Le bellezze rinvenute nascoste nel sottosuolo sono moltissime e chissà quante ancora ce ne sono da scoprire. Il passare dei secoli ha ricoperto di terra e sabbia molti reperti che al giorno d’oggi risultano essere importantissime testimonianze della vita dei nostri lontani avi. Le ricerche di antichi tesori riescono spesso a darci informazioni cruciali per scrivere la storia. Grazie al lavoro di alcuni archeologi, negli scorsi giorni sono stati rinvenuti circa 13.000 manufatti risalenti a più di 3.000 anni fa. Tra essi una scatola di tartaruga e un altare sacrificale, tornati alla luce nel sud-ovest della Cina.
I manufatti scoperti in Cina
I media statali cinesi hanno riferito che le preziose reliquie fatte di oro, bronzo e giada, sono state trovate in sei fosse nei pressi nel sito archeologico di Sanxingdui vicino a Chengdu.
Gli storici sanno ancora poco della cultura Sanxingdui, che non ha lasciato testimonianze scritte o resti umani, sebbene molti credano che facesse parte dell’antico regno Shu. La speranza è che le recenti scoperte facciano luce sulla perduta civiltà che governava il bacino occidentale del Sichuan lungo il corso superiore del fiume Yangtze fino alla sua conquista nel 316 a.C..
Nuovi tesori del passato
I ricercatori del team che ha fatto la scoperta, sono orgogliosi del tesoro ritrovato. Tra i manufatti più preziosi rinvenuti negli scorsi c’è una scatola a forma di tartaruga fatta di bronzo e giada, un oggetto unico nel suo genere e mai visto fino ad ora.
“Non sarebbe esagerato dire che il vaso è unico, grazie alla sua forma distintiva, alla raffinata fattura e al design squisito. Anche se non conosciamo lo scopo di questo vaso, possiamo presumere che gli antichi lo adorassero”. Ha detto ai media il professor Li Haishao.
Non solo. Tra i reperti emersi spicca anche un altare di bronzo alto circa un metro, dove si crede che il popolo Shu facesse le sue offerte al cielo, alla terra e agli antenati. A supporto della tesi, sono state rinvenute tracce di bambù, semi di soia, bovini e maiali, tutti prodotti utilizzati probabilmente come merce sacrificale.
Scoperte interessanti
Ran Honglin, direttore del Sanxingdui Institute of Cultural Relics and Archaeology, ha affermato che la diversità degli oggetti rinvenuta nel sito mostra che devono essere avvenuti scambi culturali tra le antiche civiltà in Cina. Infatti, lo studioso ha fatto notare alla stampa che le incisioni rinvenute, raffiguranti una testa umana e il corpo di un serpente, sono tipiche caratteristiche dell’antica civiltà Shu. Mentre i vasi cerimoniali conosciuti come “Zun” erano un simbolo culturale di Zhongyuan. Queste scoperte permetteranno di ricostruire la storia e i movimenti delle popolazione antiche che hanno abitato la Cina, migliaia di anni fa e fare ipotesi sui loro rapporti.
Tutte queste recenti scoperte sono solo la prova che ancora abbiamo tantissimo da imparare riguardo al Pianeta che abitiamo e alla nostra storia. Il sottosuolo cela preziosissime prove della vita di un tempo. L’archeologia è una disciplina ancora troppo sottovalutata. Proprio grazie agli scavi archeologici possiamo consultare libri di storia, parlare dei Mammut e dell’uomo di Neanderthal.