Minorca non è un’isola come le altre. Qui, all’ambiente, tengono molto. E non solo ora che il tema della sostenibilità è di grande attualità. Grazie alla sua vocazione ecologica e al paesaggio ancora piuttosto selvaggio, è stata dichiarata nel 1993 dall’Unesco riserva mondiale della biosfera.
La più piccola delle Baleari, l’”isola del vento”, è un piccolo gioiello naturale tutto da scoprire. E il modo migliore per farlo è percorrendo l’itinerario che le gira tutt’intorno, che tocca alcune delle spiagge più belle e famose di Minorca, che si addentra nell’entroterra attraversando il parco naturale S’Albufera des Grau, che regala scorci panoramici unici chiamato Camí de Cavalls.
Il Camí de Cavalls a Minorca
Lungo 185 chilometri, il Camí de Cavalls corre tutt’intorno la costa di Minorca e può essere percorso interamente in una settimana circa, o anche solo in parte. Lo si può fare a piedi – muniti di scarpe da trekking – , in mountain bike o a cavallo. Un modo slow e green per scoprire i segreti di quest’isola. Non tutti i tratti sono impegnativi, alcuni sono accessibili anche ai bambini, si può scegliere quello che più si addice alla propria preparazione atletica, insomma.
Essendo un percorso ad anello, si può iniziare in qualsiasi punto dell’isola, ma il km zero si trova nel porto di Mahón, il Capoluogo di Minorca, dove inizia la prima tappa. Il Camí è segnato con pannelli informativi che indicano il punto esatto del cammino, indicato con il numero GR 223, in cui ci si trova.
Il percorso si snoda attraverso le diverse zone dell’isola che, a Nord, sono più rocciose e impervie mentre, a Sud, più verdi e tranquille. Si possono ammirare antichi canyon scavati dai corsi d’acqua, ampie vallate, zone agricole fatte di pascoli, vigneti e uliveti, ma anche cittadine, siti archeologici, torri di guardia, fari, come quello di Favàritx, che spunta in mezzo al nulla su un suolo quasi lunare, o quelli di Punta Nati e di Cap d’Artrutx.
Le spiagge lungo il Camí de Cavalls
Per una sosta lungo il cammino – o anche solo per chi desidera fare una vacanza di solo mare -, sono tantissime le spiagge raggiungibili percorrendo il Camí de Cavalls. Tra queste, la famosa spiaggia di Arenal d’en Castell, nel piccolo Comune di Es Mercadal, dalla sabbia chiara e il mare cristallino.
Un’altra bellissima spiaggia che s’incontra è Cala Tirant, nei pressi di Fornells. La si scorge arrivando dall’alto restando abbagliati dalle sue acque color smeraldo. Per raggiungerla, si deve scendere una passerella di legno. La sabbia dorata e le dune che le fanno da cornice l’hanno resa una delle più suggestive di Minorca.
Il fondale trasparente e la sabbia sottilissima della spiaggia di Binimel-La non possono non invogliare chiunque a tuffarsi in questo paradiso. È un angolo assolutamente selvaggio, per questo molto amato anche da chi pratica naturismo. Per chi decide di fermarsi, non lontano c’è anche un’altra bellissima spiaggia chiamata Cala Pregonda.
Se si decide di percorrere il tratto che da Binimel-là porta alla tappa successiva del Camí, Els Alocs, quello più impegnativo di tutto l’itinerario (circa 9 km) si è ripagati da uno degli angoli più incontaminati della costa minorchina: quella di Cala Pilar. Questa grande spiaggia di sabbia dorata, raggiungibile con una lunga passerella di legno, è poco frequentata ed è un vero angolo di paradiso. Chi non percorre il Camí de Cavalls e la vuole comunque raggiungere deve lasciare l’auto a mezz’ora di cammino, spesso da fare sotto il sole e questo decisamente frena molti vacanzieri.
Una tranquilla baia con acque turchesi circondata da splendide scogliere è anche Cala Algaierens, conosciuta anche come La Vall, che si raggiunge dopo la tappa di Els Alocs. Questa spiaggia piace molto a chi decide di soggiornare nella cittadina di Ciutadella, che dista solamente 12 km, è che è una vera bomboniera fatta di strade acciottolate e di splendidi edifici storici, con diversi boutique hotel e appartamenti che si possono affittare.
Si resta assolutamente sbalorditi, però, quando, lungo il cammino, s’incontra Cala Morell, un piccolo porto naturale nella costa settentrionale non lontano di Ciutadella. È una spiaggia di ciottoli e sabbia, con scogliere scoscese e verticali tra le più impressionanti dell’isola. Oltre ad avere acque cristalline e profonde, perfette per gli amanti delle immersioni, qui si trova una delle più grandi necropoli dell’isola e un insediamento preistorico a picco sul mare. Ma non è tutto: in questo punto dell’isola si può notare chiaramente la geologia dell’isola, formatasi in periodi diversi, dapprima in quello primario e secondario e poi nel terziario ovvero 1,8 milioni di anni fa. Qui si può anche osservare il tramonto più bello di Minorca.
Sembra di stare ai Caraibi quando si arriva a Cala en Turqueta, la caletta più famosa di Minorca il cui nome non è un caso. Piccola, protetta da falesie e da una fitta macchia mediteranea, s’affaccia su un mare che più trasparente non c’è. Bellissima ma molto più grande è la spiaggia successiva lungo il cammino, Cala Galdana, a Sud di Minorca, nei pressi del Comune di Ferreries. Anche qui l’acqua è trasparente come poche, la sabbia finissima e i colori sono caraibici.
Piccola è bellissima è poi la spiaggia a Santo Tomás, circondata da una fresca pineta. È una delle più amate dalle famiglie con bambini perché offre anche bar e ristoranti, letti e ombrelloni ed è facilmente raggiungibile anche in auto.
È famosa per le sue dune di sabbia la tappa del Camí de Cavalls che arriva a Son Bou. Questa spiaggia che si getta gentilmente nel mare dalle acque turchesi è il luogo perfetto per le vacanze in famiglia, anche se spesso è molto ventilata e per questo frequentata dagli appassionati di surf.
Molto amata dalle famiglie è anche Cala en Porter, che dista circa 8 km da Son Bou proseguendo lungo il cammino. È uno spettacolo della natura per la sua bellezza selvaggia. È, infatti, una meravigliosa spiaggia naturale circondata da imponenti scogliere che la proteggono e la rendono molto sicura.
La tappa successiva è quella di Binissafúller, dove c’è una spiaggia di sabbia bianca, circondata da palme che crescono ai bordi della scogliera a picco sul mare. È una spiaggia piccolissima, sulla quale s’affacciano le vecchie case rimaste intatte lungo la costa che le conferiscono un grande fascino.
Sulla punta più a Sud di Minorca s’incontra a questo punto Punta Prima, chiamata “Sandy Beach” durante la dominazione britannica dell’isola nel XVIII secolo per via della sabbia bianca e fine. Il paesaggio qui è da cartolina, grazie ai colori e alla posizione della spiaggia con una piccola isola che si trova di fronte e che si chiama l’isola dell’Aire. Andando verso Est inizia un sentiero che arriva fino a Cala Alcalfar.
L’ultima spiaggia che s’incrocia lungo il Camí de Cavalls prima di tornare al punto di partenza che è Mahón è Cala de Sant Esteve, a Sud-Est dell’isola nel Comune di Es Castell. È una piccola insenatura rocciosa, con un ripido pendio che porta fino al mare su cui s’affacciano piccole case bianche e i vecchi moli. La baia è fiancheggiata dal Castell de Sant Felip e dal Forte Marlborough, costruito dagli inglesi all’inizio del 1700 e il 1716) e uno dei sette fari di Minorca, il Faro de Mahón, che dà accesso al porto più importante dell’isola delle Baleari.