Siamo giunti all’ottava stagione di “Un passo dal cielo”, una delle fiction televisive di maggior successo in Italia dopo il “Commissario Montalbano“. Merito del trionfo della serie Tv RAI sono, oltre che delle vicende intricate e ricche di colpi di scena (quest’anno la grande novità è l’entrata in scena di Raz Degan che si unisce al cast formato da Giusy Buscemi alias Manuela Nappi, Enrico Ianniello alias Vincenzo Nappi e Marco Rossetti ovvero Nathan Sartor), i luoghi di montagna meravigliosi dove si svolgono le storie. Tra laghi alpini dai colori abbaglianti alle cime dei monti spennellate di bianco, dai fitti boschi di conifere alle deliziose baite di legno, sembra di entrare in un libro di fiabe. E in “Un passo dal cielo 8” il tema della sostenibilità e dei cambiamenti climatici si fa sentire particolamente.
Come abbiamo imparato nel corso degli anni, invece, questi luoghi esistono davvero, talvolta leggermente ritoccati – nelle prime serie le famose Tre Cime di Lavaredo facevano da sfondo al lago dove si trova la baita del comandante della stazione del corpo forestale, cosa non vera – e da quando è iniziata la serie “Un passo dal cielo” sono diventati meta di turismo di massa.
Nel corso delle otto stagioni, oltre a essere cambiati i protagonisti (per le prime tre Pietro Thiene era interpretato da Terence Hill e poi è arrivato Francesco Neri, l’attore Daniele Liotti), sono variate anche le location: fino alla quinta stagione al centro delle vicende c’era San Candido, in Alto Adige, mentre dalla sesta in poi la produzione si è trasferita a San Vito di Cadore, nel Veneto. Una più bella dell’altra, comunque, vere cartoline del nostro arco alpino ed ecco le più famose che abbiamo visto in Tv e dove possiamo andare anche noi.
Le location dell’ottava stagione
Boschi, baite, laghi e montagne: i luoghi dove Nappi indaga sui fatti che accadono sono i più belli dove si potrebbe lavorare, lontani da traffico, smog, città, rumori e dallo stress. Luoghi, però, minacciati da qualcosa di più grande, il cambimento climatico, a cui lo scienziato esperto di climate change Stephen Anderssen e il suo team stanno cercando di porre rimedio.
Le Dolomiti bellunesi
L’area protetta del Parco delle Dolomiti si estende a Nord di Cortina e arriva fino al confine col Trentino-Alto Adige e, del territorio, fanno parte alcuni famosi gruppi dolomitici come il Cristallo, le Tofane, la Cima Fanes, il Col Bechei e la Croda Rossa d’Ampezzo. Tutto l’ambiente in cui è stata girata la fiction ha del fiabesco e si tratta di angoli delle Dolomiti bellunesi che si possono tranquillamente visitare. Lo sanno bene gli escursionisti che sono soliti frequentare queste zone e che, camminando lungo i sentieri di montagna, non rendendosi neppure conto di passare, talvolta, da una Regione all’altra, hanno un unico punto di riferimento da tenere a mente: le Tre Cime di Lavaredo, magnetiche per chiunque abbia la fortuna di vederle.
San Vito di Cadore
Al centro delle iltima stagioni della fiction c’è il Comuni di San Vito di Cadore dove si trova la caserma di polizia, a due passi dal Lago di Mosigo, un punto privilegiato per ammirare alcune delle montagne più famose come l’Antelao, chiamato anche “Re delle Dolomiti”, e la Croda Marcora, che si riflette nel laghetto artificiale.
Il Lago di Misurina
Nelle ultime tre stagioni della fiction troviamo il leggendario Lago di Misurina, conosciuto anche come “Perla delle Dolomiti”, uno dei laghi più belli d’Italia. È un lago naturale che si trova a 1.754 metri di altitudine. Si tratta di un meraviglioso specchio d’acqua incastonato tra le Dolomiti di Sesto e Cortina d’Ampezzo, che muta il proprio aspetto a seconda delle stagioni: da lago ghiacciato (e calpestabile) d’inverno a splendida e colorata meraviglia a primavera. Ciò che lo rende famoso è proprio il contesto paesaggistico in cui si trova. Questo lago è noto anche per le proprietà terapeutiche che offre grazie a un microclima particolarmente salubre.
Le location delle prime stagioni della serie
Il Lago di Braies
Iconico e ormai nell’immaginario collettivo, il Lago di Braies, in Val Pusteria, è divenuto il simbolo di “Un passo dal cielo”. A Braies si trova l’hotel in riva al lago, ma anche la suggestiva palafitta sull’acqua in cui vivono i protagonisti della serie, fino alla stagione 6, nota con il sottotitolo “I Guardiani”. Questo specchio d’acqua color smeraldo – e non è merito di Photoshop – è senza dubbio il più famoso della Regione ed è davvero circondato da boschi di conifere, da ripidi dirupi e da verdi pascoli.
La palafitta di Pietro e Francesco
Lo chalet di legno dove vivono le due guardie forestali, prima Pietro Thiene e poi Francesco Neri, altro non è che la capanna che ospita la biglietteria dove si noleggiano le barche per fare il giro del Lago di Braies. D’estate, infatti, si possono prendere a noleggio le barchette di legno e trascorrere una giornata su questo bellissimo specchio d’acqua trasparente.
La Croda Rossa di Sesto
I prati verdi alla base della Croda Rossa di Sesto, nelle Dolomiti di Sesto, in Val Pusteria, sono il luogo in cui Pietro/Francesco amano di più passeggiare e cavalcare. Così come lo spettacolare Prato Piazza, un altopiano in cima al passo alpino che mette in collegamento Braies e Carbonin, a un’altitudine di 1.993 metri. A Prato Piazza c’è una malga in cui si sono state girate anche numerose scene di “Un passo dal cielo”.
San Candido
Situato ai piedi del Baranci, il paese di San Candido vanta una storia antichissima. A occupare questa zona furono prima i romani, in seguito venne fondato un monastero, voluto dal duca Tassilone III di Baviera nel 769 per contrastare l’avanzata degli slavi, all’epoca considerati pagani. L’influenza ecclesiastica nella zona ha lasciato il segno tanto che oggi San Candido ospita ben tre chiese, la più piccola delle quali appartiene al convento dei francescani.
Il Lago di Dobbiaco
Spesso dal Lago di Braies le immagini della fiction si spostano sul vicino Lago di Dobbiaco, un altro laghetto alpino altoatesino altrettanto pittoresco appena fuori dal Comune di Dobbiaco. Il lago si trova esattamente al confine tra due parchi naturali: il parco naturale Tre Cime e il Parco naturale Fanes – Sennes e Braies.
La baita di Dafne
La baita dove vive Dafne Mair, interpretata da Aurora Ruffino, nella sesta stagione esiste davvero. Si tratta della Baita Pian de Loa, nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e si trova al termine di una pista da sci, la pista “Pian de Loa”, a 1360 metri di quota. Immersa in un paesaggio mozzafiato, si può raggiungere d’inverno con gli sci ma anche d’estate percorrendo un sentiero piuttosto impegnativo.
Le colline del Prosecco
Nella settima stagione di “Un passo dal cielo” c’è una grossa novità quanto a location. In alcune puntate della serie s’incontra un paesaggio dal contorno tutto nuovo, che non ha nulla a che vedere con le Dolomiti. Alcune scene sono state girate tra le dolci colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019. Un territorio, questo, che è caratterizzato da un fascino innegabile, oltre che da un enorme valore storico e culturale, attraversato da una strada, la Strada del Prosecco, appunto, che collega Conegliano a Valdobbiadene passando per vigneti, paesi e musei dedicati alla tradizione vitivinicola.