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Pontremoli, città barocca del 2025, tra i capolavori del Secolo d’Oro

Sarà sabato 5 e domenica 6 aprile 2025 la nuova edizione di Pontremoli Barocca, la due giorni di aperture straordinarie che, da tre anni, porta a scoprire i capolavori del Secolo d’Oro dell’arte pontremolese tra città e campagna dell’alta Lunigiana.

L’evento, organizzato da Sigeric e Farfalle in Cammino con il patrocinio dei Comuni di Pontremoli e Mulazzo, è pura immersione nelle bellezze del centro nobile della Toscana.

Pontremoli Barocca 2025, date, informazioni e costi

Nel dettaglio, sabato 5 aprile 2025, negli orari di apertura 10:00 – 13:00 14:00 – 18:00, saranno visitabili al pubblico tre splendide ville di campagna, grazie a visite guidate continuative della durata di 30 minuti circa.

Sarà possibile acquistare biglietti singoli per ciascuna dimora al costo di 10 euro, oppure un biglietto cumulativo scontato delle tre dimore, al costo di 20 euro.

È previsto il biglietto gratuito per tutti i minori di 18 anni.

Domenica 6 aprile, invece, negli stessi orari di apertura 10:00 – 13:00 14:00 – 18:00, sarà possibile scoprire ben sette luoghi, sempre con visite guidate continuative della durata di 20 minuti circa.

I partecipanti potranno acquistare un biglietto per sette luoghi al costo di 20 euro oppure un biglietto ridotto per quattro luoghi a scelta al costo di 15 euro.

Le ville e i palazzi da ammirare in aprile

Palazzo Pavesi Ruschi Noceti, Pontremoli

Fonte: Foto visitPontremoli – Ufficio stampa – Produzioni Eco

Palazzo Pavesi Ruschi Noceti, Pontremoli Barocca

Sabato 5 aprile sono tre le magnifiche ville tutte da scoprire e ammirare nella campagna pontremolese.

La prima è Villa Dosi Delfini, in via Chiosi 5, a poche centinaia di metri dal centro storico cittadino, alla fine di un suggestivo viale alberato: vi conquisterà con inganni spaziali e visivi, quadrature e affreschi, cannocchiali prospettici e ricchezze in ogni angolo, a partire dal sontuoso salone centrale.

Ecco poi Villa Pavesi Ruschi a Teglia di Mulazzo, in località Piano di Busatica, di proprietà della famiglia Ruschi Noceti. Tra le tante meraviglie, non si può non citare la particolare decorazione del piano nobile attribuita a Gian Battista Natali, ovvero il raffinato portico voltato a botte, con finiture in pietra serena, che conduce alla cappella di famiglia, e il salone dove la sapiente architettura rende più profonda la prospettiva di tutto l’ambiente.

Infine, Villa Pavesi Negri-Baldini e i suoi magnifici giardini spiccano a una decina di minuti da Pontremoli, in località Scorano lungo la Strada Provinciale 37. Il giardino, visitabile, è un fulgido esempio dello stile barocco, impreziosito da fontane, siepi, belvedere panoramico, ninfeo, mascheroni, grandi limoni nonché da balaustre in sasso e mura.

Domenica 6 aprile sono sette i luoghi da non lasciarsi sfuggire nell’ambito di Pontremoli Barocca 2025, a partire dal Palazzo Dosi Magnavacca, con spettacolare scalinata in marmo di Carrara che porta al piano nobile dove lasciano senza fiato il salone principale e l’ampia galleria vetrata.

Passiamo poi a Palazzo Pavesi Ruschi, in pieno centro storico, sontuosa dimora settecentesca con “veduta da tre angoli” dove il salone più ampio venne progettato per essere una magnifica Galleria dipinta come un cortile colonnato. Altrettanto meritevole di una visita è Palazzo Bocconi Zucchi Castellini, noto come “Ca’ di piazza”, risalente al XV secolo, con superbo salone restaurato in epoca neoclassica e galleria voltata a crociera con i finestroni che si affacciano sul cortile.

La giornata prosegue con Palazzo del Vescovado, in Piazza Duomo proprio di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, che dal Cinquecento ospitava le scuole pubbliche per poi divenire, nel Settecento, la sede vescovile della Diocesi. Ci sono poi il Teatro della Rosa, il più antico della Lunigiana, dalle inconfondibili caratteristiche di un teatro all’italiana, l’Oratorio di Nostra Donna, sulla sponda del orientale del fiume Magra, assoluto capolavoro del barocco di Pontremoli, e la Chiesa San Giacomo d’Altopascio in Val di Nievole.

Palazzo del Vescovado

Fonte: Foto Sigeric – Ufficio stampa – Produzioni Eco

Palazzo del Vescovado, Pontremoli Barocca

Cosa vedere a Pontremoli oltre il Barocco

Pontremoli, la suggestiva Porta della Lunigiana, è un luogo dove storia, leggende e tradizioni si intrecciano per regalare emozioni senza tempo. Ogni passo nel borgo è un viaggio nel passato, e una delle sue gemme più straordinarie è il Castello del Piagnaro. Arroccato sulla collina che domina la città, ospita oggi il Museo delle Statue Stele, enigmatiche sculture antropomorfe che raccontano la preistoria lunigianese. Opere misteriose, databili dall’Età del Rame fino alla romanizzazione, hanno affascinato studiosi e visitatori con il loro simbolismo arcano. Tra le varie ipotesi, la più diffusa le interpreta come rappresentazioni di divinità pagane, protettrici dei cicli della vita e delle attività umane.

Nel cuore del borgo si erge maestoso il Duomo, ufficialmente la Concattedrale di Santa Maria Assunta. Già citato gioiello barocco, è una meraviglia di arte e architettura, impreziosito da raffinati stucchi ottocenteschi e capolavori pittorici. Tra questi, spiccano opere di grandi maestri come Giovanni Domenico Ferretti, Vincenzo Meucci e Giuseppe Bottani, che hanno conferito al sacro edificio un fascino senza pari.

Simbolo inconfondibile di Pontremoli è il poi Campanone, torre medievale del XIV secolo che si staglia verso il cielo, testimone silenzioso di secoli di storia. Altra tappa da segnare in lista è la Chiesa e Convento di San Francesco, oggi basilica dei Santi Giovanni e Colombano, custode di autentici tesori artistici, come il delicato bassorilievo della Madonna col Bambino di Agostino di Duccio e il Coro ligneo di Luchino da Parma.

Di Admin

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