Ogni nuovo anno che arriva porta con sé numerose novità da diversi punti di vista, compreso quello che riguarda il panorama museale internazionale. Per il 2025, infatti, sono previste numerose aperture e rinnovamenti in tutto il mondo, che permetteranno di entrare in edifici all’avanguardia e contenenti tesori davvero preziosi. Scopriamo quali sono le migliori novità dell’anno ormai in corso per quanto riguarda i musei.
Museo d’Arte Moderna, Varsavia
Iniziamo dalla Polonia e più precisamente da Varsavia, dove già lo scorso ottobre ha preso vita il nuovo Museo d’Arte Moderna della città. Si tratta di un elegante edificio progettato dallo studio Thomas Phifer and Partners che si distingue per una struttura minimalista che mette molta attenzione alla luce e agli spazi comuni.
Straordinario, per esempio, è il cuore dell’edificio che si presenta ai visitatori con un bellissimo atrio sormontato da un tetto in vetro. Al suo interno, invece, si può scoprire una nutrita selezione di opere che raccontano storie di modernità, migrazione e trasformazione sociale. Ma perché se è aperto dal 2024 è una novità del 2025? La risposta è molto semplice: a febbraio di quest’anno verrà finalmente esposta la collezione di arte del XX e XXI secolo.
Saadiyat Cultural District, Abu Dhabi
Che gli Emirati Uniti puntino alla grandezza non c’è alcun dubbio, ma il Saadiyat Cultural District di Abu Dhabi è davvero qualcosa di unico nel suo genere: entro quest’anno, in questo affascinante centro culturale che è già la culla del Louvre Abu Dhabi, apriranno:
- Zayed National Museum: per una vera e propria immersione nella storia;
- Natural History: per un viaggio attraverso il tempo e lo spazio;
- Guggenheim Abu Dhabi: punto di riferimento per il panorama artistico di oggi;
- teamLab Phenomena: museo multisensoriale dove le opere sono create dai fenomeni ambientali.
Si tratta di un complesso progettato da Foster + Partners con cinque svettanti “ali di falco”, che fungeranno da torri di raffreddamento naturali.
Fondation Cartier, Parigi
La rinomata e straordinaria Fondation Cartier di Parigi cambierà location: dalla storica sede di Boulevard Raspail, alla fine di quest’anno aprirà un nuovo spazio progettato da Jean Nouvel in un edificio ottocentesco restaurato posto di fronte al Museo del Louvre. Una struttura che vanterà ben 6500 metri quadrati di superficie espositiva dove verranno posti oltre ottocento pezzi di vero pregio.
V&A East Storehouse, Londra
Il V&A East Storehouse di Londra vedrà per la prima volta la luce nella primavera di quest’anno all’interno del Queen Elizabeth Olympic Park. Oltre ad essere uno spazio espositivo, questo luogo fungerà anche da laboratorio di ricerca e innovazione, con aree dedicate alla conservazione, al restauro e alla documentazione delle opere. Ma non è finita qui, perché tra le sue mura troverà spazio anche il David Bowie Centre, con più di 90mila oggetti legati carriera di questo indimenticabile cantante.
Museo Egizio, Torino
Nella splendida cornice della città di Torino il Museo Egizio, il più antico, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica, non è di certo una novità ma nel 2025 è pronto a sorprendere ancora di più tutti i suoi visitatori: fra giugno e settembre di quest’anno aprirà la nuova Piazza Egizia che sarà coperta da una grande struttura di vetro e acciaio sotto progetto di David Gianotten e Andreas Karavanas. È prevista anche una sezione ipogea in cui verrano ricostruiti paesaggi e atmosfera dell’antico Egitto.
Almaty Museum of Arts, Almaty
Almaty è un’affascinante città del Kazakistan che sorge sulle pendici dei monti Trans-Ili Alatau che quest’estate vivrà un vero e proprio momento storico che non verrà mai dimenticato: aprirà l’Almaty Museum of Arts, il primo museo in assoluto di questa zona dedicato all’arte moderna e contemporanea. Tra le sue mura vi saranno ben oltre settecento opere, una galleria alta 12 metri per mostre temporanee e molto altro ancora.
Fenix Museum of Migration, Rotterdam
Anche la bellissima città di Rotterdam, nei Paesi Bassi, a maggio di quest’anno si caratterizzerà per un vero e proprio ampliamento della sua offerta culturale, perché vedrà la luce il Fenix Museum of Migration. Si tratta del primo museo dedicato in modo esclusivo alla storia e all’esperienza della migrazione, che verrà istituito in un ex magazzino portuale proprio con lo scopo di rappresentare il passaggio di milioni di persone.
Un luogo che sarà quindi in grado di raccontare le storie di chi, per secoli, si è spostato da un Paese all’altro, tramite oggetti personali, fotografie, video e installazioni artistiche.
New Museum of Contemporary Art, New York
Il New Museum of Contemporary Art di New York è stato fondato nel 1977 ma è attualmente in atto un progetto di riqualificazione che, entro la fine di quest’anno, darà vita a nuovi sette piani nella sua sede di Lower East Side. Verrano quindi aggiunti ben 60mila metri quadrati di spazio che saranno impreziositi da una facciata in vetro stratificato e rete metallica. Verrà poi inaugurata una nuova piazza pubblica all’aperto in cui ammirare installazioni, performance e incontri.
MACAM, Lisbona
L’apertura del MACAM di Lisbona è una delle più imminenti: dovrebbe avvenire a marzo di quest’anno. La già bellissima Capitale del Portogallo si arricchirà di un progetto davvero unico nel suo genere in quanto combinerà museo e luxury hotel all’interno dello storico Palácio Condes da Ribeira Grande.
Il visitatore avrà l’opportunità di esplorare una collezione di oltre seicento opere che include capolavori del calibro di artisti come Marina Abramović, Olafur Eliasson e Paula Rego in ben duemila metri quadri di spazio espositivo.
Grand Egyptian Museum, Giza
L’apertura parziale del Grand Egyptian Museum di Giza è avvenuta nel 2024 grazie all’inaugurazione di 12 sale e gallerie meravigliose. Si tratta di un’opera colossale che ospiterà oltre 100.000 oggetti e reperti e avrà una superficie di ben 500.000 mq. A mancare all’appello, quindi, sono ancora tantissimi tesori come, per esempio, le due gallerie che faranno da culla all’intero tesoro di Tutankhamon. Il 2025 (ma visti i ritardi che si sono accumulati negli anni passati non si può garantire) dovrebbe essere quello dell’inaugurazione completa.