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I luoghi di Fino alla Fine, il nuovo film di Muccino

Prodotto da Lotus Production (società Leone Film Group con Rai Cinema) in associazione con Ela Film e con Adler, e distribuito da 01 Distribution, arriva nelle sale il 31 ottobre “Fino alla fine“, il nuovo thriller di Gabriele Muccino che ha scritto la sceneggiatura insieme a Paolo Costella.

Nei panni della protagonista, la turista californiana Sophie, troviamo Elena Kampouris, mentre i tre giovani che la accompagneranno nel corso della film sono interpretati da Enrico Inserra, Lorenzo Richelmy e Saul Nanni.

Fino alla fine, una storia d’amore che diventa un thriller ricco di adrenalina

“Fino alla fine” segue la storia di Sophie, una giovane americana di vent’anni che si trova in vacanza a Palermo con la sorella. Quando è ormai prossima al ritorno in California, nelle ultime 24 ore che trascorre in Sicilia, il destino le fa incontrare Giulio e il suo gruppo di amici. Quelle stesse 24 ore che avrebbero dovuto segnare la conclusione del suo viaggio si rivelano invece decisive, stravolgendo per sempre il corso della sua vita.

Sophie scoprirà che ogni scelta ha delle conseguenze, e quelle che compirà la condurranno sull’orlo del precipizio, trasformando una semplice avventura d’amore in una lotta per la sopravvivenza, riscatto e pura adrenalina. Il gruppo di ventenni, con la loro ingenuità e inesperienza, si troverà di fronte a scelte difficili, imparando quanto sia sottile la linea tra giusto e sbagliato, e quanto sia semplice cadere in errore quando si è ancora alle prime armi con la vita.

Le location del nuovo film di Muccino

Spiaggia di Mondello

Fonte: iStock

La stupenda Spiaggia di Mondello

Il nuovo film di Muccino è stato girato durante l’estate del 2023 a Palermo, in particolare nella borgata marinara di Mondello per le scene notturne e nelle altre zone della città per le scene diurne.

Mondello, suggestiva località marinara situata a 11 chilometri da Palermo, ha subito una straordinaria trasformazione alla fine dell’Ottocento, passando da semplice borgo di pescatori a rinomata stazione balneare. Si tratta di una vera e propria gemma che si sviluppa tra il maestoso Monte Pellegrino e il Monte Gallo, con una baia incantevole dalla spiaggia di sabbia finissima lambita da un mare turchese che sembra uscito da un sogno.

Tra le strutture più iconiche spicca il Charleston, ex stabilimento balneare su palafitte risalente al 1910, costruito in stile tardo liberty, simbolo dell’eleganza e del fascino che la località acquisì nel corso del XX secolo. Il cuore del borgo, è contraddistinto da raffinate ville liberty, risalenti all’inizio del Novecento, che donano un tocco nostalgico e romantico.

La piazza conserva ancora oggi tracce del passato marinaro, con la torre della Tonnara e i resti del “mafraggio”, l’antico spazio utilizzato per conservare le attrezzature da pesca. A separare cotanta meraviglia dal centro di Palermo si estende il Parco della Favorita, polmone verde che accentua il contrasto tra il vivace centro cittadino e l’oasi di serenità offerta da Mondello.

Altri ciak del film hanno, invece, visto come sfondo l’Orto Botanico di Palermo, istituzione museale e didattico-scientifica dell’Università che ospita oltre 12.000 specie di piante, l’antico mercato di Ballarò, il vibrante quartiere della Kalsa noto per i mosaici bizantini della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio e per le opere d’arte rinascimentali di Palazzo Abatellis, la Cattedrale custode di numerose opere di indiscusso valore, Corso Vittorio Emanuele (la strada più antica della città), Via Roma (ricca di negozi), Viale dell’Olimpo e l’Arenella, quartiere marinaro con due porti turistici.

Infine, nella finzione, la spiaggia di Mondello è rappresentata da Marettimo, la più remota e montuosa delle isole Egadi, che si erge imponente all’estremità occidentale della Sicilia, non lontano dalla costa di Trapani. Vero angolo di paradiso, vanta un paesaggio selvaggio e affascinante, con promontori che si tuffano in mare e grotte spettacolari scolpite dal tempo e dall’acqua, adornate da stalattiti, stalagmiti e depositi calcarei che hanno ispirato nomi suggestivi. Tra queste, spiccano la Grotta del Cammello, del Presepio, della Pipa e la Bombarda, chiamata così per il fragoroso rimbombo delle onde al suo interno.

Di Admin

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