Roma si sta trasformando in un immenso cantiere in vista del Giubileo del 2025, evento che attirerà milioni di turisti e pellegrini da tutto il mondo. Tra i numerosi monumenti interessati da lavori di restauro spicca la Fontana di Trevi, simbolo della Città Eterna, che al momento si presenta ai visitatori completamente asciutta.
Un cantiere imponente che, pur limitando l’accesso, permette comunque di osservare la fontana da vicino grazie a pannelli trasparenti. E nonostante l’assenza del consueto spettacolo di getti d’acqua, il rituale del lancio della monetina non si ferma. È stata infatti installata una vasca temporanea, posta davanti alla recinzione, dove i turisti possono lanciare le monete e affidare i propri desideri alla magia del luogo.
L’ironia scatenata sui social
Un’iniziativa che ha immancabilmente scatenato l’ironia sui social, con commenti che ribattezzano la fontana “piscina di Trevi”. “Non so se sia più disagiato chi ha pensato questa cosa, o chi ha tirato comunque le monete nella piscinetta”, recita uno dei commenti che hanno raccolto migliaia di like, mentre un altro utente ha scritto: “Pensa di aver fatto 14 ore d’aereo per la Fontana di Trevi e ti ritrovi una piscinetta comunale”. “Mi immagino la voce nella metro A: prossima fermata, Barberini, piscina di Trevi, uscita lato destro”, ironizza un altro.
Non tutti, però, vedono negativamente questa soluzione: molti turisti hanno apprezzato il gesto, considerandolo un compromesso ragionevole per mantenere viva la tradizione durante i lavori.
Nonostante le condizioni attuali della fontana, l’entusiasmo dei turisti infatti non sembra diminuire. Secondo quanto riporta The Guardian, due studentesse americane al loro primo viaggio a Roma, Fiona Hastings e Olivia Nieporte, davanti al panorama inaspettato di una Fontana di Trevi completamente asciutta, non si sono lasciate scoraggiare e, lanciando la monetina nella vasca temporanea, hanno dichiarato di aver comunque vissuto un’esperienza unica e “magica”, anche se ben diversa da come l’avevano immaginata.
Meno entusiasta è stata Katia, una turista veneta che, giunta alla sesta visita alla città eterna, ha espresso un pizzico di delusione per la mancanza della vasca originale. Tuttavia, la visita alla fontana ha dato vita a nuovi spunti di riflessione sulla gestione del turismo e sul rispetto dei monumenti storici, per una Roma sempre più orientata verso un equilibrio tra accessibilità e tutela del patrimonio.
Accessi contingentati e ipotesi ticket
Per evitare il sovraffollamento, specialmente durante il Giubileo che vedrà l’arrivo di oltre 35 milioni di visitatori, Roma sta valutando l’introduzione di accessi contingentati alla Fontana di Trevi. Come spiegato dal sindaco Roberto Gualtieri, il flusso di turisti sarà regolato e probabilmente legato a un sistema di prenotazioni online. L’obiettivo è rendere l’esperienza di visita più ordinata e sicura, permettendo ai turisti di apprezzare la fontana senza la pressione della ressa.
Un’altra ipotesi, ancora in fase di studio, è quella dell’introduzione di un ticket d’ingresso simbolico di 1 o 2 euro, un’idea che ha sollevato opinioni contrastanti. Il contributo potrebbe servire a finanziare la manutenzione del monumento e a dissuadere il turismo di massa, garantendo al contempo l’ingresso gratuito ai residenti romani, come già avviene per il Pantheon.
Codacons contro il biglietto
L’idea del ticket ha suscitato la reazione del Codacons, che ha espresso una ferma opposizione alla “monetizzazione dei monumenti storici”. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, ha ironizzato sulla proposta del biglietto, paragonandola al celebre episodio cinematografico in cui Totò tenta di vendere la Fontana di Trevi. Rienzi ha sottolineato come il patrimonio culturale debba restare accessibile a tutti, senza oneri economici, proponendo invece l’introduzione esclusiva di un sistema di accessi contingentati, per limitare i rischi di sovraffollamento e il degrado delle aree storiche.
Secondo il Codacons, la soluzione migliore sarebbe quella di regolamentare il numero di visitatori in base alle esigenze di tutela del monumento, garantendo comunque un’esperienza di qualità ai turisti. Questa visione riflette la crescente preoccupazione per il fenomeno dell’overtourism, che rischia di compromettere il fragile equilibrio tra il fascino dei luoghi storici e il rispetto della loro integrità.
La Fontana di Trevi, intanto, attende la fine dei lavori, che restituiranno al mondo intero il suo splendore originario.