Quel piacevole alternarsi di scorci unici che sorvegliano il mare è proprio quel sogno ad occhi aperti a cui nessuno vorrebbe rinunciare. Se in più ci si trova nel cuore della riviera ligure di Levante, con i suoi colori e i profumi inconfondibili, allora il viaggio si trasforma in qualcosa di romantico e indimenticabile.
Siamo a Santa Margherita Ligure, nel golfo del Tigullio, a 30 km da Genova. Una piccola perla sul mare che ha tanto da offrire a coloro che decidono di vivere qualche giorno di relax tra le sue piccole vie caratteristiche, scoprendo i borghi e la natura circostante.
La passeggiata dei Baci: da Rapallo a Portofino
Il percorso di 8,5 chilometri che parte da Rapallo e giunge a Portofino attraversa le splendide località di Santa Margherita Ligure e di Paraggi. Un itinerario che costeggia il mare e si addentra nei boschi, per poi tornare alle meravigliose spiagge della costa ligure. Passa anche per borghi pittoreschi ed esplora luoghi storici di rara bellezza, in tratti pianeggianti alternati a dolci saliscendi adatti a tutti, anche ai meno allenati.
È una camminata da record, quella che unisce Rapallo a Portofino. Nel 2017 il percorso è stata ricoperta da un lunghissimo tappeto rosso: con i suoi 8 chilometri di estensione, il “red carpet” con vista sulla costa ligure è rientrato tra i Guinness World Records.
Il tratto più suggestivo: cosa non perdere a Santa Margherita Ligure
Il paesaggio lungo la costa ligure di Levante è tutto un incanto, ma uno dei tratti più caratteristici è quello che attraversa il borgo di Santa Margherita Ligure e giunge alla frazione di Paraggi. Gli elementi che si susseguono variano lungo il tragitto e regalano scorci imperdibili di un paesaggio altamente suggestivo.
Sono circa 4 i chilometri che dividono il centro di Santa Margherita Ligure da Paraggi: si passa davanti alle architetture tipiche e al Castello del borgo affacciato al mare, ma anche ai luoghi simbolici di una fetta di costa dal fascino unico e senza tempo.
Tappa 1: le “palazzate” affacciate al mare
Camminando lungo il percorso che accompagna verso Portofino, si possono ammirare le tipiche “palazzate” sul mare di Santa Margherita: un insieme di strutture abitative che si sviluppano in verticale, appoggiate l’una all’altra come in un abbraccio senza fine. I colori delle facciate, finemente decorate, si alternano e riflettono i raggi del sole sull’acqua del mare, in particolare nel momento più romantico del tramonto, che infiamma di luce tutto ciò che incontra.
Tappa 2: il Castello cinquecentesco
Affacciato sul mare ma con uno sguardo sempre rivolto allo splendido borgo di Santa Margherita Ligure, sorge il Castello cinquecentesco voluto dalla Repubblica di Genova per difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni.
Dal Settecento non ricopre più il suo originario ruolo difensivo, mentre le sue recenti ristrutturazioni gli hanno permesso di diventare uno spazio espositivo multimediale in cui vengono organizzati eventi e mostre d’interesse: sorge qui ciò che si chiama Museo del Mare, una tappa da non dimenticare che testimonia il legame indissolubile del borgo ligure con il mare.
Tappa 3: la banchina Sant’Erasmo
Superato il castello, si cammina lungo la Banchina Sant’Erasmo: qui un tripudio di colori e profumi inebria e incanta. I pescherecci della flotta locale sbarcano qui con le loro lancette motorizzate, portando con sé il pescato del giorno. Una tappa qui è d’obbligo per assaggiare il pregiato gambero rosso che ha ottenuto il marchio De.Co (Denominazione Comunale di Origine) per tutelare e valorizzare questa squisita specialità locale.
Tappa 4: il Covo di Nord Est
Non manca da esplorare anche la parte più modaiola della riviera, che con la sua famosa discoteca ha anche una storia romantica tutta da raccontare. Erano gli anni Sessanta e Settanta quando questo locale, quel Covo di Nord Est sorto in una casa incastonata nella roccia a picco sul mare, scrisse la storia della vita notturna nella riviera ligure.
Sorta tra il 1898 e il 1903, la struttura era una dimora privata fatta costruire dal nobile barone Franchetti: l’uomo si era innamorato perdutamente di una cantante lirica austriaca che divenne sua amante. Per lei voleva costruire un castello imponente, alto 50 metri e con un teatro sul retro nel quale si sarebbe potuta esibire. Una storia d’amore, però, troncata da un tragico destino.
La trasformazione in locale pubblico del Covo avvenne nel 1934. Un luogo di incontri e divertimento, che vedeva giungere via mare e attraccare al porticciolo Punta Pedale i personaggi di quella “Dolce Vita” che raccontano di un’epoca vivace. Da qui sono passati, tra i vari, Brigitte Bardot e Roger Vadim, Jane Fonda, Nat King Cole e Frank Sinatra, accompagnati dalle note di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Bruno Martino e Peppino Di Capri.
Non ha ancora perso il fascino di un tempo, il Covo di Nord Est. Ancora oggi è un locale raffinato scelto da molti vip in viaggio a Portofino.
Tappa 5: l’area marina con le sue praterie di posidonia oceanica
Proseguendo nel cammino che porta verso Paraggi, ci si addentra ulteriormente nel paesaggio dell’Area Marina Protetta di Portofino che incanta con le sue praterie di posidonia oceanica. Si tratta di una vera e propria pianta superiore con radici e foglie e che produce frutti e fiori. Forma particolari distese verdi che ospitano molte specie animali. Si allargano nelle zone in cui l’acqua è poco profonda e una volta illuminate dai raggi del sole creano giochi di luci e colori incantevoli.
Tappa 6: la Cervara
Poco prima di giungere a Paraggi, si incontra sul percorso La Cervara, l’Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino. Costruito dai monaci benedettini nel 1361 ed eletto ad Abbazia nel 1546, il monastero ospita uno dei giardini più incantevoli d’Italia. Quello che era l’orto dei monaci è stato trasformato negli anni in un giardino all’italiana affacciato sul mare.
Tappa 7: Villa Bonomi, il castello di Paraggi e la sua leggenda
Si giunge poi a Paraggi, frazione di Santa Margherita Ligure, le cui acque cristalline rientrano nell’Area Marina Protetta di Portofino. Prima di raggiungere la baia, ci si imbatte in un castello che spicca da un promontorio a picco sul mare. Costruito dalla Repubblica di Genova, viene chiamato anche Villa Bonomi Bolchini e porta con sé una curiosa leggenda.
Nelle rocce sulle quali sorge la fortezza, si apre una grotta nella quale si racconta che vivrebbe una feroce murena che farebbe da guardia ad un tesoro ricco di monete d’oro e gioielli. Si dice che un pirata francese molto avido, Etienne Toussaints, naufragò vicino alla scogliera e che, ferito, si rifugiò con il bottino nella grotta, ma poco dopo morì, circondato da quel tesoro. La sua anima si trasformò così in un’enorme murena pronta ad attaccare tutti coloro che avessero provato ad avvicinarsi a questa ricchezza.
Tappa 8: la baia di Paraggi
Giungiamo alla tappa finale di questo cammino con la Baia di Paraggi: un incantevole acquario naturale tra le rocce e il mare, formato da un centinaio di metri di sabbia fine in cui l’acqua assume sfumature incredibili che virano verso il verde smeraldo, una tonalità talmente suggestiva da avere un suo personale colore ufficiale: il Pantone Verde Paraggi. Si trova tra il Castello di Paraggi e la caletta di Niasca e fa parte dell’Area Marina Protetta di Portofino.