Carrara, celebre in tutto il mondo per il suo marmo pregiato, è tra le cinque finaliste per il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026. La candidatura della città toscana è sostenuta da numerosi artisti, sportivi, attori e personalità del giornalismo, convinti del valore culturale di questo “cantiere creativo”.
Tra i principali sostenitori spicca il nome del celebre tenore Andrea Bocelli, che ha scritto una lettera ufficiale al Ministero della Cultura, evidenziando l’importanza di Carrara come epicentro di arte e cultura. Bocelli ha voluto sottolineare come la storia millenaria della città, la sua bellezza naturale e la tradizione artistica, la rendano il luogo ideale per celebrare l’arte contemporanea.
Ma Bocelli non è l’unico personaggio noto a sostenere la candidatura della città. Lo affiancano infatti altre importanti figure del panorama artistico e sportivo italiano, tra cui il cantautore Francesco Gabbani, l’ex-portiere Gianluigi Buffon, i tennisti Lorenzo Musetti, Federico Bernardeschi, Brandon Nakashima, Renzo Furlan, oltre a personalità del cinema come Tilde Corsi, Andrea De Sica Daniela Airoldi, Matteo Taranto e Peter Chelsom.
Non mancano volti noti del giornalismo, tra cui Agnese Pini e Francesca Fialdini. A questi si aggiungono poi artisti internazionali di primo piano, del calibro di Davide Quayola, Fabio Viale e Cai Guo-Qiang, Giuseppe Veneziano, il designer Michel Boucquillon, che riconoscono Carrara come un punto di riferimento per l’arte contemporanea.
Carrara, città del marmo e dell’arte contemporanea
Da oltre 2000 anni, Carrara è sinonimo di marmo e di arte. Le sue cave hanno fornito il prezioso materiale per la costruzione di monumenti iconici come il Colosseo e la Colonna Traiana nell’antica Roma, e per i capolavori del Rinascimento, quando Michelangelo vi estraeva il marmo per le sue sculture immortali. Oggi, la città si proietta nel futuro come centro creativo, capace di attrarre artisti da tutto il mondo grazie alle sue maestranze e al marmo bianco statuario, uno dei più pregiati al mondo.
La candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026 punta quindi a consolidare questo ruolo di Carrara come polo d’innovazione culturale, dove la sperimentazione e la collaborazione tra artisti e artigiani si fondono in un percorso di crescita continua. Senza dimenticare che è già stata riconosciuta dall’UNESCO come Città Creativa per l’arte e l’artigianato, e questa proposta rappresenta un ulteriore passo verso il riconoscimento internazionale del suo potenziale creativo.
Il mudaC, museo delle arti Carrara
Tra le istituzioni che meglio rappresentano il legame di Carrara con l’arte contemporanea c’è il mudaC, Museo delle Arti Carrara. Inaugurato nel 2012, si trova nel suggestivo ex convento di San Francesco e ospita una collezione permanente di opere provenienti dalle Biennali Internazionali di Scultura, oltre a nuove acquisizioni di artisti contemporanei. Qui, artisti di fama mondiale come Maurizio Cattelan, Jeff Koons e Damien Hirst hanno esposto le loro opere, dimostrando come la città della Toscana sia un centro vitale per l’arte contemporanea.
Il museo non solo celebra la scultura, ma anche altre forme artistiche, come il disegno, l’installazione, il video e la fotografia, documentando l’evoluzione dei linguaggi artistici dalla seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.
Il CARMI e il Parco della Padula
Un altro punto di riferimento per l’arte a Carrara è il CARMI, Museo Carrara e Michelangelo, situato nella storica Villa Fabbricotti, dedicato al grande scultore rinascimentale e al suo profondo legame con il marmo di Carrara. Attraverso mostre e installazioni, il CARMI illustra l’impatto di Michelangelo sulla città e celebra la continua vitalità del marmo come materiale artistico.
Il complesso è circondato dal Parco della Padula, uno spazio verde che è stato trasformato in un parco di scultura ambientale, dove installazioni di grandi artisti come Sol Lewitt, Robert Morris e Mario Merz si integrano perfettamente nella natura, creando un’esperienza unica di fruizione dell’arte contemporanea.