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Viaggio a Bagno di Romagna nel segno del benessere tra terme e natura

Gli italiani sono sempre più alla ricerca di luoghi dal ricco patrimonio storico e naturale, da visitare anche durante un weekend fuori porta lontano dalle folle e dal caos delle destinazioni più turistiche. L’Emilia Romagna, da sempre, si ritaglia un posto d’onore tra le regioni in grado di offrire borghi particolari che non vede l’ora di condividere con i viaggiatori più curiosi alla ricerca di esperienze autentiche all’insegna della lentezza, sia d’estate che d’inverno.

Uno di questi borghi, perfetto da visitare in tutte le stagioni, è Bagno di Romagna, non solo un luogo incantevole, ma una meta perfetta dove rigenerarsi nel segno del benessere. Situato sull’Appennino, in provincia di Forlì Cesena, vanta una tradizione termale antichissima risalente ai tempi dei romani, i quali costruirono ampie terme apprezzate come sosta tra Roma e Ravenna. Se volete staccare la spina e rilassarvi, scoprite insieme a noi questo borgo, premiato dal Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione, un riconoscimento che attesta l’impegno della località nel preservare le bellezze del suo territorio.

La storia di Bagno di Romagna: dai romani a Mussolini

Nel nome è racchiusa la sua storia, dalla più antica a quella più recente: Bagno di Romagna deriva dal latino balneum, ‘bagno’, e racconta il periodo glorioso dei romani che qui realizzarono vasti impianti termali; l’estensione di ‘Romagna’ avviene dopo il 1923, quando il confine della regione venne spostato da Mussolini fino a comprendere anche Bagno, prima appartenente alla provincia di Firenze. Questa decisione fu presa per includere la sorgente del Tevere in Emilia Romagna a chiari scopi di propaganda: l’idea era far nascere il “fiume sacro ai destini di Roma” nella provincia di nascita del Duce.

Tra questi due periodi spicca quello medievale, durante il quale il borgo cominciò a trasformarsi in un salotto termale frequentato soprattutto da nobili e aristocratici che, come i romani, conoscevano bene le proprietà curative delle sue acque termali. Oggi, questa tradizione continua a rappresentare il maggior punto d’interesse del borgo, dove sono presenti numerose strutture moderne che offrono esperienze di benessere complete, ma non solo. Le strade in pietra del paese racchiudono anche alcuni tesori storici da scoprire durante una tranquilla passeggiata che, per gli amanti della natura, si estende ai paesaggi del Parco delle Foreste Casentinesi.

Cosa vedere a Bagno di Romagna

Non solo terme, un weekend a Bagno di Romagna abbraccia il concetto di benessere a 360 gradi: da una passeggiata nel centro storico ai sentieri escursionistici immersi nella natura. Ecco cosa vedere nel borgo e nei suoi dintorni.

Il centro storico

Le vie acciottolate del centro, dal fascino medievale e rinascimentale, sono lo scenario ideale in cui trascorrere un pomeriggio tranquillo all’insegna dei suoi monumenti ed edifici storici. Nel cuore di Bagno di Romagna svetta la Basilica di Santa Maria Assunta, custode dei tesori risalenti all’arte della “Romagna Toscana”. Qui ci sono anche sette cappelle realizzate da diversi artisti, tra cui una Vergine eseguita nella bottega di Donatello verso il 1410. Proseguendo su Via del Capitano vi imbatterete nel palazzo omonimo che, con la sua particolare facciata adornata da oltre 70 stemmi, testimonia il tempo in cui i capitani fiorentini suggellavano il loro mandato nella Val di Bagno.

Prima o dopo aver esplorato il borgo, provate alcune delle sue specialità tipiche, una su tutte i basotti, tagliolini cotti in brodo, disposti a strati in una teglia e gratinati. Da non perdere anche i tortelli, cotti sulla pietra refrattaria e farciti con ingredienti sempre diversi in base alle stagioni, normalmente erbette o patate, e la focaccia di Bagno, un dolce pasquale caratterizzato da una crosta croccante e sottile, con interno soffice e spugnoso.

Centro storico Bagno di Romagna

Fonte: 123RF

Ombrelli colorati decorano il centro storico di Bagno di Romagna

Relax presso i centri termali

La realtà di Bagno di Romagna è legata soprattutto alle sue acque termali, confermandosi come la meta ideale per chiunque desideri un weekend all’insegna del benessere e della cura di sé. I benefici delle sue acque, come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, sono rinomate fin dai tempi degli antichi Romani, una fama che proseguì anche sotto il dominio fiorentino, durante il quale ospiti illustri venivano proprio qui a rigenerarsi nelle piscine della cittadina, tra cui i figli di Lorenzo il Magnifico e lo scultore Benvenuto Cellini.

Le strutture termali del borgo sono moderne e offrono tanti servizi per soddisfare ogni esigenza, dal semplice relax a quelle specifiche per la salute. Dai bagni termali alle saune, dai bagni di vapore agli idromassaggi, tra le strutture più rinomate, alcune convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, c’è lo Stabilimento Termale Euroterme, il più frequentato, specialmente per via delle piscine esterne aperte sia d’estate (anche di sera) che d’inverno. Altri indirizzi da segnare sono le Terme Roseo e le Terme S. Agnese.

Attività nella natura

Le colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo sono perfette per gli amanti delle attività all’aria aperta. In particolare, da Bagno di Romagna potete intraprendere i numerosi percorsi escursionistici all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, perfetti per ogni livello di preparazione e per ogni stagione. Sono oltre 600 i chilometri di sentieri, gli itinerari dedicati alla MTB, i sentieri natura e i percorsi ad alta accessibilità come il “Sentiero delle Foreste Sacre” o “L’Alta via dei Parchi”.

Le famiglie con bambini, invece, non possono perdersi il Sentiero degli Gnomi: da secoli, leggende narrano degli avvistamenti di gnomi e fatine che girano nei boschi intorno a Bagno di Romagna. Se parlate con gli abitanti del borgo molti vi diranno di avere incontrato uno gnomo! Dalla fama di borgo degli gnomi è nato un sentiero tematico dedicato ai bambini, un percorso che permette di conoscere la vita e la funzione benigna di queste piccole creature che stimolano la fantasia di grandi e piccini.

Apennino tosco-romagnolo

Fonte: iStock

Scorcio dell’Appennino Tosco-Romagnolo

Di Admin

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