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Sciare in Francia: le 10 migliori località sciistiche

Per le tue vacanze invernali hai scelto la Francia e i suoi meravigliosi comprensori sciistici? Ottima decisione! Con le sue montagne che si estendono dalle Alpi ai Pirenei, passando per il Massiccio Centrale, la Francia è una destinazione che incanta tutti gli appassionati di sport alpini e, in generale, per gli amanti della neve! Tuttavia, la Francia offre un’enorme varietà di località sciistiche adatte a ogni tipo di sciatore e per qualsiasi tipo di livello di esperienza. Con così tante opzioni, però, può essere difficile trovare la località adatta alle tue esigenze per trascorrere la tua settimana bianca al meglio. In questa guida abbiamo selezionato le migliori destinazioni sciistiche in Francia per aiutarti a scegliere la tua meta ideale. Troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno: dalle date di apertura degli impianti ai prezzi degli skipass, fino ai dettagli su come raggiungere ogni località. Quindi ora allaccia gli scarponi, sci in spalla e lasciati ispirare dalla località che preferisci. Ecco dove sciare in Francia!

Montgenèvre

Appena scavallato il Piemonte, una delle prime località sciistiche francesi è Montgenèvre: situata a 1.860 metri di altitudine è incluso nel celebre comprensorio della Via Lattea. Questa località vanta 400 chilometri di piste per tutti i livelli di esperienza: 9 piste verdi, 22 blu, 38 rosse e 9 nere. Questa destinazione è l’ideale anche per le famiglie grazie alle aree dedicate a chi si sta approcciando per le prima volta a questa disciplina e grazie al Mini-Club che mette a disposizione aree gioco per i più piccini.

  • Apertura impianti: dal 30 novembre 2024 al 21 aprile 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero parte da circa 47€ mentre il settimanale da 265€.
  • Come arrivare: l’aeroporto più comodo è Torino Caselle a soli 95 km di distanza. Oppure, vista la vicinanza al nostro Paese, puoi raggiungere la località in auto attraversando il Passo del Monginevro prendendo la SS24. In alternativa puoi arrivare in treno scendendo alla stazione di Oulx – puoi arrivarci con i treni ad Alta Velocità del nostro Paese.

Val Thorens

Inaugurata nell’inverno del 1971, Val Thorens è la stazione sciistica più alta d’Europa ed eletta, per quattro anni consecutivi, come Miglior stazione sciistica al mondo. Situata nel meraviglioso comprensorio delle 3 Vallées e a circa 2.300 metri di altitudine, questa località sciistica vanta 150 chilometri di piste perfettamente attrezzate; di cui 11 piste verdi, 37 piste blu, 28 piste rosse e 7 piste nere. Perfette per chiunque, dagli amanti dello sci di fondo ai temerari delle piste nere, passando per gli irriducibili appassionati di snowboard. Val Thornes è decisamente una delle migliori località dove sciare in Francia ma non solo, questo luogo è anche celebre per attività extra-sciistiche come escursioni con le ciaspole, guida su ghiaccio, mountain bike da neve e molto altro. Di seguito puoi trovare le informazioni principali:

  • Apertura impianti: dal 23 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 68 €, mentre il settimanale circa 340 €.
  • Come arrivare: dall’Italia puoi raggiungere Val Thorens in aereo atterrando agli aeroporti di Chambéry o Ginevra; oppure puoi arrivarci in treno fino a Moûtiers, e proseguendo in autobus.

Courchevel

Sempre restando nello stesso comprensorio delle 3 Vallées, un’altra splendida località sciistica, nonché la più esclusiva delle Alpi francesi, è Courchevel. Il suo carattere d’elitè l’ha portata a ottenere gli epiteti di Montecarlo innevata o Saint-Tropez delle nevi. Come la sua cugina meno lussuosa – Val Thorens – anche Courchevel è caratterizzata da 150 chilometri di piste per sciatori di qualsiasi livello, uno snowpark e 100 chilometri per lo sci di fondo. Un soggiorno in questa località è un’esperienza magica e di altissimo livello che regala anche tante altre attività da alternare allo sci come arrampicata su ghiaccio, giri in motoslitta, in mongolfiera e chi più ne ha più ne metta.

  • Apertura impianti: dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 72 €, mentre il settimanale circa 360 € (con la possibilità di estendere lo skipass al comprensorio delle 3 Vallées).
  • Come arrivare: come per la località di Val Thorens, per raggiungere Courchevel puoi prendere un aereo fino agli aeroporti di Chambéry, Ginevra e Lione; un treno fino a Moûtiers, proseguendo poi con navette dirette che portano ai 6 villaggi di Courchevel.

Tignes

La nostra quarta località selezionata per scoprire i posti migliori dove sciare in Francia è Tignes. Situata ai piedi della spettacolare montagna Gran Motte, è considerata da tutti gli appassionati una delle località sciistiche francesi più incredibili e suggestive. A un’altitudine che arriva fino ai 3.456 metri del ghiacciaio, questo luogo garantisce la possibilità di sciare praticamente tutto l’anno – anche in estate. Il comprensorio di Tignes, grazie al collegamento con la Val d’Isère, dà vita all’Espace Killy, una delle più grandi zone dove poter sciare, con oltre 300 chilometri di piste unite da efficienti impianti di risalita. In questa località, gli sciatori possono godere della loro passione in un vero e proprio paradiso innevato mentre i non sciatori possono appagare la propria sete di relax e divertimento nelle numerose spa e locali dove fare après-ski.

  • Apertura impianti: l’alta stagione va dal 23 novembre 2024 al 4 maggio 2025. In estate è possibile sciare sul ghiacciaio della Gran Motte.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 71€, mentre il settimanale circa 426 €.
  • Come arrivare: anche Tignes, come le altre località che ti abbiamo raccontato prima, è raggiungibile in aereo tramite dagli aeroporti di Chambéry, Ginevra o Lione; in treno fino a Bourg-Saint-Maurice, con bus navetta verso Tignes.

Val d’Isère

A 1.850 metri di altitudine, incastonata nella splendida valle della Tarentaise, si trova una delle località sciistiche più prestigiose e ambite delle intere Alpi francesi: Val d’Isère. Il suo incredibile comprensorio sciistico costituito da 154 piste, unite a Tignes nella formazione dell’Espace Killy, ed esteso per una lunghezza di 300 chilometri è un vero e proprio paradiso che ha anche fatto da palcoscenico a celebri eventi sportivi come le Olimpiadi Invernali nel 1992 e i Campionati Mondiali di Sci Alpino nel 2009. Le piste sono pensate per tutti i livelli e, nello specifico, sono 19 verdi; 49 blu; 34 rosse e 13 nere. Ecco tutte le informazioni utili per vivere al meglio questa splendida località sciistica in Francia:

  • Apertura impianti: come per Tignes, l’alta stagione va dal 23 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 71€, mentre il settimanale circa 426 €.
  • Come arrivare: le modalità per raggiungere la Val d’Isère sono le stesse di Tignes; in aereo tramite gli aeroporti di Chambéry Ginevra o Lione; oppure in treno fino a Bourg-Saint-Maurice con bus navetta che collegano la località.

Chamonix-Mont-Blanc

Adagiata ai piedi del Tetto del Mondo, ovvero il Monte Bianco, vive silenziosa e magnifica la località sciistica più iconica di Francia: Chamonix-Mont-Blanc. Con la sua lunga storia sciistica punteggiata da grandi eventi legati all’alpinismo e agli sport invernali in generale, è una vera e propria garanzia per gli amanti dello sci e dello snowboard con un totale di 102 piste che si estendono per la bellezza di 150 chilometri. Chamonix è costituita da cinque aree sciistiche: Grands Montets, Les Houches, Brévent, Balme e Flégère; ognuna delle quali ha caratteristiche e servizi diversi. Questa località non solo offre una meravigliosa alternativa per lo sci, ma mette anche a disposizione diverse esperienze che vale la pena provare; come il trenino del Montenvers che porta al maestoso ghiacciaio della Mer de Glace e alla sua splendida grotta.

  • Apertura impianti: dal 7 dicembre 2024 al 4 maggio 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 71€, mentre il settimanale circa 390 €.
  • Come arrivare: in aereo atterrando agli aeroporti di Ginevra o Chambéry; in treno fino alla stazione di Chamonix-Mont-Blanc, ben collegata con altre città francesi.

Les Deux Alpes

Il meraviglioso Monte Bianco in Francia

Fonte: iStock

Spettacolare Monte Bianco innevato

Continua la nostra esplorazione delle località sciistiche più celebri dove sciare in Francia. Tra queste troviamo anche Les Deux Alpes, situata a 1.600 metri di altitudine nella regione dell’Auvergne-Rhône-Alpe. La sua fama si deve ai 220 chilometri di piste e alla sua posizione strategica che la rende la porta d’accesso al più grande ghiacciaio sciabile d’Europa: il Ghiacciaio della Lauze. Decantando le sue lodi, questa località vanta 53 impianti di risalita, 2 snowpark e, soprattutto, un’enorme area di 800 ettari dove poter fare fuoripista. Ce n’è davvero per tutti i gusti! E quando vorrai prenderti una pausa dallo sci potrai riempirti la vista di meraviglia salendo fino al ghiacciaio con la telecabina e ammirando lo splendido panorama mozzafiato sul Massiccio degli Écrins, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.

  • Apertura impianti: dal 30 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero costa circa 63€, mentre il settimanale circa 311 €.
  • Come arrivare: la località sciistica di Les Deux Alpes è raggiungibile dagli aeroporti di Grenoble o Lione; in auto fino a Grenoble e poi proseguendo sulla D1091 fino alla località.

Alpe d’Huez

Incorniciata nel meraviglioso scenario del Massiccio delle Grandes Rousses, a 1.800 metri, si trova l’Alpe d’Huez; un’altra delle località più belle e suggestive dove sciare in Francia. Qualche numero per capire meglio perché l’Alpe d’Huez ha tutto questo successo: 249 chilometri di piste; 87 impianti di risalita, 40% di piste verdi dedicate a chi sta imparando questa splendida disciplina e, infine, la Sarenne; la pista nera più lunga al mondo che si estende per 18 chilometri partendo da un’altitudine di 3.300 metri fino all’arrivo a 1.500 metri. Ma non solo, questa località sciistica è anche celebre per essere una tappa del Tour de France in estate! In sintesi, se le località dove sciare in Francia fossero celebrità, lei sarebbe sicuramente un premio Oscar.

  • Apertura impianti: dal 29 novembre 2024 al 20 aprile 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero parte da circa 55 € mentre il settimanale da 330 €.
  • Come arrivare: puoi raggiungere l’Alpe d’Huez in aereo dagli aeroporti di Grenoble o Lione; in auto seguendo la A480 fino a Grenoble e proseguendo poi per la D1091 e la salita verso l’Alpe d’Huez.

Méribel

Méribel è una delle località sciistiche più amate delle Alpi francesi, inserita all’intero del Parco Nazionale della Vanoise e nel celebre comprensorio delle 3 Vallées. La sua peculiarità è data dai deliziosi chalet in legno bianco che si integrano in modo delicato e armonioso con il paesaggio montano circostante. Questa località sciistica offre ai suoi visitatori circa 70 piste per gli amanti delle discese, piste per lo sci di fondo, snowpark per gli acrobati dello snowboard e tantissimo divertimento grazie a una cultura dell’après-ski estremamente forte e radicata.

  • Apertura impianti: dal 7 dicembre 2024 al 21 aprile 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero parte da circa 66 € mentre il settimanale da 333 €.
  • Come arrivare: come le altre località del comprensorio delle 3 Vallées, Méribel è raggiungibile in aereo dagli aeroporti di Chambéry o Ginevra; oppure in auto seguendo la A43 fino a Moutiers e proseguendo poi per la D90 fino a Méribel.

Avoriaz-Morzine

Per questa ultima tappa tra le località sciistiche più belle di Francia ci spostiamo verso il confine con la Svizzera e, più precisamente, nel comprensorio delle Portes du Soleil dove si trovano le due località combinate di Avoriaz e Morzine. Le due location vantano in totale 650 chilometri di piste adatte soprattutto a esperti con tante piste nere che possono mettere alla prova anche i super-sportivi. I punti di forza? 165 impianti di risalita e l’altitudine che varia tra 985 e i 2.254 metri.

  • Apertura impianti: dal 30 novembre 2024 al 21 aprile 2025.
  • Prezzi skipass: in alta stagione il giornaliero parte da circa 64 € mentre il settimanale da 378 €.
  • Come arrivare: per raggiungere questa destinazione puoi arrivare dall’aeroporto di Ginevra e poi proseguendo in auto attraverso la A40 fino a Cluses e poi attraverso la D902 verso Morzine.

Ora che hai scoperto tutte le migliori località dove sciare in Francia, non ti resta che selezionare quella che ti ispira di più, considerando la varietà di piste e attività offerte. Che tu preferisca l’adrenalina delle grandi discese, lo sci di fondo o l’esplorazione dei grandi ghiacciai, la Francia saprà soddisfare qualsiasi tua esigenza! Ora prepara tutta la tua attrezzatura, sci o snowboard che sia, e lasciati conquistare dalla magia delle montagne francesi. Con paesaggi mozzafiato e un’atmosfera unica, vivrai giornate indimenticabili tra uno slalom e l’altro!

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Le migliori (e peggiori) compagnie ferroviarie d’Europa: vince l’Italia

Il fascino dei viaggi in treno è unico. Sempre più persone, soprattutto i viaggiatori più eco-consapevoli, sono irresistibilmente attratti da questa modalità di esplorazione lenta. A bordo di un treno, il paesaggio scorre come un film, offrendo una prospettiva unica e indimenticabile degli scenari che stiamo attraversando. L’esperienza però, da idilliaca, può anche trasformarsi in un incubo e tutto dipende dalla compagnia ferroviaria scelta.

Ad aiutarci a scegliere le migliori (ed evitare le peggiori) c’è la classifica appena pubblicata dal gruppo Transport and Environment (T&E) e, fortunatamente, non dobbiamo andare troppo lontano per viaggiare bene. Su 27 diversi operatori ferroviari valutati, l’Italia si è distinta occupando la prima posizione, seguita da Svizzera e dalla Repubblica Ceca. Quali criteri sono stati utilizzati per fare queste valutazioni e quali sono gli altri Paesi che si sono distinti e quelli che, invece, devono lavorarci su? Vi sveliamo tutto di seguito!

I criteri e il metodo d’analisi di T&E

La classifica delle migliori e peggiori compagnie ferroviarie d’Europa è stata stilata da T&E, un gruppo impegnato nel campo della riduzione degli impatti ambientali di ogni tipo di trasporto, dagli autoveicoli ai camion, dall’aviazione alle navi. Per crearla ha tratto le informazioni raccolte dai siti web degli operatori ferroviari, dalle autorità nazionali, dagli stakeholder rilevanti, dai venditori di biglietti e, in alcuni casi, dai blog ferroviari indipendenti. Inoltre, ha contattato le 27 compagnie analizzate confrontando i dati con i loro per ottenere una raccolta esaustiva e trasparente.

I criteri presi in considerazione sono otto: il prezzo dei biglietti, la presenza/assenza di tariffe speciali e biglietti ridotti, affidabilità, esperienza d’acquisto, esperienza dei viaggiatori, politiche di risarcimento, treni notturni e politiche relative a chi viaggia con la bici. L’analisi ha rivelato che Trenitalia, SBB e RegioJet offrono i migliori servizi ferroviari in Europa, mentre Ouigo, Hellenic Trains ed Eurostar offrono i meno soddisfacenti ai viaggiatori.

L’Italia è il Paese con la migliore compagnia ferroviaria d’Europa

Come ha fatto l’Italia e la compagnia ferroviaria Trenitalia ha occupare la prima posizione della classifica? Secondo il report pubblicato da T&E, Trenitalia eccelle in quasi tutte le categorie, tranne in quella relativa a chi viaggia con la bici, ottenendo un punteggio complessivo di 7,7 su 10.

La compagnia si distingue soprattutto nella categoria relativa al rapporto qualità-prezzo, considerata una delle più importanti: come ha affermato anche il responsabile delle politiche ferroviarie di T&E, i prezzi dei biglietti alle stelle stanno allontanando i passeggeri dal valutare i treni come opzione di viaggio e, per sbloccare tutto il potenziale del trasporto ferroviario, è necessario renderli più accessibili.

Inoltre, Trenitalia si è dimostrata leader nell’offerta dedicata alle tariffe speciali e alle riduzioni, considerate dal gruppo d’analisi particolarmente interessanti, e nelle categorie relative all’esperienza di acquisto e a quella di viaggio.

La top 5 delle migliori compagnie ferroviarie

Nella top 5 delle migliori, dopo l’Italia, arriva la compagnia svizzera SBB con un punteggio complessivo di 7,4: si è distinta soprattutto nella categoria relativa all’esperienza di prenotazione e in quella della puntualità, mentre c’è margine di miglioramento per quanto riguarda l’offerta dedicata ai treni notturni. Al terzo posto troviamo RegioJet, la compagnia della Repubblica Ceca che si è distinta soprattutto per il prezzo accessibile dei biglietti, mentre al quarto posto OBB.

La compagnia ferroviaria austriaca ha ottenuto un punteggio complessivo di 7,1 distinguendosi soprattutto per le offerte speciali e le riduzioni, oltre che per i treni notturni, una categoria dove ha ottenuto il punteggio pieno di 10/10. Infine, al quinto posto c’è la francese SNCF, dove l’esperienza di viaggio è considerata ottima, meno l’affidabilità dei servizi.

La top 5 delle peggiori compagnie ferroviarie

Arriviamo ora alle peggiori compagnie ferroviarie partendo da Eurostar, piazzatasi in fondo alla lista con un punteggio medio di 4,9 su 10 per gli otto criteri. T&E ha dichiarato che quest’ultima posizione è dipesa soprattutto dai prezzi elevati (la categoria, ricordiamo, considerata più importante) e per la scarsa affidabilità. Secondo il rapporto di T&E, i prezzi dei biglietti Eurostar sono quasi due volte più costosi di altri operatori europei su tratte di lunghezza comparabile.

In termini di servizi non brilla neanche la compagnia ferroviaria della Grecia, Hellenic Trains, seppur proponga offerte e riduzioni molto valide e una buona esperienza d’acquisto. Al terzo posto nella top 5 delle peggiori troviamo Ouigo, il treno low-cost francese, che offre biglietti a tariffe speciali non proprio allettanti rispetto alle altre compagnie europee, oltre che tante difficoltà per chi viaggia con la bici.

Infine, al secondo posto c’è la svedese Snälltåget, sul podio delle peggiori per le sue frequenti cancellazioni, per i ritardi e per le politiche di risarcimento poco convenienti, fattori che, messi insieme, non convincono certo i viaggiatori a sceglierla come compagnia di viaggio. Al primo posto c’è NS, la compagnia ferroviaria dei Paesi Bassi, molto famosa tra i viaggiatori per i suoi continui ritardi, cancellazioni e disservizi.

In generale, T&E ha dichiarato che l’Europa necessita di un miglioramento nel campo dei trasporti ferroviari, un impegno che viene discusso spesso dalla Commissione Europea e che non vediamo l’ora, anche noi, di vedersi concretizzare in proposte accessibili e che si adattino alle diverse esigenze dei consumatori.

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Le piste da sci di Bormio

Nel cuore della Valtellina si trova una delle località sciistiche più amate e rinomate di tutta Italia, e non solo: Bormio. Si tratta di un vero e proprio gioiello alpino, nel bellissimo Parco Nazionale dello Stelvio, un luogo dal fascino unico e dove godere di un mix tra panorami mozzafiato e piste da sci indimenticabili ed ideali per gli sciatori di qualsiasi livello, dai più esperti ed amanti del brivido ai più principianti.

Il comprensorio sciistico di Bormio

Il comprensorio sciistico di Bormio, chiamato anche Bormio Ski, è un’area che vanta più di 50 chilometri di piste e servita da diversi e moderni impianti di risalita. La varietà di questo territorio e delle sue piste consente a tutti di vivere un’esperienza sportiva davvero entusiasmante. I diversi percorsi, infatti, possono essere percorsi da principianti ed esperti, i quali possono anche godere di panorami unici sulla valle, passando dagli oltre tremila metri del monte Cima Bianca ai 1224 metri della cittadina di Bormio.

Le piste da sci di Bormio: Bormio 2000 e 3000

Bormio 2000 Bormio 3000 rappresentano il cuore del comprensorio sciistico di Bormio. Entrambe queste aree rappresentano un punto cruciale per l’attività sciistica della zona in quanto da qui tutti gli sportivi, sciatori e snowboarder, ma anche appassionati di montagna, possono partire alla discesa di diverse piste oppure godere di servizi e paesaggi panoramici indimenticabili.
Nello specifico, Bormio 2000 è l’area sciistica del comprensorio situata a 2000 metri d’altezza e dalla quale partono alcune delle piste più frequentate e ricercate di Bormio. L’area, invece, denominata Bormio 3000 si trova ad oltre tremila metri di altitudine ed è anche la vetta più alta del comprensorio Bormio Ski. Da qui partono le piste più spettacolari della zona e che, tecnicamente, sono adatte a tutti quegli sciatori più esperti ed amanti dell’adrenalina. Insomma, percorsi unici e decisamente unici.
Panorama di una pista di sci a Bormio, in Lombardia, con montagne innevate sullo sfondo

Fonte: iStock

Panorama dall’alto di una pista da sci a Bormio

Come arrivare alle piste da sci di Bormio

Raggiungere questo fantastico comprensorio sciistico è molto semplice, ed è possibile farlo utilizzando sia automobili proprie che mezzi pubblici. In auto, ad esempio, è possibile arrivare in circa 3 ore dalle principali città della Lombardia, come Milano o Brescia, percorrendo le principali strade statali della regione. Data la sua posizione, è possibile raggiungere facilmente le piste da sci di Bormio anche dalla Svizzera, attraversando il Passo del Bernina o il Passo dello Stelvio (solo nel periodo di apertura estivo). Una volta arrivati a destinazione è possibile raggiungere direttamente il parcheggio di Bormio 2000 oppure arrivare al parcheggio Funivie, dal quale usufruire degli impianti di risalita dal Paese.

Per chi, invece, preferisce raggiungere le piste da Bormio con i mezzi pubblici è possibile utilizzare il treno, arrivando alla stazione ferroviaria di Tirano, distante circa 30 chilometri da Bormio e poi continuare con il servizio autobus, oppure direttamente in bus tramite il servizio diretto Milano-Bormio o Brescia-Bormio.

Orari e prezzi del comprensorio sciistico di Bormio

La Pista Stelvio apre generalmente da fine Novembre ad inizio Aprile, a seconda delle condizioni meteorologiche della zona. Gli orari d’apertura rispettati dall’impianto vanno dalle 8:30 del mattino alle 16:30 del pomeriggio. Anche in questo caso però, a seconda del meteo, questi possono cambiare. Di conseguenza si consiglia, prima di spostarsi, di controllare sul sito web dedicato o telefonicamente.

Il prezzo d’acquisto per lo Skipass giornaliero varia a seconda della giornata. Infatti, il prezzo per gli adulti durante la settimana è di 35,00€, mentre nel weekend è di 59,00€. Allo stesso tempo, si riduce di pochi euro per i Senior 56,00€ nei giorni festivi, per gli Junior (fino a 16 anni di età) 36,00€ e per i bambini 24,00€.

Ecco una lista di alcune delle più belle e frequentate piste da sci di Bormio, con tutte le informazioni utili per passare le prossime giornate sulla neve.

Pista Stelvio

Questa pista è una delle più famose al mondo, conosciuta per la sua spettacolare discesa che ospita, fra l’altro, la Coppa del Mondo di sci alpino. Percorrere questa discesa vuol dire vivere ed affrontare una sfida tecnica indimenticabile, che ogni anno è in grado di attrarre professionisti, appassionati e molti curiosi.

La lunghezza di questa pista supera i tre chilometri di lunghezza ed ha tratti di notevole pendenza. Proprio per questo la Pista Stelvio viene riconosciuta come pista nera.

Attività extra su Pista Stelvio

Come già anticipato, questa pista è molto conosciuta per ospitare le gare della Coppa del Mondo, permettendo di vivere un’esperienza unica a tutti gli appassionati sportivi. Oltre a questo, su questa pista è possibile praticare anche sci notturno, grazie alla presenza di un percorso illuminato perfettamente. Sono anche presenti percorsi panoramici in mezzo alla natura e perfetti per lunghe ciaspolate.

Pista Stelvio a Bormio al tramonto, con la città di Bormio in primo piano e panorama sullo sfondo

Fonte: iStock

Pista Stelvio a Bormio, famosa per la Coppa del Mondo di sci

Pista Betulle

Questa pista è riconosciuta come pista rossa, dedicata sia agli sciatori più esperti e coraggiosi che agli sportivi di livello intermedio. È caratterizzata da un dislivello che raggiunge anche i cinquecento metri di dislivello, con ampie curve che regalano a tutti i discesisti una vista panoramica unica sul territorio circostante.

Pista Betulle inizia a Bormio 2000 e si snoda attraverso affascinanti e suggestivi boschi, per un’esperienza decisamente immersiva nella natura delle montagne di Bormio.

Attività extra su Pista Betulle

Pur essendo una pista dedicata principalmente allo sci alpino, Pista Betulle offre la possibilità ai diversi sportivi di poter praticare altre discipline come lo snowboard, grazie alla larghezza del tracciato, o ciaspolate, lungo i sentieri adiacenti alla pista e che consentono anche, agli amanti della fotografia, di catturare scatti unici e mozzafiato del panorama circostante.

Pista Bosco Basso

Pista Bosco Basso è una delle piste più accessibili di tutto il comprensorio, adatta agli sciatori di qualsiasi livello, anche per principianti e sciatori alle prime armi. Questo percorso permette ai visitatori di vivere una giornata immersi nella natura, tra boschi e panorami innevati senza eguali.

Anche questa pista inizia a Bormio 2000 e gode di un manto nevoso molto apprezzato dagli sportivi, grazie anche alla manutenzione e alla presenza di innevamento artificiale, garantendo così un’attività piacevole nelle giornate di afflusso più elevato.

Attività extra su Pista Bosco Basso

Questa pista non è dedicata solo agli amanti dello sci, bensì offre una serie di attività sulla neve per tutti gli amanti della montagna e degli sport invernali. Infatti, il paesaggio naturale in cui si trova questa pista è unico e già questo “vale il prezzo del biglietto”. Ci sono diversi sentieri, che permettono di immergersi nella natura, rilassandosi con lunghe ciaspolate, oppure diversi rifugi, dove rilassarsi e riposarsi tra una discesa e l’altra, gustando i sapori locali.

Impianti di risalita del comprensorio sciistico di Bormio in Lombardia

Fonte: iStock

Impianti di risalita sulle piste da sci di Bormio

Pista Zeda

Si tratta di una delle piste più affascinanti ed impegnative del comprensorio sciistico di Bormio. La lunghezza di Pista Zeda supera i tre chilometri di lunghezza e, partendo da Bormio 2000, scendo fino ad un’altitudine di 1400 metri, per un percorso sciistico che alterna tratti più rapidi e veloci a sezioni considerate più moderate. Un’alternarsi che trasforma la discesa su questa pista molto apprezzata e dinamica.

Attività extra su Pista Zeda

Pista Zeda, grazie alle sue caratteristiche, attira molti amanti dello sci e della neve, ma non solo. Infatti qui è possibile godere di condizioni di neve ottimali, anche perché esposta al sole. Inoltre, oltre allo sci alpino, è possibile affrontare il percorso in snowboard e, tra una discesa e l’altra, gustare un buon piatto di pizzoccheri o di polenta, ideali per rigenerarsi all’interno dei rifugi. Per chi non ama sciare, ma vuole godersi l’ambiente, si consiglia vivamente di non farsi sfuggire questa località sulle montagne di Bormio.

Pista Pian dei Larici

Questa è, probabilmente, l’ultima pista di Bormio dedicata ad un pubblico di sciatori di livello intermedio, che desiderano passare una giornata sulla neve non troppo impegnativa, ma sicuramente soddisfacente dal punto di vista sportivo. Questa pista scende lungo un paesaggio davvero affascinante, che regalano agli sciatori un’atmosfera molto suggestiva.

Attività extra su Pista Pian dei Larici

La ciaspolata è una delle esperienze più praticate a Pian dei Larici e, proprio per questo, non è difficile trovare amanti e praticanti di questa disciplina intenti a vivere una giornata immersi nella neve e nella natura. Anche gli amanti dello snowboard apprezzano questa discesa, grazie alla presenza di curve ampie, ideali per questo sport invernale sempre più praticato.

Pista Bimbi al Sole

Come già accennato in precedenza, Bormio è una località ideale per grandi e bambini che vogliono passare una giornata sulla neve ed in compagnia. Le famiglie, infatti, possono trovare in questo comprensorio alcune piste perfette per bambini o piccoli sciatori alle prime armi. Fra queste proprio Pista Bimbi al Sole. Qui i più piccolo possono esercitarsi sugli sci senza affrontare difficoltà eccessive, su un percorso breve ed una pendenza molto dolce, in un ambiente rilassante e protetto.

Attività extra su Pista Bimbi del Sole

I genitori che accompagnano i bimbi a vivere questa esperienza sulla neve, possono approfittare della vicinanza a scuole di sci specializzate, dove prendere lezioni private o partecipare a corsi di gruppo, con l’obiettivo di imparare e migliorare le proprie abilità e magari un giorno divertirsi sulle piste più impegnative. Inoltre, i bambini possono partecipare anche a diverse attività ludiche nei rifugi vicini, come giochi sulla neve o piccole escursioni: l’occasione unica per passare una giornata sulla neve assolutamente memorabile.

Bambini che si allenano a sciare alla scuola di sci presente alle piste da sci di Bormio in Lombardia

Fonte: iStock

Scuola di sci per bambini sulle piste di Bormio

Le piste di Bormio, grazie alla cornice naturale in cui sono inserite, possono essere considerate fra le migliori stazioni sciistiche della Lombardia, per una vacanza sulla neve assolutamente imperdibile e a portata di tutti.

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Dove sciare in Emilia-Romagna, i posti migliori

L’Emilia Romagna non è solo terra di cultura, arte e gastronomia, ma è anche una destinazione ideale per gli appassionati di sport invernali. Sebbene la regione sia rinomata per le sue città d’arte e la tradizione culinaria, le montagne dell’Appennino offrono paesaggi mozzafiato, perfetti per chi cerca una pausa sulla neve. Con diverse stazioni sciistiche distribuite lungo il crinale montuoso, l’Emilia Romagna rappresenta un’opportunità unica per gli amanti della neve e degli sport invernali.

Le località sciistiche della regione, che spaziano da impianti più piccoli e tranquilli a stazioni attrezzate e moderne, sono in grado di soddisfare le esigenze di sciatori esperti, principianti e famiglie in cerca di divertimento sulla neve. Non solo piste da sci e snowboard, ma anche snowpark, piste per ciaspole e tante attività ricreative.

In questa guida, verranno esplorate le località sciistiche più note dell’Emilia Romagna, offrendo informazioni pratiche su impianti, orari di apertura, come arrivare, e tariffe. Un’occasione imperdibile per scoprire una delle regioni più versatili d’Italia, dove la montagna incontra il divertimento e la natura.

Cerreto Laghi 

Cerreto Laghi è una delle località sciistiche più rinomate e attrezzate dell’Appennino Tosco-Emiliano, situata a soli 2,5 km dal Passo del Cerreto, punto di congiunzione tra Emilia Romagna, Liguria e Toscana. Questo comprensorio sciistico, immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, è facilmente raggiungibile in auto dalla A15 (uscita Aulla) e dalla SS 63, che collega il passo alla città di Reggio Emilia. La stazione è ben servita anche dai mezzi pubblici, con autobus che collegano le principali città della zona.

La località offre 25 km di piste da sci, distribuite su 10 tracciati di diversa difficoltà, perfette per sciatori esperti, medi e principianti. Tra le piste da discesa, ci sono opzioni per ogni livello: le più facili per i principianti e le più impegnative per chi cerca sfide più tecniche. Per chi pratica sci di fondo, Cerreto Laghi propone ben 3 piste che si estendono per circa 8 km, con tracciati di diversa difficoltà (gialla, azzurra e rossa), tutti battuti e sicuri per l’intera stagione invernale. Il comprensorio sciistico è dotato anche di impianti di innevamento artificiale, che garantiscono un ottimo manto nevoso durante tutto l’inverno.

Per quanto riguarda gli impianti di risalita, Cerreto Laghi dispone di 3 seggiovie, 1 sciovia e un tappeto per i principianti, che rendono agevole l’accesso alle piste per tutti i livelli di sciatore. Il comprensorio si estende su 15 km di piste da discesa e 5 km di tracciati per lo sci di fondo, che permettono di godere al massimo della neve e del panorama circostante. Cerreto Laghi è un’ottima scelta anche per le famiglie, grazie alla sua ampia offerta di attività accessibili a tutti, compreso un palaghiaccio da 2000 posti per chi vuole dedicarsi al pattinaggio su ghiaccio.

L’apertura della stagione sciistica a Cerreto Laghi è prevista per il 4 gennaio 2025 e la chiusura per il 16 marzo 2025, ma le date possono variare in base alle condizioni meteo e alla disponibilità di neve. Gli impianti sono generalmente aperti dalle 9:00 alle 16:30, con orari di apertura più lunghi nei giorni festivi e durante le vacanze.

Per quanto riguarda le tariffe, Cerreto Laghi propone diverse opzioni di skipass, a partire dal giornaliero per adulti (da 14 a 65 anni) che costa € 35 nei giorni festivi e prefestivi, e € 25 nei feriali. Per i senior (over 65 anni), il prezzo del giornaliero è di € 30 festivi e prefestivi e € 23 feriali. I giovani (7-14 anni) possono acquistare un giornaliero a € 25 nei giorni festivi e prefestivi e € 20 nei feriali. Sono previste anche opzioni per pomeriggio e mattina con tariffe ridotte.

Per arrivare a Cerreto Laghi in auto, si può percorrere la SS63 che collega il Passo del Cerreto, ben segnalato e facilmente accessibile, anche se la strada in inverno potrebbe essere parzialmente innevata. È consigliato dotarsi di catene da neve durante i periodi di neve intensa. La zona dispone anche di un ampio parcheggio vicino agli impianti di risalita, con tariffe convenienti per tutta la durata della giornata.

Passo del Lupo (Cimone)

Il comprensorio sciistico del Cimone, di cui Passo del Lupo è uno dei poli principali, è il più grande della regione Emilia-Romagna e offre km di piste da sci adatte a tutti i livelli di esperienza. I visitatori possono scegliere tra piste da discesaper sciatori esperti e principianti, oltre a tracciati dedicati allo sci di fondo e ad altre attività come il snowboard. Passo del Lupo, con la sua moderna funivia e numerosi impianti di risalita, assicura un accesso facile e veloce alle piste, riducendo i tempi di attesa e permettendo di sfruttare al meglio ogni giornata sulla neve.

Passo del Lupo, situato a soli 7 km da Sestola, è uno dei principali punti di accesso al comprensorio sciistico del Cimone, una delle destinazioni invernali più apprezzate dell’Appennino Emiliano. Il passo è facilmente raggiungibile sia in auto, seguendo la strada che da Sestola conduce al Passo del Lupo, sia tramite la navetta che collega Sestola con Pian del Falco.

Il comprensorio offre un’esperienza sciistica di alta qualità e una serie di servizi pensati per il massimo comfort degli sciatori. Non mancano i noleggi, scuole di sci e snowboard, bar e negozi di attrezzatura sportiva per soddisfare ogni necessità. Dal Passo del Lupo parte anche la funivia che conduce direttamente a Pian Cavallaro, un punto centrale del comprensorio, permettendo un facile accesso alle piste e un’esperienza senza interruzioni per gli appassionati di sport invernali.

Passo del Lupo applica diverse tariffe per gli skipass, che variano in base ai giorni festivi o feriali. Durante i giorni festivi, che comprendono sabato, domenica, festività nazionali e le feste natalizie dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, il giornaliero intero costa € 52 per gli adulti e € 44 per i ragazzi (8-14 anni) e senior (65+). Esistono anche opzioni ridotte per coloro che acquistano lo skipass a partire dalle 11:30, con prezzi che partono da € 45 per gli adulti e € 38 per i ragazzi e senior. Inoltre, per chi preferisce sciare solo al mattino (fino alle 13:00) o nel pomeriggio (dalle 12:30), le tariffe sono rispettivamente € 42 e € 40 per gli adulti, e € 36 e € 35 per i ragazzi e senior.

Per chi desidera trascorrere più giorni sulla neve, Passo del Lupo offre anche pacchetti di skipass per 2, 3, 4, 5, 6 e 7 giorni consecutivi. I prezzi per questi pacchetti partono da € 95 per 2 giorni consecutivi e arrivano a € 273 per 7 giorni festivi consecutivi. In generale, gli skipass feriali, che si applicano dal lunedì al venerdì (salvo festività), sono più economici. Ad esempio, un giornaliero feriale per gli adulti costa € 37, mentre per ragazzi e senior il costo è di € 33. Per chi opta per la riduzione dalle 11:30, i prezzi scendono a € 32 per gli adulti e € 29 per i ragazzi e senior.

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Il presepe vivente di Tricase: l’emozione della Natività in una location suggestiva

Ci sono presepi viventi che, più di altri, restano impressi nella memoria di chi li visita. Tra questi c’è sicuramente quello allestito a Tricase, considerato uno dei più belli di tutto il Salento grazie alla cura con la quale viene realizzato e alla location suggestiva in cui viene organizzato. La particolarità di questo presepe, arrivato alla 43ma edizione, è che coinvolge circa 200 persone intente a raccontare la Natività contestualizzata nell’ambiente tipico salentino attraverso i mestieri e le rievocazioni in costume in un mix perfetto di arte, religione e folklore locale.

Storia del presepe vivente di Tricase

Quando nasce l’idea del presepe vivente di Tricase? Per scoprirlo dobbiamo tornare indietro al 1976, quando Andrea Rizzo, Tricasino di Caprarica, decise di aprire le porte della sua casa, chiamata Villa delle Gomene, situata in cima a Monte Orco, per condividere la sua passione religiosa con il resto della comunità attraverso la rappresentazione della Natività con un presepe vivente allestito nel giardino.

Grazie alla collaborazione con amici e conoscenti, Andrea Rizzo riuscì a realizzare il suo sogno che oggi compie ben 43 anni e viene considerato uno degli eventi più attesi della zona durante il periodo di Natale.

Date e orari del presepe vivente di Tricase

Il presepe vivente di Tricase, tra quelli più suggestivi di tutta Italia, apre le porte ai visitatori il 25, 26, 28, 29 dicembre 2024 e il 1, 4, 5, 6 gennaio 2025 dalle 17:00 alle 20:30.

L’ingresso è gratuito per un percorso lungo 2 chilometri per quattro ettari in totale di superficie, dove migliaia di lampadine luccicanti contribuiscono a creare l’atmosfera perfetta illuminando il sentiero e le centinaia e centinaia di comparse. Queste, ricordiamo, non sono attori professionisti, ma abitanti della città che si prestano alla tradizione per interpretare i diversi personaggi della Natività e gli antichi mestieri come il vasaio, il fabbro o il calzolaio.

Presepe vivente Tricase Salento

Fonte: Ufficio Stampa

Vista dall’alto del presepe vivente di Tricase

Dove si trova e come raggiungere il presepe vivente di Tricase

La rappresentazione della Natività viene organizzata presso la collinetta di Monte Orco in agro di Tricase, cittadina del Salento, in provincia di Lecce, situata a 15 chilometri da Santa Maria di Leuca. Chi viaggia in auto può arrivare a destinazione prendendo la superstrada Lecce-Maglie-S.Maria di Leuca. Potete lasciare la vostra vettura nei parcheggi vicini al presepe e proseguire a piedi.

Programma del presepe vivente di Tricase

Una volta varcato il portale che indica ‘Città di Betlemme‘, vi ritroverete immersi negli scenari tipici della Natività, ma non solo. Il presepe vivente di Tricase rappresenta anche un’occasione unica, per gli abitanti della cittadina, per preservare e valorizzare le tradizioni locali attraverso la messa in scena degli antichi mestieri. Dal pelacane (conciatore di pelli, mestiere legato alla maestosa Quercia Vallonea di Tricase) al funaro (il costruttore delle funi di lavoro), fino al tessitore, allo scalpellino e al cartapestaio, per citarne alcuni.

Tutte le scene sono curate in ogni dettaglio non solo nei costumi, ma anche nella ricostruzione di strumenti quali mulini, frantoi e macchine artigianali. E, nel mentre che scoprite queste figure antiche, potrete completare la vostra esperienza degustando le specialità locali come le pittule e il vino. Infine, il giorno della Befana, in occasione della serata conclusiva, si svolgerà la tradizionale sfilata dei personaggi in costume d’epoca con partenza dall’atrio del Castello Principesco di Tricase in Piazza Pisanelli fino alla grotta del presepe con i Re Magi.

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L’UNESCO ha aggiunto nuove tradizioni alla lista del Patrimonio Culturale Immateriale

Viaggiare non significa solamente saltare da un’attrazione all’altra, visitare musei o fotografare monumenti storici. Per scoprire un luogo nella sua interezza bisogna immergersi anche nella sua cultura provando esperienze autentiche che ci aiutino a comprendere la storia e le tradizioni della meta che abbiamo scelto. Se trovarle non è sempre impresa facile, possiamo affidarci all’UNESCO che, ogni anno, pubblica una lista con le tradizioni da preservare perché considerate un Patrimonio Culturale Immateriale.

I diversi membri dell’organizzazione che compongono l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) si incontrano per discutere e concordare nuovi elementi da aggiungere alla loro lista. Questi possono essere canzoni, danze, rituali, abiti, festival, celebrazioni, cerimonie, piatti tipici, artigianato, opere d’arte e molto altro ancora provenienti da tutto il mondo. Quali sono le novità di quest’anno? Scopriamole insieme!

Le tradizioni europee aggiunte alla lista UNESCO

Tutta una serie di prodotti e tradizioni provenienti dall’Europa sono entrati nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale da proteggere secondo l’UNESCO, come la maestria dei restauratori di tetti in zinco parigini. Si tratta di una lavorazione particolare e complessa: chi la esegue deve possedere le conoscenze e le abilità necessarie per restaurare i tetti degli edifici in stile Haussmann costruiti a Parigi nel XIX secolo. Con quasi l’80% dei tetti di Parigi rivestiti di zinco, questa lavorazione modella l’identità unica del paesaggio urbano e viene trasmessa attraverso un programma di apprendistato, in cui gli apprendisti alternano teoria, lezioni pratiche ed esperienza pratica sui cantieri.

Dall’Ucraina, invece, si è deciso di preservare l’antica tradizione delle Pysanka, ossia l’arte della decorazione delle uova: i motivi e simboli tipici vengono applicati all’uovo utilizzando la cera, successivamente immerso nella tintura, coprendo tutto tranne le aree cerate. Il processo viene ripetuto per ottenere il motivo e i colori desiderati che rappresentano i desideri e i messaggi personali di chi li realizza. Si tratta di un riconoscimento importante considerando il coinvolgimento del Paese nella guerra contro la Russia e il rischio che tradizioni come questa vengano perdute.

Come piatto tradizionale è stato inserito il mulgi puder tipico dell’Estonia, a base di patate e orzo, consumato quotidianamente nella regione di Mulgimaa, mentre l’Italia e la Spagna compaiono insieme nella tradizione legata al suono manuale delle campane. Le campane vengono suonate come strumenti musicali, singolarmente o in gruppo, con stili e tecniche locali distinti e mostrano le capacità e le conoscenze dei singoli campanari.

Pysanka Patrimonio Immateriale Unesco

Fonte: iStock

La tradizione delle Pysanka ucraine

Le tradizioni provenienti dal resto del mondo

Nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO sono state inserite anche due tradizioni la cui pratica è in declino e che rischia di essere abbandonata. Queste sono la Reog Ponorogo Performing Art, una danza teatrale indonesiana secolare, e il rituale del Wosana del Botswana.

Tra le altre tradizioni citiamo le conoscenze e le abilità tradizionali legate alla produzione di sake con il fungo koji in Giappone: il sake è una bevanda alcolica a base di cereali e acqua, profondamente radicata nella cultura giapponese. Gli artigiani utilizzano il koji, una muffa, per convertire l’amido degli ingredienti in zucchero, supervisionando il processo per assicurarsi che la muffa cresca in condizioni ottimali, regolando temperatura e umidità secondo necessità. Considerato un dono sacro delle divinità, il sake è indispensabile in festival, matrimoni, riti di passaggio e altre occasioni socio-culturali.

Tra le tradizioni inserite nella lista compaiono anche il formaggio Minas del Brasile, ottenuto attraverso un processo di produzione artigianale che coinvolge conoscenze e tecniche sviluppate da piccoli produttori rurali a Minas Gerais, il Qiang New Year Festival della Cina e le pratiche ed espressioni culturali legate al Krama, un tessuto tradizionale intrecciato tipico della Cambogia. Se siete curiosi di scoprire tutte le 66 novità introdotte dall’UNESCO, trovate la lista completa sul sito ufficiale dell’organizzazione.

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Viaggiare sui tram storici di quasi 100 anni fa: succede a Napoli

Sono molte le città europee che utilizzano i tram storici, uno dei mezzi di trasporto più iconici, sia per offrire un’esperienza particolare ai visitatori che per ridurre le emissioni inquinanti e provare a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Basti pensare ai famosi tram gialli di Lisbona, non solo un’attrazione turistica, ma un mezzo di trasporto importante per residenti e pendolari perché in grado di collegare i quartieri distribuiti sulle diverse colline della città, arrivando in punti inaccessibili ai classici bus. O ancora, tra i tram europei più famosi ci sono quelli di Budapest, Praga o Milano, dove circolano circa 150 tram modello 1928, costruiti tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta e che oggi collegano soprattutto i quartieri centrali della città.

Ad aggiungersi alla lista di queste città ora c’è anche Napoli, dove a partire dal 9 dicembre potrete viaggiare su un tram storico di quasi 100 anni. La nuova linea 422, restaurata e messa in sicurezza, collegherà San Giovanni a Teduccio con Piazza Nazionale, offrendo un modo unico per scoprire la città, tra storia e modernità. Ecco le caratteristiche dei tram storici, i percorsi e dove prenderli.

La nuova linea 422

I tram storici della nuova linea 422 vi permetteranno di esplorare la città di Napoli in modo diverso e sostenibile. Le iconiche vetture CT139 K, risalenti al 1935, sono state attentamente restaurate e collaudate da ANSFISA, l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, tenendo in considerazione standard di sicurezza moderni. L’obiettivo è quello di riportare in auge uno dei patrimoni culturali della città, inattivo da anni, mantenendo intatto il sapore retrò di un tempo che varia solo nei colori rispetto ai modelli originali. Questi, infatti, erano inizialmente dipinti da una linea verde, successivamente arancione, mentre oggi si contraddistinguono per una combinazione di bianco, blu e giallo.

La nuova linea 422 è stata progettata per ottimizzare il servizio sulle tratte condivise con le linee 421 e 412 e migliorare l’efficienza dei trasporti nella zona. In particolare, questi tram rappresentano un passo importante verso un modo di spostarsi in città sostenibile perché funzionanti mediante energia elettrica.

Gli orari e le fermate del tram storico

I tram 422 sono in servizio dal 9 dicembre 2024 sulla nuova linea che collega il deposito di San Giovanni a Teduccio a Piazza Nazionale, nel centro storico della città. Questi saranno operativi tutti i giorni con orario dalle 6:00 alle 22:00 e con una frequenza di 20 minuti per far sì che possano essere utilizzati non solo dai turisti, ma quotidianamente da ogni cittadino per spostarsi in queste zone di Napoli. A causa della loro unidirezionalità, i tram non possono arrivare ai due capolinea provvisori di Piazza Municipio e di Poggioreale, perché hanno bisogno della cosiddetta “racchetta”, ossia l’anello di binari necessario per eseguire l’inversione di marcia.

Se visitate la città durante il periodo di Natale o a Capodanno, tra una pizza e una passeggiata nella storica via dei presepi, San Gregorio Armeno, provate questa nuova esperienza che vi permetterà di osservare la quotidianità di Napoli dal finestrino e raggiungere le zone collegate in modo semplice e sostenibile, dal polo Universitario di San Giovanni al parcheggio Brin e la Stazione Centrale.

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Batu Caves, uno spettacolo della natura: cosa vedere e info utili

Sono tanti i motivi per visitare la Malesia, meta esotica tanto cara ai turisti di tutto il mondo, come la possibilità di rimanere incantati di fronte alle foreste rigogliose o ancora dall’architettura e dallo stile delle città, talvolta stravaganti. Ma la verità è che proprio qui si trova uno spettacolo della natura: le Batu Caves, precisamente ci troviamo vicino a Kuala Lumpur, Capitale della Malesia. Le Grotte di Batu sono una meta di pellegrinaggio, una cavità carsica un tempo usata come rifugio dal popolo indigeno. Oggi, questo complesso chiama a sé migliaia di turisti da tutto il mondo. Te lo raccontiamo.

Cosa sono le Batu Caves

Batu Caves: cosa vedere

Fonte: iStock

L’interno della grotta: le Batu Caves sono uno spettacolo naturale

Le Batu Caves, o Grotte di Batu, si trovano vicino Kuala Lumpur in Malesia: prendono il nome dal fiume Sungai Batu, che scorre proprio oltre la collina calcarea. Tra i santuari indù nel mondo, questo è probabilmente uno dei più importanti e popolari, e infatti all’ingresso è impossibile non rimanere impressionati dalla statua, alta 42,7 metri, del Dio Indù della Guerra, ovvero Lord Murugan. Sono stati alcuni coloni cinesi a “scoprire” la grotta (il cui calcare potrebbe avere 400 milioni di anni). Dal 1878 ad oggi, le Batu Caves sono diventate sempre più famose, fino a diventare luogo di culto dal 1890.

Quanti scalini hanno le Batu Caves

Bisogna essere un po’ allenati per visitare le Grotte di Batu: avvertiamo i curiosi viaggiatori che li attendono ben 272 gradini di cemento prima di arrivare in cima, quindi per raggiungere la grotta. Una scalinata “arcobaleno”: ogni gradino è stato dipinto con tonalità sgargianti. Un risultato di certo suggestivo: la scalinata è stata costruita in legno nel 1920, e poi è stata sostituita dai gradini in cemento che sono stati successivamente colorati. Non ci sono ascensori per salire in alto.

Come arrivare alle Batu Caves: consigli per visitarle

Batu Caves, la Statua del Dio della Guerra

Fonte: iStock

La Statua del Dio della Guerra, alta quasi 43 metri

In lontananza, riconosceremo subito le Batu Caves, per i caratteristici scalini colorati e – ovviamente – per l’imponente statua del Dio della Guerra. Ma come si arriva al complesso? Il nostro consiglio è di raggiungerle presto, al mattino, perché rientra tra le attrazioni più popolari al mondo, quindi l’affluenza non è poca. I templi sono anche luogo di pellegrinaggio.

Come vestirsi per visitare le Batu Caves? Bisogna rispettare un codice di abbigliamento, quindi suggeriamo di indossare le scarpe da ginnastica, t-shirt a maniche lunghe e jeans. Nel tempio si entra rigorosamente senza scarpe. Arrivare sul posto non è difficile, dal momento in cui ci troviamo a 15 km dalla Capitale: è possibile prendere un taxi, i cui costi non sono esosi, oppure propendere per i mezzi pubblici, come la linea di bus che si ferma accanto alle grotte (Batu Caves KTM Komuter Station). Le grotte sono aperte tutti i giorni, dalle ore 7 alle 21: gli orari possono essere soggetti a variazioni.

Cosa vedere alle Batu Caves

Un luogo certamente suggestivo, dove c’è molto da vedere. Sono tre le grotte principali del complesso (insieme ad altre tre, ma più piccole): la maggiore è la Cathedral Cave o Temple Cave, ovvero Grotta del Tempio, e sono presenti dei santuari ornati indù. Il soffitto è altissimo e la sensazione è di trovarsi in un posto sacro, disconnesso dal mondo, in cui apprezzare la bellezza, la natura e la spiritualità.

Sul sito, poi, si può scoprire la fauna del luogo: ragni, pipistrelli, persino macachi, che sono molto diffusi. Lungo il percorso ci si può fermare lungo le altre grotte, come la Art Gallery Cave, in cui sono presenti delle pitture e sculture induiste. O ancora la Dark Cave, che supera i 2 km di lunghezza (è previsto un biglietto di ingresso). Imperdibile la terrazza vicina alla Dark Cave: lo skyline di Kuala Lumpur è affascinante.

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Vacanze sulla neve: dove andare a sciare in Veneto

Cortina, la perla delle Dolomiti, ma non solo. Per chi desidera trascorrere qualche giorno sulla neve, divertendosi sugli sci o sullo snowboard, il Veneto offre molte opportunità adatte a sportivi di ogni età e livello. Dalle Tofane alla Marmolada, dalle tappe venete del giro della Grande Guerra all’Altopiano di Asiago, la regione si dimostra una destinazione con diverse possibilità di scelta. Alcune località poi sono facilmente raggiungibili anche da Venezia, permettendoti di unire una visita culturare all’esperienza sulla neve. Cominciamo questo viaggio tra i principali comprensori sciistici del Veneto dalla provincia di Belluno, dove spiccano le Dolomiti orientali con le località accessibili con l’abbonamento Dolomiti Superski: si tratta di Cortina, la ski area Civetta, Arabba Marmolada e Falcade.

Le migliori località sulle Dolomiti

Cortina d’Ampezzo

Il legame di Cortina con lo sci dura da oltre un secolo, da ben prima dei Giochi Olimpici del 1956. Una località che ha fatto la storia dello sci italiano e che oggi dispone di ben tre comprensori: Tofane, Faloria – Cristallo e Lagazuoi – 5 Torri. L’avvio dei lavori per i prossimi giochi del 2026, anche se criticati dal CIO e fortemente contestati da residenti e associazioni per via dei costi in continuo rialzo e dell’impatto – considerato devastante – sull’ambiente circostante, promette di rendere più moderni gli impianti della zona, da anni non più all’altezza delle stazioni sciistiche vicine.

Cortina d'Ampezzo

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La perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo

Il nome di Cortina è probabilmente quello della più prestigiosa località sciistica italiana, dove ogni anno fa tappa la Coppa del Mondo e si sfidano i migliori atleti del circuito. Località di montagna modaiola per accellenza, Cortina si trova nella Valle d’Ampezzo, circondata dalle cime dolomitiche. Con un unico skipass potrai sciare sulle piste del comprensorio Auronzo – Misurina, San Vito di Cadore e Cortina, per circa 120 km di piste. Inaugurato nel 2021, l’impianto Son de Prades – Cinzopè – Bai de Done unisce il comprensorio delle Tofane e quello di 5 Torri – Falzarego, collegando quindi Cortina al Sellaronda.

Ai 30 impianti di Cortina dedicati allo sci di discesa si aggiungono lo snowpark di Socrepes, con una zona dedicata ai principianti della tavola e una ai più esperti, e i 7 km di anelli ideali per gli amanti dello sci di fondo. Con la Dolomiti NordicSki Card potrai sciare su 1300 km di piste in quello che è il carosello per lo sci di fondo più vasto d’Europa.

  • Apertura degli impianti: 23.11.2024 – 27.04.2025

Arabba

Gli sciatori più instancabili amano Arabba per quelle che sono considerate le piste più belle delle Dolomiti, con discese impegnative e particolarmente tecniche, soprattutto sul versante di Porta Vescovo. Sci ai piedi, da Arabba si può arrivare ai comprensori dell’Alta Badia e della Val di Fassa. La Marmolada fa il resto, rendendo questo una delle aree dedicate allo sci sicuramente più apprezzate, grazie a un’impiantistica moderna e capiente, che rende le risalite veloci e confortevoli.

Anche ad Arabba c’è uno snowpark, a 2000 mt. di altezza, a cui si arriva con la seggiovia Le Pal. Se ami il freeride, potrai farti accompagnare da esperte guide alpine alla scoperta delle migliori discese del territorio. Ad Arabba si disputa la Sellaronda Skimarathon, una gara in coppia di sci d’alpinismo in notturna che si svolge sulle piste del Giro dei 4 passi Dolomiti Superki. Arabba inoltre fa parte del giro Sciistico della Grande Guerra.

Arabba piste sci

Fonte: iStock

Il comprensorio preferito dagli sciatori esperti, Arabba

Arabba si trova nell’alta valle del Cordevole, tra il Gruppo del Sella e la catena del Padon. Un’area con caratteristiche piuttosto particolari che rendono il comprensorio più simile, per disliveli e pendenze, alle Alpi Occidentali. Conta una sessantina di km di piste alle quali si sommano naturalmente quelle dei complensori collegati. Sci ai piedi si possono raggiungere Passo Pordoi e Canazei, Passo Sella Gardena e Cherz – Campolongo. L’altro versante, quello di Porta Vescovo, è il preferito dagli sciatori più esperti e richiede una tecnica davvero curata per cavarsela sui 22 km di piste. Da qui si collegano Passo Pordon e il comprensorio di Fedaia – Malga Ciapela. Arabba, poco incline a seguire le mode, non offre la mondanità di Cortina e di altre località più celebri ma è perfetta per chi ama la montagna nella sua essenza, senza fronzoli, e sogna di indossare sci e scarponi da mattina a sera.

Una curiosità che rende Arabba davvero particolare riguarda il suo meteo. Quello di questa località è davvero affidabile. La ragione è che proprio ad Arabba ha sede il Centro Sperimentale Valange e Difesa Idrogeologica, le cui informazioni rilasciate sono le più accurate in assoluto.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025

Malga Ciapela – Marmolada

Indiscutibilmente, la regina della Dolomiti è lei, la Marmolada, la cui cima è la più alta della catena, con il paesino di Malga Ciapela ai suoi piedi. Dalle funivie che partono a valle si arriva fino a Punta Rocca, con una terrazza panoramica sulle vette che lascia senza fiato. Le piste stesse regalano una vista che non ha paragoni. I 12 km della pista La Bellunese che riportano fino al paese sono considerati i più belli dell’intero arco alpino. Per raggiungere il comprensorio di Arabba si deve transitare dal Passo Padon e una volta lì, divertirsi sulle 3 aree del Dolomiti Superski.

La Marmolada offre diversi itinerari fuoripista, ideali per gli snowboarder, sempre guidati da un’esperta guida alpina. Per chi preferisce praticare lo sci di fondo ci sono 7,5 km di piste.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025
piste marmolada

Fonte: iStock

Sciare sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada

Sciare intorno al Monte Civetta

Quello di Civetta è un comprensorio con tre punti di accesso, Selva di Cadore, Zoldo Alto e Alleghe, con circa 80 kilometri di piste. Il simbolo di quest’area è ovviamente il Monte Civetta. Anche da questo comprensorio passa il Giro Sciistico della Grande Guerra: con una guida al fianco potrai percorrere un itinerario particolarmente suggestivo nella natura e nella storia, seppur tragica, che ha visto protagonista questo territorio. Qui troverai anche piste illuminate di notte e gli amanti del fondo avranno a disposizione circa 40 km di piste dedicate, e due snowpark, uno a Zoldo, illuminato e aperto anche di sera, e l’altro ad Alleghe.

  • Apertura impianti: 05.12.2024 – 30.03.2025

L’Altopiano di Asiago e le prealpi vicentine

Lasciamo le Dolomiti per esplorare le prealpi vicentine. Sull’Altopiano di Asiago insistono diversi piccoli comprensori in fase di rilancio dopo anni oggettivamente difficili. Si tratta di località sicuramente meno celebrate rispetto a quelle menzionate in precedenza, ma proprio per questo più tranquille, poco frequentate e a misura di famiglia.

Insieme, i comuni dell’Altopiano dispongono di circa 80 km di piste da discesa e 500 km sono quelle dedicate al fondo. Kaberlaba, ad esempio, a pochi minuti dal centro di Asiago, è una ski area perfetta per gli sciatori principianti, con piste di bassa e media difficoltà. Il comprensiorio più grande dell’aera è quello del Monte Verena 2000, con 22 km di piste per lo sci alpino. Non ci si può spostare sci ai piedi tra i comprensori dell’Altopiano ma è necessario utilizzare l’auto o gli skibus. Si tratta in ogni caso di tragitti davvero brevi, come quelli per raggiungere Gallio o Melette2000. Più distante, a circa 20 km da Asiago, potrai sciare nel comprensorio di Val Formica – Cima Larici, particolarmente attrezzato per bambini e principianti. Se ami la tavola, potrai divertirti al Larici Park.

Com’è facile immaginare, l’area è estremamente apprezzata per lo sci di fondo, protagonista di diverse importanti manifestazione durante l’inverno come la Marciabianca e la Millegrobbe. I 500 km di piste dedicate allo sci nordico sono un richiamo incredibile per gli appassionati di questa disciplina.

  • Apertura impianti: metà dicembre 2024 – metà marzo 2025
forte Lisser Asiago

Fonte: iStock

Sull’Altopiano di Asiago sulle tracce della Prima Guerra Mondiale

I comprensori tra Veneto e Trentino

La Pista degli Innamorati di Falcade è il richiamo principale di questo comprensorio sciistico, collegato con quello di Passo San Pellgrino, in Trentino, per un totale di 50 km di piste. I dodici della Pista degli Innamorati, che scende da Col Margherita fino al paese, fanno parte di un itinerario sci ai piedi che coinvolge Moena, Passo San Pellegrino e Castelir di Bellamonte, dando la possibilità di partire e arrivare per il giro da una di queste località. Se ami lo sci di fondo, apprezzerai particolarmente il Centro Fondo di Falcade, proprio nel centro del paese, dove è possibile sciare anche in notturna ogni martedì e giovedì fino alle 21:00, su 2 km di pista.

  • Apertura degli impianti: 30.11.2024 – 06.04.2025

Sciare vicino a Venezia

Se vuoi combinare un week end di magia tra la laguna di Venezia e la neve, puoi scegliere alcune località a poca distanza dalla città dei Dogi. Il comprensorio più vicino è quello di Alpe del Nevegal, in provincia di Belluno, con 23 chilometri di piste per lo sci e lo snowboard, di cui una, la Coca Bassa, aperta anche dopo il tramonto grazie al potente sistema di illuminazione. L’altra località raggiungibile da Venezia è Zodo Alto, che come abbiamo visto permette l’accesso al comprensorio del Monte Civetta.

Tra le piste di questo comprensorio spicca la famosa nera Foppe, teatro delle gare di Coppa del Mondo femminile di slalom e gigante. La Foppe è aperta anche in notturna, così coma la pista rossa Cristelin, ogni venerdì e sabato di dicembre. Infine, San Vito di Cadore, la ski area ideale per i principianti con 16 km di piste, di cui 4 blu, 4 rosse e una sola nera. Sia lo skipass per San Vito che quello per Zodo fanno parte del circuito del Dolomiti Superski.

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Natale al mare in Italia: le migliori mete da raggiungere

Sappiamo che molti di voi sognano un Natale al caldo, di svegliarsi la mattina e ritrovarsi con i piedi in acqua e un cocktail in mano. Sappiamo anche, però, che per realizzare questo desiderio è necessario volare verso mete lontane e non tutti vogliono o possono prendere un volo di questo tipo durante il periodo delle feste. Ma non amareggiatevi perché, anche se le nostre acque non vantano le temperature perfette per un bagno (questo lo lasciamo, in caso, ai più temerari), molte località italiane sulla costa sono perfette per trascorrere le vacanze natalizie sulla spiaggia.

Quest’anno, poi, sono tanti i programmi ricchi di eventi proposti, dai presepi di sabbia alle passeggiate in riva al mare illuminate con tante decorazioni. Scopriamo insieme dove andare a Natale al mare in Italia per trascorrerlo in modo diverso e, se siete fortunati, con i raggi del sole a riscaldarvi.

Natale al mare a Lignano Sabbiadoro, Friuli-Venezia Giulia

Se non potete raggiungere le migliori destinazioni al mondo dove trascorrere Natale al caldo, potete visitare alcune mete italiane situate sulla costa e divertirvi con i tanti eventi organizzati. A Lignano Sabbiadoro, per esempio, dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete vivere le atmosfere del “Natale d’A…Mare“, la manifestazione ricca di eventi come il Villaggio del Gusto, quello di Babbo Natale e il maestoso Albero di Natale con pista di pattinaggio in Piazza Fontana.

Uno degli eventi più amati del programma è sicuramente il presepe di sabbia, uno dei più popolari d’Italia e visitabile fino al 2 febbraio 2025. Quest’anno è dedicato al tema “Panem nostrum cotidianum”, che celebra il territorio lignanese tra cucina tipica, tradizioni, arte e spiritualità: l’opera si sofferma, infatti, sul lavoro nei campi e sulle festività dei santi legate ai cicli agrari, raccontando i piatti tradizionali che custodiscono sapori antichi e la storia della vita contadina locale. A realizzarlo, utilizzando esclusivamente la sabbia locale e acqua di mare, è un insieme di artisti provenienti da tutto il mondo.

Presepe sabbia Lignano

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro

Eventi natalizi a Tropea, Calabria

Per un bel Natale al mare in Italia, perché non andare in quella che è stata soprannominata la Perla del Tirreno? Stiamo parlando di Tropea, famosa per i suoi vicoli caratteristici, per le piazzette affacciate sul mare e per le spiagge che, non importa in quale stagione le visitiate, lasciano sempre senza fiato. In questo splendido angolo sulla Costa degli Dei, il programma natalizio è ricco di eventi da vivere con uno sguardo sempre rivolto alle sue acque cristalline.

Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete passeggiare tra i mercatini di Natale di Via Regina Margherita, assistere ai tanti concerti dal vivo in Piazza V. Veneto o al presepe vivente, in programma il 5 gennaio.

Natale sulle spiagge dell’Emilia-Romagna

Il Natale in Emilia-Romagna lo potete trascorrere alle terme o partecipando ai tanti eventi organizzati che omaggiano il rapporto tra le varie località romagnole e il mare. Partiamo da Riccione, dove è l’acqua l’elemento centrale dei due mesi di eventi in programma dal 24 novembre al 24 gennaio 2025: dall’Arena H2O, la quale ospiterà tanti concerti, al Viale delle Bolle, che illumina la darsena con grandi sfere luminose, l’Oasi di Babbo Natale, allestita in Piazzetta del Faro lungo la Riccione Shopping Wave, e l’immancabile presepe sull’acqua, allestito a bordo della storica imbarcazione Saviolina.

Rimini, invece, oltre a presentare tanti mercatini natalizi, è illuminata con 90 chilometri di luminarie, da Miramare a Torre Pedrera, passando per i borghi, l’entroterra e il centro storico. Il percorso luminoso prosegue anche sulle dune sopraelevate in spiaggia, dal bagno 1 al bagno 63, per una passeggiata in riva al mare lunga 3 chilometri caratterizzata da oltre 30 panchine illuminate a cura di Piacere Spiaggia Rimini. A Bellaria Igea Marina, invece, trovate il monumentale presepe di sabbia e l’Ascensore di Babbo Natale, dove potete fare un viaggio nel mondo del Natale sbirciando dalle video-finestre e ammirando scenari e ambienti caratteristici.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio, a Misano Adriatico, trovate la pista di pattinaggio aperta tutti i giorni dalle 15:00 alle 19:00 nei giorni feriali, mentre nei festivi e prefestivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 20:00. A Gatteo, invece, in programma sono previsti spettacoli per famiglie con i clown e il presepe artistico animato realizzato dalla famiglia Fantini e ispirato al Presepe Popolare in Romagna (allestito fino al 12 gennaio 2025), oltre che tanti eventi musicali.

Infine, sono molto suggestivi gli eventi organizzati nel borgo marinaro di Cesenatico, come il presepe allestito sulle imbarcazioni della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria e collocato, fino a domenica 12 gennaio 2025, su dieci barche che rappresentano le tipologie tradizionali del mare, con le caratteristiche decorazioni e gli “occhi” di prua. Un altro bel presepe animato viene allestito a Sarsina, oltre che spettacoli di giocoleria e Babbo Natale nei dintorni.

Presepe Cesenatico

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di Cesenatico allestito sulle imbarcazioni

Natale in riva al mare a Bari, Puglia

Il 7 dicembre è cominciato l’evento “Bari, Città del Natale” che, quest’anno, porta nelle spiagge del capoluogo pugliese una gioiosa atmosfera festiva. Le prime giornate dedicate all’inaugurazione hanno visto l’arrivo di diversi Babbi Natale sui SUP (un evento che si ripeterà il 24 e il 25 dicembre) e l’accensione dell’albero, mentre nelle prossime settimane il programma prevede workshop e laboratori creativi chiamati “Arte al Mare”, DJ set, tombolate giganti ed eventi di sensibilizzazione ecologica con pulizia della spiaggia.