Il legame tra Leonardo e Milano è indissolubile. È qui che il Genio creò alcune delle sue opere più importanti, dai dipinti come la celebre Ultima cena – tuttora presente nel refettorio di Santa Maria delle Grazie – e la Dama con l’ermellino, ai codici Atlantico e Trivulziano, compresi tutti i progetti ingegneristici che hanno cambiato l’aspetto della città (vedi i Navigli) ai tempi di Ludovico il Moro e che sono stati d’esempio per molte altre opere di riqualificazione nel resto del mondo.
Insomma, tutto è partito da Milano ed è da qui che si deve partire per scoprire la sua grandiosa opera. Vi portiamo dunque in un tour vinciano di Milano, tra i luoghi più rappresentativi che testimoniano il passaggio di quel Genio di Leonardo Da Vinci.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Il viaggio di scoperta non può che partire dal convento di Santa Maria delle Grazie in corso Magenta. È qui che il Genio italiano ha dipinto una delle opere più famose al mondo: “L’ultima cena”. Fu l’allora Duca di Milano, Ludovico Maria Sforza, detto Ludovico il Moro, a commissionare a Leonardo di dipingere il refettorio. Le visite libere al Museo del Cenacolo Vinciano durano 15 minuti e si possono prenotare online.

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La Vigna di Leonardo
Non molto distante dalla chiesa, nella stessa via milanese, c’è un altro luogo dove Leonardo ha lasciato un segno indelebile: la Vigna di Leonardo. Donata nel 1498 all’artista da Ludovico in segno di riconoscimento per l’affresco realizzato in Santa Maria delle Grazie, la vigna aveva originariamente una forma rettangolare e si estendeva su di un’area di oltre 8mila metri quadrati. Si trova sul retro della Casa degli Atellani, una splendida dimora progettata da Pietro Portaluppi e acquistata nel 2023 dal gruppo Lvmh. Non è ancora ben chiaro cosa ne sarà della villa e della vigna, ma per ora non è visitabile.

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Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Non lontano da corso Magenta c’è poi il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (ingresso da via San Vittore, 21). Nelle sue sale, che occupano la bellezza di 40mila metri quadrati, si trova un’altra importante testimonianza della presenza di Leonardo a Milano in quanto ospita una vasta collezione di modelli storici, realizzati grazie ai disegni leonardeschi.
Le sale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano
Il Castello Sforzesco
Tra i monumenti più celebri di Milano, il Castello Sforzesco è una delle più belle testimonianze della presenza di Leonardo Da Vinci alla corte degli Sforza. Qui l’artista decorò la Sala delle Asse con un finto pergolato, dove i rami intrecciati danno vita all’emblema vinciano (il nodo che forma un cerchio che inscrive a sua volta una doppia croce).

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La Conca dell’Incoronata
Visitabile sempre perché all’aperto è la Conca dell’Incoronata, ciò che resta del Naviglio della Martesana, all’interno della cerchia delle antiche mura spagnole di Milano in fondo a via San Marco, in pieno quartiere Brera. La Conca dell’Incoronata celebra il Genio di Leonardo nell’ambito dell’ingegneria idraulica. Costruita nel 1496 durante il ducato di Ludovico il Moro, la direzione dei lavori venne affidata agli ingegneri Giuliano Guasconi e Bartolomeo della Valle, supportati dalla consulenza di Leonardo. Tra il 1929 e il 1930, questo tratto di canale fu interrato per la chiusura della Cerchia dei Navigli.

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La Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Raccoglie i manoscritti vinciani la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Qui, al civico 2 di piazza Pio XI, a due passi da Duomo, è possibile ammirare lo splendido “Codice Atlantico”, la più ampia raccolta esistente di scritti e disegni di Leonardo da Vinci, 1119 fogli che rappresentano la più vasta raccolta al mondo di disegni e scritti autografi di Leonardo Da Vinci, con argomenti che vanno dall’anatomia alla matematica, dalla geografia all’architettura.

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Piazza Scala
Chi visita Milano inevitabilmente scatta una foto alla centralissima piazza Scala, non soltanto perché vi si affaccia il teatro dell’opera più famoso del mondo, ma perché è dominata dalla statua di Leonardo. Realizzata dallo scultore Pietro Magni nella seconda metà del XIX secolo, rappresenta il Genio toscano insieme ai quattro suoi allievi: Marco d’Oggiono, Salaino, Cesare da Sesto e Giovanni Antonio Boltraffio.
Il Leonardo3 Museum
In piazza Scala, all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele, si trova il Leonardo3 Museum – Il Mondo di Leonardo, nato nel 2013 come mostra permanente ma museo vero e proprio solo dal 2023. Ospita le ricostruzioni delle macchine e i restauri dei suoi dipinti. Il Leone meccanico, la Balestra veloce, l’Aquila meccanica, il Grande Organo Continuo e l’Architronito sono solo alcune delle opere in mostra. I visitatori possono ammirare anche la ricostruzione fisica dell’Ultima cena e del refettorio di Santa Maria delle Grazie ai tempi di Leonardo. Il Comune di Milano vorrebbe spostare il museo dai locali in cui si trova, quindi non è detto che l’indirizzo sarà sempre quello.
Il Cavallo di Leonardo
Nella periferia Ovest, a due passi dallo Stadio Meazza (meglio noto come San Siro) si trova l’Ippodromo Snai di San Siro, all’ingresso del piazzale dello Sport. Qui si può ammirare una tra le più grandi sculture equestri al mondo: il Cavallo di Leonardo, realizzata dalla scultrice statunitense Nina Akamu su ispirazione dei disegni originali di Leonardo Da Vinci, datati 1482 e realizzati su commissione di Ludovico il Moro che voleva dedicare l’opera alla memoria del padre Francesco.

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Il glicine di Leonardo
Alla periferia Sud di Milano, invece, c’è un luogo leonardesco che, a primavera, diventa meta di pellegrinaggio di turisti ma anche degli stessi milanesi. Si tratta del glicine di Leonardo, una pianta antichissima che, quando è in fiore, regala ai passanti uno spettacolo unico per gli occhi. Si calcola che abbia più di 700 anni e, secondo gli esperti di botanica, le sue radici sono ormai così lunghe da arrivare a misurare circa due chilometri. Pare sia uno dei più antichi d’Italia. Si dice che, proprio all’ombra delle sue coloratissime e profumatissime fronde, venisse lo stesso Leonardo Da Vinci a meditare e a escogitare i suoi tanti progetti rivoluzionari per il Naviglio di Milano che dista poche centinaia di metri. Il Genio italiano era solito ritirarsi in questo angolino tranquillo della città, all’epoca alle porte di Milano, per meditare, spesso in compagnia di Ludovico. Dicono che durante una delle sue soste sotto il glicine avrebbe meditato il progetto della Conca Fallata del Naviglio Pavese. Il glicine si trova al civico 2 di via Bernardino Verro, angolo via dei Fontanili, all’interno di un cortiletto aperto da dove tutti lo possono ammirare.

Fonte: @Claudia Santi