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Dove sbocciano i sogni: i campi di girasole più belli d’Italia

Vincent van Gogh adorava i girasoli, non è un mistero. Ne ha dipinta una serie infinita in un solo anno. Lui era così: quando amava con un soggetto, lo ripeteva senza sosta, quasi fosse una meditazione ininterrotta sullo stesso tema.

Del resto, come non innamorarsi di questo fiore straordinario, che sembra nascere per seguire la luce, per corteggiare il Sole, e ruota la propria corolla come se fosse ipnotizzato dal trascorrere del tempo?

Anche noi, quando ci troviamo davanti a una distesa di girasoli, restiamo immobili, sospesi in un momento tutto personale. È come se migliaia di occhi dorati ci guardassero in silenzio, aspettando soltanto il nostro stupore. Quel “Wow!” che nasce spontaneo quando il paesaggio si trasforma in una pennellata viva.

Girasoli in Piemonte: meraviglia inattesa tra le colline del Monferrato

In Piemonte i girasoli sono una sorpresa. Non perché non crescano bene, anzi, ma perché non è la prima immagine che si associa alla regione dei vini, dei tartufi e dei noccioleti. Eppure, basta spingersi verso la provincia di Alessandria per scoprire un volto inedito e poetico del paesaggio collinare. È a Rosignano Monferrato, minuscolo borgo aggrappato alle colline tra Asti, Alessandria e Casale, che si svela una delle più grandi e affascinanti distese di girasoli della zona.

Ma è tutto il Monferrato Casalese a trasformarsi, tra giugno e luglio, in una favola cromatica: le colline si tingono di giallo, lo sguardo corre tra campi di grano dorato, filari di vite ordinati e noccioleti punteggiati di verde, e qua e là esplodono le corolle gialle dei girasoli, alti e fieri, quasi a voler sfiorare il cielo.

La strada provinciale SP 42, che parte da Casale Monferrato, diventa così il filo d’Arianna per esplorare questo angolo di Piemonte dove la bellezza si manifesta a ogni curva. Il continuo saliscendi del tracciato dona scorci sempre nuovi, come una sequenza di fotogrammi girati con lentezza. Qui i girasoli non sono soltanto coltivazioni: sono poesia viva.

Girasoli in Lombardia: scoperte gialle inaspettate tra Brianza e pianura

Campo di girasoli

Fonte: iStock

Splendida distesa di girasoli

In Lombardia, dove l’immagine dominante è spesso quella delle grandi città o dei paesaggi industriali, scoprire un campo di girasoli è come trovare un’oasi nel deserto. Eppure, tra le pieghe della Brianza e le pianure più dolci, esistono luoghi in cui la splendida fioritura prende vita con un’energia dirompente.

A Vimercate, ad esempio, l’azienda agricola Frigerio Augusto ha deciso di dare spazio alla luce, dedicando ben 13 ettari del proprio terreno alla coltivazione dei girasoli. Un gesto d’amore per la terra che ha trasformato il paesaggio in un quadro vivo, capace di attirare occhi curiosi e obiettivi fotografici.

A Corbetta, invece, spicca Sunnyland, un vero e proprio mondo incantato, dove un labirinto di oltre 12.000 metri quadi invita a perdersi tra 120.000 girasoli in fiore. Una cascina agricola diventata esperienza sensoriale, che si può vivere per tutto il mese di luglio.

Ma non finisce qui. A Ornago, in provincia di Monza e Brianza, esiste un altro piccolo gioiello: il labirinto Shirin. Aperto da luglio, nasce con una filosofia precisa: rispettare la natura senza forzarla, senza l’uso di agenti chimici. Qui si viene per camminare tra i fiori, per raccoglierli, per portarsi a casa un pezzo di bellezza. E poi, a seconda della stagione, tutto cambia. In primavera il campo diviene un mare di tulipani, in autunno sbocciano le zucche. Ma è d’estate che il giallo regna sovrano.

Girasoli in Toscana: dipinti a cielo aperto tra colline e borghi

Se c’è una regione che riesce a far sembrare i girasoli dei quadri viventi, quella è la Toscana, dove la bellezza non è mai casuale, ma nasce da un equilibrio perfetto tra natura, luce e storia. E i girasoli crescono ordinati e solenni sulle colline che abbracciano i borghi medievali, lungo strade che sembrano disegnate per accogliere la meraviglia.

San Gimignano, con le torri che punteggiano il cielo, è solo una delle tappe dove la fioritura dei girasoli accende l’estate. Anche il Mugello e la Val d’Orcia partecipano alla “sinfonia visiva”, ma è a Massa Marittima, nel cuore della Maremma grossetana, che la magia si fa pura.

Lungo la strada che da Val d’Elsa conduce a Punta Ala, ogni curva rivela un nuovo campo, ogni salita spalanca vedute che tolgono il fiato. I girasoli sembrano rincorrere il sole, piegandosi leggermente verso di lui, come in una danza silenziosa. Ed è impossibile non pensare a Van Gogh, ai suoi tratti vorticosi, davanti a questi paesaggi che ricordano davvero l’olio su tela.

Girasoli nelle Marche: oro che sfiora il mare

Girasoli nelle Marche

Fonte: iStock

Bellissima campo di girasoli nella campagna marchigiana in una mattina d’estate

C’è una bellezza che cresce lenta tra le curve morbide delle Marche, e si tinge di giallo quando l’estate arriva. Un viaggio tra le strade del Monte Conero regala paesaggi da sogno a occhi aperti: il blu del mare che si insinua tra le colline, il verde dei boschi, e poi loro, i girasoli, che ondeggiano leggeri come onde vegetali.

Tra Montefano e Sirolo la fioritura è particolarmente intensa. La vista si apre su distese che sembrano non avere confini, e la meraviglia si fa totale quando ci si accorge che i campi dorati si affacciano sul mare.

Anche la provincia di Macerata, soprattutto nelle zone più rurali attorno a Senigallia, vanta scorci simili. Ma è a Sirolo che la sinfonia si completa. Il borgo, alle pendici del Monte Conero, propone ogni anno vedute che sembrano cartoline: le colline gialle che sfiorano l’orizzonte del mare, e il profumo dell’estate che si mescola all’aria salmastra.

Girasoli in Umbria: luce dorata tra Perugia e Marsciano

Se l’anima verde d’Italia è famosa per i borghi in pietra e i boschi profondi, l’estate porta con sé la magia dell’arrivo dei girasoli.

Marsciano, a pochi chilometri da Perugia, è una tappa imperdibile per chi sogna di camminare tra distese dorate. Tra le frazioni di Villanova e Fratta Todina, infatti, si apre un paesaggio che incanta e commuove. I campi si susseguono come onde di luce, e non è un caso se proprio qui si trovano alcuni dei campi più fotografati e amati di sempre.

Il giallo abbagliante, il cielo limpido, i sentieri che si snodano tra le coltivazioni sono una favolosa scoperta. E spesso, proprio tra le fioriture, si svelano scorci nascosti del borgo che raccontano storie antiche, custodite nella pietra e nella terra.

Girasoli in Puglia: colori insoliti nel cuore del Tavoliere

In Puglia, dove il sole batte forte e la terra è generosa, anche i girasoli si esprimono con carattere. Le coltivazioni non mancano, ma è a Foggia che si cela una delle esperienze più recenti e affascinanti legate a questo fiore.

Nel 2021, la Cascina Savino ha deciso di piantare oltre 40.000 girasoli e di trasformare, così, la campagna tutt’intorno in un’attrazione irresistibile. Inoltre, accanto ai classici girasoli gialli, sbocciano anche varietà insolite: rossi, verdi, sfumati di toni quasi irreali.

I visitatori possono passeggiare lungo i filari, respirare il profumo della terra e acquistare alcuni dei fiori coltivati con cura. Un’esperienza autentica, che unisce bellezza e semplicità.

Di Admin

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