villaggio di Natale Itinerante
Grandi e piccini potranno passeggiare tra le attrazioni di un villaggio natalizio incantato, popolato da Babbo Natale e i suoi aiutanti, luci scintillanti, installazioni artistiche e spettacoli pensati per tutta la famiglia. Il Villaggio di Natale si estende per tutto il parco, creando un’atmosfera fiabesca.

I Mercatini di Natale
I mercatini di Grand Tour Italia offrono un’esperienza festiva immersiva, dove gli amanti dello shopping potranno scegliere regali originali sostenendo l’artigianato italiano.

Il Villaggio dei Giochi per Bambini e Ragazzi
Ogni weekend, il Villaggio dei Giochi proporrà attività tematiche sempre diverse per intrattenere i più giovani.

Ci saranno aree dedicate ai Mattoncini Lego, ad Harry Potter, aree supereroi, principesse, elfi, fate ed aiutanti di Babbo Natale, giocattoli vintage dagli anni 60 in poi con massimo interesse al periodo anni 80 e 90 ovvero il periodo d’oro dei giocattoli tra i quali: Masters, Transformers, Tartarughe Ninja , Barbie  e molti altri; oltre 100 giochi da tavolo, mondo Comics a 360 gradi con espositori selezionati anche stranieri con le migliori idee regalo, festival del videogioco e così via…

Rimini accende “Il sogno del Natale”

Piazza Cavour è la scenografia per “Rimini, il Capodanno più lungo del mondo”, che, fino all’Epifania, faranno vivere la magica atmosfera natalizia.

La nota località balneare si illumina con 90 chilometri di luminarie, da Miramare a Torre Pedrera, passando per i borghi, l’entroterra e il centro storico.

A Rimini, Natale fa anche rima con mercatini natalizi: anche per il 2024 saranno varie le location nel centro storico con i tipici prodotti artigianali, decorazioni, dolciumi e tante idee regalo originali, per tutto il mese di dicembre, fino all’Epifania.

Il Villaggio Natalizio “Ice Village” in Piazzale Boscovich (al coperto) e nella vicina spiaggia libera rimane aperto fino al 12 gennaio 2025, ed è caratterizzato da decori e addobbi, il mercatino di artigianato, l’Happy Circus con il tendone multicolore e i suoi spettacoli per bambini e la grande pista di pattinaggio sul ghiaccio al coperto, di 600 metri quadrati.

Il Christmas Town a Catania

Catania Christmas Town

Fonte: Ufficio Stampa I PRESS

Christmas Town a Catania

La Sicilia, dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, diventa una delle mete del turismo natalizio e riserva grandi sorprese: nel Centro fieristico Le Ciminiere a Catania è allestito il più grande Parco dedicato al Natale del Sud Italia, il tanto atteso villaggio a tema Christmas Town.

Le famiglie, le scuole, i gruppi d’amici, le coppie, varcata la soglia d’ingresso, potranno trascorrere un’intera giornata affascinati dall’intrattenimento di Christmas Town, senza limiti di permanenza, pattinando sul ghiaccio nella pista adatta anche ai dilettanti e a chi non ha mai pattinato, godendosi un tradizionale film nel Cinema di Natale e vivendo nello stupore degli spettacoli di magia, di circo e di musical che saranno in scena nei tre grandi teatri Magic Show, Christmas Circus e Musical sul Grinch.

Sarà anche possibile incontrare i meravigliosi personaggi delle danzanti parate come renne, schiaccianoci e pupazzi di neve, gustare prelibatezze e divertirsi nelle numerose attrazioni a tema, dalla Giostra dei Cavalli al Christmas Big Balls, alla Giostra delle Slitte Volanti che è una delle due esistenti in Italia appositamente creata per Christmas Town. Nella grande Fabbrica dei Giocattoli e nell’immensa Casa di Babbo Natale di 400 mq, saranno gli elfi a fare strada ai visitatori; e per i più piccoli saranno allestite tre grandi aree gioco da Lego, Barbie e Hot Wheels.

Altra straordinaria novità sarà “La Cena con Babbo Natale” un esclusivo evento all’interno di “Christmas Town” nel nuovissimo “Ristorante di Natale” che sarà inaugurato in questa edizione. Una serata speciale da trascorrere con Babbo Natale, Mamma Natale e i loro elfi. Un’atmosfera unica e una cena deliziosa con i migliori sapori delle feste, con piatti che incantano la vista e il gusto.

Con il biglietto giornaliero si potrà entrare a qualunque ora si preferisca entro gli orari di apertura e chiusura del Villaggio. Con il biglietto serale l’ingresso è consentito dalle ore 19 (fino a chiusura del Village fissato per le 23,00).

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La Basilica di Santa Maria del Popolo di Roma torna a nuova vita

La Basilica di Santa Maria del Popolo, nel cuore dell’omonima piazza a Roma, rappresenta un capolavoro senza eguali nel panorama della storia dell’arte e dell’architettura. Al suo interno, si intrecciano infatti le opere di alcuni dei più grandi maestri della pittura e della scultura, che hanno lasciato un segno indelebile nelle differenti epoche artistiche.

Dalla Cappella della Rovere, decorata nel Quattrocento da Pinturicchio, passando per la Cappella Cerasi, dove convivono le opere di Annibale Carracci e Caravaggio, fino alle testimonianze barocche del genio di Gian Lorenzo Bernini, ogni angolo del sontuoso edificio racconta una storia di eccellenza e creatività. E oggi più che mai.

Il restauro: due anni di lavoro per riportare la basilica al suo splendore

Dopo due anni di intensi lavori di restauro, avviati nel 2022 e conclusi a novembre 2024, la Basilica di Santa Maria del Popolo ha infine ritrovato la sua bellezza originaria.

Gli interventi, realizzati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale e con un investimento di circa 2 milioni di euro, hanno restituito nuova vita agli stucchi, ai marmi, alle volte e alle lunette, e hanno riportato alla luce la loro policromia originaria.

L’arcone trionfale e le decorazioni della navata centrale

Uno dei primi interventi ha riguardato il magnifico arcone trionfale, in oro e stucco, risalente alla ricostruzione della basilica voluta da papa Sisto IV intorno al 1472.

Subito dopo, si è proceduto al restauro degli apparati decorativi in stucco della navata centrale, dove spiccano raffigurazioni di sante agostiniane. Tali elementi, attribuiti a scultori vicini al Bernini, hanno riscoperto la loro cromia originale, così da valorizzare l’armonia dell’intero spazio.

La cantoria, l’organo e la Cappella Chigi

L’intervento sulla cantoria e sull’organo ha messo in risalto l’opera di Bernini, che decorò lo strumento con un intreccio di rami di rovere, simbolo araldico di papa Alessandro VII Chigi.

Particolare attenzione è stata dedicata alla corona sospesa al soffitto della Cappella Chigi, progettata da Raffaello e completata da Bernini: si tratta di un prezioso elemento, in bronzo dorato, sorretto da tre putti in bronzo scuro. Restaurata, la corona torna ora a dialogare con gli angeli bronzei che, dall’ingresso della cappella, sembrano posarla idealmente sul capo della Madonna raffigurata nell’altare retrostante.

Interventi nella Cappella Cerasi e nei transetti

All’interno della Cappella Cerasi, progettata da Carlo Maderno, i lavori si sono concentrati sulla bicromia del pavimento in cotto del XVII secolo e sul recupero di preziosi elementi marmorei. Anche le opere pittoriche qui custodite, come l’Assunta di Annibale Carracci e i due capolavori di Caravaggio, la Crocifissione di san Pietro e la Conversione di san Paolo, sono state oggetto di pulitura, in modo da restituire intensità e profondità ai colori di un tempo.

Nel transetto destro e sinistro, hanno visto il restauro i due altari marmorei progettati da Bernini. Sugli altari si trovano due coppie di angeli reggi cornice, scolpiti da artisti della scuola berniniana, che accompagnano con grazia le pale d’altare: la Sacra Famiglia di Bernardino Mei e la Visitazione di Giovanni Maria Morandi.

La pulitura dei dipinti ha altresì portato a una scoperta significativa: la firma del Mei accompagnata dalla data 1659. Inoltre, quattro pannelli scuriti dal tempo, ora visibili, si sono rivelati una vera porta e tre finte porte dipinte con un raffinato effetto trompe-l’oeil.

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Scoperte le più antiche tracce di tiro con l’arco in Europa

Si è scritto molto sulla Cueva de los Murciélagos (la Grotta dei Pipistrelli, ad Albuñol, sulla costa della provincia di Granada). Per alcuni anni, durante il XIX secolo, è stata la principale fonte di azoto naturale della Spagna utilizzato come fertilizzante (a causa del guano dei pipistrelli che pendeva dai soffitti).

Al suo interno, in alcune vene rossastre nella roccia, i minatori pensavano di vedere la galena, un minerale ricco di piombo, e vi entravano per estrarla. Ma era soprattutto una necropoli che, in seguito, si scoprì essere molto antica. Tuttavia, rimossero quasi tutto: i 70 corpi che vi si trovavano, gli oggetti funerari e le offerte che li accompagnavano, la maggior parte dei quali finì per scivolare più in basso nella grotta, ostruendo il sentiero che portava alla cavità (o come “souvenir” nelle case degli abitanti).

Nel 1867, un avvocato e archeologo di Almería, Manuel Góngora y Martínez, professore all’Università di Granada, si recò in città e recuperò il possibile, acquistandolo dalla gente del posto o estraendolo dalla grotta stessa per portarlo al Museo archeologico nazionale.

Ma non è tutto. Oggi, un secolo e mezzo dopo, un team di archeologi ha rinvenuto le più antiche tracce di tiro con l’arco in Europa nelle discariche della miniera fallita. Secondo un articolo pubblicato su Scientific Reports, hanno trovato frecce ancora con le piume e le punte in legno d’ulivo o corde di tendine intrecciate, una tecnica che gli arcieri moderni usano ancora.

Una scoperta a dir poco sensazionale

Abbiamo trovato una delle corde tra le rocce, dove venivano lanciati la maggior parte dei corpi“, ha affermato Ingrid Bertin, ricercatrice del Dipartimento di Preistoria dell’Università autonoma di Barcellona (UAB). L’altra era una di quelle conservate al Museo archeologico.
A prima vista, sembrano composte da fibre vegetali, “erba sparto, come molti altri oggetti ritrovati”, ma dopo un’analisi più dettagliata (con tecniche sofisticate come la spettrometria di massa o la spettroscopia a infrarossi a trasformata di Fourier) i ricercatori hanno scoperto che erano di origine animale. Alcune provenivano probabilmente da un capriolo, altri dal genere capra e i terzi tendini erano di un maiale domestico oppure di un cinghiale.

Hanno altresì notato che le due corde d’arco appartengono a epoche differenti.

La Cueva de los Murciélagos è stata utilizzata per più di 3.000 anni come luogo di sepoltura. Chi arrivava deponeva i propri morti a terra, insieme alle offerte funerarie, e li lasciava senza seppellirli.
Le corde d’arco analizzate non sono così distanti dal punto di vista cronologico, ma ha sorpreso il fatto che fossero realizzate con la stessa tecnica di torsione, nonostante l’impiego di varie specie e l’appartenenza a periodi diversi.

Raquel Piqué, autrice principale della ricerca e anche lei della UAB, ha notato: “il fatto che la tecnica di fabbricazione sia la stessa, sebbene la materia prima sia diversa, mostra una continuità nel modo di realizzare questi oggetti che, d’altra parte, sono molto simili ad altre corde che troviamo ancora oggi“. E ha aggiunto: “Questa tecnica di torsione delle fibre è la stessa che utilizziamo oggi, sebbene con altri materiali“.

Tra le punte di freccia trovate molte erano in legno, in particolare di olivo selvatico, un legno duro e denso come pochi altri. Per unire le diverse parti, i ricercatori hanno analizzato le estremità delle aste e delle punte di freccia che avevano ancora i resti nerastri di un materiale che si è rivelato essere catrame di betulla, un adesivo naturale. Secondo Bertin, lo avrebbero ottenuto cuocendo la corteccia dell’albero a fuoco lento.

I ricercatori hanno confermato che si trattava di valide frecce quando le hanno confrontate con le prestazioni di altre più recenti, come le repliche delle frecce di alcuni nativi americani, come gli Apache. “Abbiamo in sospeso il lavoro sperimentale, perché vogliamo replicarle e verificarne l’efficacia“, spiegano.

Hanno anche un altro compito che potrebbe rivelarsi rivoluzionario se avesse successo: per realizzare la colla che usavano per decorare le frecce, gli arcieri preistorici dovevano manipolare il catrame e i ricercatori sperano di trovare l’antico DNA di coloro che vi lavorarono.

Un mistero ancora da chiarire

A cosa servivano le frecce? “Non lo sappiamo“, ha ammesso Francisco Martínez Sevilla, archeologo dell’Università di Alcalá, responsabile del Progetto Murciélagos (MUTERMUR) e coautore della ricerca. Coloro che lasciarono i loro morti nella grotta erano neolitici, vivevano di agricoltura e allevamento. Sebbene cacciassero ancora, non era più quella la base della loro sussistenza. Quindi, avrebbero potuto utilizzare le frecce per la caccia, ma i ricercatori non escludono che venissero impiegate anche per la guerra. “Nel Levante, sebbene siano un po’ più antiche, vi sono pitture rupestri di violenza interpersonale“, ha affermato Piqué.

Ma la grotta serviva anche per un altro obiettivo, probabilmente simbolico. “Non vi sono tracce di sedimento, quindi coloro che arrivavano vedevano cosa avevano lasciato gli altri, e aggiungevano le loro cose, altri morti, altre offerte o altro“, ha continuato Piqué.

Purtroppo, la scoperta di una tiara d’oro da parte dei minatori ha fatto sì che avidità e povertà distruggessero la grotta. “Hanno usato ciò che si trovava all’interno della grotta, comprese le ossa, per riempire i sentieri che conducevano alla tiara“, ha ricordato Martínez Sevilla. Nonostante ciò, i ricercatori sono riusciti a recuperare altri oggetti che hanno gettato nuova luce sui primi abitanti neolitici della penisola iberica. Ma questa parte di storia della Bat Cave è ancora in fase di scrittura.

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Cosa sapere sul tempio di Wat Arun a Bangkok: info utili per visitarlo

Il tempio di Wat Arun, conosciuto anche come tempio dell’alba è uno dei simboli più iconici di Bangkok. Situato sulle rive del fiume Chao Phraya, questo capolavoro di architettura thailandese affascina i visitatori che giungono da tutto il mondo con la su imponenza e con i dettagli straordinari. Oggi scopriremo insieme la storia, le caratteristiche e tutto ciò che c’è da sapere per una visita indimenticabile.

La storia del tempio di Wat Arun

La storia del Wat Arun è un viaggio che riflette le vicende storiche della Thailandia e risale al periodo di Ayutthaya, ma fu durante il regno di re Taksin che acquisì la sua importanza. Dopo la caduta di Ayutthaya nel 1767 re Taksin trasferì la capitale a Thonburi, dove scelse Wat Arun come tempio reale. La leggenda racconta che ne restò affascinato quando vi giunse dopo la battaglia, all’alba e vide il tempio illuminato dal sole. Il nome Wat Arun deriva da Aruna, il dio induista dell’alba e ne simboleggia la luce e la rinascita.

La struttura attuale del monumento di Bangkok, con il suo celebre prang (la torre centrale), fu completata durante il regno di re Rama II e perfezionata sotto il regno di re Rama III nel XIX secolo. Il prang principale alto oltre 70 metri, è decorato con milioni di frammenti di porcellana cinese, essi donano al tempio un aspetto scintillante, molto evocativo specialmente al sorgere del sole; questa scelta decorativa non è solo estetica ma anche simbolica, i frammenti di ceramica, spesso provenienti da imbarcazioni, simboleggiavano il legame tra la Thailandia e il resto del mondo. 

Cosa visitare al tempio Wat Arun

Fonte: iStock

Visitare iltempio Wat Arun: cosa c’è da sapere

Cosa vedere al tempio Wat Arun

Una visita al tempio di Wat Arun offre ai viaggiatori una combinazione unica di bellezza architettonica e simbolismo religioso ma anche una vista mozzafiato. Il prang centrale domina il panorama con i suoi colori cangianti, che si intensificano sotto la luce del sole. Salendo i gradini, piuttosto ripidi, il visitatore godrà di una vista panoramica  sul fiume Chao Phraya e sulla città di Bangkok

Le quattro torri minori che circondano il prang principale, sono altrettanto affascinanti: ognuna di esse è dedicata ad un elemento cosmico e adornata con statue mitologiche come i garuda e i demoni protettori. All’interno del complesso si trovano padiglioni e cortili con statue di Buddha e affreschi che ne raccontano la vita. Nella Ubosot, la sala dell’Ordinazione, è custodita una statua del Buddha dorata progettata durante il regno di re Rama II.

Come raggiungere il Wat Arun

Il Wat Arun è facilmente raggiungibile grazie alla sua posizione sul fiume Chao Phraya. La soluzione più pittoresca è prendere un traghetto dal molo di Tha Tien situato vicino al Wat Pho sull’altra riva del fiume stesso. Il breve tragitto offre una prospettiva molto particolare e suggestiva del tempio e del maestoso prang.

Consigli per la visita al tempio di Wat Arun

Come per ogni edificio a sfondo religioso, è importante rispettare le regole di abbigliamento previste nei luoghi sacri, in questo caso della Thailandia. Le spalle e le gambe devono essere coperte e all’interno degli edifici è necessario togliere le scarpe. È possibile portare una macchina fotografica, ma è giusto ricordare che alcune aree potrebbero avere restrizioni per le fotografie.