Una nuova e rivoluzionaria scansione 3D del relitto del Titanic mostra al mondo alcuni dettagli finora inediti sulla tragedia avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 dopo la collisione con un iceberg. Grazie alla tecnologia di mappatura subacquea ad altissima risoluzione, i ricercatori possono essere in grado oggi di ricostruire con precisione l’aspetto del transatlantico e le dinamiche delle ultime drammatiche ore a bordo.
Innovativa scansione 3D: come è stata realizzata
La nuova scansione 3D è stata ottenuta grazie a una missione durante la quale una squadra internazionale di esperti ha utilizzato veicoli subacquei telecomandati per realizzare una mappatura tridimensionale – eseguita anche attraverso algoritmi avanzati – completa del relitto situato a circa 3.800 metri di profondità nell’Oceano Atlantico settentrionale.
Questa scansione ha impiegato oltre 700.000 immagini ad altissima risoluzione, unite tramite fotogrammetria, e ha permesso di creare un “gemello digitale” in 3D super accurato presentato al mondo in esclusiva dalla BBC News nel 2023.
La scansione è stata studiata per il nuovo documentario di National Geographic e Atlantic Productions, “Titanic: The Digital Resurrection“.
Cosa svela la scansione del Titanic: nuovi indizi sulla tragedia
La scansione 3D a grandezza naturale ha fornito ai ricercatori nuove chiavi di lettura sulla dinamica dell’affondamento del Titanic.
Ecco i punti chiavi di maggior rilievo:
- una simulazione al computer suggerisce che a causare l’affondamento del Titanic siano stati dei fori nello scafo grandi quanto un foglio di carta A4. Il Titanic ritenuto inaffondabile, essendo stato colpito dall’iceberg di striscio, ha riportato una serie di fori dai quali è entrata l’acqua lentamente allagando così completamente sei compartimenti e portando la nave a fondo,
- le deformazioni e le inclinazioni dei ponti forniscono spunti su tempi e modalità di cedimento delle varie sezioni del Titanic,
- confermate le dichiarazioni dei testimoni oculari secondo cui i tecnici fino alla fine lavorarono per tenere accese le luci della nave – sul ponte di poppa è stata ritrovata una valvola in posizione aperta che indica che il vapore continuava a fluire nel sistema di generazione elettrica – inoltre alcune sale caldaie del Titanic risultano concave, il che suggerisce che fossero ancora in funzione quando sono finite in acqua,
- viene mostrato un oblò molto probabilmente distrutto dall’iceberg,
- oggetti, come i mobili, le stoviglie e alcune parti della nave, appaiono disposti con un ordine che lascia intuire le varie fasi del collasso.
Oltre agli aspetti strutturali, la scansione 3D consente di ricostruire ambienti interni con più fedeltà rispetto alle ricostruzioni cinematografiche o fotografiche fatte in precedenza. Questo approfondimento, è un’opportunità per riflettere non solo sulle dinamiche tecniche dell’affondamento, ma anche sulle 1500 vite perse, sull’ingegno umano e sui limiti della tecnologia.
A più di un secolo dalla tragedia, il Titanic continua ad avere un profondo fascino. Grazie a questa nuova scansione, la scienza offre un nuovo punto di vista su una delle catastrofi marittime più famose della storia.
Una nuova frontiera per la storia e la memoria
Questo progetto non ha solo valore tecnico. Rappresenta infatti anche una nuova forma di memoria storica.
Grazie a queste tecniche all’avanguardia è possibile:
- esplorare virtualmente il Titanic in 3D,
- avere accesso a una riproduzione più fedele,
- rendere la storia del Titanic più accessibile con musei virtuali, esperienze immersive e vari strumenti educativi,
- avere una base su cui continuare gli studi sul relitto.