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National Geographic loda la bellezza di Rimini, la città oltre le spiagge

National Geographic scava in profondità per svelare ai suoi lettori le bellezze meno scontate delle città italiane. L’ultimo approfondimento è stato dedicato a Rimini, dove la rivista consiglia di andare oltre i tanti chilometri di litorale, da sempre tra le mete predilette per chi ricerca sulla riviera romagnola l’atmosfera delle classiche estati all’italiana. Come non essere d’accordo!

Rimini è “una dimensione della memoria”, un “pastrocchio, confuso, pauroso, tenero, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare” per utilizzare le parole del regista Federico Fellini, che qui nacque e da qui trasse ispirazione per creare gli immaginari onirici delle sue pellicole. La città è anche un luogo ricco di storia: fu fondata dai Romani nel 268 a.C. e arricchita di palazzi e affreschi durante il Rinascimento.

L’apertura della sua prima spiaggia pubblica a metà del XIX secolo diede il via al rapido sviluppo del turismo di massa che, se da una parte ha portato sempre più persone lungo le sue coste, dall’altra creò una particolare nomea che associava automaticamente Rimini a feste e discoteche. Se non avete mai visitato la città, o se l’avete sempre guardata dal punto di vista sbagliato, questi suggerimenti potrebbero fare al caso vostro, da tenere a mente per un weekend adatto in ogni stagione e non solo d’estate.

Le bellezze storiche della città

La rivista National Geographic, per raccontare ai suoi lettori le bellezze di Rimini, ha scelto di mettere in evidenza il suo passato storico. Furono i Romani a sceglierla come località prediletta grazie alla sua posizione strategica: la città, infatti, si trovava alla confluenza delle due strade chiave attraverso le quali si affermava il dominio imperiale. Da una parte la Via Flaminia, che correva verso sud fino a Roma, e dall’altra la Via Emilia, che tagliava una striscia di 140 miglia verso nord-ovest attraverso la fertile Valle del Po.

Il patrimonio romano della città romagnola, un tempo conosciuta con il nome di Ariminum, è davvero molto ricco: per scoprirlo partite dal Ponte di Tiberio, il monumento intorno al quale, nel 268 a.C., venne fondata ufficialmente la prima colonia della Rimini antica. Iniziato da Augusto nel 14 d.C. e completato da Tiberio nel 21, fu realizzato utilizzando la pietra d’Istria e, nel tempo, è sopravvissuto a tanti eventi di natura bellica e meteorologica.

Parte dell’antico foro romano, invece, è Piazza dei Martiri, in origine intitolata a Giulio Cesare, oggi dedicata ai partigiani riminesi uccisi nella Seconda Guerra Mondiale. Tra le bellezze storiche da non perdere ci sono anche il Lapidario Romano, l’Arco di Augusto e la Casa del Chirurgo, una domus risalente alla seconda metà del II sec. d.C e scoperta durante gli scavi del 1989.

Arco di Augusto Rimini

Fonte: iStock

L’Arco di Augusto a Rimini

Il borgo di San Giuliano e il cibo tipico

Impossibile visitare Rimini senza fare un salto nel borgo di San Giuliano. Ex quartiere di pescatori, è un delizioso dedalo di viuzze e casette colorate adornate con murales che raccontano il suo passato reale o quello impresso nei film del suo cittadino più celebre, ossia Fellini. Uno dei momenti più belli per visitare il borgo è in occasione della sua Festa de’ Borg.

Si tratta di un evento molto sentito organizzato ogni due anni, amato dai riminesi e non che, in occasione delle diverse giornate di festa, invadono le stradine del borgo con musica, balli, spettacoli, cibo e vino.

Infine, i grandi classici lodati da National Geographic riguardano il cibo. Tra le specialità più amate c’è la piadina, considerata “la più romagnola delle specialità romagnole”, proposta in tante varianti diverse, dalle farciture più tradizionali a quelle create con originalità. Noi aggiungiamo lo squacquerone, un formaggio dal sapore unico e inimitabile prodotto in una zona geografica ben delimitata, compresa tra le province romagnole di Ravenna, Forlì-Cesena e, ovviamente, Rimini.

Di Admin

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