Il 2025 è un anno importante per una delle storiche aziende italiane: Mulino Bianco compie 50 anni e nelle case di tutti il celebre mulino delle confezioni è ormai un’icona. La sua immagine fa ormai parte della cultura pop italiana, come marchio di una delle industrie dolciarie più amate e celebri del Paese: ma forse quello che non tutti sanno è che il Mulino Bianco esiste davvero è vi ci si può addirittura soggiornare.
Dove si trova il mulino di Mulino Bianco
Si tratta di un mulino in Toscana, che si trova nei pressi di Chiusdino, in provincia di Siena. Nel settembre 1990 il marchio di dolciumi Mulino Bianco iniziò la campagna pubblicitaria dedicata alla Famiglia del Mulino, firmata da Armando Testa. Il marchio del Mulino Bianco diventò realtà, identificandosi appunto nel mulino di Chiusdino. «Dal 1990 al 1995 il mulino, assunto alla celebrità come testimonial del Mulino Bianco, ha avuto un breve ma intenso periodo di notorietà ed ha ricevuto numerosi visitatori sia dall’Italia che dall’estero», si legge nel sito de Il Mulino delle Pile che è la location dello spot, oggi un agriturismo. Scopriamo la sua storia.
Costruito all’inizio del XIII secolo dai Monaci dell’Abbazia di Serena, originariamente era utilizzato con lo scopo principale di lavorare il grano, ma anche per la cosiddetta sodatura delle stoffe per la vendita ai mercati: quest’ultimo è un procedimento con cui i tessuti venivano trattati con soda caustica con l’obiettivo finale di renderli più lucidi. Oggi invece ospita un agriturismo, che si chiama Mulino delle Pile (le pile erano i recipienti di pietra che, grazie alla ruota idraulica, battevano sui panni per il trattamento di cui sopra).
Come dormire nel Mulino Bianco
Il Mulino delle Pile si trova nel cuore del Parco Naturale della Val di Merse ed è aperto tutto l’anno (inclusi ponti e giorni festivi). Dotato di piscina, offre la possibilità di organizzare banchetti, matrimoni, cerimonie e feste varie. Per chi cerca un’atmosfera più intima c’è invece l’antica cucina, con al centro un grande camino nello stile delle vecchie case di campagna. La torre, che un tempo era il nucleo del Mulino, oggi ospita una biblioteca e diversi giochi da tavola. Da non trascurare anche il ristorante, che ovviamente si chiama La Vecchia Macina. Per raggiungerlo bisogna percorrere il viale alberato che congiunge l’abbazia di San Galgano al borgo di Chiusdino; a soli 2 km dal palazzetto si svolta a sinistra verso Luriano per poi trovarsi davanti quello che è lo scorcio presente ormai su ogni cartellone pubblicitario.
Il “Mulino Bianco” non è davvero bianco
Un piccolo, non irrilevante dettaglio: oggi il mulino non è più bianco, ma ricoperto in pietra. Poco male, visto che per il resto vi offre la possibilità di trascorrere qualche giorno in uno dei luoghi più noti nell’immaginario collettivo nazionale. La prima volta che è comparso in uno spot è il 1976 ma il vero successo arriva solo negli anni ’90 che hanno consacrato la grafica del Mulino Bianco come uno dei simboli della cultura pop italiana. Insomma, il look bianco ottenuto tramite il rivestimento a pannelli per lo spot pubblicitario non esiste più. Oggi la struttura è stata trasformata in un bed and breakfast immerso nelle campagne senesi e rivela la sua struttura originaria.