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Dolomiti Friulane: 10 meraviglie da scoprire in un paradiso nascosto

Le Dolomiti Friulane, tutelate dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, rappresentano una gemma nascosta nel cuore delle Alpi, laddove la montagna si svela nella sua forma più autentica, lontana dal clamore del turismo di massa. Sono un vero rifugio per l’anima, un luogo in cui natura, tradizione e cultura si fondono in un abbraccio senza tempo.

Andiamo, allora, alla scoperta di dieci meraviglie da non perdere in questa terra incantata.

1. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane

Non si può non iniziare dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, area protetta che si estende su oltre 37.000 ettari, dove ogni passo rivela panorami che sembrano dipinti.

Dalle cime austere alle vallate incontaminate, il parco è un paradiso per gli amanti del trekking, con sentieri che conducono a limpidi laghetti alpini, boschi silenziosi e scorci indimenticabili.

2. La Forcella Clautana

Un passo incantato che collega la Val Cimoliana alla Val Settimana e permette di respirare l’essenza delle Dolomiti più selvagge, con paesaggi aspri e una quiete che sembra provenire da un’altra epoca.

La Forcella è un punto di incontro tra natura e storia: attraversandola si possono osservare resti di antichi percorsi utilizzati dai pastori e dai commercianti per valicare le montagne.

3. Il Lago di Barcis

Lo splendido Lago di Barcis, incorniciato dalla suggestiva cornice delle Prealpi Friulane, è una tappa da segnare in lista per gli sport acquatici: infatti, le sue acque turchesi sono perfette per praticare vela, surf, canoa e kayak.

Le rive tranquille e una fitta rete di sentieri e piste ciclabili creano anche un ambiente ideale per gli appassionati di trekking e ciclismo. Ma non solo: le famiglie trovano il loro angolo di serenità, grazie alle aree attrezzate che offrono momenti di puro relax immersi nella natura.

4. Il Campanile di Val Montanaia

Campanile di Val Montanaia, Chimolais,

Fonte: iStock

Il maestoso Campanile di Val Montanaia

Simbolo delle Dolomiti Friulane, la spettacolare guglia di roccia conosciuta come “Campanile di Val Montanaia” è una sorprendente opera d’arte naturale.

Raggiungibile con un’escursione consigliata ai più allenati, si tratta di una meta ambita dagli alpinisti e un luogo di contemplazione per chi cerca il contatto più puro con la montagna.

5. Il borgo di Andreis

Adagiato a 455 metri sul livello del mare, Andreis regala un paesaggio dal fascino alpino, pur trovandosi a una quota modesta.

All’ingresso della suggestiva Valcellina, parte del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e Bandiera Arancione del Touring Club, trova uno dei suoi elementi distintivi nell’architettura spontanea: le tipiche case “andreane” si riconoscono all’istante per i ballatoi in legno scuro e le scale esterne, mentre le stradine sono adornate da muretti in pietra che amplificano l’atmosfera rustica e accogliente.

A raccontare la storia e le tradizioni locali è il Museo dell’Arte e della Civiltà Contadina, dove oggetti d’epoca e fedeli ricostruzioni di ambienti mostrano uno spaccato della vita quotidiana del borgo nella prima metà del Novecento.

Conosciuto anche come il “paese delle aquile”, Andreis ospita una mostra dedicata all’avifauna del Parco e un’area faunistica per il recupero di rapaci feriti, ed è la scelta ottimale per chi ama le attività all’aria aperta: dai percorsi di nordic walking del Nordic Life Park alle escursioni e passeggiate, ogni angolo invita a vivere un’esperienza a stretto contatto con l’ambiente.

6. La Val Zemola

La Val Zemola, incastonata a nord dell’abitato di Erto, si apre in tutta la sua bellezza poco oltre il paese e si estende per circa dieci chilometri. Nell’abbraccio di vette maestose come i Monti Duranno, Palazza, Porgeit e Borgà, ammalia con panorami spettacolari e un continuo invito alla scoperta: cascate incantevoli, grotte naturali e piccole gallerie risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, testimonianze silenziose del passato.

Tra le sue perle, la valle accoglie il torrente Zemola, celebre per il canyon naturale dove è possibile vivere l’emozione del canyoning, sport adrenalinico e tecnico che è riservato a canyoners esperti o a chi si affida a guide specializzate, date le difficoltà che il percorso può presentare.

7. La Val Gleris

In inverno, la Val Gleris si trasforma in un località da fiaba, con il silenzio che avvolge le montagne e le fitte abetaie adornate da una soffice coltre di neve: il palcoscenico perfetto per avventure sulla neve, da vivere con le ciaspole, immergendosi appieno nella quiete della natura incontaminata.

Tra i percorsi più affascinanti, il Sentiero della Volpe porta ai piedi del gruppo montuoso del Gleris: la passeggiata, oltre a un’occasione per godere di paesaggi mozzafiato, è anche la meta ideale per chi ama la fotografia naturalistica. Lungo il tragitto, è possibile avvistare e immortalare cervi, caprioli e camosci nel loro habitat naturale.

8. Il Monte Duranno

Monte Duranno, Friuli Venezia Giulia

Fonte: iStock

Suggestivo percorso che conduce al Monte Duranno

Con i suoi 2668 metri, Monte Duranno è la seconda vetta più alta delle Dolomiti Friulane e colpisce per le sue forme imponenti e ardite, tanto da essere soprannominato localmente il “Becco dell’Oca”. Il suo profilo varia a seconda del punto di osservazione: aguzzo e slanciato se ammirato da ovest o est, più ampio e massiccio se visto da nord o sud.

Il monte, simbolo di sfida e avventura, non è accessibile tramite semplici sentieri. Per raggiungere la cima, infatti, è necessaria una buona esperienza alpinistica, l’uso della corda e la conoscenza delle tecniche di arrampicata. La via normale, conosciuta anche come “dei cacciatori ertani”, prende il nome dai primi scalatori che la percorsero: Sartor, Filippin e Martinelli.
L’itinerario, logico e diretto, presenta difficoltà tecniche fino al III+.

Esiste un’altra via di salita, tecnicamente meno impegnativa (massimo II), ma più complessa nello sviluppo, motivo per cui è raramente utilizzata da chi tenta la conquista del Duranno, una delle sfide più avvincenti per gli alpinisti.

9. Cimolais

Cimolais, cuore pulsante del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane incastonato nella Val Cimoliana, amena valle laterale della Val Cellina, affascina con le stradine acciottolate e le case in pietra che raccontano storie di una vita rurale semplice, che ha saputo custodire un ambiente naturale intatto.

Gli amanti della natura troveranno ad attenderli chilometri di sentieri incontaminati, dove l’unica compagnia sarà quella degli endemismi botanici, come l’Arenaria huteri e la Campanula morettiana, o degli esemplari della fauna locale quali cervi, caprioli, camosci, marmotte, aquile e stambecchi.

Tra i luoghi di interesse, spiccano la Chiesa Parrocchiale, arricchita da magnifici altari lignei del Seicento, e le numerose chiesette alpine disseminate sul territorio.

10. L’incanto dell’acqua

Parlando delle Dolomiti Friulane, una menzione particolare va ancora al tema dell’acqua.

Laghi cristallini, come quelli azzurrissimi di Barcis e Tramonti, sono fantastici mountain-beach mentre i torrenti (Cellina, Meduna, Cosa, Arzino) propongono divertenti percorsi per kayak e canoa, mentre dove scorrono più impetuosi, come in Alta Valcellina, diventano ideali per il rafting.

Le grotte e le forre sono un sogno per il canyoning, soprattutto le Grotte e l’Orrido di Pradis a Clauzetto, attrezzate per accogliere in sicurezza i visitatori. Percorribile a piedi e in bicicletta, e d’estate anche con un trenino turistico, la Forra del Cellina è invece il più grande canyon del Friuli Venezia Giulia, uno dei più suggestivi e importanti d’Italia.

Di Admin

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