Una lussureggiante valle nel territorio della Garfagnana custodisce nel suo cuore verde l’antico borgo di San Romano. Questo gioiello toscano e tutta la zona di notevole bellezza paesaggistica che lo circonda, sono meta prediletta di chi desidera immergersi nella natura e respirarla a pieni polmoni, con passeggiate e attività rigeneranti, ma anche scoprire tesori e segreti di un lontanissimo passato che ha lasciato tracce ancora oggi sorprendenti. Scopriamo cosa hanno in serbo per i visitatori questi luoghi, dominati da un’iconica fortezza.
San Romano in Garfagnana, ieri e oggi
Facendo un salto indietro nel Medioevo, troviamo il territorio di San Romano in Garfagnana governato a nord dai Gherardinghi che possiedono la Fortezza delle Verrucole, situata sulla collinetta dell’omonima frazione, e a sud dai conti di Bacciano, proprietari di un castello andato distrutto in epoca rinascimentale. Nel Cinquecento, dopo essere stato messo sotto assedio dai fiorentini, vive un brevissimo periodo di autonomia come libero comune per poi passare sotto la Repubblica di Lucca. Le lotte per contendersi queste terre proseguono, finché non passano sotto il dominio degli Estensi, sotto i quali restano fino all’Unità d’Italia.
Ed eccoci ai giorni nostri, con il borgo di San Romano in Garfagnana che si presenta come uno scrigno magico al cui interno preserva piccoli tesori preziosi. Tra i monumenti che catturano subito l’interesse dei visitatori c’è la chiesa barocca di San Romano Martire, che ospita il grande organo settecentesco sovrastato da una statua lignea del santo. Ci si imbatte, poi, nell’elegante Palazzo Pelliccioni-Marazzini, che con le sue tipiche terrazze ad arco rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura locale. Al piano terra, ospita il Museo Archeologico del territorio della Garfagnana, dove si possono ammirare reperti provenienti dagli scavi effettuati presso la Fortezza delle Verrucole. Ed è quest’ultima, l’attrazione regina del borgo: tutta la storia dell’Alta Garfagnana – terra ricca di storia e tradizioni – è passata fra le sue mura.
La Fortezza delle Verrucole
Considerato uno degli esempi più belli di castello medievale toscano, la Fortezza delle Verrucole domina da circa 600 metri d’altezza le Alpi Apuane, capolavoro della natura nel cuore della Toscana, gli Appennini e gran parte del fondovalle. Il termine ‘Verrucole’, deriverebbe da ‘verruca’, che secondo Catone e Aulo Gellio significa ‘l’alta e aspra cima del monte’, a indicare la posizione, arroccata e pietrosa, su cui è stata costruita la fortificazione.
La sua storia inizia nel Medioevo con i Gherardinghi, che vi dimorano fino al 1285. Fino ad allora, il castello è formato da due strutture distinte, la Rocca Quadra e la Rocca Tonda. In seguito, viene ceduto alla Repubblica di Lucca, passare a Spinetta Malaspina dal 1328 al 1345, viene presa dai Fiorentini, nel 1430, da Lucca quattro anni dopo, e infine dagli Estensi, che dal 1446 impongono il loro dominio su San Romano e i suoi territori.
La Rocca Tonda rappresenta il nucleo più antico della fortezza, probabilmente risalente all’XI secolo, costituito da un imponente mastio di forma ottagonale, cui si accede per una ripida scala in pietra, ai cui piedi sorgeva la cappella di cui si ammirano ancora due colonne con capitelli scolpiti. La Rocca Quadra costituisce, invece, il nucleo militare del complesso, oggi totalmente scomparso e sostituito da due bastioni fatti innalzare dagli Estensi. Questa parte del castello è dotata di gallerie sotterranee di contromina, usate anche come polveriere. I due nuclei sono uniti da cortine murarie merlate, con al centro due torri a semicerchio, feritoie e camminamento di ronda, il tutto a formare la piazza d’armi dove erano collocati altri edifici. Il castello è oggi annoverato come la più importante vestigia medievale di tutta l’Alta Garfagnana.
L’Archeopark, un museo vivente
La splendida fortezza si può raggiungere dalla frazione delle Verrucole, attraverso un breve tragitto che si arrampica lungo le pendici del colle. Arrivati in cima, la vista rende l’idea della posizione privilegiata di cui gode il castello fin dalla sua creazione, svelando un paesaggio che fa brillare gli occhi. Se, dopo anni di abbandono, possiamo visitare e ammirare la struttura in tutta la sua bellezza scenografica lo si deve all’attento restauro che ne ha reso possibile la riapertura al pubblico.
Oltre a essere uno dei monumenti più rappresentativi della Garfagnana, questo gioiello è diventato il cuore del bellissimo progetto Fortezza Verrucole Archeopark. Un modo nuovo e originale per rivivere il passato, attraverso la ricostruzione della vita all’interno del castello trasformato in una sorta di museo vivente. Gli ambienti sono stati riallestiti come potevano presentarsi alla fine del XIII secolo e, insieme ai figuranti in abiti medievali, si scoprono i segreti celati tra queste mura con visite guidate e attività di laboratorio, indirizzate sia ai ragazzi che agli adulti. Un vero e proprio viaggio nel tempo di cui ci si sente protagonisti.
Cosa non perdere nei dintorni
A pochi passi dal borgo di San Romano in Garfagnana, si incontra il suggestivo Santuario della Madonna del Bosco. Un luogo di pellegrinaggio per tutta la comunità, che vi si riversa anche per la quiete quasi mistica in cui è immerso l’edificio. Qui, ogni anno viene organizzata una festa religiosa, in occasione della quale gli abitanti portano doni alla Madonna della Cintura come ringraziamento.
Poco distante dalla Fortezza delle Verrucole, ci si imbatte, invece, nel Parco Avventura “Selva del Buffardello”, nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Il luogo perfetto se desiderate trascorrere una giornata diversa nella natura, con percorsi per tutte le età e l’opportunità di praticare varie attività sportive e all’aperto, tra escursioni, trail running, percorsi acrobatici, uscite in bicicletta su E-MTB e molto altro.
Un’altra chicca imperdibile è il Parco dell’Orecchiella, splendida riserva naturale nel cuore della Garfagnana, che ha sede proprio a San Romano. Nel Centro Visitatori si possono ammirare il Museo Naturalistico e il Museo dei Rapaci, per conoscere da vicino le peculiarità di questo straordinario territorio, un incantevole Giardino dei fiori di montagna, dove inebriarsi dei profumi e colori delle specie montane, e i famosi recinti faunistici, dove ammirare e fotografare diversi animali, tra cui caprioli, mufloni e orsi. Il Parco è attraversato, inoltre, da tantissimi sentieri, tutti ben segnalati, che durano da meno di un’ora a intere giornate, e che soddisfano ogni tipo di escursionista, dalle famiglie con bambini fino ai trekker più esperti, consegnando allo sguardo scenari spettacolari.