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Viaggio nella bellezza: le stazioni ferroviarie più incredibili del mondo

Lo scrittore e viaggiatore Tiziano Terzani scrisse: “Quale altro posto, meglio di una stazione, riflette lo spirito di un paese, lo stato d’animo della gente, i suoi problemi?”. Se ci pensate, è proprio così. La stazione ferroviaria, crocevia di viaggi, un luogo grazie al quale il mondo, a partire dal XIX secolo, è diventato improvvisamente più vicino, rappresenta molto più di una struttura funzionale che ci permette di spostarci da un punto all’altro. Lo sa bene la giuria di Prix Versailles che, proprio negli ultimi giorni, ha annunciato i vincitori del prestigioso premio mondiale di architettura e design dedicato alle stazioni ferroviarie più incredibili del mondo.

Questo è solo uno di tutta una serie di premi architettonici assegnati ogni anno ad aeroporti, musei, campus, ristoranti e non solo. Quello dedicato alle stazioni vuole sottolineare l’importanza di questi luoghi che, quando progettati con cura, creando un dialogo tra arte e architettura, hanno il potere di reinventare il modo in cui viviamo insieme all’interno di una comunità. Sono diversi i requisiti tenuti in considerazione dalla giuria, dall’innovazione tecnologica dell’opera alla sua efficienza ecologica, fino all’impatto culturale che ha sulla comunità che la circonda.

Qui vi raccontiamo le 6 stazioni ferroviarie premiate, di cui una si trova in Italia.

Schafbergbahn, Austria

La Schafbergbahn Station è una delle attrazioni turistiche più famose in Austria perché, in funzione dal 1893, rappresenta una delle ferrovie a cremagliera più ripide d’Europa offrendo un’indimenticabile escursione da St. Wolfgang fino alla cima del monte Schafberg. Essendo molto antica, si è visto necessario ristrutturare la stazione a valle nel 2023, la parte che ha vinto l’ambito premio Prix Versailles.

La struttura è stata pensata per dialogare con il paesaggio all’esterno attraverso un’ampia hall dotata di vetrate sia nelle facciate che nel tetto: chi acquista i biglietti, fa compere o siede nel ristorante può così avere lo sguardo rivolto sul lago e le montagne. Infine, i materiali utilizzati rispecchiano appieno lo stile architettonico austriaco moderno con l’unione tra legno e acciaio, funzionalità e accoglienza.

La stazione di Beijing, Cina

Costruita nel 1959 sotto la supervisione del Premier Zhou Enlai, la stazione ferroviaria Beijing a Pechino rappresenta una gemma architettonica riconosciuta come edificio storico dalla National Key Cultural Relics Protection Unit. La sua grandiosità e i suoi dettagli catturano l’immaginazione sia dei locali che dei visitatori che, qualche anno fa, sono stati conquistati da una ristrutturazione che ha interessato alcune aree interne rendendo la stazione ferroviaria ancora più spettacolare.

Tra i dettagli più amati ci sono i sedili in pelle di un verde vibrante che ricorda gli anni ’50, evocando nostalgia e un senso di tradizione, e gli interni dell’entrata principale, pensati per rafforzare l’efficienza dei viaggi, i servizi offerti e l’esperienza culturale dei visitatori combinando la ricca storia della stazione con la funzionalità contemporanea.

Stazione treni Beijing Cina

Fonte: iStock

Esterno della storica stazione dei treni a Beijing

La stazione Bell, Australia

La Bell Station si trova a Preston, un sobborgo di Melbourne. Il design della stazione rende omaggio al ricco patrimonio di quest’area, intrecciando elementi ispirati ai tetti del dopoguerra con riferimenti all’arte e alla cultura locale. Questo è un dettaglio che può essere ammirato nella facciata della stazione, dove i tetti locali sono stati trasformati in un motivo tridimensionale con incredibili vetrate rosa e viola.

Oltre all’estetica, la stazione di Bell è stata progettata tenendo fermamente conto delle esigenze dei pendolari moderni: dispone di un’ampia sala d’attesa, di piattaforme rialzate con sedute protette dalle intemperie, oltre ad ascensori e scale accessibili.

La stazione di Matabiau, Francia

L’estetica della stazione di Matabiau a Tolosa risale al 1905, quando l’architetto Marius Toudoire annunciò di voler trasformare la stazione di Toulouse Matabiau, da lui progettata, in un vero e proprio palazzo. Da allora sono stati molti gli interventi eseguiti, seppur il lavoro più grande sia stato fatto negli ultimi 3 anni e i cui risultati hanno portato la stazione a ottenere l’ambito riconoscimento di Prix Versailles.

Il team di architetti di SNCF Gares & Connexions e di AREP hanno scrupolosamente studiato gli archivi per ricostruire la storia delle varie fasi costruttive della stazione e riportarla al suo antico splendore combinando conservazione e modernità.

Stazione ferroviaria Tolosa

Fonte: iStock

Facciata esterna della stazione ferroviaria di Tolosa

La stazione della metro Chiaia, Italia

Anche Napoli sotto i riflettori del design mondiale grazie alla nuova stazione della metro Chiaia, progettata dall’architetto napoletano Uberto Siola in collaborazione con l’arista e regista britannico Peter Greenaway. La stazione è stata premiata per il suo design innovativo e per l’uso creativo della luce: il progetto, infatti, è stato concepito come uno spazio onirico dove i viaggiatori, accolti da una statua di Giove in metallo dipinta di azzurro, scenderanno lungo una scalinata bianca che li condurrà a diverse aree decorate con la riproduzione di statue classiche fino alla banchina, dipinta con trecento occhi.

Nuova metro 6 Napoli

Fonte: Regione Campania

Nuova Stazione dell’Arte nella Metro 6 a Napoli

Grand Central Madison, Stati Uniti d’America

Infine, l’ultima stazione premiata da Prix Versailles è quella di New York grazie alla sua innovatività, creatività, riflessione del patrimonio locale ed efficienza ecologica. Situata sotto la Grand Central Station, serve la Long Island Railroad ed è stata aperta ufficialmente nel 2023 dopo anni e anni di lavori. Con i suoi 700.000 metri quadrati, rappresenta il più grande terminal ferroviario passeggeri costruito negli Stati Uniti negli ultimi 60 anni. Al suo interno sono presenti anche diverse opere d’arte pubbliche e tunnel futuristici ben illuminati ed eleganti.

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Egitto, scoperta in un’antica tomba la statua del vero volto di Cleopatra

Cleopatra è una di quelle figure che, con il suo fascino e mistero, è entrata a far parte del nostro immaginario collettivo e della cultura popolare. L’abbiamo vista interpretata dalle migliori attrici, come Elizabeth Taylor, ed è stata raccontata negli anni da artisti e stilisti di ogni livello, basti pensare alla sfilata di Chanel nel 2018 al Metropolitan Museum di New York. Ma qual è il suo vero volto? Forse, grazie al recente lavoro di un’archeologa, l’abbiamo finalmente scoperto.

Sono quasi 20 anni che Kathleen Martinez lavora senza sosta per cercare la tomba della regina d’Egitto che, si presume, si trovi alla fine di un tunnel segreto situato sotto le rovine del tempio egizio di Taposiris Magna. Seppur l’ultima scoperta non riguardi la tomba, rappresenta un avvenimento sensazionale che potrebbe avvicinarci alla sua posizione: durante gli scavi, infatti, è stata rinvenuta la statua di una donna con una corona reale, insieme ad altri preziosi reperti.

Una scoperta sensazionale: la statua e gli altri reperti

La missione archeologica è stata portata avanti dal team dell’Universidad Nacional Pedro Henríquez Ureña, capitanato da Kathleen Martinez, in un antico tempio a ovest della capitale tolemaica, in Egitto. Quello che hanno trovato è una statua di marmo bianco, di cui rimane solo la testa, raffigurante una donna con labbra carnose e capelli intrecciati intorno alla testa. Secondo Martinez, la statua mostrerebbe il vero volto di Cleopatra VII, la sovrana che regnò dal 51 al 30 a.C.

Un’ipotesi, però, non totalmente condivisa da altri esperti, i quali sottolineano le differenze tra i tratti del viso mostrati sulla statua di marmo e le rappresentazioni ampiamente conosciute dell’ex regina. Alcuni di loro, quindi, credono che la statua raffiguri invece un’altra principessa della dinastia tolemaica. Tuttavia, ad alimentare la teoria dell’archeologa ci sono gli altri reperti trovati.

Tra questi ci sono lampade a olio, contenitori di calcare, statue di bronzo e ceramiche rituali, ma soprattutto 337 monete, molte delle quali riportano l’effige della famosa regina, oltre che una statua a mezza figura di un re che indossa il copricapo Nemes dei faraoni e un amuleto a forma di scarabeo con l’iscrizione “La giustizia di Ra è sorta”.

Dov’è stata fatta la scoperta

La statua di quello che potrebbe essere il vero volto di Cleopatra è stata trovata, insieme ad altri reperti, sotto il Tempio di Taposiris Magna, vicino ad Alessandria d’Egitto, sotto il muro sud del suo perimetro esterno. Gli archeologi pensano che questo sia il luogo in cui riposa Cleopatra che, secondo gli esperti, è stata probabilmente sepolta insieme all’amante Marco Antonio. Il Tempio di Taposiris Magna, il cui nome significa “grande tomba di Osiride”, rappresenta un luogo importantissimo nelle ricerche legate alla regina d’Egitto.

Qui, infatti, sempre grazie agli scavi portati avanti dall’archeologa Kathleen Martinez dell’Università di Santo Domingo, è stata trovata una galleria lunga 1.300 metri, situata a 13 metri di profondità. Il tunnel, considerato “un prodigio della tecnica ingegneristica antica”, potrebbe essere il luogo in cui si trova la tomba di Cleopatra, una teoria oggi avvalorata dall’ultima scoperta relativa alla statua.

Cleopatra, l’ultima della dinastia tolemaica a governare l’Egitto, fu incoronata a soli 18 anni e la sua fama è arrivata intatta fino a noi grazie alla sua bellezza e intelligenza, oltre che per la struggente storia d’amore con Marco Antonio. Che si tratti o no del viso della sovrana, non vediamo l’ora di saperne di più per approfondire la sua enigmatica figura storica.

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Dolomiti Idee di Viaggio montagna Viaggi

Vacanze sostenibili in montagna, le mete più green

Ogni anno, l’11 dicembre, si celebra la Giornata Internazionale delle Montagne, un’occasione per riflettere sull’importanza delle montagne, che coprono circa il 25% della superficie terrestre e ospitano oltre il 10% della popolazione mondiale. Le montagne non sono solo luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma sono anche ecosistemi delicati che svolgono un ruolo cruciale per la biodiversità e il benessere dell’intero pianeta.

Il turismo sostenibile nelle località montane è un approccio che pone al centro la tutela dell’ambiente, la conservazione delle risorse naturali e il rispetto delle tradizioni locali. Alcune destinazioni di montagna, come quelle delle Dolomiti, stanno diventando esempi virtuosi di come sia possibile conciliare l’attività turistica con la salvaguardia del territorio. Scopriamo insieme alcune di queste località che promuovono un turismo rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.

Castelrotto e l’Alpe di Siusi

Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar, Tires al Catinaccio e l’Alpe di Siusi formano insieme la regione dolomitica Alpe di Siusi, una delle zone più affascinanti delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Queste località non solo offrono panorami mozzafiato e un’ampia scelta di attività all’aria aperta, ma sono anche impegnate a preservare l’ambiente attraverso una serie di iniziative sostenibili.

Alpe di Siusi

Fonte: iStock

Paesaggio innevato dell’Alpe di Siusi

Il concetto di “vacanza sostenibile” qui è ben radicato: l’obiettivo è garantire che le risorse naturali vengano utilizzate in modo oculato, evitando il sovrasfruttamento del territorio. La gestione sostenibile delle risorse locali, la promozione di infrastrutture ecocompatibili e la protezione della biodiversità sono principi che guidano ogni decisione, dalla costruzione degli impianti di risalita fino alla scelta dei materiali per l’edilizia turistica.

L’Alpe di Siusi, in particolare, ha ricevuto la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), un riconoscimento internazionale che attesta l’impegno della regione verso un turismo ecologico, socio-economicamente equo e culturalmente rispettoso. Una delle caratteristiche distintive della zona è l’uso dei mezzi pubblici e la promozione della mobilità elettrica per ridurre l’impatto ambientale del turismo.

La Val d’Ega

La Val d’Ega, situata ai piedi delle maestose vette dolomitiche, è un altro esempio di destinazione montana che ha abbracciato il concetto di sostenibilità. La regione ha sviluppato un programma di turismo sostenibile che segue i criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), ottenendo anch’essa la certificazione che garantisce un approccio responsabile al turismo.

La Val d’Ega si distingue per il suo impegno nel promuovere una mobilità ecologica: i visitatori sono incoraggiati a lasciare l’auto parcheggiata e a esplorare la valle utilizzando mezzi pubblici, biciclette o percorrendo sentieri a piedi. I trasporti pubblici sono ben sviluppati e collegano le località in modo efficiente, mentre gli impianti di risalita sono alimentati da energia rinnovabile. Inoltre, la gastronomia locale offre piatti tipici preparati con ingredienti provenienti da agricoltura biologica e a km zero.

In Val d’Ega, le attività all’aria aperta sono pensate per minimizzare l’impatto ambientale, come il trekking, il ciclismo e lo sci invernale, dove si promuovono pratiche ecocompatibili. Durante i Green Events, gli ospiti possono partecipare a iniziative che sensibilizzano sulla protezione dell’ambiente, come escursioni guidate o workshop sulla sostenibilità.

Zermatt, in Svizzera

Zermatt, una delle destinazioni più iconiche delle Alpi svizzere, si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità, applicata a tutti e tre i suoi aspetti fondamentali: economico, ecologico e sociale. Una delle iniziative di punta di Zermatt è la rinaturalizzazione dei terreni alpini. Nel 2013, Zermatt ha ricevuto il premio Greening per il suo impegno nella rinaturalizzazione delle superfici montane, un lavoro che rispetta e promuove la delicatezza dell’ecosistema alpino. Il gruppo di lavoro per l’inverdimento delle superfici in quota, attivo dal 1996, è dedicato a implementare interventi ecologici che preservano l’integrità naturale della regione, riducendo al minimo l’impatto delle attività turistiche.

In termini di innovazione tecnologica, Zermatt è all’avanguardia con le sue strutture e impianti. Il Matterhorn Glacier Paradise, il ristorante più alto d’Europa, è certificato MINERGIE-P®, un sigillo di qualità per edifici a basso consumo energetico. Grazie a soluzioni edilizie eco-compatibili, come l’uso di legno prefabbricato, isolatione termica avanzata e impianti fotovoltaici, Zermatt ha dimostrato un notevole impegno nel ridurre l’impatto ambientale. La tecnologia solare integrata nella facciata sud del ristorante ha infatti ottenuto il Premio Solare Svizzero ed Europeo nel 2010, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile nelle costruzioni anche in condizioni estreme.

Lago Stellisee, Zermatt

Fonte: iStock

Il Lago Stellisee a Zermatt

Anche nel trattamento delle risorse idriche, Zermatt ha adottato soluzioni innovative per la gestione dell’acqua. Il complesso processo di trasporto dell’acqua potabile a quasi 4.000 metri di altitudine prevede il recupero e il riutilizzo delle acque reflue attraverso un impianto di trattamento microbiologico, riducendo così al minimo l’impatto sull’ambiente.

Per quanto riguarda la mobilità, il comprensorio di Zermatt Bergbahnen ha sviluppato impianti di risalita all’avanguardia, come la cabinovia di Kumme, la prima in Svizzera a utilizzare il sistema AURO (Autonomous Ropeway Operation), che consente l’operazione automatica e senza operatore, monitorata da un sistema avanzato di sensori e telecamere. Questa tecnologia non solo migliora l’efficienza, ma riduce anche l’impatto umano e aumenta la sicurezza.

Zermatt non si limita a migliorare l’infrastruttura, ma è anche attenta alla salvaguardia della fauna selvatica e alla protezione degli habitat naturali. Con pendii incontaminati che ospitano una fauna ricca e diversificata, Zermatt si impegna a minimizzare i conflitti tra le attività turistiche e la natura.

Bansko, nei Balcani

Bansko, una delle principali località sciistiche della Bulgaria, è diventata un esempio di come il turismo in montagna possa coesistere con la tutela dell’ambiente e il rispetto del patrimonio naturale. Situata ai margini del Pirin National Park, un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Bansko ha investito in iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale delle sue infrastrutture sciistiche.

Secondo un rapporto di monitoraggio condotto da Unesco lo scorso anno, le strutture sciistiche di Bansko non hanno alcun impatto negativo sull’ecosistema del parco. La sostituzione e modernizzazione degli impianti di risalita, infatti, sono state realizzate in modo adeguato, senza compromettere il valore del sito naturale protetto. Il rapporto conferma che le nuove strutture sono state progettate e implementate in armonia con l’ambiente circostante, contribuendo a preservare la bellezza del Pirin National Park.

Bansko, Bulgaria

Fonte: iStock

Il paese montano di Bansko

Grazie a queste iniziative, Bansko offre ai visitatori un’esperienza sciistica che non solo consente di godere delle splendide montagne, ma lo fa nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. I turisti che scelgono Bansko possono essere certi di trascorrere una vacanza all’insegna della natura e del rispetto per l’ambiente, in completa armonia con la Unesco e altre autorità di conservazione internazionale.

Inoltre, l’approccio eco-friendly di Bansko si estende anche ad altre aree, come la gestione delle risorse naturali, la promozione del trasporto sostenibile e la sensibilizzazione dei visitatori verso l’importanza di preservare il fragile equilibrio ecologico delle montagne bulgare.

Tignes, la montagna francese

Tignes, situata nel cuore delle Alpi francesi, è una delle località montane più avanzate nella promozione di un turismo sostenibile. Conosciuta per la sua bellezza naturale e per l’incredibile offerta di attività all’aperto, Tignes non è solo una meta per gli amanti dello sport e della montagna, ma anche un modello di impegno per la salvaguardia dell’ambiente. Questo impegno si riflette nella sua certificazione Green Globe, ottenuta nel 2015, che premia le destinazioni turistiche che contribuiscono attivamente al benessere della società e del pianeta.

Tignes

Fonte: iStock

La zona di montagna di Tignes

La certificazione Green Globe è un programma internazionale che riconosce le aziende e le destinazioni turistiche impegnate nel migliorare l’impatto ambientale e sociale delle loro attività. Per ottenere questa certificazione, le destinazioni devono soddisfare oltre 300 requisiti suddivisi in 40 aree tematiche, che vanno dalla protezione dell’ambiente alla gestione sostenibile del turismo e al supporto delle economie locali. L’obiettivo di Tignes è di garantire che le sue operazioni siano sostenibili in tutti i sensi, rispettando i tre principali pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale.

Tra il 2016 e il 2017, la Société des Téléphériques de la Grande Motte (STGM), che gestisce gli impianti di risalita a Tignes, ha implementato diverse iniziative per rendere il resort più sostenibile. Tra queste, il riciclo dei biglietti per ridurre i rifiuti e un sistema di raccolta differenziata per materiali come ferro, carta e batterie. Inoltre, Tignes ha distribuito posacenere tascabili per evitare l’abbandono di mozziconi di sigaretta, e ha privilegiato l’uso di prodotti ecologici nelle strutture. Il personale è stato sensibilizzato sui temi ambientali, mentre gli impianti sono stati progressivamente aggiornati con tecnologie più ecologiche per ridurre l’uso di combustibili fossili e migliorare l’efficienza energetica.

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 45

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. Alle pagine 40-43 del numero 45, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato alle ultime novità di New York City, una città vista e rivista più e più volte. Ciascuno dei cinque distretti – perché non c’è solo Manhattan, eh – ha delle nuove attrazioni. Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island, sono tutti assolutamente da vedere, ciascuno con il suo perché.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend alla scoperta di alcuni luoghi insoliti d’Italia, dai borghi meno noti agli itinerari famosissimi, ma da fare fuori stagione. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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itinerari culturali Molise vacanza natura vacanze Viaggi

Centri termali del Molise da non perdere

Piccola regione del sud Italia, il Molise è un gioiello ricco di bellezza e di storia, di borghi stupendi, di una natura varia e affascinante e di cultura. Ed è la destinazione adatta anche per chi cerca il luogo giusto in cui staccare dalla quotidianità, riconnettersi con sé stesso e dedicare pillole di benessere al corpo e alla mente.

Le terme in Molise ci sono e sono i luoghi ideali per una pausa lontana da tutto e tutti, con il vantaggio che si può partire e scoprire nuovi posti, immergendosi in una regione che è piena di tesori da scoprire, con la sua varietà territoriale e in cui respirare una vivacità culturale intrigante. Quali sono le location da scegliere per andare alle terme in Molise e regalarsi una vacanza di relax totale.

Sepino, le terme in Molise

È uno dei Borghi più belli d’Italia e si trova in Molise, in provincia di Campobasso: stiamo parlando di Sepino, luogo ammantato di fascino e di cultura, con una storia antica di cui si possono trovare le prime tracce già in epoca Sannica.

È qui che si trovano i resti di terme antiche, vicino all’attuale abitato dove vi sono due siti archeologici all’interno dei quali si possono ammirare i resti di quegli spazi di benessere che esistevano già in tempi remoti. Nel borgo vi è anche il complesso Terme Tre Fontane e l’acqua di questa destinazione si dice essere un toccasana per la cura dei calcoli renali. Lo stabilimento, che aveva aperto i battenti nel 1990, attualmente è chiuso. Ma nel territorio del Molise si trovano comunque tantissimi centri in cui ritagliarsi preziosi momenti di benessere.

Castelpetroso, Fonte del Benessere Resort

Il piccolo paese di Castelpetroso è nato all’incirca in epoca normanna e porta i segni di un passato interessante e antico, come il suo centro con il suggestivo borgo medievale. Qui si trova Fonte del Benessere Resort, una struttura che accoglie per una fuga dedicata alle coccole per il corpo e la mente: al suo interno, infatti, si trova il Centro Mességué con i suoi idropercorsi, piscine, saune, thermarium, aree relax e molto altro. Per quello che riguarda l’acqua, ad esempio, ci si immerge in piscine con la temperatura dell’acqua che varia dai 30 ai 32 gradi, per godere di un relax che si struttura in getti, fontane e botti idromassaggio, percorso kneipp e flebologico. Poi vi sono una sauna finlandese, con una parete realizzata con sale dell’Hymalaia, bagno turco e biosauna aromatica, per concludere con ice-zone, idro-cromo e il percorso freddo. Non mancano zone relax, trattamenti, solarium esterno e area fitness.

Per sperimentare queste coccole vi sono diverse opzioni come la possibilità di regalarsi un’esperienza notturna in spa, con la Wellness Night a un costo di 40 euro a persona, dalle 20,30 alle 24 (da verificare quando vengono organizzate), oppure la Mid Day Spa: mezza giornata con accesso a piscina interna ed esterna (collegate con porte scorrevoli), idropercorso Kneipp flebologico, nuoto controcorrente, giochi d’acqua, thermarium aree relax, solarium esterno con vasca idrozen.

Anche questo pacchetto ha un costo di 40 euro a persona dal lunedì al venerdì (esclusi ponti, festività e alta stagione), dalle 8,30 alle 14 e dalle 14 alle 20. Nel fine settimana, nei festivi e in alta stagione l’ingresso ha un costo di 55 euro dalle 8,30 alle 14.

Arrivare qui è davvero semplice dal momento che dista solamente 15 chilometri da Isernia, che si raggiunge molto velocemente in automobile, ma anche in autobus.

Bagnoli del Trigno, Domus Hotel Bagnoli

Restiamo in provincia di Isernia, in questa piccola regione d’Italia, e raggiungiamo Bagnoli del Trigno, un borgo la cui nascita è legata ad alcune leggende, tra cui quella che sia stata fondata vicino a una sorgente termale, oppure la storia secondo la quale un cavaliere si bagnasse proprio nel punto in cui le acque del fiume sono più ricche di minerali. La terza, infine, dice che il borgo sia stato edificato durante le invasioni barbariche.

Una cosa è certa questo è un luogo di grande bellezza con edifici religiosi e civili da ammirare e nei quali si riflette una storia antica. Ed è in qui che troviamo Domus Hotel Bagnoli, poco distante dal borgo abitato, è una struttura in cui il relax è di casa: il suo centro benessere si sviluppa su 500 metri quadrati e ci si può far coccolare con tanti trattamenti differenti.

Nel sito della struttura vengono elencati: biosolarium, infrathermoterapia, phytothermoterapia, hydrozonoterapia, bagno thermale, haloterapia, vasca phisiothermale, percorso idrotermale, docce emozionali con aromaterapia e cromoterapia, applicazioni di fanghi e limo, massoterapia e massaggio in acqua.

Il percorso total relax, comprensivo di massaggio, ha un costo che varia dai 39 euro (in settimana) ai 49 euro (nel weekend, nei festivi e nei giorni prefestivi), mentre il Day spa, con pranzo o cena presso il ristorante, varia dai 48 dal lunedì al venerdì, ai 53 euro per sabato, domenica, festivi e prefestivi.

Queste sono alcune delle bellissime location che si possono raggiungere in Molise per una fuga all’insegna del relax e immersi in una regione che offre esperienze diverse e per tutti i gusti: immersi nella natura, oppure nella cultura, alla scoperta di un passato affascinante.

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Natale 2024 sulla neve, idee per le tue vacanze

Il Natale sulle montagne, tra la neve e la magia delle festività, è un’esperienza che sa di fiaba. È il profumo di legna che arde nei caminetti, il silenzio ovattato dei boschi coperti di neve fresca, il calore di una tazza di vin brulé al termine di una passeggiata sotto il cielo stellato. È la bellezza incontaminata della natura che si fonde con le luci scintillanti dei mercatini di Natale, dove l’atmosfera è così intima e accogliente da sembrare sospesa nel tempo. Le montagne d’Italia, dai rilievi alpini alle dolci colline innevate, si rivelano la cornice perfetta per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana, un luogo dove riscoprire il piacere di vivere con calma e di concedersi momenti di puro relax.

In questo periodo dell’anno, le località montane si trasformano in veri e propri paesaggi da cartolina, pronti a regalare esperienze indimenticabili. Chi ama la neve, lo sport e la natura troverà nel Natale in montagna una meta ideale, dove le giornate si dividono tra discese sugli sci, escursioni con le ciaspole, passeggiate tra i mercatini e momenti di dolce far niente davanti a un paesaggio innevato. Ma la montagna in inverno è anche una continua scoperta, un invito a vivere in sintonia con l’ambiente e a gustare i piccoli piaceri della vita, come un pranzo tipico in un rifugio alpino, un giro in carrozza attraverso i boschi o una lettura accanto al fuoco.

Ogni angolo delle Alpi e degli Appennini si anima di luci, suoni e tradizioni. I mercatini di Natale, che invadono piazze e piccoli borghi, sono un richiamo irresistibile per tutti coloro che desiderano immergersi in un’atmosfera natalizia autentica e suggestiva. Qui, tra bancarelle di legno addobbate con amore, si possono scoprire le prelibatezze del territorio, i prodotti artigianali fatti a mano, e le decorazioni natalizie più originali. Ogni mercatino è un’occasione per regalarsi un momento di piacere: assaporare dolci tipici, acquistare piccoli souvenir che raccontano la tradizione locale, e lasciarsi avvolgere dai canti di Natale e dalle luci che trasformano i centri storici in scenari incantati.

Ma il Natale in montagna è anche un invito a riscoprire lo sport nella sua forma più autentica. Le località sciistiche, meno affollate rispetto ai grandi comprensori, offrono il fascino di piste panoramiche che si snodano tra le vette e i boschi, perfette per scivolare sulla neve fresca in totale tranquillità. Che si tratti di una discesa sulle piste da sci, di una sessione di pattinaggio su ghiaccio, o di una passeggiata con le ciaspole tra gli alberi innevati, ogni attività è un’occasione per rimanere a stretto contatto con la natura e con la bellezza che ci circonda.

Dalle Dolomiti alle Alpi piemontesi, ogni regione offre qualcosa di unico per chi cerca una vacanza natalizia tra neve, tradizioni e benessere. Il soggiorno in una delle tante strutture ricettive in montagna, dalle accoglienti baite ai raffinati alberghi a cinque stelle, diventa un’opportunità per staccare la spina, rigenerarsi e approfittare delle mille attività che queste località offrono, dal benessere alle escursioni, dalle esperienze gastronomiche alle avventure sulla neve. Ma soprattutto, queste località sono luoghi dove il Natale si celebra nel modo più autentico, senza fretta, in armonia con il paesaggio che cambia, con il calore delle tradizioni locali, con la bellezza di una natura che in inverno appare ancora più incontaminata.

In questo articolo, vi porteremo a scoprire alcune delle destinazioni più suggestive per un Natale sulla neve, dove la natura e le tradizioni si incontrano per dar vita a un’esperienza indimenticabile.

Natale sul Renon, per chi è in cerca di tante attività da fare

Il Natale sul Renon è un’esperienza che incanta grandi e piccini, grazie alla bellezza dei paesaggi innevati e all’atmosfera festosa che avvolge l’intero altipiano, un vero e proprio angolo di paradiso situato a pochi chilometri da Bolzano. Il Renon, infatti, è un altopiano che si estende tra le montagne delle Dolomiti e la valle dell’Adige, facilmente raggiungibile con una breve funivia che in soli 12 minuti collega il capoluogo altoatesino alla stazione di Soprabolzano, nel cuore dell’altopiano. Qui, tra villaggi pittoreschi come Collalbo e Costalovara, la natura incontaminata e la tradizione si uniscono, creando il palcoscenico perfetto per vivere un Natale da fiaba. Il Trenatale, il mercatino natalizio che da oltre vent’anni anima il Renon, è pronto a regalare emozioni con i suoi quattro mercatini distribuiti tra Soprabolzano, Collalbo e altre località.

Dal 29 novembre al 5 gennaio (ogni fine settimana, venerdì pomeriggio, sabato e domenica dalle 10 alle 18), il Trenatale accoglie i visitatori con una magica atmosfera fatta di luci scintillanti, profumi avvolgenti e un programma ricco di attività per tutta la famiglia. Ogni bancarella riprende la forma dei vagoni storici del trenino del Renon, creando uno scenario fiabesco, come un set cinematografico d’altri tempi.

Per raggiungere il mercatino basta una breve funivia da Bolzano, che in soli 12 minuti porta alla stazione di Soprabolzano, dove i tradizionali stand in legno accolgono i visitatori con dolci, vin brulé e una selezione di prodotti artigianali locali. Tra i prodotti in vendita, si trovano il tradizionale zelten (dolce tipico natalizio a base di frutta secca), miele, confetture e oggetti realizzati dagli artigiani del Renon, come presepi di legno, angioletti, pantofole di feltro, fiori di carta e molti altri manufatti realizzati con passione e maestria.

Oltre ai mercatini, il Renon offre tantissime attività sulla neve, perfette per chi cerca una vacanza rilassante ma anche per chi ama lo sport invernale. Il Corno del Renon, con le sue piste da sci che si estendono dai 1.530 ai 2.260 metri di altitudine, è il paradiso per gli amanti degli sport sulla neve. Le piste panoramiche, facilmente raggiungibili con la cabinovia, offrono una vista spettacolare sulle Dolomiti, dal Gruppo del Sella allo Sciliar.

Gli appassionati di sci possono approfittare di 15 km di piste, un snowpark per i freestyler, una divertente area snowkite, oltre a una scuola di sci per bambini e adulti. Per gli amanti del fondo, c’è anche una bellissima pista panoramica. Se invece preferite il trekking sulla neve, non perdete la Cieloronda, il primo sentiero invernale certificato d’Italia che regala viste mozzafiato sulle montagne circostanti.

Per chi cerca qualcosa di diverso, ci sono attività come lo slittino (con una pista lunga 2,5 km!), il pattinaggio sul ghiaccio (sia sull’Anello di Ghiaccio del Renon che al lago ghiacciato di Costalovara), e le passeggiate notturne con le lanterne nei boschi, che trasformano ogni escursione in un’esperienza magica.

Oltre al mercatino principale a Soprabolzano, il Trenatale è un evento “diffuso” che tocca altre località dell’altipiano, come Collalbo. Qui, oltre a immergersi tra le bancarelle a forma di alberi di Natale, i visitatori possono partecipare a laboratori natalizi dove imparare a realizzare decorazioni con tecniche di collage, decoupage e tessuto, o scoprire come creare gioielli in pizzo antico.

Inoltre, al parco dell’Hotel Bemelmans Post si possono trovare bancarelle di artigianato locale e idee regalo originali, mentre al Museo d’Apicoltura Maso Plattner a Costalovara, è possibile scoprire il mondo delle api con una degustazione di punch al miele.

Durante il periodo natalizio, l’atmosfera sul Renon si anima con altri eventi imperdibili. Dal 23 novembre al 24 dicembre, inoltre, si tiene la lotteria natalizia del Renon (“Fortunino del Renon“), dove ogni acquisto presso i commercianti locali può portare a vincere premi fantastici.

Natale a Obereggen, meta ideale per tutta la famiglia

Ad appena 20 minuti da Bolzano, Obereggen è il comprensorio sciistico ideale per chi desidera unire lo sci al piacere di una passeggiata tra i mercatini. Con le sue 48 km di piste perfettamente innevate e due snowpark, Obereggen è il punto di riferimento per gli sciatori di ogni livello. Grazie alla sua posizione nel Ski Center Latemar, gli appassionati di sci possono godere di piste di ogni difficoltà, oltre a percorrere itinerari dedicati allo slittino e al fondo. I parchi giochi per bambini, i rifugi accoglienti e le opportunità per escursioni completano l’offerta di questo paradiso invernale.

Ski Canter Latemar

Fonte: iStock

Vista delle piste da sci allo Ski Canter Latemar

A dicembre, Obereggen si trasforma in una meta versatile e ideale per tutta la famiglia, grazie anche ai suoi numerosi eventi natalizi. Chi non è appassionato di sci può comunque godere di una giornata rilassante nei suoi rifugi, magari con una visita al mercatino di Natale locale, mentre i più sportivi possono approfittare delle offerte per escursioni con le ciaspole o delle piste da slittino.

Infatti, il Rifugio Oberholz di Obereggen è pronto ad offrire un inverno ricco di eventi esclusivi che rendono ogni esperienza sulla neve ancora più speciale. A partire da dicembre 2024, il rifugio, situato a 2.096 metri di altitudine, diventa il palcoscenico di eventi gastronomici e musicali indimenticabili, perfetti per chi cerca una combinazione di alta cucina, atmosfera unica e paesaggi mozzafiato.

Tra gli eventi più attesi, “Ho…ho…ho…hOberholz – Cena di Natale” il 20 dicembre 2024, propone una cena di Natale tradizionale in un ambiente festosamente decorato, con musica dal vivo e una vista spettacolare sulle Dolomiti. A seguire, l’“ApérOberholz”, un aperitivo lungo sotto le stelle, si terrà in diverse date tra gennaio e aprile 2025, offrendo una serata all’insegna di drink creativi e finger food, accompagnati dalla musica di un DJ.

Oasi Zegna, dove lo sci di fondo è gratuito

Se state cercando un’atmosfera più tranquilla e rilassante, l’Oasi Zegna è il posto che fa per voi. Con i suoi paesaggi innevati, l’Oasi Zegna è perfetta per chi vuole immergersi nella natura e godersi il Natale in modo più lento.

A dicembre, la stazione sciistica di Bielmonte si anima con attività come il battesimo delle ciaspole, le escursioni guidate sulla neve, e la fiaccolata dei maestri di sci. Ogni anno, inoltre, il 25 dicembre, è possibile utilizzare la pista sci di fondo gratuita.

Bielmonte è infatti una delle località che abbiamo scelto di suggerirvi per il Natale 2024 sulla neve per via delle sue caratteristiche uniche e della sua particolare accoglienza per le famiglie. Recentemente inserita dai pediatri italiani tra le tre località sciistiche del Nord-Ovest più indicate per una vacanza sulla neve con bambini, Bielmonte si distingue per un’atmosfera familiare e una serie di servizi pensati per i più piccoli e le loro esigenze. Ma non è solo questo che rende speciale questa destinazione: la stazione sciistica, infatti, offre anche tariffe agevolate e servizi dedicati agli over 60, rendendola ideale per tutte le età.

Tarvisio e il Monte Lussari, un Natale accessibile a tutti

Tarvisio, al confine tra Italia, Austria e Slovenia, è una località che affascina con i suoi 24 km di piste da discesa e 55 km di piste da fondo. La zona del Monte Lussari, con i suoi panorami mozzafiato e la qualità eccellente della neve, è particolarmente apprezzata per l’atmosfera suggestiva e la tranquillità che regna in questa parte delle Alpi Giulie. Con un prezzo medio dello skipass in alta stagione di 40 euro e pernottamenti a partire da 48 euro, Tarvisio rappresenta una meta ideale per una vacanza sulla neve economica e immersa nella bellezza naturale.

Monte Lussari

Fonte: iStock

Il paesaggio innevato al Monte Lussari

Ma non è solo sci a Tarvisio: la Valcanale, infatti, offre un’esperienza unica nel periodo natalizio. Tra i boschi silenziosi di Valbruna e le alte cime delle Alpi Giulie, si snoda un sentiero incantato illuminato dalle luci delle lanterne, che regala un’esperienza suggestiva e fiabesca. Il percorso, arricchito da opere lignee scolpite dagli artisti locali e impreziosito da presepi e leggende, trasporta chi lo percorre in una dimensione magica, dove il tempo sembra fermarsi. I bambini possono divertirsi ascoltando le fiabe narrate negli antichi stavoli, mentre tutti possono concedersi una sosta per un tè caldo, godendo della tranquillità del paesaggio innevato.

Il sentiero, che si percorre in totale sicurezza, è lungo circa 2 km, senza dislivelli e si snoda nei pressi di Valbruna (Via Lussari, 26). Sarà possibile viverlo in diverse date nel mese di dicembre 2024:

  • 30 novembre – 1 dicembre
  • 7-8 dicembre
  • 14-15 dicembre
  • 21-22 dicembre

L’accesso è disponibile dalle 16:00 alle 19:00 (ultimo ingresso). I prezzi sono molto accessibili: gratis per i bambini fino ai 5 anni, 4 euro per i bambini dai 6 ai 13 anni, 6 euro per gli adulti dai 14 anni in su, e 5 euro a persona per i gruppi di almeno 20 persone. Residenti di Malborghetto-Valbruna possono partecipare gratuitamente. Inoltre, sono previsti altri eventi speciali per bambini, come lo spettacolo teatrale de “Lo Schiaccianoci” e la slitta trainata da cavalli (solo in presenza di neve).

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Percorre la foresta amazzonica in bicicletta. Il viaggio impossibile rivive 45 anni dopo

Come tutte le favole anche questa comincia con c’era una volta. Era il 1978, infatti, quando l’infermiera neozelandese Louise Juliet Sutherland, all’età di 52 anni, scelse di avventurarsi nella sua missione impossibile: attraversare la foresta amazzonica da sola in sella alla sua bici.

Una traversata tutt’altro che facile, fatta di ambienti ostili, strade mai percorse e isolamento totale, che ha segnato la storia dei viaggi in bicicletta, e non solo, due volte. La prima, nel 1978, e la seconda, oggi, grazie all’impresa del medico veronese Alberto Vaona che riportando alla luce la storia di Louise Juliet Sutherland, che oggi rivive nel libro Il Viaggio impossibile edito da Ediciclo Editore, ha scelto di calcare le sue orme pedalando per oltre 2.000 km sulla Transamazonica.

Il viaggio impossibile: intervista ad Alberto Vaona

Sono due le storie che si intrecciano in questa fiaba contemporanea dai lineamenti incantati. La prima è quella di Louise Juliet Sutherland, forse dimenticata, sicuramente poco conosciuta, l’infermiera cinquantenne di origine neozelandese che nel 1978 partì da Londra per atterrare in Brasile con un solo e unico obiettivo: compiere un’impresa epica, l’unica che ancora oggi porta la firma di una donna.

In sella alla sua bici Peugeot nuova di zecca, con due borsette attaccate al portapacchi e una scorta di latte condensato, l’infermiera compì il suo viaggio impossibile tracciandone la memoria in un libro. Un testo che, di recente, è stato ritrovato proprio da Alberto Vaona, il secondo protagonista di questa storia.

Louise Juliet Sutherland

Fonte: Ufficio Stampa Ediciclo Editore

Louise Juliet Sutherland e il suo Viaggio Impossibile tradotto da Alberto Vaona

Il medico veronese, classe 1975, durante un viaggio a Lima in Perù, sorvolò la foresta amazzonica e ne rimase incantato. Da lì cominciò la sua personale ricerca per trovare un modo per attraversare la regione in bicicletta. Fu proprio allora che fece la conoscenza di una storia di emancipazione e coraggio, quella di Louise Sutherland.

Nel 2023 Alberto Vaona ha ripercorso in bicicletta quella stessa foresta, ricalcando le orme percorse negli anni ’70 dall’infermiera neozelandese anche grazie agli appunti ricevuti dalla fsuaamiglia. Quest’anno, invece, ha tradotto il testo della Sutherland, pubblicato nel novembre del 2024 da Ediciclo Editore, per raccontare Il viaggio impossibile corredato da fotografie di ieri e di oggi.

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Il viaggio impossibile

. La prima traversata a pedali della foresta amazzonica di un’avventurosa cinquantenne

Ciao Alberto, ci parli un po’ di te?
Sono nato 49 anni fa a Verona dove sono cresciuto e vivo da sempre perché come fa dire Shakespeare a Romeo “Non c’è mondo fuori dalle mura di Verona.” In realtà di mondo ne ho trovato parecchio là fuori e il mio modo di esplorarlo è in bici, la mia grande passione. A Verona esercito la professione di medico e mi occupo in particolare di telemedicina, settore di cui ho cominciato ad occuparmi proprio al fine di poter continuare a viaggiare in bici ma al contempo poter lavorare

A che età hai scoperto la passione per la bicicletta e quando, invece, hai iniziato a viaggiare pedalando?
L’esplorazione in bici è sempre stata una mia fissa: da bambino eludevo la sorveglianza dei miei genitori e fuggivo ad esplorare le vie del quartiere…poi le colline di Verona per sentieri in bici e a 16 anni avevo già fondato la mia “agenzia” con l’amico Federico: l’Alberico viaggi. Il primo grande viaggio intercontinentale a 33 anni, 4 mesi in solitaria sulla Ruta 40 nella Patagonia argentina, il mio primo amore, quello che non si scorda mai.

Parliamo de “Il viaggio impossibile’’. Come sei venuto a conoscenza della storia di Louise Juliet Sutherland? E come è nata l’esigenza di ripercorrere le sue orme?                                                                                          Nel 2010 viaggiavo su un aereo per Lima, dove avrei iniziato la Lima Buenos Aires in bici. L’aereo volava sopra la grande foresta e dall’alto di notte vedevo i fulmini che illuminavano
là sotto le sagome degli alberi a perdita d’occhio nel buio più completo. In quel momento mi chiedevo se attraversare la foresta in bici fosse possibile. Una volta tornato a casa mi misi in testa di farlo e per prima cosa cercai se qualcuno lo aveva già fatto. E mi imbattei in “The impossible ride” della Sutherland che riuscii a recuperare in Amazon UK in una delle ormai introvabili copie autografate da Louise con “Best wishes”… quasi una dedica personalizzata.

Il viaggio nella Foresta Amazzonica di Louise Juliet Sutherland

Fonte: Ufficio Stampa Ediciclo Editore

Appunti e fotografie della traversata nella Foresta Amazzonica di Louise Juliet Sutherland

Com’è stato, invece, il tuo “Viaggio impossibile” e quali difficoltà hai incontrato?
Il libro della Sutherland lo recuperai nel 2011. Nel 2020 ero pronto a partire per rifare lo stesso percorso ma arrivò il Covid e dovetti aspettare il 2023 per riprovare. L’organizzazione è stata meticolosa e questo è stata la chiave per riuscire nell’impresa: non lasciare nulla al caso. Le difficoltà sono state legate soprattutto al clima estremamente caldo e umido mentre tra gli imprevisti – non mi si crederà – il recupero del contante: lungo tutta la Transamazzonica oggi si paga con app, ma le poche volte che non c’è il wi-fi, trovare il contante è un problema.

Qual è stato, se c’è stato, il momento più difficile della tua avventura? E quale, invece, il più bello? 
Come gruppo – viaggiavo con due compagni di viaggio – ci sono stati dei problemi che abbiamo risolto da persone adulte ma va detto anche che ci siamo uniti come gruppo proprio con questo obiettivo; quindi, ci aspettavamo che sotto pressione avremmo scricchiolato. Comunque abbiamo retto. I momenti più belli sono stati durante le notti in tenda nel cuore della foresta nel tratto più conservato. Ascoltare a notte fonda il canto di uccelli sconosciuti, simili a voci umane, alcuni vicini altri lontani, ha significato sentire che eravamo dentro la Natura, una natura misteriosa che ci parlava di noi stessi.

Ci racconti del tuo progetto IoSonoAmazzonia?
Io sono Amazzonia è lo slogan sotto cui abbiamo viaggiato: il nostro viaggio ha voluto essere una testimonianza che chi ci ha seguito ha potuto apprezzare in diretta. Abbiamo cercato di consentire a loro, un migliaio di persone, di vedere con in nostri occhi. Sul grado di deforestazione, sulle terribili violazioni dei diritti umani a cui gli indios sono sottoposti, sulle misere condizioni di vita di chi vive lungo la strada. Lo stesso libro della Sutherland nasce dall’idea di dare un contributo per migliorare il diritto alla salute delle popolazioni dell’Amazzonia (il libro è nato per finanziare il suo progetto delle Cliniche Mobili). Così anche noi abbiamo raccolto fondi per il progetto Nave della Salute di Amazonia Onlus.

20 paesi visitati in bici e la traversata della Foresta Amazzonica: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Vorrei tornare in Amazzonia. Da Humaità, dove inizia il cul di sacco della Transamazzonica, parte la BR319, una strada non asfaltata che si dirige a nord verso Manaus e oltre e che attraversa molti parchi nazionali. Se la BR230, la Rodovia Transamazzonica, dimostra la distruzione della foresta causata dall’essere umano, la BR319 dovrebbe dimostrare invece la bellezza della foresta vergine… Il governo brasiliano ha espresso l’intenzione di asfaltarla. Vorrei percorrerla prima che arrivi l’asfalto perché con l’asfalto arriva la distruzione. E vorrei immergermi ancora una volta in quella natura “madre” che di notte ho ascoltato sussurrarmi delicatamente “messaggi misteriosi che parlavano di me”.

Fonte: Ufficio Stampa Ediciclo Editore

Alcune fotografie di Louise Juliet Sutherland contenute nel libro Il viaggio Impossibile
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Dove andare in montagna in inverno? Ecco i posti migliori in Italia e in Europa

L’inverno è la stagione ideale per vivere le montagne in tutto il loro splendore, sia in Italia che in Europa. La neve, il silenzio e l’aria fresca regalano esperienze uniche, dalle rinomate località sciistiche alle zone più tranquille, dove immergersi nella natura incontaminata. Se si cerca l’adrenalina delle piste da sci o la pace di un trekking tra i boschi innevati, le montagne sono una meta perfetta per ogni tipo di viaggiatore.

Dove andare in montagna in inverno in Italia? Le Alpi e le Dolomiti sono sicuramente tra le destinazioni più gettonate, con località sciistiche di fama mondiale, ma anche gli Appennini offrono splendidi paesaggi innevati per escursioni, ciaspolate e tante attività per tutta la famiglia. Per gli amanti dello sport o per chi desidera una vacanza all’insegna del relax e della natura, l’Italia offre tantissime possibilità, dalle vette più alte alle valli più tranquille.

Se invece si desidera scoprire dove andare in montagna in inverno in Europa, ci sono località affascinanti in tutta Europa, dalle Alpi francesi a quelle svizzere, dalle Montagne della Slovacchia ai meravigliosi paesaggi dei Pirenei. Ogni nazione ha la sua offerta invernale, dalle piste perfette per lo sci agli scenari ideali per una passeggiata invernale.

In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori destinazioni montane, sia in Italia che in Europa, con informazioni pratiche su cosa fare in inverno, dalle attività sportive come il trekking e lo sci alle opzioni per famiglie e bambini. Scopriremo anche come arrivare in ciascuna di queste splendide località, per aiutarti a pianificare la tua prossima avventura sulla neve.

Dove andare in montagna in inverno in Italia

L’inverno in Italia regala panorami mozzafiato, piste da sci perfette, paesaggi innevati e attività all’aria aperta per tutti i gusti. Dalle Alpi alle Dolomiti, fino agli Appennini, la varietà di paesaggi e di esperienze è vasta. Di seguito alcune delle località più affascinanti dove trascorrere una vacanza sulla neve.

Cortina d’Ampezzo (Veneto)

Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti, è una delle destinazioni più prestigiose in Italia e nel mondo per gli amanti degli sport invernali. Situata nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO, offre una vasta gamma di attività e impianti che la rendono perfetta sia per chi cerca una vacanza sulla neve dinamica sia per chi desidera rilassarsi immerso nella natura.

Cortina d'Ampezzo

Fonte: iStock

Panorama innevato di Cortina d’Ampezzo

Le piste da sci di Cortina sono conosciute a livello internazionale per la loro bellezza e varietà, come quelle della zona di Faloria-Cristallo o delle Tofane. Ogni anno ospitano eventi di grande rilievo, tra cui gare di Coppa del Mondo. Ma Cortina non è solo sci: le possibilità di escursioni e trekking sono infinite. Anche in inverno, infatti, la montagna è accessibile a chi vuole godersi le Dolomiti lontano dalle piste, con sentieri che offrono panorami spettacolari, come il Sentiero delle Aquile, famoso per i suoi scorci mozzafiato. Per chi ama il nordic walking o la ciaspolata, ci sono diversi percorsi che permettono di esplorare la zona in modo tranquillo, lontano dal caos delle piste da sci.

Cortina è anche una destinazione perfetta per le famiglie con bambini. Le piste facili e sicure di Misurina-Auronzo, ad esempio, sono ideali per i più piccoli, mentre le scuole di sci locali offrono lezioni adatte a tutte le età. Inoltre, ci sono numerosi rifugi dove i bambini possono divertirsi con attività sulla neve, come slittino e giochi sulla neve. Non mancano attività alternative come il pattinaggio su ghiaccio o le escursioni a cavallo nei dintorni.

Per raggiungere Cortina d’Ampezzo, l’accesso è semplice sia in auto che con i mezzi pubblici. Chi viaggia in auto può percorrere l’Autostrada A27 fino a Pian di Vedoia, quindi proseguire sulla Strada Statale 51 Alemagna. La città è ben collegata anche tramite SkiBus gratuiti, che permettono di spostarsi agevolmente tra le varie aree sciistiche. Inoltre, grazie al Cortina Express, la cittadina è facilmente raggiungibile anche da Venezia, Treviso e altre città del Nord Italia. Chi preferisce i mezzi pubblici può arrivare in treno a Calalzo di Cadore o Dobbiaco, da cui proseguire in navetta fino a Cortina.

Madonna di Campiglio (Trentino-Alto Adige)

Madonna di Campiglio è una delle destinazioni sciistiche più rinomate delle Alpi italiane, situata tra le Dolomiti di Brenta e l’Adamello-Presanella. Con oltre 150 chilometri di piste, è un vero paradiso per gli amanti degli sport invernali, offrendo un’ampia scelta di percorsi per sciatori di ogni livello. La Pista Canalone Miramonti, una delle più celebri della località, è famosa per la sua difficoltà e per ospitare eventi internazionali come la Coppa del Mondo di Sci Alpino. Con un dislivello di 180 metri e pendenze fino al 60%, è un percorso impegnativo anche per gli sciatori più esperti. La pista si raggiunge facilmente grazie alla cabinovia Spinale e alla seggiovia Miramonti, entrambe situate nel centro di Madonna di Campiglio.

In alternativa, la Pista Amazzonia offre un’esperienza panoramica immersa nei boschi innevati, ed è perfetta per sciatori di livello intermedio. Lunga 1600 metri, la pista è accessibile tramite la cabinovia Pradalago e offre una discesa che alterna tratti ripidi e più dolci. Questo percorso, che offre un panorama straordinario sulle Dolomiti, è un’ottima scelta per chi cerca una sciata più rilassante ma comunque emozionante. Per gli amanti delle sfide ad alta velocità, la Pista Spinale Direttissima rappresenta una delle discese più spettacolari e tecniche, con pendenze che raggiungono il 70%. Situata nella zona di Spinale, la pista è lunga 2400 metri ed è perfetta per sciatori esperti che desiderano un’esperienza davvero adrenalinica.

Madonna di Campiglio

Fonte: iStock

Madonna di Campiglio in inverno

Madonna di Campiglio è anche ideale per gli sciatori principianti, grazie a piste come la Pista Graffer. Questa pista blu, lunga 4830 metri, è caratterizzata da una pendenza dolce e da un tracciato ampio che la rende perfetta per chi sta imparando a sciare. La Pista Graffer è anche un luogo perfetto per fare una sosta al rifugio omonimo, dove gli sciatori possono rilassarsi e gustare piatti tipici della tradizione alpina.

Per chi cerca attività alternative allo sci, Madonna di Campiglio offre numerose opportunità per escursioni e trekking. Durante l’inverno, il comprensorio è perfetto per ciaspolate immersi nella neve fresca, con itinerari che permettono di esplorare il paesaggio delle Dolomiti in tranquillità. Ci sono anche percorsi adatti alle famiglie con bambini, con aree dedicate e scuole di sci per i più piccoli. Le piste di sci sono facilmente accessibili grazie a una rete di impianti moderni che collegano le diverse aree, come la cabinovia Spinale e la seggiovia Grosté.

Madonna di Campiglio è anche ben collegata per chi viaggia in auto o con i mezzi pubblici. Per arrivarci in auto, basta percorrere la strada statale che collega Trento a Madonna di Campiglio, mentre per chi preferisce i mezzi pubblici, ci sono comodi collegamenti in treno e autobus da Trento e altre località del Trentino. L’accesso alle piste e alle varie aree sciistiche è reso semplice grazie alla presenza di navette gratuite e impianti di risalita situati nel centro del paese.

Abetone (Toscana)

L’Abetone è la principale stazione sciistica della Toscana, situata nel cuore degli Appennini, in provincia di Pistoia. Con circa 50 chilometri di piste, offre una varietà di tracciati che vanno dai pendii più ampi del Monte Gomito con le piste “Zeno”, ai boschi secolari delle Regine e della Selletta, fino ai ripidi tracciati della Val di Luce e alle sfide tecniche delle piste Coppi al Pulicchio. Il comprensorio è servito da 17 impianti moderni, in grado di trasportare 25.000 persone all’ora, garantendo una buona capacità di accoglienza anche durante i periodi di alta stagione.

La stagione sciistica inizia generalmente a metà dicembre e termina ad aprile, ma le date di apertura e chiusura dipendono dalle condizioni meteorologiche. L’area è ben attrezzata, con un sistema di innevamento programmato che copre l’80% delle piste, assicurando ottime condizioni per gli sciatori anche nei periodi di scarsa neve. Abetone è facilmente raggiungibile dalla Toscana e dall’Emilia Romagna attraverso la Statale 12 dell’Abetone e del Brennero, una strada storica che nel 1700 venne costruita dai Granduchi di Toscana e dai Duchi di Modena per collegare i due stati attraverso questo passo montano.

Oltre allo sci, l’Abetone offre escursioni e trekking invernali per chi desidera esplorare la natura degli Appennini a piedi, con percorsi adatti anche alle famiglie. I più piccoli possono approfittare di aree speciali per il sci e le scuole di sci, dove insegnanti qualificati accompagnano i bambini in sicurezza sulle piste.

Per quanto riguarda l’accessibilità, la stazione sciistica è ben servita dai mezzi pubblici e facilmente raggiungibile in auto. Durante la stagione, la città di Abetone offre numerose strutture alberghiere, ristoranti e rifugi dove potersi rilassare e assaporare piatti tipici della tradizione appenninica.

Sestriere (Piemonte)

Sestriere in inverno è un vero e proprio paradiso innevato, dove gli amanti degli sport invernali possono vivere esperienze uniche in un ambiente montano spettacolare. Non è un caso che Sestriere sia frequentemente sede di eventi sportivi di grande prestigio internazionale, tra cui numerose tappe della Coppa del Mondo di Sci Alpino. La località è ideale per gli appassionati di sport sulla neve, offrendo oltre 80 km di piste perfette per ogni livello di abilità. Sestriere fa parte del comprensorio sciistico internazionale della Vialattea, uno dei più ampi e divertenti in Italia e in Europa, che si estende su 400 km di piste complessive, coinvolgendo anche altre località come Sauze d’Oulx, Cesana, Sansicario, Pragelato e la stazione francese di Monginevro.

Sestriere, Piemonte

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Il paese di Sestriere sotto un manto di neve

L’offerta di piste è straordinaria: 12 nere, 24 blu e 30 rosse soddisfano ogni tipo di sciatore, dai principianti agli esperti. Inoltre, Sestriere è un vero e proprio paradiso per gli snowboarder, grazie alla presenza di percorsi fuori pista e speciali aree dedicate. Chi cerca un’esperienza più avventurosa può dedicarsi allo sci alpinismo, esplorando vette che superano i 3000 metri di altezza e vivendo l’emozione di scivolare su tracciati selvaggi e panoramici. Non mancano le opportunità per gli amanti dello sci di fondo, con percorsi perfettamente tracciati attraverso boschi e valli incantate.

Per chi cerca l’adrenalina più pura, Sestriere offre anche un servizio di Heliski, che consente di volare tra le vette innevate e atterrare su montagne ancora intatte per escursioni mozzafiato. Inoltre, la località è perfetta per chi desidera esplorare la natura in modo più tranquillo, con ciaspolate e passeggiate lungo una fitta rete di sentieri, immersi in uno scenario montano da cartolina. Gli sportivi possono anche divertirsi con il pattinaggio su ghiaccio, o optare per un’avventura più insolita, salendo a bordo di una slitta trainata dai cani o guidando una motoslitta attraverso percorsi innevati da brivido.

Sestriere sorge su un colle omonimo che separa la Val di Susa dalla Val Chisone, circondato da cime maestose che superano i 3000 metri. Facilmente raggiungibile da Torino in circa un’ora e mezza di auto, Sestriere è anche ben servita dai mezzi pubblici: per chi arriva in treno, la stazione di Oulx è il punto di partenza, da cui un comodo autobus in circa mezz’ora porta direttamente alla località sciistica.

Dove andare in montagna in inverno in Europa

Anche all’estero, l’inverno offre una miriade di destinazioni perfette per chi cerca una vacanza in montagna in Europa, sia per gli sportivi che per chi desidera godersi la natura e rilassarsi.

Chamonix (Francia)

Chamonix-Mont-Blanc, situata in Francia alle pendici del maestoso Monte Bianco, è una delle destinazioni più iconiche per gli amanti della montagna, un luogo che offre panorami spettacolari e esperienze uniche in ogni stagione. Questa località è una vera e propria mecca per gli sportivi e gli appassionati di natura, grazie alla sua offerta di attività all’aria aperta che spazia dallo sci alpino alle escursioni in alta montagna. Le funivie e gli impianti di risalitatrasportano i visitatori sulle vette circostanti, offrendo una vista mozzafiato sul Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, che con i suoi 4807 metri di altitudine è un simbolo assoluto delle Alpi.

Chamonix è una destinazione perfetta per gli sport invernali: gli amanti dello sci alpino possono godere di una vasta rete di piste, mentre gli snowboarder e i praticanti di freeride trovano qui un terreno ideale per le loro discese. Non solo sci, ma anche il glaciarismo e l’escursionismo attirano numerosi appassionati, che possono esplorare sentieri e ghiacciai per vivere un’esperienza a contatto con la natura selvaggia. 

Ma Chamonix non è solo per gli sportivi estremi. La località è perfetta anche per chi desidera rilassarsi e godersi panorami da cartolina. Le funivie permettono di raggiungere vette come l’Aiguille du Midi, che offre una vista impareggiabile sul massiccio del Monte Bianco e sulle Alpi francesi, e dove si può fare un’esperienza unica camminando su una piastra di vetro sospesa. In inverno, le attività extra-sci sono altrettanto emozionanti: è possibile praticare ciaspolate attraverso i boschi innevati o provare l’adrenalina del parapendio.

Chamonix è facilmente raggiungibile dalla Francia e da molte altre nazioni europee. Si trova a circa 1 ora di auto da Ginevra e a poche ore da altre località alpine, ed è ben servita da autobus e treni. La sua posizione privilegiata alle porte del Parco Nazionale del Monte Bianco rende questa località ideale per una vacanza attiva, ma anche per una fuga romantica o per un weekend di puro relax immersi nella natura.

Zermatt (Svizzera)

Zermatt è la mecca dello sci, è una delle località alpine più famose al mondo, conosciuta per la sua vista spettacolare sul Cervino (Matterhorn), una delle montagne più iconiche e riconoscibili delle Alpi. Situata nel cuore delle Alpi Pennine, Zermatt offre una combinazione unica di bellezza naturale, sport invernali di alta classe e tradizione alpina. Questa località è una meta privilegiata sia per gli appassionati di sci alpino che per chi cerca una vacanza tranquilla immersa nella natura.

Zermatt

Fonte: iStock

Il paesaggio innevato di Zermatt

Zermatt è un vero paradiso per gli amanti degli sport invernali, con oltre 360 km di piste da sci, che la rendono parte del comprensorio sciistico Matterhorn Glacier Paradise. Le piste si estendono su più livelli, con opzioni adatte sia ai principianti che agli esperti, e offrono panorami mozzafiato grazie alla vicinanza al Cervino, che con i suoi 4.478 metridi altezza domina la scena. Gli appassionati di snowboard e freeride troveranno numerosi percorsi fuori pista, mentre gli amanti dello sci alpinismo possono esplorare le vette circostanti, tra cui il Glacier Paradise, il più alto punto sciabile in Europa a 3.883 metri di altitudine.

Zermatt è anche rinomata per le sue attività non sciistiche. Si può provare l’eliski per un’esperienza davvero adrenalinica, oppure fare un’escursione sul Cervino stesso, una delle montagne più desiderate al mondo dai scalatori. Per chi cerca un’esperienza più rilassante, Zermatt offre anche passeggiate tranquille nel paese senza traffico automobilistico, poiché la località è totalmente pedonale. Inoltre, è possibile fare gite in slitta trainata da cavalli, pattinare sul ghiaccio, e godersi le spa e i ristoranti gourmet che caratterizzano la città.

Una delle esperienze imperdibili a Zermatt è una visita al Gornergrat, una delle vette più alte raggiungibili in treno, che offre una vista spettacolare sul Cervino e su numerosi altri ghiacciai. Dalla cima, gli escursionisti possono percorrere sentieri panoramici che si snodano attraverso i paesaggi alpini e offrono alcune delle migliori viste sulle Alpi svizzere.

Zermatt è facilmente raggiungibile grazie alla stazione ferroviaria internazionale, che la collega a Ginevra e ad altre grandi città svizzere, con il treno che permette di godere dei panorami mozzafiato durante il tragitto. La città è senza auto, quindi l’atmosfera è tranquilla e rilassante, con carrozze trainate da cavalli e elettriche che si occupano del trasporto interno.

St. Anton (Austria)

St. Anton am Arlberg, situata in Austria, è una delle località sciistiche più prestigiose e conosciute al mondo, rinomata per la sua offerta di sport invernali di alta qualità, la vivace vita après-ski e la bellezza mozzafiato delle Alpi. Immersa nella regione dell’Arlberg, un’area leggendaria per lo sci, St. Anton è un vero e proprio paradiso per gli sciatori e gli snowboarder, con un’ampia scelta di piste, una tradizione storica nel mondo degli sport invernali e un’atmosfera unica che attira visitatori da ogni angolo del globo.

St. Anton offre oltre 300 km di piste e più di 200 km di percorsi freeride, che la rendono ideale per ogni tipo di sciatore, dal principiante all’esperto. Il comprensorio sciistico è servito da ben 88 impianti di risalita moderni, che permettono di esplorare la vasta area in tutta comodità. Le piste nere più difficili e le discesa fuoripista sono particolarmente amate dagli esperti, grazie alle condizioni eccellenti della neve e ai tracciati impegnativi. Gli amanti dello snowboard troveranno diverse aree dedicate e park attrezzati, mentre per gli appassionati di sci alpinismo ci sono percorsi spettacolari che si snodano tra le vette più alte. Per chi cerca un’esperienza più tranquilla, invece, St. Anton offre anche escursioni con le ciaspole attraverso sentieri panoramici e passeggiate nella natura. Ci sono inoltre gite in slitta trainata da cavalli e altre attività all’aria aperta, ideali per famiglie e per chi desidera un’esperienza più rilassata tra le montagne.

St. Anton

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La neve a St. Anton

Oltre agli sport invernali, St. Anton offre una vita après-ski vivace e cosmopolita, che include ristoranti tipici, bar alla moda e locali notturni dove è possibile divertirsi dopo una giornata di sport. La località è famosa per l’atmosfera animata e per la sua offerta di eventi après-ski che rendono l’esperienza in questa destinazione davvero unica. Non mancano poi le spa e i centri benessere, ideali per rilassarsi e recuperare le energie dopo una giornata sulle piste.

St. Anton è facilmente raggiungibile grazie a una rete ferroviaria ben collegata: la stazione ferroviaria di St. Anton è situata a pochi passi dal centro e offre collegamenti rapidi con le principali città austriache e con la Svizzera. Inoltre, la località è ben servita da autobus e trasporti pubblici che collegano la stazione sciistica alle altre aree turistiche della regione.

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Mocha Mousse, il colore dell’anno che ispirerà i tuoi viaggi del 2025

Il Pantone Color Institute anche quest’anno ha fatto la sua scelta, che tutti – appassionati di moda in primis – stavamo aspettando: il colore del 2025 sarà il Mocha Mousse (codice 17-1230), una calda e sofisticata tonalità di marrone chiaro che richiama la morbidezza di un dolce al cacao o una crema di cioccolato e caffè.

Questa nuance delicata e avvolgente evoca sensazioni di comfort e benessere, ed è destinata a diventare una delle principali tendenze nei prossimi anni. Nel mondo dei viaggi, questa tonalità si riflette in paesaggi naturali che invitano al relax e alla connessione con la terra.

Ecco alcuni luoghi incantevoli dove il Mocha Mousse domina la scena e offre esperienze uniche di equilibrio e serenità, perfetti per esservi d’ispirazione per le vacanze del 2025.

Petra, Giordania: la magia del marrone nella Città Rosa

Petra, la storica città nabatea scolpita nella roccia nel cuore del deserto giordano, è un esempio perfetto di come il colore marrone possa raccontare una storia millenaria. Conosciuta anche come la “Città Rosa” per le sue tonalità calde, Petra è dominata da sfumature di marrone che spaziano dal beige chiaro al rosso intenso, passando per il marrone più scuro delle formazioni rocciose. Questo colore, il Pantone Mocha Mousse, si ritrova nelle pareti di arenaria che compongono la maggior parte degli edifici, dei templi e delle tombe di Petra.

La particolarità del marrone di Petra risiede nella sua capacità di trasformarsi al variare della luce. Al tramonto, le pietre scolpite nelle pareti delle montagne assumono un calore che ricorda il Mocha Mousse. Questo colore richiama la terra, il passato e la storia e offre al visitatore un’esperienza di profonda connessione con l’ambiente circostante. In particolare, i colonnati e le facciate delle tombe sono scolpiti nella roccia che, a seconda dell’ora del giorno, passa dal rosso intenso al marrone più morbido, creando un’atmosfera affascinante e senza tempo.

Il legame tra Petra e il colore marrone è visibile anche nelle sue strade e nei sentieri che si snodano tra le rovine, dove il terreno secco e polveroso si fonde perfettamente con l’architettura, creando una simbiosi perfetta tra natura e costruzione. Il marrone di Petra è quindi non solo un elemento estetico, ma anche simbolico: rappresenta la forza della natura, la resilienza della civiltà nabatea e il profondo legame tra la città e il deserto circostante.

Isola di Lewis: la terra che abbraccia il Mocha Mousse

L’isola di Lewis, la più grande delle Ebridi Esterne, situata al largo della costa nord-occidentale della Scozia, è un luogo dove il colore Mocha Mousse si fonde perfettamente con la natura selvaggia. Qui, il marrone caldo del terreno arato e della torba si riflette in un paesaggio intatto e affascinante.

Case nere di Gearrannan, Isola di Lewis

Fonte: iStock

Il villaggio di Gearrannan, sull’Isola di Lewis

Le antiche pietre di Callanish, uno dei siti più misteriosi della Scozia, sono circondate da prati e terreni bruni che evocano la tonalità di questa nuova sfumatura di Pantone. Anche i tradizionali cottage in paglia croft, che punteggiano il paesaggio, sono caratterizzati da un caldo marrone che conferisce loro un’atmosfera accogliente e rustica.

Deserto di Atacama: le sfumature del marrone nella natura del Cile

Il Deserto di Atacama, situato nel nord del Cile, è uno dei luoghi più secchi e spettacolari del pianeta. Con una media di precipitazioni annuali che si avvicina a zero, questo deserto offre paesaggi che sembrano usciti da un altro mondo. Il marrone è il colore dominante in tutta la regione, che si estende attraverso formazioni rocciose, valli salate, e montagne che si tingono di sfumature morbide e calde, perfettamente in linea con la tonalità scelta da Pantone per il 2025: Mocha Mousse.

In particolare, la Valle della Luna e la Valle della Morte sono due delle principali attrazioni naturali di Atacama, luoghi dove il paesaggio assume un aspetto quasi lunare. Qui, il marrone gioca un ruolo centrale nel definire l’atmosfera unica del deserto: dalle montagne dai toni rossi e ocra, alle formazioni di sale che contrastano con il cielo azzurro, ogni angolo di questa terra sembra raccontare la sua storia attraverso il colore.

La Valle della Luna, con le sue formazioni rocciose che sembrano sculture naturali scolpite dal vento e dal tempo, è un esempio perfetto di come il marrone e il beige dominano il paesaggio. Anche la Valle della Morte, un altro punto di riferimento del Deserto di Atacama, si distingue per il suo paesaggio imponente e selvaggio. Le formazioni rocciose che punteggiano la valle sono interamente di marrone e beige, scolpite dal vento e dalla sabbia in forme che sembrano evocare creature e strutture primordiali. Le dune di sabbia che si ergono dalla valle sono ricoperte da polvere e sabbia di tonalità marrone chiaro, mentre le rocce, che sembrano fuoco spento, mostrano toni più intensi, ricchi di tonalità calde che evocano una sensazione di forza e stabilità.

Djenné, Mali: il marrone del deserto e della tradizione

Nel cuore dell’Africa, Djenné, la città di fango, è una destinazione che incarna il colore Mocha Mousse nella sua forma più pura. Situata nel Mali, questa città, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famosa per la sua architettura in terra battuta, che assume sfumature marroni calde, simili a quelle del Mocha Mousse.

Djenné

Fonte: iStock

La moschea di fango di Djenné

La Grande Moschea di Djenné, costruita nel 1907, è uno degli esempi più straordinari di architettura in fango e si erge come un monumento alla bellezza rustica del colore marrone. Il terreno brullo e arido che circonda la città, insieme ai tronchi centenari dei baobab, rende il paesaggio di Djenné e dei suoi dintorni particolarmente suggestivo e affascinante. Questo luogo affonda le sue radici in una tradizione millenaria ed è ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio che combini la storia, la cultura e la forza della natura.

Qobustan, Azerbaigian: il colore della terra che racconta storie

A sud-ovest di Baku, in Azerbaigian, si trova la riserva di Qobustan, famosa per le sue spettacolari sculture rupestri e i vulcani di fango. La terra, impregnata di Mocha Mousse, è un paesaggio unico, che unisce storia, geologia e tradizione. Il fango che emerge da questi vulcani ha un colore marrone chiaro che richiama la tonalità del 2025 ed è famoso per le sue proprietà terapeutiche.

Qobustan

Fonte: iStock

I vulcani di fango di Qobustan

Molti turisti visitano Qobustan per immergersi nelle pozze di fango e beneficiare delle sue acque minerali, un’esperienza che trasporta nel cuore della natura. La riserva è anche un luogo ricco di storia, con antiche incisioni rupestri che raccontano la vita di popoli che millenni fa abitavano queste terre. Qobustan è una meta perfetta per coloro che cercano una combinazione di bellezza naturale, cultura antica e benessere.

Le steppe di Australia, Africa e Mongolia: la terra predesertica

Le steppe di alcune delle zone più aride del mondo – in Australia, Mongolia e Africa – sono un altro luogo dove il colore Mocha Mousse si manifesta nel suo aspetto più naturale. Qui, i terreni aridi e poveri di acqua, con una vegetazione bassa e rada, assumono le sfumature morbide del marrone, che ricordano la crema di caffè.

Le steppe predesertiche di questi continenti, spazzate dal vento e dal sole, sono perfette per chi cerca un’esperienza di viaggio lontano dalle mete più affollate, dove la vastità della natura può essere apprezzata in tutta la sua potenza. In queste terre, il Mocha Mousse non è solo un colore, ma un simbolo di bellezza primitiva.

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Dove sciare in Austria, guida alle migliori località

Coronata da imponenti montagne, l’Austria è una delle destinazioni invernali più amate al mondo, potendo vantare una tradizione sciistica secolare e comprensori all’avanguardia. Che siate principianti in cerca di piste dolci e poco impegnative o esperti pronti a sfidare discese vertiginose, il Paese alpino offre un ventaglio di destinazioni capaci di soddisfare ogni esigenza.

Dai leggendari pendii del Tirolo alle eleganti località del Salzburgerland, ogni angolo delle Alpi austriache regala esperienze all’altezza delle più alte aspettative, fatte di neve garantita, paesaggi mozzafiato e un’accoglienza calorosa. In questo articolo, esploriamo le migliori stazioni sciistiche dell’Austria per aiutarvi a scegliere il luogo ideale dove vivere la vostra prossima avventura sulla neve.

St. Anton am Arlberg, la culla dello sci austriaco

Incastonata nel cuore delle Alpi austriache, St. Anton am Arlberg è una delle stazioni sciistiche più prestigiose al mondo, conosciuta come la culla dello sci moderno. Qui infatti, nel 1901, è stato fondato il primo club di sci alpino e oggi questa eredità storica si fonde armoniosamente con infrastrutture all’avanguardia, garantendo un’esperienza indimenticabile.

Famosa per il suo fascino montano e la sua tradizione secolare, St. Anton am Arlberg offre un mix perfetto di sport, avventura e vita mondana.
Le piste spaziano dai tracciati panoramici per principianti alle discese tecniche per sciatori esperti, come la leggendaria Valluga Run. Gli amanti del freeride trovano ampie zone di neve fresca, perfette per gli spiriti più avventurosi, mentre le ampie piste intorno al Galzig offrono l’opportunità di godere di carving perfetto immersi in panorami spettacolari.

Per chi cerca sfide ulteriori, il tratto del Fang, ex pista da gara, permette di emulare i campioni del circuito di Coppa del Mondo, mentre la Kandahar, con i suoi dossi imponenti, mette alla prova anche gli sciatori più esperti.

E dopo una giornata adrenalinica, ci si sposta negli animati bar sulle piste, dove va in scena il leggendario après-ski che ha reso St. Anton una meta imprescindibile per chi ama il divertimento, con locali come il MooserWirt e il Krazy Kanguruh dove musica e drink accompagnano il tramonto sulle vette circostanti.

Info utili
Piste km: 300
Apertura impianti: Inizio Dicembre – Fine Aprile
Come arrivare: Superstrada Arlberg (Arlberg-Schnellstraße), uscita Langen am Arlberg
Skipass: € 78

Lech, tradizione ed eleganza alpina nell’Arlberg

Tra neve abbondante, piste impeccabili e un’ospitalità di classe, Lech offre una vacanza sugli sci che unisce avventura e comfort con un tocco di lusso. Parte del leggendario comprensorio dell’Arlberg, questa località vanta una media di 10 metri di neve ogni stagione, offrendo piste perfette e neve di alta qualità, in particolare nell’area sciistica di Zürs.

Lech si distingue per la sua capacità di garantire un’esperienza sciistica tranquilla anche nei periodi di alta affluenza, grazie a un sistema che preserva l’atmosfera esclusiva delle piste, evitando folle e lunghe code agli impianti.

La storia di Lech è ricca di primati, consolidando la sua reputazione come destinazione di eccellenza sia per principianti che per esperti. È qui che è nata la prima scuola di sci, ed è anche il luogo dove si svolge l’annuale “Der Weiße Ring”, la gara di sci più lunga del mondo.

Dopo una giornata sulle piste, questo incantevole borgo offre un’atmosfera elegante e rilassata, arricchita da una selezione di ristoranti gourmet e bar accoglienti, ideali per una serata raffinata.

Info utili
Piste km: 300
Apertura impianti: Inizio Dicembre – Fine Aprile
Come arrivare: Superstrada Arlberg (Arlberg-Schnellstraße), uscita Langen am Arlberg
Skipass: € 78

Zell-am-See in inverno

Fonte: iStock

Panorama del comprensorio di Zell-am-See, Austria

Ischgl, neve e mondanità

Nascosta tra le vette del Tirolo austriaco, Ischgl offre 239 chilometri di piste al confine tra Austria e Svizzera. Tracciati di livello mondiale, impianti all’avanguardia e un vivace dopo-sci la rendono una meta ideale per chi cerca il perfetto connubio di sport e divertimento.

Cuore dell’offerta invernale di Ischgl è il comprensorio sciistico Silvretta Arena, con oltre 239 chilometri di piste che si estendono fino al confine con la Svizzera, su cui si dipana un mix unico di discese adatte a tutti i livelli, da quelle dolci per principianti a tracciati tecnici per esperti, che trovano una sfida entusiasmante nella famosa pista Eleven, lunga 11 chilometri.

Grazie all’altitudine compresa tra i 1.400 e i 2.900 metri, la neve è garantita da novembre a maggio. Moderni impianti di risalita assicurano un accesso rapido e senza code, mentre snowpark all’avanguardia attirano i freerider e gli appassionati di freestyle.

Ischgl è famosa in tutta Europa per la sua scena doposci di altissimo livello, con bar, ristoranti e discoteche che offrono intrattenimento fino a tarda notte. Senza dimenticare eventi esclusivi come il Top of the Mountain Concert, che ha visto esibirsi artisti del calibro di Elton John e Katy Perry.

Info utili
Piste km: 239
Apertura impianti: Fine Novembre – Inizio Maggio
Come arrivare: Superstrada Arlberg (Arlberg-Schnellstraße), uscita Pians-Paznaun-Ischgl
Skipass: € 76

Kitzbühel, tutto il fascino delle Alpi austriache

Tra le maestose Alpi del Tirolo, Kitzbühel brilla come una delle stazioni sciistiche più iconiche e affascinanti al mondo. Con la sua combinazione di piste spettacolari, un centro storico da cartolina e un’atmosfera esclusiva, questa località attira ogni anno sciatori e visitatori in cerca di avventura e raffinatezza.

Il suo comprensorio sciistico comprende oltre 230 chilometri di piste, servite da 57 impianti di risalita moderni ed efficienti. Adatto a sciatori di ogni livello, il territorio è un insieme unico di discese dolci, tracciati tecnici e spettacolari percorsi panoramici. Il fiore all’occhiello è senza dubbio la leggendaria Streif, la pista di discesa libera dell’Hahnenkamm.

Considerata una delle più difficili e prestigiose al mondo, è il palcoscenico di un evento annuale che attira i migliori atleti di sci alpino. Affrontare anche solo una parte della Streif è un’esperienza memorabile per ogni appassionato. Per i principianti e le famiglie, ci sono ampie aree dedicate con piste più accessibili, mentre gli snowboarder possono divertirsi nel Kitzbühel Snowpark, attrezzato con rampe, salti e rail.

Nonostante l’altitudine non particolarmente elevata, Kitzbühel garantisce condizioni ottimali per tutta la stagione grazie a un avanzato sistema di innevamento artificiale. Inoltre, la località è all’avanguardia in termini di sostenibilità, con impianti progettati per ridurre l’impatto ambientale.

Il centro storico, con le sue stradine acciottolate, boutique di lusso e ristoranti gourmet, offre un’atmosfera raffinata. Per chi cerca relax, non mancano spa e centri benessere di altissimo livello, ideali per recuperare le energie dopo una giornata sulle piste. Mentre l’après-ski è discreto ma sofisticato, con lounge eleganti e rifugi alpini che servono piatti della tradizione tirolese.

Info utili
Piste km: 230
Apertura impianti: Inizia Novembre – Metà Aprile
Come arrivare: Autostrada A12 Inntal (A12 Inntal-Autobahn), uscita Kufstein Süd
Skipass: € 76

Innsbruck, la città sci ai piedi

Innsbruck è un’affascinante città alpina che unisce il fascino storico e culturale di un centro urbano a un’incredibile offerta per gli sport invernali. La sua posizione strategica, circondata da montagne imponenti raggiungibili direttamente, la rende una delle stazioni sciistiche più apprezzate d’Europa per chi desidera combinare cultura e sport. Bastano pochi minuti di autobus o funivia per passare dalla vivacità del centro storico, ricco di boutique, caffè e monumenti, alla tranquillità delle vette innevate, dove anche gli amanti dell’après-ski possono godere di un’offerta unica, che spazia da rifugi di montagna tradizionali a eleganti ristoranti gourmet.

Sono ben nove i comprensori sciistici inclusi nella Olympia SkiWorld Innsbruck, che offre un’incredibile varietà di piste a breve distanza dalla città, per un totale di circa 300 chilometri di piste e 111 impianti di risalita. Una varietà che permette a sciatori e snowboarder di tutti i livelli di trovare il terreno ideale, dai tracciati per principianti alle discese più impegnative.

Tra i più noti spicca l’area dello Stubai Glacier, il più grande ghiacciaio sciabile dell’Austria, che garantisce neve tutto l’anno e piste adatte sia a famiglie che a sciatori esperti.

L’Axamer Lizum offre invece 40 chilometri di piste tecnicamente impegnative e panorami che lasciano senza fiato, mentre Patscherkofel, famoso per la storica discesa libera di Franz Klammer alle Olimpiadi invernali del 1976, è perfetto per sciatori intermedi ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Gli amanti dello snowboard e del freestyle trovano pane per i loro denti al Nordkette, con uno snow-park attrezzato in uno scenario mozzafiato a strapiombo sulla città.

Info utili
Piste km: 300
Apertura impianti: Fine Novembre – Inizio Aprile
Come arrivare: Autostrada A12 Inntal (A12 Inntal-Autobahn), uscita Innsbruck Mitte (Innsbruck Centro)
Skipass: € 59,5

St. Anton am Arlberg, Austria

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Aprés-ski a St. Anton am Arlberg, Austria

Sölden, divertimento in alta quota

Nel cuore della lunga valle dell’Ötztal, a breve distanza da Gurgl, Sölden è conosciuta per essere una delle prime località austriache a inaugurare la stagione sciistica. Merito della vicinanza a due ghiacciai, su cui si snoda parte del comprensorio con oltre 140 chilometri di piste, servito da una rete di impianti che arrivano fino a un’altitudine di circa 3.000 metri. Tra questi, il ghiacciaio di Rettenbach ospita la storica gara di apertura della stagione di Coppa del Mondo, che si svolge solitamente a fine ottobre.

Grazie alla sua altitudine, Sölden vanta neve affidabile e piste particolarmente ampie, perfette per sciatori di livello intermedio. A partire dal pomeriggio, l’après-ski è già in pieno svolgimento, inondando di una vibrante atmosfera festaiola hotel, bar e ristoranti disseminati lungo il piano della valle e fin sulla balconata di Hochsölden a 2.083 metri, dove si trova anche il ristorante Ice Q, famoso per la sua struttura moderna in vetro, che ha fatto da set al film di James Bond Spectre.

Info utili
Piste km: 143
Apertura impianti: Fine Settembre – Inizio Maggio
Come arrivare: Autostrada A12 Inntal (A12 Inntal-Autobahn), uscita Ötztal
Skipass: € 73

St. Johann in Salzburg, sci a misura di famiglie

A soli 60 km a sud della città di Salisburgo, St. Johann in Salzburg si presenta come la meta ideale per vacanze in famiglia sulla neve. Sebbene più piccola rispetto ad altre località, offre un’atmosfera accogliente e affascinante, perfetta per chi viaggia con bambini e per chi cerca un’esperienza sciistica più tranquilla e tradizionale.

Tra le principali attrazioni per le famiglie spicca l’area Hahnbaum, dove bambini e principianti possono muovere i primi passi sugli sci grazie a una pratica seggiovia. Inoltre, il programma SoKiWo St. Johann Kids Week regala ai più piccoli una serie di avventure, sia in pista che sulla neve all’aperto. St. Johann è parte di Snow Space Salzburg, uno dei cinque comprensori sciistici più grandi d’Austria, che si estende su 210 km di piste e include due tracciati da Coppa del Mondo.

Info utili
Piste km: 120
Apertura impianti: Fine Novembre – Inizio Aprile
Come arrivare: Autostrada A10 Tauernautobahn, uscita Flachau
Skipass: € 76,5

Saalbach-Hinterglemm

Con 270 km di piste, Saalbach-Hinterglemm è uno dei comprensori sciistici più vasti e versatili dell’Austria, con una varietà di piste per tutti i livelli. Gli sciatori intermedi trovano numerosi tracciati blu e rossi, mentre i più esperti possono cimentarsi sulle difficili piste sul versante nord, come la Nordabfahr, che regala panorami suggestivi su Saalbach. Per un’avventura ancora più emozionante, lo SkiCircus, un circuito che collega cinque villaggi, offre ben 72 km di piste.

Recentemente, l’area è stata ulteriormente ampliata grazie alla gondola che collega Saalbach a Zell am See e Kaprun, portando il totale delle piste a 408 km, creando di fatto il comprensorio sciistico più grande d’Austria.

La vita notturna di Saalbach è altrettanto vivace, con locali caratteristici come Zum Turm, ambientato in un ex carcere medievale, e il Goaßstall, un bar dal tema curioso che celebra le capre. L’atmosfera festosa dell’après-ski e l’accesso a uno dei comprensori più estesi d’Austria rendono Saalbach un must per chi cerca divertimento a 360 gradi.

Info utili
Piste km: 270
Apertura impianti: 29.11.2024 – 21.04.2025
Come arrivare: Autostrada A12 Inntal (A12 Inntal-Autobahn), uscita Kufstein Süd
Skipass: € 76

Villaggio alpino austriaco

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Villaggio alpino innevato in Alta Austria

Zell am See – Kaprun, sciare tra lago e ghiacciaio

L’unico comprensorio sciistico glaciale del Salzburgerland, Zell am See-Kaprun garantisce divertimento sulla neve da ottobre a maggio grazie al ghiacciaio Kitzsteinhorn. Gli appassionati di sport invernali possono approfittare di piste per tutti i livelli, che spaziano dai pendii dolci per principianti alle discese impegnative per esperti, ma anche snowpark entusiasmanti, e ampie opportunità di freeride. Il tutto immerso in uno scenario sensazionale con piste panoramiche che si affacciano sul lago Zell.

La Ski Alpin Card consente di accedere ai 408 km di piste delle tre principali aree sciistiche. Kitzsteinhorn, situato a un’altitudine di oltre 3.000 metri sul ghiacciaio dove si scia fino a primavera inoltrata, è il fiore all’occhiello del comprensorio. Oltre alle piste innevate tutto l’anno, il ghiacciaio ospita snowpark, itinerari di freeride e spettacolari piattaforme panoramiche. La Schmittenhöhe, invece, offre un’esperienza più varia, con piste rosse e blu, perfette per sciatori intermedi, la famosa fun pista di 1,3 km e i panorami sul Lago Zell. Mentre la Maiskogel è ideale per famiglie e principianti.

Info utili
Piste km: 140
Apertura impianti: Inizio Dicembre – Metà Aprile
Come arrivare: Autostrada A10 Tauernautobahn, uscita Bischofshofen/Intersezione stradale Pongau
Skipass: € 76

Mayrhofen, tradizione e avventura nel cuore dello Zillertal

Situata nel pittoresco Zillertal, Mayrhofen è una vivace cittadina che conserva il fascino tipico delle località tirolesi e offre due vasti comprensori sciistici che soddisfano ogni esigenza. Una è ideale per principianti e sciatori intermedi, mentre l’altra vanta piste più impegnative, tra cui una delle discese nere più ripide delle Alpi.

Ma l’offerta sciistica di Mayrhofen non si ferma al comprensorio locale. La località si trova nel cuore dello Zillertal, una valle che si estende per oltre 50 chilometri e offre un totale di oltre 500 chilometri di piste facilmente accessibili anche con i mezzi pubblici. Chi è pronto a sciare senza sosta, ha l’opportunità di affrontare ogni tipo di discesa alpina, dai tracciati veloci e scivolosi del ghiacciaio di Hintertux agli emozionanti fuoripista di Hochfügen. Lo snowpark è uno dei migliori delle Alpi, con linee perfette per ogni livello, dai principianti ai professionisti.

Info utili
Piste km: 142
Apertura impianti: Inizio Dicembre – Metà Aprile
Come arrivare: Autostrada A12 Inntal (A12 Inntal-Autobahn), uscita Wiesing/Achensee/Zillertal
Skipass: € 76