Ogni stagione è quella giusta per visitare Aprica, dove la natura è integra e ci si può immergere nelle sue bellezze d’estate come d’inverno. Situata nella provincia di Sondrio, tra le cime innevate della Val Camonica e della Valtellina, a cavallo del passo che porta lo stesso nome, questa graziosa cittadina dalle origini medievali è stata per lungo tempo un crocevia importante tra i versanti delle Alpi. E sono proprio queste memorie come luogo d’incontro che l’hanno resa, a partire dal XIX secolo, un riferimento nel mondo turistico per la sua accoglienza e ospitalità, ma anche per gli splendidi paesaggi.
Sono luoghi ricchi di suggestioni, ideali per trascorrere una vacanza all’insegna degli sport invernali o delle escursioni estive in montagna. Il tutto arricchito da un borgo che ha resistito al passare del tempo, dove provare le specialità tipiche del territorio e pianificare un’esperienza immersiva anche nei dintorni.
Aprica: cosa fare in inverno
Inverni lunghi, neve sempre abbondante, piste da sci adatte a tutti: Aprica è una meta molto amata per chi vuole sciare in Lombardia e godersi la stagione fino alla fine. Qui troverete ad aspettarvi il comprensorio sciistico Aprica-Corteno, con i suoi 50 chilometri di piste tra gli impianti del Baradello, in località San Pietro, Palabione e Magnolta, tutti collegati tra loro.
Le piste da sci sono adatte sia ai principianti che agli sciatori esperti, che potranno praticare questo sport sullo sfondo di aree naturalistiche incontaminate e paesaggi di montagna incantevoli. Non solo sci: ad Aprica ci sono percorsi immersi nei boschi da vivere con le ciaspole, aree divertenti per i bambini con bob, slittino e giochi sulla neve, oltre che la Superpanoramica del Baradello. Questa è la pista da sci illuminata più lunga d’Europa e offre una vista mozzafiato sul fondovalle e la Valtellina!
Aprica: cosa fare in estate
Se d’inverno sono le piste da sci le vere protagoniste, d’estate saranno le escursioni a piedi o in bicicletta ad allietare gli amanti della montagna e delle attività all’aria aperta. In funzione anche durante i mesi più caldi, le funivie del comprensorio Aprica-Corteno vi permetteranno di raggiungere facilmente e in totale comodità i punti di partenza per i diversi sentieri.
Passi alpini, sentieri dedicati, piste ciclabili per tutta la famiglia aspettano anche gli amanti delle mountain bike e delle e-bike. Fra sentieri, strade militari e alpeggi potrete immergervi completamente nella natura alpina e godervi un panorama mozzafiato in sella alla vostra bici.
A piedi, invece, avrete a vostra disposizione oltre 200 chilometri di sentieri e itinerari di montagna che attraversano zone naturalistiche molto interessanti come la Riserva Naturale di Pian di Gembro o la Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio con la Val Brandet e la Valle di Campovecchio.
Aprica: cosa vedere in città
Passeggiando per le stradine del borgo si possono notare bellissimi affreschi realizzati sui muri delle case in tre delle sei contrade di Aprica. Si tratta delle opere dell’artista valtellinese Alcide Pancot che decorano le facciate di alcuni edifici in contrada S. Maria, S. Pietro e Dosso. I murales rappresentano la storia del comune e ritraggono i bellissimi paesaggi alpini, in questo modo sembra di camminare tra i boschi e tra i sentieri scoscesi anche quando si è in città.
Gli edifici religiosi di Aprica sono situati a poca distanza l’uno dall’altro, per questo è facile visitarli tutti in una mezza giornata di passeggiata nel cuore della cittadina. Troverete il Santuario di Maria Ausiliatrice, dallo stile moderno e con un bellissimo albero dei frutti salesiani che decora la parete interna; la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo, in stile romanico e con un suggestivo baldacchino in legno intagliato che sovrasta l’altare maggiore; e la Chiesa di Santa Maria assunta con il suo imponente organo a canne.
Feste, tradizioni e buona cucina ad Aprica
Se visitate Aprica agli inizi di marzo, oltre a poter godere ancora delle cime innevate e delle piste, avrete l’opportunità di assistere a un evento tradizionale molto sentito: la Sunà da Mars. Organizzata per il 1 marzo, questa festa celebra l’antica usanza di svegliare la primavera con il suono dei campanacci. Tutti gli anni, partendo dalle diverse contrade (S. Pietro, Dosso, Mavigna, S. Maria, Liscidini e Liscedo) gli abitanti percorrono le vie del paese con le bronse e i sampogn (i campanacci) affinché il suono risvegli l’erba e la natura riprenda il suo corso.
Che sia d’inverno o d’estate, infine, non potete lasciare Aprica senza aver provato le specialità tipiche del territorio. Qui regna sovrana la cucina valtellinese: dagli antipasti a base di taglieri con salumi e formaggi, in primis il salume locale chiamato slinsega e il formaggio Bitto, dal sapore deciso, ai primi come i pizzoccheri, conditi con verza, patate, burro, aglio e formaggio casera. Terminate il vostro pasto con un dolce, dalla bisciola, un pane ricco e dal sapore rustico ripieno di frutta secca ed essiccata, alla cupeta, un dolce a base di ostie, miele e noci prodotto prevalentemente in autunno.