Perché siamo così attratti da ciò che fa paura e ci spaventa? Non solo ad Halloween, quando la voglia di spaventarci e spaventare si fa ancora più forte, ma in generale, nella nostra vita, c’è chi subisce un’attrazione particolare per storie e luoghi misteriosi. Alcuni ricercatori forniscono una risposta fisiologica: sembrerebbe che le reazioni fisiche e biochimiche durante la visione di film spaventosi, per esempio, sono le stesse di chi pratica sport estremi, ossia il rilascio di dopamina, endorfine e adrenalina nel cervello. Questo causerebbe, paradossalmente, una forte sensazione di benessere.
Se vi rivedete in questa descrizione e siete sempre alla ricerca di esperienze spettrali, sarete felici di sapere che non sarà necessario guardare un film horror, perché in Italia abbiamo tanti luoghi immersi nel mistero e capaci di far venire la pelle d’oca. Provare per credere…se avete il coraggio!
Ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini, Mombello
Gli ospedali psichiatrici sono una delle location più amate dai film horror e se diamo un’occhiata al manicomio abbandonato di Mombello capiamo perfettamente il perché. Situato in provincia di Monza e Brianza, rappresentava uno dei più grandi d’Italia. Intorno al 1960, infatti, arrivò ad avere più di 3000 pazienti, tanto da venir soprannominato il “colosso dei manicomi italiani”. Con l’avvento della legge Basaglia, l’intera struttura venne poi lentamente abbandonata. Si racconta di presenze paranormali, spiriti silenziosi di chi ha vissuto quelle stanze e che non è riuscito a lasciare. Lo stato dell’edificio è pericolante e molti si avventurano al suo interno per scattare qualche fotografia.
Castello della Rotta, Moncalieri
Nella lista dei luoghi più spaventosi d’Italia non poteva certo mancare il castello più infestato. Castello della Rotta, situato a circa dieci chilometri da Moncalieri, vicino a Torino, attira curiosi e appassionati di tutta Europa per il suo fascino misterioso e spettrale. Il castello medievale è famoso per le tante storie e leggende di fantasmi che abitano le sue stanze, come quella di un uomo decapitato che vagherebbe nel cortile interno del palazzo portando ancora in mano la propria testa, mentre una credenza popolare racconta come nella notte tra il 12 e il 13 giugno tutti gli spettri del castello si riuniscano per dare vita a una processione in direzione del maniero.
Principato di Lucedio, Trino (VC)
In Piemonte, in provincia di Vercelli, si trova il Principato di Lucedio, un complesso monastico dove protagonista delle storie che l’hanno reso uno dei luoghi più spaventosi d’Italia è il demonio stesso. La leggenda narra di una maledizione contro i monaci cistercensi che lo abitavano e che coltivavano riso, i quali vennero afflitti da sogni e visioni di streghe, riti e presenze maligne. Presenze che si impossessarono dei monaci, obbligandoli a compiere azioni malefiche e soprusi contro i più deboli. Tutto questo fino a quando un esorcista proveniente da Roma non riuscì a imprigionare la forza maligna e a liberare i monaci.
L’aspetto più interessante della storia è la presenza di uno spartito particolare dove i primi tre accordi iniziali sono in realtà tre accordi di chiusura e non di apertura. Sempre secondo la leggenda, se suonato al contrario, toglierebbe le catene a questa forza liberando il demonio dalla sua prigionia.
Castello di Montebello, Poggio Torriana (RN)
Uno dei luoghi italiani più famosi per le sue presenze paranormali è sicuramente il Castello di Montebello, conosciuto per il fantasma di Azzurrina. Siamo nel 1300, quando la tenuta apparteneva al Signore di Montebello, Ugolinuccio Malatesta, padre di una bambina albina tenuta nascosta perché al tempo considerata come un’anormalità e a rischio per accuse di stregoneria. La madre, che provava in tutti i modi a colorarle i capelli con colori naturali, li otteneva sempre azzurri (da qui il nome del fantasma).
Una notte del 1375, Azzurrina giocava con la sua palla di pezza all’interno del castello quando all’improvviso la palla rotolò giù nei sotterranei. La bambina andò a recuperarla e non venne più ritrovata. Si dice che il suo fantasma abiti ancora le mura del castello e che i suoi pianti possano essere sentiti durante il solstizio d’estate, in concomitanza con la data della sua scomparsa.
Castello di Saint Marcel, Valle D’Aosta
L’aura misteriosa del Castello di Saint Marcel deriva dai numerosi visitatori che, in passato, hanno riferito di avere udito e visto al suo interno fenomeni inspiegabili. Immerso in scenari spettacolari, tra miniere, belle cascate e torrenti, nasconde in realtà strane presenze. Nel corso degli anni sono tante le storie raccontate, come l’incontro con fantasmi molto chiacchieroni che si presentano incappucciati percorrendo sempre lo stesso itinerario fino a svanire nel nulla. Alcuni testimoni avrebbero addirittura assistito a luci e candelabri muoversi da soli aleggiando nell’aria!
Ponte Sisto, Roma
Una delle leggende più inquietanti di Roma si svolge proprio qui, a Ponte Sisto. Il ponte che collega Campo de’ Fiori a Trastevere vede protagonista Olimpia Maidalchini, detta la Pimpaccia, la cui influenza in Vaticano era talmente forte che pare fosse obbligatorio passare da lei prima di poter avvicinare il Papa, suo cognato Innocenzo X. In generale non era una donna benvoluta e, dopo la morte di quest’ultimo, senza più protezione, decise di fuggire su un cocchio trainato da quattro cavalli neri con due casse d’oro rubate da sotto il letto papale. Ed è proprio questa immagine che perseguita i romani ogni gennaio, nelle notti di luna piena, dove può essere avvistata passando ponte Sisto per poi scomparire nel Tevere e finire all’inferno.
Casa Ca’ Dario, Venezia
Dopo tanti castelli arriva anche la casa infestata che uccide o porta sfortuna a chiunque decide di abitarvi. Casa Ca’ Dario è un edificio situato a Venezia che, dall’anno della sua costruzione, ha lasciato dietro di sé una nomea non proprio positiva. Sono tanti, infatti, gli eventi spiacevoli successi al suo interno, trasformandolo nel palazzo elegante meno voluto e più temuto della città. Tra i protagonisti delle sue storie, in tempi più recenti, ci sono il conte di Torino Filippo Giordano delle Lanze, che acquistò il palazzo e venne assassinato al suo interno da un marinaio croato, e il manager della band inglese The Who.
Fu qui che Kit Lambert diventò sempre più dipendente da sostanze stupefacenti, tanto da provocare la rottura con la band. Nel 2002 è il turno del bassista che, affittando la casa per una vacanza, fu stroncato da un infarto. Di morti e drammi ne sono successi parecchi e la lista potrebbe andare avanti all’infinito!
Villa de Vecchi, Cortenova (LC)
Nella frazione di Bindo, appartenente al comune di Cortenova in provincia di Lecco, si trova una casa misteriosa conosciuta come ‘La casa rossa‘. Si tratta di una dimora ottocentesca diroccata, riconosciuta come una delle case più infestate del mondo. Cosa successe al suo interno? Per scoprirlo dobbiamo tornare indietro al suo proprietario, il conte De Vecchi che, di ritorno alla villa, trovò la moglie e la figlia misteriosamente morte. Sono loro gli spiriti che infestano ancora la dimora, ma non solo.
La fama di casa infestata si diffuse soprattutto negli anni ’20 quando il satanista Aleister Crowley e i suoi adepti girarono l’Italia in cerca di un luogo in cui fermarsi per dare vita a una comunità dedicata al culto di Satana e si fermarono per un paio di notti proprio nella Casa Rossa.
Villa Santa Barbara (Abbazia di Thélema), Cefalù
Ed è sempre grazie alla fama del satanista Aleister Crowley, che a quanto pare fece un vero e proprio tour italiano, che anche questa villa siciliana è oggi considerata una dei luoghi più spaventosi d’Italia. Siamo a Villa Santa Barbara, conosciuta come Abbazia di Thélema, scelta dall’occultista negli anni ’20 come tempio per il suo culto e base per gli adepti della sua comunità. La villa venne ribattezzata Abbazia di Thélema proprio come il nome della ‘religione magica’ da lui fondata. Si racconta che all’interno delle sue stanze successero molte cose, tra cui riti satanici e pratiche non proprio accettate dalla comunità locale. Dopo la morte di un ragazzo inglese, Aleister Crowley fu obbligato ad abbandonare l’Italia e a lasciare la villa, oggi in totale stato di abbandono e da molti soprannominata “La casa del Diavolo“.
La casa del violino, Scogna Sottana (SP)
Storia da brividi anche nelle vicinanze di La Spezia, in una casa dove risuonano nell’aria le note di un violino. Protagonista della storia è un musicista che, non riuscendo a integrarsi nella comunità, decise di rinchiudersi dentro la sua casa e lavorare incessantemente alla sua musica. Dopo la sua morte, secondo alcuni dovuta a cause misteriose (c’è chi affermava di sentire urla demoniache insieme alle note del suo violino) lo strumento restò chiuso nella sua custodia. Apparentemente, notte dopo notte, è ancora possibile sentirlo suonare.
Villa Magnoni, Cona (FE)
Terminiamo questa lista dedicata ai luoghi più spaventosi d’Italia con una villa dalla storia davvero inquietante. Siamo a Villa Magnoni, vicino a Ferrara, abitata da una strega e immersa in una maledizione che arriva fino ai giorni nostri. Negli anni ’80, infatti, un gruppo di ragazzini decide di visitare la villa dove sentirono il pianto di un bambino. Immediatamente si diedero alla fuga, ma continuarono a sentire dietro di loro i pianti e le urla di una donna che li intimava ad andare via. Fuggiti in auto, furono coinvolti in un incidente dove solo uno del gruppo sopravvisse, colui che raccontò la storia che oggi raccontiamo a voi.