L’Italia vanta alcuni dei giardini labirinto più affascinanti d’Europa, veri capolavori di arte e paesaggio. Scopriamo le principali regioni con i più grandi e spettacolari labirinti, con dettagli su caratteristiche, biglietti, orari e come raggiungerli.
Labirinti in Piemonte
Parco del Castello di Masino
Immerso nelle colline del Canavese, il Parco del Castello di Masino ospita un suggestivo labirinto vegetale che si estende per circa 2.000 mq. Restaurato dal FAI, è uno dei più grandi labirinti storici d’Italia. Le prime testimonianze scritte su questo labirinto risalgono al 1753 e, grazie a un attento restauro, oggi è stato riportato al suo antico splendore settecentesco. La ricostruzione ha seguito fedelmente un disegno d’epoca ritrovato negli archivi, utilizzando oltre duemila piante di carpino tagliate con precisione.
Il labirinto, elemento ricorrente nella mitologia greca, richiama la leggenda di Minosse e del Minotauro, imprigionato nel dedalo costruito da Dedalo e Icaro. L’origine stessa della parola “labirinto” è legata all’isola di Creta, dove il palazzo del re Minosse aveva una planimetria intricata che potrebbe aver ispirato il mito.
Il Castello e Parco di Masino è aperto al pubblico dal mercoledì alla domenica, con orari che variano a seconda del periodo: da febbraio a novembre dalle 10 alle 18, mentre nei mesi di novembre e dicembre la chiusura è anticipata alle 17. L’ingresso prevede un biglietto di 15 euro per gli adulti e 8 euro per ragazzi dai 6 ai 18 anni e studenti fino ai 25 anni. I bambini fino a 5 anni, gli iscritti FAI e alcune categorie di visitatori hanno accesso gratuito. Per le famiglie composte da due adulti e almeno due bambini è disponibile un biglietto cumulativo a 38 euro, che include il percorso FairPlayFamily.
Il castello si trova a Caravino, facilmente raggiungibile in auto. Da Torino si impiegano circa 45 minuti prendendo l’autostrada A5 con uscita a Scarmagno o Albiano. Da Milano, il viaggio dura circa un’ora percorrendo l’A4 e poi la A5 con uscita a Albiano. È possibile arrivare anche da Biella e dal Lago di Viverone in circa mezz’ora, seguendo la SS228 e la SP56. Il castello dista solo pochi minuti dal casello autostradale più vicino, rendendolo una meta facilmente accessibile per una giornata immersa nella storia e nella natura.
Castello di Gabiano
Nel Monferrato, il Castello di Gabiano è circondato da un parco secolare con un affascinante labirinto di siepi. Il castello, di origini medievali, offre un’esperienza unica tra storia e natura, con viste spettacolari sulla campagna piemontese.
Il labirinto del Castello di Gabiano è un raro esempio documentato di labirinto all’interno di un giardino storico piemontese. Fu progettato negli anni Trenta del Novecento dall’architetto Lamberto Cusani, in un periodo in cui i giardini formali venivano integrati con elementi paesaggistici. Il labirinto, con la sua struttura intricata, racchiude molteplici significati simbolici legati alla mitologia, alla religione, alla filosofia e alla matematica.
Nel cuore del parco, il labirinto crea un affascinante contrasto tra l’ordine geometrico delle sue siepi e la naturalezza del paesaggio circostante. Questo richiama il concetto medievale della selva come luogo di smarrimento e conoscenza, contrapponendo la natura spontanea alla rigida manipolazione umana. Il restauro del castello e del suo labirinto, completato nel 1935 dalla Marchesa Matilde Durazzo Pallavicini, ha restituito al sito il suo splendore originale, permettendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera senza tempo.
Il castello è visitabile su prenotazione, con possibilità di visite guidate. Si trova in provincia di Alessandria, ed è raggiungibile in auto da Torino in circa un’ora, percorrendo l’autostrada A4 fino a Chivasso Est e proseguendo sulla SP107. Da Milano il viaggio dura circa un’ora e mezza, prendendo l’A7 fino ad Alessandria e poi la SP31 in direzione Casale Monferrato.
I labirinti del Veneto
Labirinto Borges a San Giorgio Maggiore, Venezia
Situato sull’isola di San Giorgio Maggiore, il Labirinto Borges è un omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Progettato dall’architetto Randoll Coate, il labirinto si ispira al celebre racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, un’opera che esplora il concetto di tempo, scelte e realtà parallele. Il design del labirinto riproduce il nome dello scrittore e alcuni simboli ricorrenti nella sua opera, come l’infinito e l’idea di labirinto stesso, entrambi elementi centrali nei suoi scritti. Le 3250 piante di bosso che compongono il labirinto sono disposte in modo da riprodurre il nome di Borges, creando una vera e propria dedica verde al genio della letteratura novecentesca. Il percorso, lungo circa un chilometro, è pensato per indurre alla riflessione e alla contemplazione. All’interno del giardino, si trovano elementi amati dallo scrittore: clessidre, specchi, sabbia, una tigre, un bastone e un enorme punto interrogativo.
Il labirinto è organizzato e accessibile anche per le persone cieche, con un percorso sicuro e facilmente percorribile, e offre l’opportunità di vivere un’esperienza multisensoriale. La visita è resa ancora più suggestiva dalla colonna sonora originale, composta da Antonio Fresa e eseguita dall’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, che può essere ascoltata in audioguida.
Per raggiungere l’isola di San Giorgio Maggiore, è necessario prendere il vaporetto dalla fermata di Piazza San Marco. L’accesso al labirinto è disponibile solo tramite visite guidate, che devono essere prenotate in anticipo. Il costo della visita è di 10 euro per adulti, con tariffe ridotte per bambini e gruppi. Gli orari di apertura variano in base alla stagione, ma in genere il labirinto è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, con l’ultima visita guidata alle 17:30.
Villa Barbarigo di Valsanzibio
Il labirinto di Villa Barbarigo a Valsanzibio, uno dei più antichi e affascinanti d’Italia, si estende su un’area di 12 ettari ed è composto da circa 6.000 arbusti di bosso. Realizzato tra il 1665 e il 1690, il labirinto non è solo una meraviglia botanica, ma anche un simbolo di rinascita e spiritualità. Concepito come un voto a Dio per la fine della terribile pestilenza del 1630, il giardino rappresenta un cammino di purificazione e salvezza. Ogni elemento del giardino, dalle fontane alle sculture, è pensato per simboleggiare la bellezza della vita, nonostante le sue difficoltà, che si riflettono nel tortuoso percorso del labirinto.
Il percorso inizia dal Padiglione di Diana, l’ingresso monumentale che, fino all’Ottocento, era raggiungibile in barca da Venezia, e si snoda tra i sentieri alberati, offrendo momenti di riflessione e stupore.
Il Giardino Monumentale di Valsanzibio è aperto tutto l’anno e può essere visitato autonomamente. L’ingresso comprende la visita al giardino simbolico, al giardino botanico, alle antiche scuderie e alla torretta centrale del labirinto, da cui è possibile ammirare il capolavoro arboreo dall’alto. I biglietti sono acquistabili in loco o online. Gli orari di apertura variano in base alla stagione: dalle 10 al tramonto, con una chiusura anticipata a dicembre (alle 16:30) e una chiusura posticipata a fine marzo fino ai primi di ottobre (alle 19).
Ai piedi dei Colli Euganei, il giardino è raggiungibile in auto da Padova, che dista circa 30 minuti, e da Venezia, a soli 45 minuti di distanza. Si trova anche a pochi minuti dal casello autostradale A13 (uscita Terme Euganee).
Lombardia, il Parco della Preistoria a Rivolta d’Adda
In un’area naturale di oltre 100 ettari, il Parco della Preistoria è un viaggio nel tempo tra riproduzioni di dinosauri e mammiferi preistorici. Il percorso include anche un labirinto di siepi di circa 1.000 mq, che appassiona grandi e piccoli.
Il parco si trova a breve distanza da Milano e Cremona ed è aperto da marzo a novembre. Il biglietto d’ingresso (17 euro per gli adulti, 13 euro per i bambini 3-12 anni e gratuito fino a 2 anni) include tutte le attrazioni del parco.
Villa Garzoni a Collodi, Toscana
Villa Garzoni si trova all’interno del Parco di Pinocchio a Collodi, in Toscana, e rappresenta uno dei più affascinanti esempi di giardino barocco della regione. Il Giardino Garzoni ospita un labirinto, un luogo simbolo di tradizione, che originariamente era arricchito da giochi d’acqua a sorpresa, fontane e getti d’acqua nascosti tra le sue siepi. La leggenda locale narra che percorrere il labirinto con la propria dolce metà garantirà un amore duraturo.
Una curiosità: pare che Carlo Lorenzini, l’autore di Pinocchio conosciuto come Collodi, abbia lavorato come giardiniere proprio a Villa Garzoni. Non è difficile immaginare che il labirinto e la sua atmosfera misteriosa possano averlo ispirato nel creare il mondo fantastico del suo celebre racconto.
Villa Garzoni è aperta tutto l’anno, con orari che vanno dalle 10 alle 18, con variazioni stagionali. Il biglietto d’ingresso include anche la visita alla Casa delle Farfalle, un’altra delle attrazioni del parco (il biglietto intero costa 26 euro, quello ridotto con percorso avventura è di 23 euro. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 2 anni).
Per raggiungere il parco, è possibile arrivare in auto percorrendo l’autostrada A1 da Firenze Nord, per prendere l’A11 verso Pisa Nord, con uscita a Chiesina Uzzanese e proseguire per Pescia e Collodi. In alternativa c’è il treno (linea Firenze-Pescia) o gli autobus da Pescia o Lucca.

Emilia-Romagna: il labirinto della Masone
Il Labirinto della Masone, a Fontanellato, a pochi chilometri da Parma, è il più grande labirinto di bambù del mondo, che si estende su ben 8 ettari. Ideato dall’editore e collezionista Franco Maria Ricci, il parco è stato inaugurato nel maggio 2015 e si presenta come un luogo unico che fonde natura, arte e cultura. Concepite come un vero e proprio laboratorio culturale, le strutture del parco, insieme alla cappella a forma di piramide, ospitano una collezione di opere d’arte che spaziano dal Rinascimento al Novecento e una serie di mostre temporanee ed eventi, offrendo una continua varietà di esperienze. Il labirinto di bambù è sicuramente l’elemento più affascinante e rappresenta un omaggio alla passione di Ricci per il simbolismo del labirinto, un tema che gli era caro anche grazie alla sua amicizia con lo scrittore Jorge Luis Borges, che ispirò l’idea di realizzare il più grande labirinto del mondo.
La visita al Labirinto della Masone non ha limiti di tempo, ma si consiglia di prevedere almeno un’ora e mezza per godere appieno dell’intera esperienza, che include il labirinto, le gallerie, le mostre temporanee. Il parco è aperto tutto l’anno, con un orario invernale che va dalle 9:30 alle 18 (ultimo ingresso alle 16:30) e un orario estivo dalle 10:30 alle 19 (ultimo ingresso alle 17:30). Il biglietto d’ingresso ordinario è di 20 euro, con tariffe ridotte per studenti, famiglie e gruppi.
Il Labirinto della Masone è facilmente raggiungibile in auto da Parma e dalle principali città limitrofe, con ampio parcheggio disponibile sia per le auto che per le biciclette.
Il giardino inglese della Reggia di Caserta in Campania
Tra i più bei giardini d’Italia, il giardino inglese della Reggia di Caserta ospita un labirinto, all’interno del parco monumentale che si estende per oltre 120 ettari. Progettato alla fine del XVIII secolo per volere della regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, il giardino rappresenta un capolavoro del paesaggismo romantico e si integra perfettamente nel contesto del più grande palazzo reale d’Italia. Il labirinto, realizzato con muretti in pietra, è un percorso misterioso che invita i visitatori a esplorare il parco in un viaggio che unisce natura e storia. Accanto al labirinto, il parco offre ampi viali alberati, cascate, fontane e boschi, ideali per passeggiate all’aria aperta.
La visita alla Reggia di Caserta permette di scoprire un patrimonio UNESCO unico, facilmente raggiungibile da Napoli in circa 30 minuti di treno. Il biglietto per il Parco Reale e il Giardino Inglese ha un costo di 9 euro, con tariffe separate per l’ingresso agli interni del palazzo e ad altri giardini. È disponibile anche un biglietto combinato. La Reggia è aperta tutto l’anno con orari che variano a seconda delle stagioni, e l’ingresso è gratuito per i residenti di Caserta. Il parco è accessibile anche a persone con mobilità ridotta, che possono usufruire di percorsi dedicati.
Sicilia: Castello di Donnafugata a Ragusa
Il Castello di Donnafugata, nei pressi di Ragusa, è un luogo ricco di storia e fascino. Il suo labirinto unico, realizzato con muri a secco in pietra bianca, è un esempio straordinario di come l’arte del giardinaggio e dell’architettura possano unirsi per creare un’esperienza unica. La struttura del labirinto si distingue da altri più comuni, che spesso sono realizzati con siepi di bosso facili da modellare. Qui, invece, i muretti di pietra formano un percorso trapezoidale che sembra richiamare il celebre labirinto di Hampton Court, in Inghilterra, progettato nel 1690.
L’attuale labirinto di Donnafugata, seppur ispirato a quello inglese, ha subito modifiche nel corso dei secoli. Originariamente, i muretti erano rivestiti con siepi di rose, che non solo mascheravano il percorso, ma aggiungevano anche un tocco di bellezza. Tuttavia, con il tempo e l’incuria, queste siepi vennero abbandonate, e il restauro del castello, avvenuto dopo l’acquisizione del Comune di Ragusa, ha portato alla decisione di lasciare i sentieri liberi da vegetazione. Oggi, il labirinto si presenta come un elegante dedalo di pietra, dove la geometria e la storia si fondono in modo perfetto.
Il Castello di Donnafugata è visitabile tutto l’anno, con il biglietto d’ingresso che comprende la visita sia agli interni che al parco, che conserva ancora l’atmosfera di un tempo. Gli orari di apertura variano a seconda della stagione ma indicativamente apre alle 9 e chiude alle 16 in inverno e alle 19 in estate. Il biglietto intero per l’ingresso al Castello e al Parco costa 6 euro, mentre il biglietto ridotto è disponibile a 3 euro per bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni, studenti tra i 18 e i 26 anni e adulti over 65.