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Romagnano al Monte, il villaggio dimenticato che sussurra segreti tra le rovine

L’Italia ha un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto: accanto alle città d’arte sono i borghi ad attirare i visitatori, alcuni dei quali rientrano nella categoria dei luoghi fantasma. Uno di questi? Romagnano al Monte, il borgo situato al confine tra Campania e Basilicata, che racconta il suo passato segnato da numerosi eventi sismici e difficoltà che hanno portato allo spopolamento. Si trova a 650 metri d’altitudine e oggi, seppur praticamente abbandonato, narra di un passato fortemente legato all’impero romano.

La storia di Romagnano al Monte

Romagnano nasce come “fundus Romanianus“, probabile possedimento di una potente famiglia romana; il suo nome è stato italianizzato per poi essere arricchito dall’appellativo al Monte dopo l’Unità d’Italia, così da poterlo distinguere dall’omonimo luogo piemontese. Il vero e proprio esordio del posto è da datarsi attorno all’anno Mille, quando prima è nata una torre e successivamente un intero castello attorno per poi dar vita a una chiesa e ad altre case. La struttura a spirale è percepibile ancora oggi. Le prime menzioni scritte del paesello risalgono al 1167, ma il suo cuore batteva già da molto prima, tra fatica e devozione.

Non possiamo negare che la storia della località sia stata davvero difficile; nel 1656 la peste ha decimato la popolazione facendo sopravvivere solo poco più di 250 persone. Qualche anno più tardi, nel 1694, un terremoto di magnitudo 6.9 ha devastato ulteriormente la stabilità del luogo. Come se non bastasse, la carestia del 1763 ha colpito duramente i residenti. Ultimo evento traumatico è stato il terremoto del 1857, che ha lasciato dietro di sé macerie e numerosi lutti. Nel tardo Ottocento la costruzione del collegamento ferroviario Battipaglia-Potenza ha dato speranza che il luogo potesse tornare a fiorire, raggiungendo quasi 1000 abitanti. Tuttavia, il terremoto dell’Irpinia, del 1980, in soli 90 secondi e con un sigma di magnitudo 6.5 ha decretato la fine del paese: la comunità si è spostata in modo definitivo e oggi è a tutti gli effetti un borgo abbandonato.

Visitare il borgo fantasma di Romagnano al Monte

A rendere Romagnano al Monte così particolare sono gli scalini che si trovano praticamente ovunque; il borgo è un vero e proprio reticolo di gradini che in passato avevano lo scopo di collegare i livelli del paese sviluppato a chiocciola. Il dettaglio racconta la quotidianità dinamica del posto che, nonostante oggi sia praticamente disabitato, risulta ancora percepibile. Il luogo, in provincia di Salerno, mostra le sue radici e anche tutte le cicatrici che porta con sé.

Oggi passeggiare per Romagnano al Monte non è qualcosa di comune, dopotutto il borgo è abbandonato e fa percepire ancora la devastazione che lo ha colpito. Una ferita aperta percepibile specialmente dalla Chiesa della Madonna del Rosario, risalente al XVII secolo, che si erge ancora, benché ferita. Una curiosità molto interessante è che questo sta provando a ripartire: sono infatti in corso dei lavori, come quello per la realizzazione di un B&B per permettere ai più curiosi di soggiornare nell’antico paese di origine romana. Romagnano al Monte si conferma uno dei borghi fantasma più suggestivi d’Italia.

Di Admin

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