Nel cuore dell’Alto Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia a soli sei chilometri da San Severo, ecco Torremaggiore, uno dei comuni più popolosi nonché importante centro agricolo di interesse storico e culturale, sorto attorno al Monastero Terra Maioris, complesso benedettino del XI secolo.
Si tratta di uno degli innumerevoli borghi affascinanti della Puglia, passato sotto il dominio dei Templari per poi divenire feudo della potente famiglia del Sangro.
Nonostante i due violenti terremoti che colpirono il colle sui cui svetta, rispettivamente nel 1627 e 1688, Torremaggiore conserva ancora l’impronta medievale e le vestigia più significative del suo passato.
Cosa vedere a Torremaggiore nell’atmosfera di un tempo che fu
Come appena accennato, il borgo pugliese accoglie i visitatori in un’atmosfera ricca di sensazioni di un tempo passato, a partire dal suggestivo Castello ducale de Sangro con due torri circolari e quattro quadrate, la maestosa dimora settecentesca dell’omonima nobile famiglia, “monumento nazionale” dal 22 agosto 1902 e oggi sede del Museo Civico “Giacomo Negri” che conserva una notevole collezione di sculture dell’artista contemporaneo originario di qui e scomparso nel 1973.
Passeggiando per le vie del centro storico, lo sguardo viene catturato anche dagli svettanti campanili delle numerose chiese che si ergono tra le abitazioni, quali la Chiesa Matrice di San Nicola di Bari, risalente ai primi anni del XVII, con tre ingressi, la Chiesa della Madonna del Carmine o della Madonna Addolorata edificata nel 1730, dalla facciata barocca, la Chiesa conventuale di Santa Maria degli Angeli e il Santuario di Maria Santissima della Fontana, che trae origine dalla chiesa realizzata su volere dei benedettini nel X secolo laddove sorgeva una fontana pubblica, meta di pellegrinaggio e fede.
Sulla piazza adiacente alla chiesa, Piazza della Fontana, spicca il monumento alla Madonna della Fontana, realizzato al posto della Fontana monumentale: il 23 ottobre 1983, la statua di Maria Santissima venne incoronata Regina e la piazza, dopo la solenne cerimonia, ha preso il nome di “Piazza Incoronazione”.
Il sito archeologico di Castel Fiorentino, l’ultimo respiro di Federico II
A una decina di chilometri dall’abitato, da visitare assolutamente è il sito archeologico di Castel Fiorentino, o Torre Fiorentina, dove leggenda vuole che abbia trascorso gli ultimi giorni Federico II di Svevia nel 1250, provato dalle molteplici sconfitte in battaglia nel nord Italia e in Germania e dalla prigionia del figlio Enzo, ed esalato l’ultimo respiro, avverando la profezia dello scrivano di corte che gli predisse la fine in un luogo dal nome “legato a un fiore”.
Aldilà dell’aura leggendaria, il sito, ora sotto l’intendenza dei Beni Culturali, era una vera e propria cittadella, contraddistinta dalla zona urbana, dal Palazzo dell’Imperatore e dalla Cattedrale: punto di riferimento per la storia medievale e la figura dell’imperatore svevo, è aperto a visite guidate e ha conquistato, nel corso degli anni, l’interesse di archeologi e studiosi.
Tra natura e sapori
Immersi nella natura incontaminata, tra estesi campi di grano, questi sono luoghi che trasudano storia e bellezza, ideali per piacevoli passeggiate o tour in bicicletta.
Inoltre, sono molteplici le iniziative pensate per far conoscere il territorio di Torremaggiore con itinerari guidati sulle vie dei mercanti, dei pellegrini e dei briganti per riscoprire un passato che ha segnato in maniera profonda la Puglia.
Trovandosi in zona, non rimane poi che gustare i sapori tipici del territorio grazie a una cucina “povera” ma ricca di bontà.