Roma non smette mai di stupire e il viaggio alla scoperta delle sue antichità continua. Stiamo assistendo a nuovi ritrovamenti archeologici a San Giovanni Laterano dove, durante i lavori di riqualificazione in vista del Giubileo, sono venuti alla luce i resti riconducibili al Patriarchio, costruito per volere di Costantino nel IV secolo d.C. e la prima e più antica sede papale di Roma. La parola ‘Patriarchio’, infatti, è di derivazione greca e significa appunto ‘la residenza del patriarca’, in questo caso il papa, patriarca cristiano di Roma.
Una scoperta che ha dell’incredibile
Durante gli scavi sono stati ritrovati anche un muro in opera reticolata, fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana, due muri paralleli in opera laterizia, monete, metalli, maioliche e ceramiche. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha affermato che i ritrovamenti archeologici condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, verranno lasciati in situ e che i professionisti sono già alla ricerca di soluzioni per il futuro completamento dello scavo e per la sua valorizzazione.
Grazie a questa incredibile scoperta, saremo in grado di approfondire ulteriormente la storia di quest’area della città soprattutto perché, come afferma la Soprintendenza, in epoca moderna non sono mai stati effettuati scavi archeologici estensivi nella piazza. Oltre al Patriarchio, gli scavi hanno portato alla luce fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana (III secolo), probabilmente da mettere in relazione con i Castra Nova equitum singularium, documentati sotto l’attuale impianto della Basilica.
I ritrovamenti del Patriarchio sotto la piazza di San Giovanni in Laterano
Gli scavi eseguiti sotto la piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, nella parte orientale, hanno permesso di ritrovare delle strutture murarie databili tra il IX e il XIII secolo, riconducibili al Patriarchio. Inizialmente, questo edificio consisteva in una basilica monumentale costruita per volere di Costantino nel IV secolo d. C., più volte ingrandita e modificata durante il Medioevo diventando la sede papale fino allo spostamento del pontefice ad Avignone, avvenuto nel 1305. Secondo gli storici, questa struttura poteva ricoprire una duplice funzione: sia difensiva della residenza papale che di sostegno per il pendio che caratterizzava anticamente l’area del Laterano.
Come abbiamo scritto in precedenza, durante le indagini archeologiche sono stati scoperti anche i resti di altre strutture, molto più antiche del Patriarchio, tra cui un muro databile tra il I secolo a. C. e il I secolo d. C. e un tratto di struttura muraria databile tra il IV e il VII secolo d. C. In seguito a queste meravigliose scoperte, il Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano afferma: “Le nuove scoperte di piazza San Giovanni in Laterano sono l’ennesima dimostrazione della ricchezza del territorio di Roma” e “Desidero manifestare il mio compiacimento per l’impegno e per la passione che i ricercatori stanno mettendo nel loro lavoro. È fondamentale coniugare la salvaguardia della nostra storia alle esigenze di tutela e modernizzazione del tessuto urbano”.
Non vediamo l’ora di seguire i prossimi aggiornamenti degli scavi e l’attesissimo Giubileo, che avverrà il 24 dicembre del 2025, durante il quale il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro fino al 6 gennaio 2026.