Elegante e romantica, ricca di scorci suggestivi e monumenti che ne raccontano la storia millenaria, Lione è la meta ideale per una breve vacanza o un fine settimana non distante dal confine italiano, complice anche la sua tranquillità. Infatti, rispetto a tante località che sono soggette all’overtourism, Lione è molto meno affollata, nonostante sia la città più grande della Francia, dopo Parigi e Marsiglia.
Andiamo alla scoperta di tutte le meraviglie da non perdere in un viaggio in questa città incantevole costruita sulla confluenza del Rodano e della Saona. Scopriremo così il suo caratteristico centro storico, la collina Croix-Rousse, e la collina Fourvière, le tre aree in cui può essere suddivisa la città. Non mancano, poi, le specialità enogastronomiche offerte dalle trattorie site tra le viuzze che si snodano tra i palazzi antichi e moderni.
Il centro storico di Lione, la “Città Vecchia”
È proprio il centro storico il luogo perfetto da cui iniziare la propria visita a Lione: la sua “Città Vecchia“, recuperata con cura ed oggi tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è tutta un susseguirsi di vicoli e di piazzette, di chiese e di palazzi storici. Ed è casa di ristorantini tipici che invitano a sedersi ai loro tavolini in ferro battuto. Ecco cosa vedere nel centro storico di Lione.
Place des Terreaux
Partiamo dalla penisola di La Presqu’ile, quel lembo di terra centrale che spicca tra i due fiumi di Lione, il Rodano e la Saona, che è il cuore pulsante della città.
Qui, l’ideale è passeggiare senza meta alla scoperta degli angoli più suggestivi della zona, ma c’è un luogo che è davvero imperdibile: è la Place des Terreaux, il cui nome deriva dal fatto che anticamente fosse parte del fiume, ma che venne riempita di terra per trasformarla in quella che oggi è la piazza più importante del centro cittadino.
Sulla Place des Terreaux si affacciano il Municipio (Hotel de Ville) e il Museo delle Belle Arti, e sorge la splendida fontana di Bartholdi, lo scultore della Statua della Libertà. Sembra che questa fontana fosse destinata alla città di Bordeaux, ma che non potendosela permettere venne terminata da Lione, dove si trova tutt’oggi.
Vale la pena, infine, una visita al Museo delle Belle Arti per la sua eccezionale collezione di monete (sono circa 50.000) e le opere d’arte dei più grandi esponenti europei, tra cui gli italiani Perugino, Tintoretto e Veronese.
Quai St-Vincent e Quai de la Pecherie
Esplorando La Presqu’ile, non può mancare una passeggiata lungo il Quai St-Vincent, da cui ammirare i tipici palazzi variopinti sulla sponda del fiume Saona, per giungere fino al Quai de la Pecherie, che nel weekend vede riempirsi di vecchi librai. Lì si trova anche un palazzo la cui facciata è totalmente affrescata con libri e citazioni che ricordano gli scrittori di Lione, tra cui Rabelais, Stendhal ed Antoine de Saint-Exupery, il celebre autore de “Il Piccolo Principe“.
Il Muro dei Lionesi
Lione è ricca di splendidi murales e lo dimostra anche la facciata di uno stabile situato nella Presqu’Ile, e più precisamente in Rue de la Martinière. L’enorme dipinto murale, chiamato “Muro dei Lionesi”, che si apre alla vista rappresenta i personaggi tipici della città, alcuni dei quali famosi in tutto il mondo. Alcuni esempi? Potrete vedere l’Imperatore Claudio, Joseph-Marie Jacquard e i fratelli Lumière.
Place Bellecour
Un altro luogo simbolo della Città Vecchia di Lione è Place Bellecour, raggiungibile con una breve camminata da Place Terreaux. È enorme (310×200 metri), tanto da detenere il titolo di piazza pedonale più grande della Francia e d’Europa.
In questa piazza, in cui avvengono tutti gli avvenimenti più importanti della città e in cui si incontrano molte attività, negozi e locali, si trovano più statue: quella equestre di Luigi XIV, quella del “Guardiano di pietra” e quella dedicata ad Antoine de Saint-Exupery.
I Traboules di Lione
Al di là delle sue grandi architetture, religiose e non, Lione è una città da scoprire piano piano. I suoi traboules, ad esempio, ne costituiscono la vera anima: sono i tipici passaggi coperti costruiti tra i palazzi, che permettono di attraversare gli edifici senza dovervi girare attorno. Sono particolari opere architettoniche che hanno avuto origine nel progetto dell’architetto Philibert Delorme, che costruì un passaggio che riuniva due palazzi in Rue Juiverie, nel 1800.
Ancora oggi la città custodisce diversi Traboules, ma non tutti sono visitabili. Dove poterli attraversare? Ad esempio da rue St Jean 54 verso rue du Boeuf 27 si trova il traboule più lungo di Lione, mentre da rue St Jean 27 verso rue des Trois Maries 6 se ne trova un altro accessibile. La regola è sempre quella di rispettare coloro che vivono nei palazzi restando in silenzio durante la traversata.
La Cattedrale di Saint Jean
Dopo una passeggiata nella parte della Città Vecchia che sorge sulla penisola di Lione, il consiglio è di raggiungere la Cattedrale di Saint Jean, dedicata a Santo Stefano e San Giovanni Battista. Costruita a partire dal 1100, con lavori che durarono ben 300 anni, è uno tra i migliori esempi in Europa di transizione dal romanico al gotico.
Per costruire questa chiesa larga 80 metri, furono sottratte le pietre usate per i monumenti romanici della città: oggi, una visita qua è d’obbligo. Anche al suo interno, dove è custodito uno degli orologi astronomici più antichi del continente. Passate qui alle 12.00, alle 14.00, alle 15.00 o alle 16.00, quando l’orologio si attiva e va in scena un vero e proprio spettacolo della meccanica.
La collina di Fourvière
Un’altra splendida area della città di Lione è senza dubbio la collina di Fourvière, raggiungibile a piedi o con una colorata funicolare che parte dalla Cattedrale. Dall’alto di questo colle, che tocca i 254 sul livello del mare, si gode di una vista spettacolare sull’intera città e anche oltre, vino ad avvistare, nelle giornate più terse, anche le Alpi con il Monte Bianco.
Quella di Fourvière viene chiamata la “collina che prega” per via dell’alta concentrazione di chiese, conventi e luoghi religiosi che qui sorgono.
Basilica di Fourvière
Sulla collina di Fourvière merita sicuramente una visita la splendida Basilica di Fourvière, il luogo sacro più importante della città. Costruita nel 1870, la sua strana forma ricorda quasi un elefante rovesciato e al suo interno custodisce una navata in mosaico che racconta la vita della Vergine Maria. A colpire è la mescolanza di stili utilizzati: all’esterno si possono vedere le influenze gotiche, classiche, bizantine che si uniscono armoniosamente.
La zona archeologica romana e il Museo della Civiltà Gallo-Romana
Sulla collina di Fourvière si incontrano diverse testimonianze della storia antica di Lione e della Gallia, legata alla colonia romana Lugdunum, che qui prosperò diventando la più grande città dell’Ovest d’Europa, nonché zecca imperiale di Roma, e che diede i natali a due imperatori romani: Claudio e Caracalla. Tutt’oggi si possono ammirare il Teatro Antico, tra i più grandi di Francia, e l’Odeon.
A colpire è anche il Museo della Civiltà Gallo-Romana, sia per le opere conservate che ripercorrono la storia di Lione, sia per l’architettura stessa di questo luogo, ideato dall’architetto Zehrfuss. La struttura museale è completamente integrata nella collina su cui sorge il Teatro Antico, e presenta grandi aperture finestrate che regalano scorci di incredibile bellezza sui resti romani e sul paesaggio circostante.
La collina della Croix-Rousse
Diversamente da Fourvière, la collina della Croix-Rousse (Croce Rossa) viene chiamata la “collina che lavora”. Qui infatti si concentravano le produzioni di seta e le botteghe artigiane. Se vi va di camminare, consigliamo di salire lungo la Montèè della Grande Cote, la strada che un tempo era abitata dai Canuts, (operai della seta). Tra scivoli e scalini, si raggiunge uno dei punti panoramici su Lione più belli e mozzafiato.
Palazzo dei Voraces
Deviando per pochi metri dalla strada Montèè della Grande Cote che risale la collina, si raggiunge uno dei palazzi storici e simbolo delle organizzazioni operaie dei lavoratori della seta in città: la Cour des Voraces (Palazzo dei Voraci), famosa per la sua grande scalinata di sei piani e per essere un imponente traboule, con uscite su varie vie laterali.
Anfiteatro delle Tre Gallie
Uno dei primi anfiteatri costruiti al mondo è proprio quello che sorge sulla collina della Croix-Rousse: l’Anfiteatro delle Tre Gallie. Risale al 19 a.C. ed oggi ne restano soltanto alcuni elementi, ovvero una parte dell’arena, le fondamenta e certi tratti di muro.
Enogastronomia nei Bouchons
È proprio così che Lione va vissuta: camminando senza una precisa destinazione, pronti a lasciarsi stupire dai suoi monumenti, dalle sue vie, dal suo spirito. E come le chiese e le testimonianze storiche, anche le tradizioni culturali ne raccontano la personalità. Un viaggio alla scoperta di Lione, infatti, non può prescindere dal tuffarsi nel suo ricco patrimonio enogastronomico.
Nella Città Vecchia, e non solo, ci si può fermare in uno dei tanti ristorantini e trattorie che offrono i piatti della tradizione lionese. Si chiamano “Bouchon lyonnais” e sono caratterizzati da un’atmosfera accogliente e conviviale (sono riconoscibili da un’apposita insegna all’entrata del locale). Lione vanta infatti la migliore cucina francese, e provarla nei luoghi in cui è nata e si è radicata non ha prezzo.