Due statue monumentali in pietra calcarea, dotati di torace possente e di grandi scudi a protezione del ventre: è questa l’incredibile scoperta che ha sorpreso gli archeologi, secondo cui il rinvenimento è a dir poco eccezionale. E se anche i due giganti non sono completi – diversi frammenti sono stati trovati nei dintorni -, aprono le porte ad una nuova serie di reperti tutti da scoprire.
La scoperta incredibile a Mont’e Prama
Nelle scorse settimane hanno avuto il via i lavori presso il sito archeologico di Mont’e Prama, sede di uno dei più importanti villaggi nuragici della Sardegna. Gli scavi hanno dato ben presto i loro frutti: dalla terra sono emerse due statue monumentali scolpite nell’arenaria gessosa, formate da torsi robusti e un grande scudo curvo, assieme ad alcuni frammenti sparsi – tra cui gli arti e le teste dei giganti. Si tratta di una scoperta eccezionale, perché rivela che il sottosuolo ha ancora molto da regalarci, in questa importante regione geografica.
È qui infatti che la civiltà nuragica ha trovato il suo massimo sviluppo, e le testimonianze del loro passaggio sono tra le più suggestive mai rinvenute. Le due statue fanno parte di un vero e proprio esercito di pietra risalente all’incirca a 3mila anni fa, e rappresentano dei pugilatori. Non è la prima volta che a Mont’e Prama vengono trovati giganti del genere, anzi: è proprio per questo che il sito è diventato famoso in tutto il mondo, immerso in un’aura di mistero che ancora oggi rimane immutata. Il complesso scultoreo, già formato da 16 pugilatori, 13 modelli di nuraghe, 5 arcieri e 4 guerrieri, va così ad arricchirsi ulteriormente.
Gli archeologi hanno subito iniziato a lavorare sulle due statue, procedendo con un’accurata (e delicata) pulizia, resa complicata soprattutto dall’incredibile fragilità della pietra in cui sono state realizzate, e con un attento studio che potrebbe rivelare nuovi dettagli su questi giganti. Ma è già emerso qualcosa di interessante: le statue appena scoperte sono diverse da quelle rinvenute negli anni ’70, mentre somigliano molto a quelle portate alla luce nel 2014 a pochissima distanza dal luogo dell’attuale ritrovamento.
Mont’e Prama, un sito archeologico affascinante
Il sito archeologico di Mont’e Prama, situato a Cabras, è da sempre avvolto nel mistero. Le prime scoperte in questo luogo sono avvenute quasi per caso, negli anni ’70: in quel periodo vennero rinvenute alcune statue gigantesche, rappresentanti colossi di pietra di ben 2 metri e mezzo di altezza. Sulla loro funzione, non si è mai fatta chiarezza. I giganti sembrano vegliare su alcune antichissime tombe, disposte lungo una vera e propria via funeraria che, a quanto pare, sarebbe stata riservata unicamente a giovani uomini. Nel corso delle ricerche, infatti, non sono mai stati trovati anziani e bambini (e solo pochissime donne sono emerse dagli scavi).
Negli ultimi anni i lavori hanno ripreso a pieno ritmo, sulla base dell’idea che il sito archeologico fosse molto più ampio di quanto inizialmente immaginato. Il nuovo ritrovamento è la prova che gli archeologi sono sulla buona strada, sottolinea Alessandro Usai, responsabile scientifico dello scavo: “La ricerca programmata dà i suoi frutti, siamo andati a scavare a colpo sicuro in un tratto che ancora non era stato toccato”. L’obiettivo ora è quello di ampliare il raggio dei lavori, restaurando nel contempo le statue già emerse per poterle esporre al Museo di Cabras.