È inutile girarci intorno: il nostro Paese nasconde angoli dai profili poetici, territori che per la loro armonia sembrano addirittura pennellati dalle mani di un abile artista, così come il frutto del racconto dei versi di alcuni scrittori. Ne è un esempio il Viale dei Cipressi che per la sua incredibile eleganza è stato persino decantato dal grande poeta Giosuè Carducci.
Dove si trova il Viale dei Cipressi
Il Viale dei Cipressi, classificato come strada provinciale 16d SP 39-Bolgheri, prende vita in tutta la sua identitaria sinuosità nel comune di Castagneto Carducci, estendendosi da Est verso Ovest.
Sorge quindi in un angolo di territorio italiano soprannominato Maremma Livornese che si sviluppa tra le meraviglie della Costa degli Etruschi e i borghi da sogno dell’entroterra.
Quanto è lungo
Questa magica strada è lunga quasi cinque chilometri e collega l’oratorio di San Guido, che sorge lungo la via Aurelia, al centro storico di Bolgheri.
Si tratta di un suggestivo rettilineo, impreziosito da morbidi saliscendi, che racchiude una profonda identità, quella Toscana, i cui cipressi sono un simbolo ormai noto a tutti.
Un inno alla poesia
Come vi abbiamo accennato poco sopra, questo rettilineo ha ispirato la stesura della celebre ode scritta da Giosuè Carducci, “Davanti San Guido” e non c’è da sorprendersi: 2540 alberi secolari hanno fatto da sfondo al passaggio e alle idee del poeta e di tante altre personalità illustri del passato.
Una fila lunghissimi di svettanti alberi che sono estremamente vicini tra loro, tanto da non lasciar quasi mai scorgere la meravigliosa campagna circostante. Non a caso Carducci ne parlò proprio in questi termini:
“I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar”.
Con lo scopo di commemorare il premio Nobel italiano che a lungo visse in queste zone, nel 1908 Giuseppe Della Gherardesca fece innalzare un piccolo obelisco in suo onore proprio all’inizio del Viale, più precisamente nei pressi dell’oratorio di San Guido.
La storia del Viale
Le origini di questo incredibile Viale risalgono al XIX secolo, ovvero quando fu ricostruita la via Imperii (attuale via Aurelia), con la realizzazione di una serie di vie ad essa perpendicolari.
Fu proprio in questa occasione che la strada che conduceva a Bolgheri fu piano, piano abbellita dal duplice filare di cipressi, anche se è giusto dire che nelle fasi iniziali vennero utilizzati dei pioppi.
Il meraviglioso aspetto di oggi è quello emerso tra l’Ottocento e i primi anni venti del Novecento, mentre bisogna attendere il 1954 per vedere questa strada asfaltata.
L’oratorio di San Guido
Il Viale dei Cipressi collega l’oratorio di San Guido al borgo di Bolgehri. Va da sé, quindi, che è un’attrazione da non perdere se si decide di percorrere questa rinomata strada, da molti considerata una delle più belle del mondo.
Si tratta di un piccolo edificio sacro che, in un modo o in un altro, è stato reso celebre proprio dalla poesia di Giosuè Carducci. Realizzato nel 1703 su commissione della famiglia Della Gherardesca con lo scopo di ricordare l’antenato Guido, presenta una porta con frontone curvilineo che a sua volta è sormontata da una lapide commemorativa costruita in marmo bianco.
Al suo interno è invece presente un altare in pietra, marmo bianco e stucchi che è stato attribuito a Romolo Della Bella (XVIII secolo). Nelle sue vicinanze sorge l’obelisco innalzato per commemorare Giosuè Carducci ad un anno dalla sua morte. Un luogo non troppo fortunato: la mattina del 12 ottobre del 2019 un’auto ci si schiantò contro facendolo crollare a terra. Oggi, per fortuna, è stato ricostruito.
Visitare Bolgheri
Se avete intenzione di percorrere il Viale dei Cipressi, non potete di certo perdervi una visita a Bolgheri. Abitato da poco più di un centinaio di abitanti, è una vera e propria culla di uno dei prodotti italiani più pregiati in assoluto: il vino. Vi basti sapere che una tale concentrazione di etichette di rilevanza mondiale in un territorio così poco esteso è più unica che rara.
Ma c’è un’altra ottima notizia: Bolgheri incanta i suoi ospiti anche per le minute stradine del centro, per il suo prezioso castello e per le tante attrazioni che sono incastonate in un paesaggio naturale straordinario.
Percorrendo il Viale dei Cipressi, la prima meraviglia che il visitatore si trova di fronte al termine della strada è il maestoso Castello di Bolgheri, edificio medievale di proprietà della famiglia Della Gherardesca.
È impossibile non notare la sua torre merlata sotto la quale sorge la porta d’ingresso, sia del maniero che del paese. Chiuso tra le mura, si erge su tre piani in uno dei quali si fa spazio anche una chiesa di epoca medievale. Il varco di accesso è invece impreziosito da un arco acuto sopra il quale spicca una rotonda decorata con motivi floreali e armi. Essendo un’abitazione privata, non è visitabile quando lo si desidera ma rimane accessibile solo una volta l’anno: il 16 luglio, giorno in cui ricorre la festa patronale.
Molto interessante è anche la Chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo che si affaccia su piazza Teresa, ovvero subito dopo la porta d’accesso principale. Piccolina e molto antica, è stata restaurata agli inizi del Novecento e oggi presenta una facciata a capanna. Non sono meno speciali gli interni che sono stati ricostruiti mantenendo comunque lo stile medievale.
Infine, a Bolgheri vale la pena visitare l’oasi faunistica istituita alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Un posto da non sottovalutare in quanto è stata la prima oasi naturale privata italiana, anche se dal 1968 fa parte delle Oasi WWF. In tutta la sua estensione è possibile scorgere un’ampia palude con canneti, foreste di ginepri, lecci, pini e frassini. In fatto di fauna, invece, si ha il piacere di incontrare caprioli, conigli e scoiattoli, poi ancora falchi pellegrini, gufi e germani reali.
Visitare Castagneto Carducci
Se il Viale dei Cipressi si sviluppa nel territorio comunale di Castagneto Carducci, appare piuttosto evidente che vale la pena visitare anche il borgo stesso. Noi di SiViaggia siamo certi che non ve ne pentirete in quanto si tratta di una località dal centro grazioso e che, vista la sua posizione, regala anche un paesaggio mozzafiato.
Il borgo sorge su una collina che si trova a meno di 10 chilometri dal limpido mare toscano, e in più si sviluppa intorno a un imponente castello medievale che è stato edificato nel punto più alto del paese.
Mentre lo sguardo si perde all’orizzonte attraverso vigneti, uliveti e campi profumati che arrivano fino alla costa, è possibile ritrovarsi al cospetto di numerosi e preziosi siti di interesse come il Palazzo Comunale che si erge in posizione dominante, all’inizio di Via Marconi, ovvero una strada che si sviluppa in discesa in direzione della costa regalando un punto di vista assai suggestivo.
Poi ancora la Chiesa di San Lorenzo che, insieme al Castello oggi adibito solo a eventi e cerimonie, è l’edificio più antico del borgo. Molto graziosa è anche la Chiesa del S.S. Crocifisso dove è conservato un Crocifisso ligneo del quattrocento.
Infine, l’abitazione che un tempo era di Giosuè Carducci e che oggi è sede del Centro di Valorizzazione Casa Carducci, aperto per visite grazie a cui scoprire le stanze dove visse insieme a un archivio di poesie e documenti.