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Una breve guida ai castelli d’Abruzzo

Foreste, parchi nazionali e riserve dove i lupi vagano liberi, valli silenziose punteggiate di borghi medievali e castelli in pietra: siamo in Abruzzo, una delle regioni più verdi d’Europa. Si tratta di una destinazione ancora poco conosciuta, ma ricca di bellezze che, con il loro fascino storico, contribuiscono a creare scenari da fiaba che aspettano solo di essere scoperti.

In particolare, l’Abruzzo vanta castelli splendidi, un’attrattiva sempre più irresistibile per tante tipologie di viaggiatori: dagli appassionati di storia a chi, invece, vuole avvicinarsi alle fantasie fiabesche con le quali sono cresciuti e che vedono concretizzarsi in queste architetture maestose. In questa breve guida vi accompagniamo alla scoperta dei castelli d’Abruzzo, da inserire nel vostro itinerario tra un arrosticino e un bagno sulla costa.

Rocca Calascio

Tra i castelli più alti d’Italia, Rocca Calascio è anche una delle attrazioni più visitate d’Abruzzo, situata in una posizione privilegiata. La rocca, infatti, si affaccia sui meravigliosi paesaggi offerti dal parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. La fortezza, una volta in stato di abbandono, si erge a 1.460 metri di altezza e la sua struggente bellezza ne ha fatto un punto di riferimento per le riprese di film medievali tra cui “Lady Hawke”, “Il nome della rosa” e “Il viaggio della sposa”. Dal paese di Calascio si sale in auto o a piedi seguendo i tornanti dello stretto sentiero fino al forte. Dopo aver esplorato la rocca, vi consigliamo di tornare in paese per rilassarvi in alcuni dei bar presenti in zona.

Rocca Calascio

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Rocca Calascio illuminata la sera

Castello Roccascalegna

Tra le Valli del Rio Secco e del Sangro, in provincia di Chieti, si trova il borgo medievale di Roccascalegna. Sovrastante il paese, in posizione dominante su uno sperone roccioso, si erge un castello dalla forma particolare, imponente e misterioso. Stiamo parlando del Castello di Roccascalegna, una fortificazione risalente al V secolo e in passato appartenente ai Longobardi. Dopo alcuni anni e diversi proprietari, il castello acquisì lentamente un aspetto più stravagante, lo stesso che lo contraddistingue tutt’oggi.

Quando la fortezza fu abbandonata nel XVIII secolo, rimase senza protezione e fu vittima di intemperie e saccheggi, finendo quindi in uno stato di deterioramento. Solo recentemente, grazie a un restauro avvenuto nel 1996, il Castello Roccascalegna è stato riportato al suo antico splendore. Per arrivarci vi basterà percorrere una scalinata, dove potrete passare da una torre all’altra salendo altre rampe di scale scavate nella pietra.

Castello Caldora

Tra le strutture fortificate meglio conservate d’Abruzzo c’è Castello Caldora, costruito sulle colline della provincia de L’Aquila. Contraddistinto da tre maestose torri che dominano la Valle Peligna, il castello faceva parte di un vasto sistema di difesa militare che comprendeva altri sei castelli, tra cui quelli di Anversa e di Roccascalegna. Dopo un recente restauro, diverse parti del castello sono state aperte al pubblico e offrono una vista privilegiata sul paesaggio circostante. Anche le sale interne sono molto interessanti, alle quali si può accedere acquistando un biglietto del costo di 2 euro.

Castello Caldora Pacentro

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Castello di Caldora al borgo di Pacentro

Fortezza di Civitella del Tronto

La Fortezza di Civitella del Tronto rappresenta una delle antiche costruzioni militari più grandi e maestose d’Italia e d’Europa. Situata sulla sommità delle dolci colline della provincia di Teramo, la fortezza un tempo appartenuta a Filippo II d’Asburgo, Re di Spagna, è considerata anche uno dei migliori esempi in quanto a ingegneria militare e uso strategico del posizionamento militare in Europa. Civitella del Tronto, infatti, dominava dall’alto il Regno della Santa Sede, nonché il Regno di Napoli. Le aree accessibili della fortezza comprendono la Piazza d’Armi, la caserma dei soldati, la Chiesa di San Giacomo, ciò che resta del palazzo del Governatore e una delle numerose cisterne.

Castello Cantelmo

Ai piedi della Valle Peligna, in provincia de L’Aquila, si trova il Castello Cantelmo. Situato nel borgo medievale di Pettorano sul Gizio, il forte militare è stato costruito su una pianta irregolare con quattro torrioni situati sulle mura del complesso. La fortificazione, lasciata per anni in uno stato di abbandono, è stata oggetto di ingenti restauri nel corso degli anni novanta che hanno riportato il castello ai fasti del passato. Oggi il castello è aperto al pubblico e ospita alcune mostre permanenti quali “Gli uomini e la montagna”, “Mostra dei carbonai” e “Reperti archeologici di epoca romana”.

Castello Aragonese

Proseguiamo questa breve guida ai castelli d’Abruzzo con una fortezza posizionata in una location suggestiva. Situata a strapiombo sul mare, il Castello Aragonese offre un panorama splendido perché affacciato sulle bellezze naturali della costa adriatica e della Costa dei Trabocchi. Non c’è molto da vedere perché il castello subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia potete dare un’occhiata al giardino, alle sale di un piccolo museo con foto d’epoca, mobili e arredi appartenuti alle famiglie che l’hanno abitato. D’estate, invece, viene impiegato per l’organizzazione di eventi come concerti e mostre.

Castello Aragonese Ortona

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Castello Aragonese di Ortona

Castello di Salle

In una guida dedicata ai castelli non poteva certo mancare una struttura infestata dai fantasmi! Il Castello di Salle, realizzato in pietra della Maiella, è immerso nell’incantevole Riserva Naturale della Valle dell’Orta e ospita il Museo Medievale Borbonico. Due storie lo rendono famoso: da una parte si racconta di una camera in stile impero (visitabile) dove pare abbia dormito Napoleone Bonaparte, mentre dall’altra di una vecchia alta e magra che vaga tra le sale del castello di notte, apparentemente morta tragicamente nel 1300.

Castello Piccolomini di Balsorano

Terminiamo questa guida con un castello che, grazie alla sua bellezza, è stato utilizzato come location per diversi film italiani come “Il comune senso del pudore” di Alberto Sordi. Il castello si presenta come un’imponente struttura fortificata di stampo medievale, ma contaminata nell’architettura da elementi di epoche successive come il Rinascimento. Il forte è gestito dalla società “Castelli d’Italia” che lo ha trasformato in un albergo/ristorante dove potrete assaporare le specialità regionali. Se invece desiderate una visita più approfondita, potrete farla su prenotazione.

Di Admin

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