Oggi vi stiamo per parlare di un villaggio dalla storia davvero particolare: sorge in una magnifica isola francese, ma è stato fondato per ospitare una comunità di 730 famiglie greche provenienti del Sud del Peloponneso, e allo stesso tempo è di origine genovese. Un borgo dall’atmosfera assai suggestiva e affacciato su una baia dal mare turchese: benvenuti nell’incantevole Cargese. Scopriamo insieme cosa fare e vedere in questo luogo unico nel suo genere.
Cargese: dove si trova
A Cargese vivono circa 1000 abitanti, molti dei quali hanno origine greche. Si trova in Corsica del Sud, sul litorale occidentale a Nord di Ajaccio.
Un territorio magico, quello in cui si sviluppa, perché è caratterizzato da montagne di media altitudine, alcune delle quali sono ricoperte di misteriosi boschi, e una parte di litorale frastagliato che regala degli scorci di una bellezza che lascia davvero senza parole.
Al giorno d’oggi Cargese è composto da diverse frazioni e vecchi villaggi, come Frimicaghiola, U Cabanicciu, Marchese, Menasina, Lozzi e Chiuni.
Cosa vedere a Cargese
Cargese non è essenzialmente un concentrato di storia, arte e architettura inarrivabili. Anzi, le cose da vedere non sono tantissime, ma ciò non toglie che vi consigliamo davvero visitarlo, perché le attrazioni presenti e la natura raggiante da sole valgono il viaggio, sia per bellezza che per posizione.
Innanzitutto, passeggiando per le vie del villaggio pare quasi di stare in Grecia, pur trovandosi su una favolosa isola francese: l’essenza ellenica è particolarmente percepibile nello stile delle abitazioni, dalle caratteristiche mura bianche e dalle persiane blu.
Non manca di certo l’inconfondibile atmosfera mediterranea, che è ben visibile anche nelle sue due interessanti chiese affacciate sul mare, e una di fronte all’altra.
La Chiesa greca di Saint Spyridon è un vero e proprio simbolo vivente della tradizione di questa località, mentre la Chiesa latina dell’Assunta, che si contrappone all’altra dallo stile ortodosso, è l’esempio definitivo di come due comunità diverse possano coesistere in armonia.
Al loro interno sono conservate numerose testimonianze della storia locale, che incarnano la diversità culturale e religiosa di questo magico luogo.
Altri edifici religiosi che impreziosiscono il villaggio sono il Convento della Natività della Madonna, risalente al 1876, e la Chiesa Saint Jean-Baptiste del 1846.
Ma il vero e proprio patrimonio di questo curioso borgo affacciato sul mare è rappresentato dalle sue tre torri genovesi, Punta d’Orchinu, Punta d’Omigna e Punta di Carghjese, che si innalzano sul mare dalla cima di tre bellissime punte rocciose, e dai resti della Cappella di Santa Barbara e Sant’Elia nella località di Paomia , dov’è conservato un antico Menhir.
Le spiagge di Cargese
Nella zona di Cargese ci sono alcune delle spiagge più suggestive della Corsica, che sono forse l’attrazione turistica per eccellenza del territorio.
Ne è un esempio la Spiaggia di Chiuni che si fa spazio tra le due punte di Orchinu e d’Omigna, in un golfo ben riparato e poco profondo (una rarità in questa regione). Si tratta di una distesa di sabbia lunga circa 800 metri ed è di una bellezza davvero appagante: è di sabbia fine e sorvegliata da una bella torre genovese del XV secolo e delimitata dalla macchia mediteranea.
C’è poi la Spiaggia di Peru che è invece racchiusa fra la Punta di Cargèse e la Punta d’Omigna, entrambe sormontate da una torre genovese. Larga circa 900 metri, è una delle più suggestive della zona e perfetta per chi ama i fondali molto profondi.
Un pezzo di paradiso caduto in terra sembra la Spiaggia sabbiosa di Stagnoli, dove la sabbia fine si alterna a suggestivi scogli. Molto frequentata dalle famiglie con bambini per via delle acque poco profonde, offre un fascino naturale senza eguali grazie alla presenza di piante, fiori e grandi onde che la rendono anche un luogo popolare per il surf.
La Spiaggia di Menasina è una piccola caletta e un prezioso segreto di sabbia fine di Cargese. Lunga circa 200 metri, regala un bel panorama, che si può ammirare dopo aver camminato per circa 10 minuti per raggiungerla. Dall’acqua incredibilmente cristallina e pura, è l’ideale per chi cerca un ambiente selvaggio quasi privo di persone.
Molto bella è anche la Spiaggia di Capizzolu, una delle meglio preservate della regione perché poco conosciuta. È dotata di sabbia fine e bianca e si estende su 300 metri in mezzo alla macchia mediterranea: grazie alla sua natura selvaggia, pare di essere tornarti indietro nel tempo, in un luogo in cui la mano dell’uomo non è ancora arrivata.
Come arrivare a Cargese
Cargese è un villaggio atipico, un esempio più unico che raro di come le differenze culturali possano diventare una ricchezza. In passato, infatti, la colonia greca non fu mai ben accolta, tanto che la popolazione corsa gli fu ostile per anni, attaccando più volte questo prezioso insediamento.
Oggi, invece, Cargese incanta per la sua atmosfera particolare, fatta di vicoli silenziosi, di case affacciare su di un mare cristallino e di due popoli differenti che, in alcuni casi, si sposano persino tra loro: la comunità greca e quella corsa sono attualmente completamente assimilate.
Per raggiungere questo posto decisamente unico nel suo genere bisogna intraprendere la strada che collega la zona industriale di Ajaccio (Mezzavia) a Calvi, perché la cittadina non dispone né di un aeroporto né di un porto commerciale. In alternativa, si può guidare sulla strada di Vico. L’aeroporto e il porto più vicino sono quelli di Ajaccio, a circa 30 e 45 minuti di distanza.
Non resta che progettare il proprio viaggio in Corsica e inserire nell’ itinerario il bellissimo villaggio di Cargese.