L’Islanda, terra di meraviglie naturali, ghiacciai imponenti, geyser e sorgenti termali, come la Laguna Blu, l’Aurora Boreale e cascate spettacolari, immerse in paesaggi vulcanici mozzafiato. Oltre ad affascinare con le sue bellezze naturali, l’Islanda ha tanto da offrire a chi è alla ricerca di divertimento, attività all’aperto come escursioni o sport estremi, per gli amanti di arte, ma anche per gli amanti di cibo tradizionale.
La cucina islandese, infatti, è ricca di storia e tradizione, un mix unico di sapori ed ingredienti locali. Ecco quali sono le specialità islandesi e perché provarle.
Hákarl, lo squalo fermentato
L’hákarl è il piatto tipico più famoso, forse anche il più temuto, di tutta l’Islanda. Il motivo? Si tratta di squalo fermentato, una prelibatezza antica che risale al tempo degli antichi Vichinghi. Questo piatto viene preparato con carne di squalo della Groenlandia, la quale è tossica se consumata cruda e fresca a causa dell’alto contenuto di acido urico.
Proprio per questo, la fermentazione dura diversi mesi.
Viene servito come antipasto in molti locali tradizionali, spesso accompagnato dal Brennivín, un liquore tipico.
Perché provarlo? È un’esperienza culinaria unica, vicina alla storia e alla cultura islandese. Anche se, attenzione, il suo odore è davvero pungente ed il sapore altrettanto forte: un vero rito di passaggio per i visitatori dell’Islanda!
Un prodotto ricco di proteine e povero di grassi: lo Skyr
Lo Skyr è un marchio molto conosciuto in Italia, che si può trovare in molti supermercati. Pochi sanno, però, che questo prodotto ha origine islandese. Si tratta di un prodotto molto simile allo yogurt, ma che, tecnicamente, è più simile ad un formaggio fresco, dalla consistenza densa e cremosa ed il sapore acidulo.
Visitando l’Islanda non si può fare a meno dello Skyr, un alimento povero di grassi e ricco di proteine, che fa parte della dieta degli abitanti dell’isola fin dall’antichità. Si può gustare con frutta secca, miele o muesli.
Il tradizionale Plokkfiskur
Uno stufato di pesce fatto con pesce bianco bollito, come, ad esempio, il merluzzo o l’eglefino, patate, cipolle e besciamella: questo è il Plokkfiskur.
Non proprio salutare, almeno quanto lo Skyr, ma sicuramente una di quelle ricette che permette di immergersi nella vera cultura islandese. Perfetto, soprattutto, per riscaldare il corpo durante le fredde e pungenti giornate invernali.
È possibile assaggiare questo piatto tradizione in molti ristoranti disponibile in molti ristoranti che servono cucina tradizionale islandese e in alcune case islandesi come piatto fatto in casa.
Svið, con rabarbaro e patate
Lo Svið è probabilmente uno dei piatti più particolari della tradizione culinaria islandese. Si tratta di una vera e propria testa di pecora bollita, servita integra o, in alcuni casi, tagliata a metà. Per la sua preparazione si parte prima dalla rimozione della lana e poi dalla pulizia totale della testa, prima della cottura, fino ad ottenere una consistenza tenera della carne.
In passato questa ricetta fu creata per evitare lo spreco di cibo ed oggi viene servita specialmente nei mesi invernali e/o durante le festività tradizionali.
Un particolare? Gli islandesi considerano l’occhio come la parte migliore. Provare per credere!
La zuppa di carne Kjötsúpa
La Kjötsúpa, piatto tradizionale della cucina islandese, è una zuppa di carne di agnello, che include al suo interno ingredienti come agnello, patate, carote, cipolle, rape e molte volte anche il cavolo. È caratterizzata da una cottura lenta, che rende la carne tenera e soprattutto saporita.
Rappresenta il perfetto comfort food per le fredde giornate invernali, molto nutriente e tipico delle zone rurali dell’Islanda. È un piatto decisamente comune nelle case islandesi e, quindi, se si ha la possibilità di essere ospiti di una famiglia locale, ci saranno elevate possibilità di mangiare questo tradizionale piatto della cucina tipica Islandese.
Pylsur: l’hot dog islandese
Le Pylsur sono conosciuti come gli hot dog islandesi e rappresentano un istituzione nel Paese. Questi hot dog di carne di agnello, manzo e maiale, sono serviti in un panino morbido e vengono conditi con cipolle crude e/o fritte, ketchup dolce, senape e remoulade, una salsa molto simile alla maionese.
Il famoso chef Anthony Bourdain, grande figura del panorama della cucina mondiale e vero amante dello street food mondiale, era un grande fan delle Pylsur, gli hot dog islandesi.
Il posto più famoso dove mangiarle le Pylsur è il Bæjarins Beztu Pylsur, uno stand di hot dog nella capitale, a lavoro dal 1937.
Non si tratta di un semplice hot dog, ma di una vera delizia islandese. Rappresenta la soluzione perfetta per uno spuntino veloce e saporito mentre si esplora la capitale Reykjavik ed i suoi dintorni.
L’Harðfiskur essiccato
Si tratta di un pesce essiccato, solitamente merluzzo, che viene battuto fino all’ottenimento di una consistenza croccante per poi subire un lento processo di essiccazione all’aria aperta. L’Harðfiskur viene spesso mangiato con del burro spalmato sulla superficie.
Rappresenta uno snack tradizionale e molto salutare per la cucina tipica dell’Islanda e risulta un ottimo nutriente ed è possibile acquistarlo in qualsiasi supermercato o negozio di alimentari islandese o nei mercati locali.
Il pane tradizione dell’Islanda: il Rúgbrauð
Il Rúgbrauð è un pane di segale scuro, molto conosciuto per la sua dolcezza e la sua consistenza densa e ben lontana dal pane tradizionale conosciuto in Italia. Secondo la tradizione culinaria islandese, questo pane di segale veniva prima cotto lentamente in una pentola coperta e interrato vicino a una sorgente termale per 24 ore, sfruttando così il calore geotermico.
Questo pane è una delizia unica, da mangiare con burro, formaggio o pesce affumicato. Il suo gusto così dolce lo rende anche perfetto per essere gustato con la marmellata. Se si visita l’Islanda, di certo non bisogna farsi scappare questo pane di segale, disponibile nelle panetterie e nei supermercati di tutta l’Islanda o nei ristoranti, come parte di un menu tradizionale.
Un bicchiere di Brennivín, per concludere i pasti
Anche se non è un piatto, menzionare il Brennivín è assolutamente una bevanda da provare per un’immersione totale nella cultura culinaria tipica di quest’isola. Questo liquore tradizionale, conosciuto anche come “morte nera”, è fatto con patate fermentate e aromatizzato con semi di cumino.
Viene spesso consumato come accompagnamento all’Hákarl, lo squalo fermentato, e ad altri piatti tradizionali. Provarlo è quasi obbligatorio durante un viaggio in Islanda.
L’Islanda è un Paese che affascina e incanta per la sua bellezza naturale, la sua cultura così antica e le sue tradizioni uniche. Questo Paese ha molto da offrire. Qui è possibile vivere esperienze magiche, che vanno oltre l’Aurora Boreale, e che renderanno le visite sull’isola qualcosa di indimenticabile.