Quando dobbiamo partire per una destinazione, non vediamo l’ora di entrare in aeroporto, fare i controlli di sicurezza e aspettare in trepidazione di imbarcare senza guardarci troppo attorno. Eppure, nel mondo, ci sono aeroporti spettacolari che meritano più attenzione perché vere e proprie opere di architettura realizzate da studi famosi con ingegno e creatività. Non semplici snodi di passaggio, quindi, quelli che sono stati proclamati gli aeroporti più belli del mondo nel 2024 da Prix Versailles, una serie di premi architettonici assegnati ogni anno per aeroporti, musei, campus, ristoranti e non solo. I vincitori competeranno per ottenere i tre titoli mondiali del 2024: Prix Versailles, Interior ed Exterior.
I requisiti considerati sono diversi: dall’innovazione tecnologica della struttura a come si riflette nel patrimonio locale della sua città, fino all’efficienza ecologica, alla sostenibilità e all’impatto culturale dell’opera. Quelli che vi raccontiamo sono i 6 aeroporti premiati che, con la loro bellezza, per usare le parole di Jérôme Gouadain, segretario generale del Prix Versailles, “sono responsabili delle prime impressioni dei visitatori, diventando ognuno di essi un manifesto della propria destinazione“.
Zayed International Airport, Emirati Arabi
Gioiello dell’architettura moderna e famoso per le sue tecnologie avanzate, Zayed International Airport di Abu Dhabi ha conquistato i Prix Versailles diventando uno dei 6 aeroporti più belli del mondo. Per disegnare la struttura a X dell’aeroporto, lo studio Kohn Pederson Fox ha tratto ispirazione dai paesaggi degli Emirati Arabi composti da deserto, mare, città e oasi. Il design finale, attraverso le sue forme geometriche, riflette l’ambiente naturale e culturale in cui è inserito.
Si è distinto non solo per la capacità di gestire flussi continui fino a 11.000 passeggeri all’ora senza intaccare la qualità dei suoi servizi, ma anche per i materiali che lo compongono, ossia acciaio e legno riciclato. Infine, fornisce un habitat a più di 1.100 alberi nativi e ad altre piante ed è totalmente autosufficiente grazie alla presenza di oltre 7.500 pannelli solari.
Felipe Ángeles International Airport, Messico
L’elemento simbolico che caratterizza il progetto dell’aeroporto internazionale Felipe Ángeles a Zumpango, in Messico è un tributo ai diversi stati del Paese e alle loro origini. La torre di controllo, per esempio, ricorda un macuahuitl azteco (una spada), mentre la pietra del sole installata al centro del terminal presenta un’iconografia accuratamente progettata e ispirata alla cultura e alla tradizione messicana. L’aeroporto invita i visitatori a immergersi nella storia nazionale attraverso i musei e i servizi igienici tematici. A progettarlo è stato l’architetto Francisco González-Pulido, che al suo interno ha inserito anche un giardino centrale di 4.300 metri quadri e molti altri spazi verdi, ideali per per fare attività o rilassarsi.
Changi Airport Terminal 2, Singapore
È la natura a dominare l’aeroporto Changi Terminal 2 a Changi, a Singapore. Nato dall’immaginazione di Boiffils Architectures, in collaborazione con l’artista Patrick Blanc, la vera protagonista dell’estensione del Terminal 2 è The Wonderfall, un’enorme cascata digitale che scende tra rigogliose pareti verdi. I passeggeri potranno perdersi all’interno di un magnifico giardino interno sotto un cielo digitale pensato per imitare il tempo reale utilizzando tecnologia contemporanea e natura stilizzata.
Suvarnabhumi Airport, Thailandia
Ad attirare l’attenzione dei Prix Versailles nell’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok è la zona Satellite Concourse 1, progettata come una naturale estensione dell’attuale terminal per conferire all’ambiente sia giovinezza che maturità. La struttura spicca per il suo design innovativo, per la splendida vegetazione interna e per la luce naturale che avvolge gli spazi. Anche qui ritroviamo dei riferimenti alla cultura thailandese: l’interno contemporaneo della concourse è caratterizzato da un soffitto a rombi che, con le sue nervature arcuate incrociate riempite di doghe color legno, ricorda i tradizionali motivi dei tessuti di seta thailandesi e le trame regionali dell’intreccio di cesti. Infine, i giardini interni ricordano ai viaggiatori il paesaggio tropicale della nazione.
Logan International Airport Terminal E, Stati Uniti
Il Logan International Airport di Boston e, nel dettaglio, il Terminal E, non passa sicuramente inosservato con la sua forma sinuosa di un rosso brillante. La scelta del colore non è casuale, ma è un omaggio ai più antichi quartieri della città, prevalentemente costruiti in mattoni rossi e da cui prende il nome il colore Boston Red, simbolo della famosa squadra di baseball cittadina, i Red Sox. La facciata, però, non resta della stessa tonalità, ma varia dal viola all’arancio in base alla posizione del sole. Inoltre, i viaggiatori in attesa di salire sul proprio aereo godranno di una vista privilegiata sulla città.
Kansas City International Airport, Stati Uniti
Restiamo negli Stati Uniti, ma andiamo verso il Kansas dove il prestigioso studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill ha messo la sua firma sull’aeroporto internazionale rendendolo uno dei più accessibili al mondo. Oltre a tenere in considerazione fattori come velocità e sicurezza, lo studio si è concentrato sul tema dell’inclusività per rendere il viaggio più facile alle persone con mobilità ridotta e a tutti gli altri passeggeri. Il nuovo terminal, quindi, è stato costruito su soli due livelli, immerso in un’architettura interna luminosa e calda, ma soprattutto accogliente per tutti.