L’Umbria è il cuore verde d’Italia, una regione famosa per i suoi paesaggi sconfinati e incontaminati, ma anche per la sua arte, i suoi Comuni e i borghi medievali. Oggi, però, questa regione vuole cambiare rotta e proporre un turismo nuovo e adatto alle nuove esigenze. Quali? Ce le ha raccontate Antonella Tiranti, Responsabile Servizio Turismo della regione Umbria che abbiamo incontrato in occasione di TTG Travel Experience, la fiera dedicata al turismo più grande d’Italia che si è svolta a Rimini dal 9 all’11 ottobre.
Quali sono le novità che presentate quest’anno al TTG?
Sono parecchie le novità in arrivo, il filo conduttore è la logica del turismo lento che non significa solo camminare o andare in bicicletta, ma scoprire tutta una serie di aspetti con dei tempi che consentono di immergersi e di vivere esperienze nei territori. Abbiamo presentato la nuova edizione di Frantoi Aperti che si svolge nel corso di cinque weekend, dal 19 ottobre al 17 novembre. Questo è turismo lento, godendosi tutto l‘aspetto enogastronomico, con l’olio che la fa da padrone considerando che l’olio e l’ulivo sono i prodotti più identitari dell’Umbria. Il verde che rappresenta l’Umbria è un colore pantone depositato, sono il fronte e il retro della foglia dell’ulivo dei paesaggi umbri. Questo è il prodotto che caratterizza l’autunno in Umbria.
Poi c’è il modo di scoprire l’Umbria attraverso l’arte che è conosciuta come terra del Medioevo e che oggi, invece, vogliamo proporre come terra di arte contemporanea attraverso due iniziative: la prima riguarda Todi che è nella shortlist delle cinque città candidate a Capitale dell’arte contemporanea, e a breve speriamo di avere un risultato positivo, dove mettiamo a confronto il Medioevo con l’arte contemporanea, tanto che nella piazza del Popolo abbiamo sullo sfondo i grandi monumenti ma in mezzo c’è una grande installazione che è un ponte realizzato da Max Di Suvero, uno dei più grandi scultori americani ancora viventi.
Questo si lega alla seconda iniziativa ovvero alla mostra che partirà a breve nella Galleria Nazionale dell’Umbria dove dialogano l’oro della pittura dell’arte medievale con l’arte contemporanea e questa è una grossa novità per rileggere l’arte dell’Umbria con una nuova logica. Ciò consente di costruire itinerari lungo tutto il territorio regionale.
E poi, tornando tradizionalmente al concetto di cammini e di turismo lento, l’altra novità importante è che i cammini che già conosciamo oggi li stiamo valorizzando nell’ottica di accessibilità e di turismo di inclusione. Tra poco, infatti, presenteremo un vademecum che fa parte di un progetto nazionale e che stiamo elaborando insieme alle associazioni della disabilità per rendere i percorsi, non solo dell’Umbria ma partendo dalla nostra regione, accessibili a tutte le esigenze speciali quindi anche agli anziani e ai bambini. Sul Lago Trasimeno, per esempio, stiamo concludendo un progetto sperimentale insieme a enti pubblici, imprese e associazioni della disabilità per costruire degli itinerari con segnaletica specifica, materiale e formazione per valorizzare questi aspetti.
Chi volesse ripercorrere gli itinerari di arte moderna come fa a conoscerli?
Sono già sul sito di Umbria Tourism. Stiamo anche pensando di aggiornare una guida già esistente con i nuovi itinerari.