Negli ultimi anni il fenomeno dei nomadi digitali è cresciuto in modo esponenziale, con un numero sempre maggiore di professionisti che scelgono di abbandonare l’ufficio tradizionale per abbracciare uno stile di vita più flessibile.
Tra questi innovatori, sta attirando l’attenzione in modo particolare una designer di 39 anni, proveniente dalla California, Clarese Partis e diventata famosa come la prima “nomade digitale ad approdare a Ollolai, un affascinante paese di 1200 abitanti nel cuore della Sardegna.
Il suo arrivo è stato reso possibile grazie al progetto “Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai“, un’iniziativa promossa dal comune della cittadina con l’obiettivo di contrastare il crescente spopolamento del territorio. L’ambizione è quella di creare una rete internazionale di residenze per professionisti che, grazie allo smart working, hanno la possibilità di vivere e lavorare in luoghi diversi dalle metropoli tradizionali. Questo permette loro di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali, al tempo stesso contribuendo alla rinascita economica e sociale di questo splendido paesino.
Ollolai: un antico borgo sardo che si reinventa nell’era digitale
La suggestiva cittadina di Ollolai, incastonata nel cuore incontaminato della Sardegna, ha dato vita a un’innovativa iniziativa che sta ottenendo un incredibile successo. L’idea è semplice ma geniale: offrire case abbandonate a solo 1 euro al mese per attrarre nuovi residenti e dare un impulso alla comunità locale.
Questo piano segue le orme di un’idea simile messa in atto qualche anno fa. Allora, l’offerta era acquistare case disabitate a 1 euro, con l’obbligo di ristrutturarle e viverci, per contribuire alla rinascita del borgo. L’obiettivo di entrambe le iniziative è lo stesso: incrementare la popolazione del luogo e dare nuova vita alle abitazioni dismesse.
Inoltre, il progetto sta riscuotendo un grande séguito anche a livello mondiale. Le richieste per partecipare all’iniziativa, infatti, stanno arrivando da ogni parte del mondo, compresi Paesi lontani come il Perù, il Messico e il Sud Africa. Questi nuovi proprietari hanno dato nuova vita alle vecchie abitazioni, ristrutturandole e convertendole in alloggi per turisti. Un’iniziativa che non solo ha stimolato l’economia locale, ma ha anche aiutato a promuovere le meraviglie naturali e culturali dell’isola, contribuendo a valorizzare l’intero territorio sardo.
Alla scoperta di Ollolai, un borgo nascosto nel cuore della Sardegna
Ollolai, situato nel cuore della Sardegna, nella provincia di Nuoro, è una destinazione turistica che offre un’esperienza autentica e ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Questo pittoresco villaggio, incastonato tra montagne maestose e rigogliose foreste, regala ai visitatori panorami mozzafiato e una vista spettacolare sulla macchia mediterranea.
È famosa per le sue grotte segrete, le foreste inaccessibili e le valli profonde, ed è uno dei simboli più autentici della Barbagia, che racconta l’essenza più autentica e incontaminata della Sardegna.
Ollolai, immersa in una natura lussureggiante con corsi d’acqua e sorgenti naturali, è avvolta da un paesaggio arricchito da lecci e querce secolari. Le sue origini preistoriche emergono dai nuraghi e dalle tombe ben conservate sparse sul territorio, testimonianze silenziose di tempi passati.
Inoltre, Ollolai ospita alcuni luoghi di culto di grande importanza, tra cui spicca la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, un edificio religioso di grande valore artistico, simbolo significativo per la comunità locale e un punto di riferimento per tutti coloro che visitano il paese. Un altro luogo sacro degno di nota è la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, con la sua atmosfera tranquilla e accogliente che rappresenta una testimonianza tangibile della profonda spiritualità e del patrimonio culturale del luogo.