La stagione sciistica 2024-2025 è ormai alle porte, con l’apertura prevista per il weekend del 26-27 ottobre. Tuttavia, gli appassionati di sci dovranno fare i conti non solo con la neve fresca, ma anche con un generale aumento dei prezzi.
Skipass, lezioni private e vari servizi offerti nelle stazioni sciistiche saranno infatti protagonisti di un significativo rincaro. Cosa occorre sapere.
Rincari per il Dolomiti Superski
Iniziamo la panoramica dei rincari dando uno sguardo a quella che sarà la situazione del Dolomiti Superski, il maggior comprensorio sciistico italiano, dove la stagione avrà inizio sabato 30 novembre e si concluderà domenica 6 aprile 2025. In particolare, il 30 novembre apriranno gli impianti di risalita dell’area di Cortina d’Ampezzo (con chiusura il 1 maggio 2025), Civetta, Val di Fiemme-Obereggen, Plan de Corones, Alpe Lusia-San Pellegrino e 3 Cime Dolomites mentre le valli centrali il 5 dicembre. In ogni caso, l’intero comprensorio sarà attivo dal 7 dicembre.
Sciare da queste parti nel magico e gettonato periodo delle festività natalizie e di fine anno significherà, tuttavia, dover spendere fino a 83 euro al giorno (negli altri periodi, invece, lo skipass giornaliero verrà a costare 75 euro): si tratta di un aumento pari al 5,2% rispetto alla precedente stagione.
A loro volta, saranno interessati anche gli abbonamenti plurigiornalieri, con rincari che sfiorano il 4%: 3 giorni in alta stagione (22 dicembre-6 gennaio 2025 e 2 febbraio-22 marzo) costerà infatti 241 euro (216 negli altri periodi) mentre 6 giorni 423 euro (381 negli altri periodi).
Infine, per quanto riguarda l’abbonamento stagionale, si parla di un aumento del 2,6%: un adulto pagherà 945 euro (per acquisti entro il 24 dicembre o per i nati prima del 1959), da Natale in poi 1015 euro.
Cara Valle d’Aosta
Gli aumenti per la stagione invernale 2025/2026 non risparmiano la Valle d’Aosta, con le nuove tariffe per lo skipass stagionale (valido dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025) definite dall’Associazione valdostana impianti a fune (Avif).
Si tratta di rialzi che vanno ad aggiungersi a quelli già messi in atto nelle passate stagioni ovvero il 6,5% dello scorso anno e l’8,9% dell’inverno 2022/2023.
La spesa da sostenere per l’abbonamento agli impianti di risalita regionali è quest’anno salita a 1460 euro (vale a dire 90 euro in più) mentre quello che include anche il comprensorio di Zermatt in Svizzera a 1723 euro (106 euro in più).
In tutto questo, sono previste tariffe ridotte per gli under 8 (gratis se con abbonamento contestuale a quello di un adulto altrimenti 365 euro), gli under 16 (1022 euro), gli under 24 e gli over 65 (1168 euro abbonamento stagionale per gli impianti valdostani).
La Valsesia non prevede aumenti
Nota “fuori dal coro” la Valsesia che non ha previsto rincari per l’imminente stagione sciistica.
Uno dei principali abbonamenti stagionali, il “Monterosa Freeride Paradise” (che consente di scoprire tutte le discese del comprensorio Monterosa Ski ovvero Alagna, Gressoney La Trinité e Champoluc, inclusa la stazione di Mera in Valsesia) per gli adulti costerà 1.030 euro, mentre per il “Monterosa Ski“, che esclude l’accesso al ghiacciaio di Indren, 990 euro. Coloro che desiderano sciare esclusivamente a Mera possono optare per un abbonamento più economico a 650 euro.
I prezzi degli abbonamenti sono variabili, con riduzioni in base all’età degli sciatori. Inoltre, i residenti nei comuni dell’Unione Montana Valsesia beneficiano di tariffe vantaggiose: lo stagionale adulto “Monterosa Freeride Paradise” scende a 565 euro, mentre quello che esclude Indren costa 525 euro.
Per quanto riguarda gli skipass giornalieri, la maggior parte delle tariffe rimane invariata, a eccezione di quella massima per Monterosa Ski, che potrà arrivare a 67 euro.