C’è un luogo, nascosto tra i boschi della Valnerina, dove l’acqua sembra danzare con la roccia in un abbraccio eterno. È la Cascata delle Marmore, una delle più celebri d’Italia e tra le più alte d’Europa, un capolavoro d’ingegneria romana che, secoli dopo, continua a incantare chiunque si trovi ad ammirarla.
A pochi chilometri da Terni, all’interno del meraviglioso Parco Naturale della Cascata delle Marmore, si tratta di uno spettacolo naturale che ha attraversato i secoli e ispirato poeti, pittori e viaggiatori, e che ancora oggi richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo. Qui, dove il fiume Velino si getta impetuoso nel Nera dopo un viaggio dal Lago di Piediluco, l’acqua diventa arte, potenza, poesia.
Se state pianificando un viaggio in Umbria, una sosta alla Cascata delle Marmore non può mancare.
La storia della Cascata delle Marmore
La Cascata delle Marmore non è nata per caso. È il frutto di un’intuizione antichissima, risalente al 271 a.C., in piena epoca romana, quando il console Manio Curio Dentato ordinò la costruzione di un canale per deviare le acque stagnanti del Velino verso il fiume Nera. Una necessità per salvare la pianura reatina da paludi malsane e pericolose per la salute degli abitanti.
Nei secoli, però, l’opera si rivelò un’arma a doppio taglio: il nuovo corso d’acqua portava con sé piene violente che spesso allagavano le terre circostanti, spingendo a nuove correzioni. Nel 1422 fu realizzato un secondo canale dall’ingegnere Aristotile Fioravanti, seguito nel 1547 da quello progettato da Antonio da Sangallo. Ma fu solo tra il 1601 e il 1787 che si raggiunse l’assetto attuale: la cascata venne scolpita e ridisegnata, modellando quel triplice salto d’acqua che si può ammirare in tutta la sua straordinaria bellezza.
I percorsi del Parco Naturale

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Addentrarsi nel Parco della Cascata delle Marmore significa intraprendere un viaggio nella natura più autentica, seguendo sentieri che raccontano la storia del luogo tra il profumo di muschio.
L’Antico Passaggio, il sentiero numero 1, segue le orme dei residenti che, un tempo, lo percorrevano per raggiungere il paese di Marmore. Collega il Belvedere Inferiore a quello Superiore e regala una sosta magica al Balcone degli Innamorati, una terrazza incastonata nel cuore della cascata. Da qui, una breve deviazione conduce alla Specola, la loggia voluta da Papa Pio VI, che offre una delle vedute più affascinanti sull’immenso salto d’acqua.
La Maestosità, conosciuto anche come sentiero di Pennarossa, è invece il percorso ideale per chi vuole abbracciare con lo sguardo l’intero spettacolo dei tre salti della cascata. Sul versante meridionale del monte Pennarossa, regala un’esperienza visiva indimenticabile, con la cascata che sembra quasi sospesa nell’aria.
La Rupe e l’Uomo si snoda pianeggiante tra reperti di archeologia industriale, testimonianze silenziose del passato. Da qui, scorci mozzafiato sulla Valnerina si aprono come finestre naturali fino alle Gole di Ferentillo.
L’Anello della Ninfa avvicina il visitatore alla cascata più che mai: tra scalette e ponti di legno, l’acqua sembra a portata di mano. Le grotte naturali e il fragore del secondo salto completano un percorso breve ma intenso, adatto anche ai più piccoli.
L’Incontro delle Acque è un viaggio emozionante lungo i canyon scavati dal fiume Nera, fino al punto esatto in cui si unisce al Velino. Qui la leggenda si intreccia alla natura, lungo il tragitto percorso dallo Gnefro, il folletto della cascata, protagonista delle Fantapasseggiate pensate per i bambini.
Infine, I Lecci Sapienti propongono una sfida ai più esperti: un sentiero ripido e selvaggio che attraversa boschi di lecci secolari, dove l’eco della cascata si avverte più che vedersi, in un susseguirsi di natura pura e silenziosa.
Attività nella cornice della Cascata
La Cascata delle Marmore è un luogo da vivere con tutti i sensi. Non solo natura, ma anche arte e storia, grazie ai resti di archeologia industriale del Parco archeologico industriale di Campacci di Marmore, testimonianze del legame tra l’acqua e il lavoro dell’uomo.
Durante le sere d’estate, la magia si amplifica: la cascata si illumina grazie a un impianto a LED di ultima generazione, e si trasforma in uno spettacolo di luci e riflessi che danzano sull’acqua. Camminare lungo i sentieri avvolti dall’oscurità, guidati solo dal suono della cascata e dai fasci di luce, è un’esperienza che resta impressa nell’anima.
E per chi cerca emozioni forti, la natura si fa palcoscenico per avventure indimenticabili. Dal rafting sul Nera al torrentismo, dall’hydrospeed al kayak, fino al più dolce river walking, adatto anche ai meno esperti, ogni attività regala un modo diverso di sentire il respiro della cascata e lasciarsi travolgere dalla sua energia primordiale.
Orari e flusso della cascata

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La Cascata delle Marmore ha un cuore pulsante che batte a ritmo controllato. La sua potenza, infatti, non è continua, ma scandita da orari precisi. Poco prima del rilascio dell’acqua, un segnale acustico avverte i visitatori: in pochi istanti il fragore cresce, l’acqua aumenta il suo volume, e la cascata si mostra in tutta la sua forza.
Quando il salto non è a pieno regime, le acque vengono deviate verso le centrali idroelettriche, preziose per la produzione di energia. Per non perdere l’occasione di ammirare la cascata al suo massimo splendore, è fondamentale consultare gli orari ufficiali di apertura del parco e di rilascio delle acque, così da programmare la visita nei momenti più emozionanti.