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Il parco archeologico di Aquileia diventerà uno dei più grandi al mondo

L’Area archeologica di Aquileia e Basilica Patriarcale, iscritta alla lista dei Patrimoni UNESCO dal 1998, è uno dei gioielli storici più importanti del Friuli-Venezia Giulia. Il sito custodisce i resti di una delle più grandi e ricche città dell’impero romano, la maggior parte dei quali rimane ancora da scavare al di sotto dei campi agricoli e del nucleo urbano moderno. Ed è proprio agli scavi che il vicegovernatore e assessore alla cultura della Regione vuole dedicare nuovi investimenti.

Nel corso del 2025, quindi, il parco di Aquileia sarà protagonista di un’espansione che lo trasformerà in uno dei più grandi al mondo.

Storia del parco archeologico di Aquileia

In passato, sia Aquileia che la Basilica hanno ricoperto un ruolo chiave nel processo di evangelizzazione di parte dell’Europa centrale. Aquileia, infatti, seppur famosa come città romana della tarda età repubblicana e imperiale, la cui fondazione risale al 181 a.C., già prima della fine dell’Impero Romano d’Occidente assunse un ruolo di assoluto rilievo come sede episcopale. Fu proprio la vitalità della chiesa aquileiese a contribuire alla diffusione del cristianesimo, ponendosi come punto di incontro tra l’area balcanica, l’Europa centro-orientale e l’area mediterranea.

Quello che potete vedere oggi all’interno del parco archeologico è solo una minima parte di quello esistente nel sottosuolo. Le diverse zone archeologiche fruibili dai visitatori risalgono agli anni ’20 del Novecento e, proprio quest’anno, verranno ampliate grazie all’organizzazione di nuovi scavi previsti per il 2025.

Nuovi scavi per il parco di Aquileia

Il 2025 è un anno importante per il parco di Aquileia, al quale è destinato un investimento pari a 3,5 milioni di euro per la sua espansione e valorizzazione. In particolare, 2 milioni di euro verranno utilizzati per acquisire ben 18 ettari di territorio, di cui una parte ricade nell’area UNESCO. Questa acquisizione si affiancherà ai 20 ettari già assegnati dallo Stato, con l’obiettivo di ampliare le ricerche archeologiche nel sottosuolo della città. Una decisione che non stupisce se consideriamo che il sottosuolo è ancora tutto da scoprire, basti pensare alla tracce trovate nel 2023.

Le nuove aree di scavo, sulle quali lavoreranno sia i ricercatori delle università italiane che straniere, permetteranno di approfondire la storia di questa città, un tempo centro cosmopolita di grande importanza. “I cantieri archeologici saranno anche un punto di attrazione turistica, capaci di stimolare l’interesse di visitatori e studiosi”, ha spiegato Anzil, vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia.

Cosa vedere nel parco archeologico di Aquileia

All’interno del parco archeologico, tra i più belli di tutta Italia, ci sono diverse cose da vedere, in primis la Basilica. Questa rappresenta un complesso architettonico straordinario, risalente al IV secolo. Molto bella è anche la zona archeologica denominata “Domus e Palazzo Episcopale” dove il pubblico può ammirare, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali di diverse epoche.

Nel parco sono presenti, tra le altre cose, anche un museo archeologico nazionale, il museo paleocristiano, il porto fluviale e la Domus di Tito Macro, una delle più vaste dimore di epoca romana tra quelle rinvenute nel Nord Italia.

Come visitare il parco: informazioni utili

L’area archeologica di Aquileia è estremamente grande e ricca di cose da vedere e richiede almeno mezza giornata. Ogni area ha degli orari e delle modalità d’ingresso specifici che consigliamo di monitorare sul sito ufficiale, dove troverete anche informazioni sulle visite guidate. Alcune aree sono ad accesso gratuito, come il Foro Romano e il Porto Fluviale, mentre altre richiedono un biglietto come i musei e la Basilica.

Di Admin

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