In Italia nasce un nuovo affascinante “sentiero” da scoprire. Un’occasione unica e assolutamente imperdibile per osservare il territorio in tutta la sua bellezza e per conoscere una storia lunga centinaia di anni, e che continua ancora oggi. Un percorso che misura circa 220 chilometri, e che attraverso dieci tappe non consecutive, sì svincola nel bel mezzo di due regioni diverse (Piemonte e Valle d’Aosta) e di quattro valli una più bella dell’altra (Ossola, Valsesia, Valle di Gressoney e Valle d’Ayas).
Si tratta del nuovo sentiero dei Walser, una popolazione di origine germanica proveniente dall’odierno Canton Vallese e che, durante il Medioevo, si stanziò nei territori alpini lungo le regioni sopra citate e in cui, ancora oggi, si mantengono conservati alcuni degli antichi villaggi.
Il progetto
Un progetto presentato a Ornavasso (Verbano-Cusio-Ossola), proprio in occasione del 21esimo incontro internazionale dei Walser, che sfrutta una rete di sentieri già esistenti e che è stato interamente dedicato a questa popolazione e alla sua lunga cultura.
Un’idea nata su ispirazione dell’omonimo percorso che già dal 2010 passa attraverso i Cantoni svizzeri Ticino e Grigioni, concludendosi in Austria, e il cui scopo è quello di favorire e promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori Walser.
Alla base del progetto, infatti, c’è la voglia di incentivare nuove forme di turismo consapevole, più lento e che si fondi su esperienze che permettano, a che le segue, di conoscere in modo più approfondito le culture locali. Il tutto agendo nel pieno rispetto dell’ambiente, degli abitanti che ci vivono e favorendone la crescita a livello economico e culturale.
Walserweg Italia, questo il nome del progetto, ha la finalità primaria di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e turistico dei Walser, mappando i punti di maggior interesse lungo il percorso e dando vita a un vero e proprio archivio storico e culturale della popolazione. Un lavoro di grande valore che è stato portato avanti dalle dodici comunità Walser presenti in Italia, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, e che punta a raccontare e a mettere in luce le diverse identità culturali presenti nei territori interessati e attraversati lungo il tragitto: Piemonte e Valle d’Aosta.
Una cultura da scoprire
Un’occasione unica per rivivere e scoprire la cultura di questa popolazione che, ormai tantissimo tempo fa, arrivò in Italia, lasciando un’impronta che ancora oggi vive nel nostro territorio. Una testimonianza presente di un’epoca passata e di una popolazione la cui cultura si fonda su grandi valori e su una fortissima identità.
Dalle tipiche abitazioni di pietra e legno, realizzate con una specifica tecnica a incastro (Blockbau), che ancora oggi è possibile visitare accedendo ai villaggi originari dei Walser abilmente restaurati e pronti ad accogliere i visitatori, al dialetto utilizzato per comunicare. In un percorso dedicato alla riscoperta di una storia che continua a vivere e a tramandarsi nel tempo e che grazie alla nascita di questo lungo sentiero dedicato e realizzato ad hoc, verrà resa ancora più accessibile a chiunque deciderà di conoscerla, godendosi un viaggio nella natura e nella bellezza di un’epoca passata che non si è mai conclusa.