Sono molte le attività da fare durante un viaggio in Namibia e, molte di esse, portano con sé anche un pizzico di senso d’avventura. È sicuramente ciò che accade quando si decide di vistare i luoghi dove si trovano le incisioni rupestri di Twyfelfontein. Questi petroglifi – così si chiamano i disegni antichi fatti sulla pietra – saranno pronti a portarti molto indietro nel tempo e riusciranno a raccontarti quanto l’idea che abbiamo della Preistoria e delle popolazioni di quei tempi siano sbagliate.
Che cosa sono le incisioni rupestri di Twyfelfontein
L’essere umano, dalla sua comparsa sulla terra, ha sempre utilizzato qualcosa per comunicare. Sono molti gli studiosi che si occupano di indagare il passato più antico dell’Umanità, cercando di capire proprio come si comunicasse in un’epoca in cui non c’erano fonti scritte. Il modo più semplice è disegnare e questo è ciò che è accaduto anche in Namibia, in un’epoca che viene definita come Età della Pietra o Neolitico.
Siamo portati a pensare agli “uomini delle caverne” come personaggi rudi e spesso incapaci di guardare al bello ma non è così. Visitare i luoghi delle incisioni rupestri di Twyfelfontein, durante il tuo viaggio in Namibia, ti mostrerà quanto la capacità descrittiva e il senso estetico appartenessero anche ai nostri antenati vissuti nel Neolitico. Queste incisioni rupestri sono una testimonianza molto importante del passato lontano dell’Africa e delle civiltà che le popolavo.
Queste incisioni sono dei disegni di varia natura, lasciati sulla roccia raschiando via, probabilmente utilizzando delle rocce affilate, il primo strato di patina che ricopre la roccia. È esattamente la stessa tecnica che usano ora gli artisti che fanno incisioni contemporanee. I petroglifi che si posson ammirare oggi sono oltre 2000 e risalgano a momenti diversi. Alcuni di essi sono di difficile datazione.
La storia delle incisioni rupestri di Twyfelfontein
Come ci si è resi conto che, in quell’area della Namibia, erano presenti simili tesori che ora sono diventati Patrimonio dell’Umanità? Negli Anni ’20, un topografo scoprì l’esistenza di una delle più importanti incisioni rupestri africane: si tratta della Dama Bianca, che si trova sempre in Nambia, sul Massiccio del Bamberg. Successivamente a questo evento, molti paleontologi, archeologi e studiosi di ogni genere iniziarono a dare parecchia attenzione a quest’area della Namibia.
Negli Anni ’50, un immigrato tedesco che si chiamava Ernst Rudolph Scherz portò a conclusione un’indagine che permise di individuare oltre 2000 incisioni ruprestri nell’area di Twyfelfontein, un territorio molto brullo che, al tempo, era parte di una fattoria di proprietà di un cittadino boero. Da quel momento, l’interesse per l’area fu totale e questo portò a designare la zona di Twyfelfontein come momunento nazionale negli Anni ’80. Nel 2007, entrò nel Patrimonio Universale dell’Umanità dell’UNESCO per il suo valore culturale per la storia umana.
Chi ha fatto le incisioni rupestri di Twyfelfontein? Gli studiosi sono concordi nell’attribuirle a una popolazione chiamata San, meglio conosciuta come Boscimani. Questi antichi abitanti di questa zona della Namibia erano cacciatori e utilizzavano il sistema dei petroglifi per comunicare tra di loro, cercando di dare indicazioni sul tipo di caccia possibile in zona.
Come raggiungere la zona di Twyfelfontein in Namibia
Un viaggio in Namibia è un qualcosa che mette l’uomo a stretto contatto con la natura e anche con ambienti ancora a dir poco non antropizzati. In questa nazione africana ci sono città come Swakopmund a raccontarci il colonialismo e poi ci sono zone come quella di Twyfelfontein a parlarci di quanto possa essere stato difficile fare il colono in Africa. Il nome Twyfelfontein significa “Fonte incenrta” in Afrikaans: la zona venne denominata così proprio per alcune caratteristiche fisiche del territorio.
Twyfelfontein si trova in Damaraland, una parte di Namibia dove la densità di popolazione umana è davvero bassa. Non ci sono strade asfaltate per arrivare lì ed è necessario avere un fuoristrada ben equipaggiato per poter raggiungere l’area delle incisioni rupestri. Oltre a questo, è fondamentale saper guidare con attenzione anche in condizioni difficili. Raggiungere Twyfelfontein è assolutamente possibile e può essere una tappa da considerare, magari dopo aver visitato la Skeleton Coast.
Informazioni utili per la visita alle incisioni di Twyfelfontein
Ci sono poche ma fondamentali informazioni da sapere per organizzare la propria visita alle incisioni di Twyfelfontein. In primis, è sempre bene considerare di essere in un territorio con poca presenza umana. Benché le incisioni siano Patrimonio UNESCO, l’area presenta pochi alloggi in stile lodge e occorre prenotare con un buon anticipo per essere sicuri di avere un posto dove trascorrere la notte in tutta sicurezze.
L’area delle incisioni si esplora a piedi e solo con la guida. L’importanza e la preziosità di questi petroglifi è ampia quanto la loro fragilità. In loco è presente una cooperativa che si occupa di tutto ciò che riguarda la visita alle incisioni rupestri di Twyfelfontein.
Una volta pagata la persona che ti accompagnerà, ti ritroverai a camminare su dei sentieri sterrati: tienine presente per il tuo abbigliamento e, soprattutto per le scarpe. Ci vogliono calzature robuste: gli scarponi da montagna o qualcosa con una suola consistente sono perfetti. La visita dura circa un’ora, periodo di tempo che potrebbe estendersi anche in base al tuo interesse verso quei disegni così antichi. Nella zona non c’è vegetazione, quindi cerca di ricordarti di avere con te dell’ottima crema solare, un copricapo e degli occhiali da sole.
Il percorso che si segue per ammirare le antiche incisioni è strutturato come un sentiero, con tanto di corrimano e luoghi attrezzati per aiutarsi a percorrerlo. È stato reso accessibile a chi può normalmente camminare, rendendo questi petroglifi più vicini a tutti.
Cosa si ammira guardando le incisioni rupestri di Twyfelfontein
Comunicare in modo semplice ed efficace è sempre stata un’esigenza umana ed era così anche nel Neolitico. Per questo motivo, le incisioni rupestri di Twyfelfontein mostrano uomini intenti alla caccia, animali di varia specie: si vedono chiaramente giraffe, elefanti, antilopi e molti altri animali.
I petroglifi di Twyfelfontein sono stati molto utili anche per i paleo-biologi, ovvero gli studiosi che si occupano di ricostruire le caratteristiche fisiche e di comportamento di animali preistorici o completamente estinti.
Una delle incisioni più celebri è stata nominata come Löwenplatte perché ritrare un leone con una coda dalla posizione molto particolare. I paleontologi si sono interrogati a lungo su quel leone, chiedendosi anche se si trattasse più di una rappresentazione simbolica che realista.
Ne avevano ben ragione perché molte delle incisioni rupestri di Twyfelfontein hanno anche un significato spirituale e rituale. Si pensa, infatti, che quest’area della Namibia rappresentasse anche un luogo di culto e di riunione sociale. Quello che si ritiene attualmente è che Twyfelfontein fosse addirittura un luogo di cerimonie e riti di iniziazione. La posizione delle incisioni, spesso in luoghi nascosti o difficili da raggiungere, suggerisce che fossero considerate sacre e accessibili solo a coloro che avevano una conoscenza esoterica o un ruolo religioso nella comunità.